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sabato 28 marzo 2020

I 90 anni della grande poetessa Amelia Rosselli, figlia dell'antifascista Carlo. (di Davide Cortese)


Oggi ricorrono i 90 anni dalla nascita di Amelia Rosselli, la più grande poetessa italiana del Novecento, come viene ormai unanimamente riconosciuta e come è stata definita dallo stesso Pasolini che l’ha scoperta. Forse non tutti sanno che la Rosselli è stata concepita alle Isole Eolie, a Lipari, durante il confino politico del padre antifascista Carlo, recluso nell’isola insieme al fratello Nello, per aver organizzato, con Ferruccio Parri e altri attivisti, l’espatrio degli antifascisti Turati e Pertini in Francia. La madre di Amelia, l’inglese Marion Cave, aveva raggiunto l’isola col figlio più grande: John, per stare accanto al suo Carlo. È nei giorni di confino a Lipari, dunque, che ha avuto inizio la tormentata storia di Amelia Rosselli, che alla tenera età di sette anni perderà il padre e lo zio, a causa dell’assassinio ordinato da Mussolini, a 19 anni perderà la madre e pochi anni dopo l’amato Rocco Scotellaro. La Rosselli si porterà dietro per tutta la vita queste ferite, fino a farne bandiere della sua poesia. Le verrà diagnosticata una schizofrenia paranoide che non vorrà mai accettare. Vivrà divisa tra le sue ossessioni, gli smarrimenti, le voci che udiva, le fascinazioni per le sedute spiritiche e l’I ching e la paura di essere spiata dalla CIA,  fino al suo suicidio a Roma nel 1996, l’11 febbraio, proprio come Sylvia Plath, amata poetessa che lei aveva tradotto. Si gettò dalla finestra del suo appartamento romano, dal quinto piano di un palazzo in via del Corallo, nei pressi di Piazza Navona. 
Lo scrittore e poeta Renzo Paris, suo intimo amico, ha raccontato Amelia Rosselli con grande commozione e sensibilità, in un bel libro appena uscito per Neri Pozza, intitolato “Miss Rosselli”. “Se l’amicizia è una forma d’amore, Miss Rosselli è una lettera d’amore”, scrive la scrittrice Nadia Terranova, nella sua recensione al libro di Paris su Il Foglio. 
La foto della copertina di “Miss Rosselli” è stata scattata alla poetessa da Dino Ignani - noto ormai come “il fotografo dei poeti”- e riesce a rendere iconico un muto dialogo con il tormento. 
Poiché a  Lipari, a Carlo e Nello Rosselli è stata intitolata la scuola primaria di Quattropani, chiudo questo ricordo con un augurio e una proposta: una volta superata questa drammatica emergenza legata al Covid-19,  la comunità eoliana potrebbe ritrovarsi unita per un gioioso e liberatorio momento di festa,  nell’occasione dell’intitolazione di una via dell’isola ad Amelia Rosselli. Rappresenterebbe di certo un degno tributo a una grande voce della poesia italiana legata indissolubilmente alla storia delle nostre Eolie. 
L’immaginazione torturata si tormentava
gli idilli nascevano e si tramutavano
in fantascientifico dubbio o nausea
e l’amore era un gioco di scacchi.
Il fantasma che regnava nella casa vuota
il fiero dedicarsi ai combattimenti
tutto prendeva una piega imprevista
se il dolor di capo ricominciava.
È nel voler dar fiducia e nel dover
toglierla, il perpetuo scacco della
regina: non ha fiducia, né può darla
mentre i lustrascarpe s’industriano.
Gli alberi assassini s’accovacciano,
foglie libere e deliberate hanno conti
aperti col vento; e l’ira della regina
si tramuta in angoscia col vento!
Il vento stesso si tramuta in libidine
col vento!
Amelia Rosselli
da “Documento” (1966-1973), in “Amelia Rosselli, Le poesie”, Garzanti, 1977

E' deceduta Giuseppina Corda.

Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
La famiglia Sarpi ed Eolienews partecipano al dolore dei suoi cari e porgono sentite condoglianze.

lL'mportanza di avere un sistema immunitario efficiente contro il Covid19 (di Lucy Iacono, dottoressa)

Ci troviamo in una situazione sanitaria storica, dove le misure ministeriali per contenere l’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono fondamentali, così come la loro osservanza.

Non avendo ancora l’antidoto farmacologico specifico contro l’agente eziologico responsabile di questa pandemia è opportuno seguire delle regole: limitare le uscite al necessario, indossare i DPI per limitare il rischio biologico, praticare la disinfezione delle superficie con soluzioni alcoliche o ipoclorito di sodio, effettuare un lavaggio antisettico corretto delle mani della durata di circa due minuti con soluzione antimicrobica e potenziare il SISTEMA IMMUNITARIO, al fine di contenere il contagio e fronteggiare l’infezione. Come?? Seguendo uno stile alimentare equilibrato, ricco di cibi salutari, appartenenti alla Dieta Mediterranea, dichiarata nell’anno 2010 dall’UNESCO “Patrimonio immateriale culturale dell’umanità”, essa contrariamente alla moderna alimentazione ricca di grassi animali, colesterolo, alcool, proteine animali, zuccheri semplici, conservanti, cibi raffinati e sale è basata su alimenti con basso indice glicemico, grassi di origine vegetale, fitoestrogeni, fibre vegetali, ridotti quantitativi di zuccheri semplici, prebiotici e probiotici naturali, antiossidanti tra cui tocoferoli, carotenoidi, acido ascorbico e polifenoli. Tali prodotti riducono gli eventi vascolari, la degenerazione cronica delle arterie, il decadimento cognitivo, il diabete e infine rafforzano il sistema immunitario e riequilibrano il prezioso Microbiota intestinale.

Pertanto è opportuno assumere quotidianamente:

- Vitamina C: agrumi (acqua e limone al mattino), kiwi, fragole, ananas, crucifere (broccoli, cavolfiore, brassica fruticolosa “rapuddi” da Noi J ) coriandolo, peperoncino, timo, capperi, peperoni etc..

- Vit D: latte, formaggi, salmone, sardine, gamberi, aringhe, esponiamoci al sole 20 min. al dì.

- Carotenoidi: zucca, broccolo, peperoncino, pomodori, carote…

- Vit. E: verdure (asparagi, biete, cime di rapa, spinaci), avocado, frutta secca (mandorle, pinoli), olio di oliva, olio di cocco, orzo, capperi….

- Vit B6 e B12: pesce preferibilmente fresco, carni magre, uova, legumi, cereali integrali…

- Ferro: lenticchie, cicerchie, amaranto, uova, pesce azzurro, spinaci..

- Probiotici e Prebiotico: yogurt con probiotici, kefir..

- Arginina: carni rosse e bianche, latte e latticini, mandorle, pistacchi, noci nocciole, anacardi, banane, cipolle, legumi secchi.

- Glutatione: sintetizzato dal nostro corpo, ma contenuto anche mele, curcuma, cumino, cardamomo, cannella (ottimo alleato è il mix di cannella, miele e limone).

- Zinco: pesce, legumi, frutta secca e semi, avena, tuorlo d’uovo, cacao, funghi

- Selenio: patate, funghi, pesce, noci del Brasile.

- Resveratrolo: anche se le dosi eccessive sono tossiche perché è sempre la dose che fa il veleno, un buon bicchiere di vino rosso ci protegge dai radicali liberi trasformandoli in specie stabili.

Ed allora “sglobalizziamoci”!! Le farine bianche (raffinate, sbiancate, provenienti da grani esteri a volte ricchi di micotossine L) sostituiamole con quelle integrali, gli zuccheri semplici con quelli complessi, il sale limitarlo al minimo, preferire sempre quello integrale o rosa. Insomma tutto ciò che bianco candido non è salutare e naturale. E’ consigliato evitare i grassi saturi che aumentano il rischio di sindrome cardiometabolica, mentre è consigliabile incrementare il consumo di pesce azzurro per l’alto contenuto in acidi grassi polinsaturi.

Consumare regolarmente i legumi assicura un apporto di proteine vegetali e di fibre, sostituendo un “secondo piatto” di carne, per esempio. Accompagnare i pasti principali con una buona porzione di verdure di stagione, preferibilmente a foglia verde ed a km 0, sia cotte che crude, irrorate con il succo di limone (ricco di acido ascorbico) favorente l’assorbimento di Ferro. La fibra favorisce la regolarità intestinale, eliminando scorie, riducendo l’assorbimento di lipidi e assicurando una buona dose di Vitamine.

Assumere giornalmente frutta preferibilmente di stagione, evitando di acquistare frutti che soddisfano la vista del consumatore, ma poco salubri solitamente, troppo perfetti, lucidi, “finti”. Meglio un frutto imperfetto che uno cerato lucido, magari intossicato dai prodotti chimici!

Variamo i cibi, poiché non esiste alimento completo di tutti i principi nutritivi di cui l’organismo ha bisogno.

Un’importanza particolare va all’alimentazione degli anziani, i quali secondo i dati forniti risulterebbero appartenenti alla fascia più a rischio per infezione da Coronavirus, sia per le eventuali complicanze pregresse associate alla debilitazione fisica, all’inappetenza tipica degli stessi, pertanto ad un’alimentazione deficitaria di alimenti pilota per supportare una risposta immunitaria. Essenziali sono i suddetti consigli, oltre ad una corretta idratazione.

Un’altra componente deleteria per il nostro sistema immunitario e per il nostro prezioso microbiota intestinale è lo Stress: aumentando i livelli di cortisolo, di adrenalina e noradrenalina ed il rischio di contrarre malattie infettive ed alterazioni delle normali funzionalità intestinali.

Nel contempo che l’emergenza rientri, sperando presto, ottimizziamo il nostro tempo per praticare, sviluppare degli hobbies costruttivi e distensivi, dando un valore importante alla VITA ed alla nostra Salute.

Dott.ssa Lucy Iacono

Il sorriso e la spontaneità dei bimbi: un motivo in più per combattere e vincere (XXXXVI° pubblicazione)

I bambini della scuola dell'infanzia di Lipari centro (sez.C)

Santo del giorno: Santo Stefano Harding.

Nacque nel 1059, da una nobile famiglia sassone dal nome Harding, a Merriot, nei dintorni di Sherborne, nell'Inghilterra Meridionale. Viaggiò molto e fin dalla più tenera età, fu attratto dalla vita monastica, prese i voti nell'abbazia benedettina di Sherborn.
Dopo l'invasione normanna lasciò la vita monastica trasferendosi in Scozia divenendo uno studioso itinerante. Si trasferì infine nell'abbazia di Molesme in Borgogna, sotto l'abate San Roberto di Molesme .
Stephen Harding fu una delle figure più significative dei primi decenni della storia cistercense viaggò in Francia a Parigi per completare gli studi, e a Roma in un pellegrinaggio penitenziale accompagnato da un giovane chierico, prima di rientrare nella vita monastica a Molesme, per poi partire con i fondatori del Nuovo Monastero di Citeaux. Dal 1108 al 1133, periodo della prima espansione cistercense, prestò servizio come abate e, secondo alcuni, il genio formativo dietro l'Ordine cistercense.
Di ritorno da Roma, verso l'Inghilterra, si fermarono nell'abbazia di Molesme in Borgogna, dove fecero la conoscenza dell'abate benedettino Roberto di Molesme che tentava di riformare lo spirito cluniacense, considerato ormai poco vicino all'ispirazione dello spirito monastico benedettino.
Egli aveva fondato in un clima di particolare austerità proprio a Molesme nel 1075 il monastero: fu questa una caratteristica che attirò l'interesse del giovane Stefano, che decise di fermarsi.
Con il tempo la prosperità economica e le numerose filiazioni dell'abbazia di Molesme allontanarono l'abate Roberto, e altri monaci tra cui Stefano, inducendoli a lasciare Molesme per fondare un nuovo monastero, più vicino ai principi che si erano persi.
Nel 1098, una volta ottenuta l'approvazione dell'arcivescovo di Lione Ugo, Roberto, Alberico e Stefano Harding fondarono un nuovo monastero a Citeaux. Era stato fatto loro dono di un terreno ad opera del visconte Rinaldo di Beaume, si pensa fosse un parente dello stesso Roberto, e aiuti materiali anche da parte del duca di Borgogna, Eudes.
A seguito della partenza del famoso abate Roberto dal monastero di Molesme ci fù in tutta la regione molto scalpore e disonore all'abbazia. Per questo motivo i monaci di Molesme si rivolsero direttamente al papa Urbano II chiedendogli che ordinasse a Roberto di tornare a Molesme come abate.
Nel 1099 Roberto, lasciò Citeaux per tornare definitivamente a Molesme. Gli successe come abate a Citeaux Alberico, che guidò la congrega fino alla sua morte, avvenuta nel 1109. Alla sua morte fu eletto abate Stefano Harding. Fu proprio quest'ultimo che portò una fase di cambiamento al nuovo monastero attraverso la famosa Charta Caritatis, quello che rappresenta uno degli statuti dell'ordine cistercense.
La Cartha Caritatis stabiliva i rapporti tra i diversi monasteri: case-madri e le rispettive filiazioni; tutti gli abati dovevano riunirsi una volta l'anno a Citeaux.
Stefano segui la riforma dei libri liturgici, con la revisione del Graduario, dell'Antifonario e degli Inni. Fu lui che impose la tunica bianca ai nuovi monaci: il segno tangibile della particolare devozione alla Madonna e forse, in antitesi al colore scuro dei benedettini cluniacensi.
Con lui continuò il clima di austerità che era stata una delle caratteristiche originarie data da Roberto di Molesme. Mantenne l'obbligo per i monaci di sostentarsi anche con il loro lavoro manuale e gli edifici del monastero e la chiesa dovevano conservare e testimoniare questo spirito di austerità.
Durante la sua guida, dal 1109 al 1133, ebbe luogo l'ingresso a Citeaux di Bernardo che oltre a portare con sé molti parenti ed amici, diede luogo alla fondazione di un nuovo monastero a Clairvaux

L'opera di San Bernardo diede un impulso decisivo e grandioso al nuovo ordine cistercense, facendolo divenire in breve il più grande ordine monastico del tempo.

Nel 1115 Stefano inviò gli statuti e gli usi del nuovo ordine ad un gruppo di monache che erano a Jully-les-Nonnains, presso Digione, dando inizio al ramo femminile dell'ordine cistercense.

S occupò di stilare la prima storia dell'ordine nello scritto dal titolo Exordium Cisterciensis Coenobii.

Ebbe importante impegni nel rimediare ai contrasti che si verificarono tra le diverse filiazioni. Esausto e infermo si dimise dalla carica di abate nel 1133.

Morì il 28 marzo 1134 a Citeaux, dove fu sepolto nella chiesa abbaziale, accanto al suo predecessore Alberico. Le due tombe furono poi spostate quando si costruì una nuova chiesa.

Alla sua morte l'ordine contava settanta monasteri diffusi in tutta Europa.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Cîteaux in Borgogna, nell’odierna Francia, santo Stefano Harding, abate: giunto da Molesme insieme ad altri monaci, resse questo celebre cenobio, istituendovi i fratelli laici e accogliendo in esso il famoso Bernardo con trenta suoi compagni; fondò dodici monasteri, che vincolò tra loro con la Carta della Carità, affinché non esistesse tra i monaci discordia alcuna e tutti vivessero sotto il medesimo dettame della carità, sotto la stessa regola e secondo consuetudini simili.

Oggi è il 28 marzo. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.

Tramonto su Filicudi, visto da Acquacalda.

venerdì 27 marzo 2020

L'emergenza, le riflessioni...ed il futuro. Non molliamo! (di Saverio Merlino)

Stiamo vivendo una situazione d’emergenza inaspettata ma guai a soffermarci solo sulla negatività del momento che stiamo attraversando.
Ormai da un bel po’ siamo “obbligati”, giustamente, a restare in casa e voglio pensare che, in questa situazione così particolare, non mi è stato rubato o portato via tempo, anzi, mi hanno regalato giorni per gustare quello che il comportamento delle giornate frenetiche spesso non mi ha permesso di vivere con entusiasmo.
Che cosa posso imparare e trasferire da questa vicenda terribile e triste ?
Sicuramente non mi è mancato il tempo su cui riflettere e ho pensato alle cose più belle, alla famiglia, a chi vogliamo bene veramente, a chi non c’è più…alla mamma anziana, che soffre e che non puoi più abbracciare come prima……alla vita, quella fatta ancora di tanti sogni con chi ami da una vita.
Le scuole chiuse, gli studi chiusi ci hanno costretto a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamma e papà con i propri figli, a collegarci in videochiamata, anche più volte al giorno, felice nel vedere i sorrisi dei nipoti che continuano a riempire i tuoi giorni, a mandarci baci a distanza e raccontarci il trascorre della giornata in casa.
Questo lungo tempo trascorso in casa, per chi crede, ed io credo, mi è servito anche per rispondere a questo “nemico invisibile”, che sconfiggeremo, con la universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza. Non molliamo.
Saverio Merlino

Tg webEolie del 27 marzo, conduce Salvatore Sarpi. Per visualizzarlo cliccare sul titolo o sull'immagine

Papa Francesco: Preghiera e Benedizione “Urbi et Orbi”. La diretta si apre cliccando sull'immagine

Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia al 27 marzo, 1.168 attuali positivi, 53 guariti e 39 deceduti. Ricette dematerializzate anche in Sicilia.

Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 11.079.
Di questi sono risultati positivi 1.260, mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.168 persone.
Sono ricoverati 500 pazienti, di cui 75 in terapia intensiva, mentre 668 sono in isolamento domiciliare, 53 guariti e 39 deceduti.
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.


Coronavirus: ricette dematerializzate anche in Sicilia
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Ricette mediche on line per contrastare ulteriormente la diffusione del contagio da Covid-19. È una delle misure adottate dall'assessorato regionale alla Salute per limitare il più possibile gli spostamenti nell'Isola. Anche in Sicilia, quindi, si potrà chiedere al medico il rilascio del promemoria digitale, ovvero il numero di ricetta elettronica, che sarà trasmesso attraverso un allegato al messaggio di posta elettronica certificata (pec) od ordinaria (peo). In alternativa, il numero potrà essere comunicato attraverso sms o altre applicazioni di messaggistica; oppure tramite comunicazione telefonica. Il medico prescrittore dovrà apporre sul promemoria la dizione “DPC” (distribuzione per conto) e non potrà prescrivere nella stessa ricetta farmaci in DPC e farmaci in convenzione.
Il farmacista acquisirà dall’assistito il numero di ricetta elettronica e il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria, quindi procederà alla presa in carico della prescrizione sul Sistema Ts, cioè il software adoperato per visualizzare la prescrizione medica ed eventualmente alla stampa del promemoria.
Il farmacista così gestirà la prescrizione con le stesse modalità attualmente in uso per la ricetta rossa, fermo restando la successiva trasmissione al sistema TS ed apporrà, ad erogazione avvenuta, sul promemoria le fustelle relative ai farmaci erogati, chiudendo la ricetta.

Via Crucis dalla Chiesa di San Giuseppe (Lipari) di Don Giuseppe Mirabito. Per visualizzare cliccare sulla foto o sul titolo

Coronavirus: diventano venti i laboratori per i tamponi.

Da domani saranno complessivamente venti i laboratori siciliani destinati all'emergenza Coronavirus. Ai dodici già operativi in tutto il territorio regionale se ne aggiungono, infatti, altri otto (pubblici e privati) che saranno chiamati a effettuare le analisi sui tamponi. Quelli privati sono stati selezionati da una commissione sulla base dell'avviso pubblico dell'assessorato regionale della Salute e rispondono ai criteri previsti dalle disposizioni dell'Istituto superiore di sanità. Altre strutture sono in corso di autorizzazione.
Tra i 'nuovi' laboratori pubblici quelli dell'Istituto zooprofilattico a Palermo e dell'ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento. Ma, nel capoluogo, ci sono anche l'Ismett e il Buccheri La Ferla. Altre strutture autorizzate sono state individuate in provincia di Catania e Siracusa.
La misura rientra nell'ambito delle azioni di prevenzione e contrasto stabilite dal governo regionale. In particolare, l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci dello scorso 20 marzo ha previsto la realizzazione dei tamponi rinofaringei per il personale sanitario, per coloro che sono sottoposti alla quarantena obbligatoria perchè rientrati in Sicilia e per i positivi al Coronavirus in isolamento domiciliare.
I laboratori pubblici già autorizzati e operativi sono a: Caltanissetta, Catania, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Marsala.

ASP Messina, continuano gli acquisti di Dispositivi di Protezione (DPI). rifornito l'Ospedale di Barcellona PG

Continuano gli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuali (DPI) per gli ospedali gestiti dall'Azienda Sanitaria di Messina; con diverse delibere firmate oggi saranno a breve recapitati alla farmacia centrale per essere successivamente distribuiti:
50.000 mascherine chirurgiche triplo strato;
620 kit di occhiali protettivi;
1900 tute monouso in Tyvek.
Sempre oggi l'Ospedale di Barcellona PG, Covid Hospital presso cui sono stati ricoverati 24 pazienti provenienti dalla Casa di Riposo "Come d'Incanto" è stato rifornito di 150 mascherine FFP2, di 1000 mascherine chirurgiche, di 100 calzari monouso e di 100 visiere.
L'ASP di Messina dopo avere fornito mercoledì alla protezione civile comunale, nella persona dell'Assessore Massimiliano Minutoli, alcuni kit completi di dispositivi di protezione individuale per la gestione degli interventi effettuati presso la stessa casa di riposo, fornirà oggi tramite la propria farmacia centrale i DPI per la gestione dell'emergenza presso la Casa di Cura "Cristo Re".

MODALITA’ DI ACCESSO AL “PPI” (punto di primo intervento pediatrico)

(COMUNICATO) SI COMUNICA CHE IL PPI, DA SABATO 28/03/2020 E PER LE SETTIMANE SUCCESSIVE, E’ STATO SPOSTATO DAI LOCALI DELL’OSPEDALE E TRASFERITO IN VIA S.GIORGIO (CAPANNONI PRESSO CENTRO DI VACCINAZIONE). 
IL SERVIZIO SARA’ FRUIBILE SABATO E DOMENICA DALLE ORE 10:00 ALLE 20:00 
L’accesso all’ambulatorio sarà permesso solo per casi di ESTREMA URGENZA previo contatto telefonico ai numeri: 
090/9885313 (TEMPORANEO)
090/9885929(PER TRASFERIMENTO DI CHIAMATA)
IL PPI SARA’ APERTO:  TUTTI I SABATI E DOMENICHE DALLE : 10:00 ALLE 20:00





Buon Compleanno!

Auguri a Sandro Saccheri, Rossella Profilio, Simona Paino, Anna Maria Riitano, Giuseppina Castrogiovanni, Habiba Jamila, Kevin Mollica, Silvia Merlino, Peppe Munafo'

E' deceduto Giuseppe Virgona.

Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
Eolienews partecipa al dolore dei suoi cari e porge sentite condoglianze

Eolienews si ferma per trenta minuti.

Oggi alle 11, in coincidenza con la benedizione e l'ultimo saluto al dottor Gino Spadaro, Eolienews si fermerà per una trentina di minuti, in segno di rispetto.

Il sorriso e la spontaneità dei bimbi: un motivo in più per combattere e vincere (XXXXV° pubblicazione)

Sofia Cesario

LIBERTY LINES, LETTERA AI PASSEGGERI : "UNITI" PIU' FORTI DI PRIMA


Gentili passeggeri,
lo sappiamo tutti, i momenti difficili si affrontano e si superano. Non sarà semplice e sicuramente occorrerà una forte dose di responsabilità da parte di tutti. Noi di Liberty Lines stiamo già facendo la nostra parte, in prima linea dal primo giorno per servire al meglio tutti voi.

La nostra compagnia, per sua stessa natura è fatta per UNIRE.
Uniamo punti su una mappa, uniamo stati, isole, uniamo singole persone o piccole e grandi comunità. Lo abbiamo sempre fatto con impegno e grande spirito di unità e continueremo a farlo sempre “a stretto contatto” con le persone che viaggiano attraverso le nostre linee, perché crediamo che il rapporto umano sia alla base di un buon servizio. Un contatto che oggi manca a causa di un’emergenza che ha colpito tutto il mondo e che inevitabilmente cambierà ognuno di noi.

Ma la passione e le attenzioni verso i nostri passeggeri non possono mai venir meno. Su tutti i biglietti acquistati entro il 30 Aprile non verrà applicata alcuna penale in caso di rinuncia o variazione del viaggio e soprattutto, al fine di tutelare la salute di chi viaggia con noi e del nostro Staff, Liberty Lines ha attivato misure di contenimento per contrastare la diffusione del Coronavirus attenendosi alle disposizioni emanate dai Ministeri competenti:

  • Disponiamo la pulizia giornaliera dei locali e di tutte le superfici delle Unità Navali;
  • Assicuriamo la ventilazione degli ambienti;
  • Provvediamo alla distribuzione a bordo di dispenser con disinfettante per le mani;
  • Forniamo al Personale di bordo tutte le informative in materia di prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Invitiamo dunque i Passeggeri ad attenersi scrupolosamente al mantenimento della distanza tra le persone di almeno un metro per evitare assembramento sia nelle aree portuali, adiacenti all’imbarco che all’interno delle unità navali.
Per ulteriori informazioni, potete scaricare l’informativa del Ministero della Salute e il DPCM del 09 Marzo 2020 e relative ordinanze sul nostro sito, cliccando
QUI.

Nelle attuali condizioni di crisi, noi di Liberty Lines ricopriamo ancora di più un’importante funzione sociale per il paese, assicurando ai nostri passeggeri i servizi di trasporto minimi essenziali (link). Anche per questo motivo ringraziamo tutti i nostri collaboratori e dipendenti, che mai come adesso stanno dimostrando di essere una grande famiglia, continuando a lavorare con dedizione e attaccamento all’azienda, nonostante lo stato d’animo attuale non può essere quello da sempre rappresentato dai nostri sorrisi.

Con uno spirito di grande determinazione e di speranza ci auguriamo, infine, che questa emergenza possa risolversi nel migliore dei modi. Siamo sicuri che, facendo ognuno la propria parte, questo momento difficile passerà in breve tempo permettendoci di tornare tutti ancora più forti di prima.

La storia del Crocifisso che salvò Roma dalla peste e che oggi sarà in piazza San Pietro per la preghiera delle 18

(di Antonio Diomede) Nel 1519 un incendio, nella notte, distrugge completamente una Chiesa in Via del Corso, a Roma, intitolata a San Marcello. 
Il mattino seguente l’intero edificio è ridotto in macerie ma fra le rovine emerge integro il Crocifisso dell’altare maggiore, ai piedi del quale arde ancora una piccola lampada ad olio. 
Tre anni dopo l’incendio, Roma viene colpita dalla “Grande Peste”. Il popolo porta il Crocifisso in processione, riuscendo a vincere anche i divieti delle autorità, comprensibilmente preoccupate per il diffondersi del contagio. 
Il Crocifisso viene prelevato e portato per le vie di Roma verso la basilica di San Pietro. 
La processione dura per 16 giorni: dal 4 al 20 agosto del 1522. 
Man mano che si procede, la peste dà segni di regressione, e dunque ogni quartiere cerca di trattenere il Crocifisso il più a lungo possibile. 
Al termine, al momento del rientro in chiesa, la peste è del tutto cessata. Questa è la storia. 
Veniamo ai giorni nostri.... e’ di questi giorni la foto apparsa ovunque di Papa Francesco che si reca a piedi nella Chiesa di via del Corso per pregare ai piedi del Crocefisso. Un pellegrinaggio solitario che commuove e scuote gli animi del mondo intero, salvo qualche battuta imbecille dello stupidino di turno che ancora una volta ha dato così risalto alla sua pochezza.
QUEL CROCEFISSO MIRACOLOSO HA LASCIATO LA CHIESA DI SAN MARCELLO PER ESSERE IN PIAZZA SAN PIETRO PER LA PREGHIERA DI OGGI ALLE 18. 

Il Santo Padre concederà l’indulgenza plenaria a tutto il mondo e, si legge in una nota della sala stampa della Santa Sede, in questo tempo di emergenza per l’umanità, inviterà i cattolici a unirsi spiritualmente in preghiera con lui. 
Abbiamo cantato a squarciagola dai balconi, ci siamo sbracciati alle finestre, i più temerari sono saliti fin sopra i terrazzi... abbiamo organizzato flash mob, sventolato tricolori, sbatacchiato i coperchi delle pentole, suonato chitarre, batterie, violini, pifferi e perfino cornamuse.
Uniamoci alla preghiera del Papa adesso.
"Chi non lo sa fare stia pure in silenzio. Il desiderio di pregare e’ già preghiera.
Ma chi lo sa fare e non mai smesso di farlo, che preghi ancora più forte!!
E che arrivi davvero da qualche parte questa preghiera"....Geraldine Schwarz

Oggi alle 15 su Eolienews il pio esercizio della Via Crucis dalla Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe in Lipari
Alle 18, sempre oggi, ci collegheremo con piazza San Pietro a Roma per la preghiera del Papa. Santo Padre che ha disposto di portare in piazza il Crocifisso che liberò Roma dalla peste.

giovedì 26 marzo 2020

Coronavirus: Musumeci, rischiamo di combattere guerra con le fionde.

«Se Roma non ci ascolta corriamo il rischio di combattere una guerra con le fionde. Abbiamo chiesto 362 aspiratori elettrici e ce ne hanno consegnati zero. Cinquecentomila kit diagnostici, consegnati zero. Ventilatori elettrici, richiesti 416 e consegnati zero. Mascherine ffp2 e ffp3 richieste 5,2 milioni, consegnate 41.560. Mascherine chirurgiche richieste 13 milioni, consegnate 170mila. Guanti sterili richiesti 53milioni, consegnati 82mila».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo questo pomeriggio su Canale 5 alla trasmissione Pomeriggio Cinque di Barbara D'Urso.

«Noi possiamo emettere tutte le ordinanze che vogliamo e il governo puoi emettere tutti i decreti che vuole - ha aggiunto il governatore - ma se non c'è la sufficiente forza per fare i controlli, con le sanzioni conseguenti per chi non rispetta le norme, non abbiamo fatto niente. La Sicilia ha bisogno di avere i militari in gran numero. Io ho chiesto l'intervento dell'Esercito e mi hanno dato purtroppo solo qualche centinaio di uomini, ma non bastano perché serve una mobilitazione generale. Finora noi ci siamo salvati dalla grande ondata, anche se deve ancora arrivare».

«Noi abbiamo immaginato un picco di 7mila contagiati - ha proseguito Musumeci - quindi il massimo che si possa immaginare in una condizione di dilagante epidemia con 2.800 posti letto per gli ospedalizzati, cioè positivi che non avranno bisogno di andare in terapia intensiva, e con 600 posti di rianimazione (oggi ne abbiamo ricoverati 68). Ma qualunque sforzo previsionale di programmazione per un Piano di contrasto publico e privato già attivato è vano se combattiamo una guerra con le fionde. Io continuo a chiedere materiale per poter attrezzare i nostri ospedali aperti e quelli da aprire, ma da Roma non rispondono. Se lo Stato non è presente in periferia anche attraverso queste iniziative la gente perde la fiducia».

Tg webEolie del 26 marzo. Per visualizzarlo cliccare sul titolo o sull'immagine

Accadde alle Eolie: 26 marzo 1930


Vi ricordiamo che alle 19 e 30 trasmetteremo l'odierna edizione del tg webEolie.
Il nostro tg web vi ricordiamo, infine, viene trasmesso, ogni giorno, dal lunedì al venerdì alle 19 e 30. Il sabato in edizione flash. Eventi particolari possono, comunque, comportare delle variazioni

ASP Messina, aumentano i posti per malati Covid-19 all'Ospedale di Barcellona.

L'A.S.P. di Messina per fronteggiare meglio l'emergenza Coronavirus e venire incontro alle esigenze del territorio provinciale, di concerto con l'Assessore Regionale Ruggero Razza presente oggi a Messina per monitorare l'attività sanitaria, ha deciso di ampliare la dotazione di posti letto Covid-19 dedicati presso l'Ospedale di Barcellona PG; dai settanta previsti saranno portati in 48 ore a 80.
Inoltre presso lo stesso nosocomio della città del Longano saranno portati a dieci i posti di terapia intensiva per dare cure ai malati più gravi.
"Ringrazio - dice il direttore generale Paolo La Paglia - tutti i medici, gli infermieri il personale O.S.S. e gli Ausiliari del Presidio di Barcellona per l'abnegazione e lo spirito di servizio con il quale si sono immediatamente fatti carico dei ricoveri e dell'assistenza dei malati contagiati; colgo l'occasione per ringraziare anche tutto il personale sanitario dell'Ospedale di Milazzo che si è fatto carico dell'attività sanitaria prima gestita dal presidio di Barcellona, e i Sindaci e tutta la popolazione del distretto di Barcellona per la preziosa condivisione".
L'A.S.P. di Messina ha inoltre oggi stipulato una convenzione con l'hotel Europa sito nella zona di Tremestieri a Messina per potere alloggiare in isolamento i soggetti Covid-19 paucisintomatici che non necessitano di assistenza ospedaliera; inoltre sono stati acquistati dalla ditta fornitrice altri 30.000 tamponi per potere sottoporre ad analisi i soggetti sospetti di contagio.

CAMBIA ANCORA IL MODULO PER L'AUTOCERTIFICAZIONE. ED ANCORA UN AVVISO PUBBLICO DEL COMUNE DI LIPARI AGLI ESERCENTI GENERI ALIMENTARI E DI PRIMA NECESSITA’

AVVISO PUBBLICO DEL COMUNE DI LIPARI
AGLI ESERCENTI GENERI ALIMENTARI E DI PRIMA NECESSITA’
ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER L' ACCETTAZIONE DEI BUONI SPESA PER L'ACQUISTO DI BENI DI PRIMA NECESSITA’, RILASCIATI DALLA CARITAS DI LIPARI, PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’.
IL COMUNE DI LIPARI

In considerazione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19, tenuto conto delle criticità d’ordine economico e sociale correlate, con l’obiettivo di sostenere i bisogni essenziali attraverso fornitura di generi alimentari, in alternativa a forme di sostegno economico che potrebbero essere utilizzati in modo improprio, per cittadini che si trovano in difficoltà economiche, concorrendo al miglioramento della qualità della vita, attraverso servizi tesi al superamento dello stato di disagio e di bisogno, attraverso il supporto logistico della Caritas di Lipari,
INVITA
Gli esercenti di attività del settore “alimentare” e di “generi di prima necessità” operanti nel Comune di Lipari a volere manifestare il proprio interesse all’accettazione di Buoni Spesa per l'acquisto di alimenti e/o beni di prima necessità in favore di cittadini e/o nuclei familiari in situazione di grave disagio economico, attraverso l’istituzione di punti di raccolta fondi presso i propri esercizi, in raccordo con la Caritas di Lipari
Gli esercizi commerciali interessati all’iniziativa sono invitati a manifestare il proprio interesse tramite comunicazione da inviare ENTRO LE ORE 13 DI VENERDI’ 27 MARZO 2020 all’indirizzo di posta elettronica gabsind@comunelipari.it.
Il presente avviso pubblicato sul sito istituzionale dell'Ente è da intendersi finalizzato a promuovere la
presente iniziativa e alla ricezione di manifestazioni di interesse per favorire la partecipazione e
consultazione del maggior numero di punti vendita potenzialmente interessati.
Le informazioni su modalità di accesso e contatti relativi all'iniziativa, che seguiranno al presente avviso, saranno rese note con successiva comunicazione.

Il Sindaco
Marco Giorgianni

Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia al 26 marzo: 1.095 attuali positivi, 36 guariti 33 deceduti.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 26 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 9.658. Di questi sono risultati positivi 1.164 (170 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.095 persone (+159 rispetto a ieri).
Sono ricoverati 414 pazienti, di cui 68 in terapia intensiva, mentre 681 sono in isolamento domiciliare, 36 guariti e 33 deceduti (1 ad Agrigento, 2 a Caltanissetta, Palermo e Siracusa, 4 a Messina, 6 a Enna e 16 a Catania).
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Buon Compleanno!

Auguri a Salvatore Li Donni, Domenico Emanuele Rosi, Samanta Pontillo, Salvatore Greco, Claudio La Greca, Alessandra Cerullo, Santina Gullo, Adolfo Bonica, Palmina Spinella, Fabio Tarantelli, Filippo Di Franco, Salvatore Galletta, Felice Vitagliana, Christian Iacono, Sarah Musto

La Santa Messa di oggi 26 marzo da Santa Marta con Papa Francesco

Verso la Cattedrale e la preghiera all'altare del Patrono (di Mons Gaetano Sardella)

Il cordoglio delle famiglie Subba e Ziino per la scomparsa del dottore Spadaro.

Con la dipartita del dottore Giovanni Spadaro gli eoliani hanno perso l’uomo simbolo della sanità eoliana.
Gino (così era conosciuto) ha dedicato la sua intensa attività professionale per la tutela della salute degli abitanti e dei turisti delle nostre isole.
Quando giunse a Lipari capì, chiaramente, quali erano i bisogni sanitari degli isolani. Nel tempo, con la collaborazione del compianto dottore Ciccino Sipione e del dottore Gianni Iacolino, riuscì a trasformare la semplice infermeria in un vero ospedale con quattro reparti e vari servizi (dialisi, camera iperbarica ecc.).
La sua specializzazione era la chirurgia ma non esitò a svolgere, per lungo tempo e con successo, le funzioni di ginecologo, ortopedico ecc.
E’ stato uno splendido modello di impegno, di operosità e di umanità.
Con i pazienti e con qualsiasi interlocutore si poneva sempre con modestia e semplicità.
Andandosene ha lasciato nelle Eolie un vuoto che solo il ricordo può aiutare, in parte, a riempire.
Grazie Gino, Ti salutiamo con affetto e riconoscenza.
Adriana, Peppuccio, Daniela e Francesco Subba.


Con la scomparsa del dott. Gino Spadaro, con il quale ho condiviso un leale percorso politico – amministrativo, va via una persona perbene, un medico di grande spessore e professionalità a cui tutta la comunità deve essere grata.
Incontrarsi era una grande e reciproca gioia, un inno alla vita che ci aveva dato tanto.
Rimane per tutti, un simbolo di impegno ed umanità.
Questo il mio ricordo, Carissimo Gino. Ai suoi cari, con in in testa la gentile Sig.ra Rosanna, un caloroso, sentito e commosso abbraccio.
Giuseppe Ziino e famiglia

#APARTBUTTOGHETER con le atlete dell'ASD Twirling di Lipari (quarta pubblicazione di 4)

La Federazione Italiana Twirling ha lanciato un # per tutte le associazioni di twirling.
L'hastag è #APARTBUTTOGHETER
All'iniziativa ha aderito anche l'ASD Twirling di Lipari. Giornalmente abbiamo una delle quattro foto (quella di oggi è l'ultima) che ritraggono le atlete liparesi.

Lipari, doppio intervento dei vigili del fuoco a Mendolita.


Vigili del fuoco al lavoro nella notte per fronteggiare l'incendio di un quadro elettrico in un condomio, ubicato in località Mendolita a Lipari. L'intervento tempestivo ha evitato che si potessero verificare danni di una certa consistenza.
Qualche ora fa i pompieri sono intervenuti, sempre nella medesima località, per rimuovere un ramo pericolante. 

Maltempo seri danni a Canneto e Sottomonastero. In corso sopralluogo. Articolo con 5 foto.

 Il mare in tempesta che, come abbiamo anticipato stamane in un nostro post, da due giorni non consente alcun collegamento e ha "aggredito" le aree più esposte, ha causato, a Lipari, seri danni nel porto di Sottomonastero, nell'approdo e sul lungomare di Canneto. 
Nel momento in cui scriviamo sono in corso i sopralluoghi, da parte del dirigente architetto Mirko Ficarra, del capo area geometra Placido Sulfaro e di tecnici della Protezione civile comunale, per verificare la portata dei danni e per predisporre gli interventi - urgenti possibili.   

Il sorriso e la spontaneità dei bimbi: un motivo in più per combattere e vincere (XXXXIV° pubblicazione)

Sara Pavone

E' nata Alessandra Lucia Pianges.

E' venuta alla luce stamane a Bergamo
Alessandra Lucia Pianges,
figlia di Tony e Adelaide Barile.
Felicitazioni per i genitori, i nonni e i parenti tutti. 
Alla piccola l'augurio di ogni bene.

Stress lavoro-correlato ai tempi del CoVid-19 (a cura della dott.ssa Federica Addamo, Tecnico della Prevenzione negli Ambienti e nei Luoghi di Lavoro

L’emergenza CoVid-19 sta mettendo a dura prova tutta la Nazione, l’isolamento e lo sradicamento da ciò che chiamiamo quotidianità causano inevitabilmente stress.
Altrettanto preoccupante è la condizione di coloro che, invece, continuano a lavorare negli esercizi pubblici e commerciali con la consapevolezza e la paura di poter essere contagiati. Nel mio excursus approfondirò la tematica dello stress, soprattutto quello correlato alle attività lavorative.

Cos’è lo stress? Quali sono i suoi sintomi?
Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro. [1]
Si tratta, precisamente, di una sindrome generale di adattamento (SGA) atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno in seguito a fattori di stress (stressors).
Le alterazioni dell'equilibrio interno possono avvenire a livello endocrino, umorale, organico e biologico.
La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie. Quello acuto, che si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato; quello cronico, cioè quando lo stimolo è di lunga durata.
Oltre alla durata, è importante anche la natura dello stressor. Possiamo avere stressor benefici, detti eustress, che danno tono e vitalità all’organismo. Ma anche stressor nocivi, detti distress, che possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie.

I sintomi da stress possono essere suddivisi in quattro categorie:
·         Fisici: mal di testa, mal di schiena, indigestione, collo e spalle tese, mal di stomaco, tachicardia, sudorazione delle mani, agitazione e irrequietezza, stanchezza, vertigini, insonnia, perdita di appetito;

·         Comportamentali: digrignare i denti, attitudine alla prepotenza, aumento del consumo di alcolici, fame nervosa, impossibilità di portare a termine semplici mansioni, attitudine a criticare gli altri;

·         Emozionali: nervosismo, ansia, rabbia, crisi di pianto, senso di solitudine, tensione, sentirsi impotenti a cambiare le cose, essere facilmente agitati o sconvolti;

[1] Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato del 2004.

·         Cognitivi: mancanza di creatività, perdita di memoria, problemi a pensare in maniera chiara, senso di preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo, impossibilità nel prendere decisioni.
I disturbi psicosomatici più comuni legati allo stress sono: asma bronchiale, ipertensione arteriosa, colite, eczema cutaneo, alopecia psicogena, ulcera gastro-duodenale.

Stress lavoro-correlato e burnout
L’attuale quadro normativo di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, costituito dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., ha specificamente individuato lo stress lavoro-correlato (SLC) come uno dei rischi oggetto di valutazione e di conseguente adeguata gestione. Recependo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004, ha specificato, con l’Art. 28, l’obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato e, di conseguenza, quello relativo alla gestione dello stesso da parte del datore di lavoro.
Lo stress legato all’attività lavorativa può essere provocato da rischi psicosociali, quali la progettazione, l’organizzazione e la gestione del lavoro, nonché da problemi come le vessazioni e la violenza sul lavoro, ma anche da rischi fisici come la rumorosità e la temperatura. È doveroso aggiungere all’elenco dei rischi psicosociali quelli dati da situazioni emergenziali, come quella che stiamo vivendo.
È dimostrato che lo stress, riducendo la capacità di elaborazione mentale, induca ad errori umani di vario tipo: errori a livello d’intenzione (Es. a causa della stanchezza non viene eseguita una procedura); errori per improprietà esecutive, mancanza di coordinamento nella priorità tra le azioni; errori a livello di controllo per cui si manifesterà un deficit di memoria nella sequenza delle operazioni da compiere.
L’operatore stressato rende meno, può commettere errori, è più esposto ad infortuni, è più conflittuale, teme l’innovazione e può entrare nell’area di rischio psicosomatico.
Tale situazione si ripercuote inevitabilmente sull’intera organizzazione con effetti negativi: riduzione della produttività e della qualità del lavoro, aumento della conflittualità, diminuzione del senso di appartenenza, mancato rispetto delle regole o irrigidimento per il loro rispetto, elevato assenteismo e turn over, clima di insoddisfazione, ricerca continua di capri espiatori, aumento degli infortuni.
Dinamiche come queste se non gestite, possono alla lunga condurre a una sindrome definita “sindrome del burnout”.
Ai fini della tutela della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, la rilevazione dei livelli di stress lavoro-correlato diventa ulteriormente fondamentale per prevenire l'insorgenza di questa disfunzione organizzativa.
Il burnout si riferisce alle helping profession, ovvero tutte quelle professioni (medici, infermieri, psicologi, psicoterapeuti, operatori socio-assistenziali, insegnanti) in cui la relazione con l'altro è la parte fondamentale del lavoro, che oltre a richiedere competenze tecniche si caratterizza per un forte coinvolgimento emotivo del lavoratore con il proprio “cliente”.
Secondo Cherniss (1980) il burnout è il culmine di un processo stressogeno che si articola in tre fasi:
     Percezione della situazione stressante: il soggetto sente un disagio che è causato dalla differenza tra risorse personali e richieste ambientali;
     Emotività negativa: il soggetto sperimenta un disagio emotivo caratterizzato da tensione e ansia;
     Coping: il soggetto di fronte ad una situazione stressante evita il problema attraverso il disimpegno e il distacco emotivo.
  
L’emergenza sociale CoVid-19
È naturale essere stressati in questo periodo difficile, come abbiamo visto, ed è imperativo cercare di affrontarlo in maniera positiva, cercando di reinventarsi e di occupare il tempo in maniera costruttiva. È questo il momento di approfondire le nostre conoscenze e, perché no, imparare qualcosa di nuovo.
Gli esercizi commerciali e pubblici, come sappiamo, sono aperti e gli operatori lavorano in condizioni di forte stress e pressione dati sia dall’aumento della mole di lavoro sia dalla paura del contagio, essendo maggiormente esposti rispetto a coloro che sono costretti a rimanere in casa.
Gli operatori sanitari, tra tutti, hanno una maggior probabilità di sviluppare patologie stress lavoro-correlate e burnout in quanto lavorano a stretto contatto con la sofferenza, affrontano turni massacranti e, ovviamente, rientrano nella categoria a maggior rischio di contagio da CoVid-19.

Bibliografia
Massimo Servadio, “Le disfunzioni organizzative: stress lavoro correlato, mobbing, burnout”; 2017.

Commissione delle Comunità Europee. Comunicazione della commissione. Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002 - 2006. Bruxelles; 2002.
Commissione delle Comunità Europee. Migliorare la qualità e la produttività sul luogo di lavoro: strategia comunitaria 2007 - 2012 per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Bruxelles; 2007.
Inail. Indagine nazionale sulla salute e sicurezza sul Lavoro. Milano: Inail; 2014

Santo del giorno: Sant' Emanuele.

La fama e anche la bellezza del nome di Emanuele non è legata ad un Santo, ma allo stesso Salvatore. Leggiamo infatti il Vangelo di Matteo, che dice, parlando della nascita del Bambino di Betlemme: « Tutto ciò avvenne affinché s'adempisse quanto aveva detto il Signore a mezzo del Profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio, che sarà detto Emanuele ».

Il Profeta, a cui si richiama San Matteo, è il Profeta Isaia, il quale con queste parole luminose annunzia la venuta dei tempi nuovi e di colui che saprà « rigettare il male e scegliere il bene».

Ma che cosa vuol dire Emanuele? Lo ha chiarito lo stesso San Matteo: vuol dire « Dio è con noi ». E perciò l'attributo tipico, completo e consolante del Messia, cioè del vero inviato da Dio per la salvezza del suo popolo.

Veramente, in ebraico tale termine suona Immanuel. I Settanta, nella loro versione della Bibbia, l'hanno trasformato in parola greca, modificandone leggermente il suono, traducendo cioè Emmanuel. E come Emanuele è diventato per i cristiani nome proprio, come altri attributi di Gesù. «Emmanuele » è infatti il titolo glorioso di Gesù soprattutto nella sua Resurrezione, nell'avvenimento che suggella e prova come « Dio sia con lui », e anche « con noi », con il popolo cioè dei redenti da quella Redenzione e dei credenti in quella Resurrezione.

Perciò, più o meno consapevolmente, i genitori che impongono ad un figlio il nome di Emanuele, o ad una figlia quello di Emanuela, più che richiamarsi alla devozione di un Santo particolare, onorano Gesù con uno dei suoi più belli attributi, come accade anche per i nomi di Salvatore e di Crocifisso.

Nonostante ciò, esiste anche un Sant'Emanuele, che la Chiesa festeggia oggi insieme con Sabino, Quadrato e Teodosio, in un gruppo di quaranta Martiri d'epoca incerta. La loro storia è presto detta. Pare che fossero originari dell'Oriente, e in tempi di persecuzione, il primo di essi, Quadrato, che era Vescovo, venne allontanato dalla sua diocesi e diffidato di proseguire la sua opera. Egli seguitò però a predicare, a battezzare, ad assistere i fedeli, fino a che non venne catturato e condannato a morte.

Dietro il suo esempio, altri 39 cristiani, uomini e donne, giovani e vecchi, ricchi e poveri, si presentarono al governatore della provincia dichiarando la loro fede. Furono tormentati nella speranza di vederli apostatare, e poiché nessuno cedette, tutti furono messi a morte.

Anche negli antichi menologi greci, Emanuele viene talvolta chiamato Manuele o Manuel, diminutivo che è restato molto diffuso, specialmente in Spagna: tanto da apparire, ormai, come un nome tipicamente spagnolo.

MARTIROLOGIO ROMANO. In Anatolia, nell’odierna Turchia, santi Emanuele, Sabino, Codrato e Teodosio, martiri.

Eolie ancora isolate e Canneto in difficoltà.

Le Eolie continuano a restare "ostaggio" del vento e del mare in tempesta e si apprestano a vivere il secondo giorno d'isolamento.
A Canneto, nello notte, il mare ha, a più riprese, superato il muraglione (vedi foto a destra di Virginia La Greca) e stamane ampi tratti del lungomare, sino a Calandra, risultano allagati e pieni di detriti.
In alcuni punti difficile, se non impossibile, la circolazione dei pochi mezzi in movimento, tra cui quelli di linea. 

mercoledì 25 marzo 2020

L'approfondimento: Comunicazione del sindaco Arabia del 25 marzo

L'approfondimento: Intervento del 25 marzo del sindaco Giorgianni e dell'assessore De Luca

Il cordoglio del Circolo Pensionati "Gisabella" per la scomparsa del dottor Spadaro

Il Presidente, il Direttivo e tutti Soci del Circolo Pensionati ”Gisabella’’ di Lipari, commossi, si associano al dolore della Famiglia Spadaro per la scomparsa del Dott. Gino, socio Fondatore del Circolo.

Filicudi. Libri a scuola, ci pensano i carabinieri. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 25.03.20


Tg webEolie edizione serale del 25 .03.20 a cura di Salvatore Sarpi

Coronavirus: via libera a Cassa integrazione in deroga per aziende siciliane

C’è l’accordo regionale sulla Cassa integrazione in deroga. E’ stato raggiunto, questo pomeriggio, dopo alcuni incontri propedeutici effettuati nei giorni scorsi, al termine di una riunione, in videoconferenza, convocata dall’assessore regionale del Lavoro, Antonio Scavone con l’Inps, l’Anpal e i rappresentanti delle forze sociali, datoriali, del mondo delle professioni e del terzo settore più rappresentative.
«Un risultato soddisfacente - ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - che permette, grazie a procedure più semplificate e concertate con tutti gli interessati, di accelerare la corresponsione di un sostegno al reddito ai lavoratori sospesi e a rischio di espulsione dai processi produttivi a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Tra le novità più significative l’accesso alla Cassa integrazione degli operatori del Terzo settore».
I datori di lavoro che hanno sospeso la propria attività potranno richiedere trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga per la durata della sospensione del rapporto di lavoro. A beneficiare del sussidio i lavoratori subordinati – anche i pescatori delle acque interne – esclusi i dirigenti e i lavoratori domestici. Il trattamento di Cigd, limitatamente ai lavoratori del settore agricolo per le ore di riduzione o sospensione delle attività, è equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola. Limitatamente ai lavoratori del settore pesca si farà riferimento alle ore non lavorate o alle giornate di mancata pesca. I periodi per i quali verrà richiesto il trattamento in deroga potranno essere anche non continuativi.
«Il trattamento può essere riconosciuto – spiega l'assessore Scavone - per un massimo di nove settimane, a decorrere dal 23 febbraio e limitatamente ai dipendenti già in forza a quella data . Eventuali maggiori periodi dovranno essere autorizzati dal governo nazionale».