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venerdì 28 febbraio 2020

Droga: "notte di manette" tra Barcellona, Milazzo, Terme Vigliatore e le Eolie. A Lipari almeno 4 arresti


(Fonte: Gazzetta del sud) I “figli d’arte” di cosa nostra barcellonese avevano “tradito” il giuramento dei padri: niente droga nei nostri affari. E s’erano messi a gestire traffici di “roba” leggera e pesante accordandosi anche con le famiglie mafiose delle altre città siciliane, per rifornimenti costanti e prezzi abbordabili.
Non a caso, l’operazione antimafia dei carabinieri scattata in tutta Italia stanotte, si chiama “Dinastia”, e sono 59 gli arresti sparsi tra Barcellona, Milazzo, Terme Vigliatore e perfino nelle isole Eolie.
Basta citare due nomi tra gli arrestati per avere un lampo chiaro e forte: Vincenzo Gullotti, figlio di Giuseppe Gullotti “l’avvocaticchiu”, che per anni è stato al vertice della famiglia mafiosa barcellonese, condannato in via definitiva a trent’anni per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano, e che dopo le prime due lauree sta acquisendo la terza studiando dalla sua cella al 41 bis. Nunzio Di Salvo, figlio di Salvatore “Sem” Di Salvo, che è stato proprio il successore di Gullotti al vertice del gruppo barcellonese, di cui ha tenuto saldi in mano tutti i fili criminali per anni. Ma ci sono tanti altri giovani rampolli di “vecchie conoscenze” tra gli arrestati, non soltanto loro due.
Questa notte in provincia di Messina e in altre città italiane, i carabinieri del comando provinciale e del Ros hanno dato esecuzione a cinque distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dai gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 59 persone.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, violenza e minaccia, con l’aggravante del metodo mafioso.
L’operazione è stata denominata “Dinastia” perché rappresenta l’ulteriore sviluppo dell’analisi del territorio tirrenico effettuata in questi anni dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina e dai carabinieri, non soltanto nei confronti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto ma anche verso gli altri gruppi sparsi sul territorio.
L’indagine “Dinastia” ha portato all’arresto di affiliati e gregari della famiglia mafiosa barcellonese, che negli ultimi anni ha investito quasi tutte le sue forze nel settore del traffico di sostanze stupefacenti, per “integrare” i guadagni delle estorsioni.
Le nuove leve del clan, tra cui alcuni dei figli dei principali capi mafia barcellonesi, oramai da parecchio tempo in carcere, erano a capo di una struttura criminale che operava con metodo mafioso, nel traffico e nella distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana nell’area tirrenica dell’intera provincia di Messina e anche nelle isole Eolie, rifornendo ulteriori gruppi criminali satelliti, attivi nello spaccio ai minori livelli. L’operazione ha fatto luce anche su numerose estorsioni attuate da anni da esponenti della famiglia mafiosa a commercianti e imprese del territorio barcellonese.
NOTA DEL DIRETTORE - Sin qui l'articolo della Gazzetta del sud. A questo possiamo aggiungere che gli arresti a Lipari sarebbero almeno 4. Gli arrestati di Lipari sono stati trasferiti nottetempo con la motovedetta dell'Arma. 
I nomi di tutti gli arrestati saranno dati nel corso di una conferenza stampa, indetta a Messina per le 11. AGGIORNAMENTO: I LIPARESI ARRESTATI SAREBBERO ALMENO 5

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