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sabato 14 gennaio 2017

Polo di sviluppo nella Valle del Mela. Merlino "Lipari deve interloquire con investitore indiano...non stare a guardare"

Con serenità e sicuramente lontano dal voler contribuire a sollevare inutili polemiche non comprendo perché si dà l’impressione che si abbia poco interesse o addirittura ci si vuole tirare fuori da questa riflessione corale aperta intorno alla proposta dell’ imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra di volere investire nella zona Milazzo, Eolie, Nebrodi, realizzando un polo di sviluppo di ampio respiro con un aeroporto internazionale che metta il territorio in collegamento con il resto del mondo ed in particolare con le economie emergenti del sud Asia.
Non si tratta solo dell’aeroporto ma molto di più, come ho appena scritto: promuovere un polo di sviluppo che metta in rete le potenzialità di un’area, possibilmente ampliando gli effetti virtuosi a tutta la Sicilia.
Si tratta di vedere se collaborando riusciamo a destagionalizzare il turismo, a promuovere una economia produttiva (agricoltura, allevamento, pesca e loro trasformazioni e commercializzazioni) che si affianchi al turismo e permetta di andare oltre la monocultura.
Si tratta di verificare se Eolie, Nebrodi e Milazzo siano condannati a farsi la concorrenza per catturare nelle poche settimane estive spezzoni di flussi turistici più o meno occasionali o riescono a fare sistema, sfruttando a beneficio di tutti persino le avverse condizioni meteomarine realizzando col supporto delle assicurazioni un meccanismo di prenotazioni intelligente.
Stiamo parlando del nostro futuro e principalmente di quello delle nostre nuove generazioni, di questo stiamo parlando. Un futuro che si costruisce, con pazienza e nel dialogo, al di fuori delle logiche clientelari nelle quali siamo stati allevati e che ancora riteniamo siano le uniche possibili.
E se ci sono capitali esteri che vogliono investire e scommettere su un piano strategico, che sarebbe unico nel Sud Italia, ben vengano! Almeno io non mi scandalizzo poiché ritengo si tratti di una opportunità che può offrire reale occupazione, a casa loro, per i nostri giovani.
Dialoghiamo alla luce del sole, senza pregiudizi con chi vuole mettere in rapporto i propri paesi col nostro territorio, gettando un ponte fra la Sicilia e le nazioni Sud asiatiche che sperimentano una stagione di crescita.
Comprendo la prudenza che occorre avere, perché un progetto come questo è diverso dal comprare una squadra di calcio già esistente o un’azienda già sul mercato, occorre conoscere meglio l’imprenditore indiano che vorrebbe spendere così tanto. Così come è lecito sospettare che l’arrivo della “primavera” spinga qualcuno ad affacciarsi sulla scena con rinnovato "vigore", con nuovi intenti politico elettorali e con la solita spettacolarizzazione delle iniziative.
Anche per questi dubbi, a mio avviso, è necessario partecipare sin dall’inizio al dibattito per capire dove si vuole andare o se si sta solo “fantasticando”. Lipari deve interloquire con l’investitore indiano a fianco agli altri sindaci dell’area interessata.
Senza peccare di suscettibilità, anche se non siamo stati invitati, facciamoci avanti, facciamoci sentire, facciamo capire, contando sull’importanza delle Eolie, che nessuno può escluderle o metterle all’angolo e, con il dovuto rispetto, neanche l’ing. Mahesh Panchavaktra.
                                                                             Saverio Merlino

Lipari, 14 gennaio 2017

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