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sabato 19 ottobre 2013

Punto Nascite a Lipari. Merlino "richiama" Crocetta a mantenere l'impegno assunto

AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA
E p.c.
AL SIGNOR ASSESSORE ALLA SALUTE DELLA REGIONE SICILIA

                               Signor Presidente,
Abbiamo aspettato, in silenzio, per lungo tempo, che l’impegno che ha assunto con le “donne” di Lipari sulla riapertura di un “Centro Nascite” venisse rispettato.
Dobbiamo prendere atto, purtroppo, che alle buone volontà iniziali poche e sterili sono stati “i fatti” portati avanti sull’importante questione.
Il Piano di Ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle località disagiate siciliane predisposto dall’Assessorato Regionale alla Salute e approvato dal Suo Governo sino a oggi non ha sortito alcun risultato per quanto riguarda la riapertura dei Centri Nascita nelle località individuate come sedi disagiate (le Eolie lo sono e con l’arrivo dell’imminente stagione invernale lo saranno ancora di più).
Il suddetto provvedimento, che in quel momento forse è stato assunto in difformità rispetto alle disposizioni nazionali e contro le previsioni del piano di rientro, che certamente non poteva essere la ragione per non attuarlo (la salute non è un fatto contabile, non è una questione di partita doppia), ora che la Legge di stabilità del Governo Letta non prevede decurtazioni per la spesa sanitaria il Piano di Austerità non può più essere una giustificazione. L’obbligo di pareggio e di rientro voluto dal Patto di Stabilità ha sin qui modificato parecchio e in maniera sostanziale, con i vari decreti assessoriali attuativi dello stesso, l’assetto della sanità nella nostra Regione tanto da mettere a dura prova la popolazione siciliana che, pero, dopo tanti sacrifici, auspica per il futuro, un’organizzazione sanitaria tale da garantire, finalmente, una risposta concreta ai bisogni di salute di noi siciliani.

 Signor Presidente, Le chiediamo, pertanto, che il provvedimento di mantenimento e la messa in sicurezza dei Punti Nascita di Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e di Santo Stefano di Quisquina, che pure avendo un numero di parti annui inferiore a 500 presentano peculiari caratteristiche di isolamento territoriale o difficoltà di trasferimento dei pazienti alle strutture ostretico-ginecologiche più vicine, possa essere attuato, con tutte le sue disposizioni, con priorità assoluta del Suo Governo.
Siamo certi, Signor Presidente, che non negherà il diritto alla salute per i cittadini delle isole minori e dei comuni disagiati della Sicilia come non negherà alle future mamme di Lipariil regalo” più bello: quello di poter far nascere i propri figli, in sicurezza, nella propria terra d’origine, vicino alle proprie famiglie e senza più far subire loro notevoli disagi, anche economici.
Disponga, quindi, con l’autorevolezza che Le è nota, affinché il Centro Nascite di Lipari e degli altri territori disagiati della Sicilia riapra chiedendo alle ASSP, senza indugi e scuse, la messa in atto di quei modelli organizzativi, flessibili e integrati, tra ospedale e territorio, magari con una rotazione del personale all’interno dei presidi del Dipartimento materno infantile, ben definendo però ruolo e funzioni indispensabili per fare il salto di qualità necessario,  prevedendo, inoltre, programmi di formazione professionale e di richiedere al Ministero della Salute uno specifico finanziamento per ammodernare e ampliare la dotazione tecnologica delle strutture sanitarie delle aree disagiate in modo da ridurre anche alla popolazione delle Eolie e delle altre isole minori siciliane molte difficoltà  legate ai trasporti e ai trasferimenti in terra ferma e che non allontani, sempre più, queste popolazioni dall’enunciato dell’articolo 32 della nostra Costituzione.
Lipari, 19 ottobre 2013
Saverio Merlino
Gruppo Voglio Nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo

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