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sabato 7 gennaio 2023

Chiese, Santi, Processioni e Sacerdoti (10* puntata - Corpus Domini 2017 a Lipari centro - 3 foto)

Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie. Santo del giorno : San Raimondo de Penafort

Da Alicudi vista su Filicudi
« San Raimondo di Penyafort, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori: insigne conoscitore del diritto canonico, scrisse rettamente e fruttuosamente sul sacramento della penitenza e, eletto maestro generale, preparò una nuova redazione delle Costituzioni dell’Ordine; in avanzata vecchiaia a Barcellona in Spagna si addormentò piamente nel Signore. »
Nacque Raimondo alla fine dell'anno 1175 in Peihfort. castello della Catalogna, appartenente alla sua famiglia. 
Studiò retorica e filosofia a Barcellona, passando poi a Bologna per laurearsi in legge. Conseguita la laurea dottorale, fu eletto professore di diritto canonico. 
Il vescovo Berengario, passando per Bologna, lo prese seco, riconducendolo a Barcellona e conferendogli un canonicato di quella cattedrale. Raimondo, sempre umile in mezzo agli onori, conduceva una vita veramente ecclesiastica: sacre funzioni, ritiro, studio; non trattava con nessuno, se non ve lo spingeva la carità. 
Il desiderio però di maggior perfezione lo indusse ad abbracciare, nell'anno 1222, l'ordine dei Padri Predicatori, otto mesi dopo la morte del fondatore S. Domenico. 
Nel nuovo stato, non solamente si assoggettò a tutti i doveri imposti dalla regola, ma vi aggiunse nuove penitenze e austerità. Desideroso di sempre meglio purgarsi da ogni peccato, pregò i suoi superiori d'imporgli rigorose penitenze: fu esaudito: ma non era ciò che si aspettava. Gli fu imposto di comporre una raccolta di casi di coscienza per istruire i confessori e gli studenti di morale. Questa raccolta è detta: Somma di S. Raimondo, ed è la prima opera del genere. 
Il Papa, come riconoscimento della fatica compiuta, gli offerse le principali dignità ecclesiastiche, ma egli umilmente ricusò. 
Caduto ammalato, approfittò dell'occasione per ritornare al suo primo monastero, ciò che gli fu concesso. Se ne tornò il Santo quale era partito, povero, senza pensioni, senza cariche, in nulla distinguendosi dagli altri religiosi. 
Riavutosi dalla malattia, ricominciò con ardore le austerità. Nel 1238 fu eletto Generale del suo ordine, in luogo del beato Giordano, immediato successore di S. Domenico. 
Raimondo si sottomise alla volontà di Dio; ma dopo aver guidata due anni con gran prudenza e pietà il suo ordine, rinunziò al generalato, adducendo la scusa della sua malattia e l'età avanzata (aveva 65 anni). 
Si lusingava Raimondo di poter trascorrere tranquillamente i suoi giorni e prepararsi al passo definitivo; ma troppo grande era il suo credito perchè ciò gli potesse riuscire. 
Papa Celestino IV e i suoi successori, gli affidarono continuamente affari delicati e difficili, e re Giacomo d'Aragona lo elesse suo confessore. 
Fu chiamato a ricever la corona delle sue fatiche nell'anno 1275, in età di 100 anni. 

Molti sono i miracoli che la tradizione attribuisce al santo. Il più famoso narra di una miracolosa dislocazione. San Raimondo sempre molto attivo nella conversione dei giudei fu convinto dal re Giacomo I ad accompagnarlo sull'isola di Maiorca, dove era molto numerosa la comunità di fede giudaica. Trattandosi della salvezza delle anime Raimondo non seppe dire di no, ma appena si accorse di una tresca del Re, egli lo riprese con franchezza. Non essendosi il sovrano emendato, Raimondo decise di ritornarsene a Barcellona, sembrandogli una complicità la sua permanenza a corte. Avendo Giacomo I proibito a tutte le navi di prenderlo a bordo, egli stese il suo mantello sul mare, vi salì sopra, e in sei ore percorse le centosessanta miglia che lo separavano dal suo convento; in esso entrò a porte chiuse. 
PRATICA. Chi vuoi aspirare alla vita interiore, bisogna che con Gesù si ritiri dal mondo, e nel silenzio e nella quiete, riponga la sua più gradita consolazioni. (da l'imitazione di Cristo). 
PREGHIERA. Signore, che scegliesti il beato Raimondo ad insigne ministro del sacramento della Penitenza, concedici di poter fare, per sua intercessione, degni frutti di penitenza, e giungere al porto di eterna salvezza. 

venerdì 6 gennaio 2023

Stromboli: I Re Magi e la Befana porta ai bambini dell'isola la calza della Proloco Amo Stromboli con i doni


Un argine agli sbarchi dei mezzi a motore. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 gennaio 2022

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"Isole Eolie, le porte degli inferi" è l'opera vincitrice del Premio Letterario Internazionale Sforzesco 2022 (sezione ssaggistica)

"Isole Eolie, le porte degli inferi"
dello storico eoliano, Giuseppe La Greca, è l'opera vincitrice, nella categoria "Saggistica" del Premio Letterario Internazionale Sforzesco 2022, organizzato dal Comitato di Milano della Società Dante Alighieri.

Per La Greca è l'ennesimo riconoscimento letterario.

"Isole Eolie, le porte degli inferi" ha già ottenuto un riconoscimento nella decima edizione del Premio “I Murazzi” organizzato dall'associazione ELOGIO DELLA POESIA, Associazione culturale onlus di Torino: è stato inserito tra quelli con dignità di stampa e molto probabilmente sarà pubblicato nel corso del 2023

Sabato per i Pomeriggi culturali eoliani del Centro Studi, presentazione del volume" Lo Stabilimento Termale di San Calogero"

COMUNICATO STAMPA

Sabato 7 gennaio 2023 alle ore 18,00 presso la Parrocchia di Santa Croce di Pianoconte, il Centro Studi ha il piacere di presentare alla comunità liparota ed eoliana l’interessante volume del Prof. Ettore Barnao.
Il volume racchiude sette riproduzioni fotografiche di documenti tratti dall’Archivio Damiani – Mancinelli – Fundarò relativi alla costruzione ottocentesca delle Terme di San Calogero.
Il particolare linguaggio tecnico e l’uso di termini ormai desueti delle trascrizioni che corredano le immagini, certamente saranno attenzionati con curiosità dai più giovani.
Ancora un momento di storia antica e recente delle nostre isole.
Lipari, 5 gennaio 2023

Ufficio Stampa Centro Studi

Poliziotto salva la vita a un bimbo a Bologna. La mamma dell'agente era di Salina

Ha radici eoliane Marco Tinello, il poliziotto, di 23 anni dell'Ufficio immigrazione della Questura di Bologna, che il 4 gennaio ha salvato la vita a un bimbo extracomunitario di 2 anni, originario del Bangladesh, che si trovava nella struttura con i genitori, in attesa di ritirare il permesso di soggiorno. 

La mamma del poliziotto eroe, Valeria D’Albora, era nativa della frazione di Lingua e conobbe Maurizio Tinello, il padre del poliziotto, quando questi (anni 87 – 88) prestò servizio, quale comandante, nella stazione dell’Arma di Santa Marina Salina. I due, successivamente, si sposarono.  

Ad allertare il giovanissimo poliziotto è stata la madre del piccolo che, accortasi che il figlio, che si trovava nel passeggino, sembrava incosciente, ha chiesto aiuto. Nessuna manovra, messa in atto, è però servita a rianimarlo, sino a quando l’agente non gli ha abbassato la lingua e sollecitato la gola, permettendogli di rimettere e, quindi, riprendere a respirare. 

"Se non avesse agito così – hanno evidenziato i sanitari del 118, intervenuti subito dopo, il bambino sarebbe morto”.  

Stromboli, allarme rientrato. Dovuto a malfunzionamento apparecchiature

Nei Comuni di Salina gli auguri per il nuovo anno li porta la banda "Isola verde". Visita anche agli ospiti della casa di riposo

La banda "Isola verde" si è esibita con due concerti: il primo il 4 gennaio nel Comune di Malfa; il secondo nella chiesa di Santa Marina Salina.

La stessa banda ha sfilato per le vie del Comune di Leni per, poi, fermarsi nella casa di riposo di Valdichiesa per portare momenti di serenità e fare gli auguri, con canti natalizi, agli ospiti della struttura.  


Cassonetti indifferenziata sotto dimensionati... per contenere inciviltà

(di Francesco Coscione) In effetti i cassonetti per l'indifferenziato sembrano essere sotto dimensionati. Non ci sta dentro neanche un mobiletto da cucina, un armadio, un'automobile. Sicuramente non bastano a contenere l'inciviltà di alcuni liparesi.

Stromboli: Allerta per possibile eruzione parossistica


 

Nuovo mezzo all'avanguardia per i VVF del distaccamento di Lipari


Il distaccamento dei VVF di Lipari, da ieri, ha in dotazione un nuovissimo automezzo antincendio, polivalente, in gergo denominato APS (autopompaserbatoio).
E' stato dislocato nella maggiore isola eoliana dal Comando provinciale di Messina, per potenziare il dispositivo di soccorso tecnico urgente. Il neo mezzo, un Iveco Eurocargo, trasporta 2200 litri d'acqua più 120 di schiumogeno; all'interno dei comparti è dislocata attrezzatura idonea per quasi tutte le tipologie d'intervento effettuate dai pompieri: colonna illuminazione telescopica, motopompa, estrattore di fumo, gruppo taglio idraulico, generatore di corrente, elettropompa, cuscini sollevamento e tanto altro ancora.
Il veicolo, dotato di cambio automatico e frenatura ABS e EBS, rappresenta quanto di più avanzato vi è nel settore dei mezzi antincendio.

Big Friends Guggen Musik Malta davanti al presepe sul corso V.E. (foto e video del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero)



Si è rinnovata una antica tradizione: Il Bambinello nelle case di Malfa (video e foto)


 




Navi ed aliscafi (68° puntata - 6 foto del Basiluzzo )

Nelle foto di oggi il piroscafo "Basiluzzo". 1) A Milazzo 1967; 2) Pronto al varo e Vulcanello in costruzione; 3) Il comandante Guido De Vita sulla Basiluzzo; 4) Particolare della prua; 5) A Sottomonastero con il Gran Pavese; 6) Con il Vulcanello in porto a Milazzo

Auguri di...

Buon Compleanno a Emanuela Stella, Sandro De Luca, Luca Famularo, Stefania Famularo, Elisa Sarpi, Nadia Petracca, Grazia Rita Giardina, Adriana Castorino, Carmelo Munafò, Felice D'Ambra, Emma Portelli, Daniele Villani, Bartolo Cannistrà, Santo Scirè, Maria Cusolito, Mariapaola Puglisi, Alessandra Cambria, Tony Maniaci



Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Arrivano i magi

Trasporti marittimi da e per Lipari: Vigili del fuoco lamentano rincari

Chiese, Santi e Processioni (9° puntata) Via Crucis dei Bambini anno 2015 (4 foto)


Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie. Oggi : Epifania del Signore

Il laghetto  di Lingua (Salina) ed il faro
(foto Giancarlo D'Ambra)

«Tribus miraculis ornatum, diem sanctum colimus: Hodie stella magos duxit ad praesepium: Hodie vinum ex aqua factum est ad nuptias: Hodie in Jordane a Joanne Christus baptizari voluit, ut salvaret nos, alleluia.»

Epifania vuol dire manifestazione. La Santa Chiesa istituì questa festa per commemorare la triplice manifestazione di Gesù: come Dio, facendosi adorare dai Magi; come umo, ricevendo il Battesimo da San Giovanni; come operatore di miracoli, cambiando, alle nozze di Cana, l'acqua in vino. 

Oggi però la liturgia ricorda in modo tutto particolare la prima manifestazione di Gesù come Dio, con l'adorazione dei Magi. 

Già il profeta Isaia aveva detto: « Sorgi, ricevi la tua luce, o Gerusalemme, poiché la tua luce è venuta, e la gloria del Signore è spuntata su di te ». 

« E alla tua luce cammineranno le genti, ed i re nello splendore che da te emana. Alza intorno il tuo sguardo e mira : tutti costoro si sono radunati per venire da te. Sarai inondata da una moltitudine di cammelli: i dromedari di Madian e d'Efa; tutti quelli di Saba verranno a portare oro ed argento ed a celebrare le lodi del Signore ». 

Difatti, nato Gesù, ecco spuntare una stella : la stella di Giacobbe. I Magi, che erano principi gentili (cioè non ebrei) studiosi di astrologia, appena la videro, si ricordarono delle profezie e dissero: questo è il segno del Re dei Giudei, del Messia, del Salvatore del mondo. Andiamo ad. adorarlo. E partirono dalle loro contrade senza spaventarsi né della lunghezza del cammino. né delle difficoltà del viaggio, né del pericolo dei ladroni. 
Dio premiò tanto loro coraggio e generosità, facendo si che la stella che essi avevano visto in Oriente, li precedesse nel cammino. 

Giunti però a Gerusalemme, la stella scomparve. Ma essi animosamente domandarono: « Dov'è il nato Re dei Giudei? Vedemmo la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo ». Udito questo, Erode si turbò e con lui tutta Gerusalemme. E radunati tutti i Principi dei Sacerdoti e gli Scribi del popolo, domandò loro dove avesse a nascere il Cristo. Ed essi risposero : « A Bethlem di Giuda ». Erode, informati i Magi, si raccomandò loro affinché, adoratolo, ripassassero da lui, dicendo di volere egli pure recarsi ad adorarlo. 

Ed ecco i Magi di nuovo in cammino: la stella, che era scomparsa al loro arrivo in Gerusalemme, riapparve con sommo loro gaudio, e li guidò fino al luogo ov'era il fanciullo Gesù. « Ed entrati nella casa, trovarono il Bambino con Maria sua madre, e prostrati lo adorarono; poi, aperti i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. E avvertiti in sogno di non ripassare da Erode (perché macchinava iniqui disegni), tornarono al loro paese per altra via ». 

La grazia e la benedizione del Pargoletto divino li seguì: si diedero ad una vita perfetta, e la Chiesa oggi onora i tre Magi come santi. Essi sono in modo specialissimo i nostri protettori, essendo le primizie dei gentili nel regno glorioso di Cristo. 

PRATICA. Portiamo anche noi a Gesù i nostri doni: l'oro dell'adorazione; l'incenso della preghiera; la mirra della mortificazione. 

PREGHIERA. O Dio, che con la guida d'una stella oggi hai rivelato alle genti il tuo Figliuolo Unigenito, concedi a noi che per mezzo della fede t'abbiamo conosciuto, di giungere a contemplare la bellezza della tua gloria in Paradiso.