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sabato 17 dicembre 2016

Mendolita: Cassonetti stracolmi... e non solo

Una sola domanda: 
Tutta immondizia accumulata oggi?...
non crediamo proprio.
E i cani "randagi" fanno festa!!!!
(Foto Roberto Famularo)

Babbo Natale al Centro catechistico della Parrocchia di San Pietro


Di Don Gaetano Sardella
E' arrivato Babbo Natale al Centro catechistico della Parrocchia di San Pietro. Festa per i piccoli di terza e quarta elementare con i catechisti. Buon Cammino.

La Cava replica ai grillini eoliani "Mia intenzione evidenziare che esiste ancora qualcuno che fa politica con dedizione..."

Riceviamo dal dottor Sergio La Cava e pubblichiamo:
Mi spiace essere stato male interpretato. Io  non ce l'avevo con qualcuno in particolare ma con il modo di classificare tutti coloro che fanno politica come gente di basso profilo, ignorando che, magari, qualcuno che si impegna con dedizione e senza interessi esiste ancora .
Ad ogni modo discutere è sempre una buona abitudine anche quando non si è dalla stessa parte. 
Mi auguro, dunque, di poterlo fare personalmente per ascoltare e possibilmente appagare anche il mio punto di vista 
Sergio La Cava

Verso il Natale. Nuova rubrica di Eolienews a cura di Padre Antonino Costa. Riflessione del 17 Dicembre

L’attesa si compie nell’accoglienza di un dono: Gesù.
b) Attendere è sempre e solo essere orientati alla vita 

Purtroppo spesso perdiamo tempo a preparare la morte, a pensare il male per noi e per gli altri, a impiegare le nostre migliori qualità nella produzione di disperazione e di dispersione. E’ molto importante per l’uomo sapere verso chi è orientata l’attesa, perché l’attesa ha la capacità di tirarti dentro tutto, di trasformarti, di ridefinire la tua stessa identità, di farti crescere e di rimodulare la tua esistenza su quello che attendi. E’ una forza potente per concentrare energie, per dare organicità ai nostri molteplici impulsi, per canalizzare le qualità personali e di gruppo, per noi presbiteri quelle di un presbiterio che collabora e vuole bene al suo popolo. E’ tanto vero che chi non aspetta niente, perde l’entusiasmo del vivere; si sente come un pacco postale spedito: già tutto è deciso, niente di nuovo, tutto ritorna come sempre. 
In questo l’attesa assomiglia molto alla preghiera, alla supplica a Dio perché ci ascolti. Ma perché devo continuare a pregare Dio, quando Lui già conosce tutto? Non è Dio da convincere, ma sono io che nel desiderare, nell’attendere ciò che chiedo sono costretto a capire più in profondità la bellezza, l’importanza, la necessità della posta in gioco e sono aiutato a vagliare la domanda, a purificare le mie intenzioni, a tener conto di un progetto di mondo più ampio del mio piccolo interesse o un progetto di chiesa che è più grande della mia parrocchia. Quando la mamma attende la nascita del figlio, già lo sta amando; quando la fidanzata attende il fidanzato si prepara a valutare la sua capacità di condividere la vita; quando un ragazzo attende il suo lavoro già sogna di impiegare le sue forze per qualcosa di bello per tutti 
Attendere è il contrario del tutto e subito 
E’ vero che un po’ di efficienza non guasta; che non si può stare ad aspettare una vita, e forse anche qualche generazione, per avere gli interventi indispensabili dello stato nelle aree di degrado in cui da troppo tempo molti vivono; per ottenere giustizia, per aver riconosciuta la propria innocenza; per godere dei diritti di tutti, dalla salute, al lavoro, all’istruzione, alla dimensione spirituale. Qui un tutto e subito ci darebbe più speranza, purtroppo invece nella nostra società il tutto e subito ha sempre e solo come oggetto le cose, soprattutto quelle inutili, il consumo, lo spegnimento di ogni fantasia, la morte, lo sballo. 
Il peggio è che questa pretesa la spostiamo anche nell’amore, col pericolo di ridurlo a questione di cose o al massimo di gesti; nell’educazione senza rispetto dei tempi di ogni persona; nell’amicizia che tenta di diventare solo una valutazione di vantaggi o svantaggi, di tempo perso o guadagnato; nel rapporto di collaborazione con i colleghi o confratelli, quasi fossero macchine immediatamente e forse ancor più intercambiabili; nella vita spirituale che pensiamo di trattare con la sindrome dell’agenda; nello sforzo di tessere un dialogo con Dio, che vorremmo ridurre a veloci sms. 
E’ qui che occorre essere educati a cambiare mentalità, perché qui l’attesa è assolutamente necessaria, ne va della qualità stessa della vita, dello statuto stesso dell’essere uomini. Chi non sa aspettare nelle relazioni, nell’amore, nella spiritualità perde la dimensione fondamentale della vita, resterà sempre in superficie e soprattutto non crescerà mai, non sarà mai capace di uscire da sé. Attendere è crescere verso, è uscire per fare spazio, è disporsi all’accoglienza, è fare un giro di 180 gradi per mettersi nei panni dell’altro.

Non parte la nave delle 18 e 30 da Milazzo per Vulcano - Lipari

La nave veloce “Isola di Vulcano” non effettuerà a causa delle avverse condizioni metereologiche la corsa prevista per le 18,30 sulla tratta Milazzo-Vulcano-Lipari.

I collegamenti - comunica la società- saranno di nuovo attivi domani alle 9.

Meglio apparire isolato anzichè rinunciare a mantenere uno stile ed una educazione (di Saverio Merlino)

Sono uno che ancora continua a credere nel volto umano della politica, certa volgarità e tanta ignoranza che si manifestano attraverso i social media prima di tutto provocano solo dolore nell'animo più profondo delle persone, ma fanno male a tutti anche perché turbano e avvelenano il clima sociale, specialmente nei piccoli centri come il nostro.
È un modo di agire che personalmente mi preoccupa poco, quindi lo ignoro volutamente, poiché arriva da certe derive populiste e da certo pseudo modo di dialogare e informare virtualmente.
Gli attacchi personali sono ancora più meschini ma, nonostante ciò, non mi sono mai prestato né mi presterò mai ad una politica da strada o da taverna rissosa, urlata e denigratoria.
Meglio apparire isolato o rimanere in minoranza, che rinunciare a mantenere uno stile ed una educazione.
Sono termini d’altri tempi, la cui dimenticanza sta dando evidenti frutti distruttivi nel contesto pubblico.
Lipari, 17 dicembre 2016
SaverioMerlino

Grilli eoliani replicano a La Cava : "Noi partecipi di progetto politico innovativo... risparmiatevi denigrazioni"

Gentilissimo signor Sergio La Cava, 
come attivisti del Movimento 5 Stelle desideriamo ringraziarla per l’attenzione che ha riservato al nostro Movimento con la sua recente nota. Ci scusi se le porgiamo riscontro solo ora, ma come di certo saprà per adesso siete in tanti ad affannarvi ad additare il Movimento come causa di tutti i mali del paese. Lei, come gli altri, senza neanche accorgersene, rappresentate la migliore pubblicità possibile e ci creda, ci spiace non riuscire a ringraziarvi tutti. Leggendo la sua nota sentiamo però il dovere di farlo e di fornirle una serie di informazioni che senz’altro apprezzerà e che forse le saranno utili in futuro.
Cominciamo con le sue insinuazioni su Roma, “arresti di persone vicinissime alla sindaca”, lei dice, e prosegue con una serie di sentenze e giudizi, senza dire però che l’arrestato è Raffaele Marra, che è un "dirigente", non è un esponente politico del M5S. Marra è un dirigente del comune di Roma che è stato assunto con un concorso di Stato ed ha 'servito' diversi sindaci di centrodestra e centrosinistra e non può essere licenziato da un sindaco. I FATTI di cui all'arresto si riferiscono a una compravendita di un appartamento avvenuta nel 2013 sotto la consiliatura MARINO, Pd.
Vede, così si capisce subito che Lei è in malafede, cerca un labile pretesto per poi finire con quello che è il reale intento del suo post, cioè denigrare gratuitamente il Movimento 5 Stelle, con pochi contenuti e molte frasi fatte. Siamo certi che può fare di meglio.
Lei poi definisce “presa per il C….” la politica del Movimento, noi diremmo piuttosto che un sacco di gente sta dando una bella “Sfanc….ta” al sistema partitico, e dalle sue parole capiamo che #NONLAVETEPRESABENE, ma ci può stare, passerà, ma intanto non si deve lasciar trasparire rabbia e risentimento, sia più accorto in futuro se vuole mantenere un’immagine positiva.
A prescindere da quale partito Lei oggi rappresenti, ci scuserà poi se le facciamo notare come il suo richiamo ai giovani risuona come qualcosa di già sentito, già detto e ridetto. I giovani, sempre nella bocca di tutti quando si avvicinano le elezioni, e, come sempre anche adesso, da Lei spronati ad “avvicinarsi”, a “sposare” progetti “custoditi” (chissà dove?) e a trovare quel “faro” che possa illuminarli.
Immaginiamo bene come “voi più grandi non vedete l’ora di avvalervi delle nostre energie”, come dice Lei. Grazie, gentilissimo, ma se per caso dei ragazzi decidessero di utilizzare le loro energie in proprio, con un progetto autonomo, non è sempre partecipazione alla vita politica? Dovete per forza benedirlo “voi grandi”? Pare di capire che Lei disapprovi. Ne prendiamo atto, ma in un paese democratico se qualcosa suscita l’interesse di milioni di italiani andrebbe forse approfondito con più umiltà piuttosto che liquidato con distaccata superiorità come fa Lei.
Ecco, signor La Cava, le sembrerà strano ma la novità oggi è proprio questa, che forse non ha colto: ultimamente molti giovani, in tutta Italia, hanno deciso di accogliere le sue esortazioni e quelle di molti altri politici di vecchia data e di interessarsi alla politica e al nostro paese, solo che, piccolo dettaglio che non avevate previsto, questi giovani hanno deciso di fare da sé, di non seguire nessuno dei vecchi rimedi proposti, e di partecipare ad un progetto politico molto innovativo, criticato solo in Italia ma osservato con interesse da tutto il mondo, che si chiama Movimento 5 Stelle. E ciò che ancor di più è grottesco è che questo “mostro” che vi sta facendo impazzire e che vi “ruba i voti” lo avete creato “Voi” con la vostra miserabile azione politica e continuate ad alimentarlo sempre “Voi” con le vostre insulse considerazioni. Se l’Italia avesse avuto come politici delle persone “normali” il Movimento 5 Stelle non sarebbe mai nato.
Ma tant’è che ormai il danno è fatto, tante persone hanno deciso che non desiderano più “custodi” dei progetti del loro territorio ma desiderano un’amministrazione condivisa e partecipata, e non lo hanno fatto in preda ad una crisi isterica collettiva, bensì “costretti” da “Voi” a provare un cambiamento alternativo, dal fatto evidente che l’intera classe politica italiana degli ultimi vent’anni rappresenta un totale fallimento, sia materiale che morale, e con essa i partiti che hanno negli anni avallato scelte strategiche assurde e logiche clientelari. Ci riusciremo? Non si sa, ma abbiamo il diritto ed il dovere di provarci, e senz’altro il piacere di leggere parole insensate come le sue ci da fiducia. Grazie ancora.
Volevamo informarla, dunque, che dei suoi, e di altri, tentativi di delegittimare la buona fede di quanti collaborano e credono nel Movimento saranno sempre meno efficaci se continuate così, anzi sortiranno l’effetto opposto, poiché ormai la gente oggi si informa, si fa un’idea propria, cerca di capire le cose e soprattutto i giovani che dice Lei hanno la possibilità, con la Rete, di capire se una cosa è vera oppure no. Hanno la possibilità di pesare le informazioni e di fare confronti.
Un consiglio, dunque: lasciate perdere le campagne denigratorie, tra l’altro non vi conviene (ricorda la parabola della pagliuzza e della trave?), e concentratevi sui contenuti e sui fatti. Se il Movimento conquista consensi non serve scagliarvisi contro, viceversa fate un piccolo sforzo e cercate di capire con quali “proposte” si sta costruendo questo consenso, perchè forse parte di queste è proprio ciò che la gente desidera, e sarebbe vostro dovere, dovere di ogni politico, cercare di interpretare i desideri della collettività.
Gli attivisti del Meetup Grilli Eoliani
Anche il mare è pieno di stelle