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lunedì 16 settembre 2013

Il pellegrinaggio alla Croce di Monterosa e scorci da sogno (foto Antonio Iacullo) gruppo 3



A Canneto: L'isola c'è

Orari di apertuta di "L'isola c'è"
Orari  08:00 - 19:00 Lunedi e- Sabato
          09:00 - 13:00 Domenica
Servizio Navetta con "Luana"
Per ulteriori informazioni : Geltrude 3383923868
Venite a trovarci! 
Vari tipi di tesseramento secondo le vostre esigenze

Artisti per NEMO SUD” a Castroreale domenica 22 settembre 2013

Artisti per NEMO SUD” a Castroreale, domenica 22 settembre 2013,su iniziativa del Comune di Castroreale e con il patrocinio del Rotary Club Barcellona Pozzo di Gotto. Un evento originale per il Centro Clinico NEMO SUD, Centro per le malattie neuromuscolari gestito da Fondazione Aurora Onlus, presso il Policlinico Universitario “G.Martino” di Messina.
Artisti per NEMO SUD è un evento che supporta le attività del Centro Clinico NEMO SUD e i suoi pazienti e può essere l’occasione giusta per passare una domenica diversa, visitando i luoghi più suggestivi di Castroreale (Me), le Chiese ed i musei, apprendendone storia e tradizioni, con un occhio di riguardo alle attività per i bambini e alle risorse culturali ed enogastronomiche che il nostro ricchissimo comprensorio ci offre.
Alle 11 di domenica 22 settembre si terrà la conferenza stampa di presentazione di tutte le attività della giornata nei locali dell’Auditorium Santissimo Salvatore, alla presenza, fra gli altri, del Sindaco di Castroreale, Dott. Alessandro Portaro, del Direttore Clinico del Centro Clinico NEMO SUD, Prof. Giuseppe Vita, del dott. Filippo Torre, Presidente del Rotary Club Barcellona Pozzo di Gotto e della Dott.ssa Letizia Bucalo, Responsabile Comunicazione Marketing e Fundraising del Centro Clinico NEMO SUD.
L’evento è organizzato grazie all’iniziativa del Comune di Castroreale che oltre a patrocinare la manifestazione ha dato pieno supporto per le attività della giornata dal punto di vista organizzativo e logistico. Prezioso per la buona riuscita di Artisti per il Centro Clinico NEMO SUD anche il patrocinio del Rotary Club Barcellona Pozzo di Gotto.
Alle 12.20, la proiezione “Raccontiamo il Centro Clinico NEMO SUD”. In pochi minuti, grazie alle immagini del fotografo Paolo Galletta che raccontano il Centro Clinico e alle testimonianze di chi il NEMO SUD l’ha vissuto davvero, sarà possibile comprendere quale sia il quotidiano operato dello Staff medico del Centro Clinico NEMO SUD.
La MOSTRA MERCATO sarà aperta al pubblico già dall'inizio della giornata: fino alle 22 saranno artigiani della Provincia di Messina allestiranno dei banchetti per esposizione e vendita delle loro opere in cuoio, legno, fimo, stoffa e pittura. Anche questi artisti sposano la causa del CENTRO CLINICO NEMO SUD e doneranno delle opere create appositamente per la raccolta fondi di questo evento ad hoc nella città di Castroreale.
Artisti per NEMO SUD prevede anche la partecipazione di artisti di strada, con giochi in piazza, bolle di sapone e palloncini, animazione e spettacoli per i più piccoli ma anche per i grandi che li accompagnano, durante tutto l'arco della giornata fino alle 22.
Alle 16 degustazione di prodotti tipici
Alle 16.30 comincia il giro turistico “Arti e storia di Castroreale”, con la Sig.ra Melina Trovato che accompagnerà i più curiosi fra i luoghi della memoria di Castroreale: Museo Civico, la Chiesa di Sant' Agata e il celebre Cristo Lungo (in dialetto U signori Longu), la Chiesa della Candelora con l’opera di Giovanni Siracusano, il quartiere ebraico, la torre di Federico II, il Museo degli Argenti e degli Arredi Sacri. 
Il tour si ripeterà anche alle 18:30.
Alle 20:00 la Banda di Castroreale “Maestro Settimo Sardo” allieterà i presenti con la sua musica per un concerto unico ed esclusivo, con la straordinaria partecipazione del soprano

Lipari:due persone denunciate dai Carabinieri per ricettazione

COMUNICATO STAMPA
Nell’ambito delle attività volte alla prevenzione e repressione dei reati, i militari della Stazione Carabinieri di Lipari, all’esito di una intensa attività info-investigativa, hanno denunciato in stato di libertà due persone, ritenute responsabili di ricettazione.
Le indagini dei militari della Stazione Carabinieri di Lipari erano scattate all’indomani del 3 settembre u.s. allorquando era stato denunciato, presso i locali uffici del suddetto organo di polizia, un furto di monili in oro da parte della moglie del vice-sindaco del Comune di Lipari. Nella circostanza la denunciante ha riferito di essersi accorta della sottrazione di alcuni monili in oro custoditi in un armadio presso l’abitazione dei suoceri, sita in Lipari, ove abitualmente risiede con la famiglia quando s’intrattiene sull’isola per motivi di lavoro. La stessa infatti, allontanatasi dall’isola per alcuni giorni, fatta la spiacevole scoperta una volta tornata, si è subito recata presso la locale caserma dei carabinieri per denunciare il fatto pur non riuscendo a contestualizzare l’arco di tempo entro il quale si sarebbe verificata la sottrazione dei preziosi e che quindi poteva anche risalire a diverso tempo addietro.
Sono pertanto partite le indagini che hanno visto i militari dell’arma locale rivolgersi prioritariamente ai due “compro oro” presenti sull’isola secondo quella che è una prassi ormai consolidata di fronte ad episodi di questo tipo allorché detti esercizi commerciali diventano “normalmente” i principali ed inconsapevoli interlocutori di chi commette furti per “recuperare” anche consistenti quantità di danaro.
L’attività d’indagine ha permesso, attraverso il diretto riconoscimento delle effigie fotografiche registrate dai predetti negozi e sottoposte in visione alla vittima, di individuare un orecchino, un bracciale ed un altro orecchino “versati” nei mesi di luglio ed agosto presso entrambi i suddetti esercizi commerciali. A quel punto è stato semplice identificare gli autori del reato, proprio in merito all’obbligo per i titolari di dette attività di registrare i documenti di coloro che “cedono” oro in cambio di danaro, ed è pertanto scattata una denuncia penale per il reato di ricettazione per un 26enne di Milazzo e un 20enne di Lipari.

Il grazie del "Comprensivo Lipari" ad Archeolie e al professor Tusa

Il Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo ‘Lipari’ ringrazia sentitamente Archeolie 2013 per la generosa disponibilità offerta agli alunni che, avendo partecipato al progetto P.O.R. Sicilia ‘Ragazzi all’opera’, finanziato con i Fondi europei, hanno potuto avvicinarsi all’importante opera di scavo archeologico  sull’ambiente marino del porto di Lipari.
Da anni ormai la nostra scuola ha consolidato attività rivolte all'acquisizione di conoscenze ed esperienze legate al territorio con particolare attenzione all'ambiente marino. In questa ottica sono stati progettati e sviluppati dei moduli Pon e Por in cui i nostri alunni hanno potuto apprendere i fondamenti nel nuoto subacqueo, che ha consentito loro  di apprezzare le bellezze dell'ambiente marino e acquisire il brevetto open scuba che gli ha permesso di sperimentarle dal vivo.
Nei giorni scorsi un gruppo di ex alunni che aveva partecipato ai progetti, accompagnati dall'istruttore Toni Scontrino e dagli insegnanti Enzo Donato e Stefania Mirabile ha avuto la possibilità di visitare il sito archeologico.
La scuola ringrazia con particolare riguardo,  il professor Sebastiano Tusa,  Soprintendente del mare della Regione Siciliana, per aver dato loro questa  eccezionale possibilità. 

I nostri alunni, rappresentanti della nuova generazione, sono stati testimoni di una ricchezza storico-culturale che va
divulgata, ma sopratutto preservata.
Renato Candia 

Nasce la Condotta delle isole slow siciliane

Il 14 Settembre 2013 sulla verde Isola di Salina, nell'arcipelago Eoliano, si è costituita la Condotta delle Isole Slow Siciliane, unione delle già attive Comunità Isola Slow di Salina, Ustica e Lipari. La prima ad avere come elemento in comune non l'unione territoriale ma marittimo, vero elemento di continuità.
Tra gli obiettivi:
Recuperare l’autonomia delle isole, valorizzando le proprie risorse in modo compatibile, sostenibile e condiviso e quindi affermare e difendere la propria identità, invertendo il processo di dipendenza dalla terra ferma, soprattutto sul cibo, che molto si è evoluto negli anni, fino a determinare una perdita della propria identità territoriale. In questo modo si potrà incidere sul proprio territorio con un recupero più o meno importante di risorse economiche sostenibili, generate dalla propria agricoltura e pesca. 

L'amletico dubbio. Si chiama Roberto o Matteo?

Nel leggere oggi il comunicato stampa emesso a proposito di "Vele nere", che riportava alla fine il nome del sindaco di Lipari e dell'assessore al turismo, siamo stati assaliti da un "dubbio atroce".
E ci siamo detti: Vuoi vedere che, sino ad  oggi, nel parlare dell'assessore Cuccia abbiamo sbagliato a chiamarlo Roberto?
Dubbio alimentato dal fatto che il documento in questione riportava come assessore al turismo il dott. Matteo Cuccia?
Un rapido controllo in documenti precedenti è ci siamo tranquillizzati. Si è sempre parlato di assessore Roberto Cuccia, ivi compreso un comunicato inviatoci dallo stesso
A questo punto tre sono le soluzioni:
1) O il sindaco Giorgianni ha nominato all'insaputa di tutti un nuovo assessore con lo  stesso cognome di quello che "regge" l'assessorato al turismo
2) O l'assessore Cuccia ha un secondo nome con il quale  ogni tanto ama firmarsi?
3) E' un errore degli "addetti ai lavori" che conoscono così poco questo assessore e la sua attività amministrativa (come moltissimi d'altronde in queste isole) al punto da non ricordare il suo nome e, per dirlo terra terra, "si cunfunnieru"

Tribunali e sezioni distaccate. LA MAPPA DEI TAGLI IN SICILIA, CHI CI PERDE E CHI NO

Il terremoto provocato dalla riforma della geografia giudiziariasuscita proteste e tensioni, che vedono in prima linea gli amministratori comunali e la categoria più “colpita”, gli avvocati.
Tre tribunali (Mistretta, Nicosia e Modica) su 31, 32 sezioni distaccate su 220 sono stati tagliati in Sicilia: un numero di gran lunga inferiore a molte altre Regioni (il Piemonte è stato falcidiato, ben 22 sezioni distaccate hanno chiuso battenti), ma pur sempre importante e, per le comunità interessate, una penalizzazione in termini di servizi.
Nei quattro distretti giudiziari (Caltanissetta, Messina, Catania e Palermo), i tagli hanno penalizzato in misura pressoché identica tre distretti (Catania, Messina e Palermo).
Nel distretto di Palermo coinvolti dalla riforma. i circondari di Agrigento, Marsala, Palermo, Termini Imerese e Trapani. Nel circondario di Agrigento sono state tagliate le sezioni distaccate di Canicattì e Licata, a Marsala le sezioni distaccate di Castelvetrano, Partanna e Mazara del Vallo; nel circondario di Palermo tagliati Bagheria, Carini, Partinico e Monreale; nel circondario di Termini Imerese, le sezioni di Cefalù e Corleone; nel circondario di Trapani, la sezione distaccata di Alcamo.
Quattordici i tagli “inflitti” al Distretto di Catania, compresa la chiusura del tribunale e della Procura di Modica: Caltagirone “perde” Grammichele, Catania le sezioni di Acireale, Adrano, Belpasso, Bronte, Giarre, Mascalucia e Paternò; il circondario di Ragusa perde Vittoria, Siracusa perde Vittoria, Augusta, Avola e Lentini.
Il Distretto di Messina subisce sei amputazioni. Nel circondario di Barcellona Pozzo di Gotto viene meno la sezione distaccata di Lipari e quella di Milazzo; il circondario di Messina perde Taormina, Patti perde Sant’Agata di Militello. A questi tagli va aggiunta la chiusura del Tribunale e della Procura di Mistretta.
Il taglio di 31 tribunali e 220 sedi distaccate non avrebbe potuto essere indolore, l’impreparazione con cui è stato affrontata la riforma, sul piano meramente logistico ed organizzativo, ha aumentato vistosamente i disagi e offerto buone motivazioni a chi l’avversa. Chi governa il paese deve fare prevalere gli interessi generali, chi governa un territorio, e ha un ruolo di frangiflutti delle istanze locali, ha cuore e mente per gli interessi locali. La “dialettica”, quindi, fra organi centrali e leggi nazionali da una parte, e governanti locali, è fisiologica.
Il contenzioso non ha lasciato spazio alla preparazione e alla previdenza. Le ragioni sono molteplici, ed alcune di esse, le più gravi, vanno al cuore del problema: l’inefficienza degli apparati burocratici “sostenuta” dalla instabilità politica e istituzionali, e la sfiducia.
Il credito di cui godono gli organi centrali è molto basso. I provvedimenti, gli atti, le decisioni sono considerati “emendabili”, non vengono presi sul serio. Tutto si aggiusta, insomma. Così, invece che organizzare un atterraggio morbido della riforma, attutirne gli inevitabili effetti negativi, ci si è battuti fino all’ultimo perché la città “colpita” uscisse dal novero delle “vittime”, confidando che, come in passato, i buoni uffici della politica avrebbero lasciato le cose come stanno. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ai problemi creati dai trasferimenti (di magistrati e personale di supporto) e dalla cancellazione di servizi sul territorio, si aggiungono quelli determinati dall’accoglienza delle nuove incombenze nei luoghi di “immigrazione”. A Catania, per esempio, le sette sezioni staccate che arrivano, non si sa dove metterle. Identico problema negli altri due distretti (Palermo e Messina), mentre Caltanissetta si è “salvata” grazie ad una mobilità assai contenuta.
All’impreparazione logistica bisogna aggiungere, per spiegare la contrarietà alla riforma, l’assenza di provvedimenti tendenti a migliorare l’amministrazione giudiziaria: risorse, procedure. I tempi della giustizia penalizzano i cittadini, le imprese, le comunità. La domanda di giustizia viene negata a chi subisce un torto, un crimine, un danno.
Se la riforma della geografia giudiziaria fosse stata abbinata a provvedimenti miranti a migliorarne l’efficienza e la qualità, l’accoglienza sarebbe stata ben diversa

Il pellegrinaggio alla Croce di Monterosa e scorci da sogno (foto Antonio Iacullo) gruppo 2