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domenica 20 ottobre 2013

CROCETTA ESPELLE SAVONA: “QUALCUNO DEVE ANDARE VIA SUBITO”

Un gioco di sguardi, gli animi che sono diventati tesi. Poi il cartellino rosso. Esplode il caso Savona.  Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta posta sul suo profilo Facebook un fatto singolare che lo ha visto protagonista al congresso dei Democratici riformisti per la Sicilia. Il governatore al suo arrivo è stato accolto da lunghi applausi. E quando ha preso la parola, menzionando Pio La Torre e ripetendo quello che il leader comunista disse 32 anni fa parlando alla conferenza di organizzazione del Pci, ha affermato: “In questa sala c’è qualcuno che non ci deve stare e deve uscire immediatamente”. Apriti cielo. E mentre i partecipanti al congresso applaudivano, proprio Riccardo Savona, si sarebbe alzato abbandonando la sala.
Il deputato regionale, presidente della commissione Bilancio nella scorsa legislatura e attuale presidente della commissione speciale per la Spending review, non ci ha pensato più di tanto è così andato via. Il tutto è successo davanti ai massimi vertici del partito. Il parlamentare è stato intercettato mentre parlava al telefono con il ‘re dell’eolico’, Vito Nicastri, ritenuto vicino al superlatitante Matteo Messina Denaro. “Pur essendo fiduciosi che Savona riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità, per il gruppo parlamentare dei Drs è obbligatorio lunedì prossimo fare un riunione sul tema per assumere una determinazione”, commenta Edi Tamajo, segretario regionale dei Drs.
Crocetta cosi ha voluto prendere le distanze dal deputato. “La lotta alla mafia e alle connivenze è alla base della mia azione di governo – ha poi detto all’Ansa il presidente della Regione siciliana a margine dei lavori del congresso -. Savona ha capito che non c’è più trippa per gatti…”.
In serata la replica di Savona: ”Non nascondo -dice – di essere rimasto alquanto stupito ed amareggiato dalle dichiarazioni del Presidente Crocetta. Probabilmente lo stesso non è stato informato dai suoi consiglieri del fatto che quando ho intrattenuto rapporti con il signor Nicastri lo stesso era considerato un rispettabile imprenditore e che mai nessuno avrebbe potuto lontanamente immaginare che fosse in contatto con organizzazioni criminali. Venutone a conoscenza ho troncato ogni contatto con lo stesso. Non esiste ‘la notizia’ insomma, se non per il fatto che – ancora una volta – si continua a denigrare la mia persona senza alcun fondamento. Daro’ mandato ai miei legali – conclude Savona – di promuovere ogni azione civile e penale volta alla tutela della mia onorabilita’ nei confronti di tutti coloro che diffondono notizie non rispondenti al vero e lesive della mia persona”.

Auguri a Marco Favaloro

I genitori e i parenti tutti augurano Buon Compleanno a Marco Favaloro che oggi compie 11 anni.

MOZIONE DI SFIDUCIA, MUSUMECI: “SIAMO 52, MORALMENTE”

Nella legislatura che l’Assemblea regionale siciliana si è lasciata alle spalle, tre mesi, forse di più, furono dedicati alla presentazione di una mozione di sfiducia, che avrebbe dovuto mandare a casa Raffaele Lombardo alla vigilia della fine naturale del mandato. Se fosse passata in aula, con almeno 46 deputati a favore, la vita della lagislatura si sarebbe accorciata di tre mesi, più o meno. Non ci avrebbero perso poco, perché la liquidazione ai deputati resta intera anche quando la legislatura si conclude in anticipo. Ma quel poco per chi deve farsi i conti in tasca, può diventare molto. Perciò la mozione di sfiducia rimase al centro della pista da ballo, fra una mazurca e l’altra, per un lunghissimo tempo. Fu una gara fra i promotori della sfiducia, maggioranza ed opposizione si accapigliarono per testimoniare la loro volontà di farla finita. Nel mirino c’era Raffaele Lombardo: non avrebbero voluto lasciarlo uscire di casa con i suoi piedi.
Se sfogliate i giornali di quel tempo – ma non ve lo consigliamo, è tempo perso – vi rendete conto che in quei giorni il Parlamento regionale diede il meglio di sé: il nulla si era materializzato per mostrare al mondo di che cosa fosse capace la politica quando ci si mette con sagacia e coerenza.
Naturalmente finì che Raffaele Lombardo si dimise, alla vigilia del rinvio a giudizio per favoreggiamento della mafia, e la nutrita schiera di promotori della mozione di sfiducia finse il compiacimento ed insieme il rimpianto, a seconda del profilo che bisognava mostrare alle emittenti televisive. Compiacimento perché era stato raggiunto l’obiettivo, mandare a casa il presidente della Regione; rammarico, perché il governatore aveva fatto tutto da sé, e non si era lasciato cacciare via, come sarebbe stato più conveniente.
Sono trascorsi quindici mesi, forse qualcosa di più, dai quei giorni indimenticabili, e la mozione di sfiducia rischia di ripetere,e migliorare, la sua performance nel corso della legislatura vigente per merito di Giancarlo Cancelleri, coordinatore dei deputati pentastellati. Cancelleri s’è consultato con il popolo, un campione rappresentativo a quanto pare, ed ha ricevuto virtualmente dal popolo il mandato di chiedere le dimissioni del presidente della Regione e, di conseguenza, provocare lo scioglimento dell’Assemblea grazie alla mozione di sfiducia.
Il fatto che potesse contare su quattordici deputati e ce ne volessero 46 per la sua approvazione, non lo ha turbato più di tanto, perché la mozione di sfiducia ha una sua vita in sé: non ha bisogno che sia approvata perché dispieghi i suoi effetti benefici. Quali? Fare sapere al popolo scontento che si ha intenzione di mandare a casa il governo.
L’annuncio, dunque, è già un primo passo importante. La seconda tappa, la presentazione della mozione, è essenziale, perché sia credibile, mentre del resto – esame ed approvazione – si può anche fare a meno. Il secondo passo, tuttavia, è diventato un pit-stop laborioso: raggiungere quota diciotto – le firme devono essere almeno 18 – è un problema. Una cosa, è parlare di mozione di sfiducia, ed un’altra mettere mano ad essa. Siamo al punto che la quota 18 è risicata, perché uno dei deputati firmatari ha comunicato la revoca, ed uno dei deputati che non avrebbe voluto firmare, ha comunicato di volere apporre la firma, che però non ha ancora apposto.
Una dèbacle?
Le sconfitte talvolta equivalgono a vittorie, e viceversa. Bisogna essere cauti nei giudici. Nello Musumeci, presunto leader del centrodestra, poco ascoltato invero, ha affiancato Giancarlo Cancelleri, ma ha potuto trascinare con sé soltanto i quattro deputati della sua lista, che poi sono diventati tre. Moralmente, tuttavia, ritiene di avere vinto. “Se dovessi parlare delle adesioni morali e delle telefonate che ho ricevuto saremmo almeno 52”, confida Musumeci, visibilmente compiaciuto.
Le mozioni di sfiducia sono miracolose, regalano l’ottimismo anche quando non c’è ragione.

Partylandia augura Buon Compleanno a Marica Mantineo

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Marica Mantineo che compie 15 anni

Come eravamo: Lipari 24 Agosto 2004 /Il Cardinale Herranz presiede la Processione di San Bartolo

Auguri a....

Eolienews augura Buon Compleanno al sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo e a Mariarosa Merlo, Alessia Sarpi, Robert Mondello e Rosellina Neri.

Auguri a....Laura Lo Ricco

Salvatore Sarpi ed Eolienews augurano Buon Compleanno a Laura Lo Ricco che, spesso, collabora con questo giornale con foto e video.

sabato 19 ottobre 2013

Punto Nascite a Lipari. Merlino "richiama" Crocetta a mantenere l'impegno assunto

AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA
E p.c.
AL SIGNOR ASSESSORE ALLA SALUTE DELLA REGIONE SICILIA

                               Signor Presidente,
Abbiamo aspettato, in silenzio, per lungo tempo, che l’impegno che ha assunto con le “donne” di Lipari sulla riapertura di un “Centro Nascite” venisse rispettato.
Dobbiamo prendere atto, purtroppo, che alle buone volontà iniziali poche e sterili sono stati “i fatti” portati avanti sull’importante questione.
Il Piano di Ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle località disagiate siciliane predisposto dall’Assessorato Regionale alla Salute e approvato dal Suo Governo sino a oggi non ha sortito alcun risultato per quanto riguarda la riapertura dei Centri Nascita nelle località individuate come sedi disagiate (le Eolie lo sono e con l’arrivo dell’imminente stagione invernale lo saranno ancora di più).
Il suddetto provvedimento, che in quel momento forse è stato assunto in difformità rispetto alle disposizioni nazionali e contro le previsioni del piano di rientro, che certamente non poteva essere la ragione per non attuarlo (la salute non è un fatto contabile, non è una questione di partita doppia), ora che la Legge di stabilità del Governo Letta non prevede decurtazioni per la spesa sanitaria il Piano di Austerità non può più essere una giustificazione. L’obbligo di pareggio e di rientro voluto dal Patto di Stabilità ha sin qui modificato parecchio e in maniera sostanziale, con i vari decreti assessoriali attuativi dello stesso, l’assetto della sanità nella nostra Regione tanto da mettere a dura prova la popolazione siciliana che, pero, dopo tanti sacrifici, auspica per il futuro, un’organizzazione sanitaria tale da garantire, finalmente, una risposta concreta ai bisogni di salute di noi siciliani.

 Signor Presidente, Le chiediamo, pertanto, che il provvedimento di mantenimento e la messa in sicurezza dei Punti Nascita di Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e di Santo Stefano di Quisquina, che pure avendo un numero di parti annui inferiore a 500 presentano peculiari caratteristiche di isolamento territoriale o difficoltà di trasferimento dei pazienti alle strutture ostretico-ginecologiche più vicine, possa essere attuato, con tutte le sue disposizioni, con priorità assoluta del Suo Governo.
Siamo certi, Signor Presidente, che non negherà il diritto alla salute per i cittadini delle isole minori e dei comuni disagiati della Sicilia come non negherà alle future mamme di Lipariil regalo” più bello: quello di poter far nascere i propri figli, in sicurezza, nella propria terra d’origine, vicino alle proprie famiglie e senza più far subire loro notevoli disagi, anche economici.
Disponga, quindi, con l’autorevolezza che Le è nota, affinché il Centro Nascite di Lipari e degli altri territori disagiati della Sicilia riapra chiedendo alle ASSP, senza indugi e scuse, la messa in atto di quei modelli organizzativi, flessibili e integrati, tra ospedale e territorio, magari con una rotazione del personale all’interno dei presidi del Dipartimento materno infantile, ben definendo però ruolo e funzioni indispensabili per fare il salto di qualità necessario,  prevedendo, inoltre, programmi di formazione professionale e di richiedere al Ministero della Salute uno specifico finanziamento per ammodernare e ampliare la dotazione tecnologica delle strutture sanitarie delle aree disagiate in modo da ridurre anche alla popolazione delle Eolie e delle altre isole minori siciliane molte difficoltà  legate ai trasporti e ai trasferimenti in terra ferma e che non allontani, sempre più, queste popolazioni dall’enunciato dell’articolo 32 della nostra Costituzione.
Lipari, 19 ottobre 2013
Saverio Merlino
Gruppo Voglio Nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo

A Lira ! (di G. Giardina)


                                    Va ricurdati  cchiù  dda  bedda  lira ?
                                    Ca dopu ca  cummattuù  cu  gran  valori,

                                    ci livaru  a nazionalità, a dignità, puru l’onori..
                                    Nni missiru l’euru , appostu di la  lira
                                    e cu n’euru ,‘un s’accatta cchiù  mancu na pira,
                                    ca  lira si fascia  a spisa  e nni  ristava
                                   e  c’un  ticchiu di  pinsioni  si campava !!!

Calcio a 5. La Ludica battuta nel big-match. Vince il Salina

Sconfitta casalinga per la Ludica Lipari di calcio a 5 in quello che era l'incontro più importante della giornata nel campionato di serie C2.
Il Mortellito si  è imposto per 10 a 6 . Le reti liparesi sono di: Pellegrino Daniele (4) - Giuseppe Lo Schiavo- Un autogol
Il Salina ha superato il Futsal Mascalucia per 3 a 2

ASSENZA, PDL: SÌ ALLA SFIDUCIA, MA NON ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA

Non firmo la mozione di sfiducia contro di te, ma questo non vuol dire che sto dalla tua parte e ti apprezzo; tutt’altro. Tu non mi piaci, ma questo non basta per decidere la firma di un’iniziativa che pure ha una sua attrattiva politica. Insomma, non mi piaci,ma voglio farti governare perché la Sicilia ha bisogno di un governo. E noi, con i nostri umori, sentimenti e pensieri, veniamo dopo.
Questa la sintesi dell’ultimo endorsement pdiellino dedicato alla celebre mozione di sfiducia ed alla quota 18, che ne permette il varo. Giorgio Assenza, deputato Pdl di Ragusa, è intervenuto anche lui. Perché la cosa è ormai uscita dalla routine parlamentare, la presentazione della mozione di sfiducia è diventata il teatro della coscienza, un confessionale con megafono, una chiamata di correo, uno screening delle future intenzioni. Tutto questo insieme. Davvero incredibile.
Dopo il blitz virtuale di Falcone – se c’è bisogno firmo – , il ripensamento virtuale di Carmelo Currenti – non ne sapevo niente – , e la nota formale di D’Asero, capogruppo Pdl – il gruppo ha scelto di non firmare – i rimproveri severi di Nino Germanà al collega Falcone, ci si aspettava dell’altro. Una dichiarazione tira l’altra. Non gliene frega niente a nessuno, ma questo non cambia di una virgola i fatti. Il destinatario della “nota” è il compagno di banco.
L’esternazione è immobilità “in movimento”, un’ammuina utile, perché regge il peso del nulla.Il più gravoso dei fardelli. Giorgio Assenza non aggiunge né toglie niente ai fatti che lo hanno preceduto – Currenti, Falcone, D’Asero, Germanà – ed è il meglio che possa accadere. Lascia le cose come stanno. Un passo indietro vale più di tre di lato e due, sbagliati, avanti. La cautela è virtù preziosa in tempo di crisi. Guai a toccare il nervo sbagliato.
“Il gruppo del Pdl all’Ars”, ricorda Assenza – “ha deciso a maggioranza di non sottoscrivere al momento la mozione di sfiducia, responsabilmente, per affrontare le emergenze, per approvare la Finanziaria, per rispondere alle esigenze immediate delle famiglie, delle imprese, dell’economia isolana”.
Ciò premesso, al fine di evitare malintesi, il deputato ragusano è obbligato ad esporsi,sobriamente: “Rispetto gli equilibri del gruppo”, afferma. “Non firmo la mozione, ma non mi si può chiedere di non esprimere, in Aula, la mia totale e completa sfiducia a Crocetta e al suo fallimentare e inesistente progetto politico”.
Mozione di sfiducia no, ma sfiducia sì, eccome. Ciò stabilito, Assenza ricorda i principi su cui si regge la democrazia, affinché il suo intervento venga inquadrato nel contesto corretto: “In democrazia i ruoli tra maggioranza e opposizione li stabilisce l’elettorato e così deve essere: eventuali ribaltoni servono solo a generare confusione e ad alimentare ulteriori sentimenti di sfiducia verso la politica e, soprattutto, le Istituzioni. Se non ha la maggioranza per governare, Crocetta ne tragga le conclusioni”.
La mozione di sfiducia potrebbe essere lo strumento giusto a questo fine, è vero. Ma la disinvoltura non ha mai fatto bene a nessuno, si perde anche quando si sta dalla parte giusta.
Assenza assegna al presidente della Regione le responsabilità che gli appartengono, non gli passa per l’anticamera del cervello di togliergli le castagne dal fuoco sottoscrivendo la mozione di sfiducia. Infine cita se stesso, al fine di non lasciare niente in sospeso. “Sono stato il primo a stigmatizzare il comportamento ondivago di un presidente della Regione, indeciso fra l’immedesimarsi nel personaggio di Narciso o in quello di Paracelso: l’anello di congiunzione fra l’alchimia e la chimica e la medicina moderna.” Per questi rilevanti motivi, il deputato ragusano, non vuole “ fornire alcuna stampella a un governo claudicante”.
Giancarlo Cancelleri non se lo sarebbe mai immaginato che la presentazione della mozione di sfiducia avrebbe provocato una reazione a catena della quale per ora non si riesce a vedere la fine.

Messina: al via al policlinico il progetto "Una stanza tutta per sé"

Una stanza speciale. Una stanza che comunque vuol “parlare” alle donne, quelle che si ritrovano a convivere con un tumore e con tutti i problemi e i disagi che esso determina. 
Ci sarà una stanza così al policlinico “G. Martino” grazie al progetto “Una stanza tutta per sé” che prende il via dopo la firma della convenzione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria e l’Associazione “Per te Donna Onlus”, realtà che dal 2000 rappresenta ed è vicina alle donne affette da tumore, in particolare al seno.
Un progetto  - attivato all’interno dell’UOC di oncologia medica con hospice diretta dal prof. Giuseppe Altavilla -  nato dalla consapevolezza che in un processo di cura vi siano più fattori da tenere in considerazione. 
Affrontare una malattia significa fare i conti non solo con farmaci e trattamenti specifici ma anche con gli effetti che un male può determinare sul piano estetico. Ecco perché una partita molto importante si gioca sulla necessità di continuare ad alimentare la voglia di guardarsi allo specchio, scoprendo “look” sempre diversi. 
Non solo medicine dunque: nella “stanza tutta per sé” le pazienti oncologiche troveranno parrucche, cappelli e foulard da poter prendere in comodato d’uso. Ad accoglierle insieme alle volontarie dell’associazione ci saranno parrucchieri ed estetiste: le pazienti, come in un punto estetico, si potranno rivolgere loro anche prima di sottoporsi alla chemioterapia, ricevendo consigli per un eventuale taglio preventivo dei capelli, ma anche per un suggerimento su come truccarsi. Dalla scelta del colore del rossetto e dell’ombretto fino alla tonalità del fondotinta, ogni particolare può fare la differenza e può contribuire per aiutare ad affrontare la malattia con uno spirito diverso. È la prima tappa di un cammino che vuol arricchirsi di attività sul piano formativo, culturale e sociale e che ha un forte peso sul piano psicologico perché punta a  guidare verso una piena accettazione di sé, elemento indispensabile per assumere un atteggiamento ancor più reattivo. 
"Come nell’omonimo saggio di Virginia Woolf - sottolinea la prof.ssa Maria Antonella Cocchiara che ha sostenuto questa iniziativa -  la "stanza tutta per sé" diventa metafora di autonomia e libertà per raggiungere o recuperare un punto di equilibrio interiore".
Una metafora che in questo caso si concretizza e prende forma anche negli spazi; il reparto di oncologia è stato di recente ristrutturato e sarà a breve completato per rendere anche questa stanza "speciale" accogliente e confortevole sotto ogni punto di vista.

Da Partylandia auguri a Matteo Peluso, a Noemi Miranda, a Cinzia e Marco

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Matteo Peluso che compie 1anno, a Noemi Miranda che ne compie 18. 
Auguri anche agli sposi Cinzia e Marco

Il sindaco Lo Schiavo e l'incontro con il presidente Crocetta

Dalla pagina facebook del sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo:
Incontro con il presidente Crocetta e i sindaci delle isole minori. Ampie discussioni sui diversi problemi. Chiesti due tavoli di lavoro permanenti su trasporti ed infrastrutture. Scongiurata la possibilita' che Ustica finisca nell'area metropolitana di Palermo
Chiesti interventi attraverso la protezione civile sulle aree portuali danneggiate annualmente dalle mareggiate e chiesta una piu' ampia visione su detti porti nella prossima programmazione. 
Su acqua e rifiuti analizzati nel dettaglio i problemi del momento con lo sguardo alle possibili soluzioni..

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Neda Saltalamacchia, Marina Patti, Salvatore (Strully) Costanzo

venerdì 18 ottobre 2013

Nel Pdl aria di "scomunica" per Falcone che firma la mozione anti-Crocetta Il deputato messinese all'Ars Nino Germanà si scaglia contro il collega di gruppo e chiede ai vertici regionali del partito un intervento in merito

(di nicola salvetti) La mozione di sfiducia a Crocetta fa saltare i nervi al Pdl. La sola ipotesi, anche lontana, di mandare a casa il governatore eletto dalla sinistra provoca sconvolgimenti interiori ai dirigenti berlusconiani. Non si spiega altrimenti la polemica sorta in queste ore sulla firma del vicecapogruppo pidiellino all’Ars, Marco Falcone, apposta sul documento di M5S e Lista Musumeci.
A sparare a palle incatenate contro il collega di gruppo è Nino Germanà, deputato messinese degli “azzurri” che accusa: "Dopo una riunione di gruppo dalla quale è uscita una linea concordata all'unanimità. Dopo una conferenza stampa chiusa da Falcone che invitava i presentatori della mozione di sfiducia a Crocetta ad aspettare fin oltre l'approvazione delle leggi finanziarie per non mettere la Sicilia in ginocchio, Falcone, come chiunque altro, non può uscire con posizioni personali, su un tema così delicato e di carattere politico, e per altro così improvvise da farci chiedere fortemente cui prodest". Va giù duro Germanà, al punto di chiedere deciso l’intervento del partito per chiarire la situazione. "Aspetto una nuova riunione di gruppo che il presidente D'Asero convocherà magari con i coordinatori regionali sicuramente in tempi brevi per avere un chiarimento politico e non personale”.
La vicenda è soltanto l’ultimo capitolo di una storia ricca di colpi di scena. Dopo aver presentato la mozione di sfiducia, firmata dai quattordici  parlamentari pentastellati e dai quattro musumeciani, il coup de theatre: l’ex-An Pippo Currenti smentiva di avere mai firmato il documento, anzi, si dichiarava contrario a sfiduciare il presidente della Regione. Posizione curiosa, in verità, dal momento che Currenti è stato eletto e fa parte del gruppo dello sfidante di centrodestra sconfitto da Crocetta, ma tant’è. A questo punto Marco Falcone, deputato del Pdl,  ma anche lui con un trascorso in Alleanza nazionale, “salvava” la mozione di sfiducia mettendo a disposizione la sua firma per consentire che si raggiungesse il quorum necessario per la presentazione. Da qui la polemica divampata all’interno del Popolo delle Libertà che esprime una inedita posizione filo-governativa. Potenza delle larghe intese nazionali che probabilmente raccolgono estimatori interessati anche in terra di Sicilia.

Concorso grafico "L'Esercito Mio". Premio per il liparese Gaetano Mario Natoli

Premiato, al concorso grafico "L'Esercito Mio", il piccolo Gaetano Mario Natoli di Lipari, figlio di Bartolo e di Marianna Esposito.
Lo stesso, nella qualita' di nipote del C. M. S. Esposito Angelo, ha partecipato a concorso, inviando il proprio disegno con una piccola spiegazione dell'oggetto del grafico.
Il suo grafico e' stato scelto dalla Commissione, istituita ad hoc, per la composizione del Calend'Esercito 2014.
Il piccolo Gaetano Mario Natoli sara' premiato a Roma il 24. Ottobre p.v. presso l'aula Magna della Scuola Trasporti e Materiali.
La lettera che segue si ingrandisce ulteriormente cliccandoci sopra

FOCUS SANITA'. IL COMUNICATO E I DATI DELLA CISL FP MESSINA

Con il Piano di rientro e i vari decreti assessoriali attuativi della stessa, ha modificato e continuerà a modificare, in maniera sostanziale,  l’assetto della sanità provinciale.
Sin’oggi si è solo pensato “a tirare la cinghia”, in nome della razionalizzazione e del risparmio, trascurando le specificità del territorio, le peculiarità delle strutture esistenti, la ricerca, con il risultato inevitabile sarà l’ulteriore deterioramento della qualità delle prestazioni.
In un territorio che ha il primato dei viaggi della salute, è fondamentale razionalizzare la spesa, ma eliminando gli sprechi e combattendo seriamente le logiche affaristiche e quelle clientelari. Solo così si potrà restituire l’organizzazione sanitaria alla sua finalità di elezione: garantire la risposta ai bisogni di salute della popolazione.
Va denunciata senza reticenze la crisi del sistema sanitario nel nostro territorio; laddove le liste d’attesa continuano a non essere smaltite; le aree di emergenza dei pronto soccorso continuano a essere congestionate, le risorse per tecnologie, formazione e riqualificazione professionale, sono sempre più scarse.
Va denunciato il fatto che la medicina del territorio sia rimasta una chimera, mentre assistiamo al progressivo smantellamento del sistema pubblico.
Va denunciata l’abulia istituzionale, che non vuole, o non è in grado di risolvere l'annoso problema della medicina difensiva, principale causa di interventi inappropriati che incidono significativamente sul già disastrato bilancio  della sanità nazionale e regionale. In Italia vari studi condotti dagli ordini dei medici hanno evidenziato come la medicina difensiva pesi sulla spesa sanitaria per una percentuale che supera il 10% (il che, tradotto in cifre, significa centinaia di milioni).
“La medicina difensiva si verifica quando i medici ordinano test, procedure e visite, oppure evitano pazienti o procedure ad alto rischio, principalmente (ma non necessariamente) per ridurre la loro esposizione ad un giudizio di responsabilità per comportamenti scorretti”.

Posti letto

Oggi i posti letto nel territorio di Messina nel pubblico sono 2213 e nel privato 772 per un totale di 2985. Tale numero complessivo 2985 posti letto, rispetto alla popolazione provinciale di 650000 abitanti circa, corrisponderebbe alla percentuale del 4,5 posti letto per mille abitanti con una percentuale di circa 8 per mille posti letto in città e del 1,8 in provincia e con un tasso di ospedalizzazione che supera il valore di 180 per mille.

Con l’applicazione del Decreto Legge 95 (quello della Spending review) che fissa lo standard dei posti letto al 3,7 per mille abitanti, il territorio di Messina subirebbe una ulteriore riduzione di oltre 580 posti letto, di cui la quota non inferiore al 50% a carico dei presidi ospedalieri pubblici da raggiungere esclusivamente mediante la soppressione di Unità Operative Complesse, riconducendo il tasso di ospedalizzazione a 160 per mille. Previsione già inserita nel DPEF regionale 2013-2017.

Dotazioni Organiche

La riduzione dei posti letto avrebbe ovviamente delle refluenze negative anche sulle dotazioni organiche e sulla scorta delle direttive di cui al D.L. 95/12 che prevede la riduzione del personale nelle amministrazioni pubbliche in ragione del 20% di dirigenti e 10% personale del comparto.
Abbiamo voluto fare una proiezione nelle tre aziende sanitarie di Messina.
ASP
Dirigenti                     1418:                         riduzione   284 unità
Personale Comparto  3630:                           riduzione   363 unità

Azienda Opedaliera Papardo-Piemonte
Dirigenti                       460:                          riduzione  92 unità
Personale Comparto  1202:                            riduzione 120 unità

Ospedale Piemonte

E’ stato interessato da un forte ridimensionamento per l’accorpamento con l’Azienda Ospedaliera “Papardo” e per le note vicende di scarsa sostenibilità strutturale in caso di eventi sismici.
Malgrado l’attivazione di un piano di riorganizzazione funzionale, di riqualificazione ed adeguamento del nosocomio ad oggi  va verificato lo stato della programmazione ed dell’assegnazione delle risorse relative alla ristrutturazione, all’adeguamento sismico e all’ammodernamento dei padiglioni, perché permangono forti dubbi e perplessità sulla possibile restituzione ai cittadini di Messina di una struttura che abbia le connotazioni di Emergenza-Urgenza, con una dotazione di 121 posti letto.
L’attuale presidio ospedaliero che l’assessorato regionale alla Salute vuole declassare e che a seguito sin’oggi è stato difeso e mantenuto anche attraverso petizioni ed assemblee popolari in quanto è un punto di riferimento per l’emergenza-urgenza e per la materno-infantile e non può essere messo in discussione.
Il punto nascita individuato con decreto assessoriale presso l’Ospedale Piemonte deve essere difeso ad ogni costo, fermo restando che il polo di eccellenza materno-infantile deve essere aggiuntivo e integrativo all’attività di emergenza-urgenza, con l’implementazione degli attuali 121 posti letto.

Ex Ospedale Regina Margherita

Arrivano le rassicurazioni dell’assessore Borsellino che il processo di trasformazione dovrebbe includere anche la creazione del PTA nel padiglione B per gli esami radiologici, prevedendo anche la cessione a titolo gratuito al Comune per la ristrutturazione e l’allestimento, in collaborazione con l’Università di Messina, di una cittadella dello studente da destinare ad alloggi, residenze, spazi per il tempo libero, servizi. Sempre che la destinazione dell’immobile non risulti vincolata esclusivamente a fini sanitari visto che il decreto assessoriale 1845 del 2012 prevede l’utilizzo di locali di proprietà dell’Asp per realizzare il centro di programma per lo screening oncologico in Sicilia. L’ex Ospedale Margherita, in questo caso, avrebbe tutti i requisiti per poterlo realizzare.
Purtroppo, in atto, i locali situati a monte sono ancora in totale abbandono e sono stati oggetto di atti vandalici, oltre ad essere stati utilizzati come abitazione da barboni e nomadi.
Ricordiamo che tale struttura con Legge Regionale n. 38 del 18 luglio 1996 era stata individuata quale Presidio Specializzato di riferimento per la Riabilitazione. È, a nostro avviso, ancora percorribile l’ipotesi della realizzazione di un centro importante di Riabilitazione e Lungodegenza, anche mediante una partnership tra pubblico e privato, coinvolgendo l’IRCCS Neurolesi, in cui potrebbero confluire i posti letto di riabilitazione e lungodegenza, distribuiti in atto in maniera frammentaria fra le Case di Cura Private e gli Ospedali della città.

Centro di Eccellenza in Oncologia

Con Decreto Assessoriale del 22 giugno 2012 è stata istituita presso l’Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte l’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica, con 28 posti letto, mediante il trasferimento di una delle due Unita Operative Complesse di Oncologia medica presenti presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico.
L’attivazione presso il presidio ospedaliero “Papardo” della Radioterapia, della Medicina Nucleare, con PET (Tomografia a Emissione di Positroni) e, TC (Tomografia Computerizzata), riteniamo ancora insufficiente questo tipo di risposta istituzionale, rispetto alle aspettative dei cittadini di Messina, costretti, troppo spesso, a compiere i viaggi della speranza.
Bisogna ricordare poi che l’ultimo Piano della Salute 2011-2013, prevede tra gli obiettivi prioritari l’entrata in funzione e la piena operatività del Centro di eccellenza Oncologico interaziendale Papardo-Policlinico a Messina, da realizzarsi entro il 31 dicembre 2013.
Purtroppo constatiamo, con rabbia e amarezza, che un altro pezzo di eccellenza viene cancellato in una città gravemente penalizzata rispetto ad altre province della Sicilia.
Considerati sprecati i circa 41 milioni di euro utilizzati per dar vita a una Unità Operativa Complessa in oncologia medica, peraltro già esistente presso altra struttura.
Sugli Hospice, quali centri residenziali di cure palliative per l’implementazione delle cure domiciliari per i malati terminali, ove dei 15 previsti in Sicilia, di cui due a Messina presso il Policlinico ed il Papardo riusciamo solo a dire che aldilà del decantare, c’è una forte carenza di personale, assenza totale di formazione e supporto psicologico al personale.
Un’amara considerazione che, proprio per la mancanza e scarsa organizzazione su tutto il territorio da Taormina a Mistretta, sapendo che presso i Presidi Ospedalieri potrebbero attivarsi piccoli centri presso i presidi ospedalieri del territorio in grado di poter dare risposte al territorio ed evitare lunghi viaggi e spese per mobilità anche fuori della Sicilia. Si preferisce affidare all’esterno le cure palliative a cooperative a Società come la Medicasa e il Consorzio SISIFO.

Irccs
L’intento riformatore ha comportato, per quel che riguarda Messina, la possibilità di rilancio dell’Irccs Neurolesi, che a nostro giudizio fa fatica a mantenere il livello di eccellenza per le deficitarie risorse finanziarie assegnate. L’Istituto, purtroppo, non è dotato dei due strumenti fondamentali per la programmazione (Atto Aziendale e Dotazione Organica) e, peraltro, pur essendo un ente di diritto pubblico, non è stato inserito nella Legge di riforma, motivo  per cui la Corte dei Conti ha mosso dei rilievi al Governo Regionale
Partiamo dei 6 Presidi Territoriali di Assistenza previsti, gli unici 2 non attivi risultano proprio quelli della città di Messina, sapendo che comunque quelli aperti sono solo specchio per le allodole; magari, al luogo di pensare di dare la giusta allocazione al PTA presso l’Ospedale Margherita, viene ipotizzata una cessione di questa struttura per edilizia studentesca in favore dell’Università.
I Presidi Territoriali di Emergenza pensati per essere allocati in zone disagiate e/o lontano da ospedali, per garantire i codici di gravità, Gialli e Rossi ed invece vengono allocai in prossimità dl territorio dei Presidi Ospedalieri o degli stessi PTA eccezion fatta per San Piero Patti, Capo d’Orlando e Tortorici, ma comunque tutti in carenza di professionalità e di specialistiche necessarie secondo la specificità territoriale.
Non sembra poi che con l’apertura dei 12 Punti di Primo Intervento siano stati decongestionati i Pronto Soccorsi dei Presidi Ospedalieri. Di fatto pur risultando attivati, sono una duplicazione allocati negli stessi P.O. Non parliamo poi della scarsa rilevanza dell’attività del PPI della Città e di quelli del territorio con assegnazione di medici che di fatto espletano un’attività in consistente dovuto anche alla scarsa informazione e pubblicizzazione dei servizi.
Sul Punto unico di Accesso, cosiddetto PUA, che doveva essere “una porta unitaria di accesso al sistema dei servizi, tale da essere” ed “un livello informativo e di orientamento indispensabile per evitare che le persone esauriscano le loro energie nel procedere, per tentativi ed errori, nella ricerca di risposte adeguate ai loro bisogni”, questo vorrebbe la riforma del SSN, ma non ci pare che si siano abbattute le liste di attesa o risultano assicurati quei servizi necessari per promuovere e sostenere l'equità nell'accesso ai servizi e alla presa in carico del paziente

Centro Unico di Prenotazione e Liste di attesa

Il Centro unico di prenotazione a carattere provinciale è stato attivato in via sperimentale, riducendo di poco le liste di attesa, ma non ci risulta sia stato attivato il collegamento in rete con quello regionale. Giova ricordare che la Regione Siciliana, già in passato abbia perso 13 milioni di euro di finanziamenti previsti dall’ex Governo, Prodi per non aver attivato il CUP Regionale.
Non dimentichiamo che le liste di attesa si manifestano principalmente nell’attività di diagnostica e prevedono tempi che raggiungono parecchi mesi, in qualche caso anche un anno e che l’importo del ticket si avvicina al costo per effettuare privatamente lo stesso esame nell’arco di pochi giorni!
Facciamo alcuni esempi di tempi attesa:
Azienda Papardo Piemonte
Risonanza Magnetica della colonna                                    5 mesi
Risonanza Magnetica del torace                                           3 mesi
Mammografia bilaterale                                                        2 mesi
Ecografia mammella                                                             3 mesi
Oltre quelli dell AOU Policlinico
Risonanza Magnetica della colonna   circa                           1 anno
Risonanza Magnetica del torace                                           6 mesi
Mammografia bilaterale                                                        circa 1 anno
Ecografia mammella                                                             2 mesi

Accessi al Pronto Soccorso Generale
Come più volte ribadito, l’ospedale ed il pronto soccorso, anche per un fatto culturale, rappresentano i principali punti di riferimento cui il cittadino si rivolge per trovare risposte veloci ai propri bisogni di salute, sia sotto la spinta della percezione di una maggiore tutela offerta da tali modelli assistenziali ad alta tecnologia, ma anche per l’assenza di risposte alternative efficaci da parte delle strutture territoriali.
Per questo motivo abbiamo rilevato gli accessi presso i Pronto Soccorsi degli ospedali cittadini  con codice bianco (non critico, paziente non urgente) e codice verde (poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili)  nell’anno 2012:

Tali dati confermano come il cittadino, pur registrando lievi inversioni, ancora si rivolge prevalentemente al Pronto soccorso in quanto sul territorio ritiene e purtroppo è così, salvo qualche rara eccezione che non vi siano altre strutture in grado di dare risposte immediate ed efficaci.
 Stendiamo un velo pietoso sulle Residenze Sanitarie Assistite, quali  strutture residenziali extra ospedaliera finalizzate a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria. Nessuna Residenza Sanitaria Assistita Pubblica su tutto il territorio provinciale, ma paradossalmente ne registriamo 7 private: 4 a Messina con 120 posti letto oltre 40 per malati di halzeimer, 1 a Milazzo con 20 posti letto, 1 a Patti fisioterapica con scarsa assistenza, 1 a S. Marco d’Alunzio la nuova nascitura.
Accordi politici, convenzioni con strutture private con adeguamento mirato, occupazione per i pochi intimi, tutti interrogativi che ci poniamo. Non si può dire che l’attivazione delle RSA pubbliche è da ricercarsi nel mancata disponibilità di strutture, proprio perché ne esistono di strutture inutilizzate ma ristrutturate per tale scopo, a S.Angelo di Brolo come a Patti.
Vale lo stesso discorso per le Comunità Terapeutiche Assistite, ove ne risultano 3 pubbliche di cui una a Messina non attiva per ristrutturazione, una a Milazzo senza Posti Letto e l’altra a Barcellona con 20 Posti letto
Pullulano quelle private, in convenzione io in gestione mista con Cooperative. Di queste ne contiamo circa 5: Saponara, Barcellona, Patti, S.Agata di Militello. Sulle Comunità Terapeutiche oggi è necessario porre l’attenzione proprio perché, per disposizioni assessoriali, oltre i 36 mesi i pazienti non possono essere mantenute nel presidi ospedalieri.
Non possiamo pesare che RSA o CTA pubbliche non possono attivarsi per mancanza di personale o di immobili idonei allo scopo.
Immobili e Asp
 Ed è proprio di immobili che l’Azienda Sanitaria ne dispone anche in buono stato, disponibili e non utilizzati. Basti pensare che l’Azienda dispone di un patrimonio, fra fabbricati e terreni di circa 410 unità immobiliari di cui 45 fabbricati disponibili ma inutilizzati, e ben 210 unità feudi terrieri sparsi da Messina a Barcellona, da Patti a Milazzo, da Monforte San Giorgio a Novara di Sicilia ed in tantissimi altri Comuni del territorio provinciale. Un valore inestimabile e non quantificabile in quanto non riusciamo a poter leggere i dati relativi a valore reale, fitti e introiti.
Purtroppo, pur volendo tralasciare, ma certamente importante e strategico, lo scollamento ed il mancato raccordo tra Distretto Socio – Sanitario 26 e Aziende Ospedaliere, l’Assistenza Domiciliare per persone anziane e disabili a rischio di non autosufficienza, parzialmente autosufficienti o totalmente non autosufficienti temporaneamente o permanentemente, per patologie croniche stabilizzate che non richiedono il ricovero in strutture ospedaliero a Messina e provincia si può ricevere rivolgendosi solo ai privati convenzionati, che da Taormina a Mistretta ne contiamo ben 8 con affidamento alla Società  Medicasa per Taormina, S.Agata di Militello e Consorzio SISIFO per Messina, Lipari, Patti, Mistretta.
Affidamenti fatte dall’Azienda Sanitaria sapendo che molti lavoratori dei servizi riabilitativi vengono licenziati per mancanza proprio di prestazioni che si è preferito affidare ad altre Cooperative come quelle citate.
Meriterebbero una rifunzionalizzazione anche le 103 Guardie Mediche dislocate sul territorio provinciale che dovrebbero essere in stretto raccordo ed armonizzate anche con gli ambulatori dei medici di base. Non ci apre che sia perfettamente così, sapendo che soprattutto nelle zone montane, sprovvisti di strutture ospedaliere o di prima assistenza, nelle ore pomeridiane ed il sabato e la domenica si registrano dei vuoti ed una mancanza di coperture di determinate fasce orarie diurne.
Sul 118 il giudizio è solo positivo per il forte senso di appartenenza degli operatori ma la nostra  provincia è la più vasta, con un territorio variegato e frastagliato rispetto alle altre province.

Purtroppo Il numero delle postazioni è insufficiente per il rispetto dei parametri del 118, quali soprattutto i tempi di intervento, come è fallimentare l’introduzione delle auto mediche, inoltre è ancora alto il ricorso a personale in incentivo.
 Intervista a Calogero Emanuele, segretario Cisl Fp Messina

Pericolo crollo intonaci sulla via Bernardino Re. Video di Erik Azzarello su intervento pompieri

Pericolo crollo intonaci sulla via Bernardino Re. Restrizioni alla circolazione

Un intervento dei vigili del fuoco di Lipari (caposquadra Dina) si è reso necessario stamani, intorno alle 12 e 10, sullo stabile dell'ex Seminario di via Mons. Bernardino Re.
Si è dovuto intervenire per via di una grossa porzione dell'intonaco esterno che rischiava di cadere sul sottostante marciapiede e sulla sede stradale. Ovviamente mettendo a rischio la pubblica incolumità.
Sul posto oltre ai pompieri sono intervenuti i vigili urbani, che hanno chiuso al traffico l'arteria stradale, e il geometra Placido Sulfaro della Protezione Civile.
I vigili del fuoco hanno provveduto a far cadere l'intonaco pericolante ma il rischio per la pubblica incolumità resta.
Da quanto apprendiamo potrebbe essere emessa una ordinanza che vieta al transito dei pedoni e delle auto la mezzeria di destra (marciapiede e metà strada) con contestuale emissione del divieto di sosta dei nell'area limitrofa al Circolo Pensionati.
L'ordinanza dovrebbe riguardare l'area che va dal Centro Giovanile sino all'ingresso della scuola di musica.
Una soluzione che tiene conto, oltre che della pubblica incolumità, anche dei disagi che si verrebbero a creare, con la chiusura totale di quella via, nelle ore in cui vige l'isola pedonale.
Le foto sono di Roberto Paino e Erik Azzarello che ringraziamo 





Partylandia augura Buon Compleanno a Federica Merenda

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Federica Merenda che compie 11 anni

La chiesetta di Porticello. Lettera all'amministrazione

Gentilissimi responsabili dell'amministrazione Comunale di Lipari, 
avendo preso nota delle condizioni in cui si trova la piccola chiesetta di Porticello a nome della comunita' di Lipari vi chiediamo di fare il possibile per riportare questo luogo alla sua origininale destinazione.
Ci sembra vergognoso che una piccola chiesetta sia utilizzata come deposito...
Speriamo che questa piccola richiesta venga accolta distinti saluti.
Lettera firmata

NDD- Pubblichiamo questa lettera ma, probabilmente, si tratta di una cappella privata. Magari il portavoce dell'amministrazione potrà darci qualche notizia in più

Porto di Sottomonastero: Al via i lavori

Si sta provvedendo nell'area portuale di  Sottomonastero (Lipari) a transennare e delimitare l'area interessata dai lavori che saranno effettuati dalla ditta Scaffidi.
Contestualmente, nella parte già transennata, in prossimità della partenza ed arrivo dei bus, i lavori sono già iniziati.
Le biglietterie di Ustica Lines e Compagnia delle isole sono state trasferite all'inizio del molo di Punta Scaliddi

Come erano le Eolie ..e gli eoliani




Anno 1982 - Junior Chamber: Prima fila da sinistra: Jo Bianchi, Mariano Bruno, Saverio Merlino, Rino Bianchieri, Gianfranco Guarino, Franco Galantino.
Seconda Fila da sinistra: Angela La Rosa, Gisa Gallo, Wanda Mezzapica, Anna Maria Di Giovanni, Laura Mazza, Marzia Fornoni, Mirella Nardacci.

Come eravamo: Una delle boe posizionate al largo di Lipari

Nella foto: Caimano e Casali

Relazione del Liquidatore di Sviluppo Eolie e del Gal al 31.05.2013

Riceviamo dal dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
Relazione del Liquidatore di Sviluppo Eolie e del Gal al 31.05.2013
Signori Soci,
la delibera di scioglimento anticipato della società è stata iscritta nel Registro delle Imprese il giorno 14 del mese di gennaio dell’anno 2013.-
La documentazione relativa alla gestione della società mi è stata consegnata in data 28.01.2013 con  verbale del Consiglio di Amministrazione così come previsto dall’art. 2487-bis del c.c..
Ho ricevuto, dal Presidente del Cda, Rag.Felice Mirabito,  in data 20.05.2012 il Bilancio di esercizio e la Nota Integrativa che ho trasmesso al Sindaco unico, Rag. Salvatore Rijtano per la relazione del Collegio Sindacale, in data 31.05.2013.
Faccio presente all’Assemblea che da una visura camerale a tutt’oggi, non risulta registrata al REA la nomina del Presidente Mirabito, anche se agli atti amm.vi della Società risulta un regolare incarico per il suddetto adempimento e il regolare pagamento del servizio.
Ho avviato un primo controllo sulle poste di bilancio relative ai Clienti e Fornitori per la verifica dei saldi riportati nel Bilancio ed ho svolto un accertamento della posizione debitoria presso le banche e presso la Riscossione Sicilia SpA
Presso l’UNICREDIT – agenzia di Lipari – la società ha uno conto in scoperto per una montare di €. 68.116,98. E’ pervenuto in società, da parte dell’UNICREDIT un atto stragiudiziale – diffida ad adempiere – datato 26.04.2013 introitato al n. prot. n.72 del 31.05.2013 relativo all’importo di cui sopra. Non risultano prestate garanzie.-
Presso la Riscossione Sicilia SpA, alla data del 31 maggio 2013, risultano cartelle già notificate alla Società per un ammontare complessivo di €. 123.340,33 di cui all’allegato dettaglio.
E’ stata incassato un bonifico della Ditta Barbaro S.p.A. acconto su fattura n. 46 del 27/10/2012 per l’importo di € 9.600,00
Le cui somme sono state destinate al pagamento di un acconto sulle competenze di TFR e retribuzioni arretrate della dipendente Rosetta Mollica per € 8. 657,92 e la rimanente somma per fondo cassa per le spese correnti.
In data 1.marzo 2013, tenuto conto delle necessità operative richieste dalle procedure previste dal Soggetto responsabile per l’attuazione del Patto Territoriale, considerato che la signora Rosetta Mollica rappresenta la memoria storico- amministrativa si è ritenuto opportuno avvalersi della sua collaborazione professionale occasionale con conferimento di incarico fino al 30.settembre 2013 per un importo complessivo di € 3.500,00.
Ho effettuato una verifica di accertamento sullo stato creditorio della Società e al fine del recupero crediti ho affidato l’incarico professionale all’Avv.to Onofrio Natoli di Lipari il quale ha già avviato le procedure giuridico – amministrative per il recupero crediti consistenti in:
-          N. 2 Decreti ingiuntivi nei riguardi dei Soci Comune di Leni e Comuni di Malfa per quote sociali non versate per un importo complessivo di € 17.500,00;
-          N. 29 lettere di preavviso di pagamento nei riguardi di soci per quote non versate e di beneficiari per competenze maturate e non pagate per un importo complessivo di € 59.117,12
Ho effettuato una verifica sommaria sullo stato dell’attuazione del Patto territoriale, ed alla data del 31.05.2013, si evidenzia la seguente situazione:
- progetti ammessi al patto territoriale   N. 74  iniziative imprenditoriali private e n. 17 infrastrutture pubbliche    per un importo complessivo di   €.  51.645.689,91 ;
Di questi:
-          N. 8 progetti realizzati, collaudati e liquidato il saldo del contributo di cui 1 emesso dalla Società in liquidazione;
-          N. 20 progetti ultimati, verificati ed inattesa del collaudo e stato finale erogazione saldo;
-          N. 15 progetti ultimati in attesa di decreto definitivo;
-          N. 7 progetti ultimati in attesa di documentazione per  richiedere stato finale;
-          N.  2 progetti revocati e/o in contenzioso;
-          N. 13 progetti sospesi in attesa di C.E. e/o autorizzazioni (questi progetti sono stati revocati con un D.D. multiplo n.926 in data 03/aprile 2013 e pubblicato sulla GURI del 24/04/2013);
-          N. 1 progetto in corso di realizzazione.
-          Economie accertate e programmate al 31.05.2012 . per €. 7.576.881,72

E’ stata trasferita la contabilità generale e la tenuta dei libri contabili in data 23.maggio 2013 a seguito richiesta scritta pervenuta dallo Studio Consult che esplicitamente ha comunicato che non poteva continuare ulteriormente l’attività di consulenza per l’accumulo dei sospesi. L’attività di consulenza contabile è stata affidata alla società ERYKODES srl – CED – con sede in Lipari, via Filippo Mancuso, con regolare incarico in data 01.06.2013
Ho intrapreso una regolarità di rapporti sia col Ministero che con l’Istituto di Credito per rimettere in funzione gli adempimenti amministrativi e le competenze del Soggetto Responsabile del Patto, rispondendo a tutte le loro richieste che negli ultimi tempi erano, purtroppo,  rimaste inevase.
Ho attivato, in data 03 aprile 2013  un tavolo tecnico con soci e beneficiari alla presenza del Consulente tecnico dell’ANPACA dott. Gaetano Torcinaro per discutere su alcune problematiche derivanti dai ritardi nella conclusione delle opere del Patto e nella possibilità di accedere ai fondi della Rimodulazione del Patto stesso. L’incontro molto partecipato alla presenza del Sindaco del Comune di Lipari (socio pubblico) e del Vice Sindaco del Comune  di S. Marina Salina (socio pubblico) ha prodotto un documento di sintesi che autorizza il Liquidatore a procedere sul percorso di individuare le possibilità di risanamento della Società.
Come già noto la circolare n.  0043466 del 28.12.2012 del  Ministero per lo Sviluppo Economico  ha messo a disposizione una prima tranche di risorse relative  alle economie dei Patti per utilizzarle per interventi strutturali di natura pubblica   a condizione che le società con incarichi di  “Soggetto responsabile” si trovi in ordinaria amministrazione e non in “liquidazione”.
Pertanto per potere usufruire di queste disponibilità finanziarie, occorre procedere alla verifica della situazione patrimoniale della società, attivando tutte le azioni necessarie per ripristinare  le condizioni di ordinaria operatività della società.
Per  raggiungere tali obiettivi è necessario:
-     definire lo stato del contenzioso con Agenzia delle Entrate, INPS, Banche;
-          accertare la effettiva consistenza dei crediti e dei debiti
-          impegnare i soci alla ricapitalizzazione della società.
Lipari.  30 Giugno 2013.-                       
Il Liquidatore
Dott. Luigi Amato