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giovedì 5 giugno 2014

Ustica Lines ridimensiona (2 euro) il prezzo del bagaglio. Federalberghi azzeramento del "balzello"

Qualcosa si è mosso dopo che il nostro giornale, unico a sottolineare la "legnata"  subita dagli eoliani per il trasporto bagaglio sui mezzi Ustica Lines, ha posto alla pubblica attenzione le lamentele dei viaggiatori.
In tal senso abbiamo ricevuto questa nota di Federalberghi:
A seguito delle segnalazioni pervenute nei giorni scorsi, abbiamo scritto alla Usticalines, chiedendo di rivedere la decisione di far pagare € 6 in aggiunta al biglietto di viaggio per quanti trasportino un bagaglio che superi le misure (60X40X20) stabilite dal regolamento interno della compagnia, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie isole minori Sicilia. Siamo stati, devo dire, continua Del Bono, puntualmente interpellati dalla Usticalines, la quale ha provveduto a ridimensionare a € 2 il prezzo aggiuntivo da far pagare per ogni bagaglio in eccesso.
Pur apprezzando la pronta disponibilità dimostrata dalla compagnia e comprendendone in parte i motivi connessi alla necessità di regolamentare e gestire il trasporto bagagli, non possiamo comunque ritenerci soddisfatti, insiste Del Bono, in quanto la decisione penalizza, oltre ai residenti, anche i visitatori che hanno scelto di trascorrere le proprie vacanze alle isole. In particolare, rischia di creare non pochi disagi e danni agli agenti di viaggio che hanno già venduto i propri pacchetti senza specificare la possibilità del pagamento di una fee aggiuntiva per i bagagli in “eccesso”. Ci appelliamo, pertanto, ancora una volta al buon senso e alla disponibilità della Usticalines, convinti che questa possa ulteriormente rivedere le proprie decisioni, azzerando il fastidioso e “pericoloso” balzello.
Di contro, prendiamo atto con soddisfazione – conclude Del Bono - della decisione di Siremar Compagnia delle Isole di continuare a non far pagare alcun importo aggiuntivo a quanti utilizzeranno i propri mezzi di navigazione.
 Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

mercoledì 4 giugno 2014

S. Marina Salina... ovvero quando gli amministratori non stanno sul piedistallo ed "operano". Assessori disboscano strade provinciali

E oggi il comune di Santa Marina Salina (assessori in testa) si è sostituito alla Provincia per la pulizia delle strade.

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno ad Alice Profilio, Giancarlo D'Ambra, Rosy Errico e Chiara Bucchieri

Cittadino Unesco: "All'Audizione della IV Commissione su parchi e riserve, invitati per non parlare, che disappunto" !

Carissimi amici, Cittadini UNESCO,
"what a disappointment" direbbero gli inglesi!
Cosa altro dire a proposito della odierna "Audizione in merito ai progetti di riforma della legislazione regionale sui parchi e le riserve" da parte della IV Commissione Assemblea Regionale Siciliana alla nostra Associazione.
Voglio tralasciare l'aspetto che ormai definirei "folkloristico" dell'atavico ritardo dei lavori parlamentari: convocazione alle ore 10,00 e inizio lavori alle ore 11,30 senza scuse di sorta...! E dire che vi era gente che veniva da tutte le provincie della Sicilia...!!
Ho scoperto che l'invito in audizione non significa che si possa parlare.
Sono stati sentiti le associazioni "ambientalistiche" canoniche (Legambiente, WWF, Lipu e CAI), i presidente e i direttori dei Parchi già istituiti, i responsabili delle Riserve (non tutti), il Codacons, i rappresentanti dei Comitati promotori dei parchi, qualche docente universitario in pensione, mancavano i coltivatori diretti, qualche altra categoria professionale, le associazioni venatorie (la cui assenza è stata fatta notare dall'On. Nino Germanà, ma non componente della IV commissione, che devo dire attento anche alla questione Eolie e puntuale alle 10,00) mentre noi, Cittadini UNESCO, pur se invitati non eravamo nel programma degli interventi parlanti:?!?
E nessuno altro c'era delle Eolie e/o delle altre isole di Sicilia.
Così, dopo un paio di ore, abbiamo avuto la grazia di ascoltare, indirettamente, l'impegno di poter essere sentiti in un'altra occasione sempre sullo stesso argomento, sempre che si ricordino di invitarci, ma per parlare questa volta.
Mah! A pensare male, mi dicono che a volte non si sbaglia. Forse, "baronato" ambientalista preoccupato di perdere qualche poltrona? Forse, preoccupazione di qualche sindaco e/o assessore assente? O, forse, più semplicemente assenze di risposte ma solo passerella.
Già, so che il presidente On. Trizzino non condividerà questa mia analisi, ma al di là di qualcuno che, in audizione e autorizzato a parlare, ha detto che la legge sui parchi così gli piace, qualcun altro che ha detto che così non gli piace, qualcun altro che il DDL è buono, qualcun altro invece che non è buono, qualcun altro che ha detto che non vuole i presidenti dei Parchi nominati da presidente della Regione ma scelti nel territorio (pare perché uno già nominato non sapeva l'indirizzo della sede del Parco, mentre, invece, se lo sa "fa le cose giuste": motivazione di alta valenza scientifica!), qualcun altro che mancano i soldi per il loro funzionamento, qualcun altro che ha presentato il suo curriculum vitae, e solo un intervento brevissimo ma animato che non vuole che si realizzino i "Parchi Avventura per i ragazzi" dentro i Parchi Naturali e le Riserve. Altro non ho avuto il piacere di ascoltare e, credetemi, ce l'ho messa tutta a rimanere seduto sperando che da un momento all'altro avvenisse qualcosa che desse motivo di questa presenza.
A parte il fatto che ai presenti, pardon, al presente non è stato consegnato alcun documento e/o DDL da visionare e/o integrare e/o altro...forse me lo spediscono.
Questo è quanto accaduto oggi a Palermo in audizione presso la IV Commissione in diretta Streaming mentre fuori in piazza centinaia di cittadini protestavano per mancanza di lavoro!
Alle 13,05, me ne sono andato...
Torneremo a breve sull'argomento e chiederemo, nuovamente, di essere invitati ma per parlare: pare che si debba specificare...!?
Alla prossima.
Roberto Sauerborn

Decreto Franceschini per i beni culturali e il turismo

Il segretario del PD eoliano, Saverio Merlino, ritenendo si tratti di "Un buon decreto con ottime opportunità da non perdere" ci gira il testo del Decreto Franceschini, ovvero "DISPOSIZIONI URGENTI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE, LO SVILUPPO DELLA CULTURA E IL RILANCIO DEL TURISMO"

Il testo integrale del decreto si può leggere cliccando sul link sottostante

http://eolienews.blogspot.it/2014/06/decreto-franceschini-per-i-beni_3.html

Dimissioni da Nuovo Giorno dei consiglieri della Circoscrizione di Stromboli e del consigliere Caccetta. La replica del presidente Sabatini

” I consiglieri di circoscrizione di Stromboli, dimissionari da Nuovo Giorno, fanno parte di un gruppo che ha utilizzato solo un simbolo già costituito per potersi presentare come lista civica a Stromboli. Politicamente non abbiamo nulla in comune. Il nostro è solo un rapporto d'amicizia".
Questa la replica del presidente del consiglio comunale di Lipari, nonchè presidente di Nuovo Giorno, Adolfo Sabatini alla lettera di dimissioni in blocco dal movimento dei consiglieri di circoscrizione di Stromboli. 
Sabatini, per quanto riguarda le dimissioni da Nuovo Giorno del consigliere comunale Antonella Caccetta, si limita a dire: "Auguri".
Esclude, comunque, possa trattarsi di una presa di posizione contro la sua persona o quella del sindaco.

Milazzo. Carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione arrestano 3 cittadini rumeni per furto aggravato di rame

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa di giorno 4 Giugno 2014

Compagnia di Milazzo
Milazzo, Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione arrestano 3 cittadini rumeni per furto aggravato di 1800 kg di rame all’interno di una ditta.

La Società “CELGAS”  sita a Milazzo in via Gramsci, nell’ultimo mese aveva registrato già due furti di circa 1700 Kg di rame. A seguito di questo primo furto, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, guidati dal Maresciallo Capo Angelo Floramo, in perfetta sinergia con i Carabinieri della Stazione di Milazzo, agli ordini del Maresciallo Capo Tommaso La Rosa, cominciavano una serrata attività di indagine, analizzando le tracce lasciate dai ladri di rame, con l’intento di risalire alla loro identità. Alcune notti fa, l’attività di osservazione e vigilanza ad alcuni obiettivi ritenuti “sensibili” dava i suoi frutti. Una pattuglia si accorgeva che degli sconosciuti travisati da passamontagna, avevano parcheggiato un furgone bianco all’esterno, avevano forzato il cancello d’ingresso della “CELGAS” e si erano introdotti, armati di strumenti da effrazione, all’interno di un capannone. In pochi minuti I Carabinieri del Radiomobile e quelli della Stazione di Milazzo eseguivano un vero e proprio blitz, bloccando in flagranza di reato tre cittadini rumeni:
  • MENET DANUL GEORGE, classe 1971, residente a Spadafora, già noto alle Forze di Polizia;
  • PAVEL MARIAN, classe 1991, residente a Spadafora;
  • DOROICAN MIHAI, classe 1988, residente a Messina.
I tre, introdottisi in quell’azienda, avevano già preparato circa 1800 kg di rame, danneggiando più di 10 bobine. I cavi di rame erano stati sapientemente tranciati in pezzi più piccoli, in modo da renderne più facile il trasporto.
I tre venivano tratti in arresto per tentato furto aggravato e danneggiamento in concorso e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria venivano ristretti presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari. Gli arnesi da scasso e il furgone venivano sottoposti a sequestro, mentre il rame veniva restituito al legittimo proprietario.
I tre arresti sono un importante risultato operativo e gli inquirenti sono fiduciosi che rappresenteranno un freno al fenomeno dei furti di rame in tutto il comprensorio milazzese. Le indagini continuano, per ricondurre nella responsabilità dei tre, altri furti consumati nei mesi scorsi nella fascia tirrenica.

Smarrito un portachiavi nei pressi dell'ufficio postale di Lipari

E' stato smarrito stamani davanti all'ufficio postale di Lipari un portachiavi con un telecomando ed una chiave d'automobile
Se qualcuno l'ha trovato può contattare il proprietario al 360.28.91.41 o il nostro direttore al 339.57.98.235

Taormina, incendio alla Discoteca Meridien del 9 maggio. I carabinieri eseguono due misure cautelari.

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa bis del 4 giugno 2014
Compagnia Carabinieri di Taormina
Taormina, incendio alla Discoteca Meridien del 9 maggio, i Carabinieri eseguono due misure cautelari.
In molti ricorderanno il rocambolesco tentativo di incendiare il Meridien, noto locale rivierasco di Taormina. Erano le due di notte del 9 maggio quando un violento incendio veniva appiccato da due inesperti ed incauti piromani alla veranda esterna del Meridien. Numerosi passanti in transito per la strada statale, avevano notato le fiamme e subito segnalato ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri il grave episodio.
Nel primo intervento si era pensato ad un possibile incendio accidentale dovuto ad un corto circuito o ancor peggio all’ipotesi di una ritorsione legata al racket delle estorsioni, ma il quadro della vicenda di lì a poco avrebbe assunto dei contorni ben differenti e forse più grotteschi.
La pattuglia dei Carabinieri prontamente intervenuta, mentre ancora erano in corso le attività dei vigili del fuoco si era dedicata alla prima fondamentale attività di indagine individuando da subito la natura dolosa dell’evento nelle figure di due loschi individui che nel cuore della notte avevano tentato di appiccare il fuoco alle suppellettili della veranda.
Dopo il primo spavento dovuto all’incendio giungevano le prime sorprese. Gli inquirenti, affiancati dai titolari, nei monitor della videosorveglianza cominciavano a notare strani elementi. Dalle immagini si potevano apprezzare, nitidamente, le sagome due uomini che accedevano dalla spiaggia e cominciano a cospargere di liquido infiammabile i divanetti e le altre suppellettili presenti sulla veranda del locale.
Esclusa dunque l’ipotesi del corto circuito si rendevano palesi, ben più gravi congetture. Nel frattempo, la visione dei filmati dimostrava come le fiamme, pochi istanti prima avessero avviluppato tutti i mobili e le attrezzature musicali. Poi una scena tragicomica ripresa dalle telecamere, con uno dei piromani che prendeva fuoco e correva verso il mare. Nulla di grave per fortuna, anche grazie alla vicinanza delle acque. In realtà forse per un errore di valutazione un po’ di benzina doveva essere finita sulle scarpe e sui pantaloni tanto da prendere fuoco insieme alle suppellettili. Poi l’uomo che corre verso la spiaggia e si butta in acqua.
Mentre il fuoco inizia a fare i suoi danni i due piromani si allontanavano dalla spiaggia, da dove erano giunti.
Le immagini del sistema di video sorveglianza però sono fin troppo chiare e consentono di identificare almeno uno degli autori. Carabinieri e titolari, davanti ai monitor concordano sull’identità di uno dei piromani. Troppo profonda la conoscenza di quell’individuo, si tratta del vecchio gestore dello stesso locale, con il quale si erano create varie questioni di rancore.
Forse una serie di controversie insolute alla base dell’insano e maldestro gesto criminale che avrebbe potuto portare a danni ben più gravi. Si è poi infatti appurato che alcune persone stavano riposando a pochi metri dall’incendio.
Appena acquisiti gli elementi sufficienti, i Carabinieri della Stazione di Taormina con i colleghi di Graniti, nel pieno della notte avviavano le ricerche sul territorio di Catania, sede dell’abitazione del presunto incendiario.
Era fondamentale comprendere se fosse realmente lui il colpevole e chi fosse poi il suo complice. Solo poche ore dopo, nella prima mattinata si è riusciti a raggiungere l’uomo a Catania e interrogarlo negli uffici della Compagnia di Catania Piazza Dante. Qui i Carabinieri di Taormina hanno posto il reo di fronte alla proprie responsabilità rese inoppugnabili dalle prove fino al allora raccolte. Di fronte all’inconfutabilità delle immagini e delle altre risultanze investigative, G.C. 58enne agente di commercio catanese, ha ammesso le proprie responsabilità fornendo una precisa ricostruzione dei fatti. È stato poi agevole individuare il complice e raggiungerlo presso la propria attività commerciale sempre a Catania. Così anche C.S., 36 enne catanese, commerciante di abiti, è stato raggiunto presso il proprio esercizio commerciale e posto di fronte alle proprie responsabilità. L’uomo in questo caso si è detto totalmente estraneo al motivo del contendere ed ha dichiarato di aver aiutato l’amico, senza un’apparente ragione e per spirito di amicizia.
Al termine dell’attività i carabinieri della Compagnia di Taormina, non essendo più sussistenti gli elementi per un arresto in flagranza hanno deferito in stato di libertà G.C. e C.S. per incendio doloso aggravato.
I danni causati da questa maldestra vendetta ammontavano a circa 40.000 euro.


Ieri quale esito delle indagini sono state emesse ed eseguite due misure cautelari a carico degli autori dell’insano gesto. Nei confronti di G.C. 58enne agente di commercio catanese, ritenuto la mente del disegno criminale, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento cautelare di detenzione agli arresti domiciliari che i Carabinieri della Stazione di Taormina hanno subito eseguito. Anche nei confronti del complice C.S. 36 enne catanese, commerciante di abiti, l’Autorità Giudiziaria non è rimasta inerte ed ha emesso un provvedimento di allontanamento dai luoghi frequentati dalle vittime. Anche questo provvedimento è stato subito notificato dai Carabinieri della Stazione di Taormina. In questo modo si è dato legittimo sfogo e tutela ai timori delle vittime che temevano ulteriori ripercussioni. La tempestiva attività di indagine dei Carabinieri ed il preciso e tempestivo coordinamento con l’Autorità Giudiziaria ha consentito un rapido ripristino dell’ordine ed ha fornito rapido appagamento alle esigenze delle vittime.

Depuratore di Vulcano. Esposto denuncia alla Regione e al Ministero di Man, Italia Nostra Sicilia e WWF

Questa la lettera delle associazioni Man, Italia Nostra Sicilia, e WWF Sicilia inoltrata all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente  Servizio 1 VAS e VIA; All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente  Servizio 4 Protezione del Patrimonio Naturale- Palermo;  al Ministero per l’Ambiente, la Tutela del Territorio e del Mare - Divisione Generale per la protezione della natura e del mare; al NOE di Roma
Oggetto: richiesta urgente di sospensione immediata dell’autorizzazione VIA rilasciata al progetto del depuratore di Vulcano, ZPS ITA 030044 e SIC ITA 030027, in corso di realizzazione, progetto del Comune di Lipari
mancata valutazione degli effetti sul pantano (cod. 1150) nella “Valutazione di Incidenza” nella quale è stata omessa la presenza di tale habitat prioritario, nonostante le osservazioni presentate dall’Associazione Nesos, a firma Pietro Lo Cascio ed altri
approvazione del progetto su “Valutazione di Incidenza” difforme da quanto richiesto dal DPR 357/97 e smi art. 5 comma 3
mancato rispetto delle indicazioni del Piano di Gestione e della Circolare ARTA prot. 8756 del 10/02/2012 sull’obbligo del rispetto delle indicazioni dei PdG
possibile violazione dell’art. 733 bis del CP
possibile danno erariale
Da qualche settimana sono iniziati i lavori per il depuratore di Vulcano, nonostante siano state inviate, durante l’iter autorizzativo, puntuali osservazioni sulla “Valutazione di Incidenza” non conforme a quanto richiesto dalle norme vigenti.
Il progetto inoltre è stato approvato su “Valutazione di Incidenza” che non ha mai segnalato – in nessuna delle pagine che la compongono – la presenza di habitat prioritario cod. 1150, ovvero il pantano, ben evidenziato nel Piano di Gestione della ZPS ITA 030044 e del SIC ITA 030027.
L’approvazione non ha tenuto conto delle puntuali osservazioni inviate nel dicembre 2012 dall’Associazione Nesos a firma del naturalista Pietro Lo Cascio, del prof. Bruno Massa e del prof. Attilio Carapezza, pur avendo gli stessi evidenziato:
a) La valenza naturalistica di tale habitat, sia per la microfauna che per l’avifauna, soprattutto (ma non solo) migratoria. Molti degli uccelli che sorvolano sia in primavera che in autunno l’arcipelago delle Isole Eolie trovano solo qui e al Lago di Lingua (Salina) un habitat preziosissimo per il recupero delle energie perdute durante il duro volo migratorio. In mancanza di aree di sosta (le zone umide possiedono la maggiore biomassa insieme alle foci dei fiumi e pertanto sono habitat idoneo anche per specie non strettamente legate alle zone umide) molti uccelli rischiano di morire di inedia
b) Il possibile danno per questo importantissimo habitat, che scaturirebbe sia dalle opere in sé, sia dalla messa in funzione dell’impianto. L’iter di autorizzazione è stato inficiato dalla grave omessa segnalazione – nello lo studio che accompagnava il progetto – della presenza di tale habitat prioritario.
c) La mancata corrispondenza dello Studio di Incidenza a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 e smi (Allegato G)
L’approvazione inoltre non ha tenuto conto della Circolare ARTA 8756 del 10/02/2012 con la quale l’Assessore fa carico del rispetto delle indicazioni contenute nei Piani di Gestione dei siti Natura 2000.
depuratore
Foto del sito di cantiere, a pochi metri di distanza, il pantano, habitat prioritario indicato anche nel piano di gestione della ZPS ITA030044 e del SIC ITA030027.
La Valutazione di Incidenza
La Valutazione di Incidenza deve rispondere ai requisiti posti dall’Allegato G di cui al DPR 357/97 e smi. Riportiamo quanto richiesto dall’Allegato G (previsto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 come modificato dal DPR120/03):
CONTENUTI DELLE RELAZIONI PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI
1. Caratteristiche dei piani e progetti
Le caratteristiche dei piani e progetti debbono essere descritte con riferimento, in particolare:
- alle tipologie delle azioni e/o opere
-alle dimensioni e/o ambito di riferimento
-alla complementarietà con altri piani e/o progetti;
-all’uso di risorse naturali
-alla produzione di rifiuti
-all’inquinamento e disturbi ambientali
-al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e tecnologie utilizzate
2. Area vasta di influenza dei piani e progetti – interferenza con il sistema ambientale:
Le interferenze di piani e progetti debbono essere descritte con riferimento al sistema ambientale considerando
- componenti abiotiche
- Componenti biotiche
- Connessioni ecologiche
Le interferenze debbono tener conto della qualità, della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona e della capacità di carico dell’ambiente naturale, con riferimento minimo alla cartografia del progetto Corine land cover.
Una corretta Valutazione di Incidenza avrebbe con certezza evidenziato che a seguito della realizzazione di tale impianto, sia singolarmente che congiuntamente ad altri piani e progetti, su questo importantissimo pantano, l’incidenza sarebbe stata negativa.
Inoltre, per i principi comunitari, è sufficiente la possibilità (e non la certezza) perché un’opera non sia approvata, ancor più se a poter subire nocumento sono habitat o specie prioritari (art. 5 comma 10 DPR 357/97 e smi).
La stessa impermeabilizzazione dei terreni adiacenti al pantano (quando non direttamente intaccato dalle diverse fasi, cantiere ed esercizio) avrà effetti negativi dei quali non si è minimamente tenuto conto, nonostante la normativa sia esplicita a riguardo: si devono valutare gli effetti di opere anche distanti, vista la inevitabile e ormai ampiamente riconosciuta connessione dei sistemi ambientali.
La Valutazione di incidenza infatti viene richiesta per opere/piani/attività che possono avere incidenza “sui” siti e non “nei” siti.
A tale importantissimo principio si aggiunge anche la recente sentenza del CGA (n.04/14) proprio su ricorso di WWF, MAN e Legambiente, che estende a 6 km dal sito la necessità di sottoporre progetti/piani a tale procedura.
Di questo impatto (e di altri, prevedibili) non si è tenuto conto, semplicemente omettendo nella “Valutazione di Incidenza” la presenza del pantano, che pure, nel Piano di Gestione approvato dallo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, è riconosciuto, enfatizzato e dichiarato “prioritario”.
La “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto invece, oltre a non citare impatti e habitat, non è conforme alle norme vigenti, non rispettando i contenuti richiesti dall’Allegato G sopra riportato. Inoltre, essendo la tipologia di progetto sottoposta a procedura VIA, non si applica il DA 30 marzo 2007 che introduce lo strumento dello “Screening” (art. 4 comma 1) preliminarmente alla fase della “Valutazione di Incidenza”.
Di fatto, si è approvato un progetto senza ottemperare a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 e 4, e violando l’art. 5 comma 8 (si approva il progetto/piano dopo espletamento di “Valutazione di Incidenza”) e art. 5 comma 10 del DPR 357/97 e smi (per siti con habitat prioritari), nonostante le osservazioni inviate avessero segnalato la omessa indicazione del pantano e i possibili danni in caso di realizzazione del progetto.
E’ bene anche rammentare che l’art. 5 comma 3 del sopraccitato DPR recita: “I proponenti di interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presentano, ai fini della Valutazione di Incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare, secondo gli indirizzi espressi nell’allegato G, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi” . Tale procedura si applica anche alle ZPS (art. 6 comma 2 DPR 357/97 e smi)
Nella “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto non si è minimamente tenuto conto neanche degli obiettivi di conservazione (oltre a quanto brevemente segnalato sopra) che vedono la tutela dei migratori e delle zone di sosta lungo le rotte da loro seguite.
Nello studio e nel progetto approvato è stata omessa una delle due zone umide presenti nell’arcipelago, lungo una delle rotte migratorie più importanti del Paleartico Occidentale, , pur con evidenti possibili danni irreversibili (in violazione del principio di precauzione e prevenzione sancito dalle direttive comunitarie).
Pertanto, il proseguo delle opere – qualora le stesse danneggino direttamente e/o indirettamente l’habitat prioritario – potrebbe configurare la violazione dell’art. 733 bis del CP.
Si fa presente che il WWF e la LIPU hanno presentato un corposo reclamo alla DG Ambiente dell’Unione Europea, per violazione dell’art. 6 comma 2 (Direttiva 92/43/CE) e art. 4 comma 4 (Direttiva 147/2009) con molti casi siciliani e il proseguimento delle opere rischia di aggravare il possibile contenzioso comunitario, con possibile ulteriore danno erariale.
Si chiede pertanto
all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
di sospendere in autotutela l’autorizzazione rilasciata e i lavori in corso per procedere all’attuazione di una variante, supportata da corretta “Valutazione di Incidenza”, che tenga in debito conto le valenze naturalistiche oggi pericolosamente a rischio.
al Ministero dell’Ambiente
di intervenire presso la Regione Sicilia per richiamare al rispetto delle norme comunitarie e le leggi di recepimento, che vedono con preoccupante costanza l’approvazione di progetti sulla base di Valutazioni di Incidenza non corrispondenti alle normative vigenti.
al NOE
di intervenire al fine di scongiurare la distruzione di un importantissimo habitat protetto dalla normativa vigente (comunitaria, nazionale e regionale) e di accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti.
Si rimane in attesa di urgente riscontro
Il presidente del WWF Sicilia, Angela Guardo; Il presidente dell’Associazione Mediterranea per la Natura, Deborah Ricciardi; Il Presidente regionale di Italia Nostra, Leandro Janni; Associazione Mediterranea per la Natura (MAN) Messina; Italia Nostra sez. Sicilia;  WWF Sicilia  Palermo

Lo Cascio. "L'Unesco ignora l'esistenza di un cantiere oer il depuratore sotto il vulcano"

Come spesso accade in queste occasioni, anche nel recente convegno sul “parco marino” purtroppo si è ceduto alla facile tentazione di un uso strumentale dei fatti. Non mi riferisco tanto all’oggetto del contendere – l’area marina protetta, o meglio, le lotte interne alla maggioranza che amministra questo paese – quanto alle fugaci e immaginifiche affermazioni riguardanti il depuratore di Vulcano.
La questione, come è noto, è stata riproposta dalla signora Berart, una nostra concittadina che con grande sensibilità ha preso a cuore la vicenda, indirizzando al sottosegretario all’ambiente on. Silvia Velo alcuni quesiti relativi alla localizzazione dell’impianto; questione, peraltro, oggetto di alcuni esposti presentati da associazioni ambientaliste, che hanno evidenziato profonde carenze nella documentazione tecnica e nel procedimento adottato dall’allora commissario all’emergenza Pelaggi – oggi agli arresti domiciliari, sebbene per altre vicende.
“L’Unesco ci chiede di fare i depuratori”, per tutta risposta, è stata l’affermazione dell’on. Velo durante il suo intervento conclusivo.
Peccato che non esista alcun documento ufficiale del World Heritage Committee dove l’Unesco abbia chiesto di realizzare depuratori. Inoltre, sarebbe quantomeno singolare che l’Unesco avesse chiesto di realizzarne uno proprio alla base di un vulcano attivo, quando la tutela della morfologia e del paesaggio vulcanico costituiscono uno dei presupposti di base per la nostra permanenza nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Se da un punto di vista logico la necessità di un depuratore è comprensibile, anzi, assolutamente condivisibile, andare a realizzarne nel mezzo di uno dei contesti ambientali più importanti ed espressivi del Sito Unesco delle Eolie lo è molto meno, e ancora di più se – per farlo – si è dovuto brigare con le carte e scrivere falsità.
Essere sottosegretari da qualche mese evidentemente non basta per stabilire un contatto telepatico permanente con l’Unesco, in grado di fare sciorinare al momento responsi che ci illuminino sulla volontà di un organismo sovranazionale, nemmeno se il sottosegretario in questione è l’on. Velo.
È più probabile invece, per non dire certo, che l’Unesco ignori l’esistenza di un cantiere di tale portata a qualche centinaio di metri dal cratere di Vulcano; se per questo, diciamola tutta, ignora anche che le Eolie non siano un parco nazionale, dato che dopo le rassicurazioni espresse dall’allora ministro Prestigiacomo nessuno si è premurato di informarli che quel parco – in realtà – non è mai stato istituito.
Sarebbe stato dunque più corretto, almeno intellettualmente, dire “non so”, “chiederò”, “mi informerò”. Meglio ancora, ammettere che nella scelta della localizzazione il ministero all’ambiente qualche responsabilità ce l’ha – anche se l’on. Velo, all’epoca, si occupava di altre cose – e che le decisioni di un commissario non sono infallibili, senza tirare in ballo l’Unesco. Ma sarebbe stato un atto di umiltà, virtù che – negli ultimi anni – si pratica con sempre maggiore difficoltà.
 Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)

Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Taormina arrestano palestinese per lesioni personali aggravate e violenza privata

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa del 4 giugno 2014

Compagnia Carabinieri di Taormina
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Taormina arrestano palestinese per lesioni personali aggravate e violenza privata dopo una notte di follia e violenza.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina nelle prime ore di ieri hanno tratto in arresto Kreim Aasem, nato in Palestina nel 1967 in passato residente a Barcellona Pozzo di Gotto ma da tempo di fatto domiciliato presso la comunità casa famiglia “L’eccezione”, sita a Francavilla di Sicilia.
Il racconto di una nottata degna della peggiore pellicola horror e la sola differenza che, in questo caso, si trattava di semplice, cruda e spaventosa realtà. Lo spettacolo che hanno dovuto affrontare i Carabinieri non è stato dei più edificanti ed ha dimostrato, ancora una volta, le difficoltà legate ad una professione che ti pone spesso di fronte a situazioni imprevedibili e molto rischiose.
Nella tarda serata del 2 giugno la centrale operativa dei Carabinieri di Taormina riceveva una richiesta di intervento proprio dalla casa famiglia di Francavilla di Sicilia. Un luogo d’accoglienza, dove trovano ricovero persone molto diverse tra loro. Alcune di esse colpite da patologie psichiche altre destinatarie di provvedimenti dell’autorità giudiziaria che ne limitano la libertà personale. Un contesto comunque difficile nel quale a volte diviene assai complicato mantenere l’ordine e contenere gli atteggiamenti violenti degli ospiti.
Questa volta però si è evidentemente superato ogni limite. Protagonista di questo assurdo film è stato Kreim Aasem, già noto per altri atteggiamenti di violenza non ancora sfociati in livelli così gravi. Erano le 23.00 circa del 2 giugno 2014, quando il palestinese, senza apparente motivo, ha aggredito a calci e pugni un altro ospite della stessa casa famiglia. Non pago di questo suo primo sfogo violento l’uomo ha aggredito uno dei dipendenti della comunità il quale era intervenuto in soccorso della prima vittima. Ma la violenza era incontenibile e fuori controllo e così Kreim Aasem, ha cominciato ad afferrare e brandeggiare ogni oggetto contundente che gli passasse a tiro. Con svariati coltelli da cucina e con un paio di forbici ha cominciato a colpire la seconda vittima, che aveva tentato di placarne l’ira funesta e ripristinare l’ordine. Nel frattempo però erano già giunte due pattuglie del Nucleo Radiomobile Carabinieri della Compagnia di Taormina, finalmente in grado di immobilizzare il violento e condurlo presso gli uffici della Caserma per gli accertamenti di rito. Alla fine della mattanza per terra i Carabinieri hanno recuperato sei coltelli da cucina, intrisi di sangue ed un paio di forbici che sono stati posti sotto sequestro. La povera vittima ha subito varie e gravi lesioni alla testa ed è stato necessario il trasporto presso il locale pronto soccorso ove i sanitari hanno provveduto a suturare le ferite al cuoio capelluto e a prestare il necessario intervento alle ferite lacero contuse alle mani e vari traumi contusivi. Il soggetto veniva tratto in arresto per lesioni personali aggravate e violenza privata, trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo.
Un'altra serata di particolare impegno per i Carabinieri della Compagnia di Taormina in divisa che spesso si trovano a dover affrontare situazioni inattese e estremamente pericolose.

Come erano le Eolie e gli eoliani

Nelle foto di oggi:
1) Ragazzini festanti precedono la processione di S. Vincenzo (Stromboli) 1968
2) Processione di San Vincenzo a Stromboli 1968
3) Pescatori raccolgono la rete in una strada di Stromboli (primissimi anni '70)

Il poeta liparese Cortese a "Pagine aperte"

Domenica 8 Giugno, dalle 18,00 presso l’atelier Montez, via di Pietralata 147, a Roma, seconda edizione della rassegna ” Pagine aperte – Quando gli uomini avevano le ali “. Parteciperà con le sue poesie anche il liparese Davide Cortese

Vent'anni senza Massimo Troisi. L'ultimo suo lavoro "Il Postino" girato tra Salina e Procida

Se uno nasce a San Giorgio a Cremano (alle porte di Napoli ma nel cuore di una periferia disastrata, ancora campagna, non ancora città) e cresce in una casa piccola e sovraffollata (cinque fratelli, due genitori, due nonni e cinque nipoti), o si chiama Massimo Troisi o si rassegna all'anonimato fin dall'infanzia. 
Massimo Troisi decise di far onore al suo nome e di combattere contro un destino difficile, acuito fin dalla giovinezza da dolorose febbre reumatiche che produssero lo scompenso cardiaco alla valvola mitralica che gli sarebbe stato fatale ad appena 41 anni. Il 4 giugno di vent'anni fa, appena 12 ore dopo la fine del suo film più ambizioso e impegnativo, "Il Postino", Massimo scivolava dal sonno alla morte nella casa di sua sorella Annamaria, a Ostia, dove aveva trovato rifugio dopo le fatiche di un set che non avrebbe dovuto affrontare. Alla vigilia del "Postino", Troisi era tornato in America dal chirurgo (De Beckey) che già una volta l'aveva operato in gran segreto al cuore agli inizi della carriera. Sapeva di non poter affrontare il doppio sforzo dell'ideazione e dell'interpretazione (nonostante avesse lasciato la regia a Michael Radford per arrivare alla fine delle riprese) ma scelse di non risparmiarsi per avere l'opportunità di Philippe Noiret nel ruolo del poeta Neruda. Era rassegnato ad andare incontro al suo destino, del resto giocava a nascondino con la morte da sempre e spesso ci aveva fatto dell'ironia tratteggiando personaggi che scompaiono prematuramente ("no, grazie il caffè mi rende nervoso" e perfino intitolando il suo film Tv "Morto Troisi...viva Troisi" (1982). 
Nato il 19 febbraio del 1953 da un macchinista ferroviere e da una casalinga, il "Pulcinella senza maschera" che il pubblico avrebbe amato fin dall'esordio con "Ricomincio da tre" (1981), si era formato sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di una napoletanita' irridente e dolente che avrebbe traghettato in un diverso sentire, quella della "nuova Napoli" di Pino Daniele e di Roberto De Simone. Col gruppo "I Saraceni" e poi con gli inossidabili amici de "La Smorfia" (Lello Arena ed Enzo Decaro) uscì presto dai confini vernacolari del successo paesano per portare la sua lingua (un napoletano vivacissimo e torrenziale, sincopato e colorito, "l'unica lingua che so parlare, a dire il vero") sulle reti televisive nazionali e poi al cinema. Com'era accaduto a Eduardo e a Totò, quella parlata divenne comprensibile a tutti oltre le parole, sinonimo di un sentire universale in cui la maschera diventava volto e il personaggio un paradigma universale. 
Il successo fu inatteso, clamoroso, immediato. Erano gli albori di quegli anni '80 che portavano alla ribalta insieme a lui la generazione dei Moretti e dei Benigni, ma fu proprio col toscanaccio Roberto che Troisi trovo' un'empatia istintiva, festeggiata dal pubblico col clamoroso successo di "Non ci resta che piangere" (1984) in cui il suo surreale "grammelot" faceva da efficace contrappunto alla paradossale cornice storica di un esilarante viaggio nel tempo fino alla Firenze medicea. La critica aveva amato di più l'opera seconda del regista Troisi ("Scusate il ritardo", 1983), Manon fu sempre generosa con l'autore, salvo poi tributargli grandi encomi postumi dopo le quattro nominations de "Il Postino" che nel 1996 fruttarono al film l'Oscar per la colonna sonora di Luis Bacalov. Ma la sua filmografia, spesso segnata dal sodalizio affettivo e artistico con la sceneggiatrice Anna Pavignano, meriterebbe anche oggi una rivisitazione da "Le vie del Signore sono finite" (1987) a "Pensavo fosse amore... e invece era un calesse" (1991). Fu invece un collega, Ettore Scola, a intuire le potenzialità di un attore/autore assolutamente unico fino a farne l'anima del suo appassionato "Il viaggio di Capitan Feacassa" (1990) in cui vestiva la maschera di Pulcinella e a dargli l'opportunità di dialogare sul set con un maestro come Marcello Mastroianni. 
Ne uscì una coppia di film assolutamente unici come "Che ora è?" e "Splendor" (nel 1989) e per il primo Massimo ebbe la Coppa Volpi alla mostra di Venezia. Nella bacheca di Troisi i premi (dai David ai Nastri d'argento) non mancavano ma proprio il successo planetario de "Il Postino" dice quanta strada avesse ancora davanti il ragazzo di San Giorgio a Cremano. Vent'anni dopo resta il sentimento di un talento irripetibile e luminoso che senza Napoli non sarebbe esistito ma che a Napoli ha restituito la statura di una vera capitale mondiale. Il Pulcinella senza maschera oggi avrebbe l'età giusta per prendersi l'Oscar che il destino gli ha negato. Ma lassù (come quaggiù) lo amano in molti lo stesso.

Da Partylandia auguri di Buon Compleanno a Caterina e Manuel

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Caterina e Manuel che compiono 6 anni

martedì 3 giugno 2014



DOMANI ALLE 10,30 NELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO I FUNERALI DEL CAV. 
EMILIO ZIINO
A TUTTI I FAMILIARI LE CONDOGLIANZE DELLA NOSTRA COMUNITA'
ARRIVEDERCI EMILIO
Don Gaetano Sardella

Il cordoglio dei Cantori Popolari per la dipartita del Cavalier Emilio Ziino

“I Cantori Popolari delle Isole Eolie”, in tutte le loro componenti, esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia ZIINO per la dipartita del caro congiunto 
Cav. Emilio 
In particolare sentono di stringere a loro, in un fortissimo e caloroso  abbraccio, il carissimo Francesco.
I Cantori Popolari delle Isole Eolie
Eolienews e la famiglia Sarpi si stringono attorno alla cara signora Giovanna, a Paola, Gisella e Francesco e partecipano commossi al loro dolore per la dipartita del caro
Emilio Ziino 

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Rosa Mandarano, Adriana Villani, Francesco Giorgianni, Marino Todaro, Lillo Di Pietro

Cittadino Unesco: "L'architetto Sauerborn parteciperà domani all'ARS alla riunione sui progetti di riforma della legislazione regionale sui parchi e le riserve

Comunichiamo che, oggi alle ore 16,50, la nostra Associazione è stata invitata dal Presidente della IV commissione, On. Trizzino, alla riunione che si terrà domani, mercoledì 4, alle ore 10,00 presso palazzo dei Normanni a Palermo per discutere in merito "ai progetti di riforma della legislazione regionale sui parchi e le riserve".
Abbiamo immediatamente portato a conoscenza dell'invito anche alcune delle altre associazioni del territorio, che hanno deciso di condividere il percorso della nostra Associazione e che abbiamo potuto raggiungere nel breve tempo disponibile, proprio per definire i termini della partecipazione.
Così è stato deciso che portavoce ed antenna del territorio sarà per noi l'arch. Roberto Sauerborn a cui abbiamo chiesto la disponibilità di  presenziare alla riunione della IV Commissione Ambiente dell'ARS e che si è dimostrato ben felice di farlo.
Di tale nostra partecipazione portiamo  a conoscenza anche i sindaci delle isole Eolie a cui chiediamo nuovamente  l'avvio di un percorso unitario e democratico per giungere alla definizione di un modello di sviluppo sostenibile per le isole di Sicilia con l'istituzione, senza costi, di un Osservatorio-Laboratorio Culturale Storico e Ambientale del Mediterraneo con sede nelle isole Eolie utilizzando strutture già esistenti e senza aggravio di spese sulla comunità eoliana e di cui possano fare parte tutte le risorse sociali presenti.
Cordiali saluti
Per l'associazione
Dott.ssa Patrizia Biagi (Portavoce)

Pallavolo. Le ragazze del Meligunis-Cutimare promosse in Prima Divisione. Nel fine settimana al PalaBiviano finale regionale under 13 femminile

COMUNICATO
Con grande soddisfazione annunciamo la promozione della formazione del Meligunis-Cutimare nel campionato maggiore giunta domenica scorsa sul campo del Castell' Umberto. 
Bastava un solo set alle giovani eoliane e così al termine del primo, era già festa nella panchina giallo-blu! 
Dal secondo set in poi, mister Biviano ha effettuato delle sostituzioni permettendo anche alle giovanissime di poter giocare e così la partita si è protratta per 5 set, con la vittoria delle padrone di casa per 3 set a 2
Grande entusiasmo al termine della partita e, anche se con un pizzico di rammarico, le padrone di casa hanno volentieri diviso la torta (preparata per loro) insieme alle atlete eoliane. 
Si sono conclusi quindi anche i play-off, ma per il Club Meligunis non è ancora tempo di vacanze...; il prossimo fine settimana infatti, il palasport Nicola Biviano ospiterà la finale regionale "under 13" femminile. 




Al "Conti" di Lipari il 6 Giugno si terrà la "Giornata dell'Europa"

La Giornata dell'Europa viene festeggiata ogni anno in tutti i paesi dell'Unione Europea con un evento rivolto al grande pubblico e, per le scuole, costituisce l'occasione anche per illustrare alla comunità scolastica e territoriale. le azioni promulgate nel quadro dei Programmi Operativi Nazionali FSE e FESR Sicilia .
L'Istituto Superiore "Isa Conti - Eller Vainicher ·promuove, in data 06/06/2014, una manifestazione di informazione e divulgazione delle diversificate proposte organizzate dall'Istituto in attuazione degli interventi realizzati con le risorse dell'Unione Europea e di progetti/attività svolte dall'istituto nel·corso dell'anno scolastico.
I lavori saranno presentati dagli alunni attravelo degli stand e mediante materiale fotografico e video.
L'evento avrà luogo Venerdì  6 giugno c.a. a partire dalle ore 11,00 presso l'istituto Superiore "Isa Conti -EIler Vainicher" - via Prof. Tommaso Carnevale - Lipari