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lunedì 18 aprile 2016

Tornati a casa nel silenzio e nell'indifferenza gli "eroi" della CP 322

” Siamo Onorati e Felici da Italiani e uomini della Guardia Costiera di aver potuto contribuire a salvare la vita di circa un migliaio di profughi nelle acque dell’Egeo, tra cui centinaia di bimbi in tenera età strappati da ben diverso destino. 
Cosi , con immensa gioia nel cuore, fierezza ed orgoglio, dopo 3 mesi, attraversiamo di nuovo il Canale di Corinto per fare rientro nella nostra amata Patria, dove i nostri grandi colleghi, si adoperano da sempre, per la stessa grande missione, rispondere “Presenti”, al disperato grido di chi necessita estremo aiuto in mare”. 
Il testo che introduce questo post è stato pubblicato su fb  dal comandante della motovedetta CP 322 , Roberto Mangione. 

Sono tornati ieri a Lipari, intorno alle 10 e 30, gli "eroi" della motovedetta CP 322 che ha salvato la vita ad oltre un migliaio di profughi (tra i quali tantissimi bambini) nellle acque dell'Egeo.
Ragazzi e motovedetta che sono stati l'emblema ed orgoglioso di questa Italia purtroppo sempre più povera di "uomini" e valori.
Un rientro in "silenzio" e nell'indifferenza...purtroppo. 
 Ad attenderli praticamente nessuno, se non i loro cari ed altri componenti del Circomare - Guardia Costiera Lipari.
Ci saremmo aspettati (e forse se la sarebbero aspettata anche loro, anche se non lo diranno mai) una accoglienza diversa, in linea con quanto di bello, ma principalmente di efficace ed umano, da loro fatto. Invece, nulla.
Difetto di comunicazione? E c'è anche chi sostiene non si sapesse nulla loro del giorno e dell'ora del loro rientro. Ma...
Riteniamo, comunque, e ce ne vorremmo fare portavoce che questi "eroi" meritino un riconoscimento ufficiale da parte della pubblica amministrazione. Sarebbe un giusto e meritato "grazie".

Referendum, i risultati finali (sezione per sezione) nel Comune di Lipari

Urne chiuse da tempo e sfoglio completato in tutte le sezioni del Comune di Lipari.
Nelle 17 sezioni hanno votato complessivamente in 2.646 (26,73%).
I SI sono stati 2431 - I NO 190 - Bianche 7 - Nulle 18
L'unica sezione ad aver superato la soglia del 50,1% è stata quella di Ginostra dove hanno votato in 21 su 39 iscritti (53,85%)
Il numero minimo di votanti ad Alicudi dove hanno votato solo in 15
I DATI FINALI DEL REFERENDUM NEL COMUNE DI LIPARI TRATTI DAL SITO ISTITUZIONALE
PER UNA MIGLIORE VISUALIZZAZIONE CLICCARE SULLE TABELLE

domenica 17 aprile 2016

Comunicazione per i cittadini eoliani su rilascio attestati esenzione ticket per reddito

Il nostro giornale è anche servizio per la collettività e, a questo scopo, ci siamo attivati per fornire tutte le informazioni utili ai cittadini residenti nelle isole minori dell'arcipelago che possono usufruire del rilascio attestati esenzione ticket per reddito

Al fine di evitare disagi e lunghe attese presso gli uffici del Distretto di Lipari, stante l'enorme afflusso di cittadini agli sportelli dell'anagrafe assistiti, è stato disposto, in via del tutto eccezionale, che il personale della ASP del Distretto di Lipari-Isole Eolie, preposto al rilascio degli attestati di esenzioni ticket per reddito, effettui le operazioni correlate a tale rilascio presso le sedi sottoelencate e secondo il seguente calendario: 
Martedi 12/04/2016 S. Marina Salina c/o Ambulatorio Dr. Paolo Idone 
Martedi 19/04/2016 Vulcano c/o Ambulatorio Dr. Basile Alfredo 
Martedi 26/04/2016 Stromboli c/o Ambulatorio Dr. Maneri Giandomenico 
Martedi 03/05/2016 Comune di Malfa c/o Uffici Comunali 
Martedi 10/05/2016 Panarea c/o Ambulatorio Continuità Assistenziale 
Martedi 17/05/2016 Filicudi c/o sportello agenzia aliscafi 
Martedi 24/05/2016 Comune di Leni c/o Uffici Comunali 
Martedi 31/05/2016 Alicudi c/o Ambulatorio Continuità Assistenziale 
Martedi 07/06/2016 Ginostra c/o Ambulatorio Continuità Assistenziale 
Il seguente calendario potrà subire variazioni per cause di forza maggiore, ed in tal caso verranno concordate le modifiche.
Ovviamente i liparesi, e i residenti nelle altre isole che dovessero avere urgenza, possono recarsi presso lo sportello ubicato al "Capannone" in contrada S. Giorgio (tutti i giorni, escluso il martedì)

Calcio a 5 femminile. Ludica Lipari ancora vittoriosa

Ennesima vittoria in trasferta per le ragazze della Ludica Lipari. Si sono imposte per 4 a 1 sul campo dello Sporting Atene Messina. Le reti sono state messe a segno da Portelli (3) e Cristiano.

Lipari, domani convegno "Le opportunità della Nuova Programmazione 2014-2020 nei settori turismo e agricoltura".

Le opportunità della Nuova Programmazione 2014-2020 nei settori turismo e agricoltura. È questo il titolo del convegno - promosso dal Presidente Intergruppo Ass. Sviluppo Locale, On. Giovanni Panepinto e da Federalberghi Isole Eolie - che si terrà a Lipari, lunedì 18 aprile alle 11 presso il Gattopardo Park Hotel.
Oltre ai sindaci eoliani, Marco Giorgianni, Riccardo Gullo, Massimo Lo Schiavo e Salvatore Longhitano, invitati a rappresentare le esigenze dei propri territori, saranno presenti gli onorevoli Giuseppe Laccoto e Filippo Panarello, rispettivamente, Presidente della Commissione Attività Produttive ARS e Vice Presidente Commissione Statuto ARS.
Al convegno – patrocinato dal Bio-Distretto Eolie - aderiscono e partecipano anche le altre associazioni albergatori della provincia di Messina: Associazioni Albergatori Taormina, Associazione Albergatori Giardini Naxos, Federalberghi Messina e Federalberghi Letojanni e Val D’Agrò.
L’introduzione dei lavori sarà affidata al Presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono al cui intervento, seguirà quello di Danilo Conti, Presidente del neonato Bio-Distretto Eolie.
L’On. Giovanni Panepinto affronterà la tematica degli strumenti agevolativi della nuova programmazione 2014/2020. Seguirà l’intervento di Gaetano Bellavia, Esperto di Sviluppo Locale, che farà un focus sui nuovi strumenti programmatici PO FESR e PSR con riferimento ai settori agricolo e turistico-alberghiero.
Le conclusioni saranno affidate all’Assessore Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, Anthony Barbagallo.
Programma: http://bit.ly/1YuYiDf
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Referendum. Affluenza "in rosso" nel Comune di Lipari

Scarsissima l'affluenza nelle sezioni elettorali del Comune di Lipari per quanto riguarda il referendum. Alle 12:00 avevano votato in 581 (5,87%).

Assessore Barbagallo: Per Turismo & Beni culturali, in arrivo 220 milioni di euro.

di Manlio Viola
Destagionalizzazione e uniformità dell’offerta. Sono queste le due direzioni in cui bisogna lavorare per costruire una offerta turistica vera sulla base della quale rilanciare la Sicilia. della prima si parla da tempo ma senza grandi risultati, della seconda si comincia a parlare negli ultimi anni e nulla è stato fatto.
Sono queste le priorità dell’assessore regionale al turismo Anthony Barbagallo che, nelle intenzioni di nascita di questo governo della regione, dovrebbe guidare il turismo fino alle elezioni dell’autunno del prossimo anno, beghe politiche fra Crocetta e alleati permettendo.
“E’ stata l’assenza di questi due elementi a creare grande disagio all’offerta turistica siciliana fino ad oggi – dice Barbagallo a BlogSicilia – creando disagi a chi vende la Sicilia, al turista che vuole venire e a chi di turismo in Sicilia deve vivere. Ci siamo frammentati, divisi, non abbiamo mai parlato con una voce unica”.
“In questi primi mesi del mio mandato, perso contatto con la situazione, ho avviato attività in questo senso. Per la destagionalizzazione ci viene incontro la norma approvata in finanziaria e che il collega all’ambiente Maurizio Croce, ha subito messo in atto, quella sull’apertura 365 giorni l’anno dei lidi balneari senza più vincoli stagionali. Sempre sul fronte della destagionalizzazione ma anche dell’uniformità dell’offerta lavoriamo sull’offerta culturale attraverso il rapporto maturato con i 42 comuni del circuito dei siti Unesco. Poi spingiamo fortemente sull’enogastronomico. Veniamo da un Vinitaly dagli ottimi risultati durante il quale abbiamo anche appreso che circa il 70% dei turisti che sono motivati a venire in Sicilia lo fanno sulla spinta proprio dell’enogastronomico, della dieta mediterranea che è un bene Unesco immateriale”.
“Sull’enogastronomico abbiamo messo a punto un protocollo d’intesa con Slowfood e costruito una ventina di itinerari in sicilia e una decina intorno all’Etna. Saremo presenti al salone del gusto di Torino e lì porteremo le nostre eccellenze per proseguire il percorso di crescita. Per quanto riguarda, poi, il vino, abbiamo un partner d’eccellenza come Assovini con il quale abbiamo creato le dodici strade del vino e pubblicato slowbook abbinando 12 itinerari turistici alle dodici strade del vino. A fine mese, poi, inauguriamo il treno del vino dell’Etna intorno al vulcano intorno al quale ci sono attese importanti. Partirà da Riposto e arriverà fino a Bronte e lungo il percorso ci saranno possibilità di fermate con vari collegamenti per raggiungere in bus le cantine e degustare i vini”
“Nelle mezze stagioni bisogna lavorare sugli itinerari naturalistici e per questo è un’ottima notizia l’aver scongiurato la chiusura delle riserva naturali. Proprio oggi si è rischiato di chiudere tutti i cancelli di 21 riserve ma questo non avverrà. sarebbe stato un vero problema visto che proprio su questo fronte vogliamo puntare per il turismo di primavera e d’autunno”.
Una grande sfida è rappresentata dalla programmazione comunitaria 2014 /2020 che è ai nastri di partenza. ci sono risorse anche per il turismo ma non sono tante
“Abbiamo tre interventi che ci stanno a cuore e che potremo finanziare con questi assi. Il primo riguarda proprio l’univocità dell’offerta e con un asse di spesa comunitaria intendiamo mettere in rete tutti gli itinerari turistici dai borghi più belli ai comuni Unesco fino ai Comuni grandi attrattori. Bisogna mettere insieme le offerte fra loro e creare una rete di servizi collegata che vada dal bike sharing, alle città intelligenti per giungere fino alle vie del vino, ai sentieri enogastronomici e così via. Bisogna, insomma, mettere tutto a portata di turista come offerta e come servizi”.
“Ma non ci fermiamo certamente qui. Il secondo asse di spesa che vale circa 220 milioni per i grandi attrattori su turismo e Beni culturali ma che riguardano anche interventi per le Eolie e Pantelleria e infine 60 milioni di euro per gli aiuti alle imprese turistiche, misura gestita insieme alle attività produttive. Divideremo l’intervento in due fasi. una riguarderà le attività turistiche pubbliche, la seconda fase gli aiuti alle imprese private del settore con tagli entro i 500 mila euro in modo da poter intervenire su molte aziende”.
Su questo fronte non di rischia di frammentare gli interventi?
“Non credo, è una misura di 60 milioni di euro che con questa ‘pezzatura’ può avere effetti positivi. pensiamo al sud est con un +30,8% di crescita e lì si può intervenire sulla concentrazione delle strutture ricettive nelle province che si può risolvere con questa misura”.

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Prosegue il clima caldo e asciutto con temperatura massima che si manterrà nei prossimi giorni oltre la media , con picco della calura prevista per Martedi 19 , quando si potranno toccare punte di 27-30 C.( circa 13 C oltre la media stagionale ) . 
La temperatura massima dovrebbe rientrare nella norma durante il week-end del 23-24 Aprile

Isole di Sicilia, si punta sul "solare"

Saranno presentate martedì 19 Aprile 2016 alle ore 16,30, presso la sede della Soprintendenza del Mare, in via Lungarini 9 (Palazzetto Mirto) a Palermo, le "Linee guida per l'integrazione delle tecnologie del solare nelle isole della Sicilia" redatte dai ricercatori del Polo Solare del Cnr. All'incontro organizzato dalla Soprintendenza del mare e dal Cnr prenderanno parte Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare, Mario Pagliaro e Mario Pecoraino del Polo solare del Cnr di Palermo, Pietro Selvaggio, della Soprintendenza del Mare.
Ispirate da stringenti direttive architettoniche e di tutela paesaggistica, le Linee guida specificano i requisiti per l'integrazione estetica e funzionale dei collettori fotovoltaici e fototermici, inclusi quelli di nuova generazione. In questo modo, il solare non è più in conflitto con l'aspetto estetico degli edifici ma, al contrario, contribuisce a migliorarne tanto l'aspetto che la capacità di generare energia rinnovabile con notevoli benefici di ordine economico, ambientale e perfino sanitario. Elettricità, acqua calda sanitaria, e calore sotto forma di aria calda e asciutta sono prodotte facilmente utilizzando le nuove tecnologie del solare divenute low cost e perfettamente integrabili con edifici di qualsiasi forma ed età. E sono straordinarie le prestazioni regolarmente verificate dal Polo Solare della Sicilia. Pochi giorni fa l'Amministrazione comunale di Favignana e l'azienda proprietaria della centrale termoelettrica hanno annunciato la rinuncia alla programmata espansione della centrale, in favore dell'adozione diffusa dell'energia solare.

Dichiarazione del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa:
"I benefici dell'adozione dell'energia solare nelle nostre isole sono enormi. Con le Linee guida sarà finalmente possibile sfruttare il grande potenziale economico e ambientale di queste tecnologie, coniugando energia rinnovabile e bellezza. Si pone dunque l'esigenza di adottare Linee all'avanguardia dal punto vista estetico e ambientale, con le quali la Sicilia potrà anche fare da guida alle altre isole del Mediterraneo. Quello che serve è portare queste tecnologie ai cittadini delle nostre isole attraverso attività di formazione e indirizzo come quelle da tempo sviluppate dai ricercatori del Cnr al Polo solare".

Dichiarazione di Mario Pagliaro del Cnr:
"Le isole minori siciliane, come rivela lo studio internazionale sulle rinnovabili nelle quattordici isole della Sicilia, hanno fatto da pionieri dell'energia solare in Italia, dimostrando già dal 1984 la completa affidabilità del fotovoltaico anche in condizioni difficili come quelle di una piccola isola come Vulcano, per giunta sede di attività vulcanica".

La Parola. Video-commento al Vangelo di domenica 17 Aprile

A cura di don Andrea Guglielmi, Assistente generale Azione cattolica vicentina. Registrato nell'Oratorio di san Nicola, Vicenza

sabato 16 aprile 2016

La nuova caserma dei Carabinieri a Lipari. L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 16 Aprile 1978

Ex Pumex. Assolti l'imprenditore D'Ambra ed il tecnico Galvagno

(dalla Gazzetta del sud - Leonardo Orlando) Il giudice monocratico del tribunale di Barcellona Fabio Processo, ha assolto dall'accusa di omissione colposa per il rischio di aver fatto insorgere nel 2008 un pericolo di frane nell'area di estrazione delle cave di pomice gestite dalla fallita società “Pumex Spa” di Lipari, l’industriale Vincenzo “Enzo” D’Ambra, in qualità di presidente e amministratore delegato dell'impresa e il direttore tecnico di cava e di stabilimento della Pumex Francesco Galvagno. 
I due imputati che escono indenni dal procedimento, difesi rispettivamente dagli avvocati Alberto Gullino e Alessandro Oliva, sono stati assolti perché il fatto non sussiste D’Ambra e per non aver commesso il fatto Galvagno. 
La vicenda giudiziaria è precedente al clamoroso sequestro giudiziario delle cave di pomice e delle aree circostanti – avvenuto il 31 agosto del 2008 – su cui venivano stivati scarti di lavorazione industriale, residui di lapilli e inerti, oltre a materiali ferrosi. 
L’area industriale su cui la magistratura all'epoca aveva fatto apporre i sigilli era estesa per 1 milione e 300 mila metri quadrati di superficie situata in località Porticello e Punta Castagna. Nell’ambito di accertamenti giudiziari effettuati in precedenza fu rilevato che l'area di cava non era stata messa in sicurezza. Le stesse acque piovane non erano state adeguatamente regimentate, tanto da creare pericoli di smottamento e frane di scarti e residui di pomice. 
Il processo ha stabilito che Galvagno difeso dall’avv. Oliva, non aveva più la responsabilità tecnica della cava all’atto dei fatti; mentre a D’Ambra non poteva essere imputata alcuna responsabilità tecnica per quanto accadeva a seguito dell'estrazione.

Migrazioni ed unioni civili: due frontiere della Misericordia? (di Michele Giacomantonio)

"Alla sera della vita, saremo giudicati sull'amore " San Giovanni della Croce
Si concluso ieri sera, venerdì 15 aprile, nella Chiesa del Pozzo il ciclo di tre incontri sulla Misericordia. Il loro filo conduttore è stato quello di comprendere ciò che Papa Francesco si attende dai cristiani e dalla Chiesa in risposta all’appello di convertirsi alla misericordia e di viverla conseguentemente nella storia e, ancora di più, di quale misericordia il mondo ha veramente bisogno di fronte alle miserie che ogni giorno vengono in evidenza, alle ferite di tanti donne ed uomini privati della dignità, al loro grido di aiuto che è sempre più assordante.
Per comprendere questo, nei primi due incontri si è approfondito il significato di misericordia così come si è proposto nel corso della storia almeno attraverso le tre principali religione monoteistiche: la cristiana, l’israelita, la mussulmana. Soprattutto si è riflettuto su alcuni episodi dell’Antico Testamento, c he è comune a cristiani ed ebrei e sull’insegnamento di Gesù come emerge dai Vangeli con la sua propria vita ed il racconto delle parabole.
Nell’ultimo incontro si è portata l’attenzione su due “periferie esistenziali” fra le più incandescenti del nostro tempo: il dramma delle migrazioni e l’emarginazione degli omosessuali. Sono due realtà intorno alle quali il pregiudizio è profondo è diffuso ed anche la Chiesa fatica a trovare una rotta condivisa. E forse non è un caso che Papa Francesco nell’Esortazione “La gioia dell’amore” affermi che “nella chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti” perché “in ogni Paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali”.
Sulle immigrazioni i pregiudizi sono molti. Recentemente l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – l’Unher – li ha riassunti in sei interrogativi: l’Europa rischia l’invasione? I migranti minacciano lo stato sociale dei paesi europei? I migranti fanno aumentare la disoccupazione? I paesi con più profughi sono in Europa? Gli immigrati in Italia pagano le tasse? L’Europa ha bisogno dei migranti? La risposta ai primi quattro interrogativi è un NO secco mentre la risposta agli ultimi due è invece un SI. Proprio il contrario di quanto sostengono i movimenti xenofobi. Anzi a proposito di quanto versano gli immigrati per imposte e contributi previdenziali nelle casse dello stato italiano e quanto ricevono invece sotto forma di prestazioni se facciamo riferimento al 2012 scopriamo che i cittadini stranieri hanno versato 16,5 miliardi di euro e ne hanno ottenuto sotto forma di spesa pubblica 12,5 miliardi di euro cioè ben quasi 4 miliardi in meno. E per quanto riguarda il welfare delle pensioni, siccome la popolazione italiana registra un continuo invecchiamento mentre gli immigrati sono per lo più giovani, e siccome le pensioni vengono pagate con i contributi della gente che lavora ne risulta che il sistema pensionistico italiano sta in piedi grazie agli immigrati con buona pace di Salvini e company.
Non meno inconsistenti sono i pregiudizi nei confronti degli omosessuali. Non è vero che l’omosessualità è un vizio, non è vero che si possa attribuire una responsabilità ai genitori, alla famiglia, all’ambiente e tanto meno al soggetto interessato. Il massimo che si può dire è che vi è un tale complesso intreccio di elementi – dalla possibile predisposizione genetica, a tutti i fattori ambientali, psicologici, relazionali che ne determinano l’espressione – da escluderla possibilità di risalire ad una concatenazione come univoca, né come teoria generale, né nell’applicazione al singolo caso. Tutte le teorizzazioni genetiche, ormonali, anatomiche, psicologiche hanno mostrato nel tempo la loro insufficienza. Non è vero che il disagio che le persone omosessuali vivono nella società dipenda necessariamente da disturbi psichici o di personalità, da traumi od abusi, da disturbi fisici di varia natura. E’ vero invece che nella gran parte dei casi è frutto proprio del forte pregiudizio sociale nel quale la società li costringe a vivere e che loro finiscono con l’interiorizzare, autodenigrandosi. Nella fase adolescenziale quando iniziamo a comprendere chi siamo e siamo alla ricerca di modelli stabili di riferimento, molti ragazzi e ragazze omosessuali vivono un vero sconquasso trovando soltanto pregiudizi: valutazioni degradanti, parcellizzazione della loro persona, giudizi legati solo al sesso e non all’intera personalità umana. Lo sviluppo invece di una immagine positiva di sé prelude ad una affermazione positiva. E’ una questione di autostima e le relazioni affettive sono importanti in questa maturazione. I giovani e le giovani omosessuali come i loro amici eterosessuali hanno bisogno di ragionare di amore, di fedeltà, di progetto di coppia, di dono da realizzare a partire da ciò che sono e rivolti a colui o colei che sentono essere il compimento del loro desiderio affettivo. Quindi è incomprensibile la pretesa di chi vorrebbe che l’omosessuale vivesse la propria affettività nel nascondimento o nell’astinenza perpetua. Vorrebbe dirgli negarli – come sarebbe per qualsiasi ragazzo o ragazza che scopre l’amore - ciò che di più bello può avere dalla vita.
La Chiesa e le comunità parrocchiali possono fare molto in questo processo di umanizzazione delle relazioni e di rimozione delle sofferenze. La Chiesa insegna che perché una relazione affettiva si possa chiamare “amore” sono necessarie la reciprocità, la passione, il rispetto, la magnanimità, la fedeltà, la donazione altruistica, la solidarietà, nonché il sacrificio. Queste caratteristiche sono riscontrabili anche in una coppia omosessuale non meno che in una qualsiasi coppia di giovani. E’ compito di queste coppie testimoniare alla Chiesa la loro esistenza, provare questoluogo teologico in cui si manifesta la grazia dell’amore di Dio ma è anche compito della Chiesa cercarle e può cercarle se innanzitutto lo si crede possibile. Uscendo dalle contraddizioni della dichiarazione della Congregazione della Dottrina della Fede del 1975 e del 1986 dove da una parte si afferma che l’inclinazione omosessuale è un male ( rappresenta “un oggettivo disordine morale”) ma in sé non è peccato mentre gli atti omosessuali sono sempre peccaminosi. Per cui le persone omosessuali sono tenute a vivere la castità nel senso che devono avere rapporti omosessuali.
Il punto critico per la Chiesa è che negli atti sessuali compiuti da una coppia omosessuale sono assenti la finalità procreativa e la complementarietà in senso biologico-riproduttivo. E’ un punto insuperabile? Alcuni teologi fanno osservare che un’analisi più approfondita può portare ad elaborare significati di “fecondità” e “complementarietà” più ampi e complessi. Cioè si tratterebbe di ampliare il campo semantico del termine “procreativo” fino ad includere alcune forme di fecondità spirituale. La vita di coppia è già feconda nel suo darsi, perché il dono di sé per l’altro – che si manifesta anche nel concreto degli atti sessuali – crea qualcosa di nuovo, fa entrare le persone in una nuova vita, genera valore aggiunto: il noi emerge dall’io-tu come qualcosa di nuovo e stupendo.
Abbiamo detto che la Amoris Laetitia è caratterizzata da molta prudenza nei confronti dell’omosessualità. Non si fa nessun tentativo di ampliare il significato di “fecondità” e “complementarietà”, ma si è anche molto attenti a non parlare di “disordine morale oggettivo”. Chissà se quando Francesco parla delle convivenze in cui "potranno essere valorizzati quei segni d'amore che riflettono l'amore di Dio" per cui anche queste situazioni vanno "affrontate in maniera costruttiva" secondo lo spirito della "Chiesa ospedale", comprenda in qualche modo anche le unioni omosessuali?

Judo. Quattro esordienti dello Sporting Lipari in gara a Martina Franca

(di Adalgisa Ferlazzo) Domani 4 Esordienti B parteciperanno a Martina Franca alla gara federale denominata Trofeo Italia, riservata alla classe Esordienti B, gara a circuito .
Gli atleti sono Enya Livoti, Andrea De Salvo, Erik Varro e Ugo Oliveri.

Sondaggio dossi. Maggioranza favorevoli ma lo scarto con i contrari è minimo

Si è chiuso ieri il nostro sondaggio sui dossi.
Il sondaggio su Eolienews ha avuto questo risultato: Favorevoli 65 - Contrari 86
Lo stesso sondaggio l'abbiamo proposto nella pagina sondaggi di Eolienews su fb. 
Questo il risultato: Favorevoli 84 - Contrari 38
Complessivamente si sono espressi favorevolmente 149 - contrari 124

venerdì 15 aprile 2016

Il "Carlo Morace" sarà il primo aliscafo LibertyLines

LIBERTYlines  
                                                                                                                                            COMUNICATO STAMPA
Trapani, 15 Aprile 2016

Sarà il “Carlo Morace”, in partenza da Trapani per le Isole Egadi,  il primo aliscafo a portare il nome LibertyLines. 
Da domani quindi prende ufficialmente il via la nuova avventura della UsticaLines con il cambio del nome voluto dal management aziendale per dare un profilo diverso ed internazionale alla compagnia di navigazione. Cambiare nome per rimanere fedeli al concept che ha caratterizzato l’azienda. La volontà di entrare in una nuova dimensione che vada oltre e che accompagna l’evoluzione della società di navigazione. Da Usticalines a Libertylines. Un nome legato essenzialmente alla storia della marineria. Ad uno stile di imbarcazioni che hanno fatto epoca e che per l’azienda  rappresentano certamente l’inizio della propria storia. Dopo oltre venti anni, proiettati con l’azienda nel futuro, non si vuole dimenticare cosa c’è alla base di quanto è stato costruito. Un nome che racchiude tutta la filosofia aziendale. Libertylines è la compagnia marittima siciliana ma è anche la compagnia marittima con la più grande flotta di mezzi veloci al mondo. Non dimenticando quello che è stato, se ne fa tesoro. Oggi l’azienda  guarda ad una innovazione nel mondo della costruzione dei mezzi veloci con l’impegno  in prima persona con i prorpi ingegneri, il proprio cantiere ed il fiore all’occhiello rappresentato dalla realizzazione del “Gianni M”, il più grande aliscafo del mondo. Libertylines rappresenterà questa nuova parte della storia aziendale. Un cammino fatto di occupazione, di competitività, di maggior sicurezza e maggior confort per gli oltre duemilioni e mezzo di passeggeri annui. Libertylines è l’inizio di una nuova avventura. Benvenuti a bordo. 

Da oggi i Carabinieri di Lipari nella nuova caserma

COMUNICATO
 I Carabinieri di Lipari da oggi si sono ufficialmente trasferiti nella loro nuova Caserma in via Madre Florenzia Profilio, a pochi decine di metri dalla vecchia sede che è stata definitivamente liberata e restituita alla Curia, proprietario dell’immobile.
La nuova Caserma, anch’essa di proprietà dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, ha preso forma al termine di importanti lavori di ristrutturazione, che hanno trasformato lo stabile, che prima era un vecchio albergo, in un nuovo e confortevole Comando Stazione.
I lavori di trasformazione, eseguiti dalla stessa Curia, hanno permesso, finalmente, di dotare i Carabinieri  di una nuova Caserma, moderna e funzionale, nonché di recuperare un edificio in pieno centro, che da qualche anno era inutilizzato. Nonostante la sua funzione operativa, lo stabile ha mantenuto un elegante facciata in stile eoliano, caratterizzata dai tipici colori delle abitazioni dell’arcipelago e ben si armonizza con gli edifici adiacenti.
La caserma, con i suoi ampi e funzionali locali al piano terra, potrà offrire un servizio più efficace ai cittadini isolani e in particolare ai turisti, specie se stranieri, durante il periodo estivo. La stazione, infatti, avrà diversi confortevoli uffici dedicati esclusivamente alla ricezione del pubblico anche straniero e ai controlli di Polizia di Frontiera, mansione demandata sull’isola, in modo esclusivo, ai militari dell’Arma e che permette alle imbarcazioni, provenienti dall’estero, di accedere per la prima volta in Italia. Proprio in tale ottica, e con la finalità di eseguire controlli più approfonditi su tutti i cittadini, soprattutto se stranieri, il Comando stazione sarà dotato di un sofisticato sistema di fotosegnalamento e identificazione, che permette di risalire all’identità dei controllati anche solo dalle impronte digitali. Nella nuova sede troverà posto anche il personale di bordo della Motovedetta  814 Monteleone, la cui imbarcazione è dislocata nel porto di Pignataro, ma che avrà un ufficio dedicato dove sviluppare i controlli fatti in mare e ricevere i naviganti anche solo per un consulto.
La caserma, perfettamente accessibile alle persone diversamente abili e priva di barriere architettoniche, metterà a disposizione dei cittadini e dei turisti, dei locali funzionali e sicuri.
La nuova Stazione può garantire ospitalità per circa 30 Carabinieri. Una ricettività così grande permetterà, specie durante il periodo estivo, di alloggiare un importante numero di rinforzi proveniente dalla terra “ferma” e offrire così maggiore sicurezza, non solo a Lipari ma a tutto l’arcipelago.
Oltre alle camere, l’Arma potrà contare anche su tre alloggi di servizio, adiacenti alla caserma. Si tratta di tre appartamenti, di proprietà del Comune di Lipari, che in precedenza davano ospitalità ad alcuni uffici comunali. L’impegno e la disponibilità del Sindaco e della sua amministrazione, permetterà, quindi, al Comandante della Stazione e ad altri due militari, di alloggiare tutto l’anno con le proprie famiglie a pochi metri dalla caserma.
La nuova caserma, da oggi già aperta al pubblico e completamente operativa , sarà ufficialmente inaugurata e intitolata, con un’apposita cerimonia, sabato 14 maggio alla presenza delle autorità locali e nazionali

Referendum. Cittadinanzattiva invita a votare SI

Amici, Domenica 17 rammentate di non darla vinta ai "FALSI PROFETI" , coloro che sostengono il NO, ritenendo lo si può sostenere anche non andando a votare, dicendo: "io ci metto la faccia" .
Mai sentite farneticazioni di questo tenore, mentono sapendo di mentire, noi di CITTADINANZATTIVA, per il bene dei nostri figli, le generazioni future e contro le LOBBIES  voteremo SI .
B. M. Tedros (Cittadinanzattiva Sicilia onlus Assemblea Territoriale di Lipari – Is Eolie)

Fare Verde per il "SI" al referendum di domenica. Stasera alle 19 incontro sul Corso a Lipari

“Il 17 Aprile Fare Verde invita a votare SI al referendum sulle trivelle petrolifere, per tutelare i nostri mari e puntare ad un futuro sostenibile”.
Inoltre il gruppo locale eoliano di Fare Verde esprime il proprio consenso per l’operato del comitato “Lipari vota SI” che terrà un incontro oggi 15 Aprile alle ore 19.00 sul Corso Vittorio Emanuele di fronte alla Palma.
In questa occasione anche i membri di Fare Verde saranno in piazza per raccontare le “ragioni del SI”
Referenti Locali Fareverde
Francesco Rizzo - Bartolo Profilio
Responsabili cittadini Fareverde
Pietro Gatto – Gennarino Saltalamacchia

Malfa (1900) - Cartolina di Maurizio La Mancusa

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 15 Aprile 1884

Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

MONTE FOSSA DELLE FELCI (SALINA)
FOTO ELIO BENENATI

SANTO DEL GIORNO:
«La politica e il mondo giornalistico possono vantare eroi, ma pochi possono essere paragonati a padre Damiano di Molokai. Vale la pena dare un'occhiata alle fonti di tale eroismo» (Gandhi)
Padre Damiano stesso rivela in una lettera i motivi della sua scelta: «Arno molto questi poveri indigeni per la loro semplicità e faccio per loro tutto ciò che posso. Essi mi amano come fanno i bambini con i propri genitori, e attraverso questo reciproco affetto spero di poterli condurre a Dio. Se amano il prete, infatti, ameranno più facilmente Cristo nostro Signore».
Joseph de Veuster (Damiano era il suo nome cr religione) nacque nel Belgio fiammingo nel 1840. A 19 anni chiese l'ammissione presso i padri dei Sacri Cuori. Dopo alcuni anni di preparazione, venne inviato missionario nelle Hawaii dove gli venne affidato un esteso territorio con soli 2000 abitanti. Il giovane prete non si perse d'animo. Imparò la lingua degli indigeni, condivise il loro povero cibo, dormiva come loro su un pagliericcio. Nel 1873 compì un'ulteriore discesa nell'abisso della carità, imbarcandosi per Molokai per assistere gli ammalati di lebbra. Negli anni trascorsi sul'isola Damiano restituì ai lebbrosi il senso della loro dignità, li aiutò a organizzarsi, a costruirsi una capanna, a coltivare piccoli appezza menti di terreno. Finì per sentirsi talmente in comunione con loro da iniziare la sua omelia con le parole: «Noi altri lebbrosi». Ed effettivamente la terribile malattia si annunciò sul suo corpo prima sommessamente, poi con segni sempre più evidenti. Morì il 15 aprile 1889. Ai funerali partecipò una folla straordinaria di lebbrosi inconsolabili.

giovedì 14 aprile 2016

Lega Navale sezione Lipari comunica possibilità primo imbarco temporaneo su nave Palinuro

Si comunica che la M.M. ha messo a disposizione n. 7 posti ( 5 Maschi e 2 Femmine ) per la tratta La Spezia – Ajaccio 25 /04 – 5/5.
Pertanto si invitano quanti interessati all' esperienza di inviare la propria candidatura all' indirizzo email lipari@leganavale.it
Il presidente

San Calogero. Le ricerche di Sidoti

Visto l’interesse manifestato sullo Stabilimento Termale di San Calogero ho effettuato alcune ricerche anche con la collaborazione di qualche amico.
Falliti i diversi tentativi di ridare decoro al suddetto Stabilimento e dopo aver sostenuto cospicui costi per interventi di ristrutturazione, a fine 2007 l’amministrazione Bruno preannuncia ai giornali che intende affidare lo stabilimento in convenzione per creare un'opportunità di lavoro per le persone svantaggiate", (vedi anche avviso pubblico del 10/10/2007 e successive integrazioni del 09/11/2007).
Di conseguenza, l’11/03/2008 con Delibera di Giunta n.19 viene deliberato l’affidamento alla Cooperativa Sociale FSC Group Service, ai sensi dell’art.5 della Legge 381/91, e approvato anche lo schema di convenzione.
L’oggetto della delibera è il seguente: “affidamento del servizio di mantenimento e valorizzazione dello stabilimento “Terme di San Calogero” ed aree annesse al fine di creare opportunità di lavoro anche con l’inserimento dei soggetti svantaggiati”.
Richiamo alcuni degli articoli contenuti nella convenzione solo per far comprendere la natura del rapporto instaurato tra Comune e Cooperativa:
Articolo 1): spiega la natura del rapporto: “servizio di mantenimento e valorizzazione della struttura (…..) attraverso la custodia, l’intrattenimento dei visitatori, la manutenzione ordinaria dello stabile nonché l’esercizio di ogni iniziativa collaterale finalizzata alla promozione di attività turistiche e socio culturali”.
Articolo 5): adempimenti da seguire: “la cooperativa sociale redige e trasmette all’amministrazione una relazione annuale circa i risultati raggiunti nelle varie attività”.
Artcolo 6): durata: “la presente convenzione ha la durata di sei anni”.
In data 22/08/2008 con delibera di Giunta n. 84 si apporta una modifica alla convenzione stipulata in data 31/03/2008, nello specifico il solo articolo 6) ovvero la durata.
Infatti, diversamente da quanto deliberato in sede di approvazione del testo di convenzione, la durata viene estesa da 6 anni a 10 anni (Marzo 2018).
Alla stessa delibera viene allegato un progetto “Le vie della Bellezza: Il Parco di S. Calogero ed il Distretto delle Eolie”, individuando le azioni da intraprendere: Creazione del Parco di San Calogero, Creazione del Distretto delle Eolie, Creazione dell’Agenzia di Sviluppo dell’Economia Sociale.
Vengono anche individuati all’interno del progetto: Obiettivi ed indicatori oggetto di monitoraggio, un cronoprogramma da sviluppare in due anni e l’elenco dei partner con il ruolo assegnato a ciascuno assegnato.
Insomma sono tutti temi e argomenti da verificare e che sicuramente saranno stati realizzati ed esplicitati compiutamente in quelle relazioni che la Cooperativa era obbligata a trasmettere all’Ente con cadenza annuale, senza nulla togliere ai meriti per aver mantenuto il fabbricato in funzione.

Possiamo concludere dicendo che la Convenzione è servita a ricoprire una parte delle esigenze di questo sito, tralasciando però, la finalità principale e strategica ovvero il mantenimento del contesto archeologico e, anche se in forme diverse, la sorgente termale storica.
Angelo Sidoti

Pulizia e disinfestazione scuole post-referendum. Assessore Centurrino . "Già concordati interventi con istituzioni scolastiche"

COMUNICATO STAMPA

A garanzia di una corretta e necessaria informazione in merito agli interventi di pulizia e disinfezione dei plessi scolastici sedi di seggio elettorale per il Referendum popolare del prossimo 17 aprile, si fa presente quanto segue.
L’Ente comunale, come da prassi consolidata, ha provveduto per tempo a concordare con le Istituzioni Scolastiche le modalità e le operazioni necessarie a garantire le opportune condizioni di igiene dei locali interessati dalle consultazioni.
Nella giornata del 18 aprile c.a., infatti, ad opera del personale scolastico mediante apposito ordine di servizio del Dirigente Scolastico, saranno effettuati gli interventi di pulizia straordinaria e disinfezione per i quali l’Amministrazione, tramite l’Ufficio Elettorale, provvederà a fornire prodotti igienizzanti e disinfettanti ad azione germicida, battericida e fungicida (presidi medico chirurgici).
Per quanto riguarda l’attività di “disinfestazione” all’interno dei plessi scolastici, si tiene a precisare che il Comune, durante l’anno scolastico in corso, non è mai mancato di intervenire prontamente, nonostante i tanti disagi economici,  con provvedimenti volti a eliminare e scongiurare problemi di igiene pubblica -  di concerto con le Istituzioni scolastiche, con le quali l’Assessorato tiene un rapporto costante - come attestato dalle seguenti determine dirigenziali:
n.81 del 09.09.2015 – Disinfestazione e derattizzazione plessi scolastici I.C. Lipari;
n.166 del 17.11.2015 – Disinfestazione cortile plesso scolastico di Quattropani;
n.13 del 05.02.2016 – Disinfestazione I.C. Lipari 1;
n.14 del 05.02.2016 – Disinfestazione Istituto di Istruzione Superiore Isa Conti E. Vainicher.
E’ bene chiarire che gli interventi di disinfestazione si effettuano qualora siano presenti, appunto, infestazioni e consistono in tutte quelle operazioni atte ad eliminare piccoli animali o insetti dannosi presenti nell’ambiente.
Quanto sopra a riprova della costante attenzione e dell’impegno dell’Amministrazione per la tutela della salute e del benessere dei frequentanti gli Istituti Scolastici ricadenti sul territorio comunale.
Si evidenzia, altresì, che qualsiasi altra notizia apparsa relativamente a tale argomento non costituisce comunicato ufficiale dell’Amministrazione.
L’Assessore alla Pubblica Istruzione

(Fabiola Centurrino)

Lipari, domani sera alla Chiesa del Pozzo: la Misericordia alla prova delle immigrazioni e delle unioni di fatto

Venerdì 15 aprile alle ore 18, nella chiesetta del Pozzo, si terrà il terzo ed ultimo incontro sulla misericordia affrontando il tema “La chiesa e i cristiani alla prova della misericordia”. “Quante situazioni di precarietà e sofferenza – osserva Papa Francesco - sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi. ..Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge. Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo”.
L’indifferenza ed il pregiudizio sono le armi con cui ogni giorno combattiamo e distruggiamo la misericordia. Prendiamo due temi fra i tanti: le immigrazioni e l’omosesualità. Quante volte abbiamo sentito dire: “Che vogliono questi immigrati? Se ne stiano a casa loro. Protestano? Cacciamoli da dove sono venuti”. Oppure : “Io non tollero gli omosessuali, darei loro un sacco di legnate e li getterei in galera”. E nessuno di questi intolleranti si chiede il perché la gente emigra? Nessuno si domanda se affrontare il mare e la morte è frutto di una scelta o di una necessità. Nessuno si pone il problema se essere omosessuale è una libera scelta o si nasce così. Dovunque domina il pregiudizio contro i diversi. I diversi sono sempre colpevoli, pericolosi, da isolare e comunque da evitare.
Per esempio quanti sanno che gli immigrati in Italia pagano le tasse? Si, anche in Italia, come nel resto d’Europa, i lavoratori stranieri pagano più tasse di quanto non ricevano sotto forma di prestazioni. Secondo i dati del 2012, la spesa pubblica rivolta agli immigrati in Italia può essere stimata in 12,5 miliardi di euro, l’1,57 per cento della spesa pubblica nazionale. Dall’altro lato, tra imposte e contributi previdenziali i cittadini stranieri versano 16,5 miliardi di euro all’anno. Mettendo a confronto entrate e uscite gli immigrati in Italia sono in attivo di 3,9 miliardi di euro. Ancora, l’Europa ha bisogno dei migranti? Si, un’Europa senza migranti si muoverebbe verso un drammatico calo demografico, con conseguente insostenibilità del suo welfare e il rischio di non rimanere al passo con i tempi. Nel 2015 in Europa ci sono quattro giovani per ogni pensionato, ma nel 2060 ce ne saranno solo due. Le opzioni sono due: “O gli stati europei chiudono le frontiere e accettano di vedere l’Europa pesare sempre meno in un mondo in crescita o si aprono alla migrazione e permettono all’Europa di crescere”.
Perché si è omosessuali? Ci sono colpe? Ci sono responsabilità? Ormai è riconosciuto che dell’omosessualità non si possa individuare una vera e propria causa, e tantomeno una colpa (dei genitori, della famiglia, dell’ambiente). Vi è un tale complesso intreccio di elementi – dalla possibile predisposizione genetica, a tutti i fattori ambientali, psicologici e relazionali che ne determinano l’espressione – da escludere la possibilità di risalire a una concatenazione causale univoca, né come teoria generale, né nell’applicazione al singolo caso. Tutte le presunte ‘teorie eziologiche’ (genetiche, ormonali, anatomiche, psicologiche) hanno infatti mostrato, nel tempo, la loro insufficienza.
E’ vero che molto spesso le persone omosessuali si vergognano e nascondono la loro natura e vivono nella sofferenza e nella solitudine. Ma tale ritiro non è determinato da una loro ‘difettosa’ struttura psichica, ma dal forte pregiudizio sociale dell’ambiente sociale che li circonda, che queste persone fanno proprio (è il fenomeno dello stigma – o pregiudizio – sociale interiorizzato) e nel quale s’identificano, autodenigrandosi. Nella fase adolescenziale, quando iniziamo a comprendere chi siamo, qual è il nostro orientamento sessuale, abbiamo bisogno di modelli stabili e precisi. Molte ragazze e ragazzi omosessuali che iniziano a vivere questo vero e proprio sconquasso, conducono una lotta interiore in completa solitudine. Nella ricerca di modelli in cui identificarsi, trovano soltanto pregiudizi: valutazioni degradanti, parcellizzanti la loro persona, spesso legate solo al sesso e non all’interezza dell’individuo.
Spesso, il ragazzo o la ragazza omosessuale entra, quindi, in un circolo vizioso, dando credito ai pregiudizi sociali, iniziando ad avere comportamenti svalorizzanti. Ecco perché la rimozione del pregiudizio – che oggi è identificata, a torto o a ragione, con la locuzione «lotta all’omofobia» – è urgentissima e necessaria. Quando le persone sono accolte nella loro interezza, arrivano a vivere in maggiore armonia con se stessi, iniziando ad amarsi e a valorizzare l’interezza della loro persona. Lo sviluppo di un’immagine di sé positiva prelude all’affermazione positiva di sé. È una questione di autostima, non di orgoglio. Quando l’omosessuale riconosce il proprio valore, intraprende la strada del ‘venir fuori’, e le relazioni affettive fanno parte di questa affermazione, poiché l’identità omosessuale si completa in esse, in quanto promuoventi un’immagine di sé positiva.
Nella Esortazione Amoris Laetitia Papa Francesco ricorda che "ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto". Ma il cammino per una piena accoglienza del diverso è ancora lunga e difficile. Nell’Esortazione non si parla, a loro proposito, di “disordine oggettivo” ma si fa fatica a riconoscere le loro unioni anche se, a proposito delle unioni diverse dal matrimonio, l’Esortazione riconosce che “alcune lo realizzano almeno in modo parziale e analogo". Non è un'apertura piena alle unioni di fatto, ma il riconoscimento che anche nelle convivenze, ad esempio, "potranno essere valorizzati quei segni d'amore che riflettono l'amore di Dio" e che queste situazioni vanno "affrontate in maniera costruttiva" secondo lo spirito della "Chiesa ospedale" caro al pontefice.

Frase del giorno (Dal Calendario Filosofico)

mercoledì 13 aprile 2016

E' stato smarrito tra Canneto e Lami un iphone 5 nero. Chi l'ha ritrovato e volesse restituirlo contatti un amico del proprietario al 3668916752

Erogazione idrica a Quattropani domani e venerdì. Il Calendario

La Geomar di Nello Vecchio porta a conoscenza della cittadinanza il calendario dell'erogazione idrica a Quattropani
Giovedi' 14 aprile 2016 : Castellaro Alto, Vallone Bianco, Stradale Castellaro, Coste D'agosto, Chiesa Vecchia, Chirica Rasa.
Venerdi' 15 aprile: Castellaro Basso, Petrovito, Cavolino, Area Morta, Chiesa Nuova, Via Quartara, Tivoli.

Il premio Nobel Ignarro diventerà cittadino onorario di Lipari

La giunta Giorgianni ha deciso il conferimento della Cittadinanza Onoraria del comune di Lipari a Louis Joseph Ignarro, già Premio Nobel e con parenti originari di Panarea. 
La proposta alla giunta Giorgianni è stata fatta dal Centro Studi Eoliano
Louis J. Ignarro (New York, 31 maggio 1941) è un biochimico statunitense, premio Nobel per la medicina nel 1998, insieme a Robert Furchgott e Ferid Murad, per aver scoperto le implicazioni della molecola di monossido di azoto nel sistema cardiovascolare. Seppe di aver vinto il premio Nobel quando atterrò all'aeroporto di Capodichino a Napoli, città dove tenne la prima lezione dopo aver vinto il premio e dove, l'anno successivo, ricevette la laurea honoris causa in medicina presso la Federico II. Altro legame con Napoli è la sua origine, il padre era di Torre del Greco.
Lavora per l'azienda statunitense Herbalife, con la quale ha ideato alcuni prodotti sul miglioramento nutrizionale e alimentare.

Ustica Lines diventa Libertylines. L'annuncio oggi a Palermo

Palermo - «Volevamo fare in modo che il nostro nome non fosse legato solo all'isola di Ustica, visto che gestiamo il servizio di trasporto con aliscafi in tutta la Sicilia. Volevamo cambiare nome per rimanere fedeli al nostro concept aziendale».
Lo ha detto Ettore Morace, presidente di Libertylines, nuovo nome di Usticalines, la compagnia che si occupa del trasporto su aliscafi dalla Sicilia per le isole minori. «La Libertylines - ha aggiunto Morace - è la compagnia marittima con la più grande flotta di mezzi veloci al mondo. Adesso abbiamo anche il più grande aliscafo del pianeta. Un cammino fatto di occupazione, competitività e maggior sicurezza».
«Con mezzi nuovi armonizzeremo i servizi, non si toccano le tariffe e saranno mantenuti i lavoratori. Ci saranno imbarcazioni nuove e moderne, dotate di tutti confort, e mezzi di riserva per mantenere sempre i collegamenti». Ha continuato Ettore Morace. «Dalla settimana prossima - ha proseguito Morace - ci saranno tre mezzi in più in Siremar, uno a Milazzo ed uno a Trapani di riserva, e uno in più per le Eolie. È una trattativa durata quattro anni che siamo felici sia andata in porto. I rapporti con le famiglie Franza e Matacena sono buoni da anni. Sono al primo giorno di scuola, finalmente si è chiusa una lunga vicenda. Ora ci aspetta un enorme lavoro per migliorare la flotta. Nessuno è stato licenziato. Siamo soddisfatti e contenti». Ha continuato il comandante Morace, amministratore delegato di Ustica Lines socio al 50% di Snc Spa, l'alta metà è nel portafoglio di Caronte&Tourist, la società che ha formalizzato l'acquisto per 55,1 milioni della Siremar, la compagnia navale che si occupa dei collegamenti tra la Sicilia e il resto delle isole minori. L'accordo tra i soci di Snc prevede che Ustica Lines si occupi dei collegamenti tramite gli aliscafi, mentre Caronte&Tourist del segmento traghetti. Il piano industriale prevede l'immissione immediata in servizio di 4 aliscafi, il rinnovo della flotta, l'ottimizzazione degli orari.
«La cifra dell'operazione è di 55,1 milioni di euro. Il Tar ci ha detto di tornare all'offerta di quattro anni fa. La convenzione con lo Stato è per 12 anni. Ognuno cercherà di fare quello che sa fare meglio. C'è un'ipotesi di spacchettamento funzionale». Lo ha detto il titolare della Caronte & Tourist Vincenzo Franza commentando l'acquisizione della Siremar da parte della Società di Navigazione Siciliana Spa (Sns), società di cui fanno parte paritariamente l'Ustica Lines di Ettore Morace e Caronte&Tourist che fa capo alle famiglie Franza-Matacena. La trattativa è durata quattro anni. Nel 2012 avvenne la privatizzazione della compagnia che collega la Sicilia con le Isole minori (380 dipendenti cui si aggiungono gli stagionali e 75 milioni di fatturato di cui 55 milioni da contributi pubblici). La Siremar venne ceduta alla Compagnia delle Isole, società presieduta dall'armatore Salvatore Lauro e di cui è azionista la Mediterranea holding della Regione Siciliana. L'operazione allora fu resa possibile grazie a una fideiussione della Regione, che era guidata da Raffaele Lombardo, di circa 30 milioni. Ma la fideiussione venne considerata dai giudici (prima il Tar e poi il Consiglio di Stato) un aiuto di Stato e la gara venne annullata. Con la formalizzazione della cessione a Sns esce di scena la Regione siciliana. «Di fatto dal provvedimento della Cassazione - ha aggiunto Franza - sono passati solo pochi mesi. Tutto il resto del tempo è dovuto ai tempi 'italianì. Comunque il nostro obiettivo è quello di migliorare il servizio. In più abbiamo assorbito tutti i dipendenti della Siremar».

ACQUISIZIONE SIREMAR: Operazione da oltre 50 milioni di euro. Conferenza stampa della SNS a Palermo

Palermo, 13 aprile 2016 – Nei dettagli, l’acquisizione di Siremar è stata un’operazione economica da oltre 50 milioni di euro. Esattamente l’importo che già quattro anni fa la Società di Navigazione Siciliana aveva offerto per rilevare la flotta dell’ex compagnia di Stato. 
Una lunga trattativa che è seguita alla sentenza del Consiglio di Stato nella quale veniva riconosciuto il diritto della Società di Navigazione Siciliana di acquisire Siremar. 
Un’operazione che, nel complesso, comprende anche il mantenimento dei livelli occupazionali provenienti da Siremar-Compagnia delle Isole. 
Nessuno dei dipendenti del comparto marittimo infatti perde il posto di lavoro. SNS ha assorbito in toto gli oltre 350 dipendenti, rispettando anche le procedure sindacali con un accordo che ha preceduto la firma del contratto di acquisto avvenuta la sera dell’11 aprile a Roma. 
SNS, quindi, opera da oggi su tutte le tratte previste dai contratti di servizio previste in Sicilia. Nessun regime di monopolio però. I prezzi e i costi sono stabiliti da contratti preesistenti e il mantenimento degli stessi è clausola fondamentale del contratto. Le pur poche speculazioni in tal senso, non trovano riscontro nella realtà. Va invece evidenziato un notevole beneficio per l’utenza che avrà a disposizione mezzi che verranno, nel tempo, adeguati agli standard qualitativi che certamente sono necessari. 
Nessun disagio inoltre per i passeggeri che avevano concluso precedentemente acquisti con Siremar-Compagnia delle Isole. SNS manterrà gli impegni assunti nel loro confronti unendo a ciò anche un servizio di cortesia a terra per rendere maggiormente agevole viaggiare da e per le Isole servite. 
E’ un nuovo inizio che certamente prevede sin da subito un’offerta migliore per rendere i trasporti marittimi in Sicilia all’altezza della situazione. 
Su questo si concorda pienamente con la Regione siciliana con la quale l’interlocuzione diventa maggiore e con la quale si condivide l’obbiettivo comune di un servizio sempre tendente a migliorare ed a fare della nostra terra meta per viaggiatori soddisfatti. 
La flotta navale è composta da nove navi e il comparto sarà guidato dall’ Ing. Luigi Genghi in qualità di Amministratore Delegato mentre gli aliscafi, una flotta di nove mezzi veloci, entrano nella gestione di Ustica Lines con la guida del Comandante Ettore Morace. 
L’esperienza di Caronte & Tourist e di Ustica Lines sono sinonimo di garanzia assoluta. SNS intende ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a concludere il passaggio senza grandi difficoltà e nel pieno rispetto della normativa ed auspica per la Sicilia una nuova era nel settore dei trasporti marittimi.

Antonino Repaci, Presidente SNS.
Nell’operazione di acquisizione di Siremar si saldano due esperienze imprenditoriali – quelle di Caronte & Tourist e di Ustica Lines, socie in SNS – con caratteristiche di eccellenza in segmenti specialistici nel trasporto marittimo: quello dei traghetti e quello dei mezzi veloci”.
Ettore Morace e Luigi Genghi, Amministratori Delegati SNS
Nella presentazione alle organizzazioni sindacali, abbiamo detto con una battuta che il piano industriale di un concessionario pubblico potrebbe limitarsi all’impegno di rispettare gli obblighi della concessione.
E tuttavia, in questa scommessa tutta siciliana nella quale si delineano i contorni del maggior operatore di trasporti marittimi dell’Italia meridionale, ci è sembrato doveroso assumere l’impegno di operare immediatamente per il rinnovo della flotta e quello di investire sulle risorse umane.
Sono, infatti, questi i capisaldi su cui impiantare le fondamenta per un trasporto da e verso le isole minori della Sicilia che faccia di qualità, puntualità e sicurezza i propri tratti distintivi”.

Don Gaetano compie 66 anni. L'augurio sincero dei fedeli (di Michele Giacomantonio)

Oggi 13 aprile il nostro Parroco Mons. Gaetano Sardella compie 66 anni. 
A lui gli auguri di tutti i fedeli della parrocchia come hanno voluto testimoniargli questa mattinba alla fine della Messa delle 9,30 nella Chiesetta del Pozzo quelli presenti alla celebrazione che gli si sono stretti festosamente intorno. 
Quest'ultimo è stato un anno particolarmente intenso per don Gaetano sia sul piano pastorale che dell'impegno nella cura delle chiese a lui affidate ed in particolare di S. Pietro e della chiesa del Pozzo. 
Sul piano pastorale, fra l'altro, vogliamo ricordare la sperimentazione della via crucis biblica durante la Quaresima, il ciclo di incontri sulla misericordia che culmineranno domenica col pellegrinaggio alla Cattedrale, il rilancio del centro giovanile con l'allestimento del campo di calcetto, la cura delle confraternite maschili e femminili dell'Addolorata e di S. Bartolomeo ecc. 
Proprio riguardo alla cura delle chiese vogliamo ricordare come stanno per iniziare i lavori del rifacimento della facciata della Chiesa di S. Pietro che si spera si concluderanno prima del 29 giugno festa di S. Pietro per la quale, da qualche anno, don Gaetano ha ripreso la devozione della processione per le vie cittadine.

Auguri Don Gaetano dal coro di Porto Salvo ed Eolienews

Il coro di Porto Salvo augura Buon Compleanno a Don Gaetano Sardella 
A Don Gaetano vanno anche i più affettuosi auguri da Eolienews

Cimitero, Giacomantonio a Sardella: dopo due giorni nulla è cambiato




Mi dispiace per l’Assessore Sardella che deve sentirsi sotto tiro ma a due giorni dalla pubblicazione delle osservazioni sul Cimitero nulla ancora si muove: né la buca; né l’erba, né le fontanelle come dimostrano le foto che allego.
Altre due foto dimostrano l’incuria per le tombe che dovrebbero essere a carico delle famiglie dei defunti ma sotto il controllo e la supervisione del Comune.
E per oggi non parliamo del project financing dimenticato su cui urla il silenzio assoluto.

Attiva Stromboli ripulisce e sottrae all'oblio del tempo anche il piccolo cimitero dove venivano sepolti i colpiti da colera



 Comunicato Associazione Attiva Stromboli
Nell’ estremo lato nord della spiaggia lunga, al confine con la vegetazione costiera si trova un pianoro che ospita un minuscolo cimitero, messo li per tenere lontano dalla comunità, nel timore di contagio, coloro che non c’e l’avevano fatta durante l’epidemia di colera del primo 900.
Luogo remoto e abbandonato, ma pervaso di pace primordiale, è un raro pezzo di memoria incontaminata.
Come associazione di tutela dei beni ambientali e culturali non abbiamo voluto lasciarlo senza la cura dovuta; in particolare Stefano Oliva si è fatto promotore e ha dedicato molto del suo lavoro e del suo affetto.
A corredo dell'iniziativa un breve racconto dell'anziano Stefano Cincotta, per tutti il CapoRollo, memoria storica del 900 strombolano.


Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 13 Aprile 1903

Frase del giorno (Dal Calendario Filosofico)

Omicidio a Messina. Ci sono due indagati per la morte di Di Francesco

Ci sono due indagati per l’uccisione di Giuseppe De Francesco, il ventenne ferito a morte sabato scorso a Camaro San Paolo. La “svolta” alle indagini – condotte dai carabinieri e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia – è arrivata dopo giorni di accertamenti, controlli e interrogatori incessanti. Alla fine la decisione di iscrivere nel registro degli indagati due persone da parte dei sostituti della Dda Fabrizio Monaco, Maria Pellegrino e Liliana Todaro.
Si tratta di un 46enne e del figlio 26enne. In ogni caso nei loro confronti non è stata emessa allo stato alcuna misura custodiale. Gli accertamenti investigativi e l’esame stub, d’altra parte, non sono stati completati e nei loro confronti ci sarebbero soltanto una serie di indizi tutti legati a fatti pregressi, cioè a una situazione precedente di aspra “conflittualità” tra giovani, e non quindi una concatenazione tradizionale di prove.
Intanto ieri mattina a Palazzo di Giustizia è stata disposta l’autopsia sul corpo del giovane: l’incarico è stato affidato al medico legale Fabrizio Perri, l’esame sarà eseguito questa mattina. L’autopsia diventa quindi uno snodo investigativo fondamentale che potrebbe contribuire a chiarire finalmente la dinamica della sparatoria avvenuta a Camaro San Paolo. Ad esempio per confermare o no l’ipotesi che nelle intenzioni di chi ha sparato c’era “solamente” una gambizzazione. Forse c’è stata una reazione della vittima e poi sarebbe partito il secondo colpo che è risultato fatale. Una ricostruzione che ancora deve comunque trovare conferma. Il giovane De Francesco è stato raggiunto da due proiettili che lo avevano colpito alla gamba e poi alla schiena, all’altezza dell’anca; qualcuno lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte in condizioni gravissime, e lì è morto poco dopo il suo arrivo.

Le Eolie e le date da ricordare(a cura di Giuseppe La Greca) : 13 Aprile 1776

Oggi è il 13 Aprile. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Calajunco (Panarea)
Foto : Roberto Greco

IL SANTO DEL GIORNO:
La vita di questo martire del dovere, che con ammirabile eroismo bevette fino all'ultima stilla il calice delle amarezze per la difesa della Chiesa, dovette certamente apparir grande ai suoi contemporanei! 

Martino nacque a Todi nell'Umbria e studiò a Roma, ove si rese celebre per il suo sapere non meno che per le sue rare doti e virtù. Era appena stato consacrato sacerdote quando Papa Teodoro lo mandò come nunzio a Costantinopoli per tentare il richiamo dei Monoteliti all'unità della fede. Ma morto pochi anni dopo il Papa (649), Martino fu richiamato a Roma a succedergli. 

Egli sali sulla Cattedra Apostolica col dolore di aver lasciato l'Oriente in preda alle eresie ed alle più gravi ribellioni. Onde, per prima cosa convocò il Concilio Lateranense, dove espose al venerando consesso la triste situazione e condannò gli eresiarchi principali: il patriarca Sergio, Paolo e Pirro; inoltre mandò un suo nunzio a Costantinopoli.

I Monoteliti anzichè sottomettersi s'accesero maggiormente di rabbia e tosto inviarono a Roma l'eresiarca Olimpio, coll'incarico di uccidere il Pontefice, o almeno di impadronirsi della sua persona. 
Non avendo potuto ottenere il loro scopo, ricorsero a mezzi ancor più diabolici, calunniando il santo Pontefice presso l'imperatore, il quale, già infetto di eresia, fu spinto ad assecondare i loro empi disegni. Costante spedì tosto un secondo nucleo di satelliti che con la violenza e con l'inganno riuscirono a legarlo, e nella stessa notte 8 giugno 654, a imbarcarlo per Costantinopoli. 
Colà giunto, dopo lungo e dolorissimo viaggio, fra privazioni e crudeli trattamenti, il santo Pontefice provò con irrefragabili ragioni la sua innocenza : ma invano. Costante tentò di costringerlo a sottoscrivere gli editti già condannati, ma il Papa disprezzando la minaccia, l'esilio e la morte stessa, rispose : « Non possumus ». Allora fu dai magistrati vilmente spogliato delle insegne pontificie, incatenato ed esposto all'infamia per le vie della città, mentre i fedeli gemevano. Fu poi messo in prigione per alcuni mesi, finché il 10 marzo del 655 venne deportato definitivamente in Crimea, per attendervi l'esecuzione della sentenza. 
Di là il santo Pontefice scriveva : « Vivo fra le angosce dell'esilio, spogliato di tutto, lontano dalla mia sede; sostento il fragile mio corpo con duro pane, ma ciò non mi importa. Prego continuamente Iddio che, per intercessione dei Ss. Pietro e Paolo, tutti rimangano nella vera fede. Confido nella divina misericordia che chiuderà presto la mia mortale carriera... ». Il Signore esaudì la preghiera del santo pontefice, che morì martire del dovere per la difesa della giustizia e della verità, il 16 settembre del 665, dopo 6 anni di dolorosissimo pontificato. 
Il suo corpo venne sepolto provvisoriamente in una cappella della B. Vergine, e poco dopo trasferito a Roma. 
PRATICA. Ricordiamo che le sofferenze di questa vita, sopportate con pazienza, ci aumentano i meriti. 
PREGHIERA. Dio, che ci allieti ogni anno con la solennità del tuo beato Martino Papa e martire, concedi, propizio, che mentre ne celebriamo la festa ci rallegriamo della sua protezione.