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domenica 1 giugno 2008

Pochi dubbi, tanta cautela. Affiora dai fondali l'antico porto di Lipari

Nei fondali di Sottomonastero si nasconde il porto romano dell'isola risalente presumibilmente al II secolo dopo Cristo. Le tre basi di colonnato, sepolte per millenni nei fondali della rada del nuovo porto e venute alla luce durante i lavori di dragaggio, sarebbero la "spia" di questo importantissimo ritovamento archeologico. Un ritrovamento destinato, come ha affermato già venerdì mattino il direttore del museo Riccardo Gullo "a riscrivere la storia di Lipari o almeno parte di essa”. Gli studiosi, dopo una serie di immersioni, non ultime quelle di ieri alle quali hanno preso parte, oltre ai sommozzatori dei carabinieri anche il direttore della Soprintendenza del mare di Palermo prof. Sebastiano Tusa, il sub della Soprintendenza Philippe Tysseire e il collaboratore, Gaetano Giuffrè, si sono già fatti una idea di massima. Ma, come ha dichiarato il prof. Sebastiano Tusa, direttore della Soprintendenza del mare di Palermo sbarcato a Lipari, dalla motovedetta dei carabinieri con a bordo anche i militari del nucleo operativo per la protezione dei beni culturali, è ancora presto per sbilanciarsi. Seppure ci si muova con i “piedi di piombo” tutta una serie di “indizi” fanno pensare ad un ritrovamento eccezionale. Da alcune foto subacquee, scattate nel tardo pomeriggio di venerdì durante una immersione, è visibile chiaramente un basamento

La parola a Gullo e alla Cavalier

“Non mi sorprende assolutamente che nel tratto di mare antistante l'attuale porto di Sottomonastero siano venuti alla luce dei reperti archeologici che, se le varie verifiche e ulteriori sopraluoghi lo confermeranno, sono destinati ad accrescere il patrimonio archeologico di queste isole”. Lo afferma il direttore del museo archeologico eoliano di Lipari, dott. Riccardo Gullo. “Lipari- ci ha dichiarato- lo abbiamo sempre saputo era un vero e proprio crocevia dell'area mediterranea. Una movimentazione consistente di uomini e mezzi che non poteva non essere supportata da una idonea struttura portuale. Se ciò che pensiamo troverà riscontro nei fatti è fuor di dubbio che stiamo per riscrivere una delle pagine della storia di Lipari e delle Eolie. Una volta accertato che si tratta di ciò che noi crediamo (ndc. Il sopraluogo di ieri sembra lasciare pochi dubbi) potremo approndire tutta una serie di tematiche cosa che al momento non ci era consentita”. Che in quella zona, o nei paraggi, potesse esserci una antica struttura portuale lo si pensava da tempo. Probabilmente per “scavare” nei meandri del tempo, oltre a segnali precisi, sono mancati in certi momenti anche i fondi. La dottoressa Madeleine Cavalier, fondatrice unitamente al professor Luigi Bernabò Brea del museo di Lipari e “madrina” delle migliaia di reperti ritrovati in tutte le isole ha pochi dubbi. Sulla banchina del molo di Sottomonastero, in attesa che ritornino dalle immersioni i sub e il soprintendente Tusa, è felice come un bambino a cui è stato donato un qualcosa che attendeva da tempo. “Sapevamo- afferma tra un sorriso e l'altro- dell'esistenza di un porto. Questo ritrovamento ci aiuterà a capire tante altre cose della storia millenaria di quest'isola”. E poi, una dietro l'altra precisazioni, supposizioni su cosa è stato, speranze su cosa potrà essere. Con il sorriso sulle labbra, con la gioia di aver visto coronare un'altro sogno.. di aver aggiunto un'altro tassello alla sua storia che si incrocia, neanche a dirlo, con quella di Lipari.

sabato 31 maggio 2008

Sottomonastero: Comunicato stampa del dott. Lelio Finocchiaro

Comunicato stampa del consigliere comunale Lelio Finocchiaro
In relazione ai recenti ritrovamenti archeologici effettuati nelle acque di Sottomonastero in Lipari, per sgombrare il campo da equivoci o false interpretazioni, si rende necessario fornire, a nome dell'amministrazione comunale, alcune necessarie precisazioni. Anzitutto occorre esprimere la soddisfazione nel constatare che la nostra città, dopo tanti secoli, ancora non finisce di stupirci fornendoci, a sorpresa, nuovo materiale di studio e di conoscenza per interpretarne civiltà e costumi. Essendo queste delle opportunità che non possono essere trascurate, ed in attesa che i prossimi controlli in mare delineino con maggiore esattezza la consistenza e l'importanza dei ritrovamenti stessi, ci si è tempestivamente attivati per operare alla luce di queste novità. Anzitutto, dopo una " conferenza di servizio telematica" molto articolata possiamo fornire la notizia che la Società Lipari Porto, di concerto con Condotte Acqua, si rende disponibile a modificare opportunamente i suoi progetti, per far si che la zona archeologica che dovesse delinearsi, possa perfettamente incastonarsi con le opere portuali, costituendone un motivo in più di richiamo turistico-culturale.Un'azione del genere favorirebbe un intervento rapido e ossequioso delle indicazioni della Sovraintendenza, nonché faciliterebbe notevolmente il reperimento dei fondi necessari, fornendo la naturale cornice e l'indispensabile risalto a quanto è stato per anni nascosto in fondo al mare. Si conta, nel giro di pochi giorni, di avere le necessarie informazioni che ci consentano di potere fornire le proposte piùadeguate anche alla luce delle indicazioni che sicuramente verranno dalle Autorità Competenti, nel frattempo possiamo anticipare che nella prossima settimana, a Lipari, si terrà una conferenza pubblica alla quale parteciperanno ,oltre che l'Amministrazione e la Società Lipari Porto, anche rappresentanti di tutte le Autorità interessate (quindi Sovrintendenza del mare, Genio civile, Capitaneria di Porto, ecc....). Naturalmente sarà nostra cura comunicare tempestivamente qualunque novità, restando a disposizione per qualsivoglia chiarimento-
Il Consigliere comunale (responsabile per la portualità)Lelio Finocchiaro

Sottomonastero: Probabilmente, siamo di fronte ad eccezionale rinvenimento

Le tre basi di colonnato , presumibilmente del periodo dorico, sepolte per millenni nei fondali della rada del porto di Sottomonastero, e venuti alla luce durante i lavori di dragaggio, potrebbero essere la "spia" di un ritovamento archeologico importante. Un ritrovamento destinato, come ha affermato ieri il direttore del museo Riccardo Gullo "a riscrivere la storia di Lipari o almeno parte di essa. Da alcune foto subacquee, scattate ieri durante una immersione, si vede chiaramente un basamento di qualche metro. Gli studiosi si sarebbero già fatti una idea di massima ma, come ha dichiarato il prof. Sebastiano Tusa, direttore della Soprintendenza del mare di Palermo sbarcato a Lipari, da una motovedetta dei Carabinieri con a bordo anche i militari del nucleo operativo per la protezione dei beni culturali, è ancora presto per sbilanciarsi. Gli "indizi" fanno pensare ad un rinvenimento di eccezionale importanza. Tusa ha anche dichiarato che per le opere di messa in sicurezza nel porto di Sottomonastero manca l’autorizzazione della stessa Soprintendenza del mare. Le operazioni di dragaggio, connesse alla messa in sicurezza restano sospesi, e vi è la convinzione che, nella migliore delle ipotesi, lo stand-by non sarà brevissimo.

Ambiente: Gli alunni, Loredana Salzano e il "vulcone riciclone"

Coinvolgere i giovanissimi in una materia importante come il riciclaggio. Sfruttare, attraverso l'inventiva, un modo diverso per gestire i rifiuti. E allora nasce l’idea di “vulcone riciclone”, un progetto portato avanti dai ragazzi della scuola elementare di Lipari centro appartenente all'Istituto Comprensivo Lipari 1. Coordinatrice entusiasta ed infaticabile di questo progetto, che ha impegnato a fondo i ragazzi, la signora Loredana Salzano. Per realizzare il “vulcone riciclone” sono stati utilizzati materiali diversi (giornali, bottiglie di plastica, cartone, rotoli vari, sacchetti dei rifiuti, ritagli di stoffa) che sono poi quelli che dovranno essere oggetto di riciclaggio. La parte terminale quella della “Sciara del vulcone riciclone” conta sulle impronte, riportate su cartone, delle mani che hanno dato vita al vulcano. Ai ragazzi Loredana, artista poliedrica con una specializzazione nel realizzare cose pregevoli con il materiale "misero", ha spiegato come i vari materiali non devono essere visti sotto l’aspetto del rifiuto o dello scarto ma dal punto di vista della loro potenzialità creativa.

"Iddu" esplode "ecolava". I ragazzi imparano a differenziare

Originale ed interessante lavoro degli alunni della 5° C elementare dell’Istituto comprensivo Lipari 1. I ragazzi, con il preziosissimo supporto delle insegnanti hanno realizzato un mosaico denominato “Iddu” esplode “Ecolava”. Il mosaico, che parteciperà al concorso indetto dall’ato 5 eolie per l’ambiente nell’ambito della campagna per promuovere nelle Eolie la raccolta differenziata, è stato realizzato utilizzando bottiglie di plastica, cannucce,piatti e vetrini levigati dal mare raccolti lungo le spiagge dell’isola di Lipari. Una idea sicuramente originale e un ottimo modo per indirizzare giovanissimi verso la differenziata.

Bruno: Ritrovamenti archeologici segno del grande passato

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Lipari Mariano Bruno per il ritrovamento dei preziosi reperti archeologici. “E' l'ulteriore segno- ci ha dichiarato- del grande passato di queste isole e di come esse abbiano rappresentato, in ogni tempo, una culla della civiltà”. Il primo cittadino ha poi tranquillizzato tutti sul proseguio dei lavori della struttura portuale. “Ho avuto conferma- ha detto- che una volta ultimati i rilievi e le immersioni i lavori andranno tranquillamente avanti”. Destinata, invece, a fare discutere, e non solo, la notizia che la Soprintendenza del mare non era in possesso del progetto relativo ai lavori di Sottomonastero.

Lipari: I particolari sul ritrovamento archeologico. Gullo entusiasta

Tre basi di colonnato del periodo dorico, sepolti per millenni in fondo al mare della rada di Sottomonastero, potrebbero riscrivere la storia di Lipari o almeno di una parte di essa. Ne è fermamente convinto il direttore del Museo archeologico eoliano di Lipari Riccardo Gullo che da ieri, intorno alle 14, è diventato il “custode” dei tre preziosi reperti ripescati nel mare di Lipari nella zona in cui si stanno effettuando i lavori di dragaggio dei fondali per le opere di prolungamento e messa in sicurezza del molo. Un recupero “tormentato”, che ha rischiato di dipingersi di giallo, in quanto la ditta Scuttari, dopo aver recuperato(giovedi pomeriggio) dai fondali i tre mastodontici reperti, non ha provveduto ad informare tempestivamente le autorità competenti tenendoli a bordo del pontone, sebbene in vista, sino a quando Maurizio Turcarelli un giovane vigilantes eoliano incuriosito da quelle “pietre” non ha allertato il direttore del museo. Immediatamente si sono attivate le procedure del caso, il dottore Gullo ha visionato le tre basi (inizialmente si è parlato di capitelli), sull'isola sono sbarcati esperti della Sovrintendenza del mare, i carabinieri hanno provveduto ad ascoltare chi si trovava a bordo del pontone e, ovviamente, sono stati predisposti tutti gli accertamenti del caso nell'area di Sottomonastero dove sono stati “ripescati”. Accertamenti che proseguiranno con l'immersione di sub della Sovrintendenza del mare e con l'ausilio di apposite apparecchiature atte(ad esempio magnetometri) ad individuare la presenza sotto la sabbia di ulteriori reperti. Un controllo della sabbia dragata che si trovava ancora a bordo del pontone ha permesso inoltre il ritrovamento di una serie di frammenti archeologici risalenti a periodi diversi. “L'area dove si trovavano i reperti- ci ha dichiarato il dott. Gullo- rientra nella fascia dove si trovava l'antico porto greco di Lipari ma tutto lo specchio acqueo che si dirama da Marina Lunga verso Capistello è chiaro che si trovava al centro di un notevole transito di imbarcazioni. Resta da capire, oltre a cosa c'è ancora in fondo al mare, come queste mastodontiche basi siano finite li. Tra le ipotesi che possono essere state realizzate nella zona e poi, per motivi diversi, scivolate in mare. Effettueremo in tal senso con il materiale roccioso adiacente e ciò ci consentirà di capire se anticamente vi era in zona una cava. Se poi- continua Gullo- accerteremo che provenivamo dall'esterno dovremo capire a cosa erano destinati. Anche partendo dal fatto che le loro imponenti dimensioni fanno pensare che fossero destinati ad un momumento, ad una struttura mastodontica della quale nell'isola non si hanno, in atto riscontri. Le opportune verifiche e i relativi esami ci permetteranno quanto meno di aggiungere un ulteriore tassello a quella che è stata la Lipari classica, a fare altre conoscenze. Per adesso- ha concluso Riccardo Gullo- li posizioneremo, rendendolo non appena possibile fruibili ai visitatori, nello spazio retrostante il vecchio ostello dove abbiamo intenzione di realizzare un giardino mediterraneo archeologico”.

Lipari:Convegno sullo sviluppo sostenibile nelle isole minori/La gestione integrata dei rifiuti

Venerdì 6 giugno al Palazzo dei Congressi di via Falcone e Borsellino a Lipari, a partire dalle 9,30, si terrà il convegno “ Lo sviluppo sostenibile nelle isole minori: La gestione integrata dei rifiuti”. Interverranno tra gli altri, nella sessione mattutina: Giancarlo Longhi ( Conai), Daniele Fortini ( Federambiente), Mimmo Fontana ( Legambiente Sicilia), Carlos Martinez ( Istituto por la Sustenibilidad de los Recursos – Madrid) Modererà Roberto Cavallo della società coop. E.R.I.C.A. A seguire si svolgerà la premiazione del concorso a premi per le scuole “ Nuova aria per l’ambiente”, iniziativa sul tema della tutela dell’ambiente e della raccolta differenziata dei rifiuti. Premieranno, Domenico Fonti ( Amministratore delegato Ato Me5), Rosario Venuto ( Presidente Ato Me5), Giuseppe Zaffino ( Direttore tecnico Ato Me5).
Nella sessione pomeridiana che inizierà alle 15,30 si terrà la tavola rotonda “ L’introduzione della raccolta differenziata nelle isole: progetti ed esperienze”. I lavori del convegno saranno seguiti dalla trasmissione di Raitre “ Ambiente Italia”.

ATO ME5, APPALTO GARA “GESTIONE INTEGRATA RIFIUTI ” RINVIATO

La gara d’appalto per l’espletamento dei servizi di “ Gestione integrata dei rifiuti e di igiene urbana” nel bacino territoriale dell’Ato Me5 “ Eolie per l’ambiente”, per l’importo complessivo, compresi gli oneri per la sicurezza, di 2.179.828,90 euro più Iva, è stata aggiornata a sabato 7 giugno, alle ore 16,00.
La commissione composta dall’avv. Mario Mancuso, dal direttore tecnico Ato Me5 dott. Giuseppe Zaffino, dall’a.d. Ato Me5 Domenico Fonti, dal rag. Lucio D’Ambra e dal dott. Bartolomeo Lo Presti, riunitasi stamane, ha infatti richiesto dei chiarimenti alle quattro ditte che hanno presentato le relative offerte. Nel corso dei lavori è stato preso atto della comunicazione di rinuncia di due aziende, una siciliana e l’altra lombarda, le quali hanno motivato la loro decisione con la scarsa remunerabilità della gara in questione a fronte dei servizi richiesti.

venerdì 30 maggio 2008

EDITORIALE: TARSU E RIFIUTI. TRA BOTTA E RISPOSTA...UNA STORIA INFINITA

Quando abbiamo aperto questo giornale online, decidendo di dare spazio ai vari comunicati, interrogazioni, lettere e quant'altro, mai avremmo pensato di dover occupare buona parte degli ultimi due giorni di cronaca con continui "botta e risposta" su un argomento delicatissimo come quello della TARSU.
"Botta e risposta", ce lo consentiranno le varie parti in causa, che più di una volta stanno trascendendo nel personale, nella polemica fine a se stessa, in prese di posizioni improduttive per il paese e per i cittadini. Al di là dei ruoli di ognuno, da rispettare sempre e comunque, al di là delle diverse posizioni, anche queste rispettabilissime, non crediamo che la strada imboccata sia conducente. Anzi.
Agli amici Francesco, Gesuele, Mimmo, Pino (rigorosamente in ordine alfabetico) vogliamo ricordare quanto in tanti ebbero a dire qualche settimana fa a proposito dei gravi episodi di cronaca che hanno coinvolto la nostra collettività.
"Dobbiamo tornare ad essere uniti, riappropriandoci della nostra eolianità, di una sana e costruttiva dialettica, confrontandoci e non scontrandoci, poichè se non riusciremo a fare questo, daremo spazio a chi approfitta di queste situazioni per infiltrarsi nel nostro tessuto sociale".
Parola più, parola meno, il senso di quanto venne detto è proprio questo. Non è questa redazione che deve dare nè lezioni di vita nè di professionalità. Vogliamo solo stimolare una riflessione. Speriamo di esserci riusciti.

Aumento TARSU: Il no della commissione consiliare

Come è evidente resta alta la tensione e l’attenzione sulla decisione di aumentare la tassa rifiuti del 63- 63% da parte del comune di Lipari. Oggi si è riunita l’apposita commissione e i componenti Megna, Corda, Lauria, Lo Cascio, Casilli, seppure con motivazioni diverse, hanno dichiarato di non essere assolutamente d’accordo. Contrari anche Gesuele Fonti e Pino Longo che hanno preso parte alla commissione nella qualità, rispettivamente, di capogruppo e presidente del consiglio comunale.