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giovedì 7 gennaio 2021

Luca Chiofalo: "Ricostruire il senso (perduto) di comunità"

Riceviamo e pubblichiamo:

Assorbiti pressoché in maniera completa dall’emergenza causata dal covid-19, il dibattito politico e pubblico langue.

Non è chiaro, visti i distinguo e la difficoltà di riunire il consiglio comunale (non solo per motivi legati alla pandemia), se esista ancora una maggioranza, ma è certo che gli spazi di confronto politico e la possibilità di controllo sull’attività amministrativa sono ridotti al lumicino.

Forse inevitabile, visto il momento, che l’attività politica sia in stand-by, ma

le prossime amministrative non sono lontane -si svolgeranno (salvo sorprese) nella primavera del 2022- e le “grandi manovre” per prepararle dovranno, inevitabilmente, partire a breve.

Spero sia, finalmente, comune consapevolezza la necessità di evitare le aggregazioni-accozzaglia con finalità esclusivamente elettorale, le quali (magari) vincono le elezioni ma poi producono poco o nulla di significativo, lacerate da divisioni dovute a opposte visioni su troppi temi e da ambizioni e ‘necessità’ personali che travolgono quel poco che si era condiviso in sede programmatica.

Vincere le elezioni e non riuscire a muovere nulla, cosa a cui sembriamo rassegnati, vuol dire condannare le Eolie al declino.

Questa volta, si abbia la lungimiranza ed il buonsenso di partire da premesse diverse: il progetto, chiaro, coraggioso e comune, prima degli interessi particolari;

la qualità di idee e uomini prima del mero calcolo elettorale e dei “potentati” da garantire.

Perché il tempo è scaduto e non possiamo più rimandare scelte necessarie rivolte al progresso socio-economico dell’arcipelago.

C’è da decidere, per dare sostanza e concretezza agli sbandierati (ma sterili) propositi di riqualificazione dell’offerta turistica e ad un posizionamento di mercato più consono al pregio delle isole, quali strumenti di tutela ambientale e valorizzazione territoriale adottare;

vanno rimesse in sesto le disastrate casse comunali e tutti i servizi al cittadino, divenuti in ogni settore disservizi, a cui si lega la premessa di restituire dignità e capacità operativa ai pubblici uffici, prostrati da carenze di personale e impotenza oggettiva (e deprimente per i dipendenti) di gestire e controllare efficacemente il territorio.

È necessario, soprattutto, ricostruire il senso (perduto) di comunità, stimolare una partecipazione collettiva al raggiungimento degli obiettivi e ridare fiducia e possibilità alle migliori energie umane di queste isole, troppo spesso messe in un angolo e umiliate dal mercimonio squallido che sembra aver pervaso ogni ambito della vita pubblica.

Servono costruttori di futuro, la palude di “comparanze e convenienze” in cui siamo impantanati va bonificata.  

La politica Eoliana torni ad accendere sane passioni: i problemi delle isole (reali e pesanti) vedranno più facilmente soluzione.  

 CORDIALMENTE

LUCA CHIOFALO

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