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venerdì 6 giugno 2014

Selezione e formazione di giovani talenti come autori e produttori nel campo del documentario

Comunicato Stampa
Corso di Documentario
Il Centro Studi Eoliano si fa portavoce della Scuola Nazionale di Cinema di Palermo, Centro Sperimentale di Cinematografia, per proporre la selezione e la formazione di giovani talenti come Autori e Produttori nel campo del Documentario.
Il programma didattico è incentrato su un'idea di Cinema Documentario che si declini in tutte le potenzialità espressive, spettacolari e comunicative. Il Corso intende formare nuove figure professionali in grado di coniugare rigore filologico, creatività e coinvolgimento emotivo.
L'insegnamento avrà un carattere eminentemente laboratoriale, come nella tradizione della Scuola Nazionale di Cinema.
Il Corso - della durata di tre anni è costituito da discipline teoriche di base, seminari, esercitazioni, realizzazioni di prodotti audiovisivi su committenza reale e/o simulata e da eventuali stages presso case di produzione e post-produzione.
Il Bando di Concorso, disponibile sul sito www.fondazionecsc.it, scade il 30 giugno.
Per informazioni: Centro Studi Eoliano - tel. 090 9812987- centrostudieolie@gmail.com
Lipari, 1 giugno 2014 
 Ufficio Stampa Centro Studi 
Il link per la promozione del corso di Documentario  del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. 

CP-Guardia Costiera di Milazzo. Sequestro spadara ed altre operazioni

Nell’ambito di periodici controlli svolti lungo l’intero territorio di giurisdizione, personale militare dipendente, ha rinvenuto a bordo di una barca da pesca all’ormeggio presso il sorgitore di Portorosa una rete da pesca che, per caratteristiche costruttive (larghezza di maglia, trama di filato, ecc.), è classificabile come rete da posta derivante del tipo “spadara”, attrezzo che da anni è stato dichiarato illegale e che di norma viene utilizzato per la pesca dei grandi pelagici (tonni, pescespada, ecc). Detta rete vietata, aveva una lunghezza di circa 700 mt. ed un’apertura di maglia di 18 cm.
A carico del proprietario del peschereccio, intervenuto durante l’attività di controllo, è stato elevato un verbale di illecito amministrativo di € 4000,00 per violazione del combinato disposto del D.M. 21.09.2011, del Reg. CE 894/97 e del D.lgs 4/2012 per detenere a bordo dell’unità da pesca una rete da posta derivante con misure non consentite. Tale attrezzo è stato sottoposto a sequestro amministrativo.
Nei giorni scorsi, inoltre, durante un controllo della costa di giurisdizione, il gommone GC A 64 della Guardia Costiera di Milazzo, impegnato in ordinaria attività di vigilanza, ha rinvenuto in località Terme Vigliatore, due spezzoni di reti da posta fissa del tipo “tremaglio” calate in prossimità dalla costa presumibilmente da pescatori non professionisti. Il personale operante ha proceduto al sequestro degli attrezzi in quanto illecitamente impiegati da soggetti non autorizzati all’esercizio della pesca professionale. I citati attrezzi da pesca possono essere utilizzati esclusivamente da pescatori professionali, con unità iscritte ed in possesso di apposita licenza di pesca, il loro utilizzo è infatti vietato per chi esercita la pesca sportiva o ricreativa, la violazione di tale divieto comporta la sanzione amministrativa pari a 1.000 euro e la confisca dell’attrezzo e dell’eventuale prodotto ittico pescato. Inoltre gli attrezi in questione erano impiegati in violazione del D.M. 10 giugno 2004 contenente la disciplina delle reti da posta fissa.
Tale operazione si inserisce nell’attività di vigilanza e controllo della pesca che quotidianamente la Guardia Costiera di Milazzo svolge a terra e a mare finalizzata ad accertare il rispetto delle norme della politica comune della pesca, per garantire una pesca sostenibile e che non depauperi il patrimonio ittico.
A difesa dell’ambiente marino e costiero gli uomini della Guardia Costiera di Milazzo, hanno effettuato apposito sopraluogo presso il torrente Mela di Barcellona P.G. a seguito di segnalazione inerente il presunto sversamento di sostanze inquinanti nello specchio acqueo antistante lo stesso torrente. I militari intervenuti non hanno riscontrato presenza di prodotti di presunta natura idrocarburica, tuttavia sono stati prelevati dei campioni già inviati all’ARPA di Messina al fine di verificarne l’esatta natura.  

Il tribunale di Lipari che riapre. Le novità, e non solo queste, nel decreto del presidente del tribunale di Barcellona

In previsione della riapertura della sezione distaccata del tribunale di Lipari, prevista per il prossimo 6 ottobre, vi sono delle importanti novità, anche per quanto riguarda la parte strettamente legata ai processi.
Tutte le novità, ed anche le perplessità del presidente del tribunale di Barcellona P.G. Michele Galluccio, le troverete nel Decreto n. 62 del 4 giugno 2014 - variazione tabellare urgente- emesso dallo stesso presidente Galluccio.
Per leggere l'intero decreto (molto interessante se ci consentite una nostra considerazione) cliccare su questo link http://www.eolienews.it/pdf/Decreto_n._62_del_4_giugno_2014_-_variazione_tabellare_urgente.pdf

Progetto PFU Zero isole minori (recuper pneumatici abbandonati). Nelle Eolie dal 16 al 20 Giugno

In occasione della Giornata Mondiale dell’'Ambiente, Marevivo ed EcoTyre hanno lanciato ieri, presso la sede nazionale dell'’ associazione, il progetto ‘PFU Zero nelle Isole Minori’, che prevede il recupero, a terra e sui fondali marini, degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) abbandonati.
Sono coinvolte nella campagna 11 isole di 6 diverse regioni italiane: Lazio, Sardegna, Sicilia, Toscana, Puglia, Campania.
Dopo Ponza, dello scorso 8 maggio, la prossima tappa è La Maddalena in Sardegna, il 10 giugno; sarà poi la volta di Ischia, giovedì 12 giugno. Seguirà la Settimana delle Eolie, che vede la partecipazione di Vulcano (16 giugno), Panarea (17 giugno),Salina (18 giugno), Stromboli (19 giugno) e Lipari (20 giugno). Le ultime tre tappe saranno Isola del Giglio, mercoledì 25 giugno, Isole Tremiti, venerdì 27 giugno, e per chiudere Capri, lunedì 30 giugno.
La squadra di volontari della divisione sub di Marevivo, con la collaborazione dei Comuni e di associazioni e realtà locali, individuerà e poi raccoglierà gli pneumatici in fondo al mare nella zona del porto.
Una volta ripuliti, gli PFU saranno trasferiti sul molo e un mezzo di EcoTyreli caricherà per portarli presso gli impianti di trattamento in cui verranno avviati al recupero. Questa speciale tipologia di rifiuto, infatti, determina seri danni all’ambiente e comporta alti costi di smaltimento ma, se gestita in modo corretto, è riciclabile al 100% e utilizzabile per i fondi stradali, per le superfici sportive, come materiale per l’isolamento o per l’arredo urbano.
Intanto, sulla banchina, saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione per turisti e cittadini, con un’attenzione particolare ai più piccoli. I bambini, infatti, saranno coinvolti in attività ludiche, in compagnia di Gummy, la mascotte di EcoTyre, e, proprio attraverso il gioco, sarà spiegata l’importanza di una corretta gestione degli PFU e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per salvaguardare l’ambiente e, in particolare, quello marino.
“"Questo progetto con EcoTyre ci consente, ancora una volta, di muoverci allo stesso tempo su due piani per noi fondamentali: operare concretamente a tutela del mare e far germogliare e sviluppare nelle nuove generazioni il concetto chiave che la vita e la salute dell’uomo dipendono dall’integrità dell’a cosistema marino costiero” "- ha spiegato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo.
“"Grazie al contributo dei Soci - ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre - abbiamo destinato una parte dell’avanzo di gestione a questo progetto di raccolta straordinaria in collaborazione con Marevivo. Abbiamo scelto di presentare l’iniziativa nel corso della Giornata Mondiale dell’Ambiente per sottolineare l’importanza della salvaguardia ambientale e per promuovere attività di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, in particolare ai bambini, sulla corretta gestione degli pneumatici a fine vita. La raccolta di PFU è gratuita e i rifiuti, che saranno correttamente riciclati, diventeranno una risorsa anziché restare abbandonati per anni sui nostri splendidi fondali marini”".

Sotto osservazione il 'respiro' dello Stromboli. Tecniche di ultima generazione per monitorare il vulcano

Analizzare l'attività eruttiva dello Stromboli attraverso video ad alta velocità e immagini con telecamere infrarosse, registrare il suo 'lieve respiro' con una rete di microfoni e sismografi, ricostruire la morfologia dell'area sommitale grazie all'aiuto di un drone. Obiettivo ottenere una visione il più possibile completa e aggiornata delle diverse manifestazioni del vulcano delle Isole Eolie. 
E' l'esperimento internazionale coordinato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in corso alle Eolie. "L'obiettivo dello studio - spiega Piergiorgio Scarlato, primo ricercatore dell'Ingv di Roma - è migliorare la comprensione dei processi associati all'attività esplosiva del vulcano". Per questo sono stati installati sulla sommità dello Stromboli strumenti di ultima generazione, come quattro telecamere termiche e due ad alta velocità per l'acquisizione sincrona di sequenze di video-riprese nel visibile e nell'infrarosso degli eventi esplosivi e una rete di 18 microfoni e stazioni sismoacustiche.

"Questa tecnologia - osserva Luigi Lodato, della sezione di Catania dell'Ingv - permette di osservare l'evoluzione in superficie dei fenomeni vulcanici legati alla sovrappressione nella camera magmatica e alla risalita del magma nei condotti, processi fondamentali che precedono un'eruzione''. La telecamera termica consente di rilevare variazioni morfologiche nell'area del cratere, di fare una mappa in tempo reale della distribuzione dei prodotti eruttati, di avere indicazioni sulla profondità della colonna magmatica nei condotti vulcanici e, infine, di registrare in continuo la frequenza e l'altezza delle esplosioni. Nel periodo di osservazione, lo Stromboli ha mostrato attività esplosiva con intensità mediamente energetica, attraverso le diverse bocche distribuite nei tre crateri: quello di Nord-Est, quello Centrale e quello di Sud-Ovest. 
"Bocche attive contemporaneamente, ognuna delle quali caratterizzata da uno stile esplosivo prevalente, sono comuno per questo vulcano'', osserva Daniele Andronico, dell'Ingv di Catania. ''L'analisi dei diversi dati acquisiti sull'attività esplosiva - conclude - servirà a valutare la relazione esistente tra le differenti aree crateriche".

Si è concluso "Made in Lipari". Il bilancio e i biglietti vincenti del sorteggio

COMUNICATO STAMPA
Al termine della II° Edizione della Mostra Mercato delle Isole Eolie “MADE IN LIPARI” la Proloco Isole Eolie Lipari vuole ancora una volta ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione che si è per il secondo anno consecutivo rivelata essere importante non solo per i turisti e vacanzieri, ma anche per tutta la popolazione eoliana che ha avuto la possibilità di conoscere le diverse realtà artigianali presenti nel nostro magnifico territorio.
Sono stati due giorni ricchi di eventi ed occasioni per conoscere, conoscersi e socializzare: iniziamo quindi col ringraziare la FSC Group Service che da quattro anni ha reso di nuovo fruibile e “vivo” l’antico stabilimento termale alle Terme di San Calogero con tutti i suoi ricordi nascosti che si porta dietro, oltre che per il lodevole lavoro di raccolta di materiali presenti all’interno del “Museo della Memoria” inerenti la storia delle Terme stesse nonché della pomice di Lipari che si è avuto modo di apprezzare anche in questi due giorni; GRAZIE a Cinzia Russo, Moira Casella e Katia Cortese che si sono occupate dei più piccini organizzando il laboratorio artistico-creativo-manipolativo “Bimbi si pARTE” e al “Teatro dello specchio” che a seguire li ha incantati con la favola di “Pinnocchio - La bugia della vita”; GRAZIE a tutti i gruppi e Dj che hanno allietato questi due pomeriggi, dalla Compagnia teatrale Piccolo Borgo Antico al Gruppo folckloristico dei Cantori Popolari delle Isole Eolie, ai dj Diego e Luca, ai Gruppi musicali “Retrogusto” e “The other think” oltre che, naturalmente, alla GMM Service ed a Mimmo Mollica senza il quale non avremmo potuto godere della presenza di questi artisti.
Infine, ma non sicuramente per ordine di importanza, GRAZIE a tutti gli artisti, le ditte ed artigiani che hanno creduto a questo II° appuntamento di Made in Lipari: agli artisti Enzo Gruosso, Franca Scappin, Alessio Pellegrino, Sergi Giuseppe, Maria Laura Banalotti, Renata Conti, Marcella Di Benedetto, Loredana Salzano, Tiziana Aiello, Marina Lo Surdo, Cristina Daidone, Fortunato Chiesini, Rosanna Beninati, Maria Pia Morabito; al “Capo Tribù” degli artigiani Angelo Cesario con la sua arte dell’incesto, a Salvatore Natoli (e soprattutto ai suoi forni!), a Massimo Lentsch della Tenuta Castellaro, alla Pasticceria Subba, alla Bottega della sarta, alla Eolie’rr, a Cincotta Giovanni e Cincotta Roberto, alla ditta Favaloro Giovanni e alla sua forgia, a Gesuele Giampino della Green Garden, a Fonti Gaetano della falegnameria L’Artigiana, a Tunilla, ad Ella Parisi, a Carlo Merlino, ad Andreana Stramandino, a Gugliotta Claudia, a Casamento Rosaria, a Fabiola Mollica e Carla Veneziano, a Beninati Daniele, a Mandarano Angela, Favorito Gisella ed alla macelleria Il vitello d'oro di Bartolo Mandarano.
GRAZIE a tutti i ragazzi della Pro Loco Isole Eolie Lipari, soprattutto per questa edizione Bartolomeo Favaloro e Milena Mollica e a tutti i volontari che si sono uniti ed hanno lavorato con noi in particolare Giuseppina Russo e Nino Allegrino, Nunziella Indelicato, Annalisa Cincotta, Martina Bobbio, Elio Zanca, Bartolo Sciacchitano, Massimiliano Bertano, Gabriella Reitano, Alessandra e Giovanni Lo Ricco, Eliana e Cristina Mollica, Fabrizio Giuffrè e Bartolo Profilio, Gabriele Furnari Falanga, Gabriele Famularo e Gesuele Giampino.
Chiediamo venia se dimentichiamo qualcuno, ma siete stati tutti davvero importanti!
GRAZIE infine a tutte le numerose persone che sono venute a trovarci in questi due giorni per una parte dei quali alleghiamo la lista dei vincitori dei premi messi in palio dai partecipanti ricordando che: “OGNI ACQUA … LEVA A SITI!”
Concludendo con grande gioia possiamo ritenere che “MADE IN LIPARI” si è rivelata, per il secondo anno consecutivo, un’iniziativa molto apprezzata sia dagli eoliani che dai turisti presenti dunque alla prossima, perché è importante credere nelle grandi risorse del nostro magnifico territorio e valorizzarle!
Pro Loco Isole Eolie Lipari
N.B. Per ritirare i premi contattare Milena Mollica 3396884161entro 10 giorni a partire dall’estrazione.
LISTA PREMI VINTI IN DATA 02 GIUGNO 2014 ALLA II° EDIZIONE DI “MADE IN LIPARI”
1.       Quadro Cristina Daidone -> ANTONIO CASILLI N°29 Z COLORE BLU
2.       Quadro Tiziana Aiello -> MARRARO N°42 Z COLORE BLU
3.       Loredana Salzano -> ANTONIO PARDO N°42 R COLORE ARANCIO
4.       Quadro Fortunato Chiesini -> GIANLUCA VENEROSO N°66 G COLORE BIANCO
5.       Pacco Bellezza creme viso Eolien’rr -> GABRIELE FURNARI FALANGA N°50 R COLORE ARANCIO
6.       Quadro Renata Conti -> GRILLO FRANCESCO N°26 Z COLORE BLU
7.       Quadro Franca Scappin ->  FAMIGLIETTI N°68 F COLORE BIANCO
8.       Porta vino in ferro ( Ditta Favaloro ) -> AMELIA CARNEVALE N°75 F COLORE BIANCO
9.       Pesce da legno di mare di Rosanna Beninati -> MIMMO MOLLICA N°42 COLORE ARANCIO
10.   Saponi fragranze delle Isole Eolien’rr -> SALVATORE RIJTANO N°59 F COLORE BIANCO
11.   Pacco Bellezza crema corpo Eolien’rr -> MOIRA CASELLA N°86 F COLORE BIANCO
12.   Cofanetto saponi delle isole Eolien’rr -> FERLAZZO N°21 F COLORE BIANCO
13.   Pacco Eolien’rr -> NOBLE N°34 F COLORE BIANCO
14.   Pacco Eolien’rr ->  GIUSEPPINA FALANGA N°15 COLORE ARANCIO
15.   Pacco Eolien’rr -> VALERIA BRUSCHI N° 12 Y COLORE VERDE
16.   Tronco della Felicità di Gesuele Giampino -> ADELE N°79 F COLORE BIANCO
17.   Pacco Dolci Subba -> GABRIELLA REITANO N°36 G COLORE BIANCO
18.   Cesta di carta riciclata di Ella Parisi -> NOEMI MARTURANO N° 69 Y COLORE VERDE
19.   La bottega della sarta -> ANNAGRAZIA N°18 G COLORE BIANCO
20.   Borsa Tunilla -> GUARINO N° 83 G COLORE BIANCO
21.   Bicchierini Piccole Grandi Idee -> MARTA FAVATA N°99 Z COLORE BLU
22.   Ossidiana artistica di Carlo Merlino -> MARTINA SALTALAMACCHIA N°78 R COLORE ARANCIO
23.   Cestino di Casamento Rosaria -> EMANUELE N°90 F COLORE BIANCO
24.   Porta cellulare e orecchini Stramandino -> TRE DELFINI N°38 G COLORE BIANCO
25.   Tazza di stoffa di Fabiola Mollica -> CINCOTTA SABRINA N°70 F COLORE BIANCO
26.   Borsa Tunilla -> GIUSEPPINA LAURICELLA N°85 Y COLORE ROSSO
27.   Foto Rose di Lipari di Laura -> FERLAZZO N°20 F COLORE BIANCO
28.   Percorso Eolien’rr -> CARMELO ALESSI N°46 R COLORE ARANCIO
29.   Percorso Eolien’rr -> REITANO FELICE N°99 G COLORE BIANCO
30.   Percorso Eolien’rr -> ARTALE TIZIANA N°19 R COLORE ARANCIO
31.   Percorso Eolien’rr -> CARLA N° 7 G COLORE BIANCO
32.   Libro Stombolibri -> CIPICCHIA N°30 F COLORE BIANCO
33.   Portafoto Piccole Grandi Idee -> REITANO GIUSEPPE N°43 G COLORE BIANCO
34.   MEMO di Carla Veneziano ->  DOTT. MARI N°17 R COLORE ROSSO
35.   Composizione di Casamento Rosaria -> CINCOTTA N°60 R COLORE ARANCIO
36.   Centrino di Mandarano Angela -> ZINGALES RITA N°67 R COLORE ARANCIO
37.   Pietra dipinta di Favorito Gisella -> CETTINA FORESTIERI N°84 Z COLORE BLU

giovedì 5 giugno 2014

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Cinzia Peluso, Tiziana De Luca e a Giusy Casale.
A Cinzia vanno anche i più affettuosi auguri da Silvia, Christian e dal nostro direttore Salvatore Sarpi

Senso unico estivo sulla Marina Garibaldi di Canneto. Contrari il 67,6% dei lettori che hanno partecipato al nostro sondaggio

Che ne pensate di una eventuale istituzione del senso unico sulla Marina Garibaldi di Canneto nell'estate 2014? Vota il sondaggio sulla nostra apposita pagina di fb. 
IL RISULTATO DEL SONDAGGIO:
Favorevoli  31,4%
Contrari 67,6%
Indifferente 1%

Stromboli. Lanza: "Intervenire sul pontile lato Nord di Scari per poterlo riaprire all'approdo degli aliscafi". La richiesta dopo gli accertamenti subacquei di un tecnico

Al Sig. Comandante  Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari Ten. C. Bonaccorso
Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. M. Giorgianni
Oggetto: Isola di Stromboli. Porto di Scari. 
Premesso che il pontile lato nord, nel molo di Scari, sull'isola di Stromboli risulta essere interdetto da diversi anni agli ormeggi dei mezzi di Linea per le insufficienti condizioni di sicurezza dovuti al basso fondale;
Preso atto che in data 26/05/2014 sul molo lato nord, il Sig. Stefano Maggioni, Operatore Tecnico Subacqueo iscritto nel registro dei Sommozzatori in servizio locale del Circondario Marittimo di Pozzuoli nel Comune di Napoli, ha effettuato gli accertamenti e i rilievi alle batimetriche adiacenti al pontile, al fine di verificare la tipologia e batimetria del fondale al fine di poter nuovamente fruire di questa parte di pontile;
Verificato che il Tecnico Subacqueo Maggioni ha effettuato una video ispezione nello specchio acqueo antistante il lato Nord del pontile di approdo delle imbarcazioni e attraverso l'utilizzo di un profondimetro digitale ha registrato una serie di dati, così come si evince dalla relazione che ad ogni buon fine si allega in copia, che garantiscono sufficienti condizioni di sicurezza per gli ormeggi dei mezzi di linea;
Pertanto si chiede di prendere con urgenza, visione di quanto sopra indicato, di mettere in sicurezza il grigliato e la ringhierina in acciaio dissaldata e valutare quindi la possibilità di riaprire il lato Nord del molo  di Scari.
In attesa di una cortese risposta porgo distinti saluti
Il presidente della Circoscrizione
Carlo Lanza

Pallavolo. L'eoliana Serena Saltalamacchia torna a vestire la maglia del Millenium Brescia

Non ha bisogno di presentazioni la vulcanica giocatrice eoliana, approdata anni fa al Millenium, e che guidò la seconda linea nella stagione che culminò con la promozione dalla B2 alla B1. Serena troverà alcune giocatrici che militavano con lei proprio nella squadra cittadina, ma anche qualche novità.
«Quello di Serena è un ritorno più che gradito – commenta il General Manager Emanuele Catania – dopo un anno “sabbatico” (l’atleta ha giocato per qualche mese come schiacciatrice a Manerba in C), ma lei è già molto motivata e ha tanta voglia di mettersi in gioco. Personalmente sono sicuro che la sua grande grinta, che la fece entrare nel cuore di molti tifosi, possa essere un valore aggiunto per la nostra retroguardia».
«Sono estremamente contenta di essere tornata al Millenium ed iniziare così il mio quarto anno qui - confessa Saltalamacchia – per riprendere un progetto interrotto un anno fa. Questo anno di “pausa” ha fatto si che potessi lavorare su me stessa e trovare così il giusto equilibrio. In questi mesi che mi separano dall’inizio del campionato mi allenerò duramente per ritornare al massimo delle mie capacità. Sono sicura che grazie agli sforzi della Società e all’aiuto del coach Nibbio, io e le mie compagne faremo davvero un buon campionato.»

Vico Barone non solo degrado ma anche seri rischi per la pubblica incolumità

In Vico Barone (via Comm. Zagami) non regna solo il solito degrado.
Vi sono anche tutta una serie di situazioni a rischio per la pubblica incolumità.
A distanza di qualche mese dall'esecuzione di lavori vi è una porzione di strada (vedi foto a sx) delimitata con la classica rete e non asfaltata.
Il punto è particolarmente a rischio sia per pedoni che automobilisti, specie in questo momento.
Per via dei lavori in corso all'ex stazione Esso quasi tutti gli automobilisti, per evitare il giro largo per ritornare verso il centro dell'isola, "tagliano" immettendosi sulla via Barone da Marina Lunga. E vista la ristrettezza della strada nel punto in cui c'è il transennamento si rischia a più riprese  l'incidente.
Altra area particolarmente pericolosa è sulla parte terminale della via Barone. Per intenderci nella parte della strada sottostante i campi di calcio e tennis.
Qui due voragini (vedi foto a dx), distanti pochissimo una dall'altra, costituiscono un vero e proprio pericolo.
I cittadini che ci hanno segnalato tali situazioni chiedono un intervento immediato, possibilmente prima che accada qualcosa di grave

Donna tratta in arresto dai carabinieri a Lipari. Trovata fuori dal proprio domicilio in orario non consentito

Una donna di Lipari, Dora Ortado, per la quale il giudice aveva stabilito l''obbligo di rientro nella sua abitazione in un determinato orario, è stata tratta in arresto dai carabinieri della locale stazione.
La donna, infatti, è stata "beccata" dai carabinieri mentresi trovava al di fuori del proprio domicilio in un orario in cui, secondo quanto stabilito dal giudice, doveva essere già a casa.
La donna stamattina è stata trasferita con la motovedetta "Monteleone" dell'Arma a  Milazzo. Da dove, poi, è stata trasferita presso il tribunale di Barcellona per essere processata.
Il giudice ha ridisposto la precedente misura cautelare con orario più restrittivo

In ricordo di Emilio Ziino (di Caterina Conti)

Gent.le direttore, Le chiedo gentilmente di pubblicare queste parole per la scomparsa del caro Emilio.
" Carissimo Emilio (scusa se arrivo in ritardo ma la tua scomparsa , per tutti i vecchi vulcanari, non può passare sotto silenzio),
carissima Sig.ra Giovanna,
carissimi Francesco, Gisella e Paola,
Queste parole servono a ricordare i nostri tempi eroici quando è stata messa per la prima volta la luce elettrica a Vulcano ed io, abbracciando mio padre ho pianto a lungo per la felicità dicendo addio alle candele, alle lampade ad acetilene, al motore a testa calda con il quale cercavamo di dare luce per alcune ore all’albergo dove la sera i clienti tutti insieme tiravano la corda per accendere il motore. Un addio a tutto quello. Poi finalmente la luce elettrica, insieme a te che ti aggiravi per l’isola sempre tranquillizzante e che venivi e ci risolvevi tutto e ci spiegavi tutte le cose.
Caro amico, è stato un tempo felice ed indimenticabile, hai avuto ed hai una splendida famiglia dove, a parte le eccezionalità delle capacità di Gisella e Paola, hai Francesco che è un riferimento e una garanzia per tutta la nostra comunità. Egli ci ha abituato al decoro delle nostre chiese ed all’eleganza e raffinatezza dei suoi fiori. Francesco è una persona attenta, che ama il suo paese e la sua gente e si ricorda di chi è nato, di chi è morto, di quale anniversario c’è,  in maniera sbalorditiva, è tuo figlio e quindi è tutto merito tuo e della sig.ra Giovanna. Padre Sardella è l’eccezionale sacerdote che noi ci ritroviamo sempre anche perché ha una spalla come Francesco.
Noi continuiamo nei figli e tu ,oltre al tuo lavoro e alla tua presenza, hai ben seminato.
Ti abbiamo voluto e ti vogliamo bene, a te e ai tuoi".
Caterina Conti  

Legambiente Eolie: Salvo il ficus di Vulcano

Comunicato Stampa
Nella mattinata odierna, a seguito di colloquio con il Geom. Carmelo Meduri, del Comune di Lipari, abbiamo appreso che il Ficus collocato nell’area di Porto Levante, oggetto di segnalazioni da parte del consigliere Lo Cascio e dei cittadini dell’isola di Vulcano, non sarà abbattuto, ma mantenuto, con la realizzazione di una aiuola intorno allo stesso.
Si esprime apprezzamento per la sensibilità dimostra sia dal Comando del Corpo Forestale di Lipari sia per il tecnico comunale, che ritornando sui propri passi, hanno accolto le richieste della cittadinanza.
Nei prossimi giorni, incontreremo il sindaco di Lipari per affrontare, altre richieste, prima fra tutte quella relativa alla lottizzazione da realizzarsi a Canneto nell’area a monte della Cesare Battisti.
Il presidente del Circolo
Dott. Giuseppe La Greca

Isole minori d'Italia, progetto "PFU Zero". Iniziativa di Marevivo ed Eco Tyre

Marevivo ed EcoTyre, il consorzio che si occupa del ritiro e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso, illustrano in conferenza stampa, giovedì 5 giugno, alle ore 10,30, nella sede nazionale di Marevivo – Scalo de Pinedo, Lungotevere Arnaldo da Brescia, il progetto 'PFU Zero nelle Isole Minori', il cui obiettivo è rimuovere, a terra e in mare, gli Pneumatici Fuori Uso abbandonati sulle isole minori italiane.
Sono undici le isole italiane (anche le Eolie) coinvolte nel progetto che prevede il recupero gratuito di PFU in mare e a terra. Nel corso della presentazione, saranno resi noti i Comuni aderenti e le date delle varie tappe, che si concluderanno nei primi giorni di luglio. Parteciperanno: Rosalba Giugni, Presidente Marevivo; Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre.

Tornano le bandiere verdi dei pediatri Selezionate 83 spiagge a misura di bambino. Ci sono anche la Marina di Lipari, Acquacalda e Canneto

Acqua pulita e bassa vicino alla riva, sabbia per costruire castelli e torri, giochi per bambini ma anche presenza di bagnini per la sicurezza, con nei dintorni gelaterie, pizzerie, locali per l’aperitivo e spazi per lo sport.  
Sono a 83 le località marine ad essersi aggiudicate le bandiere verdi dei pediatri 2014, e a figurare sulla mappa del mare italiano a misura di “under 18”. Anche quest’anno, infatti, la ricerca assegna le bandiere verdi alle spiagge migliori d’Italia per le famiglie con prole al seguito, da 0 a 18 anni, in base alle indicazioni di 147 pediatri.  
 «In questi anni - ricorda all’Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani, che ha curato il lavoro verificando i risultati ottenuti in precedenti rilevazioni - sono stati coinvolti complessivamente quasi mille colleghi, di cui una parte scelti a campione, selezionati fra pediatri che abitano in zone di mare. In sette anni sono variati sia i pediatri ai quali è stato somministrato un questionario, sia i criteri di individuazione delle spiagge. Nel 2008 e 2009, infatti - ricorda - sono state richieste località di mare definite “mondane”, dove fossero presenti attrezzature turistiche rivolte sia ai genitori che ai bambini. Nel 2010 invece abbiamo cercato quelle “incontaminate”, in cui la natura prevalesse sulle strutture turistiche. Fino a questo punto erano state individuate 51 località turistiche. Nel 2011 sono state scelte dai pediatri 25 spiagge con maggiori attrezzature turistiche e l’anno dopo è stato chiesto ai pediatri di scegliere fra quelle che avessero ottenuto la “bandiera blu” le mete più “a misura di bimbo”».  
 Nel tempo sono stati adottati diversi criteri di selezione anche in base alla dislocazione geografica, tanto che con gli anni è emersa una distribuzione omogenea in tutto il territorio nazionale «e nessuna regione che si affaccia sul mare è restata priva di una località adatta ai bambini. Quest’anno - continua Farnetani - abbiamo deciso di chiedere a 147 pediatri di verificare se le spiagge selezionate in precedenza avessero sempre le caratteristiche di idoneità ai bambini. Ebbene, nessuna località è stata esclusa e tutte le bandiere verdi sono state riconfermate».  
 La bandiera verde si basa soprattutto «sulla idoneità ambientale per famiglie e bambini, pertanto sono in gioco caratteristiche piuttosto costanti nel tempo», prosegue l’esperto, che ha realizzato la prima mappa pediatrica del mare per i bambini, ma anche per le famiglie moderne.  
 «Ormai bimbi e ragazzini vanno al mare non per curarsi, come si faceva nell’Ottocento, ma per stare all’aria aperta, insieme ai genitori e per divertirsi. La quasi totalità dei pediatri ha chiaramente indicato che i bambini stanno bene quando stanno bene anche i genitori, pertanto - dice Farnetani - i requisiti delle località di mare per i bambini sono piuttosto semplici: sabbia meglio di sassi e rocce, un po’ di spazio fra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che possano immergersi in sicurezza».  
 I pediatri hanno sempre privilegiato le spiagge attrezzate ove ci fosse la presenza degli assistenti di spiaggia, indispensabili per intervenire in caso di emergenza, e questo anche «per la garanzia di pulizia, perciò sicurezza, e per la presenza anche di un bar che possa rispondere alle varie esigenze dei bambini, per esempio per lo spuntino di metà mattinata, la merenda, oppure anche per scaldare latte o altri pasti per i più piccini».  
 Il consiglio ai genitori «è di scegliere le vacanze in base alle loro esigenze. La possibilità di avere bandiere verdi sparse per tutta Italia aumenta anche la chance di una scelta su misura», dice Farnetani. Nell’elenco di quest’anno sono evidenziate alcune località che sono adatte ai genitori che hanno figli con meno di 6 anni. Perché questa scelta? «I bambini fino a 3 anni giocano soprattutto da soli e fino a 6 anni preferiscono giocare più con i genitori che con i coetanei. In questa logica, se i genitori vogliono scegliere una spiaggia isolata, in mezzo alla natura, spesso in `paradisi terrestri´, possono farlo più facilmente e i pediatri hanno anche indicato località adatte alla vita di un bambino piccolo in spiaggia, ma il consiglio è di farlo solo quando il bambino ha meno di sei anni. Dopo infatti cercherà la compagnia dei coetanei».  
Nelle Eolie bandiere verdi per Marina di Lipari-Acquacalda-Canneto 

Oggi a Messina, conferenza su “Storia dell’Arma ed una memoria messinese”

Oggi, Giovedì 5 giugno, alle ore 19.30, a Messina, in via XXIV Maggio, presso il Monte di Pietà nell'ambito del programma eventi della Mostra sul Bicentenario dell’Arma, l’Avv. Nello Di Salvo, appassionato di Storia dell’Arma dei Carabinieri terrà una conferenza dal titolo “Storia dell’Arma ed una memoria messinese”; una dettagliata ed avvincente esposizione sul percorso storico dell’Arma dal 1814 al 2014,  nell’occasione della celebrazione del suo Bicentenario; saranno inoltre trattate vicende inerenti le gesta di Carabinieri in servizio nella Provincia di Messina.
L’evento conclude la Mostra “ I Carabinieri nella Provincia di Messina dal 1861 ai giorni nostri” allestita nello storico complesso monumentale cittadino.

Ustica Lines ridimensiona (2 euro) il prezzo del bagaglio. Federalberghi azzeramento del "balzello"

Qualcosa si è mosso dopo che il nostro giornale, unico a sottolineare la "legnata"  subita dagli eoliani per il trasporto bagaglio sui mezzi Ustica Lines, ha posto alla pubblica attenzione le lamentele dei viaggiatori.
In tal senso abbiamo ricevuto questa nota di Federalberghi:
A seguito delle segnalazioni pervenute nei giorni scorsi, abbiamo scritto alla Usticalines, chiedendo di rivedere la decisione di far pagare € 6 in aggiunta al biglietto di viaggio per quanti trasportino un bagaglio che superi le misure (60X40X20) stabilite dal regolamento interno della compagnia, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie isole minori Sicilia. Siamo stati, devo dire, continua Del Bono, puntualmente interpellati dalla Usticalines, la quale ha provveduto a ridimensionare a € 2 il prezzo aggiuntivo da far pagare per ogni bagaglio in eccesso.
Pur apprezzando la pronta disponibilità dimostrata dalla compagnia e comprendendone in parte i motivi connessi alla necessità di regolamentare e gestire il trasporto bagagli, non possiamo comunque ritenerci soddisfatti, insiste Del Bono, in quanto la decisione penalizza, oltre ai residenti, anche i visitatori che hanno scelto di trascorrere le proprie vacanze alle isole. In particolare, rischia di creare non pochi disagi e danni agli agenti di viaggio che hanno già venduto i propri pacchetti senza specificare la possibilità del pagamento di una fee aggiuntiva per i bagagli in “eccesso”. Ci appelliamo, pertanto, ancora una volta al buon senso e alla disponibilità della Usticalines, convinti che questa possa ulteriormente rivedere le proprie decisioni, azzerando il fastidioso e “pericoloso” balzello.
Di contro, prendiamo atto con soddisfazione – conclude Del Bono - della decisione di Siremar Compagnia delle Isole di continuare a non far pagare alcun importo aggiuntivo a quanti utilizzeranno i propri mezzi di navigazione.
 Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

mercoledì 4 giugno 2014

S. Marina Salina... ovvero quando gli amministratori non stanno sul piedistallo ed "operano". Assessori disboscano strade provinciali

E oggi il comune di Santa Marina Salina (assessori in testa) si è sostituito alla Provincia per la pulizia delle strade.

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno ad Alice Profilio, Giancarlo D'Ambra, Rosy Errico e Chiara Bucchieri

Cittadino Unesco: "All'Audizione della IV Commissione su parchi e riserve, invitati per non parlare, che disappunto" !

Carissimi amici, Cittadini UNESCO,
"what a disappointment" direbbero gli inglesi!
Cosa altro dire a proposito della odierna "Audizione in merito ai progetti di riforma della legislazione regionale sui parchi e le riserve" da parte della IV Commissione Assemblea Regionale Siciliana alla nostra Associazione.
Voglio tralasciare l'aspetto che ormai definirei "folkloristico" dell'atavico ritardo dei lavori parlamentari: convocazione alle ore 10,00 e inizio lavori alle ore 11,30 senza scuse di sorta...! E dire che vi era gente che veniva da tutte le provincie della Sicilia...!!
Ho scoperto che l'invito in audizione non significa che si possa parlare.
Sono stati sentiti le associazioni "ambientalistiche" canoniche (Legambiente, WWF, Lipu e CAI), i presidente e i direttori dei Parchi già istituiti, i responsabili delle Riserve (non tutti), il Codacons, i rappresentanti dei Comitati promotori dei parchi, qualche docente universitario in pensione, mancavano i coltivatori diretti, qualche altra categoria professionale, le associazioni venatorie (la cui assenza è stata fatta notare dall'On. Nino Germanà, ma non componente della IV commissione, che devo dire attento anche alla questione Eolie e puntuale alle 10,00) mentre noi, Cittadini UNESCO, pur se invitati non eravamo nel programma degli interventi parlanti:?!?
E nessuno altro c'era delle Eolie e/o delle altre isole di Sicilia.
Così, dopo un paio di ore, abbiamo avuto la grazia di ascoltare, indirettamente, l'impegno di poter essere sentiti in un'altra occasione sempre sullo stesso argomento, sempre che si ricordino di invitarci, ma per parlare questa volta.
Mah! A pensare male, mi dicono che a volte non si sbaglia. Forse, "baronato" ambientalista preoccupato di perdere qualche poltrona? Forse, preoccupazione di qualche sindaco e/o assessore assente? O, forse, più semplicemente assenze di risposte ma solo passerella.
Già, so che il presidente On. Trizzino non condividerà questa mia analisi, ma al di là di qualcuno che, in audizione e autorizzato a parlare, ha detto che la legge sui parchi così gli piace, qualcun altro che ha detto che così non gli piace, qualcun altro che il DDL è buono, qualcun altro invece che non è buono, qualcun altro che ha detto che non vuole i presidenti dei Parchi nominati da presidente della Regione ma scelti nel territorio (pare perché uno già nominato non sapeva l'indirizzo della sede del Parco, mentre, invece, se lo sa "fa le cose giuste": motivazione di alta valenza scientifica!), qualcun altro che mancano i soldi per il loro funzionamento, qualcun altro che ha presentato il suo curriculum vitae, e solo un intervento brevissimo ma animato che non vuole che si realizzino i "Parchi Avventura per i ragazzi" dentro i Parchi Naturali e le Riserve. Altro non ho avuto il piacere di ascoltare e, credetemi, ce l'ho messa tutta a rimanere seduto sperando che da un momento all'altro avvenisse qualcosa che desse motivo di questa presenza.
A parte il fatto che ai presenti, pardon, al presente non è stato consegnato alcun documento e/o DDL da visionare e/o integrare e/o altro...forse me lo spediscono.
Questo è quanto accaduto oggi a Palermo in audizione presso la IV Commissione in diretta Streaming mentre fuori in piazza centinaia di cittadini protestavano per mancanza di lavoro!
Alle 13,05, me ne sono andato...
Torneremo a breve sull'argomento e chiederemo, nuovamente, di essere invitati ma per parlare: pare che si debba specificare...!?
Alla prossima.
Roberto Sauerborn

Decreto Franceschini per i beni culturali e il turismo

Il segretario del PD eoliano, Saverio Merlino, ritenendo si tratti di "Un buon decreto con ottime opportunità da non perdere" ci gira il testo del Decreto Franceschini, ovvero "DISPOSIZIONI URGENTI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE, LO SVILUPPO DELLA CULTURA E IL RILANCIO DEL TURISMO"

Il testo integrale del decreto si può leggere cliccando sul link sottostante

http://eolienews.blogspot.it/2014/06/decreto-franceschini-per-i-beni_3.html

Dimissioni da Nuovo Giorno dei consiglieri della Circoscrizione di Stromboli e del consigliere Caccetta. La replica del presidente Sabatini

” I consiglieri di circoscrizione di Stromboli, dimissionari da Nuovo Giorno, fanno parte di un gruppo che ha utilizzato solo un simbolo già costituito per potersi presentare come lista civica a Stromboli. Politicamente non abbiamo nulla in comune. Il nostro è solo un rapporto d'amicizia".
Questa la replica del presidente del consiglio comunale di Lipari, nonchè presidente di Nuovo Giorno, Adolfo Sabatini alla lettera di dimissioni in blocco dal movimento dei consiglieri di circoscrizione di Stromboli. 
Sabatini, per quanto riguarda le dimissioni da Nuovo Giorno del consigliere comunale Antonella Caccetta, si limita a dire: "Auguri".
Esclude, comunque, possa trattarsi di una presa di posizione contro la sua persona o quella del sindaco.

Milazzo. Carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione arrestano 3 cittadini rumeni per furto aggravato di rame

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa di giorno 4 Giugno 2014

Compagnia di Milazzo
Milazzo, Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione arrestano 3 cittadini rumeni per furto aggravato di 1800 kg di rame all’interno di una ditta.

La Società “CELGAS”  sita a Milazzo in via Gramsci, nell’ultimo mese aveva registrato già due furti di circa 1700 Kg di rame. A seguito di questo primo furto, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, guidati dal Maresciallo Capo Angelo Floramo, in perfetta sinergia con i Carabinieri della Stazione di Milazzo, agli ordini del Maresciallo Capo Tommaso La Rosa, cominciavano una serrata attività di indagine, analizzando le tracce lasciate dai ladri di rame, con l’intento di risalire alla loro identità. Alcune notti fa, l’attività di osservazione e vigilanza ad alcuni obiettivi ritenuti “sensibili” dava i suoi frutti. Una pattuglia si accorgeva che degli sconosciuti travisati da passamontagna, avevano parcheggiato un furgone bianco all’esterno, avevano forzato il cancello d’ingresso della “CELGAS” e si erano introdotti, armati di strumenti da effrazione, all’interno di un capannone. In pochi minuti I Carabinieri del Radiomobile e quelli della Stazione di Milazzo eseguivano un vero e proprio blitz, bloccando in flagranza di reato tre cittadini rumeni:
  • MENET DANUL GEORGE, classe 1971, residente a Spadafora, già noto alle Forze di Polizia;
  • PAVEL MARIAN, classe 1991, residente a Spadafora;
  • DOROICAN MIHAI, classe 1988, residente a Messina.
I tre, introdottisi in quell’azienda, avevano già preparato circa 1800 kg di rame, danneggiando più di 10 bobine. I cavi di rame erano stati sapientemente tranciati in pezzi più piccoli, in modo da renderne più facile il trasporto.
I tre venivano tratti in arresto per tentato furto aggravato e danneggiamento in concorso e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria venivano ristretti presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari. Gli arnesi da scasso e il furgone venivano sottoposti a sequestro, mentre il rame veniva restituito al legittimo proprietario.
I tre arresti sono un importante risultato operativo e gli inquirenti sono fiduciosi che rappresenteranno un freno al fenomeno dei furti di rame in tutto il comprensorio milazzese. Le indagini continuano, per ricondurre nella responsabilità dei tre, altri furti consumati nei mesi scorsi nella fascia tirrenica.

Smarrito un portachiavi nei pressi dell'ufficio postale di Lipari

E' stato smarrito stamani davanti all'ufficio postale di Lipari un portachiavi con un telecomando ed una chiave d'automobile
Se qualcuno l'ha trovato può contattare il proprietario al 360.28.91.41 o il nostro direttore al 339.57.98.235

Taormina, incendio alla Discoteca Meridien del 9 maggio. I carabinieri eseguono due misure cautelari.

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa bis del 4 giugno 2014
Compagnia Carabinieri di Taormina
Taormina, incendio alla Discoteca Meridien del 9 maggio, i Carabinieri eseguono due misure cautelari.
In molti ricorderanno il rocambolesco tentativo di incendiare il Meridien, noto locale rivierasco di Taormina. Erano le due di notte del 9 maggio quando un violento incendio veniva appiccato da due inesperti ed incauti piromani alla veranda esterna del Meridien. Numerosi passanti in transito per la strada statale, avevano notato le fiamme e subito segnalato ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri il grave episodio.
Nel primo intervento si era pensato ad un possibile incendio accidentale dovuto ad un corto circuito o ancor peggio all’ipotesi di una ritorsione legata al racket delle estorsioni, ma il quadro della vicenda di lì a poco avrebbe assunto dei contorni ben differenti e forse più grotteschi.
La pattuglia dei Carabinieri prontamente intervenuta, mentre ancora erano in corso le attività dei vigili del fuoco si era dedicata alla prima fondamentale attività di indagine individuando da subito la natura dolosa dell’evento nelle figure di due loschi individui che nel cuore della notte avevano tentato di appiccare il fuoco alle suppellettili della veranda.
Dopo il primo spavento dovuto all’incendio giungevano le prime sorprese. Gli inquirenti, affiancati dai titolari, nei monitor della videosorveglianza cominciavano a notare strani elementi. Dalle immagini si potevano apprezzare, nitidamente, le sagome due uomini che accedevano dalla spiaggia e cominciano a cospargere di liquido infiammabile i divanetti e le altre suppellettili presenti sulla veranda del locale.
Esclusa dunque l’ipotesi del corto circuito si rendevano palesi, ben più gravi congetture. Nel frattempo, la visione dei filmati dimostrava come le fiamme, pochi istanti prima avessero avviluppato tutti i mobili e le attrezzature musicali. Poi una scena tragicomica ripresa dalle telecamere, con uno dei piromani che prendeva fuoco e correva verso il mare. Nulla di grave per fortuna, anche grazie alla vicinanza delle acque. In realtà forse per un errore di valutazione un po’ di benzina doveva essere finita sulle scarpe e sui pantaloni tanto da prendere fuoco insieme alle suppellettili. Poi l’uomo che corre verso la spiaggia e si butta in acqua.
Mentre il fuoco inizia a fare i suoi danni i due piromani si allontanavano dalla spiaggia, da dove erano giunti.
Le immagini del sistema di video sorveglianza però sono fin troppo chiare e consentono di identificare almeno uno degli autori. Carabinieri e titolari, davanti ai monitor concordano sull’identità di uno dei piromani. Troppo profonda la conoscenza di quell’individuo, si tratta del vecchio gestore dello stesso locale, con il quale si erano create varie questioni di rancore.
Forse una serie di controversie insolute alla base dell’insano e maldestro gesto criminale che avrebbe potuto portare a danni ben più gravi. Si è poi infatti appurato che alcune persone stavano riposando a pochi metri dall’incendio.
Appena acquisiti gli elementi sufficienti, i Carabinieri della Stazione di Taormina con i colleghi di Graniti, nel pieno della notte avviavano le ricerche sul territorio di Catania, sede dell’abitazione del presunto incendiario.
Era fondamentale comprendere se fosse realmente lui il colpevole e chi fosse poi il suo complice. Solo poche ore dopo, nella prima mattinata si è riusciti a raggiungere l’uomo a Catania e interrogarlo negli uffici della Compagnia di Catania Piazza Dante. Qui i Carabinieri di Taormina hanno posto il reo di fronte alla proprie responsabilità rese inoppugnabili dalle prove fino al allora raccolte. Di fronte all’inconfutabilità delle immagini e delle altre risultanze investigative, G.C. 58enne agente di commercio catanese, ha ammesso le proprie responsabilità fornendo una precisa ricostruzione dei fatti. È stato poi agevole individuare il complice e raggiungerlo presso la propria attività commerciale sempre a Catania. Così anche C.S., 36 enne catanese, commerciante di abiti, è stato raggiunto presso il proprio esercizio commerciale e posto di fronte alle proprie responsabilità. L’uomo in questo caso si è detto totalmente estraneo al motivo del contendere ed ha dichiarato di aver aiutato l’amico, senza un’apparente ragione e per spirito di amicizia.
Al termine dell’attività i carabinieri della Compagnia di Taormina, non essendo più sussistenti gli elementi per un arresto in flagranza hanno deferito in stato di libertà G.C. e C.S. per incendio doloso aggravato.
I danni causati da questa maldestra vendetta ammontavano a circa 40.000 euro.


Ieri quale esito delle indagini sono state emesse ed eseguite due misure cautelari a carico degli autori dell’insano gesto. Nei confronti di G.C. 58enne agente di commercio catanese, ritenuto la mente del disegno criminale, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento cautelare di detenzione agli arresti domiciliari che i Carabinieri della Stazione di Taormina hanno subito eseguito. Anche nei confronti del complice C.S. 36 enne catanese, commerciante di abiti, l’Autorità Giudiziaria non è rimasta inerte ed ha emesso un provvedimento di allontanamento dai luoghi frequentati dalle vittime. Anche questo provvedimento è stato subito notificato dai Carabinieri della Stazione di Taormina. In questo modo si è dato legittimo sfogo e tutela ai timori delle vittime che temevano ulteriori ripercussioni. La tempestiva attività di indagine dei Carabinieri ed il preciso e tempestivo coordinamento con l’Autorità Giudiziaria ha consentito un rapido ripristino dell’ordine ed ha fornito rapido appagamento alle esigenze delle vittime.

Depuratore di Vulcano. Esposto denuncia alla Regione e al Ministero di Man, Italia Nostra Sicilia e WWF

Questa la lettera delle associazioni Man, Italia Nostra Sicilia, e WWF Sicilia inoltrata all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente  Servizio 1 VAS e VIA; All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente  Servizio 4 Protezione del Patrimonio Naturale- Palermo;  al Ministero per l’Ambiente, la Tutela del Territorio e del Mare - Divisione Generale per la protezione della natura e del mare; al NOE di Roma
Oggetto: richiesta urgente di sospensione immediata dell’autorizzazione VIA rilasciata al progetto del depuratore di Vulcano, ZPS ITA 030044 e SIC ITA 030027, in corso di realizzazione, progetto del Comune di Lipari
mancata valutazione degli effetti sul pantano (cod. 1150) nella “Valutazione di Incidenza” nella quale è stata omessa la presenza di tale habitat prioritario, nonostante le osservazioni presentate dall’Associazione Nesos, a firma Pietro Lo Cascio ed altri
approvazione del progetto su “Valutazione di Incidenza” difforme da quanto richiesto dal DPR 357/97 e smi art. 5 comma 3
mancato rispetto delle indicazioni del Piano di Gestione e della Circolare ARTA prot. 8756 del 10/02/2012 sull’obbligo del rispetto delle indicazioni dei PdG
possibile violazione dell’art. 733 bis del CP
possibile danno erariale
Da qualche settimana sono iniziati i lavori per il depuratore di Vulcano, nonostante siano state inviate, durante l’iter autorizzativo, puntuali osservazioni sulla “Valutazione di Incidenza” non conforme a quanto richiesto dalle norme vigenti.
Il progetto inoltre è stato approvato su “Valutazione di Incidenza” che non ha mai segnalato – in nessuna delle pagine che la compongono – la presenza di habitat prioritario cod. 1150, ovvero il pantano, ben evidenziato nel Piano di Gestione della ZPS ITA 030044 e del SIC ITA 030027.
L’approvazione non ha tenuto conto delle puntuali osservazioni inviate nel dicembre 2012 dall’Associazione Nesos a firma del naturalista Pietro Lo Cascio, del prof. Bruno Massa e del prof. Attilio Carapezza, pur avendo gli stessi evidenziato:
a) La valenza naturalistica di tale habitat, sia per la microfauna che per l’avifauna, soprattutto (ma non solo) migratoria. Molti degli uccelli che sorvolano sia in primavera che in autunno l’arcipelago delle Isole Eolie trovano solo qui e al Lago di Lingua (Salina) un habitat preziosissimo per il recupero delle energie perdute durante il duro volo migratorio. In mancanza di aree di sosta (le zone umide possiedono la maggiore biomassa insieme alle foci dei fiumi e pertanto sono habitat idoneo anche per specie non strettamente legate alle zone umide) molti uccelli rischiano di morire di inedia
b) Il possibile danno per questo importantissimo habitat, che scaturirebbe sia dalle opere in sé, sia dalla messa in funzione dell’impianto. L’iter di autorizzazione è stato inficiato dalla grave omessa segnalazione – nello lo studio che accompagnava il progetto – della presenza di tale habitat prioritario.
c) La mancata corrispondenza dello Studio di Incidenza a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 e smi (Allegato G)
L’approvazione inoltre non ha tenuto conto della Circolare ARTA 8756 del 10/02/2012 con la quale l’Assessore fa carico del rispetto delle indicazioni contenute nei Piani di Gestione dei siti Natura 2000.
depuratore
Foto del sito di cantiere, a pochi metri di distanza, il pantano, habitat prioritario indicato anche nel piano di gestione della ZPS ITA030044 e del SIC ITA030027.
La Valutazione di Incidenza
La Valutazione di Incidenza deve rispondere ai requisiti posti dall’Allegato G di cui al DPR 357/97 e smi. Riportiamo quanto richiesto dall’Allegato G (previsto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 come modificato dal DPR120/03):
CONTENUTI DELLE RELAZIONI PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI
1. Caratteristiche dei piani e progetti
Le caratteristiche dei piani e progetti debbono essere descritte con riferimento, in particolare:
- alle tipologie delle azioni e/o opere
-alle dimensioni e/o ambito di riferimento
-alla complementarietà con altri piani e/o progetti;
-all’uso di risorse naturali
-alla produzione di rifiuti
-all’inquinamento e disturbi ambientali
-al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e tecnologie utilizzate
2. Area vasta di influenza dei piani e progetti – interferenza con il sistema ambientale:
Le interferenze di piani e progetti debbono essere descritte con riferimento al sistema ambientale considerando
- componenti abiotiche
- Componenti biotiche
- Connessioni ecologiche
Le interferenze debbono tener conto della qualità, della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona e della capacità di carico dell’ambiente naturale, con riferimento minimo alla cartografia del progetto Corine land cover.
Una corretta Valutazione di Incidenza avrebbe con certezza evidenziato che a seguito della realizzazione di tale impianto, sia singolarmente che congiuntamente ad altri piani e progetti, su questo importantissimo pantano, l’incidenza sarebbe stata negativa.
Inoltre, per i principi comunitari, è sufficiente la possibilità (e non la certezza) perché un’opera non sia approvata, ancor più se a poter subire nocumento sono habitat o specie prioritari (art. 5 comma 10 DPR 357/97 e smi).
La stessa impermeabilizzazione dei terreni adiacenti al pantano (quando non direttamente intaccato dalle diverse fasi, cantiere ed esercizio) avrà effetti negativi dei quali non si è minimamente tenuto conto, nonostante la normativa sia esplicita a riguardo: si devono valutare gli effetti di opere anche distanti, vista la inevitabile e ormai ampiamente riconosciuta connessione dei sistemi ambientali.
La Valutazione di incidenza infatti viene richiesta per opere/piani/attività che possono avere incidenza “sui” siti e non “nei” siti.
A tale importantissimo principio si aggiunge anche la recente sentenza del CGA (n.04/14) proprio su ricorso di WWF, MAN e Legambiente, che estende a 6 km dal sito la necessità di sottoporre progetti/piani a tale procedura.
Di questo impatto (e di altri, prevedibili) non si è tenuto conto, semplicemente omettendo nella “Valutazione di Incidenza” la presenza del pantano, che pure, nel Piano di Gestione approvato dallo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, è riconosciuto, enfatizzato e dichiarato “prioritario”.
La “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto invece, oltre a non citare impatti e habitat, non è conforme alle norme vigenti, non rispettando i contenuti richiesti dall’Allegato G sopra riportato. Inoltre, essendo la tipologia di progetto sottoposta a procedura VIA, non si applica il DA 30 marzo 2007 che introduce lo strumento dello “Screening” (art. 4 comma 1) preliminarmente alla fase della “Valutazione di Incidenza”.
Di fatto, si è approvato un progetto senza ottemperare a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 e 4, e violando l’art. 5 comma 8 (si approva il progetto/piano dopo espletamento di “Valutazione di Incidenza”) e art. 5 comma 10 del DPR 357/97 e smi (per siti con habitat prioritari), nonostante le osservazioni inviate avessero segnalato la omessa indicazione del pantano e i possibili danni in caso di realizzazione del progetto.
E’ bene anche rammentare che l’art. 5 comma 3 del sopraccitato DPR recita: “I proponenti di interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presentano, ai fini della Valutazione di Incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare, secondo gli indirizzi espressi nell’allegato G, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi” . Tale procedura si applica anche alle ZPS (art. 6 comma 2 DPR 357/97 e smi)
Nella “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto non si è minimamente tenuto conto neanche degli obiettivi di conservazione (oltre a quanto brevemente segnalato sopra) che vedono la tutela dei migratori e delle zone di sosta lungo le rotte da loro seguite.
Nello studio e nel progetto approvato è stata omessa una delle due zone umide presenti nell’arcipelago, lungo una delle rotte migratorie più importanti del Paleartico Occidentale, , pur con evidenti possibili danni irreversibili (in violazione del principio di precauzione e prevenzione sancito dalle direttive comunitarie).
Pertanto, il proseguo delle opere – qualora le stesse danneggino direttamente e/o indirettamente l’habitat prioritario – potrebbe configurare la violazione dell’art. 733 bis del CP.
Si fa presente che il WWF e la LIPU hanno presentato un corposo reclamo alla DG Ambiente dell’Unione Europea, per violazione dell’art. 6 comma 2 (Direttiva 92/43/CE) e art. 4 comma 4 (Direttiva 147/2009) con molti casi siciliani e il proseguimento delle opere rischia di aggravare il possibile contenzioso comunitario, con possibile ulteriore danno erariale.
Si chiede pertanto
all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
di sospendere in autotutela l’autorizzazione rilasciata e i lavori in corso per procedere all’attuazione di una variante, supportata da corretta “Valutazione di Incidenza”, che tenga in debito conto le valenze naturalistiche oggi pericolosamente a rischio.
al Ministero dell’Ambiente
di intervenire presso la Regione Sicilia per richiamare al rispetto delle norme comunitarie e le leggi di recepimento, che vedono con preoccupante costanza l’approvazione di progetti sulla base di Valutazioni di Incidenza non corrispondenti alle normative vigenti.
al NOE
di intervenire al fine di scongiurare la distruzione di un importantissimo habitat protetto dalla normativa vigente (comunitaria, nazionale e regionale) e di accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti.
Si rimane in attesa di urgente riscontro
Il presidente del WWF Sicilia, Angela Guardo; Il presidente dell’Associazione Mediterranea per la Natura, Deborah Ricciardi; Il Presidente regionale di Italia Nostra, Leandro Janni; Associazione Mediterranea per la Natura (MAN) Messina; Italia Nostra sez. Sicilia;  WWF Sicilia  Palermo

Lo Cascio. "L'Unesco ignora l'esistenza di un cantiere oer il depuratore sotto il vulcano"

Come spesso accade in queste occasioni, anche nel recente convegno sul “parco marino” purtroppo si è ceduto alla facile tentazione di un uso strumentale dei fatti. Non mi riferisco tanto all’oggetto del contendere – l’area marina protetta, o meglio, le lotte interne alla maggioranza che amministra questo paese – quanto alle fugaci e immaginifiche affermazioni riguardanti il depuratore di Vulcano.
La questione, come è noto, è stata riproposta dalla signora Berart, una nostra concittadina che con grande sensibilità ha preso a cuore la vicenda, indirizzando al sottosegretario all’ambiente on. Silvia Velo alcuni quesiti relativi alla localizzazione dell’impianto; questione, peraltro, oggetto di alcuni esposti presentati da associazioni ambientaliste, che hanno evidenziato profonde carenze nella documentazione tecnica e nel procedimento adottato dall’allora commissario all’emergenza Pelaggi – oggi agli arresti domiciliari, sebbene per altre vicende.
“L’Unesco ci chiede di fare i depuratori”, per tutta risposta, è stata l’affermazione dell’on. Velo durante il suo intervento conclusivo.
Peccato che non esista alcun documento ufficiale del World Heritage Committee dove l’Unesco abbia chiesto di realizzare depuratori. Inoltre, sarebbe quantomeno singolare che l’Unesco avesse chiesto di realizzarne uno proprio alla base di un vulcano attivo, quando la tutela della morfologia e del paesaggio vulcanico costituiscono uno dei presupposti di base per la nostra permanenza nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Se da un punto di vista logico la necessità di un depuratore è comprensibile, anzi, assolutamente condivisibile, andare a realizzarne nel mezzo di uno dei contesti ambientali più importanti ed espressivi del Sito Unesco delle Eolie lo è molto meno, e ancora di più se – per farlo – si è dovuto brigare con le carte e scrivere falsità.
Essere sottosegretari da qualche mese evidentemente non basta per stabilire un contatto telepatico permanente con l’Unesco, in grado di fare sciorinare al momento responsi che ci illuminino sulla volontà di un organismo sovranazionale, nemmeno se il sottosegretario in questione è l’on. Velo.
È più probabile invece, per non dire certo, che l’Unesco ignori l’esistenza di un cantiere di tale portata a qualche centinaio di metri dal cratere di Vulcano; se per questo, diciamola tutta, ignora anche che le Eolie non siano un parco nazionale, dato che dopo le rassicurazioni espresse dall’allora ministro Prestigiacomo nessuno si è premurato di informarli che quel parco – in realtà – non è mai stato istituito.
Sarebbe stato dunque più corretto, almeno intellettualmente, dire “non so”, “chiederò”, “mi informerò”. Meglio ancora, ammettere che nella scelta della localizzazione il ministero all’ambiente qualche responsabilità ce l’ha – anche se l’on. Velo, all’epoca, si occupava di altre cose – e che le decisioni di un commissario non sono infallibili, senza tirare in ballo l’Unesco. Ma sarebbe stato un atto di umiltà, virtù che – negli ultimi anni – si pratica con sempre maggiore difficoltà.
 Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)