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mercoledì 1 gennaio 2014

Auguri Don Gennaro. Mons. Divola ha festeggiato oggi il suo 84° compleanno


Don Gennaro Divola ha spento oggi l'ottantaquattresima candelina di una vita trascorsa in larghissima parte al servizio della Chiesa e della comunità di Canneto in particolare (dove è arrivato il 24.1.59).
Attorno a lui si è stretta l'intera comunità parrocchiale grata per tutto ciò che, nel tempo, Don Gennaro ha fatto e continua a fare per la Chiesa di Canneto sia dal punto di vista strutturale (come dimenticare l'impegno profuso per "trasformare" la chiesa di San Cristoforo e il suo impegno affinchè questa venisse elevata a Basilica minore) che da quello pastorale e spirituale.
A Don Gennaro, che nelle foto vediamo in occasione della celebrazione del suo 60° di sacerdozio e in una foto di gruppo dove è presente anche Don Lillo (che da qualche mese lo affianca), vanno gli auguri più sentiti e affettuosi da parte del direttore di Eolienews e di tutti i collaboratori


Personaggi che non ci sono più: Turi Alivu

IL GOVERNO ARRANCA, MA CROCETTA HA LA SUA “ARMA LETALE”

La battaglia non è alle spalle, anzi. L’aveva infilata in finanziaria, la riforma delle partecipate, ma ha dovuto ritirarla, dovrà riproporla a parte, mentre in commissione Bilancio cade il taglio del salario del 10 per cento di tutti i dirigenti della sanità pubblica e l’articolo che prevedeva un costo ridimensionato per la vendita degli alloggi popolari. L’Ars insomma, corregge, lima, rinnega, in qualche caso, restaura. Manipola e ridimensiona l’idea del governo. In parte era messo in conto, in parte no.
Ma riportiamo indietro il film. “Con il voto di oggi è finita la maggioranza che ha eletto Crocetta e il governatore ne prenda atto. La maggioranza oggi si è liquefatta nel segreto dell’urna”. Il commento di Giuseppe Castiglione alla vicenda d’aula che ha portato alla bocciatura della proroga dei commissari delle Province è compiaciuto quanto basta. Non va oltre, non attacca. È composto. Rileva. Constata. Non affonda. In passato lo scambio “istituzionale” di cortesie, è stato non frequente, ma puntuale. Ncd, la forza che sta alla finestra a Roma ed a Palermo.
Se ci sarà un “tutti dentro”, l’arma segreta del governatore finalizzata anche a contenere un eccesso di velleità del suo partito, il Pd, Castiglione “si sacrificherà”. Crocetta, il governatore che, secondo alcuni, cavalcherà nei prossimi mesi la logica del “tanto peggio tanto meglio”, l’uomo che sfugge ad ogni maggioranza organica, l’uomo che non la vuole. Troppi vincoli, troppi accordi, poco spazio per l’agire ”rivoluzionario”.
Entrando in sala stampa un deputato di FI, mascherando un sorriso contenuto dopo il voto del ko su proroga dei commissario delle Province, si lasciava scappare: ”Questa legge sarà il punto di non ritorno o passa o sarà lo stesso Crocetta a chiedere di fare un governo con chi ci sta”.
Lui, Crocetta l’indomito sfibrato, ha utilizzato l’energia nervosa rapidamente. Sprofondato nella sedia, dopo il voto contrario di sabato, ha subìto il conteggio dopo essere andato al tappeto, mentre i suoi occhi rapidissimi fiutavano al volo l’opportunità dell’ennesima denuncia-attacco al sistema di ieri che non muore oggi, la sua formidabile tecnica di difesa. Continuerà a farlo anche in queste ore, ma sarà dura.
Il voto che entro 45 giorni dovrà dire se sulle Province ha ragione Crocetta o Musumeci, viene caricato di un significato che va oltre le cose. Cade, con eccesso di casualità, nello stesso periodo del rimpasto tanto annunciato quanto rinviato. I rapporti di Crocetta con D’Alia sono al minimo storico.
La finanziaria smantellata, è un altro sintomo. L’occasione persa, come la definisce il presidente, riferendosi ai grillini, di governare insieme, non è un’idea riproponibile. Insomma è il momento, per tutti, di transitare dalle parole ai fatti. O di tacere tutti insieme. Nell’imbarazzo generale di una caduta che non risparmierebbe nessuno.
E qui arriva “l’arma letale”, neanche tanto segreta, che Crocetta ha riposto con cura il giorno in cui è stato eletto. Le dimissioni. Da sbandierare, da agitare, da rimuovere e poi, ancora da riprendere. Fare un passo concreto, dallo “spauracchio” all’ipotesi. Bluffare in attesa che qualcuno venga a vedere le sue carte, puntando ad improbabili rilanci. Ogni bluff però, ha le sue probabilità di rischio. Ecco che le parole di Castiglione suonano più chiare, meno sibilline. Accordo istituzionale di lungo periodo o aut aut?
La fotografia di un tiepido sabato di dicembre all’Ars, è quella di una classe politica siciliana intorpidita tra “cortigiani e maddalene pentite”, nelle parole di Musumeci, alle prese con un governatore che ha da perdere, forse meno di tutti gli altri. Ad uno, singolarmente, e complessivamente. Chissà se domani i cortigiani aumenteranno ancora.

Etna ed altri vulcani. Il controllo dell'attività anche attraverso i dati satellitari

Utilizzare i dati dei satelliti per la rilevare possibili risalite di magma che “annunciano” l’attività eruttiva all’Etna. Questo lo studio pubblicato su Scientific Reports di Nature e realizzato congiuntamente dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e l’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Lo studio della struttura interna di un vulcano e del suo funzionamento sono alla base dei tradizionali studi vulcanologici. I dati analizzati sono quelli raccolti sulla superficie del vulcano, sulla lava, sui gas e sulle ceneri. Il nuovo studio del Cnr, Ingv e Asi si concentra invece, da un lato sulle misure della deformazione del suolo, calcolate utilizzando dati di radar satellitari come Ers/Envisat e Cosmo-SkyMed, e dall’altro sulle informazioni sulle piccole variazioni del campo gravitazionale misurate in prossimità della superficie del vulcano.
“Uno degli strumenti più importanti per la comprensione dei fenomeni che avvengono in profondità è lo studio delle deformazioni della superficie terrestre – spiega Eugenio Sansosti del Cnr -. Deformazioni del suolo anche molto piccole, fino ad un centimetro, possono essere misurate dallo spazio utilizzando sensori radar ad apertura sintetica, chiamati Sar, montati a bordo di satelliti”.
È per questo che l’Etna è costantemente monitorato dai satelliti della costellazione dell’Asi Cosmo-SkyMed che dal 2009 acquisiscono con estrema regolarità, sul vulcano italiano. Piccole variazioni della superficie terrestre sono l’effetto misurabile di vari processi geofisici, spesso complessi e sovrapposti. Tuttavia, nonostante l’estrema precisione delle tecniche Sar satellitari, non sempre fenomeni importanti, quali la risalita di magma in un vulcano, danno luogo a deformazioni del suolo significative.
“È proprio in questi casi che l’integrazione con altri dati fornisce i risultati più interessanti – prosegue Sansosti -. Nel nostro lavoro, in aggiunta ai dati Sar, abbiamo utilizzato dati gravimetrici raccolti dall’Ingv. Con tali dati, che misurano le variazioni del campo gravitazionale, è possibile avere una stima delle masse magmatiche presenti sotto la superficie del vulcano. Questo permette di individuare fenomeni di risalita del magma anche se non causano deformazioni del suolo misurabili”.
Un lavoro che apre nuove prospettive per la comprensione del funzionamento dei vulcani. La risalita di magma, tuttavia, non è l’unico fenomeno che causa variazioni della superficie terrestre e del campo gravitazionale. “In un sistema vulcanico così complesso come l’Etna, molti sono i fattori che influenzano questi parametri – spiega Gilda Currenti dell’Ingv -. La capacità di creare nuovi modelli numerici che permettano, mediante simulazioni al computer, di separare i diversi fenomeni che avvengono contemporaneamente, permetterà di capire con maggiore precisione quando il vulcano inizierà una nuova fase eruttiva”. Ed è questa la sfida per il futuro.
Questo studio è stato co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana tramite il progetto Sar4Volcanoes che ha anche messo a disposizione i dati Sar acquisiti dai satelliti Cosmo-SkyMed. Per favorire la conoscenza dei fenomeni vulcanici, l’Asi aderisce all’iniziativa internazionale Supersites, mettendo a disposizione della comunità scientifica internazionale i dati della missione Cosmo-Skymed su alcuni vulcani nel mondo come Hawaii e Islanda.

da Siciliainformazioni IL VIA LIBERA AI FONDI PER LA CULTURA ECCO I FINANZIAMENTI: SCHEDA

La delibera della Giunta Regionale n. 394 del 9/12/2103 e successive modifiche e integrazioni (disponibile integralmente nel sito web dell’Ufficio delle Segreteria di Giunta) ha destinato all’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana risorse per complessivi € 1.616.323,00, da ripartire tra i  richiedenti contributi ai sensi dell’avviso di cui al decreto del 28 agosto 2013 del Segretario Generale (GURS del 6 settembre 2013, parte prima, n. 41).
Le richieste pervenute sommavano importi stimati ammissibili per oltre 4 milioni di  euro, relative a 63 soggetti valutati come finanziabili. I soggetti richiedenti e relativi programmi di attività sono stati preliminarmente valutati da una commissione nominata dall’Assessore, secondo la previsione del citato decreto. La commissione, al termine dei lavori, ha elaborato due elenchi di soggetti ammissibili a contributo: a) un primo elenco riguardante i soggetti aventi priorità in quanto destinatari di precedenti espresse norme regionali di riconoscimento di specifici contributi; b) un secondo elenco riguardante altri soggetti istanti. Entrambi gli elenchi hanno compreso soggetti qualificati al minimo con punti 70 di valutazione, ovvero il punteggio minimo per accedere al contributo. Per quanto attiene la quantificazione del contributo si è proceduto in aderenza a quanto previsto dal citato decreto, in misura proporzionale alle risorse assegnate ed al punteggio ottenuto, modulando l’entità del finanziamento secondo i seguenti criteri:
- il 60% per punteggi tra 100 e 95; il 50% per punteggi di 90; il 30% per punteggi tra 85 e 75; il 28% per punteggi di 70, rispetto all’importo massimo
- un tetto massimo € 200.000 per soggetto richiedente;
- una premialità del 10% a soggetti titolari di museo fruibile.
L’adozione di tale modalità di modulazione del contributo ha consentito:
• di evitare l’individuazione di poche o pochissime istituzioni beneficiarie, a fronte dell’oggettiva limitatezza del fondo finanziario, con la conseguenza di scongiurare la fine di molte attività culturali, nonché l’aggravamento di meccanismi di crisi i cui sviluppi avrebbero potuto incidere negativamente sia sulla consistenza qualitativa e quantitativa dell’offerta culturale in Sicilia sia sulla stessa esposizione della Regione;
• di interpretare con incisività la ratio dell’avviso, ampliando i beneficiari, fino a 48 (40 già destinatari di precedenti espresse norme regionali di riconoscimento di specifici contributi, quindi con priorità, più 8 non rientranti tra questi ultimi, senza priorità, cui è stato assegnato un contributo al 22% circa) in assoluta aderenza con quanto previsto nell’avviso stesso sia per quanto attiene a tutti i soggetti valutati prioritariamente, sia ad altri soggetti che non hanno una legge regionale di riferimento ma hanno ottenuto punteggi di tutto rilievo;
• di sostenere, con la premialità del 10%, in modo più consistente i soggetti che possiedono spazi espositivi aperti al pubblico con conseguente riconoscimento di parte delle spese connesse di gestione
“Ho sempre pensato – commenta l’assessore Mariarita Sgarlata – che la tabella H sia un non sense che ha creato una casta di fondazioni, enti e associazioni che hanno goduto, spesso immeritatamente, di fondi regionali mentre sono rimaste fuori attività di nuova formazione che avrebbero meritato una diversa considerazione. L’esito del lavoro della commissione mi consente di correggere il mio punto di vista dato che le valutazioni sono andate nella direzione meritocratica che avevo auspicato. L’esiguità del fondo assegnato alle attività culturali (solo €. 1.616.323,00) ha suggerito di applicare interventi correttivi che, nella distribuzione dei contributi, evitassero di concentrare le risorse su pochi, garantendo comunque un sostegno che, pur non rispondente alle aspettative dei richiedenti, di fatto non penalizza nessuno di quelli che hanno ottenuto punteggi alti. Al tempo stesso, mi è sembrato opportunonon limitare il contributo solo ai soggetti richiedenti aventi priorità, come le scarse risorse avrebbero consigliato, ma estenderle ai primi otto della graduatoria dei soggetti non protetti da una legge regionale e comunque promotori di attività culturali di altissimo livello”. Per visualizzare la TABELLA H cliccare su questo link
http://www.siciliainformazioni.com/wp-content/uploads/2013/12/TABELLA-H.pdf

Rai: Silvana Polizzi capo Tgr Sicilia

Silvana Polizzi sarà il nuovo capo redattore della Tgr Sicilia. La sua nomina è stata proposta dal direttore della Tgr, Vincenzo Morgante. Silvana Polizzi, messinese, 59 anni, laureata in Scienze Politiche, è componente della redazione siciliana della Rai dal 1988 dove ha svolto vari ruoli. Per alcuni anni è stata prima corrispondente da Messina e quindi redattrice del giornale L'Ora.

PROVINCE, SE SALTA LA RIFORMA TUTTI A CASA. E L’ARS PERDE LA FACCIA

L’Assemblea regionale siciliana ed il governo della Regione hanno l’opportunità di perdere la faccia, definitivamente, entro un breve lasso di tempo. Ce la faranno a coglierla? Un’occasione irripetibile gli viene offerta dal disegno di legge sull’abolizione delle Province e la nascita dei liberi consorzi di Comuni. La Sicilia, infatti, è antesignana, nell’era repubblicana, di un lucido disegno riformatore degli ambiti territoriali. I padri costituenti dell’autonomia, con grande lungimiranza, vollero che nello Statuto speciale fossero abolite prefetture e amministrazioni provinciali e le questure dipendessero dal presidente della Regione, Capo della polizia.
La permanenza delle province nell’unica Regione che non le prevede nel suo statuto speciale meriterebbe alcune righe nei libri di storia, l’ultimo capitolo di un percorso a ritroso cominciato mezzo secolo fa.
Le Province hanno subito un maquillage dopo 40 anni e sono rimaste quelle disegnate da Benito Mussolini, i presidenti della Regione non sono mai stati capi della polizia, ma sono finiti in galera o si sono trovati sulla soglia delle carceri per loro meriti personali; i prefetti ci sono ancora e contano più di prima. Anzi, ad onor del vero la Sicilia ne ha uno in più rispetto alle nove Province, il decimo è commissario dello Stato e conta di più del parlamento regionale, dato che gli fa le bucce seduta dopo seduta, a buon ragione qualche volta.
Ma tutto questo è niente rispetto a ciò che l’Assemblea è sul punto di scodellare nei prossimi mesi. Dopo avere gridato ai quattro venti che in Sicilia, prima che altrove, la Sicilia avrebbe abolito le Province rispettando finalmente la sua carta costitutiva, e avere fatto una legge all’uopo, qualche giorno fa con uno scarto di un voto, ha bocciato la proroga dei nove commissari che amministrano in gestione straordinaria le amministrazioni provinciali per traghettare l’Isola verso la riforma. Il tritolo dopo avere scavato le fondamenta del palazzo.
La proroga non boccia la legge che abolisce le province, ma crea le condizioni perché ciò avvenga. Se entro i prossimi mesi, infatti, l’Assemblea non dovesse approvare il nuovo assetto territoriale, si tornerà a votare per i consiglieri provinciali ed il presidente della Provincia. E la Regione siciliana rimarrebbe l’unica, in Italia, a mantenere le province (che però, qui si chiamano regionali, e quindi è come se fossero un’altra cosa).
La Sicilia, in caso di bocciatura della legge che abolisce le province, non perderebbe tuttavia solo la faccia – non sarebbe un trauma – ma andrebbe a nuove elezioni, essendo difficile sopravvivere ad una puttanata di tale portata storica, visto che nell’Isola, non altrove, sono nati i liberi consorzi di comuni. La marcia del gambero è consentita ovunque, ma non nell’Isola, costituendo un’abiura, clamorosa, dello Statuto e dell’autonomia speciale.
È vero che la Regione siciliana si è giocata gran parte della credibilità per il modo ignobile con il quale ha usato le competenze speciali, usando lo Stato per ottenere privilegi di casta, ma questo non giustifica affatto che la china debba essere percorsa fino in fondo e trascinare la storia dell’Isola verso la pagina peggiore, il non-ritorno.
C’è chi nega che si tratti la bocciatura della proroga sia da annoverare come una questione politica, la fisiologica conseguenza di uno scontro fra fazioni interne ai partiti, o fra maggioranza ed opposizione, o governo e parlamento. Si tratterebbe di una trasversale resistenza al cambiamento, vecchia storia, che trova epigoni in tutti gli schieramenti politici. Una asserzione che lascia le cose come stanno e non fa capire niente.
C’è chi, invece, gettando il cuore contro l’ostacolo, si schiera a favore del vecchio assetto provinciale senza sentirsi né un traditore né un troglodita, addirittura reputando di dare il meglio di sé.Nello Musumeci, antagonista di Crocetta nelle ultime regionali, e leader solitario dell’opposizione di centrodestra, seguace di Storace, ha detto chiaro e tondo che “l’abolizione delle province all’Ars non la vuole nessuno, ed è bene che questa verità venga fuori”. E per spazzare via i dubbi che attanagliano coloro che guardano ai costi della politica, propone che gli eletti – direttamente dal popolo, come prima – svolgano la loro attività a titolo gratuito. E alle famiglie degli eletti chi le campa? Qualcuno ha chiesto, inascoltato.
Le balle, colossali, si sprecano. E le furbizie, naturalmente. Musumeci va capito – le Province sono un segno inequivocabile del Ventennio – ma gli altri? L’abolizione delle Province è diventato il momento topico per la resa dei conti. Rosario Crocetta, esasperato, denuncia: “C’è chi gioca sporco, vogliono mantenere i privilegi”.
Ce l’hanno in tanti con lui e con tutto ciò che fa, ma lui una mano, ai suoi detrattori in servizio permanente, la concede con generosità. Come la storia della quarta area metropolitana, che non sta né in cielo né in terra. Il governatore ci mette buona volontà nell’offrire pretesti e alibi, sicché tutto finisce dentro una cortina fumogena, nella quale non è facile distinguere favorevoli, contrari e dubbiosi, a causa delle polemiche, botta e risposta, agguati, proclami e controproclami. Roba da Cottolengo, che viene la voglia di prendere il primo aereo e trasferirsi in Guinea-Bissau, dove si combatte ma almeno si capisce come stanno le cose, dove sono i nemici e dove gli amici.
Anche le suorine di Maria Addolorata, in convento giorno e notte, si sono persuase che questa storia delle Province ormai va portata a conclusione con un poco di buonsenso, perché tornare indietro o imbrogliare le carte diverrebbe un caso nazionale, e farebbe tale di quel danno, che i figli ed i figli dei figli di coloro che combinano la frittata dovrebbero cambiare le generalità per sopravvivere alla gogna mediatica, prevedibilmente così intensa e feroce.

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Massimo Ristuccia, Katiuscia Cavallo, Giampiero Di Marco e Katia Cortese

martedì 31 dicembre 2013

L'impegno dell'Associazione Borgata Lami e la solidarietà della gente di Lipari portano 2.060 euro alla "Navetta del sorriso"

 Noi dell’Associazione Borgata Lami vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito per questo Natale, all’azione di solidarietà che ci ha visto impegnati a sostenere il progetto dell'Associazione Salus D’Agostino “La navetta del sorriso”, che trasporta gratuitamente pazienti eoliani chemioterapici all'ospedale di Taormina.
La cifra raccolta è stata di 2.060,00 € ed è già stata versata all’Associazione Onlus Salus D’Agostino.
In un periodo difficile, la generosità della gente dell’isola di Lipari ha saputo, ancora una volta, andare incontro a chi veramente bisogno di aiuto.
E’ questa anche l’occasione per gli auguri più sinceri che mi sento di fare.
Di fronte a questo momento particolare di difficoltà e di crisi, auguro, oltre ad ogni bene, di ritrovare quel sentimento prezioso e vitale: la solidarietà.
Che sia un 2014 dove sempre meno le persone possano sentirsi sole.
Più solidarietà e meno indifferenza.
Buon anno a tutti.
Saverio Merlino
Presidente Associazione Borgata Lami

Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte decima e ultima di 10)






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Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte nona di 10)







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Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte ottava di 10)





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Scossa tellurica fra i golfi di Patti e Milazzo. Trema anche il Tirreno meridionale

Una scossa tellurica, di magnitudo 2.7, è stata registrata stamani, ad una profondità di 118.9 km., dai simografi dell'INGV alle 02.43 fra i golfi di Patti e Milazzo.
Un'altra scossa alle 7 e 44, di magnitudo 3.3, è stata registrata nel Tirreno Meridionale ad una profondità di 9,5 km.

Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte settima di 10)



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ARDIZZONE: “EVITATO UN DANNOSO ESERCIZIO PROVVISORIO”

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, esprime apprezzamento ai componenti della Commissione Bilancio e agli uffici dell’Ars per la maratona no-stop che ha portato all’approvazione della legge di stabilita’. “Nonostante il ritardo, per motivi oggettivi, con il quale i documenti sono arrivati in Assemblea – afferma Ardizzone in una nota – il lavoro serrato della Commissione ha consentito di incardinare la manovra finanziaria in Aula entro il 31 dicembre, evitando cosi’ un dannoso esercizio provvisorio”.
“Niente per lo sviluppo e per le imprese, i soliti favori agli amici degli amici”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars boccia la Finanziaria che si avvia alla maratona dell’Aula e la bolla come “la peggiore delle manovre possibili”. “Dopo il suk dell’anno scorso – affermano i deputati 5 stelle – siamo alle svendite, alle elemosine ed alle questue di quest’anno. Una finanziaria che ci aspettavamo fosse di rigore e sviluppo, con aiuti alle imprese in difficolta’ ed ai molti lavoratori ormai posti ai margini del mondo produttivo, e’ in realta’ una spartizione di elemosine e prebende per amici ed amici degli amici. Dopo le ultime vicende legate alla bocciatura delle proroghe ai commissari delle Province e’ chiaro che questo governo e’ ormai alla frutta e per garantirsi una maggioranza, quale essa sia, in grado di approvare questa finanziaria, si e’ adoperato nell’impresa di rincorrere i deputati uno ad uno, ricorrendo all’unico sistema che la politica e’ in grado di comprendere: regalie, prebende ed elemosine, finalizzate ad assecondare interessi personali e particolari a dispetto del bene comune e dell’interesse collettivo”. Dalla seconda commissione sono usciti indenni solo sette-otto emendamenti targati 5 stelle sui 180 presentati, tra cui quello che promuove strumenti di democrazia partecipata o quello che prevede l’istituzione di consorzi sociali tra persone svantaggiate, cui affidare la coltivazione di terreni con finalita’ solidaristiche. “Ma ne sono stati bocciati altri molto importanti – affermano i deputati del Movimento – come quello che prevedevano contributi per la stipulazione di contratti di solidarieta’ tra lavoratori e accordi sindacali tra imprese e lavoratori per evitare l’interruzione o la sospensione di rapporti di lavoro”.

Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte sesta di 10)





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Auguri a..

Eolienews augura Buon Compleanno a Claudia Campagna, Eleonora Di Giglio, Ivan Ferlazzo, Valentina Agrip e Gaetano Giuffrè

Filicudi, ladri rubano piatti e alcolici da un ristorante

Il ristorante “Invidia" di Filicudi, di proprietà di Maria Grazia Virgona e Vanessa Micco, è stato preso di mira dai ladri che hanno rubato piatti, alcolici e materiale vario
Sull’episodio indagano i carabinieri. 

Sotto la pioggia. L'ultimo dell'anno alle Eolie

Ultimo giorno dell'anno decisamente  bagnato nelle  Eolie. Così come d'altronde era nelle previsioni. Dalla tarda serata di ieri, sino al momento in cui scriviamo. piove quasi ininterrottamente. Per fortuna non violentemente.
Le previsioni per il resto della giornata (l'augurio è che "saltino") non sono delle migliori.

lunedì 30 dicembre 2013

Milleproroghe. Saltano accise tabacchi e tassa sbarco isole (da www.tgcom24)

Pubblichiamo la notizia riportata su:
 http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/2013/notizia/milleproroghe-ok-colle-ai-2-decreti_2018266.shtml
Saltano accise tabacchi e tassa sbarco isole - Nella nuova formulazione del decreto Milleproroghe in due distinti provvedimenti saltano le norme relative alle accise sui tabacchi e alla tassa di sbarco sulle isole minori fino a un massimo di 2,50 euro. E' quanto emerge dal comunicato di Palazzo Chigi che illustra i due decreti.

Donna investita a Canneto all'uscita dalla Basilica di San Cristoforo

Incidente, circa trenta minuti fa a Canneto. La signora F.F. è stata investita da un'auto nella piazza di Canneto. La donna stava uscendo dalla Basilica di S. Cristoforo e stava attraversando la strada. 
Per fortuna il conducente dell'auto viaggiava a velocità minima. 
La donna, finita a terra, è stata soccorsa dai presenti che hanno allertato l'ambulanza del 118, giunta prontamente in zona.
La donna, trasportata all'ospedale di Lipari, a quanto pare non avrebbe riportato fratture o lesioni gravi. 

Allerta Meteo Sicilia: sarà una Vigilia di Capodanno sotto il diluvio, piogge anche giorno 1

Il maltempo è arrivato in Sicilia nelle ultime ore, puntuale come un orologio svizzero, e sta provocando forti piogge nelle zone occidentali e in quelle tirreniche. Questi i parziali pluviometrici odierni più significativi: Cinisi43mm, Carini 39mm, Brolo 27mm, Cefalù 26mm, Palermo 25mm, Capo d’Orlando 17mm, Trapani16mm, Partinico 15mm, Marsala 14mm. Nelle prossime ore il maltempo si estenderà a tutta l’isola con forti piogge soprattutto nel messinese tirrenico e nelle zone sud/orientali, tra catanese, ragusano e siracusano, dove nella mattinata di domani avremo veri e propri nubifragi con piogge torrenziali.
Sarà una Vigilia di Capodanno sotto il diluvio su gran parte dell’isola a causa del transito di una goccia fredda in quota proprio sulla Sicilia, da nord/ovest verso sud/est. Il maltempo persisterà anche mercoledì 1 gennaio, nel giorno di Capodanno, in modo particolare nelle zone tirreniche tra palermitano e soprattutto messinese. Sui rilievi cadrà copiosa la neve ma solo in montagna, oltre i 1.500 metri di quota.

DOCUMENTI CONTABILI INCARDINATI: EMENDAMENTI VENERDÌ, AULA 4 GENNAIO

Si riparte dal Bilancio e dalla Legge di stabilità. L’Ars torna a riunirsi dopo il voto a sorpresa di sabato scorso in cui, il governo regionale è andato sotto per un voto.Arrivano in aula Bilancio e legge di stabilità, dopo la maratona della commissione Bilancio, conclusasi oggi dopo oltre venti ore di lavoro.
Grillini scontenti per le misure e l’attenzione riservata alle piccole e medie imprese, e facce stanche tra i deputati che si apprestano a riprendere i lavori d’aula.
Preliminarmente il presidente della commissione Bilancio Dina ha comunicato all’Aula di volere svolgere le due relazioni, di maggioranza e minoranza, alla prossima seduta d’aula.
Pippo Gianni ha stigmatizzato il comportamento della Presidenza dell’Ars, per il ritardo di quasi due ore con cui va a cominciare la seduta. Tocca al vice presidente Salvo Pogliese di comunicare che è fissato a venerdì prossimo alle ore 16 il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti.
Finalizzato ad una precisa richiesta di rinvio, l’intervento di Toto Cordaro: “Non è stata ne concordata né condivisa la data di presentazione degli emendamenti in oggetto, ma è inaccettabile che lo stesso termine ci venga calato dall’alto, anche se autorevolmente dalla presidenza dell’Ars. Chiedo formalmente come presidente del gruppo che si proceda alla sospensione dell’aula, contestuale conferenza di capigruppo e calendarizzazione dei lavori”.
Stessa posizione viene ribadita da Formica, capogruppo de la Destra
Assoluta coincidenza di intenti e di vedute sull’argomento per Giancarlo Cancelleri:
A Pogliese non rimane quindi fare altro che procedere alla sospensione dei lavori e alla convocazione della conferenza dei capigruppo, che ha già deciso di fissare il termine a venerdì 3 (entro le ore 16) per la presentazione degli emendamenti, e il 4 per la successiva trattazione in aula.

Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte quinta di 10)


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L'intensa Domenica dei Cantori popolari delle Eolie e le intense emozioni delle rappresentazioni "E vinni lu Bambinieddu" e "U Bambinieddu du strittu"

      COMUNICATO
      Quella vissuta ieri dal gruppo folklorico dei “CANTORI POPOLARI DELE ISOLE EOLIE” rimarrà negli annali come una delle più massacranti, intense ma emozionalmente, stupende e ricche di soddisfazioni.
            Questo il sunto di una Domenica vissuta all’insegna di due appuntamenti, a Lipari ed a Canneto, con due Presepi entrambi viventi ma dalle caratteristiche diametralmente opposte.
            A Canneto la comunità ha potuto ammirare all’interno della Basilica Minore di San Cristoforo la rappresentazione cantata di “E VINNI LU BAMBINIEDDU” che, ha coinciso con la prima uscita ufficiale del gruppo alla presenza del nuovo prelato della comunità Cannetara, Don Lillo Maiorana.
            Una apprezzatissima ed applaudita esibizione al cospetto di una Chiesa ricca di presenze di fedeli.
            A Lipari, invece, si è svolto il tradizionale ed  incantevole presepe “U BAMBINIEDDU DU STRITTU” lungo la suggestiva ed incantevole salita al Castello.
            Una serie di personaggi con figuranti anche esterni, hanno dato vita ad un insieme di mestieri molti dei quali andati nel tempo perduti.
            Un corridoio di forti emozioni, reso intenso dal percorso segnato dal fuoco delle fiaccole, ha accompagnato i visitatori sino al luogo della Natività.
            Una continua ed incessante processione di fedeli ha snodato dalle 16.45 alle 20.30 circa, riconoscendo al gruppo l’alta e qualificata professionalità ormai acquisite nel tempo.
            Un gruppo che pubblicamente intende ringraziare, attraverso questo comunicato, tutte le figure esterne che hanno reso possibile la riuscita della manifestazione che, và ricordato, si è svolta con il contributo del Comune di Lipari.
            Ma i ringraziamenti sono altresì doverosi per il Dirigente Responsabile del Museo Archeologico Regionale Eoliano “Luigi Bernabò Brea”, Maria Amalia Mastelloni; per la Ditta Tindaro Zaia; per gli Agenti di Polizia Municipale nelle persone di: Francesca De Pasquale, Francesco Ficarra, Maria Grazia Natoli e Anna Grazia Spurio; per il personale dell’ATO, in particolare il Rag. Domenico Fonti;  per Mons. Gaetano Sardella; per il sacrista, Francesco Ziino e per tutti coloro i quali in modi e maniere diverse, hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.    
            Nell’augurare a tutti un Felice e Sereno 2014, i Cantori Popolari delle Isole Eolie vi danno appuntamento al 5 Gennaio p.v. con “Aspettando la Befana”, Palazzo dei Congressi ore 19.00
NOTA DEL DIRETTORE - LE FOTO A CORREDO DI QUESTO COMUNICATO SONO TRA QUELLE REALIZZATE DAL NOSTRO COLLABORATORE MASSIMO BONFANTE E CHE STIAMO PUBBLICANDO NEL CONTESTO DI UNA SERIE DI POST

Natale 2013: Il presepe vivente dei Cantori Popolari delle Eolie nelle foto di Massimo Bonfante (Parte quarta di 10)



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