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venerdì 25 marzo 2011

Strada Provinciale Quattropani-Acquacalda. Il consigliere Biviano si fa carico del malcontento, interroga e chiede modifiche all'ordinanza


Al Sindaco del Comune di Lipari
Dott. Mariano Bruno

Al Presidente della Provincia Regionale di Messina
Avv. Giovanni Ricevuto

E, p.c.

Al Dirigente del IV dipartimento
Provincia Regionale di Messina
Ing. Giuiseppe Celi


OGGETTO: Chiusura S.P. 179/bis “Quattropani-Acquacalda”, località “Madoro”, per lavori di consolidamento della scarpata.

 Premesso
Che il Dirigente del IV dipartimento della Provincia Regionale di Messina – Difesa del Suolo e Protezione civile, Viabilità 1° Distretto – Giuseppe Celi, con ordinanza n. 25/2011, ha disposto la chiusura al transito della S.P. 179/bis “Quattropani-Acquacalda” al km. 7+000 circa ricadente nel territorio del Comune di Lipari in località “Madoro”;
Che secondo quanto riportato nella suddetta ordinanza il provvedimento si è reso necessario per consentire i lavori di consolidamento delle scarpate ed avrà decorrenza a partire da lunedì 28 marzo 2011, dal lunedì al Venerdì di ogni settimana dalle ore 8.30 alle ore 17.30 e fino a conclusione dei lavori;
 Considerato
Che il suddetto provvedimento creerà non pochi disagi, visto che gli abitanti di Quattropani saranno costretti a percorrere la strada alternativa, via Acquacalda, per poter raggiungere il centro di Lipari, così come gli abitanti di Pianoconte saranno costretti ad effettuare l’intero giro dell’isola per raggiungere la frazione di Quattropani;
Che ciò ha generato le giuste lamentele da parte di tutti  i cittadini, ma anche operatori economici e turistici, i quali avranno degli evidenti danni economici e perdite finanziarie legate alla difficoltà di raggiungere la località di Quattropani e per il notevole lievitare dei costi di carburante, per non parlare dell’impossibilità per taxi e autobus di effettuare e promuovere il giro dell’isola ai turisti presenti;
 Ritenuto
Che il provvedimento debba essere immediatamente modificato consentendo il transito dei mezzi in un’unica carreggiata attraverso un senso unico alternato regolato da appositi semafori;
Che non può essere ammessa la giustificazione che ciò non è stato reso possibile per un presunto furto dei semafori alla ditta esecutrice dei lavori, così come riportato da alcuni articoli di stampa;
Alla luce di quanto sopra La interrogo per sapere
Se intende adoperarsi affinchè la Provincia cambi immediatamente la suddetta ordinanza e consenta ai mezzi l’attraversamento di una sola carreggiata attraverso l’utilizzo di appositi semafori;
Se corrisponde al vero o se è a conoscenza che alla ditta esecutrice dei Lavori sono stati rubati i semafori per tale scopo e che pertanto l’ordinanza sia stata predisposta subito dopo ed in conseguenza dell’avvenuto furto;
Quali motivazioni tecniche hanno portato alla predisposizione dell’ordinanza e se sono state escluse altre possibilità, quali il senso unico alternato regolato da semafori, per il regolare transito dei veicoli nel tratto di strada interessato dai lavori di consolidamento della scarpata.

                                                                              Il Consigliere Comunale
                                                                                Partito Democratico
                                                                               Dott. Giacomo Biviano

Gara da recuperare. La squadra ospite non è in condizioni psico-fisiche per attraversare il mare. Incredibile sentenza del Giudice Sportivo su Ludica-Valle del Mela

Riportiamo dal comunicato della LND di calcio  una "sentenza innovativa"
DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
gara del  13/ 3/2011 LUDICA LIPARI  - VALLE DEL MELA
        (N.D.; Reclamo Ludica Lipari).
        Con reclamo ritualmente proposto la Società Ludica  Lipari chiede che venga assegnata a proprio favore la gara in oggetto, non disputata per l'assenza dell'arbitro e della Società avversaria; sostiene, la reclamante, che nel caso in specie non possono riconoscersi i requisiti richiesti per la causa di forza maggiore visto che alle ore 13,15 ed alle ore 14,30 due dei mezzi che effettuano i collegamenti marittimi tra Milazzo e Lipari sono regolarmente partiti;
Esaminati gli atti ufficiali, dagli stessi si rileva che l'arbitro designati per la direzione della gara e la stessa Società Valle del Mela non si sono potuti imbarcare per raggiungere Lipari in quanto, sin dalle  ore 7,20 del 13/03/2011, i collegamenti risultavano sospesi stante le avverse condizioni meteomarine;
Appare del tutto improponibile che i soggetti di cui sopra fossero rimasti ad attendere un eventuale miglioramento delle condizioni meteo che avrebbe comunque consentito solo con la già tardiva corsa in partenza alle ore 13,15 di raggiungere la sede di disputa della gara e non nelle ottimali condizioni psico-fisiche;
Va poi rimarcato che l'assenza dell'arbitro designato non avrebbe consentito la disputa della gara e che la Società Ludica Lipari non si è attivata per reperire un sostituto al fine di adempiere a tutti gli adempimenti preliminari alla gara stessa; 
Per quanto sopra;
Si delibera:
Di respingere il reclamo proposto dalla Società Ludica Lipari, ordinando la ripetizione della gara Ludica Lipari - Valle del Mela;
Si dispone, per l'effetto, di addebitare la tassa reclamo alla Società Ludica  Lipari.
NDD- Non sappiamo se la Ludica proporrà ricorso avverso a questa sentenza. Certo è però che, a questo punto, viene da chiedersi se i ragazzi della Ludica, quando per le avverse condizioni meteomarine, si imbarcano sull'aliscafo in partenza un' ora o poco più prima dell'inizio della gara in trasferta, sono in condizioni psico-fisiche ottimali; 
se le squadre che sino ad oggi sono sbarcate a Lipari con l'unico mezzo utile in partenza da Milazzo poco prima delle gare, in condizioni meteo avverse, erano in condizioni psico-fisiche ottimali o solo degli "stupidi". Certo si apre una maglia non indifferente con la quale si darà un alibi a tante società (di prima, seconda e terza categoria) che dovranno raggiungere le isole in condi meteo avverse. E perchè no le non perfette condizioni psico-fisiche potrebbero anche essere lamentate dalle formazioni eoliane.
Con un unico risultato rendere queste isole sportivamente sempre più lontane... magari con all'orizzonte un non edificante traguardo "fare morire il calcio".
Una sentenza - come evidenzia il capitano della Ludica, Currò- che può creare un pericoloso precedente e che offende l'intelligenza e la passioni degli eoliani e di tutte quelle squadre che, pur di giocare a Lipari, hanno preso l'unico mezzo in partenza da Milazzo restando poi bloccati la sera nell'isola.

Operazione antidroga in provincia di Messina. Un arresto anche a Stromboli

Comunicato Carabinieri Messina (Comando Provinciale)
Provincia di Messina; 2 persone arrestate e 6 denunciate dai Carabinieri in operazione antidroga.

Positiva attività di contrasto al mercato degli stupefacenti quella effettuata nelle ultime 48 ore dai Carabinieri in tutto il territorio della provincia di Messina, in esecuzione di decreti di perquisizione emessi dalle Procure della Repubblica di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e Mistretta.
L’attività ha tratto origine dal più ampio contesto dell’indagine “POLLICE VERDE” condotta dai Carabinieri di Bolzano e della Compagnia di San Candido (BZ), i quali hanno rilevato una rete di soggetti che dall’anno 2009 sino al mese di dicembre 2010 avevano acquistato tramite internet varie quantità di semi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Una volta ricevuti gli elementi investigativi, i Carabinieri delle Compagnie della provincia di Messina hanno sviluppato delle singole attività di indagine nei rispettivi territori, riferendone gli esiti alle rispettive Procure della Repubblica che hanno poi emesso appositi provvedimenti di perquisizione.
Le perquisizioni, effettuate dall’alba del 23 marzo sino a ieri 24 marzo, hanno interessato tutta la provincia ed hanno comportato l’impiego di numerosi militari dell’Arma appartenenti alle Compagnie Carabinieri di Messina-Centro, Messina-Sud, Taormina (ME), Milazzo (ME), Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Patti (ME), Sant'Agata Militello (ME) e Santo Stefano di Camastra (ME) che si sono altresì avvalsi anche di unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Nicolosi (CT).
In tutta la provincia sono state effettuate complessivamente 38 perquisizioni, a conclusione delle quali sono state tratte in arresto due persone ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,.ed altre sei persone sono state denunciate in stato di libertà per lo stesso reato.
In particolare, l’articolata attività posta in essere dal dispositivo dell’Arma ha comportato:
- a Messina, l’arresto di BUTTÀ Dario Antonio, nato a Messina cl. 1980, studente, incensurato, nella cui abitazione i Carabinieri della Compagnia di Messina-Centro hanno trovato sedici grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, già suddivisa in quattro confezioni, di una confezione contenente alcuni semi di “cannabis indica”.
Dopo le formalità di rito, il giovane è stato immediatamente condotto davanti al Tribunale di Messina, dove, a seguito di udienza tenutasi con rito direttissimo, è stato condannato alla pena di 10 mesi di reclusione ed euro 3.000,00 di multa:
- sull’Isola di Stromboli (ME), l’arresto da parte di RUSSO Vincenzo, nato a Lipari (ME) cl. 1969, artigiano, presso il cui domicilio i Carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto 39 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, oltre 338 semi di sostanza stupefacente del tipo “cannabis indica”, materiale informativo relativo ai metodi di coltivazione e produzione della “marijuana”, nonché due coltelli del tipo a serramanico, entrambi utilizzati verosimilmente per il taglio dell’hashish.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e su disposizione dell’A.G. di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato tradotto presso la propria abitazione per ivi permanere in regime di arresti domiciliari.

Inoltre, sempre nel corso del medesimo contesto operativo, all’esito delle ulteriori perquisizioni effettuate presso le abitazioni di insospettabili incensurati, ma anche di soggetti già noti alle Forze dell’Ordine:
- i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno deferito in stato di libertà due ragazzi 25enni ed una ragazza di 28 anni, tutti messinesi, poiché all’esito delle perquisizioni domiciliari effettuate nelle rispettive abitazioni, sono stati trovati complessivamente 11 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, 39 semi di “cannabis indica” ed un bilancino di precisione;
- i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno deferito in stato di libertà tre persone, rispettivamente di 26 anni, 41 anni e 49 anni, il primo dimorante nella zona sud del capoluogo peloritano e gli altri due rispettivamente a Fimunedinisi (ME) ed Alì Terme (ME), poiché all’esito delle rispettive perquisizioni domiciliari, sono stati trovati complessivamente 14 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, una piantina delle medesima sostanza e 37 semi di “cannabis indica”;
- i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno segnalato alla Prefettura di Messina due persone, rispettivamente di 24 e 21 anni, il primo dimorante in Taormina (ME) ed il secondo a Santa Teresa di Riva (ME), poiché all’esito delle rispettive perquisizioni domiciliari, sono stati trovati complessivamente 3 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, 99 semi di “cannabis indica”;
- i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno segnalato alla Prefettura di Messina due persone, rispettivamente di 20 e 37 anni, il primo dimorante in San Fratello (ME) ed il secondo ad Acquedolci (ME), poiché all’esito delle rispettive perquisizioni domiciliari, sono stati trovati complessivamente un centinaio di semi di “cannabis indica”.
Ulteriori perquisizioni hanno permesso di risalire ad elementi comunque utili alle indagini.

Di tutto un po

Cantieri scuola: Lamentele per la mancata erogazione dei fondi- Sono iniziati da circa due mesi e mezzo i cantieri scuola nel comune di Lipari e a coloro che ne fanno parte non è stata erogata, sino ad oggi, alcuna mensilità. Ovvio il malcontento e alcuni si sono ricolti alla nostra redazione. Abbiamo contattato l'assessore Finocchiaro che si trova a Palermo. Questi ci ha garantito che si trova lì anche per sollecitare i fondi destinati ai cantieri scuola.

Cimiteri: Che vergogna ! - Continuano a giungere alla nostra redazione notizie di furti di fiori perpetrati nei cimiteri eoliani, in particolare in quello di Lipari centro. Ma non ci si limita più a questo. Dal cimitero di Canneto- come ci segnala una parente di un defunto- è stata asportata addirittura una lastra di marmo nero del monumento funebre. Che vergogna!

Giovani judoka dello Sporting a Paola

Domenica 27 marzo le Classi giovanili dello Sporting Club Judo Lipari parteciperanno alla  competizione di judo organizzata  dal Maestro  Mimmo Morrone al palazzetto dello sport di Paola (Cosenza). Un folto gruppo di pre- agonisti  partirà domani: gareggeranno in totale  17 giovani judoka.
La gara è riservato ad atleti  m/f delle Classi: Bambini nati 2006/05//04, Fanciulli nati 2002/03, Ragazzi nati 2000/01. Esordienti A e B. I nostri giovani judoka sono: Sofia De Salvo, Federica De Salvo, Andrea De Salvo, Ugo Oliveri, Alex Belletti,Julie Greco,Enya Livoti, Alice Natoli,Arianna Pongolini, Matteo Raffaele,  Leonardo Ziino, Luca Merlino, Valerio Towler, Daniele Ferrara, Valerio Ferlazzo, Alessandro Formica, Salvatore Puglisi.

Pallavolo. Domenica per il Meligunis impegno nei playoff

Vinto a pieno punti il campionato di seconda divisione le ragazze del Club Meligunis domenica disputeranno i play-off. 
Scartata purtroppo l'idea di giocare in un'unico concentramento a Lipari, domenica si giocherà a Milazzo (campo neutro) contro il Messina Volley. Nel caso di vittoria le giovane eoliane saranno automaticamente in finale che si disputerà domenica 3 aprile sempre in trasferta.
Per coloro che volessero seguire la squadra a Milazzo, la partita sarà alle ore 10 nella palestra comunale, litorale di ponente. 

giovedì 24 marzo 2011

Il sindaco Bruno sollecita all'ASP il rilascio dei locali comunali

Lettera del sindaco Mariano Bruno al direttore generale dell'Asp 5 di Messina dtt. Salvatore Giuffrida
Oggetto: sollecito ultimazione lavori della nuova ala ospedaliera e contestuale rilascio immobili di proprietà dell'ente
Da indiscrezioni ricevute ed attendibili sembra che dal mese di novembre 2010 il piano terra della nuova ala del presidio ospedaliero di Lipari comprendente il Pronto soccorso ed il reparto di Anestesia e Rianimazione sia stato completato. Come è a sua conoscenza , da tempo l'ente ha urgentissima necessità di entrare in posseso degli immobili di sua proprietà e da voi detenuti nonostante i numerosi e copiosi solleciti da me inoltrati.
Non conosco le intenzioni di questa sgradevole situazione di stallo che si è creata e che penalizza non solo l'ente che amministro, ma tutti i cittadini delle Isole Eolie che da 21 anni attendono con "pazienza biblica" l'ultimazione dei lavori della nuova ala ospedaliera.
Poichè i lavori del piano terra sono stati ultimati con gli infissi già collocati, cosa si aspetta ad autorizzare i servizi a traslocare consentendo al sottoscritto di programmare adeguatamente la propria attività amministrativa?
Sono certo che darà una risposta esaustiva alle criticità da me rilevate nell'interesse dei cittadini che abbiamo il dovere di tutelare ed amministrare.
Il Sindaco dott. Mariano Bruno
Anche nella qualità di Autorità Sanitaria Locale delle Isole Eolie

Un libro francese che parla delle Eolie. La segnalazione di Davide Cortese

Titolo: Vango - Tra cielo e terra
Autore: Timohtèe De Fombelle
Editore: San Paolo
Data uscita: Febbraio 2011
Pagine: 400

TRAMA:
Parigi 1935. Ai piedi della cattedrale di Notre-Dame, quaranta uomini sono in attesa di essere ordinati sacerdoti. Tra questi c’è Vango, diciannove anni, un passato avvolto nel mistero e un futuro altrettanto incerto, perché – un attimo prima che la cerimonia abbia inizio – la polizia fa il suo ingresso nel sagrato della chiesa per arrestarlo.
Ma quale crimine ha commesso? Vango non lo sa e scappa arrampicandosi su per la facciata e le torri della cattedrale. La polizia però non è la sola a interessarsi al ragazzo, anche una giovane donna segue con trepidazione la fuga, così come un uomo dall’aspetto losco che apre il fuoco contro di lui. Scampato all’arresto, il ragazzo prova a mettersi in contatto con il suo mentore, padre Jean, e scopre di essere accusato proprio dell’assassinio del sacerdote.
Chi è che trama alle spalle di Vango, e chi è Vango in realtà?Cresciuto nelle isole Eolie, dove era misteriosamente arrivato a tre anni insieme alla sua nutrice,“Madamoiselle”, che lo ha amato come un figlio, del suo passato non è dato sapere molto nemmeno a lui.Attorno a Vango ruotano personaggi storici come Hugo Eckener, capitano del Graf Zeppelin, e altri di fantasia come Zefiro, il monaco a capo del convento segreto dell’isola di Alicudi. Poi c’è Ethel, scozzese, ricca, giovane e profondamente innamorata di lui. Per finire ci sono i nemici, terribili, spietati, uno per tutti: Stalin! Proprio lui: il dittatore sovietico in persona.
Fonte: http://www.facebook.com/l/04670b_3eb28AKAx7HBbxw6f7YQ/www.sfogliando.com Sfogliando: Recensione: "Vango - Tra cielo e terra" di Timothèe De Fombelle http://www.facebook.com/l/04670qyH3KFfHfxjihYtJUC9uGw/www.sfogliando.com/2011/02/recensione-vango-tra-cielo-e-terra-di.html#ixzz1HWFPWL00

Centro comunale anziani di Canneto. Nomina degli organi collegiali


COMUNICATO STAMPA
 Il Presidente del Consiglio Comunale,
 INFORMA
 Che in attuazione della deliberazione di Giunta Municipale n. 19 dell’11.2.2011 ed in conformità alle disposizioni del Dirigente del 4° Settore relative all’organizzazione del Centro per Anziani di Canneto è stato previsto dal Sindaco che nella giornata di Giovedì 31 c.m. si effettueranno le procedure elettive di nomina degli organi collegiali di rappresentanza del centro comunale per anziani di Canneto.
 Lipari 24 marzo 2011

                                                                 Il Presidente del Consiglio Comunale
                                                                                 Giuseppe Longo

Sottomonastero. Novanta giorni di silenzio (di Pino La Greca)

Sono passati oltre novanta giorni nel silenzio assoluto sul destino del Porto di Sottomonastero. Soltanto l’ultima, ennesima, emergenza ha riportato l’attenzione dei nostri concittadini sulla porta d’ingresso dell’isola di Lipari alla vigilia della stagione estiva.
Ormai le emergenze si inseguono: dal mega porto, al depuratore, oggi a sottomonastero, domani forse per il dissalatore. Di emergenza in emergenza, senza soluzione di continuità. Non uno ma, le Eolie, rischiano di avere decine e decine di commissari per le loro emergenze che esautoreranno la volontà popolare, il consiglio comunale e qualsiasi altra espressione democratica della nostra comunità. Forse tra quaranta o cinquant’anni qualcuno scrivendo la storia di questo periodo titolerà: “L’era emergenziale”, ma le difficoltà maggiori sono: comprendere quando questa era troverà la sua conclusione.
Ma torniamo a Sottomonastero. L’elenco è drammatico e se qualcuno pensava che non parlandone il problema spariva, dovrà ricredersi rapidamente. La nostra principale struttura portuale nell’area di Punta Scaliddi e nella porzione di banchina commerciale necessitava ormai da quasi un anno di immediati interventi di consolidamento; la situazione era ed è talmente grave che da mesi l’autorità marittima ha emesso specifiche ordinanze che vietano di fatto le operazioni commerciali.
L’unica zona di approdo e di scalo delle navi commerciali in atto disponibile si presenta in un’area aperta ed esposta ai venti senza il ridotto di Punta Scaliddi; le operazioni sono fortemente condizionate e non sempre consentono alle compagnie di linea di garantire con regolarità i collegamenti, condizionando anche la permanenza notturna della nave a Lipari.
Del pontile a giorno, attracco degli aliscafi,è quasi inutile parlarne: chiunque si trovi a transitare può, con i propri occhi, rendersi conto dello stato di usura e degrado della struttura.
Lavori di messa in sicurezza – che fine hanno fatto le richiesti di autoconvocazione del consiglio comunale? Che fine hanno fatto le petizioni e le firme dei cittadini?
Le perplessità sollevati da più parti sono intimamente connessi sia ai problemi di erosione dell’area di Punta Scaliddi sia con il problema della vivibilità della via Tenente Mariano Amendola, le sue abitazioni e le sue attività commerciali.
Ricordo a ma stesso che il progetto del Genio Civile OO.MM. era contestato due per due aspetti fondamentali:
a) lo scarso spazio di manovra per le navi di linea all'interno della darsena meridionale del nuovo approdo. A detta di molti comandanti, e nella evidenza dei fatti, la soluzione prospettata dal Genio Civile OO.MM., comporta uno scarso spazio di manovra per le navi di linea, con le difficoltà d’attracco soprattutto in condizioni meteo marine avverse.
b) l'effetto dei marosi nella sottostante via tenente Mariano Amendola. A detta di molti comandanti, e nella evidenza drammatica dei fatti, la soluzione prospettata dal Genio Civile OO.MM. comporta un forte moto ondoso che da un lato impedirebbe la piena operatività del molo di punta Scaliddi (lato sud) e dall'altro condannerebbe la sottostante via tenente Mariano Amendola all'invasione delle acque, vanificando i lavori di sistemazioni posti in essere qualche anno fa per pregiudizio per le abitazioni della suddetta via.
Mi auguro, pertanto, che la gravità della situazione, la stagione turistica alle porte, il silenzio ormai insostenibile, stimoli il presidente del consiglio comunale ed i singoli consiglieri ad attivarsi per una seduta specifica del consiglio comunale che tratti esclusivamente la situazione di sottomonastero.

Sorteggio Carnevale eoliano 2011. Sorteggio. Il risultato

Effettuato nel pomeriggio il sorteggio da parte dei carristi dei premi messi in palio per il Carnevale Eoliano 2011. A breve l'elenco dei premi e dei biglietti vincenti e il video dell'estrazione
1° Premio: Buono per una vacanza (messo in palio dai carristi) Biglietto n. 448 (Pellegrino Mirko)
2° Premio: Televisore (messo in palio da Videolab) Biglietto n. 1875 (Paino Gabriele)
3° Premio: Maialino (messo in palio dalla ditta Casella) Biglietto n. 455 (Lo Schiavo Bartolo)
4° Premio:  1 teglia di pizza (offerta da Mancia e fui) Biglietto n. 2236 (Cipicchia)
5° Premio: 4 aperitivi (offerti da Eden Bar) Biglietto n. 326 (Rosaria)
6° Premio: 2 kg. di gelato (offerti  da Avant garde) Biglietto n. 451 (Suami)
7° Premio: 4 Rustici (offerti da Papisca)
IL VIDEO DELL' ESTRAZIONE EFFETTUATA DA GIULIA:

Riforma elettorale in Sicilia approvata dall'ARS. Ecco come si voterà

La Sicilia avrà tre sistemi diversi per l'elezione del sindaco e dei consigli comunali. Nei Comuni fino a diecimila abitanti verrà adottato il sistema maggioritario, mentre nelle città oltre i quindicimila verrà utilizzato il proporzionale con l'eventuale turno di ballottaggio. Spunta un terzo sistema per i Comuni con una popolazione che va da diecimila a quindicimila abitanti: il proporzionale a turno unico. Queste alcune delle novità introdotte dalla riforma elettorale che è stata approvata dall’Ars nella seduta di ieri sera (47 sì, 15 no e 2 astensioni), che ha visto anche l'ok finale al ddl sulla semplificazione amministrativa. Le nuove norme elettorali entreranno in vigore a partire dal 2012. Il ddl, riscritto in 26 articoli da un maxiemendamento bipartisan approvato dall'Aula, è il frutto di una lunga mediazione tra maggioranza e opposizione andata avanti per tutta la giornata a Palazzo dei Normanni, con il Pdl che alla fine ha dato il suo assenso all'introduzione del voto confermativo per il candidato sindaco, una sorta di “chiodo fisso” per il Pd.
Il Pdl ha però portato a casa l'introduzione del proporzionale a turno unico nella fascia dei Comuni medio-piccoli. Soddisfatto anche il Partito democratico, che riesce a mandare in soffitta il cosiddetto "effetto trascinamento" che, a suo dire, era stato il vero asso nella manica del centrodestra negli anni scorsi. Oltre al consigliere comunale, quindi, l'elettore dovrà esprimere nella stessa scheda, ma "separatamente", anche il voto per il candidato sindaco. Non è mancata la parentesi “rumorosa” di Cateno De Luca, che ha deciso ancora una volta di cambiare “casacca”, lasciando il Pdl dove era approdato appena due settimane fa. Motivo della protesta (che in aula è stata anche eclatante, tanto da richiedere l’intervento dei commessi), il mancato inserimento nel maxi-emendamento della norma sull’incompatibilità tra le cariche di sindaco e deputato. Si apre una nuova fase, dunque, per il vulcanico parlamentare di Fiumedinisi, che da adesso si dice «in lotta contro Il fronte delle donne vede invece una sconfitta. Giulia Adamo (Udc), Marianna Caronia (Pid) e Concetta Raia (Pd) non sono riuscite a far passare il subemendamento che, in via sperimentale, introduceva la possibilità di esprimere una seconda preferenza da destinare al genere diverso dalla prima. Nonostante portasse le firme di tutti i capigruppo, al subemendamento soltanto in 28 hanno dato il loro assenso, 38 i contrari. E anche in questo caso una trentina di donne che hanno fatto “irruzione” a Sala d’Ercole hanno provocato un po’ di subbuglio. Ma è stata comunque introdotta una “quota rosa” del 25 per cento nelle liste elettorali, già prevista dall'articolo sei del maxiemendamento originario. La curiosità sta in una norma inserita tra le maglie della legge, al di là del maxi-emendamento: viene introdotto il divieto, per i sindaci, di nominare assessori che siano parenti di secondo grado dei consiglieri comunali

ARRESTATE DAI CARABINIERI 13 PERSONE, ALCUNE SONO DI ORIGINI EOLIANE, ORGANIZZAVANO “MATRIMONI SIMULATI” PER REGOLARIZZARE LA PRESENZA DI CLANDESTINI SUL TERRITORIO ITALIANO

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Operazione “Don Rodrigo”












All’alba di oggi, a conclusione di una complessa attività investigativa, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo (ME) hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, D.ssa Anna Adamo, su richiesta del Procuratore della locale Procura della Repubblica, Dott. Salvatore De Luca, a carico di 15 persone, di cui 4 cittadini extracomunitari, indagate a vario titolo di associazione per delinquere e favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.                

In particolare, con il citato provvedimento, è stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 extracomunitario, la sottoposizione agli arresti domiciliari per 12 persone (di cui 3 extracomunitari), nonché l’obbligo di dimora per 2 persone (di cui un extracomunitario).
 Le articolate indagini venivano avviate dalla Stazione di Roccavaldina (ME) nel mese di settembre 2008 e si protraevano sino al mese di marzo 2010, consentendo di fare piena luce su una organizzazione criminale – formata da più di 10 persone – che, operante nell’area dei Comuni di Milazzo (ME), di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), in alcuni paesi della Valle del Mela, tra cui Pace del Mela (ME), Valdina (ME), Santa Lucia del Mela (ME), nonché nel territorio delle Isole Eolie, era dedita alla organizzazione ed alla realizzazione di matrimoni “simulati”, finalizzati a regolarizzare, dietro compenso di somme di denaro, la permanenza nel territorio dello Stato italiano di cittadini extracomunitari di origine nord-africana e provenienti dalla Tunisia e dal Marocco.
 L’attività investigativa traeva origine da un episodico controllo eseguito presso l’Albo Pretorio del Comune di Roccavaldina dal Comandante di Stazione, che risaliva all’imminente sospetta celebrazione, con rito civile, di un matrimonio tra un giovane di nazionalità marocchina, irregolare nello Stato, ed una donna del luogo, notoriamente convivente more uxorio con concittadino con cui aveva da poco avuto un figlio.
 Alla luce di quanto sopra, venivano espletati dei preliminari accertamenti, il cui esito veniva riferito alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, ipotizzando che il matrimonio fosse strumentale alla regolarizzazione della posizione di clandestino del cittadino extracomunitario sul territorio italiano e che, molto probabilmente, dietro la vicenda si celasse una vera e propria organizzazione criminale.
 Nel proseguo delle articolate indagini, emergeva che:
-          la condotta criminale degli indagati non si era limitata ai soli episodi sino a quel momento rilevati, ma perdurava nel tempo, nella prospettiva di consistenti profitti illeciti per gli appartenenti all’organizzazione criminale;
-          gli uomini e le donne italiani che contraevano matrimonio ricevevano compensi in denaro tra i 1.000,00 ed i 1.500,00 euro, corrisposti in modo dilazionato e definiti a matrimonio celebrato;
-          tali soggetti venivano facilmente indotti a contrarre il matrimonio “simulato”con un cittadino extracomunitario, a causa delle precarie condizioni economiche in cui versavano;
-          i cittadini extracomunitari, sia uomini che donne, intenzionati a regolarizzare con il citato “sistema” la propria posizione nel territorio dello Stato italiano, avrebbero dovuto pagare somme tra i 4.000,00 ed i 5.000,00 euro;
-          il gruppo criminale continuava ad assicurare il proprio supporto anche nella successiva risoluzione dei matrimoni, facendosi carico delle spese per le separazioni e per i divorzi.
Sempre nel corso delle attività di indagine, e ad ulteriore dimostrazione della natura di “mera facciata” dei connubi, emergeva che:
-          stante le difficoltà linguistiche degli sposi a comprendersi tra di loro, in diverse cerimonie era stata necessaria anche la presenza di un interprete;
-           in una circostanza, lo sposo extracomunitario andava via lasciando la sposa la stessa sera delle nozze;
-          uno dei cittadini extracomunitari indagati, già arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo poiché gravato da un provvedimento di espulsione dallo Stato, pochi giorni dopo l’arresto convolava a nozze con una cittadina italiana, così ottenendo la caducazione del provvedimento di espulsione a seguito del rilascio, da parte dell’Ufficio di P.S., del permesso di soggiorno per “motivi familiari”.
Dalle indagini è altresì emerso che il gruppo criminale, del quale erano elementi di spicco LARAFA Moez, MIRABELLO Raffaella e ZGAIDA El Moktar:
-          si prefiggeva un programma criminoso volto, di massima, ad ottenere, dietro un profitto in danaro, la regolarizzazione della posizione in Italia di numerosi stranieri, di provenienza nord africana, in violazione del Testo Unico sull’immigrazione;
-          era stabilmente radicato e consolidato nel contesto territoriale milazzese, con un punto di incontro principale presso un bar della Contrada Grazia di Milazzo, ove gli indagati concordavano le strategie volte al procacciamento degli sposi e dei testimoni compiacenti;
-          era composto da associati che in ciascun matrimonio andavano comunque ad assumere ruolo, che poteva essere quello di organizzatore, di testimone, di interprete, di sposo “compiacente” ovvero di semplice invitato.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di risalire a ben 14 matrimoni “simulati”, celebrati nel periodo dall’aprile 2007 all’agosto 2009, dei quali 7 nel Comune di Milazzo, 3 nel Comune di Pace del Mela, 1 nel Comune di Santa Lucia del Mela, 1 nel Comune di Lipari, 1 nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ed 1 nel Comune di Valdina), tutti finalizzati all’ottenimento da parte dei cittadini extracomunitari del permesso di soggiorno per regolarizzare la loro posizione di clandestini sul territorio nazionale.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno esaminato un matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare nel mese di agosto 2009, ma non si è poi tenuto poiché nel frattempo è intervenuta la nuova disciplina della Legge 94/2009, che ha parzialmente modificato l’art. 116 del Codice Civile, prevedendo che il cittadino straniero che avesse voluto contrarre matrimonio nel territorio dello Stato italiano, avrebbe dovuto presentare, oltre al nulla osta rilasciato dalla competente Autorità straniera, anche un documento attestante la regolarità del suo soggiorno nel territorio italiano.
Come emerso dalle attività tecniche condotte dai Carabinieri ed evidenziato dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, il gruppo criminale, alla luce dell’emergenza normativa in materia, sarebbe stato capace di ovviare alle previsioni normative attraverso un ulteriore espediente, cioè il ricorso al matrimonio “per procura” ovvero alla stipula di “fittizi” contratti di lavoro che avrebbero permesso di regolarizzare comunque la posizione dei citati cittadini irregolari.
Le persona sottoposta agli arresti in carcere è:
1.            LARAFA Moez, nato in Tunisia cl. 1977, residente a Milazzo (ME).
Le persone sottoposte agli arresti domiciliari sono:
2.            ARCORACI Angelo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1984, ma residente a Milazzo (ME);
3.            ACQUARO Angela, nata a Lipari (ME) cl. 1950, residente a Milazzo (ME);
4.            ACQUARO Michele, nato a Lipari (ME) 1961, residente a Milazzo (ME);
5.            JEMAA Lamine Mohamed, nato in , residente a Milazzo (ME);
6.            MADOURI Abdelkader, nato in Tunisia cl. 1960, residente a Milazzo (ME);
7.            MIRABELLO Raffaella, nata a Messina cl. 1979, residente a San Filippo del Mela (ME);
8.            MUNAFÒ Giuseppina, nata a Messina cl. 1968, residente a Pace del Mela (ME);
9.            PIRRI Sebastiano, nato a Montalbano Elicona (ME) cl. 1962, residente a San Filippo del Mela (ME);
10.        SCOGLIO Davide, nato a Lipari (ME) cl. 1984, ivi residente ma domiciliato a Santa Lucia del Mela (ME);
11.        SCOGLIO Pasqualino, nato a Lipari (ME) cl. 1960, ivi residente ma domiciliato a Milazzo (ME);
12.        TOLOMELLA Maria, nata a Napoli cl. 1986, residente a Santa Lucia del Mela (ME);
13.        ZGAIDA El Moktar, nato in Marocco cl. 1970, residente a Milazzo (ME).
Le persone sottoposte all’obbligo di dimora sono:
14.        il cittadino marocchino Z.C., classe 1960 residente a San Filippo del Mela (ME);
15.        una donna 39enne, P.M., di origine napoletana e residente a Milazzo (ME).

Depuratore di Canneto Dentro. taCodacons presen ricorso al TAR di Catania


COMUNICATO STAMPA


Lipari, depuratore a Canneto Dentro:

  il CODACONS propone ricorso al TAR Catania


Il CODACONS propone ricorso al TAR contro l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente per chiedere l’annullamento del decreto del 21 febbraio 2011 relativo al progetto del depuratore di Canneto Dentro
 Il CODACONS - già intervenuto più volte in merito alla realizzazione dell’impianto di depurazione di Canneto Dentro manifestando il proprio dissenso non solo in ordine alla localizzazione dell’impianto ma anche in relazione alla modalità di realizzazione -  prosegue la sua battaglia a fianco della comunità di Lipari, rivolgendosi all’autorità giudiziaria.
 “Con il ricorso proposto al TAR Catania” spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del Codacons) “abbiamo contestato la nostra mancata partecipazione alla procedura di rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nonché la legittimità nel merito del rilascio della stessa, anche per il mancato rispetto delle distanze di legge”.
Il ricorso segue quello già presentato da numerosi cittadini di Lipari (assistiti dall’avv. Paolo Intilisano, legale del CODACONS in questa vicenda) avanti al TAR Lazio per chiedere la cessazione dello stato di emergenza idrica per “eccessivo afflusso di turisti”, con conseguente restituzione dei poteri al Consiglio Comunale.
“Confidiamo pertanto” conclude l’avv. Cardile “che il TAR Catania voglia censurare il comportamento dell’Assessorato Regionale al Territorio sospendendo il decreto emesso, con obbligo degli Enti preposti di permettere la partecipazione di tutti i cittadini di Lipari nel procedimento di approvazione del progetto. Ciò in quanto si  tratta di opere di notevole impatto sulla comunità di Lipari e sulla cui collocazione sono stati già sollevati parecchie dubbi e problematiche”.
La parola sul depuratore passa quindi ai magistrati del TAR Lazio e del TAR Catania, per una vicenda che non mancherà di riservare ulteriori colpi di scena.

Pausa Macondo (di Sara Basile)


Quante volte declamiamo la locuzione “Tutto ha un inizio e tutto ha una fine”, questo celebre luogo comune, di cui molte volte ne facciamo un uso proprio per esprimere, magari con un sospiro di sollievo, un evento spiacevole finalmente conclusosi oppure, come in questa circostanza, l’estinguersi di una bella e costruttiva esperienza. Sto parlando di Radio Macondo, la prima web radio dell’arcipelago cha da ora in poi sospenderà il proprio palinsesto e le proprie playlists, per dare la precedenza all’avvento della stagione “fruttifera” che con la Pasqua vedrà aprirsi le porte. Dopo “buona la prima” si spera di ripetere l’esperienza alla fine dell’estate sempre al solito posto… “In quella Macondo dimenticata perfino dagli uccelli, dove la polvere e il caldo si erano fatti cosí tenaci che si faceva fatica a respirare, reclusi dalla solitudine e dall'amore”. Radio Macondo è di sicuro un’esperienza da rifare che si è rivelata da “passatempo” ad un impegno vero e proprio reso piacevole e funzionante grazie alla preziosa collaborazione di Massimo Pagliaro, il noto web master de “Il Notiziario”, che con il suo supporto tecnico ha divulgato attraverso microfoni e computer la voce di un’altra importantissima collaboratrice, Rosita Rijtano, nonché artefice del nome “Macondo” guadagnato dal romanzo “Cent’anni di solitudine” di Márquez. Un incipit positivo in termini di share? Non lo so, ma di sicuro un traguardo c’è: la dimostrazione che Lipari non ha perso il suo “lato giovane”, quello grintoso, combattivo, voglioso che nonostante una forte e continua “emigrazione intellettuale” ormai affermata sull’isola, conserva un popolo non ancora adulto sensibile alle vicende socio-politiche e culturali di questo Paese. È pur vero però, che la radio, come dicevo poc’anzi non ha riscontrato una grande pubblico; il ciò è dovuto principalmente alle difficoltà che molta gente incontra quando deve fare i conti con Internet, assoluto informatore indiscusso degli anni zero, in quanto ancorata alle radio diciamo “normali” disponibili sulle frequenze rievocando, così, quei tempi passati quando ancora il canale “10” del televisore era un canale vivo e vi figuravano le due televisioni più seguite dagli eoliani. Ecco il secondo traguardo, la gente richiama alla memoria “l’informazione semplice” quella che respinge il progresso…perché non ripristinarla? “L’intenzione è buona” diceva Il Principe Fabrizio Salina nel celebre romanzo “Il Gattopardo”, sta a noi decidere se farla arrivare tardi o meno… 
“Da Radio Macondo è tutto, qui è Sara…alla prossima!”

mercoledì 23 marzo 2011

Alcool Etilico - Parlando di me. Su Eolienews il primo video della rock band liparese

Legambiente scrive al Sindaco Campodonico per sostenere il Comitato “Antidepuratore Via Betti - Rapallo Centro” (dicembre 2010)

Riceviamo da Adolfo Sabatini e pubblichiamo la lettera che Legambiente Tigullio ha inoltrato al Sindaco di Rapallo Campodonico a sostegno dell'’azione che il Comitato “Antidepuratore Via Betti - Rapallo Centro” contro la localizzazione in centro città della struttura.
Gent.Sig. Sindaco della Città di Rapallo Avv. Dott. Mentore Campodonico,
con questo breve comunicato LEGAMBIENTE vuole sostenere l’azione del Comitato Antidepuratore Via Betti - Rapallo Centro”.
LEGAMBIENTE sottolinea che l'’opera è assolutamente necessaria, oltre ché imposta dalle norme europee e nazionali, tuttavia ritiene che la localizzazione nel sito di “via Betti ex-scalo ferroviario” non sia idonea alla realizzazione del completamento del'l’impianto di depurazione delle acque reflue del Comune di Rapallo.
LEGAMBIENTE, inoltre, prende atto delle conseguenze che il nuovo depuratore di Genova Quinto sta avendo sulla popolazione di Quinto e che ha portato, a causa dei miasmi, la stessa a condurre la propria protesta sui giornali e telegiornali nazionali fino a giungere ad un esposto alla Procura della Repubblica.
Questo dimostra quanto un impianto tecnologico di depurazione debba essere localizzato lontano dal centro urbano per evitare problemi e disagi alla popolazione.
Tutte le problematiche relative alla localizzazione scelta dall’Amministrazione Comunale, e già state oggetto di precedenti comunicazioni da parte del Comitato, sono condivise da LEGAMBIENTE.
Per queste motivazioni LEGAMBIENTE convocherà una conferenza stampa la prossima settimana in cui saranno analizzate e proposte altre localizzazioni che presentano minori problematiche, sia in fase di realizzazione che in fase di gestione dell'’impianto, rispetto al sito di “via Betti ex-scalo ferroviario”.
Siamo, pertanto, dispiaciuti di apprendere che il Piano Urbanistico Comunale appena adottato comprovi la destinazione del depuratore nel sito di “via Betti ex-scalo ferroviario”, senza che sia stato avviato un confronto con il Comitato, che ha lavorato per l’individuazione di localizzazioni alternative.
Alla luce di quanto sopra LEGAMBIENTE chiede al Sig. Sindaco un incontro per affrontare insieme le soluzioni alternative volte a garantire una migliore riuscita dell'’opera e minori disagi alla Città di Rapallo.
Massimo Maugeri (Legambiente Tigullio)

UN VIDEO DI PRIMO CANALE  (cliccare sul link)
http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=34927

Smantellamento pontili pericolanti a Porticello. Gara da rifare. Lo ha disposto il TAR

La ditta Di Bella costruzioni di Catania, esclusa dal cottimo-appalto indetto dal Comune di Lipari per l’affidamento dei lavori di smantellamento dei pontili in ferro pericolanti ubicati a Porticello, è stata riammessa dal TAR di Catania che ha accolto l'istanza da questa presentata. I lavori erano stati aggiudicati alla ditta Bellino. Il TAR, oltre ad aver annullato i provvedimenti impugnati, ha posto a carico del comune di Lipari e della ditta Bellino le spese di giudizio quantificate in 3 mila euro

Scommesse a Lipari. Tre persone denunciate dalla GDF

I finanzieri della Tenenza di Lipari hanno sequestrato le attrezzature di gioco all’interno di un locale risultato privo delle necessaria autorizzazioni per gestire le scommesse on line. Tre persone, il titolare e due giocatori, sono state denunciate.
Secondo il comunicato stampa emesso dalle Fiamme Gialle il locale in questione funzionava da centro di raccolta e gestione di scommesse per conto di una società austriaca priva delle necessarie autorizzazioni e concessioni rilasciate dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato per operare nel territorio nazionale.
Le postazioni installate erano collegate a piattaforme che permettevano di scommettere su eventi sportivi del tipo calcistico offrendo quote superiori rispetto ai centri autorizzati.
Per la cronaca occorre evidenziare che il locale resta aperto, non c'è nessun sequestro, e continua a svolgere la sua normale attività di somministrazione e cioè quella per la quale è in possesso di tutte le autorizzazioni.

LIPARI&DEPURATORE: una precisazione di Aldo Natoli

Cari amici del Comitato “Per Canneto e Lami”. La cosa peggiore che esiste è voler parlare ad un sordo. Evidentemente le varie iniziative intraprese sino ad oggi vengono considerate dal Primo Cittadino e dal Commissario Pelaggi “aria fritta”. Dopo le dichiarazioni del Sindaco Bruno che continua ad ignorare la richiesta dei cittadini e che addirittura  li divide in buoni e cattivi, riservandosi di  interloquire solo con quelli a suo dire “buoni”, e l’invito del Commissario Pelaggi  a visionare il depuratore perfettamente funzionante a Genova (ignorando che le problematiche sollevate non sono sul tipo di depuratore ma bensì sulla sua localizzazione a Canneto Dentro ritenuta non idonea per la tutela ambientale del sito), giunge la  precisazione dell’Ing. Rodriquez, progettista del Megaporto, tesa a salvaguardare l’ambiente di Pignataro Dentro. Finalmente siamo  alla quadratura del cerchio: Bruno-Pelaggi-Rodriquez. A buon intenditor  poche parole. E’ chiaro che il Commissario Pelaggi insista per portare avanti un finanziamanto di oltre 40 milioni di euro. Ma non ha fatto i conti con noi eoliani. Ricordo che mio padre da vecchio marinaio spesso mi apostrofava dicendo: “ricordati che a Lipari anche i fessi acchiappano gli uccelli con le mani”. Orbene cliccando su:”Quinto depuratore-Genova si legge: “Depuratore Quinto. Proteste per i cattivi odori (1.10.2010)”. Ed il commentatore del Video, così ribadisce: “ doveva rappresentare una soluzione quel depuratore ma agli occhi degli abitanti di Quinto è diventato un problema. A marzo  l’entrata in funzione ed a Maggio inizia il calvario con cattivi odori avvertiti dai residenti di via Fabrizi e fastidi alla gola. Le riunioni si sono succedute senza una soluzione ed è partito un esposto per la Procura della Repubblica”. E’ questo il depuratore che il Commissario Pelaggi intende far visitare alla delegazione eoliana e vuole realizzare a Lipari? Mi auguro che l’Amministrazione ed i Consiglieri Comunali, sembra gli unici invitati al viaggio, abbiano un sussulto di orgoglio di essere eoliani e ci risparmino questa puerile “sceneggiata”.