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giovedì 9 maggio 2024

Considerazioni sulla campagna antincendio 2024 (di Renato Cacciapuoti)

- Foto d'archivio - 
- Agli Organi di stampa locali -

(di Renato Cacciapuoti) Con il Decreto dell’assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana (D.A. 114/GAB del 15 marzo u.s.), è stato anticipato, rispetto agli anni passati, l’inizio della stagione antincendio boschivo dal 15 maggio sino al 31 ottobre 2024.

La suddetta decisione prende le mosse dall’analisi dei dati statistici relativi agli eventi verificatisi nell’ultimo quinquennio e nell’ultimo decennio, i quali evidenziano un significativo incremento del numero di incendi boschivi a partire dalla seconda metà del mese di maggio ed una attenuazione degli eventi in ottobre. Invero le statistiche raccontano che nei mesi prettamente invernali si sono verificati eventi anche rilevanti.

I cambiamenti climatici in atto, recanti maggiori temperature e prolungate siccità, hanno reso ancora più alto il rischio che possano verificarsi incendi boschivi e/o di interfaccia (linee, superfici o zone dove costruzioni o altre strutture create dall’uomo si incontrano o si compenetrano con aree naturali o vegetazione combustibile) difficilmente contenibili, con le risorse umane e strumentali disponibili. Senza una adeguata prevenzione dei rischi la sola lotta attiva contro gli incendi sembra non essere sufficiente.

Nelle zone a clima mediterraneo, a causa delle succitate sfavorevoli condizioni meteo, legate al cambiamento climatico globale, gli incendi non rappresentano più un pericolo riconducibile solamente al periodo estivo.

L’estate del 2023 ha visto bruciare, senza soluzione di continuità, il nostro meridione. I dati e le previsioni inducono a ritenere che anche il 2024 sarà un “annus horribilis” per quanto attiene gli incendi boschivi e di interfaccia.

 n un simile contesto, gli spazi di ottimismo sono davvero fievoli. Si rende necessario dunque apportare un cambiamento negli approcci finora usati per prevenire il fenomeno degli incendi.

Alcuni dei cambiamenti auspicati involgono le Ordinanze in materia di prevenzione dal rischio incendi, fondamentale strumento nelle mani dei Sindaci. Le misure di prevenzione si devono tradurre in interventi concreti da calibrare tenendo conto delle peculiari caratteristiche del territorio.

Ad esempio, la realizzazione di fasce parafuoco assume importanza strategica unitamente alla rimozione completa della vegetazione dai bordi stradali. È oggettivamente dimostrato che la maggior parte degli incendi si propaga agevolmente grazie alla presenza di materiale vegetale secco lungo i cigli stradali. Nonostante i bilanci sempre più magri degli Enti pubblici è opportuno che gli interventi di pulitura siano realizzati in anticipo (preferibilmente entro la data di apertura della stagione antincendio) e ripetuti almeno una volta durante il periodo estivo. 

Il controllo dell’attuazione degli obblighi statuiti rappresenta un aspetto di capitale rilevanza in quanto solo mediante l’irrogazione di sanzioni si potranno ottenere risultati tra gli inadempienti.

Le statistiche indicano che, nel nostro territorio, sempre più di frequente, gli incendi hanno inizio per “colpa” (negligenza, imperizia ed imprudenza). L’accensione di “fuochi controllati” in agricoltura nel periodo di divieto assoluto di accensione, corrispondente al periodo di massimo rischio, non può essere consentito in alcun modo.

Gli incendi verificatisi ad aprile, dapprima in Sicilia, poi in Calabria ed in Sardegna, indicano plasticamente i cambiamenti ai quali dovremmo in futuro sempre più abituarci.

 Numerosi Comuni siciliani, sulla scorta del precitato D.A. 114/GAB, hanno emanato, con congruo anticipo, le Ordinanze in materia di prevenzione degli incendi di interfaccia e boschivi.

Pertanto, a partire dal 15 maggio p.v., in questi Comuni, è fatto divieto assoluto di lasciare ammucchiati i rifiuti o residui vegetali vicino ai boschi o terreni incolti, bruciare stoppie, materiale erbaceo e residui di potature. Allo stesso tempo è stato ordinato ai proprietari, affittuari, conduttori o detentori a qualsiasi titolo di fondi incolti di provvedere alla pulizia dei terreni, specie quelli adiacenti le reti viarie di trasporto o zone urbanizzate (lasciando una fascia di rispetto non inferiore a 10 metri dai confini di proprietà e dai fabbricati).

È un vero peccato che, ad oggi, non sia ancora stato emanato il suddetto provvedimento da parte del Comune di Lipari.

Festeggiano il compleanno...

... Marco Torre, Giusy Giardina, Carlo Aguglia, Santino Belmuda, Andrea Cortese, Monica Blasi, India Bongiorno, Teresa Sarni

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"I Bastardi di...Scoglio". Meeting a Lipari con gli ex calciatori dell'ACR Messina dal 6 al 9 giugno

🏆 "𝗜 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗱𝗶... 𝗦𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼"
🏝️ Lipari si appresta a ricordare la figura dell’allenatore eoliano Franco Scoglio con un evento commemorativo.
📅 L' iniziativa in programma si terrà dal 6 al 9 Giugno 2024.
⚽ Saranno presenti alcuni ex calciatori del Messina, allenati da Franco Scoglio, i cosiddetti " Bastardi" che nel maggio del 1986 regalarono alla città il ritorno in serie B.
✨ Special guestes dell' evento saranno il mister Giacomo Modica, il Ds Domenico Roma con i calciatori: Vincenzo Plescia, Domenico Franco e Damiano Lia.

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: L'insegnamento della nebbia

Oggi, 9 maggio: Sant'Isaia

Isaia, profeta ebreo, nacque attorno all’anno 765 a.c dal padre Amoz e visse in un periodo di forti tensioni dal punto di vista sociale e politico, sotto minaccia di un’invasione assira in Israele.

Nel 740 a.C., anno in cui morì il re Ozio, Isaia ebbe nel tempio di Gerusalemme una visione nella quale il Signore lo inviava ad annunciare al popolo la rovina di Israele. Sacerdote della tribù di Levi, Isaia è uno dei cinque più importanti profeti di cui si parla nella Bibbia. Ciò che di importante si può dire circa la vita del profeta Isaia è che, differentemente da quanto accada per altri profeti, in Isaia prevale l’aspetto poetico, politico e visionario dell’essere un profeta.

Il suo peso politico, in maniera particolare, fece sì da renderlo un personaggio molto noto al suo tempo grazie soprattutto ai suoi continui e costanti tentativi di impedire alleanze militari, dietro il sostegno dell’unica strada possibile: la fiducia in Dio. La sua attività profetica, invece, fu quella di costante impegno nel denunziare il degrado morale diffuso tra il popolo a causa della prosperità del paese.

Del profeta Isaia si perde ogni traccia attorno al 700 a.C. e secondo quanto detto dalla tradizione ebraica fu molto probabilmente arrestato e successivamente condannato a morte sotto Manasse. I vangeli apocrifi, diversamente, ritengono che venne torturato e che il suo corpo venne squarciato in due parti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di sant’Isaia, profeta, che, nei giorni di Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, fu mandato a rivelare al popolo infedele e peccatore la fedeltà e la salvezza del Signore a compimento della promessa fatta da Dio a Davide. Presso i Giudei si tramanda che sia morto martire sotto il re Manasse.

Buongiorno... così!


 

mercoledì 8 maggio 2024

Stromboli, manutenzione straordinaria del molo: In corso il montaggio del nuovo pontile di attracco

COMUNICATO

Procedono speditamente i lavori di manutenzione straordinaria del pontile di attracco sul lato sud del molo di Scari a Stromboli. Il pontile, interamente realizzato nel cantiere dalla ditta Special Tubi Uno Srl di Giammoro, è giunto a Stromboli lunedì sera con un grande pontone e, proprio in queste ore, si sta procedendo al montaggio, affidato alla ditta Opere Marittime Generali S. C. A. R. L. 

Nonostante le condizioni del tempo non favorevoli, gli operai stanno lavorando per completare il montaggio nel più breve tempo possibile.

I lavori, finanziati con i fondi dell’Emergenza conseguente all’alluvione del 2022, sono stati disposti dal Sindaco Gullo in quanto Commissario Straordinario dell’emergenza, e saranno completati entro questa settimana.

Festeggiano il compleanno ...

... Maria Lauricella, Mariagrazia Cincotta, Antonio Costa, Emily Greco, Lara Cavagnis, Mario Cincotta, Bastiano Saglimbeni, Giulia Riganò, Mariarosa Stramandino, Enzo Pergola, Tindara Falanga


Ricordando... Luigi Bernabò Brea


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Aspettare che qualcosa accada

Autonomie locali, approvato il piano di riparto del Fondo per investimenti 2024: 115 milioni ai comuni siciliani

La Regione Siciliana ha approvato il piano di riparto del Fondo per gli investimenti dei Comuni per il 2024. Il decreto, a firma degli assessori delle Autonomie locali e dell’Economia, prevede l'assegnazione agli enti locali dell'Isola di 115 milioni di euro, previsti dall'ultima Legge di stabilità. Le risorse saranno ripartite secondo i criteri previsti dalla normativa, ovvero il 90 per cento in base alla popolazione residente e il 10 per cento in relazione al territorio.
Le somme assegnate potranno essere utilizzate dai Comuni anche per il pagamento delle quote capitale dei mutui accesi per spese di investimento. Il decreto n. 108 del 24 aprile 2024, contenente l’elenco completo dei comuni e delle relative assegnazioni, può essere visionato sul sito del dipartimento delle Autonomie locali a questo link

Oggi, 8 maggio: Madonna del Rosario di Pompei



Il culto della Beata Vergine del Rosario di Pompei, o, più semplicemente, della Madonna di Pompei, nasce alla fine del 1800 ad opera di Bartolo Longo, oggi Beato Bartolo Longo, il quale, si narra che, mentre si trovava nei campi, udì la Madonna dirgli: "Se propagherai il Rosario sarai salvo" . Il giovane Bartolo Longo, rimase scosso da questo messaggio che la Madonna gli affidava, tanto da abbandonare gli ambienti satanici che frequentava, e iniziare la propria opera di diffusione della preghiera del Rosario.

Tuttavia i primi tentativi di diffusione del Rosario non ottennero grandi risultati, e per questo si recò a Napoli, per acquistare un dipinto affinché il popolo di Pompei potesse più facilmente convertirsi a questa preghiera. La sorte volle che, una volta giunto a Napoli, Bartolo Longo incontri il proprio confessore, che gli suggerisce di rivolgersi a Suor Maria Concetta del convento di Porta Medina, la quale custodiva un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato anni prima.
La tela era in pessime condizioni, danneggiata dalle tarme e con intere parti di colore mancante, tanto che Bartolo Longo non voleva accettarlo. Ma, di fronte alle insistenze della suora, non potè rifiutare il dono e con questo si diresse verso Pompei, su di un carretto utilizzato solitamente per il trasporto del letame.

Il quadro, così come era, non poteva essere esposto alla cittadinanza, sia per lo stato di degrado, che per un errore nel dipinto, che ritraeva Santa Rosa, al posto di Santa Caterina da Siena, come colei che riceveva il rosario, e dunque ponendo l'immagine a rischio di interdetto. Fu così che Bartolo Longo decise di affidare alle mani di un restauratore il quadro e, contemporaneamente, diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa nella quale esporre il dipinto: la edificazione di questa chiesa sarà resa possibile dalla contessa Marianna De Fusco, futura sposa dello stesso Bartolo Longo, che fece cospicue donazioni, e, le successive elargizioni dei fedeli fecero in modo che ben preso la chiesa si trasformasse nella attuale Basilica Pontificia della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Il dipinto della Madonna di Pompei, o della Beata Vergine del Rosario di Pompei, che dir si voglia, infatti, venne venerato fin dalla prima esposizione pubblica: infatti, già il 13 Febbraio 1876, quando appunto venne mostrato per la prima volta il dipinto, si verificò il primo miracolo, ovvero la guarigione a Napoli di una ragazzina che malata di epilessia inguaribile. In ben poco tempo iniziarono a giungere a Pompei migliaia di fedeli, ciascuno chiedendo una grazia alla Madonna, tanto che ai giorni nostri si stima che più di 4 milioni di persone ogni anno si rechino in pellegrinaggio, facendo così, di quello di Pompei, uno dei santuari mariani più visitato al mondo.

La importanza della Basilica di Pompei, per il mondo cattolico, è testimoniata anche dal fatto che per ben 4 volte è stata visitata da un papa: in particolare sia papa Giovanni Paolo II, sia papa Benedetto XVI che papa Francesco si sono recati in visita al Santuario e, in occasione della visita di San Giovanni Paolo II venne recitata la Supplica.


SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI


si recita l'8 maggio / prima domenica di ottobre

Nel mentre i fedeli giungevano al Santuario, Bartolo Longo cominciò a diffondere preghiere e pie devozioni, componendo, poi, nel 1883, anche la Supplica. Questa è una preghiera, inizialmente intitolata "Atto d'amore alla Vergine" ma poi ribatezzata "Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei". Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale, che facciamo seguire.

La Supplica viene recitata solennemente due volte l'anno, l'8 maggio e la prima domenica di ottobre. L'otto maggio del 1915, la preghiera fa il suo ingresso in Vaticano: alle 12.00 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.

Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei



O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.

Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.

Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Chiediamo la benedizione a Maria.
Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna Madonna di Pompeibenedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.

Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


Novena alla Madonna di Pompei

PER IMPETRARE GRAZIE NEI CASI PIU' DISPERATI

(si inizia il 29 aprile, 26 settembre o quando si vuole e va recitata per intero tutti i giorni)
Si ponga la prodigiosa immagine in luogo distinto e, potendo si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente. Prima di cominciare la Novena, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi.
(da ripetere per nove giorni consecutivi)


O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento e degnati di recitare insieme con me la Novena alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, affinché per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull'antica terra di Pompei soggiorno di morti pagani. Da quel luogo dove erano adorati gli idoli e i demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mòstrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata, vera Madre di misericordia : mentre io con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Regina del Santo Rosario.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l'anima mia Ti venera tra gemiti ed affanni ond'è oppressa oltre misura. In queste angustie ed agitazioni in cui mi Madonna di Pompei2trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che Ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini. E là, di fronte alla città ed all'anfiteatro ove regna silenzio e rovina, Tu come Regina delle Vittorie, levasti la tua voce potente per chiamare d'ogni parte d'Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio. Deh! Ti muovi alfine a pietà di quest'anima mia che giace avvilita nel fango. Pietà di me, o Signora, pietà di me che sono oltremodo ripieno di miseria e di umiliazioni. Tu che sei lo sterminio dei demoni difendimi da questi nemici che mi assediano. Tu che sei l'Aiuto dei cristiani , traimi da queste tribolazioni in cui verso miserevolmente.Tu che sei la Vita nostra, trionfa della morte che minaccia l'anima mia in questi pericoli in cui trovasi esposta; ridonami la pace, la tranquillità, l'amore, la salute. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Ah! Il sentire che tanti sono stati da Te beneficati solo perché ricorsi a Te con fede, m'infonde novella lena e coraggio d'invocarti in mio soccorso. Tu già promettesti a S. Domenico che chi vuole le grazie con il tuo Rosario le ottiene; ed io col tuo Rosario in mano oso ricordarti , o Madre, le tue sante promesse. Anzi Tu stessa ai dì nostri operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli a onorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunque vuoi tergere le nostre lacrime, vuoi lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede Ti chiamo e T'invoco: Madre mia!…Madre cara!…Madre bella!…Madre dolcissima, aiutami! Madre e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendermi la mano tua potente per salvarmi: chè il ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

E a chi altri mai io dovrò ricorrere, se non a Te che sei il Sollievo dei miserabili, Conforto degli abbandonati, la Consolazione degli afflitti? Oh, io te lo confesso, l'anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, meritevole di ardere nell'inferno, indegna di ricevere grazie! Ma non sei Tu la Speranza di chi dispera, la Madre di Gesù, unicomediatore tra l'uomo e Dio, la potente nostra Avvocata presso il trono dell'Altissimo, il Rifugio dei peccatori ? Deh! Solo che tu dì una parola in mio favore al tuo Figlio, ed Egli mi esaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questa grazia di cui tanto io ho bisogno. (Si domandi la grazia che si vuole). Tu sola puoi ottenermela: Tu che sei l'unica speranza mia, la mia consolazione, la mia dolcezza, la vita mia. Così spero. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

O Vergine e Regina del santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre Celeste, la Madre dei Figliuol divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia tanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna. (Si ripeta la grazia che si desidera). Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l'acerba sua Passione, per la sua morte in Croce, per il Nome suo santissimo, per il suo Preziosissimo Sangue. Te la domando per il Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del mare, Signora potente, Madre di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In Te confido, da Te tutto spero. Tu mi hai da salvare. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Regina del Santo Rosario, prega per noi. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo


PREGHIAMO O Dio, il tuo unico Figlio ci ha acquistato con la sua vita, morte e risurrezione i beni della salvezza eterna: concedi anche a noi che, venerando questi misteri del Santo Rosario della Vergine Maria, imitiamo ciò che contengono e otteniamo ciò che promettono. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

ORAZIONE
O Santo sacerdote di Dio e glorioso Patriarca San Domenico, che fosti l'amico, il figliuolo prediletto e il confidente della celeste Regina, e tanti prodigi operasti per virtù del S. Rosario; e tu, Santa Caterina da Siena, figliuola primaria di quest'ordine del Rosario e potente mediatrice presso il trono di Maria e presso il Cuore di Gesù, da cui avesti cambiato il cuore: voi, Santi miei cari, guardate le mie necessità e abbiate pietà dello stato in cui mi trovo. Voi aveste in terra il cuore aperto ad ogni altrui miseria e la mano potente a sovvenirla, ora in Cielo non è venuta meno né la vostra carità, né la vostra potenza. Pregate per me la madre del Rosario ed il Figliuolo Divino, giacchè ho gran fiducia che per mezzo vostro ho da conseguire la grazia che tanto desidero. Amen.


Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Festa della Mamma targata C.I.R.S. & Farmacia Sparacino con coccole e massaggi gratuiti

Secondo appuntamento con coccole e massaggi, giovedì 9 maggio, in occasione della settimana dedicata alla Festa della Mamma.

Le nostre talentuose stagiste dell’indirizzo di estetica, insieme alla professoressa Rosaria Di Maro, offriranno massaggi linfodrenanti, rassodanti e rilassanti per mani e braccia, gratuitamente presso la Farmacia Sparacino!

🗓️ Data: Giovedì 9 maggio ⏰ Orario: 10:00 - 13:00
📍 Dove: Farmacia Sparacino, Corso Vittorio Emanuele, Lipari.
Venite a rilassarvi e godervi un momento di benessere.

Evento dedicato a tutte le mamme e non solo!
Vi aspettiamo numerosi! 🌸

Buongiorno... così!


 

martedì 7 maggio 2024

Eoliani che non ci sono più (13° video) durata 4 m. circa

Proseguiamo nella pubblicazione di foto di "Eoliani che non ci sono più". Intendiamo, attraverso queste foto (siamo alla tredicesima pubblicazione) mantenere vivo il loro ricordo. 
Perchè "Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro"

Pescando nel nostro archivio video. Festa di Porto Salvo 2013. Esibizione scuola Magmarhei

Riconosciuto il cadavere trovato in mare a Filicudi. Si tratta del secondo uomo riconosciuto

Dopo l’identificazione grazie ad un tatuaggio dell’uomo trovato il 13 aprile scorso nelle acque tra il promontorio di Capo Milazzo e Vulcano nelle Eolie, ha un nome anche il cadavere rinvenuto in mare davanti all’isola di Filicudi. Si tratterebbe di un giovane 37enne tunisino di nome Bilel May che il mare ha restituito insieme ad altri quattro corpi ritrovati a distanza di pochi giorni uno dall’altro.
Filicudi, il tatuaggio diffuso per l’identificazione
A segnalare l’identità di Bilel, alla Procura di Barcellona, guidata da Giuseppe Verzera che sta seguendo il caso per competenza, una coppia di amici d’infanzia del ragazzo che vive nel Nord-Italia e che hanno visto il tatuaggio in tv, sulla stampa e sui social, segno incontrovertibile per riconoscere l’amico. Un tatuaggio diffuso appositamente, nella speranza di poterlo identificare con il simbolo di una fiamma stilizzata e la scritta Mima che sarebbe il diminutivo di mamma impresso sul braccio. Farebbe parte di un gruppo di naufraghi di un’imbarcazione affondata recentemente davanti alle coste di Cagliari, in
Sardegna.
Il procuratore Verzera: “Vicini ad una ricostruzione esatta”
La mobilitazione della comunità tunisina sta aiutando a fare luce sul naufragio, avvenuto a causa di una tempesta e mentre una delle vittime chiedeva aiuto telefonicamente alla madre in Tunisia 
“Siamo vicini, grazie alle indagini ed alle segnalazioni della redazione di TgR Sicilia, a una ricostruzione esatta dell’accaduto”, ha dichiarato il procuratore capo Verzera. Il corpo identificato è il secondo dei cinque di carnagione bianca, tre con indosso giubbotti rossi di salvataggio, rinvenuti nel mar Tirreno, uno al largo di Sorrento, tra il 17 marzo e il 19 aprile, su cui indagano ben quattro procure: tre siciliane e una campana. Del naufragio aveva chiesto informazioni il 23 marzo anche il consolato di Tunisi a Roma, allegando la lista coi nomi di 18 connazionali scomparsi, tutti uomini, partiti dalla spiaggia di Biserta.

Siccità, il Consiglio dei ministri delibera l'emergenza nazionale in Sicilia e stanzia i primi 20 milioni

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell'attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione.

Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge. Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione.

Tra quelle di rapida attuazione, l'acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.

Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell'Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.

Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell'Autorità di bacino. I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.

Presentata Associbo. Fra i produttori associati la famiglia Cipicchia, Chiara Lo Surdo e Daniela Virgona

 

Associazione di produttori e promotori del territorio e del cibo di qualità

Associbo sinergia fra produttori agroalimentari di qualità ed esercenti del cibo attenti alla territorialità.

Si è svolta nello splendido contesto delle Gole dell’Alcantara, la presentazione di Associbo, una verticale di Confesercenti che mette il cibo al centro di vari interessi che accomunano produttori agroalimentari artigianali di qualità e un gruppo di ristoratori, albergatori, B&B e agriturismi attenti al proprio territorio.

Alla presenza di un folto ed attentissimo pubblico, rappresentato dalla dirigenza di Confesercenti Sicilia, alcuni rappresentanti di Fiepet e di Ristoworld, oltre a ristoratori e produttori, sono stati delineati gli assi portanti del progetto Associbo, che riguardano principalmente la possibilità che produttori e ristoratori possano promuovere e valorizzare il territorio attraverso i suoi giacimenti enogastronomici più preziosi.

Le aziende agroalimentari di Associbo sposano tutte parametri di qualità attraverso prodotti artigianali che si possano identificare con il territorio e ne rappresentino la peculiare identità, tutti concetti ben descritti nel sito www.associbo.it

Il presidente di ASSOCIBO Rosario Gugliotta nel suo intervento ha spiegato che una delle mission del progetto è quella di aiutare gli associati a narrare la propria storia e quella del territorio di appartenenza per migliorare la percezione del gusto e della qualità del proprio prodotto.

Gli associati di Associbo saranno inseriti nell’app di Confesercenti Sicily Tourism e geolocalizzati diventando, insieme ai ristoratori del circuito, una tappa di itinerari enogastronomici.

Nello stesso contesto è stato presentato il circuito dei Cultori del Gusto, una sezione di Ristoworld di cui fanno parte produttori dell’agroalimentare Associbo e gli esercenti del cibo che utilizzeranno almeno un prodotto Associbo, nel rispetto della territorialità e del cibo di prossimità. Il presidente di Ristoworld, Claudio Leocata, ha quindi delineato i vantaggi e le peculiarità del circuito dei Cultori del Gusto.

Per avviare i contatti concreti fra i produttori e i ristoratori, Attilio Villari, vicepresidente di Associbo, ha illustrato le peculiarità di una piattaforma che è stata allestita per gestire la logistica della distribuzione dei prodotti Associbo nel circuito dei Cultori del Gusto.

Ha preso quindi la parola l’ingegnere Maurizio Vaccaro, uno dei fratelli proprietari della struttura ospitante e socio di Associbo, parlando di turismo enogastronomico e delle potenzialità che Associbo può avere per creare dei percorsi enogastronomici in contesti come i parchi siciliani e tutte quelle realtà green presenti in Sicilia, che ben si sposano con il cibo territoriale di qualità.

Infine, Alberto Palella, vicepresidente di Confesercenti ha sottolineato le potenzialità del progetto Associbo, che potrà diventare un asse portante e strategico per tante categorie che si occupano di cibo e soprattutto avere un ruolo di primo piano anche a livello regionale in occasione della nomina della Sicilia come “Regione Europea della Gastronomia 2025”.

Alla fine dell’evento i produttori presenti hanno potuto far conoscere e degustare i loro prodotti a tutti gli intervenuti in uno scambio proficuo di informazioni sulle qualità organolettiche e sulla storia dei vari prodotti esposti.

Fra i produttori Associbo presenti ben tre sono eoliani, a partire dalla famiglia Cipicchia che ha portato la pasta fresca di grani antichi eoliani e alcuni trasformati di loro produzione e poi Chiara Lo Surdo che ha incantato i presenti con i suoi sesamini, nacatule e spicchiteddi e infine Daniela Virgona, con i capperi di Salina, presidio Slow Food e naturalmente i vini e la malvasia della sua azienda agricola.

Lipari: La bellezza, l'indecenza e il degrado a due passi dal cimitero. Foto e video di Giovanni Sardella




Enti locali, rischio commissariamento per bilanci di previsione non approvati: Regione sollecita verifiche

L'assessorato regionale delle Autonomie locali invita Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane della Sicilia che risultino inadempienti ad approvare i bilanci di previsione 2024-2026. Nel caso in cui il via libera sia invece già arrivato, l'invito è a verificare l'esito della procedura di trasmissione dei documenti, consultando l'elenco disponibile sul sito istituzionale della Regione.
In base ai dati aggiornati al 6 maggio, il documento di programmazione finanziaria risulta approvato da 143 amministrazioni, ovvero il 35 per cento del totale. Dopo aver assegnato nelle scorse settimane una proroga per rispettare gli obblighi di legge, l'assessorato fa sapere che la procedura di nomina dei commissari è già in fase molto avanzata e l'intervento sostitutivo da parte della Regione è imminente. Il bilancio di previsione, ovvero lo strumento attraverso cui l'ente programma le attività e i servizi da offrire ai cittadini nel triennio, è condizione essenziale al fine di poterne autorizzare le spese.

L'elenco aggiornato degli enti locali che hanno approvato i bilanci è disponibile nell'apposita sezione disponibile a questo indirizzo.

Festeggiano il compleanno...

... Daniele Natoli, Rosario Finocchiaro, Brenda Salmieri, Carmelo Amato, Antonio Favaloro, Raffaele Stagno, Gaetano Barca, Silvia Dede Venuti

Ricordando... Antonio Puddu


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Cambiamenti

Oggi, 7 maggio: Santa Flavia Domitilla


Flavia Domitilla Martire, santa (sec. I). Cadde vittima della persecuzione di Domiziano. Eusebio di Cesarea dice che era la nipote del console Flavio Clemente e che era stata relegata nell'isola di Ponza. Verso la fine del IV secolo, Girolamo, raccontando il pellegrinaggio di Paola in Oriente, precisa che la viaggiatrice visitò nell'isola le celle "in cui Domitilla aveva subito un lungo martirio". Nel V secolo appaiono degli Atti leggendari che le assegnano come compagni Nereo e Achilleo, sepolti ancliessi nel cimitero di D., ma privi di altri elementi in comune con la santa (personaggi storici, i soldati Nereo e Achilleo furono vittime delle persecuzioni che investirono l'esercito alla fine del III secolo). D. è stata spesso confusa con la sua omonima zia, moglie del console Flavio Clemente, anch'essa vittima della persecuzione di Domiziano.

Buongiorno... così!




 

lunedì 6 maggio 2024

Eoliani che non ci sono più" ( 12° filmato - durata sette minuti e dieci)


La rubrica "Eoliani che non si sono più"....è dedicata ai nostri concittadini che ci hanno lasciato. Sono slide fotografiche realizzate da tempo: possibile aggiungere foto 1) Frank Virgona; 2) Mina De Salvo; 3) Giovanni Sarpi; 4) Olimpia Marraffa; 5) Marisa Natoli; 6) Sarino Centorrino; 7) Sandro Casali; 8) Maria Sciacchitano; 9) Angelino Sardella; 10) Franco Scoglio; 11) Giovanna Longo; 12) Angelo Cincotta; 13) Rosina Spanò; 14) ?; 15) Nunziata Lo Ricco; 16) ?; 17) Giovanna (Gina) Trimboli; 18) Margherita Virgona; 19) Agostino Scaffidi; 20) Italo Paino e Girolamo Caleca; 21) Angelino Maiuri; 22) Annetta Falanga; 23) Antonio Quadara; 24) Giuseppina Trimboli; 25) Bartolo Errico; 26) Bartolo Gualdi; 27) Bartolomeo Di Stefano; 28) Caterina Biviano; 29) Domenico Faralla; 30) Eugenio Spanò; 31) Francesco Lauricella, 32) Franco Trimboli; 33) Giacomo Greco; 34) Giovanni La Spada; 35) Giovanni Toni; 36) Giuseppe Cassarà; 37) ?; 38) Giuseppe Svezia; 39) Domenico Iacono; 40) Iole Denaro; 41) Margherita Virgona; 42) Michele La Torre; 43) Nino Marino; 44) Franco Campisi; 45) Onofrio La Greca; 46) Padre Giuseppe Ambriano; 47) Santoro Biviano; 48) Palmiro Lauro; 49) Salvatore (Turiddu) Profilio; 50) Rosa Palino; 51) Rita Sulfaro; 52) Alessandro Profilio; 53) Peppe Natoli; 54) Pina Peluso; 55) Federico Megna; 56) Ruccio Tauro; 57) Tanino Re; 58) Roberto Tesoriero; 59) Salvatore Saltalamacchia; 60) Salvatore Costanzo; 61) Salvatore La Greca; 62) Nino Belfiore e Spartaco Persiani; 63) Mimmo Scolarici; 64) Tanino Re; 65) Pino La Greca, 66) Umberto Pergola; 67) Salvatore Velardita; 68) Rosario (Sarino) Pergolizzi; 69) Nunziata Lo Surdo; 70) Valentino Amato; 71) Stella Di Maggio; 72) Rosa Caruso; 73) Rosa Giardina, 74) Simone Giardina, 75) Stefana Mazza; 76) Tisbe Franzoglio; 77) ?;            
   

Pescando nel nostro archivio video: Pasqua 2012 a Lipari (di Liparinet)

Torna sul ring Giuseppe Saltalamacchia. Combatterà per il titolo europeo PRO WFKSU


Dopo quasi 2 anni dal suo ultimo match ritorna a combattere, il 22 giugno a Messina, Giuseppe Saltamacchia, seguito dal maestro Martinucci: lo farà per il titolo europeo PRO WFKSU contro il fortissimo Ungherese Laszlo Farkas che da professionista ha uno score di 29 match di cui 27 vittorie.

Al Real Mendolita il torneo di calcetto invernale del Freeland (foto e video)


Il Real Mendolita si è aggiudicato il trofeo del torneo di calcetto invernale, disputatosi al Freeland di Bartolo Giunta. 

Seconda classificata la formazione Argentin… muchachos 




I Comuni siciliani oltre la crisi demografica ed economica, 18 maggio un convegno di ANCI Sicilia

Negli ultimi decenni molti Comuni dell’isola, comprese le grandi città, hanno subìto progressivo spopolamento.

Particolarmente penalizzati sono sicuramente i territori che si trovano in contesti montani o nelle aree interne dove le opportunità di lavoro sono meno frequenti e anche i servizi in molti casi scarseggiano.

In queste zone, infatti, risulta più difficile organizzare una rete di infrastrutture, collegamenti e servizi, compresi quelli sociali, educativi, culturali e scolastici.La conseguenza è che ampie aree della Sicilia risultano meno vivibili per le famiglie, specialmente se hanno figli a carico.
Il convegno organizzato dall’Associazione dei comuni siciliani (che non a caso si svolgerà a San Marco d’Alunzio, uno dei tanti comuni montani della Sicilia che da anni cerca di contrastare le conseguenze dell’abbandono) vuole focalizzare l’attenzione su come attuare politiche territoriali di sviluppo per combattere tale fenomeno con l’obiettivo di avviare una nuova fase di programmazione socio-economica.
“Questo incontro – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano – presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia – rappresenta l’occasione per un’analisi approfondita della realtà attuale e per un confronto sulle esperienze, sui progetti, sulle opportunità e sulle buone pratiche che possono determinare un’inversione di rotta prima che il processo diventi irreversibile”,
SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE www.anci.sicilia.it È POSSIBILE ISCRIVERSI PER PARTECIPARE AL CONVEGNO

Presentazione del progetto Soss al Comune di Lipari. Campi scuola SOSS contro la dipendenza da smartphone e social.

Campi Scuola SOSS contro la dipendenza da Smartphone e Social, nella sala Consiglio di Lipari l’incontro della Rete Territoriale con i responsabili del progetto e i ragazzi del Gruppo Scout Eolie 1° Federscout.


Mercoledì 24 Aprile, su richiesta dell’assessora alla Pubblica Istruzione di Lipari Cristina Roccella, la responsabile Claudia Schilirò ha convocato i referenti della Rete Territoriale delle Isole Eolie, ovvero le amministrazioni di Malfa, Lipari, S. Marina Salina e Leni, i delegati delle Isole minori di Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea e Ginostra, gli Istituti Comprensivi Isole Eolie, S. Lucia, Isa Conti Eller Vainicher ed altri 27 delegati tra scuole, associazioni, uffici e comitati attivi sulle Isole.

Oggetto della riunione, che si è tenuta sia in presenza che in streaming (per il forte rischio di non rientrare con gli aliscafi) è stato l’incontro e la presentazione del progetto Soss, le Squadre Operative Soccorso Studenti, già conosciuto da molti ed arrivato alla 20° edizione proprio con il campo scuola tenutosi in questi giorni sull’Isola di Salina, a Valdichiesa, dal 24 al 29 Aprile con partecipanti da Lipari, Salina, Roma e Castelli Romani impegnati in attività nautiche, escursioni, visite archeologiche ed esplorazione dell’arcipelago.

In molti hanno visto a Lipari e Salina i giacconi verdi dei ragazzi Soss che regalavano ai negozi i calendari.

Dopo la presentazione da parte dell’Assessora Roccella, che aveva già conosciuto e seguito il progetto da tempo, hanno preso la parola gli invitati del Lazio, il responsabile Ricci Riccardo ma soprattutto la Preside del Leonardo da Vinci di Roma (l’istituto nel quale ha studiato Maria Montessori) che, essendo preside anche dell’Istituto Comprensivo a Villalba di Guidonia, con un totale di quasi 2.000 studenti conosce a fondo ed affronta ogni giorno le problematiche dei bambini e degli adolescenti.

La Preside Irene De Angelis Curtis ha così risposto esaurientemente alle tante domande delle sue colleghe, molte con figli e parenti proprio nell’età più critica, sull’ esperienza vissuta con i campi scuola Soss dai suoi studenti di tutte le età, e di come moltissimi allievi abbiano deciso di intraprendere la via dell’impegno operativo su ambiente e sociale, cambiando stili di vita e migliorando il più delle volte, tra l’altro, il proprio rendimento scolastico.

E si è ben capito come vivere per 5 giorni, durata normale del primo “Campo Base”, senza Smartphone, in un clima di collaborazione e comunità, con il massimo della sicurezza ma senza le consuete “comodità” delle gite scolastiche, permette di scoprire sè stessi e gli altri, senza maschere o filtri artificiali, creando gruppi classe funzionali e dinamici.

“-La differenza tra i campi Scuola Soss e molte delle gite scolastiche”, hanno chiarito i responsabili “non è solo la scelta di fare a meno del cellulare e di internet, che obbliga gli allievi a riattivare il proprio cervello per fare le cose senza il supporto continuo dei tutorial, ma anche proporre un periodo in cui gli allievi devono per forza conoscersi e collaborare, in tutte le attività, con lo stile proprio del Team Building.

Non spendere soldi al bar o nei locali, come non poter ricomprare sigarette, puff o svapo crea un ambiente totalmente diverso da quello offerto dalle normali attività in gita, soprattutto con gli alunni delle classi superiori, dove assumere alcool e fumare per i minorenni è diventata la normalità completamente ignorata dagli adulti, mentre decidere di essere “diversi”, cioè di non fumare o bere fino al coma etilico comporta spesso l’esclusione dai gruppi social e dalle continue “feste”, dove spesso accade veramente di tutto,”.

Nei Castelli Romani le situazioni a rischio sono amplificate, sia per la vicinanza con la capitale che per una diffusa disponibilità economica dei ragazzi, (ma moltissimi genitori fanno grossi sacrifici per non essere da meno degli altri, gite scolastiche dagli 800 € in su sono ormai normali, mentre anche le feste sono un ottimo business per i più “svegli”), ad esempio lo scorso anno ha perso la vita una 17enne di un Liceo di Albano per un incidente mentre era in corso una “festa” con oltre 700 studenti, in un locale alla moda al Lago, evento gestito dai ragazzi del 5° anno, mentre durante il periodo dello scorso campo Soss ad Aprile, a Velletri, un quattordicenne di Ariccia, mentre festeggiava in compagnia di amici, ha perso la vita per una caduta da un ramo.

Molto spesso nelle feste, fuori e dentro i locali gira parecchia droga di ogni genere, e soprattutto i ragazzi possono sperimentare “pasticche” o droghe sintetiche inalate a loro insaputa con le sigarette elettroniche, mentre la dipendenza più diffusa è l’uso continuo e compulsivo dello smartphone, spesso un iphone ultimo modello (quelli più potenti, che prendono dappertutto) dipendenza che cresce di pari passo con l’ansia e le preoccupazioni dei genitori, spesso impotenti di fronte alla velocità dei cambiamenti sociali.

Moltissime ragazze iniziano il campo Soss con il loro nuovo trolley con phon, piastra, trucchi e vestiti da festa, la “pochette” firmata, con scarpe bianche tutte uguali (nonostante l’informativa con l’elenco del materiale spieghi bene in cosa consiste il campo e cosa serve davvero) e la maggior parte dei ragazzi arrivano pensando che, come per le normali gite o campi scuola, sarà un’altra lunghissima festa in cui guadagnare anche soldi, e infilano nelle valigie cose spesso illegali ma perfettamente ignorate dai genitori.

Nelle lunghe serate vicino al camino d’inverno, o intorno al fuoco, o sulle spiagge di laghi e mari, si raccontano tra loro, magari di regioni diverse, cosa vedono e succede nelle gite delle scuole, è normale poi che per i più fragili i rischi di tragedie siano alti. Ma chi si confronta e ha la possibilità di scegliere sono quelli che hanno avuto la fortuna di frequentare il campo, purtroppo i soggetti più a rischio riescono spesso ad “evitare” l’esperienza, e c’è anche una buona percentuale di genitori a cui l’attuale sistema va benissimo, con papà e mamme che fanno a gara con le figlie a chi è più “social”, a chi ha più like e a chi veste più alla moda.

I Campi scuola Soss sono attivi da più di 10 anni, anche se con il nuovo logo il conteggio dei campi è iniziato solo dopo la pandemia Covid: le conseguenze create dalle restrizioni sui ragazzi italiani sono ancora forti, invece di creargli una coscienza “reattiva” alle emergenze si è deciso di trasformarli in soggetti capaci di stare 15 ore a giocare davanti agli schermi, ordinando il cibo sul web, dicendogli che “andrà tutto bene”.

Dormire le prime ore in classe succede sempre più spesso, mentre noi riceviamo notizie di tragedie di ragazzi coinvolti in “incidenti” o suicidi, come a Cerveteri, dove le scuole ci hanno fatto richiesta di iniziare i campi Soss, e pochi giorni fa ad Ariccia stessa tragedia, per un ragazzino di 14 anni.

Dall’acquisto del loro primo telefonino in poi, gli studenti sono sempre più con la testa tra la rete, con gli occhi illuminati solo dallo schermo dello Smartphone, senza altra limitazione o protezione che quella proposta della propria famiglia (quando succede).

I livelli già altissimi del campo elettromagnetico emesso dai loro dispositivi (misurati con strumenti sofisticati ad ogni campo) sono aumentati enormemente in poco tempo, mentre in tutta Italia sono appena entrati in vigore i nuovi limiti di legge che raddoppiano le emissioni anche per le antenne per telefonia.

Un periodo di disintossicazione diviene così un vero salvavita, che permette una nuova consapevolezza insegnando le corrette regole per sopravvivere anche quando il sistema sembra andare fuori controllo.

Che l’argomento sia ormai di attenzione pubblica lo ha dimostrato anche Rai 2, in occasione della “giornata mondiale della disconnessione”, che ha inviato una troupe nel nostro campo a Velletri il 21 febbraio, registrando un servizio trasmesso durante il TG delle ore 13.

https://www.youtube.com/watch?v=OfU_vSus958

Nell’ambito della programmazione del Piano di Zona 2021 per il benessere dei minori, il Comune di Lipari ha approvato il progetto e la Regione Sicilia ha concesso un piccolo contributo per l’organizzazione del primo Campo Soss “finanziato” che si svolgerà a Salina, a Valdichiesa, grazie all’accoglienza di Padre Giuseppe, che verrà realizzato appena approvato il Bilancio del Comune di Lipari.

Nel frattempo, dato l’interesse espresso dai rappresentanti degli Istituti Scolastici per i campi già realizzati nel Lazio, su richiesta dei partecipanti all’incontro della Rete Territoriale Isole Eolie verranno proposti altri campi in accordo con i Dirigenti, come momento integrativo e complementare all’attività educativo-didattica della scuola, parte integrante e qualificante dell’Offerta Formativa.

A chiusura dell’importante incontro, il Sindaco Riccardo Gullo ha voluto conoscere nel suo ufficio la preside e gli organizzatori, complimentandosi per l’alto profilo del progetto e per la sua valenza nell’ambito della prevenzione e della formazione alla legalità, della tutela dell’ambiente e della protezione delle fasce di giovani più a rischio.




Festeggiano il compleanno ...

... Daria Zanca, Alessandra Merrina, Gaspare Spataro, Monica Abbate, Alessia Rubino, Graziella Acquario, Carlo Moro, Mari Biviano, Mirko Mandarano, Diana Saltalamacchia, Frank Speziale, Rosalba Bongiorno, Giovanni Favaloro, Luisa Di Pietro, Elena Casamento, Giovanni Favaloro, Samantha Mandarano, Carlo Zaia.  



Ricordando... Angelo Villanti e Rosalia D'Alia

Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Il coraggio di stare con l'altro

Oggi, 6 maggio: San Pietro Nolasco

 S. Pietro Nolasco nacque da nobile famiglia a Recaud presso Carcassone in Francia l'anno 1189 e, fin da fanciullo si distinse per la singolare carità che aveva verso il prossimo. Si ebbe un presagio di queste virtù allorchè, piangendo ancor bambino nella culla, uno sciame d'api volò sopra di lui e costruì un favo di miele nella sua destra. Fu allevato nella casa paterna con molte cure, avendo perduto il padre in età di quindici anni, continuò a vivere sotto la direzione di sua madre, che non potè mai risolversi a rimaritarsi, decisa come era di consacrarsi alla cura del figliuolo ed al servizio di Dio.

Pietro rimase per qualche tempo al servizio di Simone Conte di Montefort della Crociata contro gli Albigesi. Dopo la celebre battaglia di Muret, nella quale Pietro Re d'Aragona perdette la vita, il Conte, impietosito della sventura e della debolezza del giovane Jacopo rimasto suo prigioniero in età di sette anni, credette di non potergli prestare servizio migliore che dargli Pietro Nolasco per suo precettore. Santo soddisfece all'impegno nella maniera più perfetta. Il giovane re gli diede tutta la sua stima e confidenza, e Pietro se ne servì per riformare la Corte con la santità dei suoi costumi. La devozione alla Vergine e la carità verso i Cristiani fatti prigionieri sotto i Mori furono le due virtù caratteristiche del nostro Santo.