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venerdì 28 febbraio 2020

Grave carenza presso l'ospedale di Lipari. Nursingup Messina richiede assegnazione urgente di infermieri e OSS

Operazione “DINASTIA”: Il comunicato ufficiale dell'Arma. Eseguite 59 misure cautelari in carcere, arresti a Barcellona, Milazzo, Terme Vigliatore ed Eolie.

Legione Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di Messina


Comunicato stampa del 28 febbraio 2020

Operazione “DINASTIA

Carabinieri di Messina: eseguite 59 misure cautelari in carcere.
Mafia e Droga in Provincia di Messina - Nel corso della notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del R.O.S. hanno dato esecuzione a ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina su richiesta della D.D.A. di Messina, nei confronti di 59 persone ritenute responsabili – a vario titolo – dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, violenza e minaccia, con l’aggravante del metodo mafioso.
Il procedimento convenzionalmente denominato “Dinastia” è il risultato degli esiti di autonome deleghe di indagine impartite dalla D.D.A. di Messina al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, al ROS e alla Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, finalizzate a documentare l’attuale operatività della famiglia mafiosa dei barcellonesi, operante a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e sul versante tirrenico della provincia di Messina, formazione criminale storicamente collegata a cosa nostra palermitana e catanese e tra le più sanguinarie e meglio organizzate militarmente del panorama mafioso della provincia peloritana.
L’operazione rappresenta l’ulteriore sviluppo della progressiva manovra di contrasto coordinata dalla Procura Distrettuale di Messina nei confronti della famiglia mafiosa barcellonese, la cui esistenza e operatività è stata negli anni accertata con varie sentenze all’esito di numerosi procedimenti penali (Mare Nostrum, Icaro, Eris, Vivaio, Pozzo, Gotha, ecc..) che ne hanno decimato le fila con l’arresto e la condanna di capi storici e gregari, documentandone la struttura associativa, il modus operandi e gli efferati delitti, nei vari periodi di riorganizzazione interna ed assestamento del sodalizio conseguenti ai numerosi interventi repressivi subiti.
Le nuove indagini confluite nel procedimento “Dinastia” da un lato hanno portato all’individuazione di ulteriori affiliati alla famiglia mafiosa barcellonese, indagati di partecipazione ad associazione mafiosa ed hanno consentito di fare piena luce su numerose estorsioni in danno di attività commerciali ed imprenditoriali dell’hinterland barcellonese, gestite da esponenti della consorteria nell’arco di oltre un ventennio per garantire il funzionamento dell’organizzazione e il mantenimento degli affiliati detenuti.
Dall’altro è emerso come le nuove leve del clan, tra cui alcuni dei figli dei principali capi mafia barcellonesi, oramai da lungo tempo detenuti, erano a capo di una struttura criminale che operava con metodo mafioso, nel traffico e nella distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, nell’area tirrenica della Provincia di Messina e nelle isole Eolie, anche rifornendo ulteriori gruppi criminali satelliti, attivi nello spaccio ai minori livelli.
Parte del materiale probatorio acquisito si basa sul riscontro delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Carmelo e Francesco D’Amico, Franco Munafò, Bernardo Mendolia,  Aurelio Micale e, da ultimo, Alessio Alesci, tutti organicamente inseriti nel sodalizio mafioso barcellonese ed attualmente detenuti in quanto destinatari dei provvedimenti cautelari scaturiti dalle attività investigative denominate “Pozzo” e “Gotha” del ROS.
Le indagini hanno dimostrato come, dopo gli arresti conseguenti alle operazioni Gotha, a seguito di un “summit” avvenuto nel 2013, in località Spinesante di Barcellona P.G., i più autorevoli rappresentanti della consorteria ancora in libertà, tra cui ALIBERTI Francesco, MAZZU’ Lorenzo, CHIOFALO Domenico e MICALE Aurelio, decisero di mettere le mani sul controllo del traffico delle sostanze stupefacenti, allo scopo di integrare gli introiti dell’attività estorsiva che in quel periodo si era rivelata particolarmente rischiosa e non più remunerativa come in passato. I proventi del traffico di stupefacenti erano destinati anche al sostentamento degli affiliati al clan detenuti e delle loro famiglie.
Il traffico di droga per conto del clan, in una prima fase, fu gestito dai fratelli MAZZU’ Lorenzo e Carmelo che diventarono monopolisti del mercato all’ingrosso e provvedevano allo smercio sul territorio attraverso i piccoli distributori locali che erano obbligati a comprare la droga solo dal sodalizio barcellonese; coloro che disponevano di autonomi canali di approvvigionamento di narcotico, erano invece obbligati a corrispondere una “quota” percentuale al gruppo barcellonese per essere “autorizzati” a spacciare sul territorio.
Dopo l’arresto dei fratelli MAZZU’ avvenuto nel luglio 2013, le redini del sodalizio criminale furono assunte da ALESCI Alessio, a sua volta raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere con l’operazione Gotha V che lo ha portato a collaborare con la giustizia. Nel corso delle indagini nei confronti dell’ALESCI, i Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto sequestrarono ad ALESCI, quello che può essere considerato il registro contabile del gruppo: le liste dei nomi degli acquirenti e cifre incassate dallo spaccio.
A seguito dei vuoti di potere causati da tali arresti, sono quindi emersi i figli di alcuni dei capi mafia storici del sodalizio criminale barcellonese, Nunzio DI SALVO, figlio di “Sam” DI SALVOVincenzo GULLOTTI figlio del capo della famiglia mafiosa barcellonese Giuseppe GULLOTTI e Cristian BARRESI, figlio di Eugenio e nipote del defunto boss BARRESI Filippo i quali hanno assunto ruoli di rilievo nell’attività del traffico di stupefacenti condotta per conto della famiglia mafiosa barcellonese e gestita con metodo mafioso per regolare le controversie connesse con le narco transazioni e i rapporti con altri qualificati gruppi criminali calabresi e catanesi fornitori delle ingenti partite di stupefacenti che venivano poi distribuite nell’area tirrenica della provincia di Messina, anche attraverso gruppi minori, autorizzati a spacciare sul territorio a Milazzo, Terme Vigliatore e a Lipari.
Le indagini delle Stazioni Carabinieri di Terme Vigliatore e di Lipari, confluite nel procedimento Dinastia hanno consentito di acquisire rilevanti riscontri all’attività di spaccio sul territorio attuate dai terminali del traffico gestito dai barcellonesi. A Lipari sono stati individuati due distinti gruppi criminali facenti capo, l’uno a MIRABITO Simone e l’altro a VILLINI Andrea e IACONO Antonino, che agivano in regime di duopolio servendo la clientela dell’isola con ogni tipo di stupefacente parte del quale veniva acquisito tramite la famiglia mafiosa barcellonese.
A Terme Vigliatore è stata accertata l’operatività di un gruppo organizzato dedito stabilmente allo spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina e marijuana, con a capo CALIRI Pietro, a sua volta in contatto con esponenti del clan barcellonese, che utilizzava come base logistica, il Bar “IL RITROVO” condotto dal CALIRI, che è stato oggetto di decreto di sequestro preventivo poiché era il luogo ove gli acquirenti si recavano per ordinare lo stupefacente che veniva poi consegnato dai sodali nelle vie adiacenti.
Quanto a Milazzo, le indagini hanno portato all’individuazione di un gruppo organizzato dedito allo spaccio di stupefacenti, collegato al gruppo dei barcellonesi con i quali condivideva i canali di approvvigionamento dello stupefacente, composto da DODDO Francesco, FIORE Giovanni, ANANIA Francesco, PRECJ Gjergj e PULIAFITO Sebastiano.
Nell’ambito delle attività investigative è emerso come l’associazione si sia avvalsa di molteplici canali di approvvigionamento dello stupefacente proveniente dall’area della locride, del catanese nonché dal capoluogo peloritano, attraverso i contatti con soggetti riconducibili a contesti di criminalità organizzata. In particolare, uno dei principali canali di approvvigionamento di narcotico del sodalizio barcellonese era quello calabrese facente capo a SCALIA Giuseppe che provvedeva a consegnare la droga ai corrieri barcellonesi e milazzesi che si organizzavano per prelevarla solitamente in Calabria attraverso lo stratagemma del noleggio di autovetture di comodo o utilizzando degli scooter o talvolta, per eludere i controlli stradali di polizia, attraversando lo stretto senza mezzi di trasporto per poi fare rientro a Messina con zaini o borsoni carichi di droga.
A Catania, ad interagire con i barcellonesi e con il gruppo dei milazzesi era LAUDANI Salvatore, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di PS con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e collegato alla criminalità mafiosa catanese poiché dalle risultanze investigative in contatto diretto con esponenti dell’associazioni mafiosa Pillera-Puntina e del clan “Mazzei”, in grado di assicurare forniture di marjuana di 7 od 8 chili per consegna. Nel medesimo contesto è stato accertato inoltre che il gruppo di Fondaconuovo si approvvigionava ad Adrano (CT) da ROSANO Vincenzo, detto lo “Zio Vincenzo”.
Infine i barcellonesi si rifornivano a Messina da TURIANO Francesco appartenenti al Clan di Mangialupi, il quale per un certo periodo, con il concorso di altri esponenti del suo gruppo, aveva consegnato ingenti quantitativi di stupefacenti prima ai fratelli MAZZU’ e poi al gruppo di ALESCI Alessio.
È stato, inoltre, dimostrato come l’associazione avesse una consistente disponibilità di armi come riscontrato con il sequestro operato nel 2014 quando fu rinvenuto un vero e proprio arsenale, interrato nelle pertinenze di un abitazione in uso alla famiglia ANANIA, il cui ruolo all’interno della famiglia mafiosa ed in particolare di uno dei fratelli, ANANIA Francesco (ex carabiniere da tempo detenuto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere) è stato delineato dal collaboratore di giustizia Carmelo D’AMICO. Presso l’abitazione degli ANANIA a Milazzo, nel 2014 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina sequestrarono 2 revolver “Smith & Wesson”, una pistola semiautomatica “Browning” calibro 9 mm parabellum, un fucile sovrapposto a canne mozze con calciolo segato ed un fucile mitragliatore d’assalto cecoslovacco con caricatore e calciolo ripiegabile, munizionamento di vario calibro, nonché stupefacente tipo cocaina e marijuana.
Quanto emerso dall’ampia attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del ROS, incrociato con le dichiarazioni dei più recenti collaboratori di giustizia, ha consentito inoltre di fare luce su alcuni episodi estorsivi, perpetrati nell’arco di oltre un ventennio, ai danni di imprenditori dell’area barcellonese, rientranti nella capillare attività di condizionamento del tessuto economico e sociale portata avanti – nonostante le numerose operazioni di polizia giudiziaria che ne hanno progressivamente decimato le fila – dal sodalizio mafioso barcellonese, nelle sue varie articolazioni.
Nel dettaglio sono state ricostruite e contestate una serie di estorsioni perpetrate ai danni di:
 una ditta di onoranze funebri di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), contestata a FOTI Carmelo Vito;
 una concessionaria di autovetture di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), contestata a PORCINO Angelo;
 una struttura ricettiva di Milazzo (ME), contestata a GALLO Vito Vincenzo;
 una discoteca di Furnari (ME), contestata a GALLO Vito Vincenzo e BUCOLO Salvatore;
 una concessionaria di autovetture, contestata a GALLO Vito Vincenzo;
 due vincitori della somma di 500.000 euro riscossa presso un centro scommesse di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), contestata a MUNAFO’ Massimiliano.
È stato, inoltre, delineata l’appartenenza alla famiglia mafiosa barcellonese dei seguenti soggetti da lungo tempo organici al sodalizio:
 FUGAZZOTTO Luciano, al quale i collaboratori attribuiscono concordemente il ruolo di componente del gruppo di fuoco dell’organizzazione mafiosa barcellonese, dichiarandone, altresì, la vicinanza ai sodali ISGRÒ Giuseppe e CANNONE Nicola, già tratti in arresto nell’ambito di pregresse attività investigative;
 PULIAFITO Sebastiano, ex agente di Polizia Penitenziaria, di cui i collaboratori confermano l’affiliazione all’organizzazione mafiosa barcellonese, attribuendogli, concordemente, una particolare competenza in materia di estorsioni e traffico di droga. Addirittura, il collaboratore D’AMICO Carmelo ha riferito del coinvolgimento diretto dell’indagato nell’omicidio di OTERI Stefano, per il quale in data 30.01.2109 è stato raggiunto dall’OCC relativo all’attività investigativa cd “Nemesi” condotta dal ROS;
 CRINÒ Giovanni, rispetto al quale le dichiarazioni dei collaboratori MICALE e MUNAFO’ danno contezza di un saldo rapporto con associati di vertice dell’organizzazione mafiosa barcellonese, tra cui BARRESI Filippo, GAROFALO Fabrizio, BUCOLO Salvatore e PERDICHIZZI Giovanni, indicando, altresì, i compiti dell’indagato in seno al sodalizio e, in particolare, la gestione di latitanti, la raccolta di denaro provento di alcune estorsioni, la veicolazione ad altri sodali di notizie concernenti l’associazione;
 ANANIA Francesco, ex appartenente all’Arma dei Carabinieri, da anni detenuto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, sul cui conto i collaboratori D’AMICO Carmelo, D’AMICO Francesco, MUNAFO’ Franco e per ultimo, MICALE Aurelio, hanno concordemente sostenuto che fosse organico all’associazione mafiosa barcellonese sin dagli anni ’90, precisando che l’organizzazione gli pagava un regolare stipendio in cambio di informazioni riservate relative alle indagini condotte sul sodalizio criminale barcellonese. All’ANANIA viene contestato il concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
provvedimenti restrittivi in carcere sono stati eseguiti nei confronti dei sottonotati indagati (ndd. 5 sono liparesi):
ANANIA Francesco, 53enne;
BARRESI Cristian, 32enne;
BENENATI Carmelo, 34enne;
BERTOLAMI Daniele Salvatore, 33enne;
BUCOLO Salvatore, 31enne;
BONFIGLIO Pietro, 49enne;
CALABRÒ Mariano, 34enne;
CALDERONE Alessandro, 22enne;
CALIRI Dylan Seby, 22enne;
CALIRI Pietro, 48enne;
CANNISTRÀ Carmelo, 26enne;
CHILLARI Salvatore Felice, 42enne;
CHIOFALO Antonino, 23enne;
CHIOFALO Carmelo, 40enne;
CRINÒ Giovanni, 34enne;
DI SALVO Nunzio, 34enne;
DODDO Francesco Duilio, 56enne;
FEBO Claudio, 39enne;
FIORE Giovanni, 30enne;
FORMICA Marco, 31enne;
FOTI Carmelo Vito, 53enne;
FUGAZZOTTO Luciano, 56enne;
GALLO Vito Vincenzo, 39enne;
GENOVESE Filippo, 33enne;
GIARDINA Mattia, 20enne;
GIARDINA Tindaro, 33enne;
GRASSO Nunzio Antonino, 45enne;
GULLOTTI Vincenzo, 27enne;
IACONO Antonino, 25enne;
IANNELLO Maurizio, 31enne;
IANNELLO Francesco, 35enne;
LAUDANI Salvatore, 40enne;
MARINO Samuele, 29enne;
MAZZÙ Carmelo, 31enne;
MAZZÙ Lorenzo, 34enne;
MIRABITO Simone, 29enne;
MUNAFÒ Massimiliano, 50enne;
NDOJ Edomond, 41enne;
PICCOLO Matias Jesus, 26enne;
PICCOLO Salvatore, 53enne;
PORCINO Angelo, 63enne;
PRECI Gjergj, 33enne;
PULIAFITO Giuseppe, 29enne;
PULIAFITO Sebastiano, 54enne;
QUATTROCCHI Carmelo, 44enne;
RECUPERO Antonino, 29enne
ROSANO Vincenzo, 51enne;
SCALIA Giuseppe, 50enne;
SCARPACI Francesco, 29enne;
SCORDINO Carmelo Tindaro, 57enne;
SCORDINO Tindaro Santo, 35enne;
SGROI Andrea, 24enne;
SOFIA Giovanni, 36enne;
SPADA Sergio, 39enne;
TORRE Filippo, 53enne;
TORRE Giuseppe, 25enne;
TURIANO Francesco, 35enne;
VILLINI Andrea, 24enne

Buon Compleanno!

Auguri a Barbara Merlino, Carmelo Russo, Umberto Ranno, Martina Villanti, Paola Paino, Rosaria Puglisi, Santina Mandarano, Antonella Cappadona, Ornella Fichera, Fabio Lo Presti, Gabriella Restuccia, Rosita Rijtano

POMICE: VIAGGIO ALL'INFERNO (1° PARTE)

Delle cave di pomice di Lipari hanno parlato i diversi viaggiatori-scrittori che hanno raggiunto le isole e scritto di queste. Spesso ne viene fuori l' immaginedi un vero e proprio“inferno dantesco”. Da oggi vi proporremo alcune delle testimonianze di questi viaggiatori e chiuderemo la rassegna , con uno scritto del compianto prof. Giuseppe Di Perri. Il tutto illustrato da foto significative che danno l'idea di cosa è stata la pomice e quale principalmente la vita dei cavatori.Citazione da: LUIGI SALVATORE ARCIDUCA D'AUSTRIA "Le Isole Lipari" :“Nelle cave si lavora ininterrottamente, tranne che in settembre ed ottobre, quando gli operai sono tutti impegnati in campagna per la vendemmia...]
“Ragazzi, bruciati dal sole, vanno avanti e indietro per questa via, trascinandosi sulle spalle, pesanti ceste di pomice. Se qualcuno dovesse chiedere loro quanto guadagnano, rispondono ridendo: pochi soldi. Ma non sostano e intrisi di sudore continuano tutto il giorno a trasportare, su e giù per le cave del Pilatu. È questo il loro lavoro tanto duro quanto mal remunerato!”

Arresti a Barcellona, Milazzo, Terme Vigliatore ed Eolie. Droga "ordinata" su chat private. Lipari una delle piazze più attive, due gruppi coinvolti.

Ordini di droga su  chat private dei social, per evitare di essere intercettati. Ci sarebbe anche questo nell' attività contestata ai 59 (almeno cinque sono di Lipari)  finiti in manette questa notte, nell’ambito di un blitz condotto dai carabinieri del comando provinciale e del Ros.  
Le indagini, coordinate dalla procura distrettuale antimafia di Messina, diretta da Maurizio de Lucia, raccontano - secondo le prime indiscrezioni che trapelano (la conferenza stampa è alle 11)  anche di un clan (non tutti gli arrestati sarebbero coinvolti in questo) che imponeva estorsioni a tappeto in provincia. E nessun commerciante, nessun imprenditore ha mai denunciato.
Gli investigatori sono riusciti a ricostruire i nuovi affari del clan grazie alle dichiarazioni di alcune collaborazioni di giustizia, le intercettazioni hanno poi aperto nuovi scenari, soprattutto con il riferimento allo spaccio di droga. Una delle piazze più attive era sull’isola di Lipari, dove due gruppi si erano spartiti la gestione degli affari.

Ricordando...Nino Sindoni.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Accadde alle Eolie: 28 febbraio 2014

Droga: "notte di manette" tra Barcellona, Milazzo, Terme Vigliatore e le Eolie. A Lipari almeno 4 arresti


(Fonte: Gazzetta del sud) I “figli d’arte” di cosa nostra barcellonese avevano “tradito” il giuramento dei padri: niente droga nei nostri affari. E s’erano messi a gestire traffici di “roba” leggera e pesante accordandosi anche con le famiglie mafiose delle altre città siciliane, per rifornimenti costanti e prezzi abbordabili.
Non a caso, l’operazione antimafia dei carabinieri scattata in tutta Italia stanotte, si chiama “Dinastia”, e sono 59 gli arresti sparsi tra Barcellona, Milazzo, Terme Vigliatore e perfino nelle isole Eolie.
Basta citare due nomi tra gli arrestati per avere un lampo chiaro e forte: Vincenzo Gullotti, figlio di Giuseppe Gullotti “l’avvocaticchiu”, che per anni è stato al vertice della famiglia mafiosa barcellonese, condannato in via definitiva a trent’anni per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano, e che dopo le prime due lauree sta acquisendo la terza studiando dalla sua cella al 41 bis. Nunzio Di Salvo, figlio di Salvatore “Sem” Di Salvo, che è stato proprio il successore di Gullotti al vertice del gruppo barcellonese, di cui ha tenuto saldi in mano tutti i fili criminali per anni. Ma ci sono tanti altri giovani rampolli di “vecchie conoscenze” tra gli arrestati, non soltanto loro due.
Questa notte in provincia di Messina e in altre città italiane, i carabinieri del comando provinciale e del Ros hanno dato esecuzione a cinque distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dai gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 59 persone.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, violenza e minaccia, con l’aggravante del metodo mafioso.
L’operazione è stata denominata “Dinastia” perché rappresenta l’ulteriore sviluppo dell’analisi del territorio tirrenico effettuata in questi anni dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina e dai carabinieri, non soltanto nei confronti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto ma anche verso gli altri gruppi sparsi sul territorio.
L’indagine “Dinastia” ha portato all’arresto di affiliati e gregari della famiglia mafiosa barcellonese, che negli ultimi anni ha investito quasi tutte le sue forze nel settore del traffico di sostanze stupefacenti, per “integrare” i guadagni delle estorsioni.
Le nuove leve del clan, tra cui alcuni dei figli dei principali capi mafia barcellonesi, oramai da parecchio tempo in carcere, erano a capo di una struttura criminale che operava con metodo mafioso, nel traffico e nella distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana nell’area tirrenica dell’intera provincia di Messina e anche nelle isole Eolie, rifornendo ulteriori gruppi criminali satelliti, attivi nello spaccio ai minori livelli. L’operazione ha fatto luce anche su numerose estorsioni attuate da anni da esponenti della famiglia mafiosa a commercianti e imprese del territorio barcellonese.
NOTA DEL DIRETTORE - Sin qui l'articolo della Gazzetta del sud. A questo possiamo aggiungere che gli arresti a Lipari sarebbero almeno 4. Gli arrestati di Lipari sono stati trasferiti nottetempo con la motovedetta dell'Arma. 
I nomi di tutti gli arrestati saranno dati nel corso di una conferenza stampa, indetta a Messina per le 11. AGGIORNAMENTO: I LIPARESI ARRESTATI SAREBBERO ALMENO 5

Oggi è il 28 febbraio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

STROMBOLI

giovedì 27 febbraio 2020

Sicilia: Lavoro, oltre 200 milioni per il piano “Garanzia giovani 2”

Oltre duecento milioni di euro per migliorare l'occupazione dei giovani siciliani. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha illustrato stamane, a Palazzo d'Orleans, il nuovo Piano “Garanzia giovani 2”. Alla conferenza stampa erano presenti anche gli assessori al Lavoro, Antonio Scavone, e alla Formazione, Roberto Lagalla, oltre al dirigente generale del dipartimento Lavoro Francesca Garoffolo.
Obiettivo principale del programma, dedicato soprattutto a coloro che non sono impegnati in un'attività lavorativa, è quello di diminuire le distanze tra i giovani dell’Isola e il mercato del lavoro, offrendo misure concrete come i tirocini, la formazione mirata all'inserimento lavorativo e l'apprendistato per la qualifica e il diploma. Le risorse provengono dal Fondo sociale europeo (124 milioni di euro) e dal Pon Iniziativa occupazione giovani (81 milioni di euro).
«Quello di oggi – ha evidenziato il governatore Musumeci – è il risultato di un’azione sinergica, efficace e concreta di due assessorati. La Sicilia è una una terra dove tantissimi ragazzi cercano lavorano, e tanti altri, oltre centomila, non hanno più voglia di cercarlo. Per questo motivo ci siamo posti alcune domande. Il mercato del lavoro richiede, sempre di più, figure professionali dotate di competenze specifiche e quindi abbiamo il dovere di lavorare per formarle. Il tutto in sinergia con le associazioni di categoria e con il mondo del lavoro come abbiamo iniziato a fare in questi due4 anni. Non più professionalità avulse, ma fiugure che possano entrare presto nei circuiti produttivi, soprattutto nel comparto dell’innovazione».
Tra le novità più importanti, rispetto al precedente “Garanzia giovani 1” la possibilità di allargare , in alcune misure come quella della formazione in azienda, la platea dei destinatari portando l'età massima dai 29 ai 35 anni. Si partirà con un dettagliato progetto di informazione durante il quale verrà garantita l'accoglienza del giovane presso lo sportello del Centro per l’impiego che avrà anche il compito di fornire informazioni sull’accesso, sui servizi e sulle misure disponibili delle politiche attive, sui percorsi formativi e professionali attivabili e dove verranno tracciate l'analisi dei bisogni e la definizione degli obiettivi da raggiungere, la ricostruzione della storia personale, formativa e lavorativa del giovane e la messa a punto di un progetto personalizzato.
Tra le misure più significative la formazione mirata all'inserimento lavorativo che, con una dotazione finanziaria di 22 milioni di euro, sarà volta a fornire le conoscenze e le competenze necessarie a facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani attraverso percorsi formativi specialistici, in particolare attraverso l’acquisizione delle competenze necessarie all’ottenimento di un attestato di certificazione linguistica (di livello non inferiore a B1) e informatica (riconosciuto anche all’estero).
Altri 24 milioni di euro saranno invece destinati al reinserimento di 15-18enni in percorsi formativi attraverso percorsi di reinserimento di giovani che abbiano abbandonato un percorso formativo per l’assolvimento dell'obbligo di istruzione e/o dell’obbligo in percorsi di istruzione e formazione professionale. Molto attesa la misura dei tirocini extracurriculari - 58 milioni di euro la dotazione finanziaria - con cui verranno attivati percorsi che prevedono un periodo di formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro, per favorire l’inserimento/reinserimento nel mercato di giovani disoccupati e/o inoccupati dove verrà riconosciuta un'indennità mensile per i destinatari di 300 o 500 euro nel caso di tirocini svolti da soggetti disabili e da persone svantaggiate.
Dieci milioni di euro sono stati stanziati invece per la misura cosiddetta “Assunzione e formazione”, non presente nel precedente programma, volta a sostenere e agevolare l’inserimento lavorativo dei giovani in possesso solo parziale delle competenze per lo svolgimento della mansione a supporto nel completamento del loro profilo professionale attraverso l’inserimento in percorsi formativi post assunzione.
«”Garanzia giovani 2”, con la imminente pubblicazione dei bandi, - afferma l'assessore Scavone – rappresenta l'occasione di offrire una risposta ai problemi della disoccupazione e dell'inattività giovanile che, a lungo andare, stanno producendo, specie per le regioni del Sud, problemi di esclusione sociale e povertà giovanile. I Centri per l'impiego continueranno ad assumere un ruolo centrale, in quanto il modello di funzionamento del programma prevede che i giovani si rechino presso di essi per accedere ai servizi offerti. Auspichiamo – conclude il componente del governo Musumeci - che la nuova “Garanzia giovani”, attraverso percorsi di assistenza integrata volti all'inserimento o reinserimento in un percorso di istruzione e formazione e lavorativo, possa dare un contributo importante alle azioni messe in campo per ridurre i livelli di inattività e disoccupazione giovanile in Sicilia».
Garanzia Giovani finanzia anche con 3,5 milioni di euro l’Apprendistato di I livello rivolto a giovani tra i 15 e i 35 anni non compiuti e Neet (15 - 29 anni), finalizzato a ridurre la dispersione scolastica. Si tratta della realizzazione di contratti di apprendistato in grado di coniugare l’esperienza lavorativa con quella formativa orientata al conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica professionale. Altri 3,5 milioni sono destinati poi all’Apprendistato di III livello (Alta ricerca e formazione) che garantisce ai giovani, tra i 17 e i 29 anni, assunti con apprendistato alta formazione e ricerca, una formazione coerente con le istanze delle imprese, conseguendo un titolo di studio in alta formazione o svolgendo attività di ricerca.
«Garantire competenze e adeguati livelli di conoscenza, favorendo il più stretto raccordo con il mondo della formazione e quello dell’impresa - interviene l’assessore Roberto Lagalla - è l’unico modo per assicurare alle giovani generazioni nuove opportunità lavorative. A riguardo, stiamo portando avanti numerose azioni in linea con questo obbiettivo e quindi recuperando la mancanza di corrispondenza, denunciata sino ad oggi, tra la richiesta di professionalità, da parte delle imprese, e la richiesta di occupazione da parte dei giovani».

Le isole di Sicilia all'ITB di Berlino 2020 oltre gli isterismi del Coronavirus

Anche quest’anno le isole di Sicilia parteciperanno all’ITB di Berlino. Promozione del territorio e commercializzazione dei servizi turistici delle piccole isole siciliane con pacchetti e itinerari tematici in grado di far vivere in modo autentico il territorio. Questo l’obiettivo principale della La DMO delle Isole di Sicilia che, ospite presso lo stand della Regione Siciliana, promuoverà il brand Islands of Sicily.
Siamo convinti che in questo momento più che mai occorra dare continuità alla nostra presenza all’estero”, dichiara Christian Del Bono, presidente di Islands of Sicily e di Federalberghi Isole Minori della Sicilia.
Sembra che in Italia da sabato scorso il mondo si sia fermato per un errata e isterica rappresentazione degli effetti del Coronavirus. Abbiamo assistito a fughe in avanti di alcuni amministratori pubblici, a scivoloni e dichiarazioni azzardate di altri, ad una spettacolarizzazione del fenomeno da parte di molti media. Tutt questo, sta minando seriamente la nostra economia e la nostra reputazione internazionale. Le nostre imprese e i nostri dipendenti sono ormai, più preoccupati degli effetti economici e sociali che si stanno generando che dell’effettiva letalità del coronavirus. Questo è inaccettabile.
Andremo a Berlino, per contribuire a dimostrare con la nostra presenza allo stand e con una conferenza stampa che si terrà in “Piazza Italia” in area ENIT il 5 marzo che l’Italia che lavora e che produce non si è fermata. Che il nostro paese non è il lazzaretto d’Europa per come viene rappresentato ma un posto sicuro e il più bello del mondo. Che le nostre isole, come sempre, non vedono l’ora di accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri interessati alla nostra destinazione, provenienti da tutte le latitudini e da tutte le regioni di Italia.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia

Carnevale eoliano 2020, serata finale. Secondo gruppo di 8 foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

Il sacro tempo di Quaresima a San Giuseppe, Porto Salvo e al Santuario della Madonna della Catena

Musumeci: " Turisti provenienti da zone gialle farebbero meglio a rimandare di qualche settimana il loro arrivo in Sicilia"

«L’ho detto, e lo ripeto, i turisti provenienti dalle zone gialle farebbero meglio a rimandare di qualche settimana il loro arrivo in Sicilia. Il mio è un appello alla prudenza, nell’interesse di tutti. La Sicilia è e resta, finora, una regione sicura, dove trascorrere la vacanza in un clima assai propizio. Per questo da giorni invito tutti, anche certa stampa, a non fare terrorismo psicologico. In ogni caso, chi arriva da una zona colpita dall’epidemia ha il dovere di informare le autorità sanitarie siciliane, come stabilito dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri».
Lo precisa, in una nota , il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci

Approvato l'atto Aziendale dell'ASP di Messina, l'Assessorato per la Salute ne certifica la conformità al DA 22/2019

(Comunicato) Con decreto 112/2020 dell'Assessore Regionale per la Salute Ruggero Razza è stato approvato il nuovo atto aziendale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, il documento di programmazione che redige una mappa aggiornata dei servizi sanitari erogati in tutto il territorio metropolitano.
Il decreto Assessoriale, che prende atto del parere favorevole espresso anche dalla Giunta Regionale di Governo, certifica la bontà del lavoro fatto dallo Staff della Direzione Generale e dichiara la conformità dell'atto aziendale dell'A.S.P. di Messina alla programmazione sanitaria nazionale e regionale.
Sono già da tempo in atto le procedure per redigere la nuova pianta organica aziendale, che dovrà essere deliberata entro il prossimo 31 marzo.

Carnevale eoliano 2020, serata finale. Primo gruppo di 7 foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

Buon Compleanno!

Auguri a Simona Minutoli, Marco Raffiti, Michele Pastore, Flavia Subba, Annamaria Prestipino, Norina Cappadona, Michele Rando, Serena Costanzo Joly, Gianna Ziino, Manfredi Morabito, Alberto Taranto, Maria Rosa Natoli, Luna Mazza, Elide Podetti Alizzo.

E la febbre suina torna a far paura (dalla Gazzetta del sud di oggi)

Nota bene: Abbiamo fatto una ricerca e possiamo tranquillamente dire che l'uomo, del quale si parla nell'articolo come originario di Lipari, in realtà è nato a Messina, anche se da tempo risiedeva nell'arcipelago. 

LIPARI: Pomice...Viaggio all'inferno (numero 0)

Delle cave di pomice di Lipari, della triste vita dei cavatori, ne hanno parlato diversi viaggiatori-scrittori che hanno raggiunto le isole e scritto di queste. Spesso ne viene fuori l' immagine di un vero e proprio“inferno dantesco”.
Nei giorni a venire vi riproporremo alcune delle testimonianze di questi viaggiatori e chiuderemo la rassegna , con uno scritto del compianto prof. Giuseppe Di Perri.
Il tutto illustrato da foto significative che danno l'idea di cosa è stata la pomice e quale principalmente la vita dei cavatori.“Qui un operaio della pomice è considerato come un qualunque arnese di lavoro, pochissimo valutato anche quando è in piena effícienza di rendimento e poi abbandonato al suo destino e messo da parte come un limone spremuto quando non è più in grado di rendere.[...] DI PERRI

Corsa straordinaria della Laurana per Vulcano - Lipari - Rinella e viceversa

COMUNICATO STAMPA

Si rende noto che la Compagnia di navigazione Siremar Caronte & Tourist ha disposto una corsa straordinaria della nave Laurana con il seguente itinerario/orario:
- Milazzo - Partenza: 13.15
- Vulcano - Arrivo: 14.45
- Vulcano - Partenza: 14.55
- Lipari - Arrivo: 15.20
- Lipari - Partenza: 15.30
- Rinella - Arrivo: 16.25
- Rinella- Partenza: 16.35
- Lipari - Arrivo: 17.30
- Lipari - Partenza: 17.40
- Milazzo - Arrivo: 19.30

L’Amministrazione Comunale

Ricordando... Silvio Di Franco.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Eolie: E' isolamento!

Come da previsioni l'arcipelago eoliano è, in atto, isolato. Fermi nei porti navi ed aliscafi. 
Difficile, se non impossibile, stante le condizioni meteo, che oggi si muova qualcosa.

mercoledì 26 febbraio 2020

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 26.02.20

Come eravamo: La Chiesa del Pozzo, la Torre di Mendolita, Il C.so Vitt.Emanuele di Lipari con l'ingresso al Palazzo vescovile e le gibbie

Da Messina la proposta di un nuovo modello di messa in rete dei servizi di emergenza-urgenza

(Comunicato) Senza integrazione ospedale-territorio nel sistema di emergenza-urgenza si mette a rischio una risposta efficace alla domanda di salute e parliamo, in molti casi, anche della vita stessa dei cittadini. Questo l’indirizzo del Direttore Generale dell’ASP di Messina, Paolo La Paglia, che indica come “la strada da seguire sia la messa in rete dei servizi; dalla città peloritana si lancia un modello che potrebbe essere il comune denominatore anche a livello regionale ”.
Il direttore generale evidenzia, in questo senso, la proposta (vedi di seguito alcuni spunti sintetici e il grafico) di riorganizzazione del settore presentata dal Dott. Enzo Picciolo, dirigente medico del Sues 118 e stretto collaboratore della Direzione Generale dell’ASP di Messina, dal titolo: “Incrementare lo sviluppo organizzativo del sistema di urgenza-emergenza - progetto pilota per il bacino di Messina”.
“Il progetto - spiega La Paglia - prevede la realizzazione nella provincia di Messina di un modello di sinergia funzionale tra ospedale e territorio in una logica di sistema, con il coinvolgimento delle strutture e dei professionisti impegnati nella gestione dell’emergenza, con il fondamentale coinvolgimento dei Pronto Soccorsi di tutte le Aziende Sanitarie della provincia di Messina e del SUES-118, affidando l’attività di coordinamento all’Azienda Sanitaria Provinciale, che già gestisce tutti i servizi territorio-ospedale”.
“Il modello dipartimentale – spiega Enzo Picciolo - supera il concetto di semplice coordinamento e permette una reale integrazione dei professionisti impegnati nella gestione dell’emergenza; la riorganizzazione dei processi di cura nel disegno di rete – continua Picciolo - presuppone la collocazione del paziente al centro del sistema; il capitale umano è la risorsa più preziosa che esiste all’interno del sistema dell’emergenza.
Del progetto di Enzo Picciolo in modo schematico si riportano i principali punti:
➢ Gestione unica in ambito di bacino con unica direzione gestionale del sistema per tutta la provincia, con personale indistinto nei ruoli ospedale/territorio assicurando una presa in carico unica e completa del paziente in fase critica;
➢ Facile compensazione di eventuali carenze di personale;
➢ Processi di mobilità del personale facilitati dal fatto che riferimento non sarà la sede di lavoro ma l’intero bacino messinese;
➢ Rimozione dei conflitti di competenza tra le figure professionali preposte alla gestione dell’emergenza.
➢ Facilitazione della rotazione del personale nelle varie articolazioni (medici/infermieri che operano in Pronto Soccorso/Ambulanza e C.O. 118), ai fini dell'acquisizione di maggiori competenze;
➢ Condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici in tutte le fasi del soccorso, dal domicilio del paziente all’ospedale;
➢ Gestione , con diminuzione dei costi, dei trasferimenti secondari.
Il modello proposto è di facile realizzazione e supera logiche individualistiche che il vasto territorio dell'area metropolitana non può più permettersi.

Carnevale eoliano 2020: Il video del carro "Si alla vita", quarto classificato. Il video è del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero.

Da stamane stiamo pubblicando i video dei carri allegorici e del mini-carro che hanno preso parte al Carnevale eoliano.
Non abbiamo il video del carro di Filicudi "Tra cielo e mare" e del mini-carro "L'isola di plastica".
Se volete inviarceli, per vederli pubblicati, potete farlo al numero whatsapp 3395798235 o su messenger del nostro direttore. La terza pubblicazione è quella del carro quarto classificato "Si alla vita"

Lavoro: parte “Garanzia giovani 2”, domani presentazione a Palazzo Orleans

Verrà presentato domani (giovedì 27 febbraio), dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il nuovo Piano “Garanzia giovani 2”, con il quale vengono stanziati oltre duecento milioni di euro per migliorare i livelli di occupazione dei giovani siciliani. L’appuntamento è alle ore 11 a Palazzo Orleans. Saranno presenti anche gli assessori regionali al Lavoro Antonio Scavone e alla Formazione professionale Roberto Lagalla.
Obiettivo principale del programma è quello di diminuire le distanze tra i giovani dell’Isola e il mercato del lavoro, offrendo misure concrete come i tirocini, la formazione mirata all'inserimento lavorativo e l'apprendistato per la qualifica e il diploma.

Cinquantaseienne liparese tratto in arresto dai carabinieri a Lipari.

Un 56enne liparese è stato tratto in arresto ieri sera dai carabinieri di Lipari, nel corso della serata finale del Carnevale eoliano.
Dovrà rispondere dei reati di resistenza, minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Reati commessi nei confronti dei militari dell'Arma.

Coronavirus, le disposizioni delle Regione Siciliana in un video

Nuovo appalto...vecchi problemi. Operatori ecologici nel Comune di Lipari senza stipendio da quasi due mesi.

In attesa che "decolli" il servizio, previsto nell'ambito dell'appalto pluri-annuale, aggiudicato alla Loveral, continua ad essere problematica la vita degli operatori ecologici in servizio nel Comune di Lipari. 
Tra le varie problematiche che" puntualmente" si ripresentano vi è anche dell'erogazione degli stipendi. In questo momento la mancata erogazione di quanto loro spettante - da quanto apprendiamo - sta per toccare i due mesi. 
Sul perchè le voci sono discordi: c'è chi afferma che il Comune non ha provveduto a girare alla ditta i fondi necessari; chi, invece, addebita il ritardo a problemi burocratici; chi alla stessa Loveral. 
Una cosa però è certa: non si può scherzare con le tasche di questi lavoratori, l'erogazione puntuale dello stipendio è indispensabile poichè costituisce l'unica fonte di reddito per il sostentamento delle famiglie.

Carnevale eoliano 2020: Il video del carro "Potenti e perdenti", secondo classificato. Il video è del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero.

Da stamane stiamo pubblicando i video dei carri allegorici e del mini-carro che hanno preso parte al Carnevale eoliano.
Non abbiamo il video del carro di Filicudi "Tra cielo e mare" e del mini-carro "L'isola di plastica".
Se volete inviarceli, per vederli pubblicati, potete farlo al numero whatsapp 3395798235 o su messenger del nostro direttore. La seconda pubblicazione è quella del carro secondo classificato "Potenti e perdenti"

Buon Compleanno!

Auguri a Francesco Restuccia, Desire' Paino, Bartolo Cipicchia, Bartolo Scafidi, Giuseppe Cipicchia, Cesco Vivacqua, Giorgia Greco, Carmelo Pescetto, Antonella Gallo. 
La Farmacia Internazionale informa la gentile clientela che resterà chiusa dal 22 febbraio al 1 marzo per trasferimento locali. La nuova sede sarà in Via Vittorio Emanuele 131 (accanto Eden Bar) e il nuovo numero telefonico sarà 090/3505434.

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava: Nella notte, tra oggi e domani, burrasca di maestrale.

Dalla serata di oggi, Mercoledi 26, si prevede l'intensificazione dei venti di ponente maestro e aumento del moto ondoso sino a molto mosso.
Nelle ore notturne seguenti si prevedono raffiche burrascose di maestrale forza 8 con mare agitato e possibili mareggiate specie nel settore settentrionale dell'arcipelago.
i marosi potranno raggiungere al largo delle Eolie i 3,5 m di altezza con direzione NW . 
Durante le ore notturne, inoltre, si prevede il passaggio di brevi rovesci localmente temporaleschi nel settore orientale dell'arcipelago.
La mattinata di Giovedi si presenterà fresca e ventosa .Il moto ondoso tenderà a rimanere agitato fino al pomeriggio per onde di mare lungo,in temporanea attenuazione in serata.
Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook di MeteoEolie

Carnevale eoliano 2020: Il video del carro "E' tempo di cambiare", primo classificato.

Pubblichiamo a partire da adesso i video dei carri allegorici e del mini-carro che hanno preso parte al Carnevale eoliano. 
Non abbiamo il video del carro di Filicudi "Tra cielo e mare" e del mini-carro "L'isola di plastica". 
Se volete inviarceli, per vederli pubblicati, potete farlo al numero whatsapp 3395798235 o su messenger del nostro direttore. La prima pubblicazione è quella del carro primo classificato "E' tempo di cambiare"

Ricordando... Gianni Silvestro e Giuseppe Biancheri.

Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.

Carnevale eoliano 2020: Primo posto per "E' tempo di cambiare"

Con la sfilata di ieri sera e la premiazione è sceso il sipario sul Carnevale Eoliano 2020. 
La giuria ha decretato il primo posto per "E' tempo di cambiare" del Cantiere "Ignazio la Marmitta". 
Secondo posto per "Potenti e perdenti"del Cantiere "La Maschera" di Pellegrino.
Al terzo posto "Tra cielo e mare" del Cantiere di Filicudi
Quarto posto per "Si alla vita" del Cantiere "Defendemos l'allegria" di Cannistrà.
Per i gruppi mascherati premiato l'unico in gara "L'isola di plastica".
In pratica, ad eccezione tra l'inversione tra terzo e quarto classificato, quanto avevano votato i nostri lettori nel sondaggio.
Non sono mancate, ovviamente, come ogni Carnevale eoliano che si rispetti, le polemiche.

martedì 25 febbraio 2020

Coronavirus: Da domani scuole chiuse anche nel territorio della Città metropolitana di Palermo.

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo una riunione straordinaria della giunta regionale e un successivo incontro con i prefetti dell’Isola, ha disposto la sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, limitatamente al territorio provinciale della Città metropolitana di Palermo, a partire dalla giornata di domani, mercoledì 26 febbraio, e fino a lunedì 2 marzo.
Salvo diverse disposizioni, le lezioni riprenderanno regolarmente martedì 3 marzo. L’interruzione è finalizzata a dare seguito all’ordinanza regionale di Protezione civile che prevede, negli stessi giorni di interruzione delle attività didattiche, l’effettuazione di interventi di sanificazione e disinfezione straordinaria dei locali scolastici. Il provvedimento è stato adottato sentiti il sindaco della Città metropolitana, Leoluca Orlando, e l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla.