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giovedì 7 gennaio 2021

E' deceduto Franco Mollica. Sabato i funerali


 Le onoranze funebri sono a cura della ditta

ALFA E OMEGA DI LIPARI

Ai suoi cari le condoglianze delle famiglie Sarpi e Favaloro e di Eolienews

E' deceduta la signora Matilde Salmeri detta "Pina"

Le onoranze funebri sono a cura della ditta

Alfa e Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Il decesso di Frank nella notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio. Lo chiarisce la famiglia

"Il decesso di Frank è avvenuto non prima della notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio. Il 5 mattino, infatti, ha presenziato ad un funerale e nel pomeriggio si è recato a fare visita ad un familiare, per poi rientrare in serata a casa".

Lo comunica ufficialmente la famiglia Mollica che vuole così smentire notizie non veritiere circolate sui social. Nel contempo invita tutti ad avere rispetto per il proprio dolore

Luca Chiofalo: "Ricostruire il senso (perduto) di comunità"

Riceviamo e pubblichiamo:

Assorbiti pressoché in maniera completa dall’emergenza causata dal covid-19, il dibattito politico e pubblico langue.

Non è chiaro, visti i distinguo e la difficoltà di riunire il consiglio comunale (non solo per motivi legati alla pandemia), se esista ancora una maggioranza, ma è certo che gli spazi di confronto politico e la possibilità di controllo sull’attività amministrativa sono ridotti al lumicino.

Forse inevitabile, visto il momento, che l’attività politica sia in stand-by, ma

le prossime amministrative non sono lontane -si svolgeranno (salvo sorprese) nella primavera del 2022- e le “grandi manovre” per prepararle dovranno, inevitabilmente, partire a breve.

Spero sia, finalmente, comune consapevolezza la necessità di evitare le aggregazioni-accozzaglia con finalità esclusivamente elettorale, le quali (magari) vincono le elezioni ma poi producono poco o nulla di significativo, lacerate da divisioni dovute a opposte visioni su troppi temi e da ambizioni e ‘necessità’ personali che travolgono quel poco che si era condiviso in sede programmatica.

Vincere le elezioni e non riuscire a muovere nulla, cosa a cui sembriamo rassegnati, vuol dire condannare le Eolie al declino.

Questa volta, si abbia la lungimiranza ed il buonsenso di partire da premesse diverse: il progetto, chiaro, coraggioso e comune, prima degli interessi particolari;

la qualità di idee e uomini prima del mero calcolo elettorale e dei “potentati” da garantire.

Perché il tempo è scaduto e non possiamo più rimandare scelte necessarie rivolte al progresso socio-economico dell’arcipelago.

C’è da decidere, per dare sostanza e concretezza agli sbandierati (ma sterili) propositi di riqualificazione dell’offerta turistica e ad un posizionamento di mercato più consono al pregio delle isole, quali strumenti di tutela ambientale e valorizzazione territoriale adottare;

vanno rimesse in sesto le disastrate casse comunali e tutti i servizi al cittadino, divenuti in ogni settore disservizi, a cui si lega la premessa di restituire dignità e capacità operativa ai pubblici uffici, prostrati da carenze di personale e impotenza oggettiva (e deprimente per i dipendenti) di gestire e controllare efficacemente il territorio.

È necessario, soprattutto, ricostruire il senso (perduto) di comunità, stimolare una partecipazione collettiva al raggiungimento degli obiettivi e ridare fiducia e possibilità alle migliori energie umane di queste isole, troppo spesso messe in un angolo e umiliate dal mercimonio squallido che sembra aver pervaso ogni ambito della vita pubblica.

Servono costruttori di futuro, la palude di “comparanze e convenienze” in cui siamo impantanati va bonificata.  

La politica Eoliana torni ad accendere sane passioni: i problemi delle isole (reali e pesanti) vedranno più facilmente soluzione.  

 CORDIALMENTE

LUCA CHIOFALO

Covid: ieri in Sicilia somministrati 6.203 vaccini. Complessivamente sono circa 36mila

Sono 6.203 le persone che ieri in Sicilia hanno ricevuto il vaccino anti-covid. Dall'avvio della campagna vaccinale nell'Isola sono già state somministrate, complessivamente, oltre 35mila dosi di farmaco su altrettanti cittadini rientranti nel target attuale previsto dal Piano nazionale.

Strade dissestate a Lipari : affidati lavori urgenti per 100mila euro e di manutenzione straordinaria per 681mila euro

COMUNICATO
Considerato l’attuale stato di deterioramento delle strade, in particolare delle principali viabilità provinciali, di Lipari, così come delle altre isole, per cui era stato da tempo sollecitato dall’Amministrazione l’interesse per la messa in sicurezza delle stesse infrastrutture, si dà notizia che – grazie alla disponibilità della III Direzione viabilità della Città Metropolitana di Messina e del Responsabile del Servizio Progettazione e Manutenzione stradale Zona omogenea Tirrenica Centrale – Eolie Ing. A. Sciutteri – per il mese di gennaio è previsto l’avvio di due importantissimi interventi in merito.

Sono stati infatti affidati, per un importo di 100.000 euro i “Lavori urgenti di messa in sicurezza di tratti vari sulle SS.PP. ricadenti nelle Isole Eolie”, tramite affidamento diretto alla ditta Icomen s.r.l. di Cesarò e, per un importo a b.a. € 681.000,00, i “Lavori di manutenzione straordinaria per migliorare i livelli di sicurezza lungo le SS.PP. 178, 179, 181/a, 181/b, 181/c, 181/d, 181/e, 182, 183, 184 ricadenti nelle isole di Lipari, Vulcano, Filicudi e Salina. (annualità 2020)” aggiudicati alla ATI Cadore asfalti s.r.l. – Cospin s.r.l. Unipersonale.

In attesa dell’avvio delle opere, l’Ufficio tecnico del Comune di Lipari e la Polizia Municipale stanno già predisponendo una serie di interventi “tampone”, nei punti di maggiore criticità, così da scongiurare eventuali rischi per la pubblica incolumità.

L’Amministrazione Comunale

Coronavirus a Messina, Alagna: "Ecco le misure che stiamo mettendo in campo. Lipari sarà sede di somministrazione dei vaccini".

L’emergenza Covid-19 nel Messinese continua a tenere alta l’attenzione, i contagi aumentano vertiginosamente e i maggiori attacchi sono rivolti all’ASP di Messina. Le ultime critiche arrivate da parte del sindacato Coas, hanno riguardato le modalità del V-Day tenutosi il 3 gennaio a Palazzo Geraci.

Insanitas ha chiesto una replica a Dino Alagna, direttore sanitario dell’ASP, che ha fatto anche il punto della situazione attuale, intervenendo su diverse questioni.

«Al momento- ha dichiarato- siamo impegnati nella vaccinazione con l’obiettivo di smaltire tutte le 3500 dosi che ci sono state consegnate. Ne abbiamo già utilizzate 2/3 e contiamo entro il 7 gennaio di finirle tutte, somministrandole anche nelle case di riposo e nelle RSA di Messina e Provincia. Fino a questo momento, i vaccini destinati all’ASP sono stati conservati nel presidio di Casazza dell’IRCCS Bonino-Pulejo, ma nelle prossime ore dovrebbe arrivare uno dei due frigoriferi a -80 gradi, ordinati dall’Azienda, che sarà destinato alla sede di Patti».

Ulteriori soggetti interessati dalla primissima fase di vaccinazione, potrebbero essere gli abitanti delle baracche di Giostra, nei confronti dei quali è stata prevista un’attività di screening che sarà avviata nei prossimi giorni: «Abbiamo avuto un tavolo tecnico con il sindaco- ha raccontato Alagna- e ho suggerito di effettuare contestualmente ai tamponi anche i vaccini, in quanto questa popolazione dovrebbe essere considerata fragile per le condizioni precarie in cui è costretta a vivere. Tra i partecipanti c’era anche il capo di Gabinetto Vicario dell’assessore alla Salute, il dott. Croce, che ha preso in carico la richiesta e la trasmetterà all’assessore».

Buone notizie per le Eolie: infatti, contrariamente a quanto previsto in precedenza, anche l’isola di Lipari sarà sede di somministrazione dei vaccini. Alagna annuncia che oggi invierà le dosi al presidio ospedaliero di Lipari per vaccinare il personale sanitario delle Eolie e successivamente quelle destinate agli anziani.

Alle accuse mosse dal Coas, che ha contestato il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie e delle precauzioni standard durante il giorno di inizio della campagna vaccinale, il direttore sanitario ha risposto così: «Siamo partiti in maniera simbolica la scorsa domenica e lo abbiamo fatto nella sede dell’ASP, non per derogare alle regole, ma per avere i media più vicini e veicolare al meglio il messaggio di adesione alla vaccinazione. Finora, quasi tutti i nostri medici e operatori sanitari hanno risposto positivamente, abbiamo avuto pochi dinieghi e la maggior parte ha compreso la necessità di fare questo passo per la sicurezza propria e dei nostri malati. Spero che si passi rapidamente alle vaccinazioni di massa, dentro le palestre e nei palazzetti dello sport. Quel giorno, erano presenti tutti i kit di emergenza necessari e abbiamo vaccinato colleghi molto giovani, con una bassissima propensione al rischio. Purtroppo, quello che ci penalizza è tutta la burocrazia connessa ad ogni vaccinazione, che risulta eccessiva e causa enormi rallentamenti, quando invece trovandoci in uno stato di pandemia, avremmo bisogno di vaccinare a tappeto tutta la popolazione».

Durante il confronto con il sindaco si è fatto cenno alla saturazione di tutti i 32 posti letto presenti al Covid Hospital di Barcellona: «Ho già parlato con la responsabile che è la dott.ssa Panella- ha riferito Alagna- Con l’arrivo di tre nuovi pneumologi che devono firmare il contratto e che spero di poterle inviare già in queste ore, potranno essere attivati altri 10 posti».

Secondo il direttore sanitario dell’Asp di Messina l’emergenza ha portato alla luce anche diversi problemi, che devono essere risolti indipendentemente dalla pandemia: «Non si può smettere di occuparsi del resto della Sanità e delle criticità che continuano ad esistere. Abbiamo carenza di personale, soprattutto anestesiologico e questo rallenta l’attività chirurgica. In questa fase, attraverso la struttura commissariale guidata dalla dott.ssa Furnari stiamo potenziando la medicina territoriale tramite l’assunzione di psicologi, biologi, infermieri e medici, che avviene con contratti temporanei, ma bisogna pensare anche al post-Covid ed intervenire in modo definitivo. Inoltre, l’esperienza sul campo ci sta mostrando che occorrono sempre più servizi di tipo sociosanitario che devono essere erogati dall’ASP. Ci sono aspetti come la fragilità, la solitudine, l’assistenza agli anziani, lo smaltimento dei rifiuti speciali, che devono essere presi in considerazione».

Un altro punto importante, su cui Alagna intende prendere provvedimenti è la digitalizzazione dei servizi: «I medicini di Medicina Generale si trovano a seguire i propri pazienti tramite collegamento telefonico, quando servirebbero piattaforme per effettuare teleconsulti, che potrebbero essere utili anche in futuro. Il sistema di teleassistenza dovrebbe essere implementato anche nelle isole minori, e sopperire in questo modo a diverse esigenze. La lezione che abbiamo imparato grazie all’epidemia è che bisogna cambiare paradigma e modificare l’attuale assetto delle aziende sanitarie, offrendo i nostri servizi in maniera differente. L’obiettivo che mi sono posto è quello di aumentare il livello tecnologico dell’ASP di Messina, iniziando dalla medicina di base e mettendo in rete i nostri ambulatori. Si tratta di un processo lungo e nel frattempo occorre anche affrontare i problemi quotidiani legati all’emergenza, che purtroppo sottraggono forze ed energie da dedicare al resto».

DALLA SUA SCUOLA IL SALUTO PER IL CARO AMICO E COLLEGA FRANCESCO MOLLICA

Se n’è andato in silenzio ed in punta di piedi come sempre era vissuto, gentile e discreto, la notte dei Magi, la notte della stella, all’inizio di questo nuovo anno che – speravamo – più clemente e meno duro.

Il nostro caro Franck (così lo chiamavamo) ci ha lasciati senza preavviso – lui che era di una puntualità e affidabilità massima, sempre disponibile sempre sorridente sempre scherzoso, con i colleghi con i docenti con i bambini con i genitori, un fratello un amico un compagno di scuola e di vita che ci faceva sentire tutti ragazzini con la sua voce giocosa e tonante ridere e sorridere nelle belle giornate e in quelle brutte.

Che triste risveglio in questo nuovo anno alla fine delle feste ritornare a Scuola senza di lui….. non ci sembrerà vero …. Un brutto sogno …. Ci sveglieremo ….

Lunedì mattina i bambini di Lipari non ritroveranno il loro più simpatico e affettuoso collaboratore scolastico al cancello di Lipari centro, Franck che li accoglieva con il sorriso, con una battuta, con uno sprone giocoso ad iniziare la giornata, a scaglionare i piedini a portare le cartelle a chiamare tutti uno per uno per nome una parola per tutti un gesto un saluto “Forza bambini !!…. Avanti tutti a scuola….. dai entrate che oggi fa freddo….” Con questo maledetto covid  lui era lì ogni mattina a regolare il flusso delle classi e delle entrate, sempre allegro, sempre entusiasta, mai stanco, sempre di buonumore, lui ci dava la carica a tutti. All’uscita chiamava i genitori uno per uno, conosceva tutti, nessun bambino gli sfuggiva.

Noi che eravamo la sua famiglia a Scuola oggi piangiamo il nostro amico e compagno perché non lo ritroveremo lunedì mattina davanti al cancello con la sua visiera con la sua mascherina con il suo vocione allegro, lui il più buono il più generoso il più sincero e altruista tra di noi….

“Franck …. non gridare da lassù …..parla piano …. Ti sentiamo ….. !!”

Mirella la DS, Grazia la DSGA.

Massimo il Presidente del Consiglio di Istituto, Tiziana l’Assessore P.I.

I colleghi: Salvatore, Francesca, Marinella, Giusy, Rosa, Arturo, Fabio, Giuseppe, Catena, Angela, Rosaria.

La Segreteria: Bartolina, Antonio, Nerina, Gabriella, Pina.

Accadde alle Eolie. 7 gennaio 2017: Bianche Eolie. Nella foto lo stadio Monteleone di Lipari


 

Nei "palazzi" della politica locale (28° puntata): Anna Spinella diventa assessore della giunta Bruno (1 aprile 2010)


 

Decesso di Frank Mollica. La famiglia: "smettetela con le congetture"

Ci ha contattato la famiglia del povero Frank Mollica autorizzandoci a smentire tutte le voci, congetture che si stanno creando attorno al suo decesso.

"Frank - ci tiene a precisare la famiglia - è morto nel sonno e questa è l'unica certezza"

Ciao Frank!


Nel salutarti, con un grande dolore nel cuore, condivido questa foto dei tempi belli, con la squadra della Folgore, quando eravamo felici e spensierati.

Con te và via un pezzo della mia gioventù.

Ti sia lieve la terra!

Buon Compleanno a Patrizia Puglisi, Manu Li Donni, Alessandro Finocchiaro, Giannuzzo Tirrito, Miriana Iurato, Andrea Sirder, Francesco Caprara, Gianpiero Profiliø, Vittorio Megna, Sonja Raffaele

mercoledì 6 gennaio 2021

Coronavirus in Sicilia: 1.692 nuovi positivi, 29 i morti

Sono 1.692 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 9.767 tamponi processati. Le vittime sono state 29 nelle ultime 24 ore che portano a 2593 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 37.739 con un aumento di 313 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1384, 4 in meno rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1190, 8 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 194, 4 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1350. La distribuzione nelle province vede a Palermo 485 casi, Catania 449, Messina 207, Siracusa 193, Caltanissetta 91, Trapani 82, Agrigento 73, Ragusa 61, Enna 51.

Ricordando... Gasparino Monteleone, Pino Raffaele , Francesco Broccio , Umberto Mirabito

 Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito

Covid, iniziata riunione del Cts regionale con assessori Razza e Lagalla

«La crescita dei contagi non è inattesa. È il risultato di comportamenti che tutti abbiamo avuto modo di rilevare e documentati anche da alcune immagini arrivate dalle nostre città. Se da un lato osserviamo, fortunatamente, un'incidenza non critica dei ricoveri ospedalieri, dall'altro è opportuno prevedere concrete azioni contenitive parametrate alla situazione. Stiamo affrontando questi temi nella seduta odierna del Comitato tecnico scientifico regionale che è appena iniziata». Lo dichiara l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza che sta partecipando alla riunione del Cts insieme con l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla.

Covid, Razza: ieri in Sicilia somministrati oltre 10mila vaccini. Complessivamente circa 30mila

Sono circa trentamila le persone che in Sicilia hanno già ricevuto il vaccino anti-covid. In particolare, nella sola giornata di ieri, martedì 5 gennaio, in tutto il territorio regionale sono state complessivamente somministrate 10008 dosi di farmaco su altrettanti cittadini.
“In queste ore fa piacere registrare una forte presa di consapevolezza da parte del nostro sistema sanitario – commenta l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza –. Nel numero di vaccinazioni già effettuate siamo secondi in Italia. E’ un buon risultato, tuttavia soltanto l’inizio. La campagna vaccinale entrerà nel vivo dopo la prima fase, che coinvolge un numero ristretto di persone (operatori della sanità e ospiti delle Rsa). Nelle settimane successive, quando si passerà ai cittadini over 80, lo sforzo dovrà essere maggiore e conto che ogni Azienda, nessuna esclusa, stia programmando sia la fase dei richiami che quella della vaccinazione di massa”

Intanto, secondo quanto programmato nell'ambito del Piano nazionale, ieri è giunto nell'Isola il nuovo approvvigionamento di vaccini che è già nella disponibilità dei centri di somministrazione.

L’assessore Razza ha quindi analizzato i nuovi parametri nazionali sulle aree regionali di rischio che abbassano l’indice Rt per il passaggio di zona: “Entreranno in vigore già questa settimana – afferma – perché il governo centrale ha ritenuto di recepire le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale, che ha espresso crescenti preoccupazioni per a crescita dei contagi, la diffusione del virus nel periodo festivo (anche per comportamenti individuali e familiari), la variabile inglese e lo stato di emergenza registrato in molti Paesi dell’Unione Europea. E’ una assunzione di responsabilità che viene chiesta alle Istituzioni e ai cittadini per garantire la campagna vaccinale nella sua fase iniziale”.

PAPA FRANCESCO: ANGELUS DEL 6 GENNAIO 2021

Pecoraro Scanio: “Eolie meraviglia naturale e turistica. Urge formalizzare il Parco Nazionale Arcipelago dei Vulcani".

Fare presto per il rilancio turistico dell’arcipelago delle Eolie. Questo l’appello del Presidente della Fondazione UniVerde e già ministro Alfonso Pecoraro Scanio. “Le Eolie sono una delle più grandi risorse turistiche del nostro paese. Da Ministro dell’Ambiente, nel 2007, ottenni di inserire nella legge dello Stato la norma che faceva delle splendide isole siciliane un’area protetta, il Parco Nazionale Arcipelago dei Vulcani. Sono convinto che bisogna assolutamente arrivare a una formalizzazione dell’istituzione” dichiara Alfonso Pecoraro Scanio.

A proposito dell'emergenza Stromboli...Ci scrive Agostino Portelli

Caro Direttore,
 leggo sul Suo giornale gli scritti dell'emergenza Stromboli. 
Non per vanteria ma in quella squadra (di altri tempi) ho avuto l'onore di esserci e principalmente di aver partecipato unitamente a signori colleghi del Corpo di Polizia Municipale, al fianco di un grande come Bertolaso e di un grande Sindaco in prima linea al nostro fianco giorno e notte. 
Grazie saluti
Agostino Portelli

Accadde alle Eolie. 6 gennaio 1957: La befana all'Opera materna e infanzia di Lipari


 

Buon Compleanno a Emanuela Stella, Carmelo Munafò, Grazia Rita Giardina, Sandro De Luca, Adriana Castorino, Felice D'Ambra, Emma Portelli, Daniele Villani, Luca Famularo, Bartolo Cannistra, Santo Scirè, Maria Cusolito, Mariapaola Puglisi, Stefania Famularo, Elisa Sarpi, Alessandra Cambria, Nadia Petracc, Tony Maniaci

martedì 5 gennaio 2021

Cardiologia: Comitato "L' ospedale di Lipari non si tocca" ricorda scadenza convenzione e sollecita reperibilità notturna e servizio nei giorni festivi

Una pec è stata inviata oggi dal comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" all'ASP5, questo il testo:
Con la presente,  si desidera ricordare l'imminente scadenza ( 17 gennaio p. v.) della convenzione tra l'Asp di Messina e l'ospedale Papardo, per le prestazioni di cardiologia presso il P. O. di Lipari. 
Con la stessa si desidera ribadire la necessità di estendere la suddetta convenzione, con reperibilità notturna dei cardiologi e servizio nei giorni festivi. 
Si ricorda, inoltre, che il nostro nosocomio è ancora in attesa delle attrezzature (promesse) per l'esecuzione delle "prove da sforzo", e l'esecuzione dell' holter pressorio. 
Certi di un vostro celere riscontro Porgiamo distinti saluti

Scuole superiori, Lagalla: “Anche in Sicilia rientro in presenza l’11 gennaio”

Gli studenti degli istituti secondari di secondo grado della Sicilia e dei corsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) non torneranno in classe in presenza prima del prossimo 11 gennaio. Lo ha stabilito l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, uniformandosi alla nuova disposizione del Consiglio dei ministri, che ha differito a lunedì prossimo la data di attivazione della didattica in presenza negli istituti superiori del Paese. Ne consegue che gli istituti superiori che riprenderanno le attività dopo le vacanze natalizie a partire dall’8 gennaio continueranno per alcuni giorni a operare in modalità “didattica a distanza”. Stessa cosa per la formazione professionale in obbligo scolastico.

“Da parte sua, il governo regionale si riserva di acquisire dal Cts regionale i necessari aggiornamenti tecnico-sanitari, al fine di assumere decisioni conseguenti sulla data di ammissione in presenza del 50% degli studenti che frequentano le scuole superiori – dichiara l’assessore Lagalla – Al tempo stesso, saranno verificati gli adeguamenti disposti a carico della rete regionale del trasporto pubblico”.
Resta, invece, confermata l’attività didattica in presenza, sin dal primo giorno di riavvio delle lezioni, per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per la secondaria di primo grado”.

Coronavirus Sicilia, oltre 1500 nuovi casi

Sono 1.576 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 9.537 tamponi processati. Le vittime sono state 36 nelle ultime 24 ore che portano a 2564 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 37.426, con un aumento di 848 casi. Negli ospedali i ricoveri di pazienti Covid sono 1388, 21 in più rispetto a ieri, 1.198 in regime ordinario (17 in più) e 190 in terapia intensiva (+ 4). I guariti sono 692. La distribuzione nelle province vede a Catania 396 casi, Palermo 383, Messina 222, Ragusa 47, Trapani 286, Siracusa 48, Caltanissetta 132, Agrigento 39, Enna 23.

E' accaduto il 5 gennaio... lo scorso anno

"Saccheggiati gli agrumi nella nostra proprietà a Pirrera. Vergognatevi". Lettera - denuncia di Alice Marra

Riceviamo e pubblichiamo: 
Cara redazione di Eolie News, vorrei che pubblicaste una mia lettera alla comunità, in merito a un furto subito in questi giorni di festa. Vi ringrazio anticipatamente per il lavoro che svolgete.

Cara comunità Liparota, non amo i riflettori, quindi mi costa molto espormi per denunciare quanto è capitato a me, e alla compagna del mio defunto padre, con cui condivido la proprietà a Lipari. 
Qualcuno della nostra gente, tra il 29 Dicembre e il 5 Gennaio, probabilmente approfittando delle limitazioni negli spostamenti e del conseguente calo di controllo sulla nostra proprietà a Pirrera, o forse convinto che la proprietà non sia controllata affatto, ci ha sottratto la stragrande maggioranza degli agrumi dagli alberi. Un vero e proprio saccheggio, un furto in piena regola, con violazione della proprietà privata per giunta. Cedri, pompelmi, arance e limoni; guardati maturare nel corso dell’anno, innaffiati, potati e curati con grande amore e pazienza, completamente saccheggiati da prepotenti figuri, che non hanno avuto la decenza di chiedere, o di ringraziare per quanto preso. 
Questa è una vera vergogna, che non vale la pena di essere commentata, ma questo non vuol dire che debba cadere il silenzio sulla vicenda. 
È importante parlare di queste ingiustizie, per i moltissimi come me, che non possono sorvegliare il proprio terreno h24. Ai ladri di agrumi dico solo una cosa: Vergognatevi.

Alice Marra

Liberty Express: Assessore Orifici chiede incontro e soluzione ai problemi creatisi


Solennità dell'Epifania. Sante Messe a San Giuseppe, Quattropani e Porto Salvo

Ospedale. Non arriva l'anestesista per il cambio. ASP5 partita la vaccinazione anti-Covid dei sanitari ma a Lipari no

L'anestesista (l'unica rimasta) in servizio all'ospedale di Lipari (h.24 dal 1° gennaio) doveva ricevere il cambio ma il collega che doveva sostituirla si è messo in malattia. 

Per la professionista, alla quale è dovuto il più che meritato riposo, resterà "prigioniera" nel nosocomio o, come sarebbe logico, arriverà il sostituto?

Intanto oggi in tutta (o quasi) l'Asp di Messina è partita la campagna vaccinale anti-Covid per il personale sanitario.

Abbiamo scritto quasi perchè per Lipari ancora, da quanto apprendiamo, non ci si è organizzati e si assisterebbe ad un rimbalzo di responsabilità tra direttore sanitario e ufficio igiene

IL DOTTORE BALDANZA: "NON SONO AFFETTO DA COVID19, NÉ SONO RICOVERATO IN ALCUN OSPEDALE E GODO DI BUONA SALUTE. INVITO A VACCINARSI""

Riceviamo e pubblichiamo: 

Per un caso di probabile omonima, gira da qualche ora la notizia che il sottoscritto sarebbe ricoverato in ospedale a Milazzo o altro nosocomio perché colpito dal Covid19 e addirittura con necessità di casco per grave compromissione respiratoria.

Onde evitare inutili e pericolosi allarmismi,SMENTISCO CATEGORICAMENTE LA VOCE CHE STA CIRCOLANDO SUL MIO CONTO. Mi dispiace, si fa per dire, per quei miei 4 nemici, ma godo buona salute e sono regolarmente in servizio in ospedale a Lipari come ogni giorno. Ho effettuato di recente per mia tutela e su base volontaria sia il tampone, sia il test sierologico e sono negativo a entrambi. Sono in attesa di potermi vaccinare, questo si, ma è altra cosa rispetto alla voce che da qualche ora sta girando sul mio conto.
Qualora per disgrazia dovessi contagiarmi, non solo non avrei alcuna difficoltà o remora a informare chiunque anche pubblicamente perché essere covid positivi non è una vergogna e farlo sapere a più persone sarebbe un atto di alto senso civico per aiutarci tutti a contenere la pandemia attuale. Ieri a Salina circolava la voce che un altro collega in servizio a Lipari sia positivo al covid19, notizia totalmente falsa. Quindi invito chiunque a non mettere in giro voci false e che possono creare pericolosi quanto falsi allarmismi. Comprendo che siamo più o meno tutti stanchi e stressati in subordine alla pandemia in corso, ma stiamo attenti a non autoesasperarci di più con notizie false che posso solo fare danno.
Colgo l'occasione per invitare le persone di buonsenso a vaccinarsi appena sarà possibile perché vaccinarsi è un atto di responsabilità individuale e collettiva.

Comunicazione della dirigente Basile: Il 7 e 8 gennaio nessuna attività didattica al Conti

Cercasi babysitter

Cercasi babysitter... 
si cerca una persona che ami i bambini, che abbia voglia di ridere e giocare con i bambini.. e soprattutto che gli piace passare del tempo con loro (parco giochi, spiaggia, mare, laboratori creativi, giochi di gruppo).
I bambini sono due, la femminuccia quasi 5 anni ed il maschietto quasi 4 anni) 
Ricerchiamo qualcuno che cerchi continuità, perché il nostro lavoro è annuale e non vogliamo cambiare in continuazione babysitter in quanto i bambini si affezionano e poi stanno male. 
Per informazioni e ulteriori chiarimenti chiamare il 3315040066 - 3317847176

Giornate di storia eoliana a cura di Giuseppe La Greca : 5 gennaio 1908

Accadde alle Eolie. 5 gennaio 1914: Mareggiata a Canneto


 

E' deceduta la signora Concetta Immacolata Taranto ved. Biviano

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
Alfa e Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Nei "palazzi" della politica locale (27° puntata): Anna Spinella (assessore giunta Bruno 1 aprile 2010 - 2 gennaio 2012)


 

Buon Compleanno a Renzo Casamento, Cristina Andaloro, Eugenia Guadagna,Cristina Starvaggi, Mohamed Rahbib,Tony Acquaro, Rossella Basile

lunedì 4 gennaio 2021

Sicilia: Zambuto e Scilla nuovi assessori regionali

Marco Zambuto e Toni Scilla sono i due nuovi componenti del governo Musumeci. La nomina è stata formalizzata oggi pomeriggio dal presidente della Regione, che ha accolto le dimissioni presentate dagli assessori Edy Bandiera e Bernardette Grasso.

Zambuto, avvocato e già sindaco di Agrigento per 7 anni, avrà la delega alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali. Scilla, ex deputato regionale e presidente di Agripesca Sicilia, si occuperà di Agricoltura, sviluppo rurale e pesca. Entrambi appartengono a Forza Italia, come gli uscenti.

"Voglio ringraziare – sottolinea il presidente Nello Musumeci – gli assessori Grasso e Bandiera per l’apporto dato al governo con passione e impegno in questi primi tre anni di mandato. Ai nuovi assessori l’augurio di buon lavoro".

Coronavirus: 1.391 casi in Sicilia, 34 morti

    Sono 1.391 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 7597 tamponi processati. Le vittime sono state 34 nelle ultime 24 ore che portano a 2528 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 36.578 con un aumento di 987 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1367, 46 in più rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1181, 44 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 186, 2 in più rispetto a ieri. I guariti sono 370. La distribuzione nelle province vede a Catania con 396 casi, Palermo 295, Messina 210, Ragusa 69, Trapani 76, Siracusa 197, Caltanissetta 56, Agrigento 44, Enna 48.
     

Covid, ieri in Sicilia somministrati 4691 vaccini. Complessivamente oltre 11mila vaccinati

Dall'inizio della campagna vaccinale anticovid, sono oltre 11mila in Sicilia le persone che hanno già ricevuto il vaccino. In particolare, nella sola giornata di ieri, domenica 3 gennaio, nell'Isola sono state complessivamente somministrate 4691 dosi di farmaco su altrettanti cittadini rientranti nel target previsto dal piano nazionale.

E' accaduto il 4 gennaio...lo scorso anno

Una comunità di cultori delle Eolie. La lettera - appello del Centro Studi Eoliano

Sono passati quarant’anni da quando venne fondato il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani. Quarant’anni di rassegne cinematografiche, di attività editoriale, di convegni, conferenze, presentazioni di libri, concerti, incontri letterari, commemorazioni. Migliaia di eventi che hanno animato quaranta estati, e non solo, alle Eolie e in giro per l’Italia e per il mondo. Quei ragazzi che decisero di dedicarsi alla storia dell’arcipelago, che proposero momenti di riflessione, che sostennero attività di studio, aiutando laureandi, dottorandi, scienziati, professionisti a ragionare e scrivere delle nostre isole, oggi si sentono ancora ragazzi nello spirito.

Ma non basta: il tempo passa e il mondo evolve. Nuove tecnologie hanno rivoluzionato le modalità comunicative, di studio e ricerca. Nuove sfide e nuove conoscenze si sono imposte sempre più prepotentemente modificando gusti, abitudini, stili di vita e di lavoro. Eppure, se pensiamo alla storia plurimillenaria delle Isole Eolie, al ruolo che l’arcipelago ha svolto attraverso la storia, non si deve pensare che il lavoro sia completato. Nuove scoperte in ambito storico, filologico, artistico, letterario e scientifico continuano a stimolare la voglia di conoscenza e di promozione dell’arcipelago eoliano. Sono numerosi i giovani che hanno deciso di dedicarsi allo studio delle isole, raccogliendo il testimone da chi è venuto prima.

In un mondo globalizzato, percorso dal reticolo immateriale di internet, i discendenti di coloro che partirono nel secolo scorso in cerca di fortuna e affermazione sentono il bisogno di conoscere qualcosa di più delle loro origini. È un fenomeno comune a tutte le popolazioni e a tutte le epoche, e le nostre isole hanno da sempre affascinato chi le ha visitate o ne ha solo sentito parlare. Col passar del tempo molti testimoni del passato sono scomparsi, ma in molti casi hanno lasciato una traccia del loro passaggio, grazie a un video, un’intervista, un libro, un diario, attraverso fotografie, oggetti, attrezzi di lavoro che hanno a poco a poco composto un affresco corale fatto di donne e uomini, di mestieri e tradizioni, di valori e insegnamenti tramandati alle generazioni successive.

Oggi più che mai è importante il ruolo della memoria, collettiva e personale.  Memoria intesa come valorizzazione del passato che per molti versi rimane sempre attuale e che ci aiuta a vivere il presente, in un’ottica di salvaguardia e di rilancio, affinché i giovani di oggi siano consci dell’importanza del lascito culturale dei nostri avi, perché siano consapevoli del proprio ruolo di custodi e al tempo stesso di nuovi protagonisti di una bellissima storia che unisce i classici ai moderni, gli antichi ai contemporanei.

È importante che giovani studenti, semplici appassionati continuino il lavoro di chi li ha preceduti. Grazie ai nuovi strumenti tecnologici che abbattano le distanze tra continenti, sarebbe bello immaginare una comunità di cultori delle Eolie che approfondiscano lo studio, che rievochino fatti e personaggi, che mettano in rete un archivio di dati e materiali, proponendo incontri, anche virtuali, in cui non si smetta mai di parlare del vasto patrimonio artistico, storico e naturalistico delle Isole Eolie.

Questo vuole essere un invito a tutti i giovani di buona volontà che intendano proseguire il cammino intrapreso quarant’anni fa, con il loro entusiasmo e la loro modernità, per non perdere la rotta che prima o poi li ricondurrà agli antichi approdi eoliani.

Riportiamo il testo del telegramma inviato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini al Centro Studi nel mese di aprile del 1983 in occasione del convegno per il quarantesimo anniversario della liberazione:

“Ora che la Repubblica è una realtà viva, non dimentichiamo che la sua storia passa anche da Lipari e che l’afflato ideale che ne ispirò la nascita e tuttora deve sorreggerne il cammino trova in questi luoghi la sua origine più vera e più nobile; nella fede, nel disinteressato impegno, nella fraterna solidarietà che la dittatura fascista mai riuscì a piegare”. (Sandro Pertini)

Lipari, 4 gennaio 2021

                                                   Centro Studi Eoliano

Casella pec piena al Comune? Sentenza Cassazione stabilisce che mail del cittadino deve intendersi come notificata. Responsabilità è dell'ente

 Riceviamo da Lino Natoli e pubblichiamo

Faccio riferimento alle lamentele di diversi utenti che ricevono dall'indirizzo pec dell'ufficio idrico del comune di Lipari il messaggio di mancata accettazione dovuta alla casella piena per inviare, di seguito, stralcio di una sentenza della Corte di Cassazione che fa riferimento alla mancata accettazione dei messaggi pec dovuti al fatto che il destinatario omette di svuotare la cassella.

 


Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 14 febbraio – 21 maggio 2018, n. 12451

omissis..... sicché la comunicazione deve aversi per notificata allorquando la mancata consegna dipenda da cause imputabili al destinatario, come nel caso in cui, per mancata diligenza di questi, la casella risulti piena per prolungata (e dunque colpevole) assenza di lettura della posta elettronica.....omissis

Se ne deduce che il messaggio risulta a tutti gli effetti di legge ricevuto dal destinatario, anche se non ancora letto.

Accadde alle Eolie. 4 gennaio 2013: Rapina a Canneto

Nei "palazzi" della politica locale (26° puntata): Angela Mazziotta, candidata sindaco di Lipari

Buon Compleanno a Gianluca Zanca, Antonino Belfiore, Thomas Mangano, Emilio la Rosa, Rosy Berte', Stella Ziino

domenica 3 gennaio 2021

E' deceduta la signora Maria Foti in Foti

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
Alfa e Omega di Lipari

Sicilia: il totale delle vittime da Covid sale a 2.494

Sono 1.047 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia, a fronte di 6.319 tamponi effettuati, su un totale di 1.238.041 da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 26 decessi che portano il totale delle vittime, in regione, a 2.494. E’ quanto si legge nel bollettino di oggi del Ministero della Salute e della Protezione Civile. Il numero degli attualmente positivi in Sicilia raggiunge quota 35.591 mentre le persone ricoverate con sintomi sono 1.137 (+47 rispetto a ieri), 184 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). In isolamento domiciliare ci sono 34.270 (+3 rispetto a ieri). I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono ad oggi 58.462.

Fondi idrici, riconosciuto un diritto. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 3 gennaio 2021

Tsunami 2002: Gianluca Giuffrè plaude all'iniziativa di Mariano Bruno, dà disponibilità a collaborare e porta la testimonianza di quei giorni

Gentile Direttore,

Apprendo con piacere dal suo giornale online l’intenzione dell’amico, già Sindaco di Lipari, Mariano Bruno di scrivere un libro sulle vicende dell’emergenza Stromboli e del maremoto che colpì l’isola il 30/12/2002. Di quelle vicende ne sono stato in parte protagonista avendole vissute come abitante di Ginostra e come giornalista.

Una bellissima iniziativa per raccogliere le testimonianze di tutti gli attori e protagonisti di quegli anni e metterle insieme affinché si possa lasciare una storia alle future generazioni di un periodo che cambiò radicalmente tante cose nelle nostre isole e che portò alla svolta Ginostra, sotto la sindacatura Bruno, con il grande Guido Bertolaso e Il compianto senatore Franco Servello.

Metto a disposizione del dott. Mariano Bruno, se lo riterrà utile alla realizzazione del suo progetto, la mia esperienza, il mio archivio e parte del mio tempo.

Vorrei chiudere con una prima sommaria testimonianza di quei giorni, la mia:

“La mattinata del 30 dicembre fu molto tranquilla e stando a quanto era stato diffuso, da un momento all’altro “Iddu” sarebbe tornato alla sua normale attività.               Ero inquieto, qualcosa non mi quadrava. Intanto si era fatta l’ora del pranzo e per l’occasione avevo acceso il gruppo a gasolio per seguire il telegiornale, avrebbero parlato sicuramente di Stromboli e del vulcano. Infatti, a un certo punto, comparve sullo schermo una nota vulcanologa che minimizzava l’eruzione affermando che nel giro di qualche ora la parentesi eruttiva sarebbe terminata definitivamente.                                                                                                                 Proprio mentre l’esperta si riempiva la bocca di chiacchiere, sentii un rumore fortissimo e diverso dagli altri. Un rumore che non avevo mai sentito prima. Sembrava che qualcosa stesse friggendo all’ennesima potenza e che vi fosse una cascata a pochi metri da me. Capii subito che si trattava di un rumore che veniva dal mare.                                                                             

Saltai dalla sedia urlando: “Mamma, il maremoto...il maremoto."                         Avevo intuito che il pericolo arrivava dal mare e in un paio di secondi ero già sul monumento ai caduti per guardare verso il molo. molo.                           

Restai di sale, davanti a me l’apocalisse: Il mare si era ritirato dal suo letto naturale per oltre70/80 metri lasciando il fondale completamente scoperto. Ci si poteva camminare. Le alghe sembravano cespugli al vento e i pesci saltavano sul fondale senza più il loro prezioso liquido. Un muro d’acqua, alto oltre 10 metri, si abbatté subito dopo sulla la costa del villaggio spazzando via ogni cosa. Le barche scomparivano inghiottite come fuscelli e gli scogli volavano da una parte all’altra. La scena si ripeté uguale per almeno cinque volte prima che tutto si placasse. Dopo il silenzio; un silenzio surreale e pauroso. Mille pensieri attraversarono la mia mente scuotendo il mio corpo che tremava impaurito. Avevo assistito a qualche cosa di unico, avevo visto in faccia la potenza distruttiva della natura e del mio vulcano.                                                                               

La gente, nel frattempo accorsa sul monumento ai caduti, piangeva disperata. Nessuno compreso me sapeva cosa sarebbe successo nelle ore a seguire ma se quello era il segnale d’inizio, certo non c’era da stare tranquilli. In quei momenti pensi soprattutto al peggio ma l’adrenalina ti fa andare avanti avanti. 

La mia barca era salva e mi aveva salvato fermandosi il giorno prima in mezzo al mare. Quello era l’orario in cui sarei tornato da Stromboli con il giornale e il maremoto mi avrebbe investito in pieno facendomi scomparire per sempre inghiottito dalle onde. Ero stato risparmiato dal mio angelo custode. 

Presi il telefonino dalla tasca e avvisai il giornale del maremoto. Mario Di Paola, il redattore della mia pagina, mi disse di fare attenzione e se era il caso di abbandonare l’isola di corsa. Dopo, chiamai l’agenzia Ansa e una mia amica che lavorava al TG5 per raccontare l’accaduto. Ero arrabbiato e sconvolto.

Il TG5 decise di mandare in onda la mia telefonata e l’agenzia Ansa trasmise il mio racconto e così nel giro di un’ora tutto il mondo parlava del maremoto di Stromboli. Chiamai Stromboli e inizialmente nessuno rispondeva. Il villaggio di Stromboli, essendo per buona parte appena sopra il livello del mare, era stato investito in pieno. Solo Scari e la parte alta restarono illese ma dalla Centrale Enel a Piscità il disastro. La centrale elettrica allagata, alberghi devastati, case distrutte e anche tre feriti. Questo era il primo tragico bilancio. Fortunatamente non c’erano stati morti. Due ore dopo il disastro buona parte degli abitanti di Ginostra erano già stati evacuati con gli elicotteri, l’unico mezzo che in quel frangente poteva giungere nella frazione, mentre a Stromboli una nave della Siremar e poi un aliscafo imbarcarono parte della popolazione che per precauzione stava abbandonando l’isola. Insieme con una decina di compaesani decidemmo di restare nel nostro paesino. 

Tornato a casa, il telefono non finì più di squillare e tra le tante telefonate ricevute due, mi colpirono particolarmente. La prima fu quella del Capo della Protezione Civile Nazionale, Guido Bertolaso, che voleva rassicurarci e sapere com’era la situazione a Ginostra. Disse: “Gianluca, se volete, veniamo a prendervi. Io sto sbarcando a Stromboli, non vi lasciamo soli.”. Lo Stato era presente e questo era rassicurante. Ancora non conoscevo quell’uomo, mi era sconosciuto, ma dalle sue parole comprendevo la grandezza del suo animo. La seconda telefonata fu quella dell’ex direttore del settimanale Panorama, Raffaele Leone, che a quel tempo era caporedattore centrale del quotidiano “Il Giornale”. Raffaele era un amico, lo avevo conosciuto anni prima quando faceva il corrispondente per il giornale “La Sicilia”. Raffaele, non sapeva ancora che io avevo da poco cominciato a scrivere, mi chiamò semplicemente per sapere come stavo. Da quella conversazione, alla fine, venne fuori un articolo a mia firma pubblicato sulla prima pagina del suo giornale.  Per un giornalista alle prime armi finire sulla prima pagina di un giornale a tiratura nazionale e il massimo che si possa desiderare. 

Il resto del pomeriggio lo passai scrivendo, dettando pezzi e rispondendo al telefono sotto il rumore assordante degli elicotteri militari che sorvolavano l’isola.                    

Finito il mio lavoro accesi la televisione e uno dei primi servizi di Raitre fu proprio dedicato al maremoto di Stromboli. Restai basito e mi sentii un tantino tradito quando vidi l’intervista che il giornalista stava facendo in diretta agli sfollati che sbarcavano da un elicottero a Messina. Erano alcuni miei compaesani che fino a un paio d’ore prima stavano sull’isola decisi a non partire e adesso li vedevo in tv lontani e al sicuro. Mi sentivo solo e impotente ma non volevo partire. La notte la passai insieme ai miei genitori nella loro camera. Eravamo vestiti di tutto punto con le scarpe ai piedi e uno zainetto ciascuno con una torcia, i documenti, le pile di ricambio e una bottiglia d’acqua e così ci addormentammo alle prime luci dell’alba.                                                                             

Gran parte della nottata la passammo fuori in terrazzo a commentare l’accaduto e a scrutare i movimenti del vulcano. Ognuno di noi aveva studiato un eventuale piano di fuga e trovato un riparo in caso di lancio incontrollato di lapilli e scorie incandescenti.                                                                                                                           La mattina del trentuno, dopo aver bevuto un bel caffe ed esserci aggiornati su quanto stava accadendo, prendemmo una decisione molto dolorosa.                                                                                 

Eravamo rimasti veramente in pochi a Ginostra così come a Stromboli. C’era stato un vero e proprio esodo di massa. Mio padre voleva che andassimo via per qualche giorno; secondo lui non valeva la pena rischiare restando, era troppo pericoloso.     

La barca del “Rollo” era fuori uso, il maremoto l’aveva danneggiata, non c’era un approdo sicuro e l’unico modo per scappare in caso di necessità sarebbe stato l’elicottero ma con la bufera che sarebbe dovuta arrivare nella serata, anche l’elicottero non era tanto sicuro e poi in caso di cenere vulcanica nessun mezzo avrebbe potuto sorvolare la zona. Sentii il mio giornale e anche i redattori m’invitarono ad abbandonare il fronte e a spostarmi a Lipari, dove era stato creato un centro emergenza con tanto di sala stampa dove gli inviati di tutti i giornali e le televisioni nazionali seguivano l’evolversi dell’eruzione a stretto contatto con la Protezione Civile e i vulcanologi. Pensai e ripensai a cosa era più giusto fare e alla fine decisi di spostarmi con la famiglia. Chiamai il Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, che due ore dopo mando un elicottero per prelevarci. Avevo raccolto le cose più importanti e gli effetti personali cui tenevo di più in un borsone. Dentro ci avevo messo anche i pochi risparmi accumulati negli anni. Eravamo speranzosi ma in realtà non sapevamo quando saremmo potuti tornare a casa. Nel peggiore dei casi quello sarebbe stato il mio ultimo giorno a Ginostra, ero preparato a tutto.                                                                                         Il vento aumentava e l’invio dell’elicottero era sempre più in forse ma alla fine arrivò. Avevamo portato con noi anche il nostro cane Rinti ma il pilota non voleva farlo imbarcare dicendo che con la tempesta in corso non si poteva aggiungere altro peso sull’elicottero. Io ero risoluto e determinato e dissi al pilota: “ O sale il mio cane o resto a terra pure io.” Alla fine dopo una lunga contrattazione trovammo un compromesso. Potevamo portare Rinti a bordo ma dovevamo lasciare i bagagli. Non ci pensammo su due volte, saltammo a bordo e lasciammo le nostre poche cose ai bordi  dell'elipista.                                                      Il viaggio fino a Lipari fu veloce ma sembrava ugualmente che non terminasse mai. L’elicottero sobbalzava e i lampi sembravano centrarlo ogni volta. Piangevo, ma non di paura. Piangevo perché avevo dovuto abbandonare la mia casa, la mia vita e la mia isola e non sapevo quando sarei tornato; inoltre avevo dovuto lasciare la mia borsa con i documenti e i soldi. soldi.                    

Arrivai a Lipari che era già buio; in tasca non avevo i soldi neanche per comprare un panino e dovetti chiedere ai negozianti dell’isola di farmi credito per qualche giorno. Mi sentivo svuotato e perso, ma dovetti farmi coraggio. coraggio.  

La notte la passai con i miei a casa dei nonni materni che erano di Lipari e la mattina seguente mi piazzai al municipio, dove era stata allestita la sala stampa e da lì mi muovevo solo per mangiare o andare a dormire qualche ora. 

Dedicai anima e corpo alla mia professione di giornalista per tutto il tempo in cui restai a Lipari, in quel modo potevo vivere con apparente distacco ciò che mi era accaduto.                                                                                                                             Grazie alla scrittura e ai contatti che potevo avere come giornalista ero sempre super informato sull’attività del vulcano che era in continua evoluzione. Ebbi la fortuna, in quel frangente, di conoscere tanti colleghi anche famosi e importanti. Feci amicizia con Attilio Bolzoni di Repubblica, con Salvo Sottile di Mediaset e con tanti altri bravi giornalisti che negli anni a venire diventarono firme importanti. Uno su tutti Carmelo Abbate di Panorama che oggi si vede in tante trasmissioni televisive in qualità di opinionista e a volte di conduttore. Quel breve periodo per me, che ero alle prime armi, fu molto gratificate professionalmente.  Attilio Bolzoni, aveva il fiuto per le notizie e trovava sempre qualche cosa d’interessante da approfondire. Io seguivo tutti, ascoltavo e osservavo per poi mettere in pratica quello che avevo assorbito nei miei pezzi per la Gazzetta, che in quel periodo mi dava tutto lo spazio che volevo…..”

Gianluca Giuffrè