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mercoledì 17 novembre 2010

Sul Parco nazionale delle Eolie (di Paolo Arena)

Riceviamo da Paolo Arena e pubblichiamo:
Sul Parco Nazionale delle Eolie ciascuno ha la propria idea.
C'è chi teme pericolose infestazioni di rapuddi e conigli.
Chi, più lecitamente, lo vede come un poltronificio vuotato di qualsiasi scopo o utlità.
E magari c'è qualcuno che spera proprio in questo...
Ma c'è anche chi vede il Parco come un'opportunità per le nostre isole; c'è chi ha capito che l'ambiente ed il paesaggio sono il nostro unico capitale, tutto ciò su cui è incentrato il nostro futuro economico e sociale, che ritiene necessario un nuovo modello di turismo, incentrato sulle peculiarità uniche del nostro territorio, e non in un turismo distruttivo, fatto di grandi opere inutili, mega porti, aeroporti, edilizia sfrenata, che non fa altro che erodere il nostro patrimonio.
Chi da del buffone a chi fa una scelta impopolare, senza alcun tornaconto personale e legata solo alle proprie idee ed alla propria coerenza con esse, non ha davvero capito da che parte sta il circo ambulante della politica eoliana
Paolo Arena

PRESENTAZIONE A MESSINA DEI GIOVANI DI FUTURO E LIBERTA’ E DEL MANIFESTO PER L’ITALIA

Venerdì 19 Novembre, alle ore 17.30, presso la sala consiliare della Provincia di Messina avrà luogo la presentazione di Generazione Giovani e del Manifesto per l’Italia. Interverranno i membri del comitato nazionale promotore Alberto De Luca e Alessio Galati, e l’Onorevole Carmelo Briguglio.
Nel corso dell’incontro sarà presentata la mobilitazione di sabato 20 e domenica 21 c.m., che vedrà impegnati i “giovani finiani” nei gazebo delle piazze di Messina (piazza Cairoli e piazza Duomo) per raccogliere le firme del Manifesto, verranno illustrate le numerose iniziative previste per la campagna tesseramento, che partirà l’uno Dicembre, e saranno affrontanti temi di attualità politica locale e nazionale.
Per ulteriori informazioni contattare la sottoscritta al numero 349 4249447 o all’indirizzo e-mail generazionegiovanimessina@gmail.it .
L’addetto stampa di Generazione Giovani
Federica Mulè

Dopo le "provocazioni" di ieri in consiglio comunale, La Greca esprime solidarietà a Lo Cascio.

Riceviamo dal dott. Giuseppe La Greca e pubblichiamo:
Ieri non ero in consiglio comunale per impegni di lavoro precedentemente assunti, ma dalle cronache riportate nei giornali locali e da un dialogo telefonico avuto in serata con il consigliere Lo Cascio ho appreso di tutta una serie di provocazioni nei suo confronti per aver espresso una Sua personale posizione sull’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
Colgo l’occasione per esprimere pubblicamente la mia piena solidarietà al consigliere Pietro Lo Cascio ed lo invito a proseguire serenamente nella sua opera.
Non tutti possiamo essere sempre d’accordo, ma nessuno può arrogarsi il diritto di ritenere di dover zittire o minacciare o insultare chi la pensa diversamente su di una questione di importanza fondamentale per il futuro del nostro Paese.
Io sono favorevole all’istituzione del Parco Nazionale, ritengo che occorrano modifiche ed aggiustamenti, ma non ritengo di dover esprimere giudizi negativi su chi la pensa diversamente da me, ne tanto meno di insultarlo o minacciarlo o schernirlo. Il confronto è il sale della democrazia, non la minaccia o l’insulto o ancor peggio, passare alle vie di fatto in maniera nascosta ed ignobile.
Il consigliere Lo Cascio è stato democraticamente eletto in una competizione elettorale, sulla base di un preciso programma politico che al primo punto prevedeva proprio l’istituzione del Parco Nazionale delle isole Eolie ed ha coerentemente sostenuto le Sue tesi, consapevole di essere in minoranza in seno al consiglio comunale, il consigliere Lo Cascio è un uomo coraggioso, che esprime le proprie idee a viso aperto, cercando il confronto e non lo scontro, mi auguro, pertanto, che quello di ieri diventi un esempio di come non si comporta in un’assise democratica, ma retaggio di comportamenti ed atteggiamenti che il nostro Paese, la nostra Nazionale, ha condannato di fronte alla storia.
Giuseppe La Greca

Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)

PROSIT AL SERVIZIO PROTOCOLLO DEL COMUNE di Aldo Natoli - Compito di noi giornalisti è quello di attenzionare gli avvenimenti ed i problemi che giornalmente si verificano nella nostra comunità sia  negativi che positivi. Dopo l'accumulo di tanto ritardo, e di conseguenziali critiche, debbo rilevare che il Servizio Protocollo del Comune ha ripreso a funzionare a pieno ritmo. Questo crea meno apprensione ai cittadini ed ai vari professionisti. Ritengo pertanto doveroso segnalarlo e complimentarmi con il Responsabile del Servizio e con i suoi collaboratori che sono riusciti, con grande abnegazione, ad eliminare un disastroso ritardo causato da fatti che puntualmente ho segnalato.

VOLONTARIATO E ONLUS. REGOLAMENTO CONTRIBUTI. COMUNICATO STAMPA
Si informano gli interessati che sulla G.U.R.I. n. 255 del 30 ottobre 2010 è stato pubblicato il Decreto n. 177 del 14 settembre 2010 “Regolamento concernente i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione dei contributi in materia di utilità sociale, in favore di associazioni di volontariato ed organizzazioni onlus”.
Le domande di contributo, redatte secondo le indicazioni contenute nel decreto, dovranno essere inoltrate entro il 31 dicembre di ogni anno Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Direzione Generale per il Volontariato, l'Associazionismo e le Formazioni sociali - via Fornovo n. 8 - 00192 Roma e dovranno fare riferimento a spese sostenute entro l’anno di riferimento per acquisto di autoambulanze e/o di beni strumentali.

La processione di San Bartolomeo a Lipari (16.11.2010) Riprese e montaggio di Tindara Lauricella

Tribunale e Procura ormai alla paralisi Gli avvocati minacciano lo stato d'agitazione. Mancano 5 magistrati nel settore giudicante e altri 2 sostituti procuratori nel settore inquirente. Le cifre

(Leonardo Orlando- Gazzetta del sud) Protestano gli avvocati per la grave carenza di magistrati e di personale amministrativo al Tribunale di Barcellona e nelle due sezioni distaccate di Milazzo e Lipari e, preannunciano lo stato di agitazione. Chiedono intanto l'intervento immediato del Presidente della Repubblica, del ministro della Giustizia e del Csm per far fronte alla grave crisi della giustizia nel distretto di Barcellona e da cui dipendono 24 Comuni con 142 mila abitanti.
L'impietosa analisi dello stato della giustizia amministrata nel distretto del Tribunale di Barcellona è contenuta nel documento approvato all'unanimità dal consiglio dell'Ordine presieduto dall'avv. Francesco Russo e di cui è segretario l'avv. Sergio Alfano, inviato oltre ai vertici della magistratura messinese anche ai sindaci di Barcellona a Milazzo fino alle Eolie e soprattutto ai deputati nazionali e regionali eletti in provincia di Messina. Gli avvocati, nel sollecitare "la risoluzione dell'intollerabile stasi della Corte d'Appello di Messina", chiedono «l'immediata copertura dei posti vacanti dell'organico dei magistrati e del personale amministrativo». Chiesto inoltre «l'urgente e non più procrastinabile adeguamento degli organici per far fronte all'effettiva dimensione degli affari civili e penali del Tribunale e della Procura necessitando almeno altri 5 magistrati nel settore giudicante e altri 2 sostituti procuratori nel settore inquirente con il corrispondente aumento del personale amministrativo». Gli avvocati sollecitano un immediato rimedio alle disfunzioni verificatesi nell'ambito delle scoperture dei Giudici di Pace e del personale amministrativo presso il Giudice di Pace di Barcellona, Milazzo e Lipari. Al Tribunale di Barcellona mancano il presidente e 6 dei 14 magistrati previsti in organico; alla Procura sono 4 sui 5 previsti in organico, i sostituti procuratori mancanti. Rilevante il numero del personale amministrativo mancante in tutti i settori, di funzionari, cancellieri, assistenti, contabili, operatori e ausiliari. Le carenze di organico di magistrati e personale amministrativo denunciate dagli avvocati, generano un impressionante carico di lavoro arretrato a danno dei cittadini che chiedono giustizia.
Dati allarmanti- Al Tribunale di Barcellona – secondo i dati elaborati dal Consiglio dell'Ordine – pendevano al 30/6/2010 n. 14.685 procedimenti civili (di cui n. 3740 di cognizione ordinaria, n. 6839 di previdenziale, n. 652 di lavoro, n. 196 di pubblico impiego, n. 346 dello stralcio, n. 933 di esecuzione immobiliare, n. 223 di appello, n. 352 di fallimenti, n. 254 di separazioni giudiziali, n. 109 di divorzi giudiziali) e n. 2.786 procedimenti penali (di cui n. 526 monocratici; n. 83 collegiali, n. 1312 GIP Noti e n. 865 GIP Ignoti; nella sezione Distaccata di Lipari pendevano alla stessa data n. 1.173 procedimenti civili e n. 296 procedimenti penali; non sta meglio la sezione distaccata di Milazzo «dove pendevano – sempre al 30/6/2010 – n. 2.544 procedimenti civili e n. 271 procedimenti penali». ProcuraAssai grave – scrivono gli avvocati – è la situazione di carenze d'organico del personale dei magistrati e di quello amministrativo della Procura di Barcellona. Secondo i dati aggiornati al 31 ottobre scorso, oltre a mancare 4 dei 5 sostituti procuratori in organico, alla Procura manca il direttore amministrativo «il cui ruolo da oltre tre anni è ricoperto dallo stesso Procuratore della Repubblica, che così – si legge nel documento – viene distolto dalla sua essenziale funzione, senza peraltro che le importanti mansioni cui deve supplire vengano assolte secondo le necessarie specifiche competenze, con nocumento alla buona organizzazione del servizio». Sempre alla Procura mancano 2 dei 6 funzionari giudiziari; 2 dei n. 6 cancellieri; 2 dei 6 operatori giudiziari e 2 dei n. 3 conducenti di automezzi. Il Procuratore e l'unico sostituto, devono far fronte - secondo il dato delle pendenze del 30/6/2010, a ben «8.420 procedimenti penali (di cui n. 4.036 notizie di reato con autore identificato; n. 2.282 con autore ignoto; n. 827 di competenza del Giudice di Pace). La scopertura di magistrati risale fin dal 30 giugno del 2008 e ciò ha aggravato il numero delle pendenze. Giudici onorariNon essendo stati coperti gli organici, il consiglio dell'Ordine degli avvocati denuncia che a causa di ciò si è avuto «un utilizzo abnorme dei giudici onorari, ben 8 e dei pm onorari in tutto 5 i quali, con l'attuale indistinto e conflittuale status, sono mal accettati dai cittadini e dagli avvocati per evidenti e notorie ragioni già denunciate dall'Avvocatura». Giudici di paceGravi disfunzioni provengono anche dalla scopertura di organico dei giudici e del personale del Giudice di Pace di Barcellona, Milazzo, Lipari e Novara di Sicilia.
Nel chiedere l'intervento dei sindaci e dei parlamentari, gli avvocati in caso di silenzio annunciano nuove azioni di lotta a cominciare dalla proclamazione dello stato di agitazione.

Il consiglio comunale di ieri e la voce fuori posto. Ci scrive Salvatore Agrip

Sono stato al consiglio comunale di ieri, insieme a tanti altri cittadini per sentire il dibattito, sulla proposta di contrarietà all’istituendo “Parco Nazionale delle Isole Eolie”, argomento posto al primo punto all’ordine del giorno. Ho seguito tutti gli interventi dei consiglieri, in un clima di pacatezza e serenità, condivisibili o non da chi era lì ad ascoltare.
Personalmente, sono un componente del circolo liparese di “Sinistra Ecologia e Libertà” pertanto il consigliere Pietro Lo Cascio è colui che mi rappresenta nel dibattito generale della politica locale e sulla questione è nota la posizione di Lo Cascio, favorevole all’istituzione del Parco Nazionale. Posizione che con diligente pacatezza ha ribadito nel suo intervento, confermando ed evidenziando la propria coerenza come un valore nell’esercizio della politica, a differenza di altri colleghi che declinano nella schizofrenia.
Quello che con la presente volevo evidenziare, dopo quanto sopra sintetizzato, come al momento del voto che ogni consigliere doveva esternare, dichiarandosi “favorevole” o “contrario”, il consigliere Lo Cascio nel dichiararsi contrario alla proposta, si è sentito proferire dal rappresentante dei cacciatori presente nel pubblico un “Buffone!!”, nello stupore dei più presenti lì in quel momento, termine isolato che è rimasto solo ed esclusivamente sulla bocca del “professionista”.
Ad onor di verità il presidente dell’associazione “la voce eoliana” Avv. Pajno immediatamente si è premurato di rappresentare le scuse al consigliere Lo Cascio, in quanto il rappresentante dei cacciatori eoliani è un membro dell’associazione.
Credo che quanto successo non debba passare nell’indifferenza, perché il confronto, peraltro più volte auspicato anche dall’avv. Pajno, che ci dovrebbe essere su un tema di rilevante importanza per le nostre isole come il “Parco Nazionale”, sappiamo già che è difficile averlo, non perché ci mancano gli argomenti tutt’altro né abbiamo da vendere, ma sappiamo già che invece del confronto probabilmente si cerca lo scontro e oggi né abbiamo avuto la prova e se la “VOCE” è questa, avremo orecchie solo per sentire. A questo punto per un possibile civile confronto, consiglierei alla “voce eoliana” di isolare i provocatori e rasserenare gli animi dei più facinorosi. Ai cacciatori (oggi presenti in numerosi), nella quale annovero molti amici, posso dire, siate capaci di farvi rappresentare dalla componente più “nobile” che avete.
Salvatore Agrip.

Precari scuola. Ricorso per risarcimento danni. La comunicazione del prof. Pavone

Il vice presidente dell’Associazione Consumatori Eoliani prof. Bartolo Pavone avvisa tutti il personale precario docente ed ata che l’associazione, di cui lo stesso è responsabile del settore scuola, sta promuovendo ricorso al tribunale del lavoro competente al fine di ottenere il risarcimento dei danni in favore dei precari per l’illegittimità dei contratti a tempo determinato stipulati con la pubblica amministrazione senza che venisse indicata la causa giustificatrice.

Ed infatti come conferma l’avvocato Vincenzo La Cava, presidente dell’associazione , nonché legale interessato per la predisposizione dei ricorsi, “ nei suindicati contratti di lavoro a tempo determinato non sono state esplicitate le puntuali ragioni tecniche, produttive, organizzative o sostitutive che hanno giustificato l’apposizione del termine e pertanto gli stessi contratti sono stati posti in essere in violazione della normativa che regola la materia e, in particolare, del Decreto Legislativo 6 settembre 2001, n. 368 con il quale l’ordinamento italiano ha inteso dare attuazione alla direttiva 1999/70/Ce relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall’UNICE, dal CEEP e dal CES, - che i suindicati contratti a termine devono quindi ritenersi posti in violazione dell’art.1 D. Lgs. 368/01, che prevede l’inefficacia del termine anche ai sensi dell’art 1419 comma 2 c.c., quando la ragione giustificatrice non emerga da atto scritto, con la conseguenza che l’illegittima apposizione del termine travolge l’intero contratto che è da ritenersi sin dall’origine concluso a tempo indeterminato.
Inoltre numerose e recenti sentenze hanno già acclarato quanto riferito con contestuale risarcimento del danno pari ad € 5000,00 per ogni anno di servizio prestato e contestuale conversione del contratto da determinato ad indeterminato.
È importante però affrettarsi nel presentare i ricorsi anche e soprattutto alla luce del recente decreto legge n. 183 del 4.11.2010 noto come" collegato lavoro", che contiene infatti un trappolone di cui il governo non ha dato nessuna informazione agli interessati. Ed invero, l'art 32 commi 3 e 4 della legge in questione stabilisce che le disposizioni di cui all'art 6 della Legge 15/07/1966 n. 604( prescrivono che il licenziamento del dipendente va impugnato entro 60.gg ) si applicano anche: ai contratti a termine;ai rapporti di collaborazione coordinata e continua ( co.co.co. );ai rapporti di collaborazione coordinata a progetto( co.co.pro.) ed e' retroattiva,vale cioe' non solo per i rapporti di lavori futuri,ma anche per quelli in essere e per quelli gia' conclusi-".Pavone chiarisce e puntualizza:-" la legge stabilisce che tutte queste persone devono fare l'impugnazione contro l'amministrazione entro 60.gg dall'entrata in vigore della legge.Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 09/11/2010,entra in vigora dopo 15 gg.,cioe' il 24/11/2010.Dal quel momento scattano i 60.gg. Fino ad oggi la legge dava anche anni di tempo al lavoratore per regolare i conti con chi pensava che lo avesse trattato ingiustamente. Adesso si fissa un termine ravvicinato che riguarda tutti i casi pregressi,proponendo al precario o ex precario un bivio: Fare subito causa o metterci una pietra sopra”.
Il vice presidente dell’associazione invita pertanto tutti gli interessati a contattare l’Associazione ai seguenti recapiti: 349-3876446- 333-4006320.

martedì 16 novembre 2010

TG DEL 16 NOVEMBRE, EDIZIONE POMERIGGIO - AgenParl

Il consiglio comunale di Lipari ribadisce il no al parco

Ancora un no al Parco nazionale delle Eolie arriva dal consiglio comunale di Lipari riunitosi oggi pomeriggio in seconda convocazione.
La proposta-diniego, che fa seguito ad una analoga approvata qualche mese fa e ad una petizione popolare con oltre 4.000 firme, è passata con i voti di 10 consiglieri comunali. Questa volta il voto contrario può essere definito tri-partisan in quanto ha accumunato consiglieri di maggioranza, minoranza ed indipendenti.