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giovedì 12 settembre 2013

Metodo Stamina bocciato dal Comitato. “Non ha consistenza scientifica”

Il Comitato scientifico ha bocciato il tanto discusso “metodo Stamina“. Il Comitato, chiamato a pronunciarsi sulla materia dal Ministero, ha consegnato oggi il suo parere sul procedimento che utilizza le cellule staminali. E il verdetto è una sostanziale bocciatura del metodo, che non avrebbe consistenza scientifica
Il parere, con valutazioni critiche rispetto alle basi del metodo messo a punto dal presidente della Stamina Foundation, Davide Vannoni, sarà vagliato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzinche, secondo quanto si apprende, non lo ha ancora esaminato. Il parere del comitato non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico che viene messo a disposizione del ministro della Salute.
Nelle scorse settimane contro il metodo Stamina si era pronunciata, a più riprese, già la prestigiosa rivista scientifica Nature. E un parere negativo sulla stessa linea di quello fornito oggi dal Comitato scientifico del Ministero (ossia della mancanza di prove scientifiche sufficienti) era arrivato anche dal premio Nobel per la Medicina 2012, Shinya Yamanaka
Immediatamente è arrivato il commento di Vannoni: ”Non mi aspettavo niente di diverso dal Comitato scientifico. Credo che non sia comunque un comitato imparziale, visto che il 70% dei suoi membri si era espresso contro il metodo Stamina prima ancora di essere nominato all’interno del comitato”. ”E’ stata una scelta del ministero nominare questi componenti, ed ora sarà il ministero a decidere cosa fare”. “Se così stanno le cose – anticipa il presidente – Stamina Foundation farà ricorso al Tar in merito alla nomina di precise personalità, non imparziali, all’interno del comitato scientifico”.
“Con questo metodo – ha ricordato Vannoni, “sono curate in questo momento a Brescia 40 persone, senza effetti collaterali e con risultato evidenti che mostreremo al Tar il prossimo 7 ottobre”. Partendo da questi “dati reali – ha detto – una bocciatura sulla carta vale poco rispetto a quello che è già in corso all’interno di un ospedale pubblico italiano”. Ad ogni modo, ha tenuto a precisare, “aspetto di vedere le motivazioni del parere”. Nel frattempo – conclude – “andiamo avanti con le terapie“.

Giugno. Presenze in "crollo"? Solo fantomatico (la nota del presidente Sabatini)

E’ dell’1,01% il fantomatico crollo delle presenza alle isole Eolie.
Le presenze ufficiali al 30 giugno 2013 sono 65.884, mentre al 30 giugno 2012 erano 66.553.
Non sono ancora disponibili i dati dei mesi di luglio ed agosto.

Adolfo Sabatini (pres. consiglio comunale Lipari)

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Marcello Alessi, Consuelo Zaia a Aldison Sarpi

Operazione “INDENNIZZO”: SGOMINATA A BARCELLONA POZZO DI GOTTO ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLE TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI.

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
All’alba nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Mazzarà Sant’Andrea, Milazzo, Castroreale, Terme Vigliatore e Tortorici, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione a 16 misure cautelari personali per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione delle truffe alle assicurazioni. Destinatari dei provvedimenti anche due avvocati e quattro medici.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno accertato che il sodalizio ha ideato un numero importante di falsi incidenti stradali.
Nell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, a firma del GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, sono indicati ben 33 sinistri falsi per i quali sono state avanzate richieste di risarcimento per una cifra complessiva pari a euro 1.500.000,00 circa. Le compagnie di assicurazioni, nella gran parte dei casi, hanno già liquidato l’intero indennizzo richiesto.
Le indagini, iniziate nel novembre del 2010, hanno avuto ad oggetto le frodi alle assicurazioni, fenomeno talmente diffuso sul territorio da aver costretto quasi tutte le compagnie di assicurazione ad abbandonare il comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto o a praticare premi di importo quasi proibitivo a carico dei cittadini.
La Procura della Repubblica ed i Carabinieri hanno installato una microspia all’interno dello studio legale di uno dei capi dell’associazione, l’Avvocato ZARCONE Antonino Carlo, che ha permesso di accertare, già dalla fase della ideazione, la commissione ad opera del sodalizio delle singole frodi assicurative.
Sono state altresì svolte numerose attività di intercettazione telefonica e di acquisizione documentale e svariati pedinamenti, che hanno permesso di costituire un robusto compendio probatorio al quale il GIP ha attribuito assoluta validità.
L’associazione operava seguendo degli standard precostituiti e ben collaudati, che possono catalogarsi in tre tipologie:
  1. Era ideato dai capi dell’associazione, Avvocato ZARCONE Antonino Carlo e REALE Filippo un falso incidente stradale. Individuati i mezzi “coinvolti”, si provvedevano a creare ad arte i danni comprovanti il “sinistro”. I militari dell’Arma hanno, in taluni casi, accertato che presso una pertinenza dell’abitazione del REALE venivano appositamente prodotte delle ammaccature sui veicoli attestanti l’avvenuto sinistro.
Venivano quindi individuati i soggetti che figuravano quali “feriti” i quali, appositamente istruiti dai capi dell’associazione, erano accompagnati presso il Pronto Soccorso di uno degli ospedali del comprensorio, ove riferivano di essere stati vittime di incidenti stradali e di accusare algie inducendo in errore il medico di turno, che solitamente attestava la presenza di lesioni, tendenzialmente giudicate guaribili in pochi giorni. Successivamente il soggetto era inviato da uno dei quattro medici componenti il sodalizio che formava certificati attestanti falsamente il protrarsi della malattia. All’esito, il medico redigeva un falso certificato attestante il nesso eziologico tra malattia ed incidente stradale, ed indicante delle invalidità importanti. Era quindi avanzata richiesta di risarcimento del danno. Solitamente la compagnia di assicurazioni sottoponeva a visita medico – legale il “danneggiato”, all’esito della quale erano sempre smentite le conclusioni del medico di parte associato. Nasceva quindi un contenzioso che spesso veniva chiuso in via stragiudiziale mediante il riconoscimento a favore del “danneggiato” di un indennizzo minore rispetto a quello inizialmente richiesto. In molte altre occasioni, sul rifiuto delle compagnie di pagare l’indennizzo era predisposta citazione a giudizio innanzi al Giudice di Pace. I capi dell’associazione individuavano quindi almeno due falsi testimoni che, istruiti a dovere, rendevano falsa testimonianza. Liquidato il danno tramite assegno, REALE e ZARCONE provvedevano ad accompagnare o fare accompagnare da altri sodali l’intestatario del titolo in banca al fine di intascare immediatamente il profitto del delitto. Abitualmente l’assegno era inviato allo studio di ZARCONE o dell’altro legale associato, Avvocato COPPOLINO Anna Maria, in modo da avere l’assoluto controllo anche della riscossione del denaro.
Altro indennizzo era richiesto, e spesso ottenuto, per i danni ai mezzi.
  1. I capi dell’associazione, in presenza di soggetti vittime di lesioni, anche importanti, e dipendenti da altra causa rispetto al sinistro stradale, ideavano un falso incidente ricollegando quelle lesioni al sinistro.
  2. In altri casi ancora, in presenza di un sinistro realmente accaduto, i capi individuavano soggetti non coinvolti nello stesso che erano fatti figurare come feriti. Anche in questi casi, con le false attestazione dei medici era ottenuto l’indennizzo non dovuto.
L’indagine, nell’ambito della quale sono state emanate le 16 misure cautelari, vede coinvolti ed iscritti sul registro degli indagati più di 200 soggetti.
Sono stati individuati ulteriori sinistri che presentano indizi di falsità.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e svolte dell’Arma dei Carabinieri, proseguono senza soluzione di continuità onde prevenire e reprimere il fenomeno delle frodi assicurative, di cui sono vittime tutti i cittadini dell’hinterland barcellonese che hanno la necessità di assicurare il mezzo di locomozione e per i quali l’esorbitanza dei premi richiesti è direttamente ricollegata alla operatività della associazione oggi debellata.
Il fenomeno è talmente radicato che un consulente medico, docente presso l’Università degli Studi di Messina, su richiesta di una compagnia assicurativa in merito ad un parere circa l’esistenza di lesioni indicate come derivanti proprio da uno dei sinistri di cui è stata riconosciuta la falsità, si è così espresso: “si evidenzia che il caso rientra a pieno titolo fra quelli, assai poco limpidi, che con grande frequenza si ha modo di osservare nel distretto di Barcellona. Si tratta di casi nei quali è costante l’intervento di soliti noti medici che con estrema disinvoltura emettono certificazioni o reperti di indagini diagnostiche assai compiacenti, a supporto di lesioni rilevanti, di fatto insussistenti, e/o di percorsi clinici consistenti, con il fine poi di rendere ammissibili postumi più o meno rilevanti. Tale fenomeno avviene sotto gli occhi e con buona pace di tutti … “.
Le persone colpite dalla misura cautelare sono:
arresti domiciliari
  1. Reale Filippo, nato a Mazzarra’ Sant’Andrea (ME) cl. 1970, ivi residente;
  2. Avv. Zarcone Antonino Carlo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1980, ivi residente;
  3. Dott. Salamone Bernardino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1968, residente a Castroreale (ME);
  4. Dott. Milone Giuseppe, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, residente a Milazzo (ME);
divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale
  1. Dott. Aliberti Claudio, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1979, ivi residente;
  2. Dott. Giunta Domenico, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, ivi residente;
  3. Avv. Coppolino Anna Maria, nata a Basico’ (ME) cl. 1971, residente a Barcellona P.G. (ME);
obbligo di dimora nel comune di residenza
  1. D’Angelo Giovanni nato a Milazzo (ME) cl. 1980, residente a Barcellona P.G. (ME);
  2. Sidoti Elisabetta, nata a Oliveri (ME) cl. 1970, residente a Barcellona P.G. (ME);
  3. Campanella Anna Maria, nata a Palermo cl. 1971, residente a Terme Vigliatore (ME);
  4. Bisognano Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1984, residente a Mazzarra’ Sant’Andrea (ME);
  5. Iannello Filippo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1956, ivi residente;
obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria
Nr. 4 soggetti (nr. 3 di Barcellona Pozzo di Gotto e nr. 1 di Tortorici).


Ballando con i cani di quartiere. Ci scrive Mimmo Fonti

Caro direttore,
Chiedo la tua ospitalità per consentirmi di poter rivolgere RINGRAZIAMENTI PUBBLICI a chi ci ha consentito per tutta l’estate, ma in particolare questa notte , a me ed ai miei clienti di aver potuto “BALLARE CON LE SOAVI NOTE CHE I NOSTRI BENEAMATI CANI DI QUARTIERE CI HANNO DISPENSATO”  con il magnifico cielo stellato eoliano  a bordo della mia piscina io ed i miei clienti ci siamo veramente divertiti.
Grazie in particolare alla Dr.ssa Gulotta ed alla compagna del sig. Agrip di Canneto e a tutti i loro accoliti che, con il loro altruismo, hanno consentito il perfetto svolgimento delle manifestazioni canore che ha veramente allietato le nostre notti.
Stante che ancora le manifestazioni sono in corso, approfitto per invitare i suddetti alle prossime serate e nottate che sto organizzando a bordo della piscina, consiglio di dotarsi di apposito attrezzo al fine di poter registrare le soavi note canili per poterle utilizzare nella loro abitazione per eventuali festini quando non avranno l’occasione di essere presenti dalle ns. parti.
Colgo l’occasione per ringraziare anche quel signore, proprietario di un vespino blu degli anni 60, rigorosamente senza marmitta, che ha consentito sia a me che ai miei clienti di svegliarci alle 6,30 di ogni mattina, dopo i bagordi canori della nottata; ciò  ha permesso al sottoscritto di essere puntuale in ufficio ed ai miei clienti di non perdere “mai” un aliscafo, dispiaciutissimi della fine della vacanza ed in particolare delle bellissime nottate di cui sopra.
Grazie anche alle autorità di controllo e vigilanza locale (vigili urbani, ecc.) che con discrezione hanno vigilato, senza farsene accorgere, tenendo tutto sotto controllo e garantendo lo svolgimento delle belle serate e la sveglia mattutina.
Rivolgo anche un bonario rimbrotto ai residenti di Acquacalda : VOI NON SAPETE APPREZZARE , ha ragione la dr.ssa Gulotta. Uno o due morsi di questi soavi animali è la giusta reazione  “perché voi non sapete apprezzare” . Bisogna fare tesoro delle lezioni di civiltà che ci impartisce la dottoressa e poi tutto ci apparirà “SOAVE”.  
Grazie, grazie di cuore a tutti.
Mimmo Fonti  
p.s. dimenticavo, un particolare ringraziamento di tutti i miei clienti, nessuno escluso.

Indifferenza e solidarietà / Workshop di archeologia sulla Gazzetta del sud di oggi

Due ampi articoli del nostro direttore sono stati pubblicati oggi a pag.33 della Gazzetta del sud.
I titoli:
1) A Lipari un workshop di archeologia, tecnica e scienze subacque
2) Se l'indifferenza prende il posto della solidarietà

Associazione PAIDEIA. SEMINARIO FORMATIVO PER I DOCENTI: “Dall’ottica dei disturbi all’ottica dei bisogni”

Si è conclusa l'11 settembre 2013, la due giorni di FORMAZIONE rivolta ai Docenti organizzata dall’Associazione PAIDEIA di Lipari, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Lipari n°1 e con il patrocinio dell’Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani. Il Seminario dal titolo: “Dall’ottica dei disturbi all’ottica dei bisogni” tenuto dall’Educatore Samuele Amendola, ha visto i Docenti dell’Istituto Comprensivo Lipari 1 impegnati per due intense mattinate di formazione, riflessione e informazione. Tema centrale del Seminario come riportare al centro la Pedagogia nella scuola e come passare da un’ottica che vede il bambino etichettato come portatore di disturbi ad un’ottica prettamente educativa che invece guarda principalmente ai bisogni individuali, questo alla luce delle recenti Direttive Ministeriali sui Bisogni Educativi Speciali (BES). Anche gli insegnanti, dunque, si formano, studiano e ripensano il proprio ruolo all’interno di una scuola che è in continuo mutamento. Una scuola che metta sempre al centro il bambino con tutte le sue energie e potenzialità, una scuola a misura di bambino da realizzare attraverso un cambiamento radicale e profondo della didattica in senso “inclusivo”. Una scuola di tutti che valorizzi le diversità ma che non rinunci alla sua prerogativa: EDUCARE! Ma per far ciò è necessario che gli insegnanti si riprendano le responsabilità pedagogiche che non possono e non devono essere delegate ad altri enti e/o servizi, perché per dirla con le parole di Maria Montessori: “Il bambino ha diritto alla scienza che gli è propria, la Pedagogia”, e sull’esempio di don Lorenzo Milani, e fondamentale ripensare il ruolo del docente e della scuola, in un ottica moderna ma guidata da valori solidi; al centro la pedagogia ed il bambino, una pedagogia che sappia… “perdere tempo” ... “Pedagogia della Lumaca”…come affermava Zavalloni, che metta in primo piano l' osservazione e la sperimentazione, per dimostrare che l'inclusione si può realizzare nei fatti e che...cambiare la scuola è possibile! Un ringraziamento al Dirigente Scolastico Prof. Mirella Fanti, a tutti i docenti che hanno partecipato con entusiasmo e a tutti, l’augurio, di un buon inizio d’Anno Scolastico

MESSINA: A MONTECITORIO PER DIRE SI ALLE CURE COMPASSIONEVOLI

 E’ accaduto il 10 settembre 2013, dinnanzi a Montecitorio, dove parenti e familiari della Dolce Federica Calà, una bimba si soli 3 anni affetta da SMARD1, hanno raggiunto il presidio che dal 23 luglio si trova in pianta stabile nella città di Roma. La bimba è affetta da SMARD1, patologia che la costringe a vivere in casa, in una condizione di semi immobilità, forte dall’amore e l’affetto dei genitori Davide e Laura, della nonna Maria e di tutti gli amici e parenti che si sono recati a Roma. Una giornata memorabile per gridare un si ala vita, un si alle cure compassionevoli, quelle di cui avrebbe bisogno la stessa Federica assieme a tanti altri bambini di tutta Italia. Ma lo stato, lo stesso che ha fatto finta di ignorare le centinaia di persone che hanno manifestato dinnanzi a Montecitorio, fanno finta di non sentire. Le cure compassionevoli, oggi, devono essere autorizzate da parte di un tribunale con regolare sentenza che ne permetta la somministrazione, costringendo famiglie giù disperata a dover incorrere in cavilli burocratici e spese legali non indifferenti. Ma c’è di più: ogni tribunale agisce secondo un suo personale criterio: tanto è vero che vi sono state richieste approvate e altre respinte. Ma, nonostante tutto, la speranza è l’ultima a morire; e nella gioia più totale famiglie e ammalati hanno trovato la voglia di colorare una piazza, di continuare ad urlare in maniera incondizionata il loro SI alla vita. Su una ringhiera un cartello con scritto: omaggio ai caduti. E i nomi sono tanti, e rischia di allungarsi se lo stato dovesse rifiutarsi di prendere una posizione favorevole e risolutiva nei confronti di questo movimento ormai nazionale fatto di donne, bambini e uomini che hanno voglia di vivere, voglia di tornare a sorridere. E tra tutti Federica, che non si è voluta perdere l’evento, seguendolo in parte tramite video chiamata da casa, salutando tutti i conoscenti, gli amici e le persone alle quali è più legata, come la sua infermiera Samantha. Nell’occasione è intervenuto il Presidente dell’Associazione Peppino Impastato Sonny Foschino commuovendo tutti i presenti con delle parole di speranza (L’intervento integrale: http://www.youtube.com/watch?v=DUnzjk3wZ4c&sns=fb): “Ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di essere felice. E la felicità oggi io la leggo negli occhi di Federica, di Nicola, di Sandro e di tutti i bambini che ho incontrato qui; oggi mi hanno insegnato tanto. Quella lista di caduti non ha bisogno di altri nomi”. Ha continuato: “Dall’altro lato ci sono cuori grigi – indicando Montecitorio – Scendete giù, venite a guardare queste persone negli occhi e raccontatemi cosa vi si legge: è voglia di sorridere senza poterlo spesso fare. È voglia di vivere. Noi ci siamo e ci saremo; è una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi”. Tra gli interventi anche quello del prof. Davide Vannoni, ideatore della cura Stamina, la stessa che potrebbe donare alla dolce Federica una speranza viva e fulgida. Il metodo, sperimentato qualche anno fa e portato alla luce dal programma televisivo Le Iene, si basa sulla somministrazione di cure a base di cellule staminali. Questo metodo, visto da molti come unica speranza, è stato condannato da gran parte del mondo scientifico. Vannoni sostiene che le corporazioni farmaceutiche mettono a repentaglio la vita delle persone a discapito dell’interesse dei singoli. “Queste corporazioni difendono i loro privilegi a discapito dell’interesse degli ammalati. Tutti questi uomini rischiano di diventare delle morti bianche”. Continua Vannoni: “Abbiamo quaranta persone in cura, e non vi è stato nessun effetto collaterale. Tutti i pazienti stanno migliorando. Nessuno può negare la speranza a queste persone.” E intanto, nel contempo, è stato consegnato al Ministro della Salute il parere redatto dal comitato scientifico sul metodo Stamina esprimendo una sostanziale bocciatura in quanto privo di consistenza scientifica. Il parere dovrà essere vagliato dalla Ministra Beatrice Lorenzin che non lo ha ancora esaminato. Questo parere non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico messo a disposizione del ministro della Salute. Appare poco sorpreso Vannoni che conclude con un appello alla società civile: “Bisogna far sentire la propria voce. Bisogna portare avanti il diritto di curarsi. Ciascuno di noi ha un ruolo determinante. Questa gente da sola non può farcela. Siamo noi la loro voce, siamo noi la loro forza”. Al termine della manifestazione il professore Vannoni ha accettato la proposta di recarsi a Messina quanto prima per incontrare la cittadinanza e sensibilizzare la società civile verso obiettivi comuni. Intanto la dolce Federica, che, secondo il tribunale di Patti, può ricevere la cura Vannoni, è in attesa, e non perde mai il suo sorriso, la sua voglia i vivere. Lezione di vita per tanti, per tutti. 

mercoledì 11 settembre 2013

La grande gioia di rivedere..riascoltare Mons. Miccichè (di Caterina Conti)

 Ieri mattina, Martedì 10 Settembre, con l’ultimo aliscafo della stagione per Palermo è ripartito sua eccellenza Mons. Francesco Miccichè – Vescovo.
E’ stata una settimana straordinaria!
L’organizzazione, l’autorevolezza, il sacrificio e l’intelligenza di Don Giuseppe Morabito, ha permesso a tutti coloro che anno voluto godere-durante la Novena della Madonna della Catena di Quattropani-della Parola di Sua Eccellenza Miccichè.
E’ stata sicuramente una grande gioia ed ha dato la possibilità di essere partecipi e consapevoli dello straordinario evento.
Tutti ne abbiamo avuto conforto, tanto per chi ha ascoltato, tanto per chi ha potuto incontrarlo personalmente.
E’ una splendida persona, ed i quattordici anni in cui è stato nostro Vescovo non sono stati dimenticati.
La mente e il cuore hanno bisogno per sopravvivere di questi grandi incontri.
Un grazie affettuoso e rispettosissimo a Sua Eccellenza Miccichè, un abbraccio a Don Giuseppe ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della Festa.
Caterina Conti.

Punti Nascita nelle isole minori e in zone disagiate. Firmato il decreto. Aspettiamo i fatti

Il Circolo del Partito Democratico di Pantelleria esprime piena soddisfazione per il nuovo decreto a firma dell'Assessore Regionale alla Sanità Lucia Borsellino, dove viene stabilito definitivamente che anche i Punti Nascita al di sotto dei cinquecento parti all'anno, ubicati in zone montane e disagiate come le isole minori, vengono mantenuti assimilandoli ai Punti Nascita di I livello.
Il Circolo del PD di Pantelleria – dichiara il coordinatore Giuseppe La Francesca – già nel dicembre del 2012, aveva chiesto al Presidente della Commissione Sanità all'ARS e a tutti i parlamentari del nostro partito, una forte azione di sollecito nei confronti dell'Assessore Borsellino affinché si arrivasse in tempi brevi ad un nuovo decreto assessoriale che implementasse le deroghe già contenute nel decreto del dicembre del 2011 a firma dell'allora assessore Russo; ecco perché non possiamo non sottolineare come i parlamentari del PD in regione si sono fatti veri portavoce di quelle che sono state le giuste istanze del nostro territorio.
Nel contempo esprimiamo vivo apprezzamento – continua Giuseppe La Francesca – per l'azione posta in essere dal Sindaco Salvatore Gabriele per aver sin da subito instaurato nuovamente con le istituzioni un rapporto di fiducia e collaborazione fattiva che ha portato, come in questo caso specifico, l'Assessorato Regionale alla Sanità a riconoscere definitivamente lo stato di disagio delle isole minori della Sicilia e di Pantelleria in particolare.
Questo decreto però non deve essere un punto di arrivo, ma bensì un punto di partenza. L'azione dell'Amministrazione comunale deve continuare, vigilando e intraprendendo anche con l'ASP di Trapani un dialogo sereno e costruttivo affinché l'intera struttura ospedaliera possa rispondere a quelle che sono le reali esigenze del territorio.  

IL DELFINO


Tribunali: Intervento del guardasigilli Annamaria Cancellieri al Senato

Senato della Repubblica, 11 settembre 2013Signori Senatori,
come tutti voi sapete tra soli due giorni entrerà in vigore la riforma della geografia giudiziaria.
Questa riforma, da tutti ritenuta strategica per il recupero dell’efficienza del sistema giudiziario, è il frutto di un lungo iter, iniziato nel lontano luglio del 2011, con il Ministro Palma ed il Governo Berlusconi, che vararono la delega; proseguito nel settembre del 2012 con il Ministro Severino ed il Governo Monti, che quella delega attuarono con i decreti legislativi 155 e 156.
A me ed al Governo di cui faccio parte spetta il compito forse più ingrato: quello di darvi, come la legge impone, effettiva attuazione.
Una riforma da lunghissimo tempo attesa, definita epocale durante la cerimonia di inaugurazione dello scorso anno giudiziario dal Presidente della Corte di Cassazione, apprezzata dagli studiosi, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dal Consiglio Superiore della Magistratura.
Una riforma pienamente condivisa anche da me, dal Governo Letta e straordinariamente sostenuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, cui, ancora una volta, va il mio personale ringraziamento.
Ma anche un cambiamento che, facendo venir meno circa il 47% degli uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale, suscita, comprensibilmente, vive resistenze nei territori in cui maggiormente incide.
Dunque, un intervento costoso in termini di consenso e popolarità, ma che rappresenta un’importante prova di maturità per il Parlamento e per il Governo.
Si dimostra così che chi ha il compito di governare è in grado di mettere da parte i propri interessi particolari a favore di quello superiore della funzionalità della cosa pubblica.
Se in passato obiettivi come questo sono stati mancati, oggi dobbiamo dimostrare al Paese e a chi ci osserva dall’estero che si è inaugurato un nuovo corso, che guarda al futuro e che tende ad un sistema giudiziario più moderno ed efficiente.
Ciò premesso desidero ricordare che, sin dall’esordio del mio nuovo mandato ministeriale, ho offerto la piena disponibilità ad ascoltare tutte le sollecitazioni ed i suggerimenti costruttivi finalizzati a migliorare la riforma stessa.
Ho, tuttavia, dovuto constatare, non senza rammarico, che l’insieme di tali suggerimenti non si è tradotto in una sintesi unitaria che fosse in grado, senza stravolgimenti, di garantire un intervento integrativo e correttivo largamente condiviso tra le forze politiche.
Nel frattempo, la Corte Costituzionale rigettando tutti i ricorsi proposti - ad eccezione di quello riguardante il tribunale di Urbino - confermava pienamente la validità dei criteri di selezione degli uffici soppressi, sottolineandone sia la ragionevolezza sia la piena conformità alla delega conferita al Governo.
Peraltro, le puntuali ed analitiche motivazioni esposte dalla Corte per affrontare le numerose censure sollevate sono, inevitabilmente, destinate a condizionare i limiti, l’ampiezza ed il merito dei possibili interventi correttivi che saremo chiamati a valutare entro i termini previsti dalla stessa legge delega.
Basti qui richiamare la riconosciuta ragionevolezza del criterio tramite il quale sono stati soppressi tutti i tribunali con un bacino di utenza inferiore a 100.000 abitanti.
Credo che, rimettere in discussione questo criterio - che costituisce uno dei cardini della riforma - significherebbe compromettere l’effettività di quel principio di ragionevolezza riconosciuto dalla Corte Costituzionale.
E se mi è consentito fare un secondo esempio, anche la proposta di trasformare tutti i tribunali soppressi in “presidi”, pur avendo raccolto un buon consenso, non era oggettivamente percorribile.
E ciò per un duplice ordine di ragioni.
In primo luogo l’introduzione di non meglio precisati “presidi di giustizia” esula dai limiti di operatività della legge delega.
Ed inoltre perché, sotto un profilo sostanziale, la surrettizia riproduzione di un modello in tutto sovrapponibile alle sedi distaccate avrebbe, di fatto, compromesso la valenza complessiva della riforma.
Tale scelta avrebbe, peraltro,  imposto, per ragioni di evidente equità, il riesame, nel merito, della situazione di tutte le altre sezioni distaccate soppresse che, in alcuni casi, vantavano oggettivamente bacini di utenza e carichi di lavoro nettamente superiori perfino alla gran parte dei tribunali soppressi.
Detto questo, sono pienamente consapevole che una riforma di queste proporzioni, specialmente in fase di avvio, impone di affrontare non poche difficoltà organizzative per superare le quali si è fatto ricorso, in numerose casi, allo strumento previsto dall’art. 8 del decreto legislativo n. 155.
Abbiamo ritenuto di utilizzare questo strumento affidandolo, anzitutto, all’iniziativa dei presidenti delle strutture accorpanti.
In tal modo, negli ultimi mesi,  ho adottato ben 45 decreti ministeriali che, in vario modo e con tempistiche differenti, predispongono le migliori condizioni operative possibili per le situazioni di maggiore criticità riscontrate sul territorio e segnalate direttamente dai capi degli uffici.
Ma non ho inteso limitare a questo l’operatività che l’art. 8 offre al Guardasigilli.
Ho ritenuto, infatti, doveroso assumere in prima persona la responsabilità di attivare un’istruttoria finalizzata a valutare, sulla base di criteri rigorosamente oggettivi (bacino di utenza o carichi di lavoro), l’utilizzo degli edifici di alcuni tribunali soppressi, principalmente per lo smaltimento degli affari civili pendenti, per un limitato periodo di tempo.
Al termine dell’acquisizione dei prescritti pareri, è mia intenzione adottare un provvedimento ex art. 8 per queste particolari situazioni.
Signori Senatori, nel concludere il mio intervento avverto il dovere istituzionale di rappresentarvi l’oggettiva impossibilità di fermare, oggi, la riforma.
La macchina amministrativa è ormai da tempo avviata; la quasi totalità dei traslochi è già stata eseguita; si sono adeguati i sistemi informatici, trasferiti buona parte dei lavoratori interessati, affrontando le spese necessarie.
Sono state varate le nuove piante organiche ed il Consiglio Superiore – a cui a partire dal Vice Presidente, On. Vietti,  desidero rivolgere un pubblico ringraziamento per il sostegno e la collaborazione ricevute - non ha più coperto i vuoti di organico presso gli uffici soppressi.
In pratica, signori Senatori, è doveroso che si sappia che tali uffici sono ormai privi di molti magistrati trasferiti ad altra sede, che le nuove udienze sono già pronte per la trattazione nelle sedi accorpanti e che un rinvio– anche di breve durata - produrrebbe con assoluta certezza il caos.
Tutto questo, a danno dei cittadini, nell’interesse dei quali la riforma è stata varata.
Siamo, dunque, tutti insieme chiamati ad affrontare l’avvio della riforma con spirito costruttivo e lealtà istituzionale, procedendo in corso d’opera al monitoraggio della situazione, per valutare nel prossimo futuro l’eventuale necessità di interventi correttivi entro i termini previsti dalla delega.
Per questo abbiamo già predisposto, nelle sue linee essenziali, un primo intervento correttivo, con alcune norme organizzative e processuali che renderanno ancor più fluida la fase di avvio della riforma, mentre adotteremo subito dopo anche un secondo decreto correttivo, per apportare alcune modifiche dell’assetto territoriale dei nuovi tribunali, così recependo alcune delle segnalazioni provenienti sia da quest’aula che dai territori.
Sono convinta della necessità di questa riforma e desidero ricordare anche in quest’aula che il Governo sta operando in linea con le indicazioni formulate dalle istituzioni europee e dalla Banca Mondiale che ci invitano a proseguire con decisione in questa direzione.
Un percorso che, di recente,  ha contribuito a far uscire l’Italia dalla procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea ma è anche un impegno assunto dal nostro Paese al quale non possiamo e non vogliamo sottrarci.
Ammanaria Cancellieri
Ministro della Giustizia

La "mitica" palma di Marina Corta. Lauria interroga Giorgianni

Apprendo che anche la mitica palma di Maria Corta è stata sconfitta dal punteruolo rosso”, e che si aggiunge a tante altre.
Con la presente il sottoscritto, nella qualità di Consigliere Comunale, interroga la S.S, per conoscere:
1) se è stato effettuato da parte dell’Ente un censimento delle palme individuando i proprietari, ed in che numero;
2) se sono state diffidate le varie ditte ad effettuare il dovuto trattamento, ed in che numero;
3) se è stato effettuato un censimento delle palme ricadenti su suolo comunale, e quindi di proprietà dell’Ente;
4) se su queste palme è stato effettuato in tempo utile il trattamento previsto;
5) se, in caso affermativo, quanto è costato, è se stato effettuato un controllo sul lavoro eseguito, indicando il responsabile.
Bartolo Lauria

EOLIE IN CLASSICO 2013...IN CRESCENDO

COMUNICATO
L'edizione appena conclusa di EOLIE IN CLASSICO 2013, oltre ad aver registrato un notevole successo di pubblico e di critica, non può che considerarsi, a giusto titolo, uno degli eventi più importanti ed attesi della stagione estiva eoliana.
Quest'anno, oltre che sulla quantità e varietà delle serate proposte, si è puntato molto sulla qualità dei contenuti e il prestigio degli artisti coinvolti.
Otto intensi giorni, che hanno visto impegnato Presidente, amministratori, progettisti e collaboratori della Associazione Pro Loco Isole Eolie Lipari, insieme agli operatori del settore turistico alberghiero, della ristorazione, tecnici del suono, ma soprattutto gli artisti e i professori del Conservatorio di Musica Morlacchi di Perugia, sotto l'entusiastica direzione del Maestro Carlo Palleschi.
Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che, nonostante il contingente periodo di crisi, hanno saputo guardare alla bontà dell'iniziativa e hanno messo, ciascuno secondo le proprie competenze, a disposizione quanto loro richiesto: gli albergatori con l’ospitalità degli artisti, gli operai e i tecnici dei Comuni di Lipari e di Santa marina Salina, GMM Service di Mollica & C., Dino Salmieri socio della Pro Loco Isole Eolie Lipari per le foto e le riprese audio-video e tutti gli sponsors e sostenitori.
L’edizione di quest’anno si è arricchita con lo svolgimento di tre serate nell’isola di Salina, che si sono rese possibili grazie al sostegno offerto dal Comune di Santa Marina Salina, alla quale rivolgiamo i nostri ringraziamenti e complimenti per la sensibilità mostrata dal Sindaco Lo Schiavo e dall’Assessore Sidoti, e alla Fondazione Salina attraverso il suo Presidente Nuccio Russo.
Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo ad Antonio Casilli che ha coordinato tutti gli Enti pubblici e privati che a vario titolo sono stati coinvolti nella manifestazione, consentendo anche quest’anno alla Pro Loco di realizzare la manifestazione.
Si ringrazia inoltre il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni coadiuvato dall’Assessore De Luca che hanno offerto un riconoscimento al Maestro Carlo Palleschi per l’impegno profuso negli anni e la passione che lo stesso rivolge al nostro arcipelago. Ringraziamo l’Assessore Sardella che in prima persona si è speso nella gestione delle attività logistiche e tecniche legate all’evento.
Grazie ai protagonisti della manifestazione il Direttore Artistico, il maestro Carlo Palleschi, ringraziamo di cuore il Presidente del Conservatorio Morlacchi dott. Bellini, i maestri pianisti, Salvatore Gitto e Gianrosario Presutti, il Prof. Massimo Bartoletti con il gruppo di Ottoni e Percussioni junior, il Prof. Ceccarelli con il gruppo degli allievi di musica elettronica, i compositori ed esecutori Diotallevi e Hamlin, i cantanti Caruso, Cigna, Riotta e Interisano, il chitarrista di flamenco Bruno Pedros, il mezzosoprano nonché presidente della Pro Loco Isole Eolie Lipari Giusi Lorizio.
Ci auguriamo che la strada intrapresa, trovi nel tempo la reale possibilità di scambi sempre più proficui, con il Conservatorio di Perugia e anche attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni nazionali ed europee.

Intanto, mentre l'appuntamento con Eolie in Classico è per la IX edizione del 2014... godiamoci il momento, sulla scia dell'apprezzamento e dell'entusiasmo.

Per non dimenticare: Accadde l'11 settembre di 12 anni fa

IERI ABBIAMO PUBBLICATO QUESTO COMUNICATO A FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, RENATO CANDIA

All'Istituto Comprensivo "Lipari" le lezioni al via il 12 settembre

Si informa che in questo Istituto Comprensivo LIPARI (Sede di Lipari Centro, Sezione di Canneto, Pianoconte, Quattropani e Vulcano) le lezioni per l'anno  scolastico 2013/2014, per ogni ordine di scuola (Infanzia, Primaria e  Secondaria di 1° grado) avranno inizio Giovedì 12 Settembre 2013.

Per tutto il mese di Settembre si effettuerà il seguente orario provvisorio:
Ingresso   ore   8.30
Uscita       ore 12.30
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Renato  Candia) 

Qualche genitore ha interpretato male questo comunicato pensando si riferisse alla scuola "Domenico Savio" quella per intenderci, conosciuta comunemente come la scuola elementare di Lipari. Qui le lezioni avranno inizio il 16 settembre (lunedì)

Come eravamo: Canneto - La salita e la Chiesa di San Giuseppe

Lipari. Domani tavola rotonda su: "BENI CULTURALI, ARCHEOLOGIA, ECONOMIA, QUALE SVILUPPO PER LE ISOLE MINORI?

Nell'ambito di ARCHEOLIE 2013, Giovedì 12/09/2013 , ore 10,15 presso l'isoletta del Purgatorio di Marina Corta si terrà una tavola rotonda su: "BENI CULTURALI, ARCHEOLOGIA, ECONOMIA, QUALE SVILUPPO PER LE ISOLE MINORI?
Interverranno:
 Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni;
Sen. Salvatore Lauro, Amministratore della ALIALURO;
Prof. Sebastiano Tusa, Regione Siciliana, Soprintendente del Mare;
Prof. Claudio Mocchegiani Carpano, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa;
Com.te Cosimo Bonaccorso, Capitaneria di Mare, Circomare di Lipari;
Arch. Alberto Saccà Maodda, il porto rifugio di porto Pignataro.
 Invitato il Presidente del Consiglio Comunale di Lipari e i consiglieri comunali.
ModeraArch. Roberto Sauerborn

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Serena Saltalamacchia, Angela Biviano, Lorena Coluccio, Santina Miraglia e Luca Marino

A Pianoconte Ristorante-Pizzeria " I Tre Delfini". Aperto a pranzo e cena

La locandina si ingrandisce cliccandoci sopra

martedì 10 settembre 2013

"Non dimentichiamoci che i nemici sono dietro l'angolo..." Lettera aperta sulla scuola della signora Caterina Conti

Carissimo Preside Candia, Carissimo Saverio, Caro Sig. Sindaco Marco, Cara Ass. Tiziana ed all’illustrissimo Presidente della Provincia di Messina.
Solo da tre giorno ho saputo e sono stata consapevole delle problematiche che coinvolgono la nostra scuola. Dico la nostra perché l’Istituto e la scuola media sono legati da un legame indissolubile, che va alle loro origini.
Mia madre le creò insieme, le diresse insieme per dieci anni e non vorrei assolutamente che per futili motivi le sue ossa si dovessero rivoltare nella tomba.
Ho capito che a Quattropani esiste un plesso che è in grado di ospitare i suoi ragazzi più quelli di Pianoconte e viceversa che esiste un plesso a Pianoconte che può ospitare i ragazzi di Quattropani.
E’ così?
Da Quattropani a Pianoconte vi sono 5 km; da Quattropani a Lipari vi sono 10 km e tra Quattropani e Canneto vi sono 14 km. Ed allora con il problema del caro benzina, del ridurre i consumi ci portiamo questi ragazzi ogni giorno a passeggiare per mezza Isola? Non pensiamo che i ragazzi della scuola media di questi anni saranno gli alunni dell’Istituto Tecnico o del Liceo Scientifico nel prossimo futuro?
Non ci rendiamo conto che creando difficoltà e falsi problemi qualche mente ben pensante potrebbe sbattere qualche pezzo della nostra scuola sulla terra ferma. Non dimentichiamo che i nemici sono dietro l’angolo e che sono sempre pronti a destabilizzarci.
Ai genitori degli alunni di Quattropani e Pianoconte dico:
carissimi la scuola si può fare estraendo a sorte un anno da una parte ed un anno dall’altra, e poi alla fine nessuno può dire meglio di me che i musei sono importanti, vedi il nostro Museo Archeologico pensato ed iniziato a realizzare sempre da mia mamma e la Pinacoteca in Via Maurolico realizzata da me, ma bisogna anche se con dolore soggiacere temporaneamente alle mutate necessità, come la mia Pinacoteca che io ho visto trasformata in uffici e che sto aspettando certa, appena possibile, di riprenderne possesso.
Ed allora che cosa facciamo? Io credo che il Tecnico e lo Scientifico debbano rimanere dove sono, e che senza alcun sacrificio degli allievi che sono la cosa più importante. Più importante dei docenti, delle nostre certezze o dei nostri punti di vista.
Gli allievi della scuola Media potranno sicuramente essere sistemati in maniera indolore e senza situazioni spettacolari. Senza volere togliere importanza alle autorità in indirizzo vorrei come comune anziana donnetta di questo Paese che il rag. Saverio Merlino mi desse tutti i chiarimenti del caso in maniera da rendermi conto della situazione. Non ho detto Preside Candia perché capisco perfettamente in questo momento potrebbe non avere tempo per me.
Ringrazio tutti, specialmente i genitori dei ragazzi delle frazioni sopra citate, e se posso essere utile sono disposta ad incontrarmi con loro o con chiunque – ma nella stessa maniera sono disposta a fare le barricate.
Scusatemi. Vi ringrazio tutti, vi abbraccio e rimango in attesa di chiarimenti e di certezze.
Un caro saluto alla nostra Preside dell’istituto Tecnico la cui presenza ogni anno mi è di consolazione al cuore.
Caterina Conti

Sidoti "ad ampio raggio"

Mentre l’Amministrazione resta silente e passiva difronte alle richieste di chiarimenti inoltrate sul tema “bilanci e trasparenza” con un nuovo Decreto Legge si prorogano i termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 al 30/11/2013.
Insomma il non senso della politica riportato nella gestione amministrativa di un Ente Locale (questo sicuramente non è colpa da attribuire a questa amministrazione ma in generale).
Di fatto fino ad oggi i Comuni, come anche quello di Lipari, hanno operato in dodicesimi sulla base dell’assestato 2012 i cui valori sono quasi sempre più alti del relativo consuntivo. Continuare con una gestione provvisoria fino al 30 novembre significa mettere a rischio gli equilibri di bilancio di un Ente soprattutto nella gestione corrente (affermazioni riportate nei quotidiani nazionali di alcuni giorni fa).
Mi domando: Tutto questo dovrebbe rappresentare il sistema di programmazione di un Ente?
L’assurdità sta nel fatto che arriveremo a Novembre (sicuramente il nostro Comune approfitterà di tale maggior termine) per approvare un bilancio preventivo ad un mese dalla chiusura del 2013. Non sembra anche a Voi strano?
Naturalmente parlo di una programmazione contabile e finanziaria ben diversa da quella applicata al settore Turistico dal nostro Assessore Sig. Cuccia (noto molto attivo nel partecipare alle processioni mentre lo è meno nelle diverse riunioni della Giunta Comunale), anche lui rimasto silente e forse anche con qualche vuoto di memoria visto che non ricorda dove ha messo il proprio cv nè tantomeno le sue dichiarazioni in merito all’evento di settembre … un evento straordinario, unico, eccezionale e mi fermo qui.
Sul tema partecipate, cari miei, tutto tace eppure ci sono dichiarazioni già rese dai “Soci Comuni” (o forse solo uno di questi) già nel mese di aprile che sono in controtendenza con quanto disciplinato dalle norme in vigore. Mi riferisco al divieto di ricapitalizzazione delle società. Qualcuno insiste con il richiamare tale possibilità come soluzione ai mali (perdite determinate da una cattiva gestione?), riportandola anche sui libri sociali come proprie dichiarazioni di impegno? e nel contempo si preannunciano assemblee straordinarie che “ad oggi” a distanza di mesi non si sono ancora tenute ne convocate.
Tutto è possibile orma in fondo viviamo nel mondo di Fantozzi.
Angelo Sidoti

"Pescando" sul web: Agosto 1957. Il Corso invaso dalle acque

A te amore mio nel 2° anniversario di matrimonio (di Laura Zaia)


  • A Te...
  • La felicità è qualcosa di raro, non tutti riescono a trovarla, io l'ho trovata grazie a te e a nostra figlia, ogni giorno passato insieme diventa musica, in questi 2 anni, ci son stati momenti belli e momenti brutti, ma anche questo fa parte dell'amore, e per riuscire ad attraversare certi momenti si ha bisogno di due persone ed una sola anima, ... questo siamo noi... Ma nessuna frase, nessuna lettera, nessuna poesia, riuscirebbe mai ad esprimere a fondo ciò che provo nel cuore, anche se non sempre riesco a dimostrartelo, perché come ben sai, io ho ragione anche se ho torto, son passati così in fretta questi anni, e molti non ci avrebbero scommesso neppure due soldi bucati, ma noi, ci conosciamo da sempre, la nostra moderata e pazza storia d'amore, costretta in passato a vederci, ansiosi e agitati, noi che mettiamo passione in tutto ciò che facciamo, i nostri bisticci e pasticci, le nostre lamentele... ci siam tanto scontrati, ma alla fine ci siam soprattutto amati... e come ben si sa, l'amore vince sempre su tutto. Son felice per ogni giorno di sorrisi e di pianti, perché ciò che conta ed è importante è che non ho mai avuto rimpianti, il futuro non mi fa paura e in questo amore non ci saranno cambiamenti, perché sono certa che insieme vivremo ancora felici e contenti. T i A m o
    Buon anniversario amore mio! by Laura

Salviamo la storica palma di Marina Corta

Il punteruolo rosso ha attaccato la storica palma di Marina Corta!! Importa a  qualcuno?
Saluti 

Antonio Previti

Un centro privato di cura all’estero: un conto corrente intestato ai Biviano. Ci scrive Giovanna D'Agata

Non è facile raccontare un pomeriggio come quello trascorso tempo fa a Roma, con Sandro e Marco Biviano come tra vecchi amici, in piena sintonia di sentimenti e di pensieri. Intorno a loro due fidanzate intelligenti ed instancabili, un paio di amici con cui condividere tutto, il piccolo tavolo da pranzo con qualche sedia apribile per gli ospiti, l’aria calda di quella piazza semivuota.
Dietro di noi, oltre le transenne, gli sguardi dei carabinieri di Montecitorio ci lasciavano per poco, quella fissità del bulbo oculare su di me, la nuova arrivata, mi faceva percepire che c’era sotto qualcosa di strano.
Fatto sta che, anche lontano da quella piazza, nella vicenda dei due fratelli c’è qualcosa che non torna, perché i quotidiani e i telegiornali rimangono in silenzio sulla loro vicenda, perfino quando i due ragazzi hanno dei malori dovuti alla disidratazione di fronte ai giornalisti di Montecitorio, e finiscono in ospedale.
Di tutto ciò e di altro ancora discuto con i Biviano durante l’intenso pomeriggio di cui narro, avendo cura di presentarmi non come avvocato, ma come essere umano e come amica, immergendomi in una dimensione diversa, troppo lontana dalla ‘società dei sani’. Da una società, cioè, che anche a Lipari con qualche difficoltà concepisce pensieri e riflessioni su questi quattro liparoti, e sovente sembra dimenticarli, perfino nell’ambito delle rituali iniziative culturali che trovano sede in varie famose location dell’isola; ‘riti’ i cui contenuti non detestabili appaiono probabilmente di secondaria importanza a raffronto con la materia che anima le attuali discussioni sulla piazza di Montecitorio, nell’entourage dei Biviano.
Compiuto uno sforzo interiore per ritrovare il senso della proporzione delle cose, che in questi frangenti si può anche smarrire, provo a dire con piena modestia e schiettezza: “Sandro, vorrei provare a tirarti fuori da questo pasticcio insieme ai tuoi fratelli, trovando una alternativa alle cure troppo spesso negate”.
E aggiungo di conoscere la recente legge in materia di staminali, il cui chiaro dettato praticamente non consentirebbe un’ interpretazione favorevole a questa terapia, con conseguenti assai rare possibilità di successo dei ricorsi in Tribunale per ottenere l’ammissione ai trattamenti.
Ricorsi, dunque, per i quali la strada è tutta in salita, con una giustizia che non corre affatto sul filo della legge oggettiva, ma poggia solo su uomini e donne nel ruolo di giudici, quando questi ultimi siano disponibili a far rivivere la suddetta opzione di trattamento attraverso un fine escamotage interpretativo. Cosa che invece non è accaduta nell’unico ricorso finora discusso dinanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Barcellona P.G. e rigettato, per il quale è stato proposto Reclamo in sede collegiale, che ci auguriamo possa essere accolto.
Ma Sandro, Marco e le loro rispettive fidanzate mostrano di non stupirsi circa il concreto pericolo del rigetto dei ricorsi, perché loro ne sono a conoscenza; concordiamo sul fatto che un tentativo per avere la meglio in Tribunale non può di sicuro nuocere, fermo restando che l’attuale Governo ha espresso a chiare lettere e senza equivoci di non voler modificare la recente legge. A malincuore faccio presente che anche la protesta di giorno 10 settembre probabilmente non farà spostare di una virgola le norme, posta la suddetta volontà univoca di non modificare nulla, esposta dai membri del Governo, anche se pur sempre – come si dice - la speranza è l’ultima a morire; e comunque la protesta e la lotta in mezzo alla gente devono essere sempre alimentate per non spegnersi, anche se ci vorrà del tempo, e forse tanto, prima che si riconosca il sacrosanto diritto di cura con le cellule staminali.
Resta però l’angoscia e i concreti pericoli connessi ai lunghi tempi, se il soggetto è gravemente infermo e se si trova in uno stadio in cui è rischioso e imprudente attendere a tempo indeterminato le cure sperimentali. Si pensi ad un soggetto come Elena Biviano, la quale sovente deve ricorrere al respiratore, si pensi ad esempio ai soggetti allettati, ai bambini colpiti da patologie fatali nell’età pediatrica o nella fanciullezza, come XY di Lipari, di anni 10, affetto da Distrofia di Duchenne, che colpisce in tenera età e fa sopravvivere in media 16-17 anni. I parenti si sono rivolti a me per attivare il ricorso al Tribunale di Barcellona P.G., e a loro ho esposto i medesimi ragionamenti che ho manifestato ai Biviano e in questo articolo sintetizzati.
Tanto più che in caso di ricorso vinto in Tribunale, per l’ammissione alle cure presso l’unico ospedale che le pratica (a Brescia), oberato di arretrati, pare che la lista di attesa degli ammessi alle cure sia già di circa due anni. E allora dico a chiare lettere ai ragazzi che a mio avviso loro non possono rimanere immobili a sperare nelle decisioni del Governo italiano; la protesta sulle piazze deve continuare, ma nel frattempo almeno per Elena bisognerebbe rivolgersi ad un serio centro di cura all’estero, così da metterla fuori pericolo.
“E’ giustissimo“, dice subito Anna, fidanzata di Marco Biviano, al sentire le mie argomentazioni; e nello stesso senso si esprimono a chiare lettere i due fratelli e la fidanzata di Sandro.
Restano quindi da sciogliere due nodi fondamentali: dove andare e con quali soldi.
Un mio conoscente, medico veterinario di Lodi, aveva mesi fa accennato ad un certo prof. Slavin di Tel Aviv, che lavora da trent’anni nel campo delle cellule staminali autologhe. E lo stesso nome ritorna alle mie orecchie da parte di un collega avvocato, che ha una cliente che è paziente di questo professore, e mi dice che tra l’altro questo nome si ritrova nella bibliografia del sito della Stamina Foundation.
Al sentire il nome di tale professore, i fratelli Biviano mi dicono di averlo già sentito dire proprio dal prof. Vannoni e dal dott. Andolina, i quali hanno sentimenti di sincera stima professionale verso Slavin. E poi - per una incredibile coincidenza – Sandro e Marco affermano che proprio in questi giorni si è presentato sulla piazza di Montecitorio un ragazzo affetto da Sclerosi Multipla che è paziente di Slavin, ed ha registrato un forte miglioramento delle sue condizioni generali a seguito di tali cure.
Questo ragazzo è disponibile a rendere note a tutti le proprie cartelle cliniche ospedaliere, nelle quali si accertavano le sue precedenti condizioni e la patologia relativa.
“E’ una buona strada...”, dico io, “le verifiche incrociate danno un ottimo esito. Ma attenzione, ragazzi, preparatevi anche per un piano B: il professore di Tel Aviv potrebbe essere impegnato, o magari temporaneamente non essere nelle condizioni di ricevere Elena (tra l’altro per ora si deve dare il tempo di scongiurare la guerra). Sul Notiziario di Bartolino Leone ho letto che Vannoni ha contatto con ricercatori russi e ucraini; chiedete a lui referenze chiare, indirizzo, numero telefonico e costi. Così c’è un’altra possibilità concreta. E poi scegliete l’opzione che vi sembra più conveniente o quella che risulta più facilmente realizzabile.”
Andiamo all’ultimo più spinoso problema: i soldi. Sandro dice che ne occorrono proprio tanti, circa 100.000 euro, o più, per una persona sola.
“Ragazzi, questo non sarà un problema: sono tanti gli eoliani anche oltreoceano e in Australia. Si costituisce un conto corrente postale a vostro nome. E poi su questo Notiziario viene reso noto il numero. Facile e semplice”.
Io scrivo tutto ciò perché autorizzata dai fratelli Biviano, i quali con delicatezza e senso della misura hanno timidamente annuito a questa iniziativa in piena consapevolezza e libertà.
Al termine dell’incontro, dopo essermi congedata, con grande gentilezza Sandro decide di accompagnarmi alla affollata Via Del Corso, fino a quando scorgiamo in lontananza la mole candida dell’Altare della Patria.

“Grazie e a presto”.
Giovanna D'Agata