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giovedì 22 luglio 2021

Lettera aperta del Co.A.S. Medici Dirigenti: Per chiudere l'ospedale di Lipari la politica regionale sta facendo di tutto e di più

LETTERA APERTA

Al Ministro della Salute – ROMA

All'Assessore alla Salute Regione Sicilia



Oggetto: Quale futuro per l'Ospedale di Lipari?

È evidente che l'ASP di Messina non ha alcuna intenzione a mantenere attivo il P.O. di Lipari, come invece prevede la legge italiana per gli ospedali siti nelle zone disagiate. Non può che essere così se è vero, ed è vero che, seppur con grande enfasi la Direzione Aziendale abbia propagandato la formulazione di graduatorie per coprire i posti cronicamente vacanti nei vari reparti e servizi, l’offerta che viene fatta a chi si presenta per accettare un incarico a tempo determinato è scoraggiante: contratto di appena tre mesi per i chirurghi in periodo estivo (!?) come dire: non accettare, non ti vogliamo! Non parliamo poi degli anestesisti! Proporre di andare a lavorare a Lipari, nei tre mesi estivi con gli affitti alle stelle è semplicemente ridicolo se fatto in buona fede, una furbata se si vuole scoraggiare il volenteroso malcapitato.

Si ricorda quanto il DM 70/2015 prevede al riguardo per i presidi ospedalieri siti in zone disagiate. Infatti, occorre che siano garantite:

⮚ Un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto l’attività di medicina interna e di una chirurgia generale ridotta nonostante il basso volume di attività di queste unità operative, esse, devono essere integrate nella rete ospedaliera e garantire adeguati Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Pertanto, il PO Lipari deve essere dotato indicativamente di:

1. Un reparto di Medicina Generale con 20 posti letto e organico di medici e infermieri;

2. Una Chirurgia elettiva ridotta che possa effettuare interventi in Day Surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per casi che non possono essere dimessi in giornata;

3. la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica a garanzia di un supporto specifico nei casi risolvibili in loco;

4. Un Pronto Soccorso con adeguata dotazione di personale medico inquadrato nella prevista disciplina di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza.

La realtà è lontanissima da quanto previsto. Lo è ancor di più se si confronta la dotazione organica ultima approvata dall’ASP di Messina (tabella 1) con la realtà di oggi.

La delusione aumenta a dismisura, se ricordiamo quanto affermato il 2 settembre 2020 dall'Assessore Regionale alla Sanità Ruggero Razza: "Sono qui per migliorare la situazione all'ospedale di Lipari. A partire dal potenziamento dell'organico dei medici"...."Saranno coperti in tempi brevi i posti in organico con convenzioni che saranno stipulate con il Papardo o altre strutture; a Lipari vi sarà un elicottero fisso e in più sarà indetto un concorso specifico per l'ospedale eoliano per coprire ufficialmente tutti i posti vacanti. Chi sarà assunto avrà la garanzia di incentivi e ovviamente non potrà richiedere per un certo periodo il trasferimento”....

Nulla di tutto ciò si è verificato! La carenza di personale medico è drammatica!

È nostra opinione che, nonostante la Regione Siciliana con il D.A. n. 22/2019 abbia adeguato la rete ospedaliera a quanto previsto dal DM 70/2015 e ribadisca il mantenimento dell’Ospedale di Lipari in quanto zona disagiata insulare, la politica regionale per mano di quella aziendale stia facendo di tutto e di più affinché, per stanchezza, gli utenti dell’arcipelago eoliano, desistano dal formulare continue richieste di adeguamento dell’ospedale agli standard previsti, accettando infine la chiusura definitiva.

Alla luce di quanto sopradetto il Co.A.S. Medici Dirigenti chiede che:

⮚ Si faccia chiarezza, una volta per tutte!

⮚ Si smetta di prendere in giro la popolazione eoliana che paga le tasse profumatamente per avere un’adeguata assistenza sanitaria che a oggi non riesce ad essere garantita.

Non è credibile e solleva più di un sospetto un’ASP come quella di Messina che non trova le risorse economiche per le assunzioni di personale ma che trova, soprattutto nei periodi elettorali, vagonate di milioni di euro per acquistare costosi strumenti e fare faraoniche ristrutturazioni che già si sa saranno di nessuna utilità in assenza di personale medico e sanitario, indispensabile per renderle utili anche per gli utenti che le hanno pagate.

Un’ASP che si vanta, si fa per dire, d’essere virtuosa avendo risparmiato oltre 12 milioni di euro nell’anno 2020 sul personale e oltre 4 milioni di euro sul tetto di spesa per i contratti a tempo determinato (vedi tabella 2).


Di fatto, desertificando ambulatori, reparti e sale operatorie degli Ospedali della fascia tirrenica messinese, Lipari inclusa. Risparmiare quando il Titolo II del Decreto Calabria ha consentito il superamento dei tetti di spesa, a parere della Scrivente è stato come commettere un delitto. Intanto sull’isola sono già comparse strutture private pronte a coprire il vuoto lasciato dallo Stato.

L’Assessorato Regionale e il Ministero della Salute rispondano con chiarezza alle nostre contestazioni.

Il vice Coordinatore Provinciale Il Coordinatore Provinciale del Co.A.S. Medici Dirigenti

Dott. Emilio Cortese e Dott. Mario Salvatore Macrì

Porti, al via dalla Regione la gara per i lavori agli approdi di Filicudi

Dopo lunghi anni di disagi, gli scali portuali dell’isola di Filicudi, nell’arcipelago delle Eolie, si accingono a voltare pagina grazie ad un importante intervento voluto dal governo Musumeci. Nei prossimi giorni sarà infatti aggiudicata la gara, bandita dal dipartimento regionale delle Infrastrutture per oltre un milione di euro, che assicurerà la manutenzione straordinaria dei pontili di Filicudi Porto e di Pecorini a mare, opere che finalmente consentiranno a navi e, soprattutto, aliscafi di attaccare in sicurezza.

«Un impegno che avevo ribadito anche nel corso della mia ultima visita alle Eolie e che oggi viene mantenuto. Per l’isola e i suoi abitanti questi lavori rappresentano la fine di un vero e proprio calvario che aveva fatto accrescere, nel tempo, un senso di emarginazione a cui adesso il nostro governo pone rimedio». Questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo l’avvenuta pubblicazione della procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori nei pontili dell’isola.

«L’apertura delle buste - aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - è fissata per il 10 agosto, poi celermente procederemo all’affidamento e all’avvio dei lavori. È prevista, fra l’altro, l’installazione dei poggia portelloni per le navi, di scalette e respingenti per operare in sicurezza, nonché il ripristino dei basoli della banchina. Al posto di un cantiere in abbandono, grazie a questo governo regionale Filicudi avrà presto due approdi finalmente all’altezza delle aspettative di cittadini e turisti».

Servizi riabilitativi a Canneto. Un comitato ne chiede riattivazione e preannuncia esposto alla Procura

Al Direttore generale pianificazione Strategica

Assessorato Reg.le alla Salute – Dott. La Rocca

All’Assessore della Salute – Dr. R. Razza

Al Direttore Generale ASP 5 – Dott. B Alagna

Al Dipartimento delle Attività Socio Sanitarie Dr. N. Molonia

All’UOC Riabilitazione adulti e minori della provincia Dr. G. Quattrocchi

Al Sig. SINDACO del Comune di LIPARI

All’ Associazione CittadinanzAttiva - Sig. Tedros Marcello

Apprendiamo da fonti ufficiali che a  Canneto, precisamente nei locali del Centro Riabilitativo, si sono insediati, da alcuni giorni,  i presidi di Guardia Medica ed Usca di Lipari.

Eppure, a seguito di segnalazioni indirizzate all’URP di Messina, intervenute nei mesi scorsi, da parte di alcuni genitori di bambini fruitori del Servizio di Riabilitazione, riunitisi in Comitato promotore a sostegno del Servizio Riabilitativo, ci veniva comunicato che a breve sarebbe ripreso il  normale servizio.

Le attività riabilitative, sono stati infatti interrotte a causa della pandemia da Covid 19, nei primi mesi dell’anno 2020 e ad oggi, nonostante i reiterati solleciti formali e le rassicurazioni degli enti preposti, non sono mai state ripristinate.

La necessità che il Centro riprenda la sua normale attività è divenuta pressante per la stragrande utenza che, prima della situazione pandemica e non, aveva intrapreso un percorso riabilitativo; parliamo addirittura di trattamenti programmati, rivolti nella maggior parte dei casi a bambini e/o soggetti con particolari fragilità, anticipatamente pagati all’Asp e non fruiti.

E’ naturale chiedersi come mai tutte le altre strutture riabilitative presenti sul territorio abbiano regolarmente ripreso la loro attività a pieno regime e con le dovute modalità di prevenzione covid,  ed il Centro di Canneto risulterebbe invece chiuso già da più di un anno.

Perché una struttura del genere, fino a pochi anni fa, fiore all’occhiello dell’Asp di Messina, oggi è dimenticata?

Ricordiamo che il Centro Riabilitativo di Canneto ha permesso negli anni addietro la possibilità di intraprendere percorsi non solo specificatamente fisio terapici, ma  anche trattamenti psico motori e logopedici svolti da personale altamente qualificato che ha sempre garantito la presenza, la competenza e la professionalità ed ancora si è trattato di un servizio che ha visto coinvolta un’utenza notevole proveniente da ogni parte dell’Arcipelago Eoliano e sposando addirittura le esigenze personali  dettate dai difficoltosi collegamenti interisole.

La chiusura che ormai si protrae da molto tempo ha generato non solo gravi disagi ai fruitori delle prestazioni che, per ovvi motivi si sono trovati costretti a rivolgersi ai privati sopportando anche esose spese, ma fatto ancora più grave, la mancanza di inoperosità - qualificabile a parere nostro come  interruzione di pubblico servizio essenziale - ha causato a tutti coloro che, per questioni economiche, non hanno potuto permettersi lo spostamento verso altri Centri, un regredire dei progressi acquisiti se non addirittura un azzeramento dei risultati ottenuti con grande sacrificio.

Oggi più che mai, in questo momento di pandemia, diventa fondamentale poter effettuare i suddetti trattamenti sul proprio territorio senza doversi spostare dall’Isola ed allora è ovvio chiedersi: non sarebbe stato meglio consentire i trattamenti “a casa nostra” e con operatori sempre presenti sul territorio? Quella del Centro Riabilitativo di Canneto è un’ulteriore MORTIFICAZIONE che segna il nostro territorio e sarebbe stato più auspicabile un intervento volto ad adeguare ed  a  mettere in sicurezza la struttura per rilanciare il Servizio di Riabilitazione anziché rinnovare i locali per i presidi di Guardia Medica ed USCA che avrebbero sicuramente potuto trovare accomodazione da altra parte.

Tutto quanto premesso, si richiede alla SS.LL in indirizzo, ciascuna per le proprie competenze, di fornire una data esatta entro il quale i servizi riabilitativi (sospesi da quasi due anni) potranno essere riattivati e qualora non sia possibile prevedere una data certa, di conoscere le condizioni funzionali del Servizio di Riabilitazione di Canneto e con quali modalità si intende riattivare i servizi previsti.

Il comitato scrivente si riserva, in caso di mancata riattivazione dei servizi riabilitativi di presentare dettagliato esposto alla Procura della Repubblica competente al fine di valutare se sussistono ipotesi di reato connesse all’interruzione a tempo indeterminato del servizio.

Il Comitato Promotore

Francesca Giardina, Francesco Megna, Valeria Barretta, Rosangela Ziino, Silvia D’Onofrio

“Piccolo re di un’isola di pietra pomice”: il libro di Cortese presentato ai bambini della Primaria



L’autore Davide Cortese ha  presentato a Quattropani, nel parco dietro Chiesa Vecchia, il suo libro “Piccolo re di un’isola di pietra pomice” davanti ad un pubblico d’eccezione: gli alunni delle classi seconde della Scuola primaria di Lipari  IC ISOLE EOLIE. 

L’incontro con l’autore è stato organizzato dalle docenti Cettina Saltalamacchia e M.Grazia Mollica per offrire anche ai piccoli lettori uno spunto di lettura per l’estate e per la loro vita, riflettendo sulla condivisione e sulla libertà nella bellezza del dialetto eoliano. 

Grande ed entusiastica partecipazione di bambini e genitori ad una iniziativa di grande valore culturale e didattico. Complimenti alle valide Docenti ! Grazie ai bambini e genitori !
DS IC ISOLE EOLIE 

prof.ssa Mirella Fanti 

Accadde alle Eolie. 22 luglio 2015: Tragica vacanza per una famiglia originaria di Lipari

Al via domani la III Biennale del libro di Filicudi


 

Buon Compleanno a Giovanni Martello, Orazio Gisabella, Piero Maggiore , Nino Biviano, Roberto Greco, Bartolo Saltalamacchia, Beatrice Cortese, Francesco Mandarano, Giuseppina Picone, Alessandro Fonti , Tiziana Artale

Nel video di Bartolo Ruggiero l'inno a Santa Margherita, protettrice del GVPC di Lipari e i ringraziamenti all'arcivescovo Gangemi

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mercoledì 21 luglio 2021

Coronavirus: in Sicilia altri 550 positivi

Sono 550 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore su 14.234 tamponi processati e il tasso di positività sale al 3,9% (ieri era 3,1%). È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 552 i nuovi casi su 18.038 tamponi processati. Per quanto riguarda i decessi giornalieri, il bollettino di oggi ne annovera 9, viene però specificato che 4 si riferiscono al periodo maggio/giugno e "due non attribuibili al Covid".

Judo a Lipari: Stamane passaggio di cintura alla presenza del maestro Bisazza (5 foto)

La ritrovata presenza del Maestro Bisazza ha reso ancor più emozionante il momento in cui sono state  consegnate, agli atleti le cinture, da parte del vice presidente, Domenico Russo. Cinture consegnate per i meriti sportivi conquistati. 
La presenza alla cerimonia di tanti atleti e simpatizzanti dell'Associazione è stata anche occasione per illustrare le iniziative che si stanno mettendo in campo in vista della prossima stagione sportiva 2021 - 2022


Lo Cascio all'assessore De Luca: Ma le attività culturali programmate dall'amministrazione?


Esiste una differenza non trascurabile tra supportare iniziative altrui e idearle e programmarle in proprio. Molti comuni di località turistiche – ma non solo – propongono ricche stagioni di eventi culturali pensati e organizzati dai propri uffici e dai propri assessorati, spesso supportati da altre istituzioni. A Lipari abbiamo memorie lontane di questa sana abitudine, che forse all’assessore De Luca – più giovane di me – sfuggono: tra la fine degli anni Settanta e durante gli anni Ottanta, il teatro ospitava un fitto calendario di appuntamenti frutto dell'ingegno degli assessori al turismo – mi viene in mente l’eclettico e infaticabile Bartolino Famularo; degli anni Novanta, ricordo la Festa di Maggio inventata dall’amministrazione Giacomantonio, e ancora l’indimenticabile concerto diretto dal maestro Sinopoli. Forse era più facile? Magari sì, ma certamente le amministrazioni del tempo non beneficiavano delle risorse di un ticket di sbarco i cui proventi dovrebbero essere destinati anche ad attività culturali.
Da qui le mie considerazioni sulla latitanza che hanno infastidito l’assessore De Luca, persona indubbiamente sensibile ai temi e alle proposte culturali ma anche rappresentante di un'amministrazione che, temo per lei, si fatica e si faticherà ad assimilare agli esempi sopra riportati.
Infine, desidero fugare i dubbi che potrebbero sorgere nel leggere l'ultimo passaggio della replica assessoriale: anche Villa Santa Lucia offre il proprio supporto ai pomeriggi culturali eoliani, ospitando le iniziative del Centro Studi e l’assessore che le presenta nei propri spazi sempre con grande piacere.

Stipendi operatori ecologici sarebbe stato raggiunto accordo. Revocata assemblea di domani

Rapporto Isole Sostenibili 2021, Legambiente e Cnr-IIA presentano i dati. Buone pratiche e criticità nelle 27 isole minori italiane abitate.

Nel rapporto dell’osservatorio di Legambiente e CNR-IIA buone pratiche e criticità nelle 27 isole minori italiane abitate.

Le criticità più rilevanti sul fronte depurazione, approvvigionamento idrico ed energetico. Quasi il 40% delle isole non ha un sistema di trattamento delle acque reflue. Cresce la raccolta differenziata. Aumentano anche gli impianti fotovoltaici, ma a cifre e ritmi bassi: non raggiunti gli obiettivi al 2020.

Le buone pratiche dall’Italia e dal mondo e le proposte per la transizione climatica e ambientale

Per oltre due terzi, nel 2021, risultano ancora non interconnesse alla rete elettrica nazionalequasi il 40% non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue, nel complesso contano un numero di impianti per la produzione da fonti rinnovabili tra i più bassi del Paese e vedono circolare un numero troppo elevato di autoveicoli in rapporto al numero di abitanti: sono le isole minori italiane, intreccio straordinario di risorse ambientali, storico-culturali e paesaggistiche, ma anche sistemi fragili e isolati, particolarmente vulnerabili all’aumento delle temperature e alle pressioni antropiche legate alla forte affluenza estiva. Da sempre meta prediletta di quanti in cerca di evasione dall’ordinario, negli ultimi anni le isole minori nel mondo sono diventate palcoscenico d’interventi innovativi in ambito di energia, mobilità, ciclo delle acque e dei rifiuti e anche in Italia sono chiamate ad affrontare sfide cruciali per la conservazione del patrimonio che le caratterizza. Con un’occasione unica per il loro sviluppo in chiave sostenibile: i fondi previsti dal PNRR italiano appena approvato da Bruxelles.

Per comprendere meglio lo stato di avanzamento delle sfide che le attendono, Legambiente e l’Istituto Atmosferico del CNR (CNR-IIA) promuovono l’osservatorio “Isole Sostenibili” ed elaborano l’omonimo rapporto annuale che pone al centro le 27 isole minori italiane abitate: oltre a presentare numeri e dati, l’edizione 2021 si arricchisce del racconto delle iniziative sostenibili in corso e di quelle già attivate negli ultimi anni degli anni nelle realtà isolane analizzate.

Energia. L’approvvigionamento energetico rimane una delle principali sfide delle isole minori italiane abitateSono 20 su 27 quelle non interconnesse alla rete elettrica nazionale: Isole Pelagie, Isole Egadi, Isole Tremiti, Isole Eolie, Ponza, Ventotene, Ustica, Capraia, Isola del Giglio, Gorgona. Nonostante diverse presentino alcuni dei potenziali di soleggiamento e ventosità più promettenti in Italia, in queste isole larga parte dei fabbisogni viene garantito da vecchi e inquinanti impianti a gasolio portato via nave. I numeri delle installazioni di impianti da fonti rinnovabili sono, per contro, tra i più bassi a livello nazionale.

Tra fotovoltaico ed eolico, complessivamente, al 31 dicembre 2020 le isole minori contavano 2014 impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, per un totale di 15.764 kWe di potenza. Tra quelle non interconnesse la copertura del fabbisogno elettrico da fonti rinnovabili è molto bassa. Il migliore risultato si registra a Ustica, che ha raggiunto il 12%, seguita dalle isole Pelagie con il 6,22% e Ventotene con il 5%. Le altre isole non raggiungono il 5% e i valori più bassi si riscontrano su Isola del Giglio, Isole Tremiti e Salina.

Cresce, grazie agli incentivi introdotti dal Ministero per lo Sviluppo economico con D.M. 14 febbraio 2017, il solare fotovoltaico: sono 36 gli impianti installati dal 2018 a oggi nelle isole minori di Pantelleria, Ponza, Ustica e degli arcipelaghi di Pelagie, Egadi ed Eolie, per un totale di 531 kWe che vanno ad aggiungersi ai 2.700 kWe già installati nelle 20 isole minori non interconnesse. Purtroppo, i ritardi accumulati nell’emanazione dei decreti attuativi hanno portato al fallimento degli obiettivi previsti al 31 dicembre 2020, che puntavano a un’installazione complessiva di 11.820 kW. Ad oggi il fotovoltaico è presente in tutte le isole, anche se in alcuni casi con numeri molto bassi come nelle Isole Tremiti e a Salina, mentre le maggiori installazioni di impianti fotovoltaici si registrano nelle isole interconnesse di Ischia, Isola d’Elba e Sant’Antioco. L’altra fonte rinnovabile è il micro-eolico, presente solo a Pantelleria, Sant’Antioco e Ventotene. Per entrambe le fonti, il problema principale resta quello delle procedure di approvazione, complicatissime per i vincoli presenti e per l’atteggiamento contrario di diverse soprintendenze.

AcquaNel settore idrico, le isole minori si trovano ad affrontare da un lato il problema dell’approvvigionamento di acqua potabile, strettamente legato alla scarsità delle risorse presenti in loco, dall’altro quello della depurazione delle acque reflue, ancora oggi non garantita in tutte le isole. La carenza di acqua potabile costringe alcune di esse a dipendere (in certi casi anche durante tutto l’anno) dal trasporto attraverso navi cisterna o da impianti di desalinizzazione, con criticità che aumentano in estate. Mentre sul fronte depurazione, quasi il 40% delle isole analizzate non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue: sono Isola del Giglio, Linosa, Favignana, Marettimo, Levanzo, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea e Salina.

Rifiuti. Una gestione integrata del ciclo dei rifiuti che, per tutte le filiere possibili, non esca dal perimetro naturale delle isole è una sfida ambiziosa ma necessaria, specie in estate quando si assiste al quintuplicare del numero di presenze. Tra il 2010 e il 2019, la capacità di differenziare i rifiuti è cresciuta un po’ ovunque. Sei le isole che superano sia la media di RD del Centro Italia (58%) che quella del Sud (51%): Capri, Isola d’Elba, Maddalena, Pantelleria, Procida e Sant’Antioco. L’isola di Sant’Antioco risulta la più virtuosa raggiungendo l’80% di raccolta differenziata, seguita da Pantelleria e Maddalena, a parimerito con il 71%, e da Procida (70%). Rispetto al 2018, nel 2019 i maggiori incrementi nella percentuale di raccolta differenziata si sono osservati a Ustica (dal 5 al 20%), nelle Egadi (dal 15 al 38%), nelle Pelagie (dal 16 al 38%), nelle Tremiti (dal 21 al 38%) e a Salina (dal 39 al 51%). Con Ponza che guadagna qualche punto percentuale, ma resta ultima in classifica (9% di RD), e Ventotene dove si assiste invece a un peggioramento, con una differenziata scesa di 10 punti percentuali (dal 28% al 18%). Tra le voci che più pesano sul bilancio delle amministrazioni, troviamo proprio il trasporto via nave dei rifiuti indifferenziati verso gli impianti sulla terraferma: fondamentali pertanto, da parte delle amministrazioni locali, politiche di prevenzione per ridurre la produzione di rifiuto alla fonte, accelerando in parallelo la differenziata tramite il servizio di raccolta porta a porta.

Mobilità. Duplice la criticità osservata sulle isole anche in tema di mobilità: da un lato, nel collegamento con la terraferma, dall’altro negli spostamenti locali con i relativi picchi del periodo estivo. Il numero di autoveicoli per abitante si conferma, purtroppo, ancora troppo alto in molte isole minori, con i valori maggiori registrati a Lampedusa e Linosa (0,9 av/ab) e Pantelleria (0,8 av/ab). I più bassi invece a Capri (0,3 av/ab) e a Procida (0,4 av/ab). Le isole con il parco auto più giovane sono San Pietro con il 73% e Isola d’Elba con il 68% di euro 4,5,6; quelle con il parco auto più vecchio sono invece le Isole Pelagie e le Isole Tremiti che contano rispettivamente il 58% e 53% di euro 0,1,2,3. La sfida in questo caso è creare un’alternativa al mezzo privato e incentivare forme di spostamento a impatto ambientale zero, dall’elettrico allo sharing, dai percorsi pedonali a quelli ciclabili in sicurezza, spingendo sull’integrazione delle forme di mobilità collettiva e, in parallelo, bloccando l’accesso di auto dei non residenti in estate.

“I risultati dell’analisi dell’osservatorio confermano la necessità di accelerare negli interventi in chiave sostenibile nelle isole minori italiane. Alcuni progetti si stanno muovendo, con risultati incoraggianti come nella raccolta differenziata dei rifiuti e nel fotovoltaico. Ma i ritardi sono ancora rilevanti, specie sul fronte depurazione delle acque e nella crescita delle rinnovabili, con situazioni davvero inaccettabili per aree che dovrebbero puntare su un’offerta turistica sostenibile e di qualità. – osserva Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – Sulle rinnovabili, in particolare, occorre un cambio di passo, perché oggi la produzione elettrica viene garantita con centrali da fonti fossili, quando invece potremmo farle diventare al 100% rinnovabili, così come altre isole nel mondo stanno già facendo e come raccontiamo nel rapportoPositiva, ma ancora a livelli e ritmi troppo lenti, la crescita del solare fotovoltaico nelle isole non interconnesse: il fallimento degli obiettivi minimi di sviluppo di energia da FER fissati al 31 dicembre 2020 è paradossale, ma ha una spiegazione evidente: troppi ritardi nei decreti e troppi vincoli paesaggistici perfino per il solare integrato nei tetti. Le isole hanno delle incredibili potenzialità per diventare laboratori della transizione ecologica e serve una cabina di regia nazionale con chiari obiettivi da raggiungere, per accelerare gli interventi e spendere in modo efficiente le risorse previste dal PNRR”.

Francesco Petracchini, Direttore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (CNR-IIA) pone l’attenzione sulle iniziative in corso, affermando: “Siamo a lavoro per supportare le amministrazioni delle piccole isole nel percorso verso la transizione ecologica ed energetica e sono in fase di avvio una serie di progetti che si concentreranno soprattutto sull’efficientamento degli edifici, dell’illuminazione pubblica e della rete idrica, sulla mobilità sostenibile, con un occhio attento alla tutela del paesaggio. Ci auspichiamo una rapida attuazione dei progetti che parta dal dialogo e dalla coesione fra enti locali e nazionali, guardando anche agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione della Commissione Europea al 2030 e al 2050 e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU”.

Le proposte di Legambiente e CNR-IIA. Per dare forza a interventi ambiziosi in chiave sostenibile, Legambiente e CNR-IIA ritengono fondamentale la creazione di una cabina di regia per la transizione climatica e ambientale nelle isole minori presso il Ministero della Transizione Ecologica. Al contempo, chiedono l’elaborazione di un piano per il clima e la sostenibilità ambientale per ogni isola con chiari obiettivi al 2030, per arrivare a un modello energetico incentrato sulle fonti rinnovabili e che permetta di affrontare le sfide per una corretta gestione circolare del ciclo dell’acqua e dei rifiuti.

Buone pratiche dal mondo e dall’Italia. L’edizione 2021 di “Isole Sostenibili” presenta un ulteriore focus sulle buone pratiche per uno sviluppo sostenibile già in atto in Italia e nel mondo. Tra quelle internazionali, ad esempio, la proposta di eliminare l’importazione di plastica monouso approvata dal Ministero dell’Ambiente delle Maldive, che puntano a diventare plastic-free entro il 2023; il caso di Tilos, nel marzo scorso diventata la prima isola del Mediterraneo completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie alla creazione della prima centrale elettrica ibrida della Grecia; e ancora, sempre in Grecia, la rivoluzione elettrica in corso ad Astypalea, dove i due terzi dei veicoli stanno per essere sostituiti da auto, bici e scooter elettrici, progressivamente alimentati da fonti rinnovabili. Le Isole Canarie, invece, credono nell’eolico con un nuovo impianto in arrivo per l’isola di Fuerteventura, il più grande dell’arcipelago, in grado di soddisfare la domanda annuale energetica di 42mila famiglie e di compensare 52.600 di emissioni di anidride carbonica.

Guardando alle buone pratiche nostrane, si segnalano il progetto di un laboratorio per lo sviluppo turistico sostenibile nelle isole pontine di Ventotene e Santo Stefano che prevede anche il recupero e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano, nonché laboratori per individuare nuovi processi e tecnologie, percorsi di formazione, riqualificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica; l’iniziativa del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena “Isole amiche per il clima: un marchio ambientale e di promozione territoriale” che prevede il riconoscimento del marchio di qualità ambientale a tutti quegli attori che adotteranno le pratiche proposte dall’Ente Parco per offrire un servizio compatibile con la salvaguardia dell’ambiente: dall’acquisto delle stoviglie compostabili all’uso di detergenti biodegradabili, fino alle azioni contro lo spreco alimentare.

Interessante lo sviluppo del nuovo centro servizi del Parco Nazionale Arcipelago Toscano sull’isola di Giannutri che contempla la riqualificazione di un’area degradata e la creazione di strutture che ospiteranno alloggi, spazi operativi e di supporto al Parco realizzate con il minimo impatto ambientale. E ancora, il progetto Tremiti Plastic Free Islands per il miglioramento della gestione dei rifiuti e la loro riduzione: due le linee di attività legate al settore ittico e al compostaggio domestico che prevedono il recupero dei rifiuti marini e un’innovativa compostiera che non utilizza energia elettrica. Ha preso piede lo scorso maggio l’iniziativa quattro “sentinelle del mare” per le isole del Regno di Nettuno: inaugurata nel porto di Bacoli (Napoli) una flotta composta da quattro nuovi spazzamare che avranno il compito di tenere pulite le acque intorno a Ischia, Procida e le altre isole flegree. Presentato a giugno, invece, il Manifesto della Sostenibilità per l’Isola d’Elba, documento programmatico partecipato che mette a fuoco i pilastri su cui lavorare perché l’isola diventi completamente sostenibile entro il 2035: ambiti-chiave il turismo sostenibile, la tutela del paesaggio, la costruzione e valorizzazione dell’identità territoriale.

> Rapporto Isole Sostenibili 2021

I ringraziamenti delle famiglie Mirabito e Mandarano

L'assessore De Luca replica alle "contestazioni" di Lo Cascio: Tutto è migliorabile e incrementabile ma che non si dica sia “nulla”.

COMUNICATO STAMPA

In riferimento all’articolo apparso ieri, 20 luglio, sui media locali a firma di Pietro Lo Cascio, mi associo – in qualità di Assessore alla Cultura – al riconoscimento della vivacità, della qualità e dell’impegno che caratterizza il mondo dell’associazionismo culturale nelle nostre isole per la realizzazione di numerosi eventi di rilievo e di grande valore.

Sulle constatazioni meramente personali non entro nel merito, tuttavia mi rammarico di dovere replicare all’accusa di “latitanza amministrativa” che reputo pretestuosa oltreché grossolana. Di buon grado avrei accettato la legittima espressione di una personale insoddisfazione per l’operato o di una divergenza di vedute e opinioni ma laddove sono il mio impegno e la mia dedizione a essere messi in discussione o meglio a essere così mortificati non posso esimermi dal replicare al Sig. Lo Cascio che si sbaglia di grosso, che esistono e sono pubblici e consultabili tutti gli atti che il mio Assessorato e l’Amministrazione hanno portato avanti in questi anni a sostegno delle iniziative culturali più svariate quali rassegne, mostre, singoli eventi culturali, presentazioni di libri, manifestazioni folcloristiche e rievocazioni storiche, concerti, festival, conferenze, eventi formativi nelle scuole, premi, documentari – nulla togliendo ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono, la cui rilevanza mi auguro che non sia messa in discussione; sostegno economico (nel rispetto dei requisiti delle Associazioni previsti da Regolamento Comunale) per circa 140.000 euro da quando ricopro la carica attuale (senza contare l’anno in corso) ma anche logistico, organizzativo, amministrativo e quindi di responsabilità, anche personale.

Poco? Forse, tutto è migliorabile e incrementabile ma che non si dica sia “nulla”.

Non riduco mai, tantomeno lo faccio adesso, il valore delle cose a questi aspetti perché credo fermamente nella cultura, nella sua potenza, nelle possibilità infinite di crescita e di scoperta sempre di qualcosa di nuovo e di bello e questo, al netto di tutti i limiti, lo dimostra la mia partecipazione costante ed entusiasta agli eventi che il Comune patrocina e supporta, a finire dalla più recente inaugurazione dei pomeriggi culturali eoliani, qualche giorno fa, proprio a Villa Santa Lucia, di proprietà Lo Cascio, ironia della sorte .

                                    Assessore Tiziana De Luca

Centro di riabilitazione di Canneto. Naso chiede spostamento guardia medica e ripristino piena funzionalità del servizio


Festeggiata ieri Santa Margherita, patrona del Gruppo comunale di Protezione civile. Foto e video di Bartolo Ruggiero


 






IL VIDEO:

Accadde alle Eolie. 21 luglio 2011: Marcello Sorgi è cittadino onorario di Lipari

Domani presentazione del volume "La Chiesa dell'Addolorata a Lipari" di Michele Giacomantonio

Buon Compleanno a Anna Merrina, Rita Restuccia, Daniela Consoli, Mary Giuffrè, Rosalia La Greca, Geny Nicchia, Guglielmo Battaglino, Valeria S. Cappadona

Musumeci: Nutro dubbi sulla effettiva operosità del centro operativo di Stromboli

«A Stromboli è stato istituito un centro operativo d'intesa fra la Regione e la Protezione Civile nazionale negli anni passati, ma sulla effettiva operatività del centro continuano ad avere grossi dubbi e quindi presto nel mese di agosto molto probabilmente con i capi della Protezione civile nazionale e regionale andremo a Stromboli per un vertice operativo».

Lo ha annunciato il presidente della Regione Nello Musumeci a Catania incontrando la stampa insieme con i Capi della Protezione civile nazionale e regionale Fabrizio Curcio e Salvo Cocina al termine di una riunione dell'Unità di crisi nazionale della Protezione civile per pianificare ogni iniziativa utile ad affrontare l'emergenza cenere vulcanica dell'Etna.

«A Stromboli - ha aggiunto Musumeci - serve une presenza costante per la segnalazione di eventuali episodi che possono determinare la dichiarazione dello stato di emergenza e deve anche esserci, e quella c'è già, una presenza di scienziati e studiosi per esaminare e studiare i fenomeni legati allo Stromboli».

Oggi è il 21 luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Spiaggia dell'asino (Vulcano)

martedì 20 luglio 2021

Coronavirus, 552 nuovi casi in Sicilia, 3 i decessi. Tampone obbligatorio da domani per chi arriva da Francia, Grecia e Paesi Bassi

Sono 552 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 18.038 tamponi processati. Resta comunque stabile il tasso di positività, al 3.1%, stesso dato di ieri. Tre i decessi. E' quanto emerge dai dati del bollettino odierno del ministero della Salute.

Tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Francia, Grecia e Paesi Bassi o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti. Lo prevede l'ordinanza appena firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci.

Le stesse misure di prevenzione anti Covid sono già previste per chi proviene da Spagna, Portogallo e Malta, oltre che da alcuni Paesi extraeuropei, come disposto dal ministero della Salute.

Rifiuti non raccolti, è caos. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 20 luglio 2021

Usca e Guardia medica nel centro riabilitativo di Canneto. Biviano: Inaccettabile, ASP continua imperterrita a ridimensionare servizi sanitari nel territorio eoliano

Lipari, 20/07/2021

Al Direttore Generale f.f. dell’Asp Messina

Al Direttore del Distretto sanitario


OGGETTO: Smantellamento del Centro di Riabilitazione di Canneto e contestuale collocazione nello stesso dei servizi USCA e Guardia Medica

Il trasferimento della guardia medica e dell’USCA presso il centro di Riabilitazione di Canneto è il miglior modo per impartire il “de profundis” a quest’ultimo.

Invece di implementare il Centro di riabilitazione di Canneto con l’invio di ulteriori figure professionali ad oggi totalmente mancanti e rinforzarlo con le poche attualmente presenti, si decide di trasferirvi altri servizi sfrattando di fatto l’attuale servizio riabilitativo, se pur ormai divenuto precario proprio per l’assenza di operatori sanitari specializzati.

La storia è la stessa e purtroppo conosciamo già il finale.

Non è accettabile un simile atteggiamento da parte dell’ASP Messina che continua nell’opera imperterrita di ridimensionare i servizi sanitari nel territorio eoliano

Sarebbe interessante sapere quali ordini di servizio siano stati impartiti, dopo questa scellerata decisione, ai pochi operatori del centro presenti e rimasti, relegati, immaginiamo, in qualche stanzetta o altro, in attesa di conoscere il loro infausto destino. Si vogliono per caso parcheggiare in qualche stanza dell’Ospedale a fare cosa?

Il Direttore Generale f.f. dell’Asp Messina 5, Dott. Alagna, di giorno predica la propria intenzione di
ampliare l’offerta sanitaria nelle Eolie e di notte invece smantella quello che di buono era stato fatto negli anni.

Se non è così, invito lo stesso Direttore Generale f.f. a chiedere immediate spiegazione a chi di competenza ricercando le motivazioni che hanno portato a questa scellerata decisione, oltre ad avviare tutte le azioni necessarie al ripristino pieno e completo del centro di riabilitazione di Canneto, ricercando invece altre soluzione per la guardia medica e per la stessa USCA più vicine alle esigenze della popolazione.

Distinti saluti.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Dott. Giacomo Biviano

Salina Festival 2021, a Letizia Battaglia il Premio CineMareMusica. La XIV edizione della manifestazione dal 25 al 29 Luglio

“Sento quanto mi volete bene e vi ringrazio, sarò con voi a Salina”. Così Letizia Battaglia, la fotografa siciliana che con la sua arte ha segnato la storia del giornalismo e dell'impegno siciliano sul fronte antimafia, commenta l'invito al Salina Festival 2021 per ricevere il Premio CineMareMusica. Un premio giunto alla XIV° edizione e dedicato a personaggi della cultura, dello spettacolo, della società civile che abbiano saputo portare nel mondo un'idea di Sicilia fuori dalle convenzioni.

E' il caso di Letizia Battaglia, di cui ripercorreremo la carriera e attraverso il documentario “Shooting the mafia” di Kim Longilotto che verrà proiettato il 29 luglio alle 22 nella Piazza di Santa Marina Salina subito dopo la consegna del Premio.

’”Letizia Battaglia entra a pieno titolo tra quegli “Alieni in questo mondo” a cui ci siamo ispirati per il Salina Festival di quest'anno – commenta il direttore artistico Massimo Cavallaro - questa donna straordinaria è stata una figura fondamentale tra gli anni Settanta e Novanta, e la sua vita fuori dagli schemi è ancora oggi emblema di libertà”.

Il premio CineMareMusica è stato conferito nel passato a personaggi quali: Paolo e Vittorio Taviani, Francesco Alliata, Marcello Sorgi, Rita Borsellino e Maria Falcone, Giovanni Impastato, Antonio Albanese, Pietro Bartolo.

Sull'isola fervono i preparativi per questa edizione: si inizia il 25 luglio nel suggestivo sito archeologico di Portella con la “Passeggiata Sonora” e il concerto di Carola Ortiz, cantante e compositrice catalana, che presenta il suo terzo album da solista, ‘pecato beata’ sui versi di scrittrici catalane.

Nei cinque giorni del Salina Festival saranno diverse le location per gli appuntamenti in programma, che prevedono anche un concerto omaggio a David Bowie con la band milanese The Ziggies che si esibiranno il 26 luglio a Malfa, e l'atteso spettacolo “I Siciliani” con l'attore Ninni Bruschetta e la compositrice e direttore d'orchestra Cettina Donato ispirato alle poesie di Antonio Caldarella, il 27 luglio nella Piazza San Gaetano di Rinella.

Anche quest'anno la sensibilità verso l'ambiente è in primo piano, grazie alla certificazione “100% energia pulita Dolomiti Energia”: tutta l’energia elettrica utilizzata è certificata da fonti rinnovabili.

Tutte le info su www.salinafestival.it o sulla nostra pagina fb

https://www.facebook.com/SalinaFestival/

Appuntamenti in programma:

Santa Marina Salina:  25-07, ore 19.00 – Inaugurazione del festival con la Passeggiata Sonora; 

25-07, ore 19.30 – Concerto Carola Ortiz “Pecata Beata”

Malfa:  26-07, ore 22.00 – Concerto The Ziggies “La Musica di David Bowie

Rinella: 27-07, ore 22.00 Concerto “I Siciliani” Ninni Bruschetta e Cettina Donato

Malfa : 28-07, ore 22.00 Film musicale “We are the Thousand” di Anita Rivaroli

Santa Marina Salina:  29-07, ore 21.30 – consegna Premio CineMareMusica 2021 a Letizia Battaglia

29-07, ore 22,00 – Documentario “Letizia Battaglia – Shooting the mafia” di Kim Longinotto

Al via a Malfa il concorso fotografico in memoria di Roberto Rossello. Foto da inviare entro il 24 luglio

Il concorso fotografico Roberto Rossello “L’eternità è il mare andato via col sole”, giunge quest’anno alla seconda edizione. 

È un evento organizzato dalla Pro Loco di Malfa, patrocinata dal Comune di Malfa, volto al ricordo del giovane Roberto Rossello, uno dei soci fondatori dell’associazione che amava la sua terra e le sue bellezze e che del suo lavoro ne aveva fatta una missione di valorizzazione dei prodotti locali, portando avanti l’antica tradizione del nonno materno, con intraprendenza e spirito di innovazione. Un ragazzo gioioso e brillante, un carissimo amico per gran parte dei soci che non lo dimenticheranno mai. 

Il concorso fotografico è un doveroso gesto per la grande amicizia che legava gran parte dei soci, una giornata dedicata a lui, intima, profonda che rievoca il suo nome e la sua presenza che è e sarà sempre forte e attorno a noi. 

Quest’anno il concorso, oltre alla sezione Pollara al tramonto si arricchisce di altre due sezioni dedicate all’ambiente e alla natura della nostra isola, Flora e Fauna dell’isola di Salina e della sezione Scorci di vita isolana per dare la possibilità a tutti i fotoamatori di cogliere le bellezze dell’isola, tra mare e montagna e fissare i momenti emblematici e tipici della vita isolana che si perpetuano da sempre: come i nostri pescatori, i nostri contadini, i sorrisi di chi accoglie i viaggiatori che raggiungono la nostra terra, etc.. 

La serata della premiazione sarà svolta a Pollara nella piazza Sant’Onofrio il 31 luglio 2021: una giuria voterà le foto inviate e si decreteranno sei vincitori, due per sezione, a cui verrà consegnata una targa ricordo. Le sei foto vincitrici saranno utilizzate per il calendario 2022 che la Pro Loco di Malfa distribuirà gratuitamente alla comunità. 

Per l’occasione, per rendere ancora più intima e profonda la serata dedicata a Roberto, i musicisti Valerio Cairone e Salvo Disca, con voce e strumenti, realizzeranno un concerto speciale, coinvolgendo i partecipanti attraverso melodie arcaiche, delicate, che toccheranno il cuore. 

Avete tempo fino al 24 luglio per inviare le vostre fotografie a salinaproloco@gmail.com o su Messenger nella pagina facebook della Pro Loco di Malfa. 

IL PRESIDENTE PRO LOCO MALFA 

Daniela Schepis

Assessore De Luca all'ASP e alla Regione: Non pregiudicare servizio di riabilitazione, per guardia medica si trovino altri locali

Questa la nota inviata dall’assessore ai servizi sociosanitari del Comune di Lipari, Tiziana De Luca, al direttore generale Asp 5 Alagna, al Direttore generale Pianificazione strategica Assessorato regionale alla Salute, La Rocca e p.c. all’ Assessore alla Salute Regione Siciliana, Razza :
Con la presente, avendo appreso con comunicazione via mail da parte del Capo Distretto Socio sanitario di Lipari Dott Catalfamo dello spostamento della Guardia medica di Lipari,
si richiedono chiarimenti in merito a tale dislocazione da Lipari centro alla frazione di Canneto poiché crea enormi disagi soprattutto in piena stagione turistica a residenti e visitatori, ma soprattutto l’istanza è connessa al conseguente ridimensionamento del Centro di riabilitazione di Canneto, la cui chiusura nel 2020 era stata imputata proprio alla presenza della Guardia medica, allora trasferita dal presidio ospedaliero, per recupero locali da adibire ad area grigia Covid all’interno dello stesso, in quanto creava motivi di promiscuità con l’utenza fruitrice dei servizi riabilitativi, e poi ritraslocata a Lipari, accanto al Palasport, al fine di far cessare le ragioni del fermo della Riabilitazione.
Appare incongruente tale dinamica ma soprattutto fa rilevare enormi preoccupazioni dato che la Riabilitazione per adulti e minori, ossia per coloro che non rientrano fra gli ammissibili ai servizi che si erogano presso il centro di Lipari in regime di 104, è praticamente cancellata, andando tra l’altro in contraddizione con una sentenza pronunciata a seguito di un procedimento sollevato da alcune famiglie qualche anno fa, che ne aveva, a ricordo, statuito l’obbligo di permanenza del servizio, in considerazione dell’insularita’ e delle norme di riferimento.
Per tutto ciò premesso, si richiede di voler conoscere le condizioni funzionali del Centro di riabilitazione di Canneto, e di voler, qualora fossero fermi, come è stato segnalato da alcuni utenti, attivare o riattivare i servizi previsti, e di voler individuare un locale più adeguato per la Guardia medica, che è stata collocata insieme al presidio Usca, in una zona dall’accesso poco agevole, in termini di distanza e di struttura, e comunque al fine di non pregiudicare il servizio di riabilitazione, che appare definitivamente compromesso.

In attesa di Vs. Cortese riscontro, si porgono

Distinti Saluti.

Assessore ai Servizi socio sanitari

Tiziana De Luca

Guardia medica trasferita a Canneto

Comunichiamo, come da notizia ricevuta che il presidio di Guardia Medica di Lipari si è trasferito da via STRADALE PIANOCONTE - LIPARI a via TORRENTE BOCCETTA angolo Marina Garibaldi - CANNETO (locali del Centro di riabilitazione

A 50 anni dai fatti, incontro a Stromboli su "Le giornate di Filicudi" e proiezione del video "Il maggio di Filicudi"


 

Il cordoglio dell'IC Isole Eolie per la dipartita di Fabrizio Taranto

CARA RINA,

collega, amica, madre, nonna,

ci uniamo al tuo dolore e a quello della tua famiglia per questa perdita dolorosa e inconcepibile.
Non ci sono parole per quello che è successo.
Vorremmo soltanto abbracciare te, Sabrina, i bambini, Franco, Erika.

La DS, i Docenti, i Collaboratori scolastici, le famiglie, gli studenti
IC ISOLE EOLIE

Venti luglio 2019: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore

"La storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico La Greca. 20 Luglio 1866 : La battaglia di Lissa e i caduti eoliani

20 luglio 1866
La Battaglia di Lissa

Nel corso della Battaglia di Lissa, durante la III guerra d’Indipendenza italiana, il nostro Comune paga un pesante tributo di vite umane. Tredici corazzate italiane si scontrarono con sole sette corazzate austriache: era il primo scontro di grandi proporzioni fra tali nuovi mezzi navali. La flotta italiana aveva preso il mare senza piani di battaglia e senza carte accurate dell’Adriatico. Le attrezzature e il grado di specializzazione della flotta austriaca numericamente inferiore, erano di gran lunga maggiori di quelli della nostra flotta. Ma soprattutto furono determinanti della sconfitta la sfiducia degli ufficiali italiani nell’ammiraglio Persano, nonché la sua limitata capacità di comando.
Lissa è una piccola isola situata di fronte alla costa dalmata Nel 1866, l'8 di aprile, a Berlino si celebrava il Trattato della triplice alleanza fra l'allora Regno d’Italia, la Prussia e la Francia, in base al quale "entro tre mesi" si doveva dichiarare guerra all'Austria. Il 16 giugno (seppure con otto giorni di ritardo…), con il proclama di Vittorio Emanuele II, veniva dichiarata la guerra, e il giorno 24 successivo a Custoza l'esercito Italiano veniva sconfitto da quello Austriaco. L'esercito Italiano operava una "ritirata strategica" fino oltre il Po, per difendere l'allora capitale: Firenze. Il 3 luglio le armate Prussiane sconfiggevano l'esercito Austriaco a Sadowa. Due giorni dopo la disfatta di Sadowa, Francesco Giuseppe chiedeva l'armistizio e pur di concluderlo offrì di cedere il Veneto alla Francia, la quale lo avrebbe dovuto "girare" agli Italiani.
Il governo del tempo era contrario a questa proposta perché umiliava le loro forze armate e, vista la penosa condizione dell'esercito dopo la dura batosta di Custoza, puntarono sulla marina per poter riportare una vittoria sul nemico che consentisse loro di finire onorevolmente la guerra.
Il primo Ministro, Bettino Ricasoli, telegrafò all'ammiraglio Persano dicendo: «E' indispensabile che fra una settimana la flotta austriaca sia distrutta".
Ma qual’era lo stato della nostra marina? Leggiamolo dalle pagine del quotidiano Francese La Presse: «pare che all'amministrazione della Marina Italiana stia per aprirsi un baratro di miserie: furti sui contratti e sulle transazioni con i costruttori, bronzo dei cannoni di cattiva qualità, polvere avariata, blindaggi troppo sottili, ecc. Se si vorranno fare delle inchieste serie, si scoprirà ben altro!». e così il quadro è completo!
Dunque, giunge il fatidico 20 luglio, e quanto segue lo leggiamo dalle Memorie del Regio Commissario Italo-Piemontese, conte Genova Thaon di Revel, incaricato dell'annessione forzata del Veneto all'Italia.
L'ammiraglio Persano non andava d'accordo con il suo capo di stato maggiore. Nulla sapevano i comandanti delle squadre del piano d'azione che aveva combinato Persano. Uscita la flotta dal porto di Ancona, varie squadre furono mandate a sparare inconsideratamente contro le batterie di terra altolocate di Lissa ed altri diversi punti della costa Dalmata, senza ottenere alcun risultato. E quando la flotta nemica giunse improvvisamente, le nostre navi divise, in bordeggiare incerto, ebbero pena a riunirsi. All'appressarsi del nemico, egli lasciò inopinatamente la nave ammiraglia, dalla cui alta alberatura attendevasi segnali, per andare a rinchiudersi nella torre dell'Affondatore.
Il Re d'Italia colò a picco oppresso dalle navi nemiche, mentre la Palestro saltò in aria. L’ammiraglio austriaco Tegetthoff, le cui navi erano seriamente scosse, si rivolse verso Pola ed allora solamente si vide un segnale di Persano: «libertà di manovra!». Sull'ordine del giorno osò scrivere essere rimasto «padrone delle acque». Al rovescio dei generali battuti a Custoza, egli si proclamò vincitore, essendosi tenuto fuori del pericolo. Salvò la vita, ma non il suo onore militare.
Le perdite sono state complessivamente di 620 mori e 40 feriti fra gli equipaggi Italiani, e di 38 morti e 138 feriti fra quelli austro-veneti.
La corazzata Re d'Italia, speronata da quella austriaca, fu affondata in pochi minuti con la tragica perdita di 400 uomini, la corvetta Palestro fu colpita da un proiettile incendiario ed esplose trascinandosi dietro oltre 200 uomini.
Ben 17 eoliani, andarono a picco con le due corazzate su cui erano imbarcati. Eccone l’elenco, forse incompleto.
Nell’affondamento della “Re d’Italia” morirono:
1)      Il marinaio Bartolomeo Rando, di Salvatore e di Marianna Tesoriero, nato a Lipari il 13 aprile 1842;
2)      Il marinaio fochista Domenico Favorito, di Giuseppe e di Rosalia Alajmo, nato a Lipari il 10 novembre 1842;
3)      Il carbonaro Giuseppe Di Losa, di Onofrio e di Maria Giuseppa La Nassa, nato a Lipari il 2 gennaio 1842 (quest’ultimo probabilmente di Stromboli);
4)      Il marinaio fochista Francesco Lo Schiavo, di Vincenzo e di Francesca Pirera, nato a Lipari il 22 gennaio 1843;
5)      Il marinaio Giovanni La Greca, di Antonino e di Marianna Picone, nato a Lipari il 24 giugno 1843;
6)      Il marinaio cannoniere di seconda classe Giuseppe Famularo, di Giuseppe e di Rosa Basile, nato a Lipari il 13 novembre 1844;
7)      Il marinaio Giuseppe Russo, di Giuseppe e di Marianna Galletta, nato a Lipari il 16 luglio 1843;
8)      Il marinaio timoniere Gaetano Sciarrone, di Giovanni e di Angela Muleta, nato a Lipari il 5 maggio 1843;
9)      Il marinaio Antonio Mollica, di Domenico e di Giovanna Natoli, nato a Lipari l’8 settembre 1843;
10)  Il marinaio fochista Bartolomeo Sale di ignoti, nato a Lipari il 3 aprile 1837.

Nell’affondamento della “Palestro” persero la vita:
1)      Il marinaio Pasquale Maria, di Giuseppe e di Grazia Cafarella, nato a Lipari il 16 marzo 1844;
2)      Il marinaio Giovanni Bongiorno, di Antonio e di Giuseppa Picone, nato a Lipari il 4 novembre 1842;
3)      Il marinaio Carmelo Conte, di Felice e di Giuseppa Cusolito, nato a Lipari il 31 dicembre 1844;
4)      Il marinaio Giuseppe Renda, di Giovanni e di Concetta Mollica, nato a Lipari il 1° luglio 1842;
5)      Il marinaio Andrea Renda, di Gaetano e di Marianna Ristuccia, nato a Stromboli il 2 febbraio 1840;
6)      Il marinaio Bartolomeo Russo, di Bartolo e di Maria Famularo, nato a Stromboli il 6 febbraio 1845;
7)      Il marinaio Gaetano Ricciardi, di Gaetano e di Maria Quadara, nato a Lipari il 18 novembre 1843.


Abbiamo voluto ricordare questi giovani perché sono stati i primi cittadini eoliani del nuovo stato unitario a morire in un conflitto del cui significato, dei cui fini politici e militari forse non si rendevano affatto conto. Molti di loro certamente non avevano neanche una chiara cognizione dei cambiamenti politici nei quali le loro stesse isole erano state coinvolte. Per i giovani come loro il primo concreto contatto con la nuova entità nazionale italiana era stato proprio il servizio di leva, che li aveva tenuti lontani da casa per diversi anni; almeno venti di loro a casa non ci tornarono più, iniziando quella lunga serie di feriti, morti e dispersi che, in un secolo di guerre terribili, folli e comunque quasi sempre incomprensibili per color ch’erano chiamati a combatterle, punteggerà purtroppo anche la piccola storia contemporanea del nostro arcipelago.

Buon Compleanno a Caterina Merlino, Mario Finocchiaro, Stella Randazzo, Piero De Teresa, Annalisa Ristagno, Simona Biviano, Lucia Basile, Tamara Riganò, Luigi Pajno, Rita Catena Ziino, Cassandra Finocchiaro

E' deceduto Domenico D'Onofrio