Ormai da un bel po’ siamo “obbligati”, giustamente, a restare in casa e voglio pensare che, in questa situazione così particolare, non mi è stato rubato o portato via tempo, anzi, mi hanno regalato giorni per gustare quello che il comportamento delle giornate frenetiche spesso non mi ha permesso di vivere con entusiasmo.
Che cosa posso imparare e trasferire da questa vicenda terribile e triste ?
Sicuramente non mi è mancato il tempo su cui riflettere e ho pensato alle cose più belle, alla famiglia, a chi vogliamo bene veramente, a chi non c’è più…alla mamma anziana, che soffre e che non puoi più abbracciare come prima……alla vita, quella fatta ancora di tanti sogni con chi ami da una vita.
Le scuole chiuse, gli studi chiusi ci hanno costretto a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamma e papà con i propri figli, a collegarci in videochiamata, anche più volte al giorno, felice nel vedere i sorrisi dei nipoti che continuano a riempire i tuoi giorni, a mandarci baci a distanza e raccontarci il trascorre della giornata in casa.
Questo lungo tempo trascorso in casa, per chi crede, ed io credo, mi è servito anche per rispondere a questo “nemico invisibile”, che sconfiggeremo, con la universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza. Non molliamo.
Saverio Merlino
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