Vito Riggio, presidente dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), ribadendo una
posizione presa dieci anni fa, boccia il progetto dell’Aeroporto del Mela rilanciato da
qualche settimana dall’ imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, a capo di un gruppo
con 16mila dipendenti. Progetto caldeggiato dalla Giunta regionale Siciliana e non solo.
Riggio è conosciuto come un amministratore avveduto ed attento allo sviluppo della
Sicilia, ma sinceramente non ci sembra che uno studio vecchio ormai di dieci anni possa
precludere per sempre il discorso di un aeroporto che di anno in anno appare sempre più
indispensabile anche per lo sviluppo delle Eolie a cominciare dal turismo, risorsa primaria
di questo nostro territorio.
In questi dieci anni è emerso con sempre maggiore chiarezza che i due aeroporti di Catania
e di Palermo non riescono ad essere un volano virtuoso per le Eolie e non lo sono neanche
per tutta la macroarea della fascia tirrenica che fra l’altro vanta un territorio come quello
dei Nebrodi, dirimpetto alle Eolie, caratterizzato da un turismo soprattutto montano con
forte vocazione agricola, che sembra essere fatto proprio per integrarsi con le Eolie
creando una sinergia fra varie tipologie di turismo – marinaro, montano, storico-culturale
e naturalistico - fino a rappresentare, attraverso la destagionalizzazione delle attività, quel
polo in grado di dare slancio a tutta l’economia siciliana.
Inoltre ritengo che ancora in questi dieci anni ogni tentativo di poggiarsi agli Aeroporti
calabri di Reggio e Lamezia non ha dato i risultati sperati: limitato il risultato di Reggio e
precluso ad ulteriori sviluppi per la prossimità alla città; troppo distante quello di Lamezia
anche se a differenza degli aeroporti di Palermo, Catania e Reggio potrebbe essere
raggiunto direttamente senza trasbordi ma solo per il breve periodo estivo.
Quello che mi auguro quindi è che si riprendano in mano le analisi di dieci anni fa, e se
necessario, le si aggiornino alle eventuali nuove disposizioni normative. Che si aggiornino
anche alla luce delle nuove tendenze mutate nel settore viaggi e turismo, sia nelle Eolie
“Patrimonio dell’Umanità” che nel Parco dei Nebrodi, per non parlare per la realtà siciliana
dell’importanza costituita potenzialmente dal mercato indiano.
A mio avviso le Eolie hanno realmente bisogno di questo Aeroporto del Mela e faremmo
bene ad attivarci per diventare protagonisti di questa scelta, oltre che sollecitarla,
contribuendo alla sua realizzazione.
Saverio Merlino
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