Cerca nel blog

giovedì 24 febbraio 2011

"Sapevate che il depuratore andava realizzato a Canneto Dentro. Io mi batterò per lo spostamento delle vasche da Unci e da Sottomonastero". L'assessore Giannò replica a Pellegrino e Giorgianni


Riceviamo dall'assessore Corrado Giannò una nota con oggetto "Risposta al presidente degli artigiani e al consulente" e pubblichiamo: 
Ritengo inutile giriate attorno alla problematica depuratore e su chi sapeva e su chi no.
L’odierna nota a firma del Commissario Pelaggi dimostra in maniera chiara ed inequivocabile che sin dal 2009 il consulente – politico, Rag. Marco Giorgianni, ed il Presidente dell’Associazione Artigiani  sapevano che il depuratore ANDAVA REALIZZATO A CANNETRO DENTRO.
Mi domando:
Come mai non ne hanno fatto una benché minima parola con la popolazione e non hanno sollevato tutti i problemi che sollevano oggi?
Strano che il consulente Giorgianni non abbia coinvolto sull’argomento i suoi Consiglieri Comunali?
Forse ci avviciniamo alle elezioni!
Alla gente comune non interessa nulla dei discorsi e delle beghe politiche ed al riguardo nel confermare il mio sì ad un’opera irrinunciabile come il Depuratore, ribadisco ancora una volta che sarò dalla parte della popolazione per portare avanti delle battaglie su cose reali e concrete.
Per cui con ogni ragionevolezza mi batterò per lo spostamento delle vasche di sollevamento conscio dell’importanza che il lungomare di Canneto e la sua spiaggia rappresentano per l’intera isola di Lipari, cosi come per la zona di sottomonastero nella quale bisogna evitare ogni rischio che la clientela turistica ed i cittadini possano essere accolti in maniera non adeguata ad una località come la nostra.
Corrado Giannò
Assessore Comune di Lipari   

Il sindaco Lo Schiavo ringrazia l'Ustica Lines e la NGI

COMUNICATO STAMPA

Alle ore 14.30 da Milazzo è partito alla volta di Vulcano Lipari e Salina il catamarano della Ustica Lines Comandato da Gianfranco Parisi. Il mezzo, dopo aver fatto scalo a Vulcano e Lipari è giunto fino a Salina, grazie alla richiesta avanzata alla Ustica Lines da parte del Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo.
“Un sincero ringraziamento è doveroso farlo nei confronti del Dott. Nunzio Formica e della Ustica Lines, la cui sensibilità e attenzione alle problematiche della popolazione eoliana hanno permesso a oltre un centinaio di passeggeri di fare rientro alle proprie abitazioni, grazie anche all’esperienza del Comandante Gianfranco Parisi”.
“Un altro ringraziamento doveroso” continua il Sindaco Lo Schiavo “è rivolto nei confronti della società N.G.I. che per ben due giorni consecutivi, sfidando il mare con delle condizioni veramente proibitive, ha permesso il non totale isolamento delle nostre isole, essendo stata la M/n Bridge l’unico mezzo viaggiante nella giornata di ieri e nella mattinata odierna”.
“Infine, ma non meno importante, desidero esprimere la mia vicinanza a tutti quei comandanti, che come Bartolo Santamaria, pur dimostrando di essere nel proprio servizio a fianco degli eoliani, sono costretti ad imbattersi nelle problematiche del sistema(!) portuale delle Isole Eolie”

TG PARLAMENTO DEL 24 FEBBRAIO, EDIZIONE POMERIGGIO

Depuratore e assessore Giannò. L'intervento del presidente del Consorzio Artigiani e del consulente


Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo aver ascoltato l’intervista del Sindaco sulla localizzazione del Depuratore abbiamo deciso “per l’ultima volta” di fornire una risposta che ormai è scontata e crediamo rischi di annoiare chi ci legge per la sua ripetitività. Il consorzio Artigiano di Lipari, senza mai aver nascosto nulla,evidentemente al contrario della Amministrazione ha sempre sostenuto la stessa posizione.
Rammentiamo che su questo, in tempi non sospetti, non sono mancati incontri con il comitato e dichiarazioni stampa. Rammentiamo al sindaco che nell’ultima nota, che evidentemente non ha letto, il Presidente del Consorzio ha  anche pubblicato l’estratto dei verbali, dai quali tutti possono farsi un’idea di ciò che il Consorzio ha potuto rappresentare.
Il Consorzio ha sostenuto di poter esprimere un parere solo a condizione di salvaguardare la realizzabilità del PIP, ed in difesa di questo obbiettivo deve operare. In questo senso, ancora oggi, come dice l’ultima lettera del Commissario per motivazioni diverse, come l’impossibilità di rassicurarci per il livello progettuale raggiunto, non abbiamo ottenuto le risposte richieste.
Ci piacerebbe sostituire l’Amministrazione nelle scelte sul territorio, ma purtroppo non è così.
E’ come se sul posizionamento dell’aeroporto decidesse la Federalberghi o se sulla portualità  decidesse l’Associazione Commercianti, per le evidenti lacune di questa amministrazione.
Di ciò, comunque non ne saremmo stupiti, visti i modi di operare dimostrati da questa Giunta.  
Non si tratta di stipulare accordi, ma, di svolgere adeguatamente ognuno il proprio  ruolo.
Il Sindaco invece di interpretare malamente le nostre dichiarazioni si occupi del suo ruolo ben più rilevante del nostro, chiarendo ad esempio, come intende coniugare l’azione della propria  Amministrazione con i deliberati all’unanimità del Consiglio Comunale, compresa la propria maggioranza, o la volontà espressa dai comitati cittadini,che sono di segno opposto alle sue dichiarazioni, e a cui sembra non dare alcuna importanza.    
A noi le dichiarazioni fatte, ci appaiono come una consolidata abitudine, finalizzata solo a spostare l’attenzione, a dividere i cittadini amministrati tra buoni e cattivi sobillatori,  a insinuare il dubbio, a rinunziare, per comodità o interesse a svolgere il ruolo di mediazione e rappresentanza che ogni seria Amministrazione deve svolgere.
In quanto alla nota dell’Assessore Giannò*, abbiamo solo da credere che non abbia letto la lettera  del Commissario o che non l’abbia capita. Riportandola proveremo noi nell’arduo tentativo di spiegargliela. Il Commissario dice “Come abbiamo avuto modo di spiegare anche al vostro consulente Dr. Giorgianni, l’attuale livello di approfondimento progettuale non è compatibile con quello delle opere proposte nel progetto del depuratore. Pertanto fermo restando la posizione di principio da noi garantita di non incidere sulla realizzazione del Piano la verifica avverrà sulla base del progetto definitivo”.
L’ ex Assessore ai Lavori Pubblici, ha scoperto l’acqua calda, noi non abbiamo mai negato di aver richiesto in più occasioni di tutelare la fattibilità del PIP,(era nostro dovere) ad oggi come dice il Commissario, per i diversi livelli progettuali abbiamo avuto solo assicurazioni di principio, e confermiamo che opereremo sempre in difesa dei diritti degli artigiani non avendo, ad oggi adeguate risposte.
Nel nostro ruolo è obbligatoria la difesa degli artigiani, Lei Sig. Assessore nella difesa di quali interessi opera invece? Dovrebbe spendere il suo tempo nell’interesse della Comunità di Canneto, e di Marina lunga e di tutta l’isola e del Consiglio Comunale, invece di perderlo nel ridicolo tentativo di dimostrare che altri sapevano, che altri dovevano. Gli altri, “Gli artigiani” nulla hanno nascosto, non hanno mai negato, partecipando ad incontri con il comitato di Canneto, mentre voi sostenevate di non sapere nulla e che tutto era frutto della volontà di un Commissario che guarda caso invece sostiene di aver coinvolto le istituzioni sin dall’inizio.
Non sono forse le istituzioni, quindi Voi a dover esprimere la condivisione o meno di un’opera da realizzare sul nostro territorio? Volete delegare a noi anche questo ruolo?         
                                                                                   Il Presidente del Consorzio Artigiani
                                                                                                 Fulvio Pellegrino
                 Il Consulente
              Marco Giorgianni
* Il riferimento all'assessore Corrado Giannò arriva poichè l'assessore inviando alla stampa la nota di Pelaggi aveva scritto :
In allegato invio nota del Commissario Pelaggi dalla quale si evince chiarmente che il Commissario sin dal 2009 aveva messo a conoscenza il Sig. Fulvio Pellegrino ed il loro rappresentante Rag. Marco Giorgianni, loro consulente e leader politico dell'opposizione, dell'ubicazione del dissalatore a Canneto dentro. Ed ancora il plauso dell'Avv. Pelaggi al Consorzio artigiani e la riprova delle intese da tempo intercorrenti con lo stesso Consorzio. Il tenore della lettera farebbe comprendere siano avvenuti più incontri con Artigiani e loro consulente, vedi Rag. Marco Giorgianni, al fine di armonizzare l'iniziativa del depuratore in maniera tale da non arrecare alcun danno all'area artigianale.

"Ho conosciuto un sindaco.....ma che fine ha fatto?". Nuovo intervento di Guarino

Riceviamo dal consigliere Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Leggo la nota pubblicata pubblicata dal Sindaco di Lipari, in relazione alla problematica Depuratore e ricadute derivanti dalla istruttoria del piano regolatore generale. Pensavo fossi stato sufficientemente chiaro, ma mi rendo conto che non è così.
Certamente il Sindaco di Lipari non è un tecnico e nella più grande buona fede, gli sfuggono alcuni elementi della problematica di natura squisitamente tecnica. Ribadisco che il parere di compatibiltà ambientale è stato ottenuto nel mese di febbraio 2010 e prodotto al DRU (Direzione Regionale dell'Urbanistica) al fine di iniziare la fase dell'istruttoria finale del PRG finita nel mese di giugno 2010, che ha prodotto nel mese di novembre 2010 i suoi effetti con l'utilizzo del PRG per decorrenza dei termini.
Il decreto del parere di compatibilità ambientale relativo al PRG di Lipari, è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale della Regione Sicilia nel mese di aprile 2010, al quale il Comune di Lipari, non ha opposto ricorso.
Risulta fin troppo ovvio che il DRU abbia preso atto, di tutti i pareri ricevuti, e ha redatto il proprio, anche in conseguenza dei pareri ricevuti e degli studi acquisiti che (ovviamente non sono dei consigli sul come operare ma atti da rispettare), e cioè il parere del Genio Civile, il parere di compatibilità ambientale, lo studio agricolo forestale, etc.
L'istruttoria finale del DRU tiene ovviamente conto dei pareri ed effettua una disamina tecnico – urbanistica, è dovendo in modo ortodosso rispettare tutte le norme, non può che evidenziarle e dare parere negativo quando le scelte fatte non risultano compatibili.
Non può preliminarmente invocare l'uso di leggi che se pur esistenti, necessitano di studi di dettaglio rispetto alle individuazioni del PRG.
Alcuni esempi: Non si possono ridurre le distanze cimiteriali in questa fase del PRG in quanto delle leggi lo impediscono.
Certamente si potrà realizzare successivamente con una variante al PRG e uno studio di dettaglio corredato dai varii pareri dove le stesse leggi tracciano l'iter e le possibilità di riuscita.
L'area di Monterosa, ormai famosa, è soggetta a molte norme di salvaguardia, ma tutte le stesse norme indicano quale strada seguire nell'eventualità sia necessario realizzare delle opere pubbliche, e così via dicendo (deroghe e varianti, in alcuni casi vale anche per i privati).
Sicuramente un modo estremamente tortuoso di arrivare alla definizione dei problemi, ma il legislatore avrà avuto i suoi buoni motivi.
Finalmente si può parlare del CRU (Consiglio Regionale dell'Urbanistica), dove all'interno sono rappresentati tutti gli enti ed i servizi interessati a dare il proprio parere finale al PRG, ivi compreso il servizio relativo al parere ambientale, per cui nell'audizione del 16 settembre 2010, il Prof. Leone e il Prof. Gangemi hanno giustamente e nella sede appropriata, mostrato il loro dissenso alle scelte fatte dal servizio per la valutazione di compatibilità ambientale, e mi chiedo perchè non avrei dovuto essere d'accordo.
Il ricorso dell'Avv. Milana, nasce su input ricevuti nella stessa sede, con ancora aperta la discussione sul PRG, e viene fatto per tentare di eliminare, i vincoli posti dal parere di compabilità ambientale possibilmente in sede di CRU, o generare le condizioni per un futuro ricorso al TAR, e mi richiedo perchè non avrei dovuto essere d'accordo.
Immagino, che negli ultimi mesi all'interno il proseguo dell'iter del PRG (che non conosco), vi sia stato il massimo impegno da parte del Sindaco per perorare le scelte fatte da tutti gli Eoliani.
Spero di non dovermi ritrovarmi ancora una volta, a fare l'indovino e che tutte le limitazioni posti dal parere ambientale siano risolte, ivi compresa l'area di Monterosa.
In conclusione mi chiedo: visto che l'iter del PRG non è ancora concluso, viste le possibilità di intervenire per collocare il depuratore in altra sede e non a Canneto dentro, perchè la posizione intransigente nel non voler seguire altre strade, mostrata dal Commissario Pelaggi?
Perchè il Sindaco di Lipari, pur non svolgendo un ruolo diretto, non ritiene doveroso, schierarsi dalla parte della gente e perorarne la causa, in considerazione di quanto siano labili le motivazioni addotte, fin qui per la scelta di Canneto Dentro?
In merito alle controdeduzioni da poter effettuare da parte del Consiglio Comunale, sulle scelte finali del PRG, sicuramente è così, ma verrà proposta, una delibera dalla Giunta Comunale, che ritenga valida la collocazione del depuratore nell'area di Monterosa?
Ho conosciuto per anni un Sindaco, che è sempre stato pronto a lottare fino allo spasimo per difendere le proprie idee e l'interesse dei cittadini (anche andando spesso controcorrente), si chiama Dott. Mariano Bruno, che fine ha fatto?
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino

Le verità di Pelaggi su "depuratore e artigiani"




Ciao Antonello....compagno di tanti momenti passati ad inseguire un pallone

Antonello Alessi

Benvenuti a.... Marina Morta (il nostro fotomontaggio)

Due parole in "difesa" delle panchine-loculo (di Pietro Lo Cascio)


Riceviamo da Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Ho letto le opinioni di Aldo Natoli sulle panchine appena realizzate in Via Roma, apprezzandone come sempre il giudizio da tecnico e la visione da ex-amministratore di questo comune; tuttavia, ritengo che non abbia colto talune sfumature che, invece, rendono pregevole l’iniziativa. Intanto, l’aspetto davvero innovativo di questo abbellimento: le loculo-panchine sono infatti oggetti rari, e come tali destinati a rimanere a lungo nella memoria del passante. È come se uno incontrasse per strada qualcosa di mirabile e, al contempo, di totalmente inatteso: la reazione potrebbe risultare simile a quella prodotta dalla visione delle indimenticabili fioriere “a UFO” che – qualche anno fa – adornavano la banchina di Marina Corta. Certo, ancora siamo ben lontani dalla mirabile fontana del lungomare di Milazzo, però – con pazienza e fatica – lo stile dei nostri arredi urbani sta raggiungendo una certa omogeneità con quello dell’adiacente terraferma, costellata da fiorenti cittadine come Milazzo, Barcellona, Villafranca Tirrena e altre ancora. Lo sforzo creativo, però, non si ferma qui: Natoli lamenta il fatto che le panchine siano disposte su suolo in pendenza e, dunque, su livelli diversi; per i futuri frequentatori, che immagino saranno numerosi e già fremano per sostarvi dedicandosi a placide letture, ciò comporterà il vantaggio di poter sbirciare, comodamente, ciò che legge il vicino di panchina. Non sottovalutiamo pertanto lo stimolo a un maggiore arricchimento culturale, o almeno ricreativo, che ne potrà derivare. Inoltre, la disposizione non appare casuale: ricordiamoci che Via Roma sempre più spesso torna a essere il Torrente Roma, e le panchine costituiscono un innalzamento dell’argine settentrionale, a difesa delle abitazioni retrostanti; anzi, sarebbe auspicabile che si intervenisse in maniera analoga sull’altro argine, magari con panchine di diversa foggia (perché limitare la creatività?), purché altrettanto innovative.
Le critiche verso la Soprintendenza, infine, mi sono apparse ingenerose; è vero che le prescrizioni nei confronti dei privati sono spesso eccessive, soprattutto in confronto alla tolleranza mostrata dall’ente riguardo agli interventi pubblici, ma di contro dobbiamo riconoscere lo slancio progettuale profuso nel dotare il nostro centro urbano di strutture ambiziose, e qui è doveroso citare la copertura lignea delle terme romane vicino al palazzetto vescovile, destinata a durare nei secoli – grazie al suo massiccio spessore – più delle stesse antichità che vorrebbe proteggere. Può darsi che talvolta sia “scappata la mano”, per esempio nel rifacimento dell’ex-capitaneria di Marina Corta, che secondo la Soprintendenza sarebbe stata riportata al suo aspetto originale; ma anche in questo caso, dovremmo apprezzare il fatto che – nella disperata ricerca dell’originalità architettonica – la Soprintendenza non abbia abbattuto completamente l’immobile, cosa del tutto coerente poiché – originariamente – esso non esisteva.
 Pietro Lo Cascio

Depuratore. Il sindaco Bruno "tira" le orecchie a Guarino

La lettera che il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha inviato al consigliere comunale Gianfranco Guarino:
Oggetto. Impianto di depurazione.

Mi sorprende, e non poco, la Sua nota pubblicata sul sito considerato che la S.S. faceva parte della delegazione chiamata in audizione nella data del 16 settembre 2010, relativamente al Piano Regolatore Generale.
In tale occasione Lei ha avuto modo di sentire gli interventi del Sindaco, del Prof. Gangemi ed, in particolare, del Prof. Leone a quanto sostenuto dal CRU per le opere riguardanti la centrale elettrica ed il dissalatore.
Nell’occasione Lei ha mostrato soddisfazione per gli interventi e nulla ha avuto modo di obiettare.
Per quanto riguarda la nota dell’ Avv. Tiziana Milana la stessa, indirizzata all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, se Lei ben ricorda, era relativa esclusivamente alla procedura del VIA.
Per quanto concerne le deliberazioni del CRU avranno l’Amministrazione Comunale ed il Consiglio Comunale la possibilità, nel momento nel quale verrà trasmesso il deliberato del Comitato Regionale Urbanistica, di fare le appropriate controdeduzioni.
Come Lei ben sa non amo la polemica, ma le verità!
E qui mi fermo.
IL SINDACO
(Dott.Mariano Bruno)

Lipari, pronti 19...loculi in via Roma

di Aldo Natoli  

Normalmente le zone di sosta si realizzano dove si può godere la vista di un panorama o dove una lunga passeggiata impone un attimo di riposo, magari per leggere  un giornale. Non è certamente questo il caso del tratto sopraelevato della via Roma di Lipari, largo appena qualche metro, in forte pendenza e fronteggiato da fabbricati a due e tre piani.  Normalmente, ed in particolare nel centro storico di una località eletta a “Patrimonio dell’Umanità” è obbligo rispettare e valorizzare  l’architettura e le tipologie edilizie dei luoghi proponendo interventi di recupero dove il vecchio possa fondersi con il nuovo senza alterarlo. Solo con questa prerogativa mentale è possibile l’esplorazione e quindi l’intervento in questo nostro delicatissimo territorio e tessuto urbano, tanto unico quanto prezioso. Non mi sembra questo il caso dei lavori in corso di esecuzione sul tratto rialzato della via Roma dove il vecchio intonaco del muro di contenimento è stato sostituito con rivestimento in pietra, materiale mai visto nei muri esistenti all’interno del nostro centro storico, e dove sono state collocate su una pavimentazione in pietra lavica ben 19 panchine-aiuole in pietra di Lessinia di colore rosastro (tipo marmo) per completare la protezione già in parte realizzata con ringhiera in ghisa dei Fratelli Neri, in armonia con i pali illuminanti sempre in ghisa. Panchine-aiuole  che adagiate per buona parte su suolo in pendenza sono state necessariamente livellate, cosichè abbiamo da un lato una seduta più alta e dall’altro più bassa.  

Come facilmente rilevabile siamo in presenza di un miscuglio di materiali e di arredi che non credo siano un esempio di alta ed innovativa architettura, tesa alla valorizzazione del  centro storico dell’isola. Ma poiché da semplice geometra cerco di imparare sfogliando la collana de “ I Maestri dell’Architettura” debbo chiedere all’amico edicolante Davide Belletti se per caso mi è sfuggita qualche pubblicazione o supplemento. Ma sicuramente  la nuova Associazione Dott’Eolie può venirmi in aiuto e darmi qualche chiarimento in merito. In effetti le 19 panchine-aiuole ornamentali, che ormai tutti i  passanti definiscono “loculi”,  hanno una singolarità: un sistema di irrigazione tipo “Optigrum”. Si tratta di aiuole pensili che vengono irrigati in modo autonomo, convogliando lo scarico dell’acqua per evitare che possa giungere ai piedi di quanti utilizzeranno le panchine.

Ma per questo aspetteremo la dichiarazione di conformità dei lavori appaltati ed eseguiti. Ma la cosa che mi sorprende non è tanto il comportamento del Dirigente dei Lavori Pubblici che oltre a tutelare il nostro patrimonio storico-ambientale, (ed i lavori fatti realizzare nella via XXIV Maggio non sono certamente un buon esempio) dovrebbe attenzionare  come si spendono i soldi dei contribuenti. Diciannove  panchine  in ghisa , se proprio necessarie, non solo si sarebbero armonizzate con gli arredi già collocati, ma sicuramente avrebbero fatto risparmiare molti soldini, ma l’atteggiamento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, molta attenta  a porre ben undici condizioni per l’esecuzione di lavori privati per poi essere superficiale quando si tratta di autorizzare interventi pubblici all’interno del centro storico dell’isola, (vedasi la recente pavimentazione dei vicoli con materiale artificiale di vario colore, che contrasta con la pavimentazione con pietra vulcanica della via Roma). Mi auguro che l’Amministrazione Comunale, che ha ben rappresentato alla Bit di Milano le prerogative che ci provengono dall’essere inseriti tra i siti dell’UNESCO, trovi il coraggio di far abbattere “ i loculi” della vecchia via Dei Bottai.