Cerca nel blog

giovedì 23 marzo 2023

Alla " Casa dell'orto " di Zaia Luana Gaetana, via Marina Garibaldi (Canneto) è arrivato un vasto assortimento di sementi.

Da noi trovi, inoltre, un fornitissimo reparto di Acquariologia, fiori recisi, piante ornamentali e d'appartamento, un vasto assortimento di prodotti per l'orto, alberi da frutto, mangime, prodotti per i tuoi amici animali e tanto altro ancora
Si realizzano composizioni floreali per ogni evenienza e a prezzi modici, addobbi per ogni tipo di cerimonia.
Si rilasciano preventivi

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Digiuno dallo scoraggiamento

Il Lipari sconfitto mette in vetrina i giovani Spanò e Riganò

Ancora una sconfitta per il Lipari (1 a 0) nell'incontro di  recupero che lo vedeva opposto al Monforte. Partita che si è sbloccata con un tiro da lunga distanza e che ha visto gli isolani tentare, più volte, il gol del pareggio che non arrivato. 

Da segnalare l’esordio, dal primo minuto, del portiere Matteo Spanò (classe 2005) e dell’attaccante Alessandro Riganò (classe 2007).

Oggi è il 23 Marzo. Buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Salina, Filicudi e Alicudi viste da Lipari (Foto Mirko Favaloro)

SANTO DEL GIORNO
Benedetto XIV lo paragonò a san Carlo Borromeo e lo definì «instancabile messaggero d'amore». Eppure Turibio, nato in Spagna nel 1538, ancora nel 1579 era un laico. Filippo II, tuttavia, sa che nel nuovo mondo gli Indios sono spesso sfruttati fino a morte e vuole un cambiamento. Inizialmente Turibio resiste ma poi accetta e viene nominato arcivescovo di Lima. Coscienziosamente, prima di partire, studia accuratamente i problemi da affrontare. La realtà che gli si presenta nel 1581 è drammatica: la popolazione autoctona è ridotta in condizioni di impoverimento materiale, culturale e umano, mentre i discendenti dei primi conquistatori sono gelosi dei loro privilegi. Turibio, tuttavia, ha il temperamento del grande riformatore. Anzitutto nutre grande amore e rispetto per gli indios. Per questo studia la loro lingua, il quéchua, e impone ai sacerdoti in cura d'anime di studiarla. Convoca, poi, un concilio generale per l'America Latina a Lima, due concili provinciali e dodici sinodi diocesani. Queste riunioni gli servono per riformare l'amministrazione e i costumi, favorire e coordinare lo scambio di esperienze missionarie e pastorali. L'arcivescovo poi è quasi sempre in visita nella sua vastissima diocesi. Fonda il seminario di Lima, fa pubblicare un catechismo in lingua quéchua e raccomanda ai parroci di preoccuparsi perché le case degli indios abbiano tavole per mangiare e letti per dormire. Ci ha lasciato un "Libro de las visitas" che rivela una mente pianificatrice di ampie vedute. Perfino le note più brevi testimoniano l'ardente amore del padre per i figli. Sfinito dai viaggi e dagli altri impegni del governo pastorale Turibio morì nel 1606.

mercoledì 22 marzo 2023

Discariche di rifiuti. Cittadini multati. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 22 marzo 2023

Stromboli: Per i lavori "contestati" sul sentiero in arrivo una variante. Gullo: Si velocizzi percorso burocratico"

Una fase della riunione
Per i lavori "contestati" sul sentiero che a Stromboli porta all'Osservatorio e "bloccati", per l'assenza di due importanti pareri, arriverà una variante.

Il Genio civile di Messina si è impegnato, durante l'incontro tenutosi stamane a Palermo, a presentare, insieme al progettista, una variante al progetto iniziale che sarà sottoposta alla valutazione dell’ente gestore della riserva.Alla riunione hanno partecipato rappresentanti dell’Assessorato territorio e ambiente, della Protezione civile, del Dipartimento foreste demaniali, del Genio civile di Messina e il sindaco di Lipari Riccardo Gullo.

Il sindaco ha chiesto, con insistenza, di velocizzare i tempi del percorso burocratico, in considerazione della grande situazione di disagio vissuta dalla popolazione in questi anni, Situazione acuita adesso dall'approssimarsi della stagione turistica e dove l'attività escursionistica è di vitale importanza per la sopravvivenza stessa della comunità strombolana.
Ricordiamo che i lavori rientrano tra quelli previsti nel contesto dell'emergenza Stromboli del 2019 e che non sono di competenza comunale

Ritrovato tablet in piazza Mazzini a Lipari


Questo pomeriggio, intorno alle 17 e 30, è stato ritrovato questo tablet in piazza Mazzini a Lipari.
Il proprietario può contattare lo 0909887209 (in orario d'ufficio)

Convocato per il 28 marzo il consiglio comunale di Lipari: Nove i punti all'ordine del giorno



 

Caronte & Tourist premia le eccellenze. A 26 neo diplomati del Caio Duilio assegnata una borsa di studio, uno stage in cantiere o un imbarco formativo

Sono in totale 26 gli allievi dell’Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio diplomatisi nell’anno scolastico 2021/2022, dopo un excursus particolarmente brillante e per questo premiati da Caronte & Tourist con una borsa di studio, uno stage o un imbarco formativo.
La cerimonia di consegna si è svolta stamattina, presso l’Auditorium della sede del Gruppo Caronte & Tourist, presenti Olga Mondello Franza, presidente del Gruppo Caronte & Tourist; l’AD Pietro Franza; l’AD di Caronte & Tourist Isole Minori Vincenzo Franza; il Responsabile del Personale Tiziano Minuti; la prof. Daniela Pistorino, dirigente scolastico del Caio Duilio.

I premi sono stati assegnati agli allievi che hanno completato con particolare profitto i corsi di “Conduzione del mezzo Navale”, “Conduzione di Apparati ed Impianti Marittimi”, “Logistica” e
“Costruzione del Mezzo Navale”.
In particolare, sono 11 i ragazzi (quattro Capitani, quattro Macchinisti, due provenienti dal corso Logistica, uno proveniente dal corso Costruttori) premiati con una borsa di studio da 1.000 euro più un imbarco e uno stage e 15 quelli che con specializzazione CAIM (“Conduzione di Apparati ed Impianti Marittimi”) e CMN (“Costruzione del Mezzo Navale”) saranno invece accolti da Caronte & Tourist sulle proprie navi, per un periodo di due mesi di imbarco formativo.

“Sono ragazzi che – forti di un percorso formativo di eccellenza – avranno adesso la possibilità di affacciarsi sul mondo del lavoro; giovani talenti che concretamente Caronte & Tourist incoraggia a restare nella loro terra, per esprimere qui le loro potenzialità, donare qui il loro entusiasmo, sviluppare qui le loro idee e progetti” – ha detto Tiziano Minuti – che ha pure ricordato come “il comparto dello shipping sia attualmente scosso da processi di cambiamento epocali, tra tutti quello per la decarbonizzazione e quello per la digitalizzazione. Ma questo cambiamento non può accadere senza le persone. È chiaro quindi che i marittimi di domani, che saranno pur essi gli attori della transizione gentile verso un futuro sostenibile, dovranno avere una formazione adeguata”.


Guardando ancora al futuro prossimo, Pietro Franza ha evidenziato come “Lo Shipping 4.0 vedrà navi dal design diverso, costruite secondo nuove modalità e con l’uso di nuovi materiali; smart ship sempre più simili a una batteria di macchinari interconnessi, in grado di auto-monitorarsi e di trasmettere dati a postazioni remote accessibili non solo agli armatori o alla compagnia di gestione ma anche a stakeholders esterni. E dunque se già oggi le nostre navi hanno bisogno di professionisti del mare che governino adeguatamente le complesse normative che vanno sempre più stratificandosi, domani la sfida consisterà nel governare modelli gestionali basati sul concetto di big data analytic. Insomma, cari ragazzi: c’è bisogno di voi…”


“Noi di Caronte & Tourist – ha ricordato Olga Mondello – abbiamo fatto crescere intere generazioni di professionisti del mare e insieme a loro siamo cresciuti. Molti di questi ragazzi ed ex ragazzi provengono dagli istituti nautici dei territori in cui noi siamo presenti e facciamo impresa. Se è vero che quello dei trasporti marittimi è un settore che sta cambiando pelle, ricercando professionalità sempre più specifiche, è chiaro che quello con gli istituti nautici è un rapporto destinato a crescere e a rafforzarsi, poiché non si potrà fare a meno di una fucina e una miniera di professionalità e di competenze delle quali anche noi di Caronte & Tourist avremo bisogno per affrontare le sfide del futuro”.
“Siamo orgogliosi – ha detto Daniela Pistorino – dei riconoscimenti che il Gruppo C&T ha conferito ai nostri ragazzi. Quest’appuntamento, divenuto ormai una splendida tradizione che ogni anno si rinnova, rappresenta il culmine di un rapporto di collaborazione che va avanti da anni. Le attività di alternanza scuola-lavoro ci permettono di attuare una didattica integrata tra mondo del lavoro e la scuola. Un connubio imprescindibile, che ci consente di completare ed innalzare il livello formativo dei nostri diplomati. Ed è in giornate come queste che raccogliamo i frutti del nostro lavoro quotidiano, certificato dalla crescita esponenziale anno dopo anno dei nostri centisti. Quest’anno sono stati ben 26. Oggi abbiamo raggiunto un livello di qualità riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che considera il Caio Duilio uno dei Nautici più importanti di Italia”.
Ecco l’elenco dei giovani premiati:
BORSA DI STUDIO E IMBARCO FORMATIVO
Pietro Tripodo; Carmen Petronella Ciurca; Giovanni Rosario Bisaccia; Antonio Pio Giordano; Giovanni Passalacqua; Gabriele Sciabà; Gabriele Mostaccio; Saverio Foti; Andrea Bottari; Aurora Emmi; Daniele Pistorio.
IMBARCO FORMATIVO
Saverio Foti; Davide Mazza; Mirko Amoroso; Giovanni Vitulano; Emanuele Filippo Pio Mandanici; Simone Feudale; Gabriele Irrera; Mattia Barbiglia; Marco Campagna; Marco Savoca; Federico Campo; Michele Panetta; Paolo Nicodemo Zaccone; Fabio Gugliandolo; Carlo Maria Fontana.

L'intervento di Tiziano Minuti, responsabile del personale di Caronte &
Tourist:

La Via Crucis del 17 marzo per le vie di Canneto in 4 foto di Agostina Natoli

Le Eolie nelle stampe d'epoca (228° puntata): Vulcano - Castello degli Stevenson


 

Auguri di...

Buon Compleanno a Katy Natoli, Fabio Marcello Merlino, Massimo Castrogiovanni, Elvira D'Ambra, Beniamino Cortese, Giacomo Intersimone, Maria Saltalamacchia, Lucia Bellantone, Katia Telese



Vulcano, arrivo della stagione estiva e rabbia nella popolazione: lanciato appello pubblico

COMUNICATO STAMPA

Vulcano, arrivo della stagione estiva e rabbia nella popolazione: lanciato un appello pubblico

La Fucina di Efesto APS, con l’appoggio di buona parte della popolazione dell’isola di Vulcano ed altre realtà che operano nell’ambito turistico, lancia un appello pubblico sottoscritto anche da numerose associazioni eoliane, chiedendo spiegazioni riguardo alle promesse fatte ma non realizzate da parte delle Istituzioni in vista dell’inizio della stagione estiva 2023.

La manifestazione pacifica tenutasi in data 22 gennaio 2023 sull’Isola di Vulcano, ha visto la partecipazione di numerosi abitanti, in un confronto diretto con le Istituzioni riguardo alla situazione emergenziale e il conseguente calo della domanda turistica. Si era accesa la speranza per una ripresa dell’attività turistica, ma tutto ciò non è bastato per far smuovere la situazione ed ottenere concretamente la risoluzione delle criticità presenti sul territorio. Di conseguenza “La Fucina di Efesto APS”, con numerose realtà operanti nelle Isole Eolie con le quali ha precedentemente costituito un Tavolo di Coordinamento Eoliano (TCE), per discutere e risolvere le criticità che affliggono l’arcipelago, hanno lanciato un vero e proprio appello pubblico. Molteplici risultano essere le azioni concrete richieste:

          riapertura in sicurezza della scalata al cratere de “La Fossa”;

          autorizzazioni per iniziare un progetto di promozione e manutenzione della rete sentieristica;

          concessione di uno spazio che funga da punto di aggregazione socioculturale e comunitaria;

          messa in sicurezza dell’Isola, in tema di viabilità, punti di imbarco e sbarco, sistemi di allarme e     informazione;

          azioni per preservare il decoro urbanistico e naturalistico del territorio.

Se a questi quesiti non verrà data una concreta risposta o date certe di realizzazione, l’isola sarà pronta ad indire una nuova manifestazione pacifica, arrivando persino a lanciare un ulteriore e definitivo grido di aiuto con una protesta di commercianti che implichi la chiusura totale degli esercizi pubblici per un’intera giornata, fino all’ipotesi, che preferiremmo scongiurare, di un possibile blocco portuale, qualora l’isola e la popolazione venissero ancora ignorati.

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (70° puntata): Anno 2014 - 5 foto della Processione di S. Vincenzo Ferreri a Canneto


Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Digiuno dal risentimento

Calcio, Terza Categoria: Malfa tris in trasferta

Vittoria per tre a zero domenica scorsa del Malfa sul campo del Sara. A segno di Pietro e Abedenbaoui(2). 

La compagine salinara sala quota 28 in classifica

PuliAMO la spiaggia di Vulcano Gelso. Il 26 marzo l'iniziativa


Le mareggiate invernali hanno ridotto la spiaggia di Gelso in uno stato indecente: celebriamo l'arrivo della primavera con un nuovo appuntamento di PuliAMO le Eolie e riportiamo la spiaggia al suo splendore!

Appuntamento domenica 26 Marzo alle 10:30 a Gelso. - Per chi viene da Vulcano Porto: ore 10:00 al porto di Vulcano. - Per chi viene da Lipari: ore 9:00 al porto di Lipari per prendere l'aliscafo delle 9:20. A Vulcano verranno organizzati dei passaggi in macchina per raggiungere il luogo della pulizia.
Ai volontari, dopo la pulizia, verrà offerto un semplice pranzo alla Trattoria da Gaetano: un'occasione per conoscersi meglio e per ragionare sulle prossime attività e future collaborazioni. Chi volesse partecipare al pranzo, è invitato a prenotarsi contattando Maurizio Vulcano al numero 3471916387.

Partecipa, condividi e invita i tuoi contatti all'evento facebook: https://fb.me/e/3h074TV4L

Oggi è il 22 marzo buongiorno con questa "cartolina" dalle Eolie e con il Santo del giorno

Vulcanello e Vulcano viste dall'Osservatorio (Lipari) 
(Foto Antonella Caccetta)

IL SANTO DEL GIORNO:
Nel 384 a Roma morivano quasi contemporaneamente il patrizio Vezio Agorio Pretestato, console designato a prefetto dell'Urbe, e la matrona Lea, che, rimasta vedova in giovane età, aveva rifiutato le seconde nozze col ricco rappresentante della nobiltà romana per aderire alle prime comunità femminili cristiane, organizzate da S. Girolamo. Il vecchio asceta di Stridone, che, amareggiato dalle maligne insinuazioni di esercitare un ascendente non solo spirituale sulle virtuose matrone Marcella, Paola, Proba e Lea, aveva abbandonato Roma, e si era ritirato nei pressi di Betlem a condurvi vita solitaria, prese lo spunto dalla notizia della morte di Lea e del console per stendere in una delle sue numerose epistole alcune considerazioni.
Questa lettera rappresenta l'unico documento, ma di qual forza e suggestività, sulla vita della santa: « Dal coro degli Angeli ella è stata scortata nel seno di Abramo e, come Lazzaro, già povero, vede ora il ricco Console, già vestito di porpora, e che adesso, non adorno della palma ma avvolto nell'oscurità, domanda a Lea che gli faccia cadere una goccia dal suo dito mignolo». S. Girolamo amava i parallelismi e in questo caso il confronto gli venne facile: Vezio Agorio passa dagli splendori terreni alle tenebre dell'oblio, mentre Lea « la cui vita era considerata né più né meno che un fenomeno di pazzia, ecco che è del séguito di Cristo », nella gloria, per essere stata al suo séguito nella totale rinuncia al mondo.

Lea si era consacrata «tutta al Signore, - dice ancora S. Girolamo - diventando nel monastero madre superiora delle vergini, mutando le vesti delicate di un tempo nel ruvido sacco che logorò le sue membra, passando inoltre in preghiera intere notti, maestra di perfezione alle altre più con l'esempio che con le parole. Fu di una umiltà così profonda e così sincera che, dopo essere stata una grande dama, con molta servitù ai suoi ordini, si considerò poi come una serva. Spregevole la sua veste, grossolano il cibo, trascurava l'acconciatura del suo corpo; mentre poi adempiva a ogni dovere, rifuggiva dal fare anche la minima ostentazione delle opere buone per non riceverne la ricompensa in questa vita ». Questo « fenomeno di pazzia » o meglio questa scelta scomoda, che le fece preferire « il segreto ambito ristretto di una cella » agli agi della lussuosa dimora, che avrebbe potuto godere come futura «prima donna» di Roma, ha collocato questa matrona romana sul piedistallo di una gloria che non teme l'usura del tempo, la santità.

martedì 21 marzo 2023

A Lipari i lavori del Convegno nazionale dei dirigenti scolastici. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 21 marzo 2023

In Cattedrale stamane precetto Pasquale per l'Arma


Scrive Mons. Gaetano Sardella su fb: "L'Arma dei carabinieri, presente il capitano della compagnia di Milazzo, Andrea Maria Ortolani, ha celebrato, con le altre forze dell'ordine e con i cappellani militari dell'Arma e della Marina, il precetto Pasquale.

Sanzionati ventidue escursionisti. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 21 marzo 2023

Atleti della Aeolian Gym protagonisti al "Combat show" di Messina

Importanti risultati domenica per gli atleti della palestra Aeolian Gym di Gianluigi Martinucci alla 9° edizione del “Combat show” tenutosi a Messina.

Antonio Marino (nella foto con il maestro Martinucci) ha conquistato il titolo di 
Campione Italiano pesi massimi K1 classe A, contro il forte maestro Vizzari.

Prestigiosa affermazione anche pe il giovanissimo Giuliano Galletta diventato campione internazionale juniores, dopo aver sconfitto un fortissimo atleta olandese.

Primi posti per Andrea Saltalamacchia e Angelo Barrilà nelle rispettive categorie torneo + 95 kg.

Delusione per il pugile Gaetano Vattemi, costretto al ritiro per un infortunio al bicipite, mentre stava dominando l'incontro.

Vulcano, cresce la protesta. Stagione turistica a rischio. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 21 marzo 2023


 

Christian Riganò, il centravanti diventato idolo della Fiesole. Virgilio sport dedica ampia pagina al bomber liparese

 
(di Filippo Maggi
GIORNALISTA LINKEDIN )


“Dio perdona, Riga no”. Con questo bellissimo striscione i tifosi della Fiorentina hanno idolatrato per diverso tempo quello che è stato, di fatto, forse il principale eroe della rinascita viola dopo il doloroso fallimento dell’estate 2002, che non consentì alla Viola di iscriversi al campionato di Serie B, peraltro a seguito di una retrocessione già maturata sul campo.


Christian Riganò diviene così il nuovo idolo del Franchi, di fatto andando a colmare il vuoto lasciato dai campioni del recente passato, partiti verso nuovi lidi per proseguire le rispettive carriere ai più alti livelli possibili. Forse un paradosso, se si pensa che fino a qualche mese prima i beniamini della Fiesole coincidevano con campioni come Toldo, Rui Costa e Batistuta, ma il tutto si è consuma nell’ambito di una dinamica che solo il tifoso che ha vissuto situazioni analoghe può comprendere. A fronte delle ceneri che implicano una ripartenza da zero si creano equilibri e fonti di entusiasmo che forse si sarebbero pensate inesplorabili. Anche una doppietta di un bomber di provincia contro il Castel Di Sangro all’esordio in campionato può finire per generare emozioni degne di una serata di Champions League.

La passione del tifo gigliato, d’altra parte, è seconda a poche altre tifoserie in Italia. Ad esaltare ancora di più la figura di Christian è probabilmente l’aspetto umano: ragazzo semplice e poco amante dei riflettori, probabilmente lontano dalla dimensione sempre più glamour verso cui il pallone stava viaggiando già da un po’ di tempo. Tutti aspetti che a lui interessano poco, al pari dei giudizi di chi lo indica come un calciatore tecnicamente non del tutto raffinato. Forse è lui il primo a saperlo: non ha avuto modo di “studiare” in settori giovanili di alto livello e nelle movenze sembra quasi sgraziato a prima vista. Il mestiere di goleador, però, lo interpreta alla grandissima e letteralmente in ogni contesto possibile, nell’ambito di un percorso più unico che raro per un calcatore professionista.


Gli inizi di carriera di Christian Riganò

Nato e cresciuto sulla bellissima isola di Lipari, nell’arcipelago delle Eolie, trova subito un percorso non facile per un ragazzo che vorrebbe ambire a sfondare a livelli importanti: un contesto simile, viste le poche strutture e società disponibili sul territorio, difficilmente diventa terreno di caccia per osservatori. Da ragazzo gioca soprattutto per puro divertimento, militando tra le fila del Terme San Calogero. La posizione in campo è addirittura quella di difensore centrale in nome di una buona struttura fisica, che spesso finisce però per sfruttare soprattutto nelle proiezioni offensive, sia su azione che sugli sviluppi di piazzati. Poi passa al Lipari, formazione principale della zona, con cui si divide tra Promozione ed Eccellenza.

Un giorno, per caso, diventa un centravanti vero e proprio: mancano tutti gli attaccanti per infortunio e l’allenatore Barrica è costretto alla soluzione d’emergenza. È la svolta: con i suoi gol Riganò aiuta la squadra a ottenere la promozione in Eccellenza. Cambia ruolo in un momento in cui il calcio non è l’unica preoccupazione delle sue giornate, anzi: durante il giorno lavora nei cantieri come muratore. Nel corso di queste avventure sui campi provinciali condivide anche lo spogliatoio con un compagno speciale, il fratello Massimo, che arriverà fino alla Serie D. A casa, peraltro, ci sono anche altri tre maschi: uno che non si cimenterà mai nel calcio, Davide e Gianluca che nel tempo troveranno strade alternative.

A 23 anni, età che sembra ormai proibitiva per pensare al professionismo, sceglie di scommettere tutto sul pallone. Sa che non sarà facile, ma ci prova, consapevole che al massimo tornerà sui suoi passi. Va nel capoluogo, all’ACRE Messina (all’epoca in Serie D), focalizzandosi solo sull’impegno sportivo. L’impatto non è meraviglioso, ma un sognatore non smette mai di arrendersi: lo prende l’Igea Virtus, con cui peraltro qualche tempo prima aveva sostenuto dei provini poi non andati a buon fine. I risultati sono ottimi: 28 reti in due anni e passaggio di categoria guadagnato sul campo.

Non resta a Barcellona Pozzo di Gotto, però. Va a Taranto su scoperta del ds Ermanno Pieroni, noto per essere stato anche il braccio destro di Gaucci negli anni migliori di quel Perugia che benissimo fece a cavallo tra i due millenni. Anche grazie al suo fiuto di talent scout prese piede al meglio la carriera di futuri grandi giocatori come, tra gli altri, Schillaci, Materazzi e il giapponese Nakata. Anche Riganò è, almeno in parte, una sua creazione. Ottimo al primo anno di C2, con lo Iacovone che festeggia la promozione, nel 2001/02 è addirittura capocannoniere del difficile girone del Sud di C1: 28 reti in 37 gare e il sogno della doppia promozione consecutiva che si interrompe soltanto in finale playoff contro il Catania. Agli occhi dell’appassionato pubblico rossoblù, senza dubbio tra i più calorosi del Meridione, risulta ancora essere il miglior marcatore degli ultimi 40 anni del club.


Fonte: Getty Images


L’epopea viola: Riganò alla Fiorentina

In quei mesi si consuma il terremoto viola descritto in precedenza. Riganò viene visto come il bomber di categoria adatto a fare la differenza. Scendere di categoria non lo spaventa: per chi viene dal campo sabbioso del “Monteleone” di Lipari la sola prospettiva di giocare in uno degli stadi più iconici del nostro calcio finisce per contare più del campionato in cui si gioca. Sarebbe scorretto parlare di Fiorentina, perché in quella stagione il club, iscritto tra i professionisti per “merito sportivo” si chiama Florentia Viola. Condividerà lo spogliatoio con l’encomiabile Soldatino Di Livio, ancora molto performante a 37 anni, ma anche con ragazzi dal futuro radioso come Alino Diamanti e Quagliarella.

Tavulone, come era stato soprannominato dai tifosi della sua ultima squadra, diventa il simbolo della rinascita, trascinando in C1 la formazione allenata da Alberto Cavasin, che ad ottobre aveva preso il posto dello Zar Vierchowood. 30 gol in 32 gare, con il secondo scettro consecutivo di Re dei bomber del campionato, e entrata di diritto nel novero dei calciatori che avranno gratitudine eterna nella Culla del Rinascimento.

Le buone notizie, da quelle parti, non sono finite. A seguito del clamoroso caso-Catania, legato all’impiego del calciatore Luigi Martinelli in gare della Primavera mentre era squalificato con la prima squadra, si crea la scelta di allargare il campionato di Serie B a 24 squadre, bloccando le retrocessioni maturate sul campo nei mesi precedenti. Una decisione che suscita grandi polemiche in tutta Italia, a maggior ragione quando viene resa nota la scelta di “sostituire” il fallito Cosenza con la stessa Fiorentina per “meriti sportivi” legati alla storia del club.

La maturità realizzativa di Riganò è ormai talmente sviluppata da renderlo decisivo anche in un campionato difficilissimo come la Serie B dell’epoca, che in quella stagione vedrà impegnati tanti futuri grandi giocatori. I giovanissimi Pazzini e Montolivo, ma anche altri eccezionali bomber: il capocannoniere Luca Toni (di lì a poco Campione del Mondo con Grosso), Protti e Cristiano Lucarelli, giusto per citarne tre. Segna 23 reti in 44 gare e risulta decisivo a tutti gli effetti per la promozione, pur con il rammarico di non poter prendere parte allo spareggio promozione vinto contro il Perugia.

A 30 anni taglia quindi il traguardo del raggiungimento del massimo campionato, con la possibilità di vedere da vicino tanti campioni domenica dopo domenica e, soprattutto, l’investitura della fascia di capitano viola. Nonostante diversi infortuni accusati nel corso della stagione 2004/05 si toglierà comunque diverse soddisfazioni, risultando decisivo per il passaggio del turno in Coppa contro il Verona a inizio stagione e trovando una manciata di gol importanti in campionato, a partire da un liberatorio tocco sotto porta su assist di Miccoli contro il Livorno, a cui farà seguito una corsa liberatoria sotto la curva.

Christian veniva da tre mesi e mezzo di infortunio. Con l’acquisto di Luca Toni dal Palermo e la scelta di puntare su altri calciatori giudicati come di maggior prospettiva finisce, nella stagione successiva, di fatto ai margini della rosa, scegliendo poi la soluzione del prestito a Empoli per restare vicino a Firenze, dove ormai è a tutti gli effetti di casa. Andrà solo discretamente, con 5 gol in 33 gare. Nell’estate di Calciopoli si riavvicina a casa, a Messina, dove vive un’annata estremamente esaltante dal punto di vista prettamente personale: 19 reti e record nella storia del club per quanto riguarda la storia del club in A. Le sue reti non servono, però, ad evitare la retrocessione.


Fonte: Getty Images

Valencia e le ultime peripezie di Riganò

Gli viene chiesto di restare, ma l’ambizione di misurarsi ancora su livelli importanti è più forte dell’appartenenza al territorio, con i tifosi locali che non la prendono bene. I profeti in patria, spesso, finiscono per attraversare vicende oltremodo complicate. Sembra a un passo dal Livorno, ma alla fine firma al Levante, in Spagna, tra la rabbia del patron amaranto Spinelli, che dice di aver già depositato tutti i documenti necessari al trasferimento del calciatore.

A Valencia trova altri calciatori italiani: Bruno Cirillo, Damiano Tommasi e il portiere Storari, ex compagno proprio in riva allo Stretto. Ai giornalisti locali si presenta in maniera schietta e senza dubbio insolita: “Ho tentennato a venire qui perché il mio vero desiderio era di giocare ancora nella Serie A italiana per capire se i 19 gol dello scorso anno sono stati frutto del caso oppure ero in grado di ripetermi”. Viva la sincerità, ad ogni modo. Segna 4 reti fino a gennaio, poi sceglie di tornare in Italia, sebbene nel mentre sia arrivato anche un connazionale in panchina, Gianni De Biasi. Il club versa infatti in condizioni molto difficili da un punto di vista economico, e finirà addirittura per non pagare gli stipendi ai propri tesserati.

Va a Siena in prestito, senza particolari dividendi da un punto di vista realizzativo. Dopo la rescissione dell’estate successivo viene richiesto da tante squadre sia di Serie A che di B, ma un po’ a sorpresa sceglie di riabbracciare la C1, nello specifico con la maglia della Ternana. Una scelta che si rivela non felice, con annessa qualche polemica legata alla sua condizione fisica, che dopo qualche mese lo porta addirittura ad essere messo temporaneamente fuori rosa. Rescinde il contratto e gioca qualche mese a Cremona, poi inizia il suo ritorno al passato, “scendendo” anche fino alla Seconda Categoria e divertendosi vicino a casa, quasi sempre nella zona di Firenze, città in cui nel mentre si è stabilito assieme alla moglie Isa, che gli ha regalato anche due gemelli.

Finisce così per giocare in 9 delle dieci categorie del calcio italiano, di fatto mancando solo l’appuntamento con la Terza. Come racconterà a fine carriera: “L’obiettivo della mia carriera è stato sempre quello di dimostrare di poter dimostrare di fare gol in ogni serie che salivo. Mi dicevano, dopo i gol fatti in Promozione, vedrai se li farai in Eccellenza. Dopo l’Eccellenza lo stesso con la D, e via discorrendo…”. Continua, ovviamente, a far parlare di sé per le proprie cifre realizzative, con annessa meraviglia da metà campo nel 2015 con la maglia dell’Incisa Valdarno. Nel post carriera sceglie il percorso da allenatore, con la recente gioia (estate 2022) della promozione dalla Prima Categoria alla Promozione con l’Affrico, che non gli varrà comunque la conferma sulla panchina dopo la gioia del successo ottenuto sul campo. Il tutto, peraltro, curiosamente a discapito del Fiesole, squadra della località a cui è dedicata quella curva che tante volte ha fatto esplodere di gioia.

Ancora oggi vive nella città gigliata, dove da molti è ancora trattato come un idolo. Allo stadio oggi ci va raramente, e non per mancanza di passione: “A chi mi chiede come mai sia poco spesso al Franchi rispondo che poi mi viene voglia di giocare…”. Proprio l’amore per il pallone e per il gol lo hanno spinto lontano. Ancora oggi ricorda quasi tutti i suoi gol, in ogni tipo di categoria. Perché attaccante lo è diventato attorno ai 20 anni, ma probabilmente era una vocazione che aveva dentro da sempre…

Ventuno marzo 2019: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi

Lipari, abbandono di rifiuti: Fioccano i verbali da 600 euro.

Tre verbali ammnistrativi di 600 euro cadauno sono stati elevati dalla polizia municipale di Lipari a carico di altrettanti cittadini, rei, della creazione di piccole discariche di rifiuti nelle zone alte dell’isola. 

La sanzione è stata comminata dopo un sopralluogo congiunto di due agenti e di personale ispettivo della ditta che, nel Comune, si occupa del servizio r.s.u. . 

Nell’isola, comunque, vi è un forte malcontento nelle zone alte e nelle frazioni, dove non è previsto il porta a porta, ma solo il deposito dei rifiuti differenziati in cassonetti stradali di prossimità. 

Malcontento che trova fondamento sia nell’esiguo numero che nella limitata capienza dei contenitori che risultano essere insufficienti a contenere i rifiuti prodotti e, attorno ai quali, una volta colmi, si formano vere e proprie discariche, alla mercè degli animali, dei cani vaganti in primis. 

Situazione che, diventa, insostenibile, poi, a cavallo tra la raccolta di sabato e quella del lunedì, stante la non effettuazione del sevizio la domenica.

In vista della stagione estiva urge una soluzione. 

La Via Crucis del 17 marzo per le vie di Canneto in video e foto di Marina Centorrino (sesta ed ultima pubblicazione)


 

Le Eolie nelle stampe d'epoca (227° puntata): U Castieddu (Panarea)


Navi ed aliscafi (120° puntata: Aliscafo con "marchio" Ustica Lines)


 

Auguri di...

Buon Compleanno ad Alessandra Li Donni, Angelo Natoli, Luca D'Ambra, Simona Loi, Rosa Giovenco, Nunziata Castelli, Tiziana Utano, Valentina Groppo, Giorgia Paino, Giovanni Garavaglia, Alessandra Martello, Elio Zanca





La Via Crucis del 17 marzo per le vie di Canneto in video e foto di Marina Centorrino (quinta pubblicazione di sei)