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lunedì 3 giugno 2013

La Chiesa della Madonna delle Grazie e l'appello di Antonio Iacullo

Nella giornata di ieri sono andato a passeggio sul nostro bellissimo "Castello".
Sono riuscito a godere degli splendidi scorci panoramici che da questo magico posto si possono ammirare, ma gli occhi si sono anche posati su particolari che desidero segnalare qui perché possano raggiungere chi ha competenza e responsabilità.
Ero in compagnia di tanti visitatori che, armati di fotocamera, immortalavano insieme a me tali bellezze.
La voce eccitata di una turista italiana, che segnalava al suo compagno un particolare, mi ha fatto notare qualcosa che sta danneggiando, se non lo ha già fatto, la Chiesa della Madonna delle Grazie.
Faccio un appello perché il luogo sia tenuto più ordinato e si faccia un intervento urgente al manufatto che vi mostro.
Grazie per i nostri figli e nipoti.
Antonio Iacullo

domenica 2 giugno 2013

Elenco navi da crociera in arrivo a Lipari a Giugno

Grazie al comandante Andrea Magazzù pubblichiamo l'elenco delle navi da crociera in arrivo a Lipari nel mese di Giugno

Come eravamo

Da sx a dx (in alto): Massimo Di Franco, Nunzio Li Donni, Giancarlo Puleo, Franco Cataliotti, Gianni Mondello
Da sx a dx (accosciati) Santi Cataliotti, Maurizio Corrieri, Peppe Monteleone, Roberto Paino

Corpus Domini 2013 a Lipari. La chiesetta del Pozzo addobbata


Salina: Due tartarughe "Caretta caretta" riprendono il largo

Due tartarughe marine  della specie 'Caretta carettà recuperate l'estate scorsa mentre erano in difficoltà nel mare delle Isole Eolie, sono state liberate in mare nell'Isola di Salina al termine di un periodo di cura trascorso nella stazione zoologica 'Anton Dohrn' di Napoli. Sono state liberate rispettivamente dalla spiaggia di Santa Marina, alle 11, e dal porto di Cala Galera, a Malfa, alle 12.15. Un esemplare, recuperato il 16 giugno dello scorso anno, aveva problemi ad immergersi, l'altro, recuperato il 7 ottobre del 2012, era stato ferito da un amo
 Foto: Domenico Re
COMUNICATO
A QUANTI SONO COLLEGATI AD ANTENNE TV POSTE SULLA CASA DELL’ING. LOPES A PIAZZA MAZZINI DI LIPARI
SI COMUNICA
CHE SARANNO CONSENTITI 15 GIORNI DI PROROGA ,A FAR DATA DAL PRESENTE COMUNICATO, PER TROVARE ALTRE SOLUZIONI PER L’INSTALLAZIONE DELLE RISPETTIVE ANTENNE.
TRASCORSO INFRUTTUOSAMENTE TALE PERIODO SENZA AVER ESERCITATO LA RIMOZIONE , SI PROVVEDERA’ AUTONOMAMENTE SENZA ULTERIORI AVVERTIMENTI.
QUESTA DECISIONE, IMPROCRASTINABILE, SI E’ RESA NECESSARIA PER NON AGGRAVARE I NOTEVOLI DANNI SUBITI DAI SOLAI DI COPERTURA DELLA CASA A SEGUITO DEI LAVORI DI PIAZZA MAZZINI .
AL FINE DI UNA CONCORDATA PRESENZA SUI LUOGHI PER ADEMPIERE ALLO SMONTO DELLE ANTENNE SI COMUNICANO I SEGUENTI NUMERI DI TELEFONO PER UN APPUNTAMENTO :090.9433100 ---339.7813495 –ING. LOPES .
QUALUNQUE PRESENZA SUI SOLAI NON CONCORDATA SARA’ CONSIDERATA UNA VIOLAZIONE DI DOMICILIO E PUNITA A NORMA DI LEGGE.
LIPARI, 02 GIUGNO 2013                                  
FIRMATO
ING. FELICE LOPES

Avevano prenotato e pagato il viaggio in cabina..trovano posto su una scala interna. Peripezie sul mezzo della CdI

  Sabato 1^ giugno sono arrivati a Lipari degli amici milanesi, di età matura, nei primi giorni di maggio, avevano prenotato e pagato il viaggio da Napoli con cabina
  Il giorno precedente la partenza hanno ricevuto una email, dalla compagnia delle isole, che Li informava che, per cambio nave, non era possibile avere ciò che avevano “ PRENOTATO E PAGATO”.
Nonostante la Disponibilità del Comandante della nave, rammaricato per la situazione, per una più comoda sistemazione il viaggio è stato traumatico e disastroso.
Infatti la nave, insufficiente a soddisfare le esigenze dei viaggiatori.
Le poche cabine a disposizione assegnate con un criterio non noto  ad altrettanti pochi fortunati, i divani erano stati occupati dai saccopelisti, e le persone, tra cui i nostri anziani amici hanno trovato comodo conforto sugli scalini di una scala interna, il tutto aggravato dalle pessime condizioni del mare.
Un viaggio terribile su un mezzo inadeguato anche per i profughi, che ha offerto un’indecorosa premessa alla speranza di un gradevole soggiorno nelle nostre isole,
Siffatta politica aziendale vanifica gli sforzi prodotti dagli operatori locali in questi anni e dall’Amministrazione compromettendo l’immagine e l’economia locale con dati oggettivi e senza che in alcun modo possa parlarsi di accanimento strumentale.
Questi presupposti non sono seriamente da porsi a fondamento di una serie, serena e produttiva politica di sviluppo del territorio, ma neppure adeguati a garantire la cosiddetta continuità territoriale che non può e non deve essere rapportata a vent’anni addietro, ma bensì proiettata vent’anni avanti considerato peraltro che i trasporti sono la condizione prioritaria per lo sviluppo turistico ed economico di queste isole.
Se non vengono garantiti tali presupposti è inutile produrre eventi, sforzarsi di sviluppare l’economia locale, fregiarsi del titolo di Patrimonio dell’Umanità, ecc….
UNA…….DUE………CENTO NOTE DI DEMERITO  ALLA COMPAGNIA DELLE ISOLE.
Case Vacanze Claudia

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

2 giugno 1972
La scalata della Canna di Filicudi


Il 2 giugno 1972 una singolare ed unica scalata in cordata viene effettuata da cinque guide alpine di Macugnaga sulla Canna di Filicudi, il grande obelisco naturale di roccia vulcanica, che si erge a poco più d'un miglio dalla costa occidentale dell’isola eoliana. La spedizione era stata battezzata «dai ghiacciai del Rosa all'Isola del Fuoco».
La Canna, alta una novantina di metri, è stata vinta dopo otto ore di fatica, sotto un sole infocato mentre oltre duemila persone assistevano all'impresa degli alpinisti dalle imbarcazioni.
La scalata era cominciata verso le 7,30. Quando i cinque alpinisti hanno raggiunto la vetta, alle 15, dai natanti è partito un interminabile scrosciante applauso. In cima alla Canna i cinque scalatori hanno collocato una Madonnina di bronzo, alta un metro e trenta, opera dello scultore siciliano Coco che lavora a Milano. La statua, in precedenza era stata benedetta dal vescovo di Lipari monsignor Nicolosi.
Gli scalatori erano arrivati alle Eolie alcuni giorni prima, un po’ preoccupati per l'impresa che presentava parecchie difficoltà tecniche: infatti, in più punti, la parete è del quarto e quinto grado superiore.
« E poi — dichiararono i cinque di Macugnaga — di solito siamo abituati a "sentire" sotto di noi, anche da altezze di molto superiori, la neve. Qui, invece, abbiamo dovuto superare l'impasse psicologica di scrutare dall'alto il mare che sarà bellissimo, ma incute sempre un gran rispetto e un pò di paura ». Sulle barche, al termine della scalata, c'è stato un brindisi generale con la Malvasia. Nel pomeriggio, si svolge la cerimonia nel municipio di Lipari, con scambio di doni tra il sindaco Francesco Vitale e quello di Macugnaga Spartaco Montagnani.
La scalata della canna si inseriva nel ciclo delle manifestazioni per celebrare il centenario della scalata della zona orientale del Monte Rosa. L’associazione «Amici di Macugnaga» organizzò una crociera alle Eolie per seguire le fasi della scalata  con più di un centinaio di persone tra villeggianti e residenti.
I cinque scalatori erano: Luciano Bettineschi, Felice Jacchini, capo delle guide di Macugnaga, e suo fratello Carlo Jacchini, Michele Pala e Lino Pironi.

Luciano Bettineschi, una delle più conosciute guide del «Monte Rosa»: dichiarava: «L'impresa è difficilissima ma fattibile. La "Canna" di Filicudi è un'impressionante colonna di durissima pietra vulcanica che ha resistito e resiste ancora agli assalti delle onde marine. E' composta principalmente di basalto, gneis e serpentino. Bisogna avvicinarla con la barca e attaccare subito la roccia, che si erge quasi a picco, interrotta solo da esigue piattaforme. Presenta difficoltà alpinistiche di quinto e sesto grado». 

Tennis: La Rosa e Di Maggio si aggiudicano il torneo di doppio

Intensa due giorni di tennis ai campetti dello Snoopy Club dove si sono disputate le finali del torneo di doppio. Giovedì alle 21 ha avuto luogo la finale per il terzo posto. In campo si sono affrontate le coppie Bellino-Salpietro e Zanca-Mandarano. Una finale giocata punto a punto che ha visto imporsi i primi per 7-5  7-6. In entrambi i set l’inizio è stato favorevole alla coppia Zanca-Mandarano che nel primo set ha anche fallito due set-point ma Bellino e Salpietro sono stati più abili nei momenti topici e decisivi della partita e hanno dominato entrambe le chiusure di set. Migliore in campo Pino Salpietro che ha deliziato il pubblico con colpi di pregevole fattura. Venerdì pomeriggio si è invece disputata la finalissima per il primo posto. A contendersi il successo finale della manifestazione le coppie La Rosa-Di Maggio e Famularo-Lorizio. La formula della finale prevedeva la disputa di un doppio e di due singolari. Il doppio se lo sono aggiudicati La Rosa- Di Maggio con il punteggio di 6-4 6-4. I due tennisti sono stati abili a conquistare il break decisivo sul finire di entrambi i set quando il punteggio era di 4-4. Nel primo singolare si è imposto Di Maggio su Lorizio con il punteggio di 6-1 6-3 e dunque il secondo singolare è stato ininfluente ai fini dell’assegnazione del successo.
Si ringrazia l’erboristeria “Panacea” che ha gentilmente offerto il rinfresco per la premiazione.
Dopo il turno di riposo Domenica prossima tornano in campo entrambe le formazioni eoliane nel campionato di Promozione. Lo Snoopy Club “B” sarà impegnato in casa contro la formazione del T.C. Messina mentre lo Snoopy Club “A” sarà di scena a S.Agata contro la locale formazione tennistica.
Buon tennis a tutti.

Da Partylandia auguri a Matteo, Gabriele, Gioconda, Giulia I., Giulia L.

Lo staff di Partylandia formula i migliori auguri a Matteo Riganò e Gabriele Lauricella per il loro Battesimo e a Giulia Lauricella Cincotta, Giulia Iacono e Gioconda Cincotta nel giorno della loro Prima Comunione
Da Eolienews auguri di Buon Compleanno a Daniela Russo e Laura Favorito

“CUFFARO NON SCREDITÒ FALCONE” E ORA DI PIETRO DOVRÀ RISARCIRLO

L’ex pm di Mani pulite condannato a risarcire un condannato per favoreggiamento aggravato. Questo lo strano intreccio, lo “scherzo” della legge e del destino, che ha come protagonistiAntonio Di Pietro e Totò Cuffaro.
La prima sezione del Tribunale di Palermo ha condannato il primo per diffamazione ai danni del secondo: Di Pietro, infatti, inserì sul proprio sito internet un video presente su Youtube, dal titolo “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone” . Il video aveva già scatenato contro l’allora senatore più di 4600 commenti di anonimi internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte.
Cuffaro, per questa ragione, nel 2009, si era rivolto alla magistratura prima con un esposto contro gli anonimi internauti, e poi con un atto di citazione contro Di Pietro. Il pm aveva promesso tutela legale agli anonimi internauti autori dei commenti e nel corso del giudizio invocò per sè l’immunità parlamentareche gli fu negata. Simbolica la cifra, appena € 6.000, ma che costituisce un importante risarcimento morale per Salvatore Cuffaro.
Come si evince dalla sentenza i video in origine erano tre: Costanzo Show: “Totò Cuffaro aggredisce Giovanni Falcone”; “La Mafia è Bianca – Totò Cuffaro contro Falcone da Rockpolitik”’; “Totò Cuffaro contro Giovanni Falcone”, caricati su Youtube da ignoti nel 2007. Quei tre video riproducevano il concitato intervento di un giovanissimo Salvatore Cuffaro nel corso della staffetta televisiva tra il Maurizio Costanzo Show e Samarcanda del settembre del 1991 condotta da Michele Santoro realizzata dopo la morte di Libero Grassi. Tra i presenti Giovanni Falcone. I video avevano suscitato più di 4600 commenti di anonimi internauti, alcuni dei quali contenenti anche minacce di morte (“Cuffaro deve fare la fine di Falcone”). Cuffaro nel 2009, si rivolse alla magistratura.
L’iniziativa giudiziaria di Cuffaro aveva però suscitato l’immediata reazione di Antonio Di Pietro, il quale, con un articolo pubblicato sul proprio sito internet, oltre a rilanciare l’accusa della inesistente aggressione verbale, aveva anche solidarizzato con gli autori dei commenti, promettendo loro di sostenerne tutte le spese legali.
Ma i titoli dei tre video presenti su Youtube, uno dei quali linkato da Di Pietro sul proprio sito internet, erano falsificazioni e inducevano in errore tutti gli internauti.
Per questa ragione il Tribunale di Palermo, I Sezione Civile, ha condannato, con sentenza n. 1742/2013, l’ex pm di “Mani pulite” a risarcire Salvatore Cuffaro.
“La notizia della sentenza – riferisce l’avvocato Salvatore Ferrara, che ha assistito l’ex presidente della Regione siciliana – è stata appresa con soddisfazione da Salvatore Cuffaro che ha sempre considerato Giovanni Falcone un eroe civile, un martire della giustizia ed un simbolo di fedeltà allo Stato ed alle Istituzioni, nei confronti delle quali lo stesso Cuffaro, anche nel momento della privazione della libertà, nutre profondo rispetto”