2 giugno 1972
La scalata della
Canna di Filicudi
Il
2 giugno 1972 una singolare ed unica scalata in cordata viene effettuata da
cinque guide alpine di Macugnaga sulla Canna di Filicudi, il grande obelisco
naturale di roccia vulcanica, che si erge a poco più d'un miglio dalla costa
occidentale dell’isola eoliana. La spedizione era stata battezzata «dai ghiacciai del Rosa all'Isola del Fuoco».
La
Canna, alta una novantina di metri, è stata vinta dopo otto ore di fatica,
sotto un sole infocato mentre oltre duemila persone assistevano all'impresa
degli alpinisti dalle imbarcazioni.

Gli
scalatori erano arrivati alle Eolie alcuni giorni prima, un po’ preoccupati per
l'impresa che presentava parecchie difficoltà tecniche: infatti, in più punti,
la parete è del quarto e quinto grado superiore.

La
scalata della canna si inseriva nel ciclo delle manifestazioni per celebrare il
centenario della scalata della zona orientale del Monte Rosa. L’associazione «Amici di Macugnaga» organizzò una
crociera alle Eolie per seguire le fasi della scalata con più di un centinaio di persone tra
villeggianti e residenti.

Luciano Bettineschi, una delle più
conosciute guide del «Monte Rosa»: dichiarava: «L'impresa è difficilissima ma
fattibile. La "Canna" di Filicudi è un'impressionante colonna di
durissima pietra vulcanica che ha resistito e resiste ancora agli assalti delle
onde marine. E' composta principalmente di basalto, gneis e serpentino. Bisogna
avvicinarla con la barca e attaccare subito la roccia, che si erge quasi a
picco, interrotta solo da esigue piattaforme. Presenta difficoltà alpinistiche
di quinto e sesto grado».
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