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domenica 1 giugno 2008

La parola a Gullo e alla Cavalier

“Non mi sorprende assolutamente che nel tratto di mare antistante l'attuale porto di Sottomonastero siano venuti alla luce dei reperti archeologici che, se le varie verifiche e ulteriori sopraluoghi lo confermeranno, sono destinati ad accrescere il patrimonio archeologico di queste isole”. Lo afferma il direttore del museo archeologico eoliano di Lipari, dott. Riccardo Gullo. “Lipari- ci ha dichiarato- lo abbiamo sempre saputo era un vero e proprio crocevia dell'area mediterranea. Una movimentazione consistente di uomini e mezzi che non poteva non essere supportata da una idonea struttura portuale. Se ciò che pensiamo troverà riscontro nei fatti è fuor di dubbio che stiamo per riscrivere una delle pagine della storia di Lipari e delle Eolie. Una volta accertato che si tratta di ciò che noi crediamo (ndc. Il sopraluogo di ieri sembra lasciare pochi dubbi) potremo approndire tutta una serie di tematiche cosa che al momento non ci era consentita”. Che in quella zona, o nei paraggi, potesse esserci una antica struttura portuale lo si pensava da tempo. Probabilmente per “scavare” nei meandri del tempo, oltre a segnali precisi, sono mancati in certi momenti anche i fondi. La dottoressa Madeleine Cavalier, fondatrice unitamente al professor Luigi Bernabò Brea del museo di Lipari e “madrina” delle migliaia di reperti ritrovati in tutte le isole ha pochi dubbi. Sulla banchina del molo di Sottomonastero, in attesa che ritornino dalle immersioni i sub e il soprintendente Tusa, è felice come un bambino a cui è stato donato un qualcosa che attendeva da tempo. “Sapevamo- afferma tra un sorriso e l'altro- dell'esistenza di un porto. Questo ritrovamento ci aiuterà a capire tante altre cose della storia millenaria di quest'isola”. E poi, una dietro l'altra precisazioni, supposizioni su cosa è stato, speranze su cosa potrà essere. Con il sorriso sulle labbra, con la gioia di aver visto coronare un'altro sogno.. di aver aggiunto un'altro tassello alla sua storia che si incrocia, neanche a dirlo, con quella di Lipari.