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lunedì 15 giugno 2015

C'è chi ha l'acqua gialla e c'è chi non ne ha affatto...e non solo da adesso. Lo sfogo di un capo famiglia

Riceviamo e pubblichiamo:
E' lunedì pomeriggio e siamo senz'acqua da sabato, con un bambino di 1 anno che con questo caldo, almeno lui, necessita di due bagnetti al giorno. 
A noi non interessa se l'acqua arriva gialla e puzzolente, basterebbe che arrivasse, e invece da oltre due mesi non ne vediamo una goccia, come l'anno scorso. 
Dal giorno in cui apre la struttura ricettiva sotto casa, a noi non arriva più niente. 
Ogni settimana ci vediamo costretti a chiamare l'autobotte che tutte le volte o presenta guasti, o mezzi impegnati, o mancanza d'acqua, scioperi, pause festive, e puntualmente stiamo 2/3 giorni senz'acqua. La società del servizio idrico e il comune, continuano ad affermare con arroganza che l'acqua diretta ci arriva tutte le settimane, che se il nostro contatore non gira è perchè rotto o addirittura "manomesso", e vorrebbero pure negare il prezzo agevolato pretendendo 50 euro per 7 tonnellate acqua! 
Caro servizio idrico, al posto di continuare a dirci che ci lamentiamo per nulla, venite a controllare l'effettiva acqua diretta che ci arriva per qualche ora a settimana... se il contatore non si muove, magari è perchè la quantità d'acqua che riceviamo è talmente esigua da non fatlo scattare di nemmeno mezzo numero. 
Saluti
Lettera firmata

Nota del direttore - Comprendiamo lo sfogo di questa famiglia e speriamo si possa, finalmente, trovare una soluzione...così non è davvero possibile!
Intanto...mentre c'è chi è senza acqua, mentre in consiglio si discute e l'amministrazione cerca di comprendere dove sta il problema, un nuovo "souvenir" imbottigliato stamani a Pianoconte

Auguri da Partylandia per Rita Orto

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Rita Orto che compie 5 anni

Come eravamo: Tris di navi della "Navisarma" a Lipari

In questa foto "recuperata" da Massimo Ristuccia un tris di navi (Lipari, Basiluzzo ed Eolo) dell'allora Navisarma a Lipari

Caritas che succede? Chiude l'importante struttura di Lipari

Questo è il cartello che da ieri campeggia sulla sede della Caritas a Lipari Centro. Un "duro colpo" per chi alla Caritas Diocesana ha fatto e fa riferimento. Una struttura che una ventina di anni ha supportato le difficoltà dei nostri concittadini può chiudere così? 
Cercheremo di sapere cosa è accaduto. Chiunque può darci notizie ci contatti e si faccia il possibile per salvarla

Sauerborn scrive anche al Presidente della Repubblica: "Gal siciliani gestiscano siti Unesco"

Nota dell’associazione ” Io, cittadino Unesco ” inviata, tra gli altri, al Presidente della Repubblica, al Parlamento europeo, al Presidente del Consiglio dei Ministri UNESCO EOLIE – RISCHIO CANCELLAZIONE LISTA WHL UNESCO – BRAND SICILIA UNESCO PETIZIONE SUPERATE LE 6500 SOTTOSCRIZIONI 
Egr. Signor Presidente, On.li Autorità, 
mentre scriviamo la petizione da noi avviata il 6 aprile 2014 per salvare le isole EOLIE dal rischio cancellazione dalla World Heritage List, UNESCO, e che abbiamo promosso on line al link http://firmiamo.it/unesco-eolie-rischio-cancellazione , cresce esponenzialmente, sono già state superate le 6500 sottoscrizioni e tende a crescere continuamente, ed oggi è ancora più attuale e necessaria. 
Quella che poteva sembrare una difficile battaglia di convincimento per la tutela, la salvaguardia, la valorizzazione delle Eolie si è dimostrata, con nostra grande emozione e felicità, una strada già tracciata verso quello che deve essere anche il riconoscimento del diritto alla tutela dell’ambiente. Ma, a questa nostra visione positiva si contrappone il nuovo allarme lanciato dal Prof. Aurelio Angelini, direttore della Fondazione UNESCO Sicilia, sul rischio che tutti i siti UNESCO siciliani rischiano di essere cancellati per la mancanza di un ente gestore dei singoli siti. Per anni abbiamo anche sostenuto, insieme ai tanti amici, donne e uomini, delle Eolie e non solo, la necessità della individuazione di un ente gestore e quindi referente per l’UNESCO di questo meraviglioso, fantastico Patrimonio Mondiale che sono le isole Eolie e la Sicilia, alla cui difesa, oggi, stanno rispondendo da tutto il mondo proprio perché le Eolie e siti siciliani SONO PATRIMONIO DI TUTTI. 
A tutt’oggi, nonostante proclami, i “comitati guida” quali primo livello di attuazione previsti nel Piano di Gestione, ove “sono rappresentati i decisori politici”, non sono stati costituiti e, ove pensati nelle delibere delle Giunte Municipali, non rispettano i crismi di democrazia partecipata dato che sarebbero costituiti direttamente dai soli sindaci e/o loro assessori rischiando di fare di tali “comitati guida” ulteriori posti di sottogoverno di cui si è stanchi e mortificando così la partecipazione dei cittadini. 
Per questo insistiamo sull’opportunità di individuare negli attuali GAL siciliani (che coprono il 90% del territorio siciliano) gli enti tecnici a supporto della gestione dei siti UNESCO della Sicilia che, anche grazie alla Nuova Programmazione Comunitaria 2014-2020 di cui continueranno ad essere protagonisti in rappresentanza e nell’interesse dei rispettivi territori, unitamente alla FONDAZIONE UNESCO SICILIA possono evitare il rischio di cancellazione dalla WHL e garantirne una gestione sostenibile con un uso delle risorse compatibile e congruente con la necessità di tutela, di salvaguardia, di promozione e sviluppo eco-compatibile. E proprio per questo motivo, chiediamo al Presidente della Repubblica di farsi parte latrice degli interessi dei Siti della Sicilia riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità anche nei confronti del Presidente della Regione Siciliana per la costituzione e l’avvio di un tavolo di lavoro tra i Dipartimenti regionali competenti, i GAL siciliani, la FONDAZIONE UNESCO SICILIA, a regia della stessa Presidenza della Regione per scongiurare il rischio cancellazione e approfittare della prossima fase di utilizzo dei fondi strutturali per rilanciare il brand Sicilia anche grazie al riconoscimento Unesco. 
Arch. Roberto Sauerborn 

Ultimi sei giorni per la nostra iniziativa "Ci aiuti ad aiutare?"


Ultimi 4 giorni per la nostra raccolta fondi per una famiglia in grande difficoltà (per i dettagli leggi la nota-appello a seguire).
Già alcuni nostri concittadini, così come alcuni amici che ci seguono fuori da Lipari, ci hanno fatto pervenire brevi manu o attraverso una ricarica alla postpay n° 4030 3506 5336 7255 (CF. SRP SVT 59 B 14 E 606 P) il loro contributo. Ognuno per quanto è stato possibile.
Ovviamente la raccolta prosegue.
Ricordo che il contributo deve pervenire entro il 18/19 giugno prima della partenza di questa famiglia per Milano
Questo l'appello lanciato
Ci aiuti ad aiutare?
Questo è un appello che lancio a tutti i miei amici di fb e ai lettori di eolienews. C'è una famiglia della nostra Lipari in grande difficoltà. In questa famiglia, dove vi sono anche due figli minorenni, il marito disoccupato deve essere sottoposto a fine giugno ad un delicato intervento chirurgico a Milano. La moglie, dal suo canto, svolge lavori saltuari come pulizia camere o, quando è possibile, come precaria in qualche struttura alberghiera. Una situazione resa ancora più difficile dalla malattia del capofamiglia e delle spese che dovranno essere sostenute per effettuare l'intervento, viaggio compreso.
So che è un momento difficile per tutti vi chiedo, se volete, un piccolissimo contributo per sostenerli in questa "battaglia". Gli amici di Lipari, che mi conoscono, se vogliono possono anche darmi personalmente il loro "pensiero". Va bene anche il costo di una piccola colazione. Il mio contatto telefonico è 339.5798235
Per gli amici che mi seguono da Lipari e da fuori Lipari, fuori metto a disposizione, sempre per ciò che è possibile, la postpay n° 4030 3506 5336 7255 per un eventuale contributo. Ci dicono che dai tabacchi, o altri punti di versamento, per il versamento è richiesto l'intestatario della postpay o un codice fiscale. E' intestata al direttore Salvatore Sarpi e il codice fiscale è SRP SVT 59 B14 E606P
Conclusa la raccolta vi renderò conto di quanto avete versato e che girerò agli interessati. Ringrazio chi vorrà contribuire ed una raccomandazione. Se volete fare del bene fatelo ma non state a fare indagini sui destinatari. Da me non avrete risposta e preferisco, in tal caso, rinunciare al contributo.
Grazie
Salvatore Sarpi (direttore Eolienews)

domenica 14 giugno 2015

Per la serie "acqua gialla, ovunque". Imbottigliata "fresca" nel pieno centro storico di Lipari.

Ennesimo "campione" di acqua gialla. Come riportato nel titolo si tratta di acqua imbottigliata "fresca" in pieno centro storico a Lipari. Ovvero non più tardi 10 minuti fa.
Sarà anche potabile, come dicono le analisi, ma sfidiamo chiunque ad usarla...meno che mai a berla

Parliamo di libri…! Rubrica settimanale della Biblioteca Comunale di Malfa. Oggi: “E’ COSI’ LIEVE IL TUO BACIO SULLA FRONTE” - Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia di Caterina CHINNICI

“E’ COSI’ LIEVE IL TUO BACIO SULLA FRONTE” -Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia
di Caterina CHINNICI
Il 29 luglio 1983 la mafia fa esplodere un'autobomba in via Pipitone a Palermo: muoiono il giudice Rocco Chinnici, gli uomini della sua scorta e il portiere dello stabile dove il magistrato viveva insieme alla moglie e ai figli. Rocco Chinnici era da tempo nel mirino. Innovatore e precursore dei tempi, aveva intuito che, per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso, era necessario riunire differenti filoni di indagine, comporre tutte le informazioni e le conoscenze che ne derivavano. Per farlo, riunì sotto la sua guida un gruppo di giudici istruttori: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Giuseppe Di Lello. L'anno dopo la sua morte, questo gruppo prenderà il nome di "pool antimafia". La storia ci tramanda come e perchè Rocco Chinnici sia stato ucciso. Ci tramanda un eroe. A lui però non sarebbe piaciuto essere chiamato così. Era prima di tutto un uomo, un padre, cui è toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino alle estreme conseguenze. Dopo decenni di silenzio, Caterina Chinnici, la figlia primogenita - a sua volta giudice, a sua volta impegnata nella lotta alla mafia, a sua volta sotto scorta - sceglie di raccontare la loro vita "di prima", serena nonostante le difficoltà, e la loro vita "dopo". Sceglie di raccontare come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a decidere di perdonare: l'unico modo di sentirsi degni del messaggio altissimo di un padre e un marito molto amato. "Ci siamo protetti per trent'anni dietro uno scudo di riservatezza, ma mi sono detta che forse era il momento di raccontarlo, questo giudice, dandogli sulla carta la forma che ha per me e che riconosco come sua: con tanto di manone e voce tonante, con la delicatezza struggente che usava con tutti noi e la forza incrollabile che ci ha tenuto in piedi anche dopo la sua morte".

Caterina CHINNICI (1954) è entrata in magistratura nel 1979, a soli 24 anni. Dopo aver svolto funzioni di pretore e aver maturato un'esperienza amministrativa presso il Ministero della Giustizia, è stata il più giovane magistrato nell'ambito nazionale a essere nominato capo di un ufficio giudiziario: dal 1995 al 2008 ha ricoperto l'incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo tra il 2008 e il 2009; poi ha fatto parte del Governo della Regione Sicilia come Assessore della Famiglia, Politiche Sociali e Autonomie locali. Nel 2012 è stata nominata capo del dipartimento per la giustizia minorile, ruolo che ricopre tuttora.

Il giudice Rocco CHINNICI nasce a Misilmeri, alle porte di Palermo, il 19 gennaio 1925. dopo gli studi al Liceo Classico Umberto I, frequenta la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo, lavorando al contempo presso l'Ufficio del Registro di Misilmeri, per non gravare sulla famiglia negli anni del dopoguerra. Proprio tra Palermo e Misilmeri conosce Agata Passalacqua, insegnante di Scienze alla Scuola Media, che diventerà presto sua moglie. Entra in magistratura nel 1952: dopo i primi due anni al Tribunale di Trapani, viene assegnato alla Pretura di Partanna, dove rimane per dodici anni, durante i quali nascono i figli Caterina (1954), Elvira (1959) e Giovanni (1964). Dal 1966 lavora all'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, prima come giudice istruttore, quindi come consigliere istruttore aggiunto, poi -nel 1979, già magistrato di Cassazione - è promosso consigliere istruttore. A partire dal 1970, anno in cui gli viene assegnato il processo per la "strage di viale Lazio", si occupa del fenomeno mafioso in tutte le sue declinazioni, arrivando a comprendere l'esistenza di legami internazionali e con gli ambienti politico-istituzionali. Divenuto consigliere istruttore a seguito dell'uccisione del suo predecessore, Cesare Terranova, modifica radicalmente il metodo di lavoro dell'Ufficio Istruzione: chiama a sè Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Giuseppe Di Lello e con loro istituisce a livello informale quello che, sotto la guida di Antonino Caponnetto, prenderà il nome di "pool antimafia". E' con loro che mette in cantiere la indagini di quelli che si caratterizzano come i più grossi processi per mafia degli anni Ottanta, primo fra tutti il "processo dei 162", embrione del maxi-processo, che verrà celebrato dopo la sua morte. La sua attività non si esaurisce però nelle aule di giustizia: convinto che la lotta al fenomeno mafioso e al traffico di droga - che comincia in quello scorcio di anni Settanta a mietere vittime innocenti fra i giovani - passasse prima di tutto attraverso un cambiamento sociale e di mentalità, per primo porta la sua testimonianza nelle scuole. Incontra professori e studenti, partecipa a dibattiti e presiede tavole rotonde, citando casi concreti appresi durante la sua lunghissima esperienza giudiziaria. Viene ucciso il 29 luglio 1983, nel pieno di questa sua attività professionale e culturale, mentre si accinge a salire sulla blindata che, da casa sua, in via Pipitone Federico a Palermo, l'avrebbe portato in tribunale. Una fiat 126 verde all'apparenza innocua, parcheggiata davanti al portone, è fatta esplodere con un telecomando: quella che uccide il giudice Chinnici insieme ai due carabinieri della scorta, il maresciallo Mario Trapassi e l'appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi, è la prima autobomba piazzata da Cosa Nostra. L'istruttoria sommaria dura sei mesi e porta al primo troncone di processi, celebrato l'anno successivo a Caltanissetta, che vede imputati Michele Greco, suo fratello e suo cugino, entrambi di nome Salvatore, Bou Chebel Ghassan, Pietro Scarpisi e Vincenzo Rabito, e si conclude nel 1988 con l'assoluzione di tutti e sei gli imputati, dopo una serie di pesantissime condanne inflitte in secondo grado dal giudice Antonino Saetta, assassinato lo stesso anno a causa di quel rigore. Il secondo troncone di processi prende le mosse da una confessione del pentito Giovanni Brusca, che rivela di essere stato esecutore materiale della strage insieme ad Antonino Madonia, e fa i nomi dei mandanti. Nel 1998 la Procura di Caltanissetta chiede il rinvio a giudizio per 19 persone e nel 2002 la Corte d'Assise d'Appello di Caltanissetta infligge l'ergastolo a 12 imputati: Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Raffaele e Stefano Ganci, Antonino e Francesco Madonia, Salvatore Buscemi, Antonino Geraci, Giuseppe Calò, Salvatore e Giuseppe Montalto e Vincenzo Galatolo, sentenza confermata in toto l'anno successivo dalla Corte di Cassazione. A Rocco Chinnici è stata conferita, poco dopo la sua morte, la medaglia d'oro al valore civile, con la seguente motivazione: "Magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, consapevole dei rischi cui andava incontro quale capo dell'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, dedicava ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la sfida sempre più minacciosa lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua vita al servizio della giustizia, dello Stato e delle istituzioni".

Acqua gialla dai rubinetti e proteste. Orto rassicura ma restano i timori / Lipari: L'ambulanza del 118 avrà il medico. Gli articoli del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud di oggi




Judo. Un terzo ed un quinto posto per gli atleti eoliani a Catania

Si è disputata oggi a Catania la Dynamic Cup di judo.
Per lo Sporting club judo Lipari Enya Livoti (Esordienti A kg 52) ha conquistato il terzo posto. Andrea De Salvo( Esordienti B) 5° nella ctg kg 45 .

Giovani studenti ecologici in azione oggi a Canneto



 E' proseguita anche oggi a Canneto (sempre con pochi intimi e con l'onnipresente assessore Fabiola Centurrino in testa) la pulizia del litorale della frazione.
Tra i (pochi) volontari si sono distinti per numero e per quantità di rifiuti raccolti un gruppo di studenti della scuola media di Lipari e Canneto, con in testa il professor Enzo Donato

Il maresciallo Bianchi ha detto Si!. Auguri da Eolienews ai novelli sposi Bianchi-Prestipino

Il comandante della stazione dei carabinieri di Santa Marina Salina, maresciallo Gabriele Bianchi e Annamaria Prestipino di Vulcano hanno coronato ieri il loro sogno d'amore.
Hanno pronunciato il loro SI davanti a Padre Lio Raffaele nella chiesa di Vulcano Porto.
Ai novelli sposi l'augurio del direttore di Eolienews per un futuro ricco d'amore e di ogni felicità.

Cercasi cagnolino di piccola taglia da adottare

Famiglia di Canneto vorrebbe adottare, ricevendolo a titolo gratuito, un cane di piccola taglia. Possibilmente con non molti mesi di vita. 
Contattare il 333.5844955

Eolie. E' tempo di Storari. Il portiere della Juve a Panarea

Dopo le fatiche di campionato e coppa il portiere della Juve, Marco Storari, si sta concedendo una vacanza nelle Eolie, per la precisione a Panarea, dove è di casa.

Da domani a Vulcano 10^ Edizione del Torneo Nazionale "Summer Slam Minibasket" 3 vs 3 Sprint. In campo team laziali e siciliani

Comunicato
Tutto pronto per la 10^ Edizione del Torneo Nazionale "Summer Slam Minibasket" 3 vs 3 Sprint, che si svolgerà dal 15 al 20 giugno 2015 sull'isola di Vulcano, organizzato dalla ASD Basket Eolie in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro - Comitato Regionale Sicilia e col patrocinio del CONI - Delegazione Provinciale di Messina e del Comune di Lipari.
Quest'anno la manifestazione durerà un'intera settimana, coinvolgento le categorie minibasket Esordienti ed Aquilotti con la partecipazione in totale di ben sedici squadre provenienti dalla Sicilia e dal Lazio. Saranno infatti cento i minicestisti che a suon di canestri si daranno battaglia sul campo da basket della vulcanica isola, vivendo al contempo anche un periodo di vacanza e svago in compagnia dei loro tecnici e genitori.
Raggiunto quindi anche quest'anno l'obiettivo della società eoliana di unire sport e vacanza, coinvolgendo inoltre numerose strutture ricettive ed operatori commerciali che a vario titolo hanno creduto all'iniziativa.
Buon basket a tutti...
Annalisa Piazza
Istruttore Nazionale Minibasket

La pagina della Gazzetta del sud di oggi con due articoli del nostro direttore

Negozio ed esposizione in via Marina Garibaldi (accanto Bar Papisca) Canneto - Lipari   tel/fax 090.9813487 cellulare 349/6079480
mail: giuseppect@tin.it

Barcellona e Milazzo scelgono il sindaco

La Sicilia fa 13. Tante sono le sfide per il turno di ballottaggio: urne aperte oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15. C’è un capoluogo di provincia, Enna, dove un ex Ds sfida Mirello Crisafulli, ma si vota anche in grossi comuni come Marsala e a Gela, città di Rosario Crocetta il cui candidato parte in svantaggio nella sfida con Cinquestelle.
A Barcellona Pozzo di Gotto ballottaggio tra l’uscente Maria Teresa Collica, alla testa di tre civiche, che ha ottenuto il 28,22%; e Roberto Materia, alla guida di sette liste civiche, in testa con il 34,99%. Resta fuori il Pd. Battaglia anche a Milazzo, sempre nel Messinese, dove al ballottaggio si sfideranno all’ultimo voto il candidato ufficiale dei democratici, Giovanni Formica, che ha ottenuto il 40,99%, e Carmelo Pino, uscente, il quale ha avuto al primo turno il 23,84%. 
A Barcellona e Milazzo va anche completata la composizione dei consigli comunali