Cerca nel blog

mercoledì 16 agosto 2017

Gravi le condizioni della ragazzina colpita dall'elica. L'imbarcazione da diporto interessata da un incendio a bordo trainata a Porticello. Passeggera in ospedale (Il punto in un pezzo unico)



 
Il punto su quanto accaduto oggi: Grave incidente in mare oggi pomeriggio (come abbiamo già scritto), al largo di Monterosa (Lipari) per una dodicenne italo-argentina, in vacanza con la famiglia a Vulcano. 
La ragazzina, che si trovava a bordo di un gommone con il nucleo familiare, è inaspettatamente finita in mare (si dice stesse giocando e saltellando) ed è stata colpita dall’elica del natante in varie parti del corpo, riportando lacerazioni anche di una certa gravità. 
Scattati i soccorsi, coordinati dal comandante Paolo Margadonna del Circomare Lipari, la giovane è stata trasferita in porto a Lipari e, poi, con l'ambulanza del 118 in ospedale. 
Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, soprattutto per la notevole lesione al cranio e per quelle al torace e all’addome. I sanitari hanno proceduto a stabilizzarla e ad intubarla. Vista la notevole perdita di sangue, a causa delle emorragie in corso, si è proceduto anche alla trasfusione. 
Date le gravi condizioni è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso ed è stata trasferita all'ospedale Garibaldi di Catania nel reparto di neurochirurgia e rianimazione. 
Sull’accaduto sono in corso le indagini dell'Autorità marittima. 
Il pomeriggio post-ferragostano a Lipari ha fatto registrare un nuovo allarme in mare. 
In una imbarcazione da diporto si sono sviluppate delle fiamme, mentre era in navigazione al largo di Acquacalda. Ricevuta la richiesta di soccorso il comandante del Circomare Lipari ha dirottato in zona l’aliscafo di linea e altre imbarcazioni. 
Il tutto mentre il mezzo di servizio, dopo aver preso a bordo i vigili del fuoco (caposquadra Pannuccio), raggiungeva il natante. 
I pompieri, oltre a tantissimo fumo, hanno dovuto fronteggiare anche le fiamme che, nonostante l’intervento dell’equipaggio, continuavano a covare. 
Una volta messa in sicurezza l’imbarcazione è stata trainata a Porticello (foto) 
Una donna, tra le sette persone che si trovavano a bordo, colta da malessere, è stata trasferita a Sottomonastero con il gommone della Guardia Costiera e da qui con l'ambulanza del 118 (vedi foto) in ospedale

Per la notizia dell'imbarcazione da diporto si ringrazia Alice Profilio. Per le foto dei soccorsi, Nino Biviano. Per le foto dell'ambulanza a Sottomonastero, Roberto Addamo. Per la foto dell'imbarcazione trainata a Porticello, Alessandro Merlino

Principio d'incendio in natante da diporto in navigazione al largo di Acquacalda. In azione la macchina dei soccorsi

Un  principio d'incendio si è sviluppato, una trentina di minuti fa, su una imbarcazione da diporto, al largo di Acquacalda. Il fumo, ben visibile anche dalla frazione liparese, e la richiesta d'intervento è stata accolta dalla sala operativa del Circomare Lipari che ha dirottato in zona un aliscafo di linea e altri natanti. Un mezzo dell'Autorità marittima sta raggiungendo la zona. La situazione sarebbe, comunque, sotto controllo, anche se, da quanto apprendiamo, le fiamme stanno ancora covando.
Sul posto stanno giungendo i vigili del fuoco (caposquadra Salvatore Pannuccio)

Ragazzina finisce in mare da un gommone e viene colpita in più parti dall'elica

Tremendo incidente in mare qualche ora fa al largo di Monterosa a Lipari. 
Da quanto trapela si è verificato nelle immediatezze di un gommone a bordo del quale vi era una famiglia italo-argentina.
Una ragazzina, dovrebbe avere all'incirca 12 anni, per cause in corso d'accertamento è finita in mare, ed è stata stata colpita dall'elica, riportando tagli, anche di una certa gravità in diverse parti del corpo (testa, busto, braccia).
Scattati i soccorsi, coordinati dal comandante Paolo Margadonna del Circomare Lipari, la giovanissima è stata trasferita in porto a Lipari e, poi, con l'ambulanza del 118 trasferita in ospedale dove si sta procedendo a stabilizzarla e ad intubarla prima di trasferirla fuori dall'isola.
Ripetiamo sono notizie frammentarie che riportiamo man mano che le apprendiamo.
Sono in corso le indagini dell'Autorità marittima

Marina Corta...dai Reali di Giordania ai....

Aspettando la barca da "mini-crociere"...ci facciamo un pisolino! Povera Lipari mia, ma di che stiamo a parlare! D'altronde con cinque euro di ticket un "bisuolo" per dormire glielo dobbiamo!

I Reali di Giordania a Lipari

A Ferragosto e dintorni non sono mancati nelle Eolie i personaggi di spicco. 
Sicuramente i più importanti sono passati quasi inosservati ai più poiché non sono scesi a terra, cosa che, invece, hanno fatto le guardie del corpo.
Parliamo dei reali di Giordania, ritornati nelle Eolie, unitamente ai figli, dopo sette anni. 
Hanno trascorso la vigilia di Ferragosto sullo yacht O’ Mega (nella foto) alla fonda al largo di Marina Corta. 
Dicevamo quasi inosservati...infatti non sono sfuggiti all'occhio attento del fotografo professionista e nostro collaboratore Gaetano Di Giovanni che, seppure a notevolissima distanza, qualche scatto l'ha fatto. 
I reali sono stati controllati a vista dalla Guardia di Finanza.
Consueta vacanza strombolana, invece, per l’ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia. 
Come anticipato l'ultima volta dei reali di Giordania alle Eolie fu nel 2010, per la precisione il 1° Agosto.
Vi riproponiamo il filmato che, in quell'occasione, realizzò il nostro direttore

Il Tesoro dei Santi di Stromboli (di Paolo De Rosa - Attiva Stromboli)

Grande partecipazione alla presentazione del libro.Sorprendente testimonianza sulla storia dell’isola e dei suoi abitanti, il libro raccoglie testi e immagini di oggetti preziosi donati ai Santi delle chiese di San Bartolomeo e San Vincenzo di Stromboli e Ginostra e una galleria di quadri “ex voto” marinari, in occasioni di eventi importanti e drammatici avvenuti nel tempo come eruzioni, emigrazioni, tempeste.
Quanto in mostra alla chiesa San Bartolomeo rappresenta appieno la comunità che l’ha edificata, la speranza, il coraggio, la cultura e la bellezza.
Grazie a tutti,
grazie a chi è partito e ci ha lasciato tutto ciò, grazie a chi è tornato e non vuole perdere la propria identità, grazie a tutti quelli che son venuti, grazie a don Giuseppe e al maresciallo Antioco per la fiducia, grazie a chi ha lavorato al progetto prima durante e dopo, grazie a chi ha parlato o lasciato la sua testimonianza, grazie a tutti i Soci e non.
Grazie alle aziende sponsor: Litografia Bruni di Pomezia (RM); edilizia Oliva, panificio la Pagnotta, alimentari Marano e D’Angelo di Stromboli; Aroph Spagiria di Milano. (Paolo De Rosa)
Per visualizzare le foto cliccare su questo link www.attivastromboli.net/2017/08/il-tesoro-dei-santi-di-stromboli/

Cari giovani..."Rimediate agli errori, correggetevi". Una bellissima e profonda lettera "inviata" da un operatore del 118 subito dopo la notte di San Lorenzo

Riprendiamo questa lettera da Radiobombo, un giornale on line di Trani. Lo facciamo perchè riteniamo che sia un messaggio valido non solo a Trani, ma in tutte le latitudini e un'occasione in più per riflettere: 
Cari giovani, perlopiù minorenni, che spesso avete più cultura di quanta ne avessimo noi, certamente più avvezzi alla tecnologia, sembrate più svegli e conoscete già i trucchi della vita mentre noi, alla vostra età, credevamo ancora nelle favole e non avevamo idea di cosa fosse un smartphone; conoscete già a menadito i segreti del sesso e lo praticate senza darci più di tanta importanza, mentre noi, al massimo, ci emozionavamo del bacio con la lingua; fate tardi la notte perché noi genitori non abbiamo più il coraggio di non allinearci a chi non stabilisce l’orario improrogabile per tornare a casa, mentre per noi era un traguardo, raramente raggiungibile, accompagnare la fidanzata all'orario concesso occasionalmente a Cenerentola.
Nonostante tutto quel che avete e che sapete, bevete fino a ubriacarvi, fino a svenire e a vomitarvi addosso, sul vostro volto angelico, sulle unghie variopinte e sui capelli vigorosi e spesso lo fate solo perché siete in compagnia, perché quando i vostri genitori sgomenti giungono al pronto soccorso ci assicurano che a casa non bevete mai nemmeno il vino. Fumate, come ho fumato anch’io, ma quando ho cominciato io, per mia sfortuna, l’ignoranza era tale che si pensava non facesse poi così male, si fumava ovunque, non ci crederete, anche nel cinema e nei film, nel ristorante, nel treno, perfino in ospedale e, siccome non si sapeva che il fumo, anche quello passivo, provocasse il cancro, si fumava anche in presenza di bambini e donne incinte, e noi a sedici anni non potevamo che fumare per sentirci grandi e far colpo sulle ragazze, per essere uomini veri, per seguire l’esempio.
Ma noi eravamo stupidi, non lo sapevamo, voi invece lo sapete, per voi è diverso, ed è questo che non riesco a comprendere, mi fa impazzire di rabbia; siete colti, avete la tecnologia sempre a portata di mano, finalmente abbiamo capito che fumare e bere porta inesorabilmente alla morte e, peraltro, in modo atroce eppure vengo a prendervi ubriachi, incoscienti, pieni di vomito, vuoti di dignità e i vostri amici, che sono un po’ meno ubriachi di voi, intanto che vi soccorro, mi fumano intorno con l’aria da donne e uomini vissuti, come se nulla di grave fosse accaduto. Vi porterei con me, almeno una volta, quando inietto la morfina per lenire appena un po’ il dolore, perché per i malati di cancro ai polmoni dopo tante piacevoli sigarette o al fegato dopo quelle sbronze in riva al mare mentre cadono le stelle o nei locali dove scriteriati vi versano da bere sebbene siate minorenni, non vi è più nulla da fare.
Tra l’altro mentre l’ambulanza del 118 si sta prendendo cura di voi ubriachi perché lo avete voluto, qualcuno potrebbe avere un infarto e dover attendere un’ambulanza proveniente da un’altra città, ma questo è un altro problema. Cambiate, correggete i nostri errori, oltre i vostri, siate voi le stelle, ma senza cadere. Stanotte (ieri, ndr) quando, più che le stelle, ho visto voi cadere ubriachi, incoscienti e immersi nel vostro vomito, voi che siete le nostre stelle migliori, ho espresso comunque un desiderio. Esauditelo.
Rino Negrogno – operatore del 118

Ferragosto 2017. Spettacolari giochi d'artificio a Santa Marina Salina (il video)

Spettacolari giochi d'artificio a Santa Marina Salina e tanta gente in piazza, grazie all'iniziativa dell'amministrazione presieduta da Domenico Arabia. 
Uno "spettacolo" ammirato da lontano, parzialmente e con un "pizzico d'invidia" da chi si è trovato ad Acquacalda ieri notte.
La foto della piazza e il video sono di Massimo Lo Schiavo
La foto dei giochi d'artificio di Gabriele Costanzo.
Ad entrambi il nostro grazie.
IL VIDEO: 

Programma per il finanziamento di progetti nelle isole minori italiane non interconnesse. Via libera alle domande

Via libera alle domande telematiche per accedere al Programma per il finanziamento di progetti nelle isole minori italiane non interconnesse. Ammontano a 15 milioni di euro le risorse destinate ai Comuni delle isole minori e alle amministrazioni dello Stato per la realizzazione di progetti su immobili pubblici in uso localizzati nelle isole minori. Per ciascun progetto la soglia massima finanziabile è di 1 milione di euro.
Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, «le isole minori italiane, custodi di inestimabili tesori per la biodiversità, diventeranno anche dei veri laboratori di sostenibilità. Per questo motivo il ministero dell'Ambiente si è impegnato per trovare queste risorse necessarie a creare nuove opportunità ambientali ed economiche per le piccole isole e insieme rappresentare un metodo di contrasto ai cambiamenti climatici esportabile a livello nazionale. D'altronde i negoziati della Cop21 e della Cop22 hanno indicato chiaramente il ruolo fondamentale delle piccole isole a livello globale e nella prospettiva nazionale, anche quelle italiane possono e devono svolgere un ruolo centrale».
Il Programma di finanziamento, istituito con Decreto della Direzione Generale per il Clima e l'Energia del 14 luglio 2017 (n. 340) è in vigore dal 14 agosto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Sono ammissibili al finanziamento i progetti che rientrano in una delle tre tipologie di attività previste: riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, sviluppo di sistemi di mobilità a basso impatto e attivazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici. In sede di valutazione dei progetti. Inoltre saranno valutati in maniera premiale i progetti che prevedono l'integrazione delle tre tipologie di attività. Le istanze di ammissione a finanziamento dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica e dovranno pervenire entro le ore 24.00 del 13 novembre 2017.

La Processione dell'Assunta, a Serra (foto II° parte)

 Per le foto grazie al nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Eolienews augura Buon Compleanno a Letizia Cavarra, Deborah Ruggiero, Letizia Quadara, Merii Lilly Zaia, Maurizio Cesario, Adriana Quadara

Riaperto da stamane il megaparcheggio a Lipari. Sarà accessibile 24 ore su 24


Ha riaperto stamane i battenti, sotto la nuova gestione della GEMS del dottor Marco Saltalamacchia, il megaparcheggio di via Torrente Cappuccini a Lipari.
La struttura, che potrà con la sua capienza, rispondere alla "sete" di parcheggi, resterà aperta 24 ore su 24.
A questa prima sostanziale novità, rispetto al passato, ne seguiranno altre che prenderanno corpo nei mesi a venire.
All'apertura abbiamo realizzato questa intervista con il dottor Saltalamacchia nella quale si parla di presente e futuro

La ditta Urso "Azienda non responsabile delle difficoltà che incontro l'utenza nella fascia oraria 17-19"

Riceviamo e pubblichiamo:

Oggi è il 16 Agosto. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

Ginostra - Il pontile realizzato dalla Protezione civile

IL SANTO DEL GIORNO
Di questo Santo, che fu uno dei più illustri del secolo xiv e uno dei più cari a tutta la cristianità, si hanno poche notizie. Oriundo di Montpellier (Francia), della sua giovinezza si narrano cose meravigliose. Ventenne, rimasto privo del padre e della madre, distribuì parte dei suoi beni ai poveri e parte li donò ad uno zio paterno. Quindi, vestitosi da pellegrino, si avviò elemosinando alla volta di Roma, per visitare il centro del Cristianesimo, sede della verità e della civiltà, e per vedere il Pastore Supremo dei popoli e delle nazioni, il Papa. 

Nell'attraversare le contrade della nostra bella Italia, seppe che la peste faceva strage in parecchie parti della penisola. Ed ecco S. Rocco nel genovesato, in Toscana, a Cesena, a Rimini e specialmente ad Acquapendente farsi consolatore dei poveri ammalati ed operare prodigi di cristiana carità. Fu salutato ovunque quale salvatore, ed in Roma il suo nome risuonò in benedizione. Ma egli schivava la lode e per evitarla, poco dopo aver soddisfatta la sua pietà, lasciò la Città Eterna e si portò a Piacenza, dove infieriva allora il morbo fatale. Qui il suo apostolato ebbe del meraviglioso, dell'eroico, del sovrumano, e Dio lo benedisse talmente, che gli bastava alle volte un segno di croce per rendere la sanità anche, a molti. Ma infine anch'egli fu attaccato dalla peste: per non essere di peso a nessuno si ritirò in un antro fuori della città, dove, consumato da febbre, soffrì dolori indicibili. La Divina Provvidenza però (come già un giorno al grande Anacoreta della Tebaide), quotidianamente gli inviava un pane per mezzo di un cane. Guarito per grazia di Dio e per l'aiuto datogli da un pio signore, che sulle orme del cane aveva rintracciato il povero sofferente, Rocco lasciò Piacenza e si ritirò in Francia. Quivi, creduto una spia, connivente lo stesso suo zio, a cui aveva lasciato parte dei suoi beni, fu messo in prigione. Passò quindi i suoi ultimi anni sconosciuto. 

Alla sua morte, avvenuta come si ritiene il 16 agosto 1327, furono udite voci di fanciulli che gridavano: È morto il Santo! E le campane suonarono a festa da sole. 
S. Rocco era passato a ricevere il premio delle sue fatiche e delle sue opere buone.
Si seppe la storia della sua santa vita da uno scritto da lui lasciato all'edificazione dei posteri, ma più di tutto la sua santità ci fu resa nota dagli innumerevoli miracoli che la Provvidenza operò sulla sua tomba gloriosa. La devozione a S. Rocco è universale ed è invocato contro le malattie contagiose. 
PRATICA. Visitiamo ed aiutiamo gli infermi, preghiamo per essi. 
PREGHIERA. O Dio, che concedeste a S. Rocco la grazia di guarire col segno della croce quelli che erano infetti di peste, noi vi supplichiamo per i suoi meriti e per sua intercessione, di preservarci dal contagio e dalla morte subitanea ed improvvisa.

martedì 15 agosto 2017

A tutti i lettori....BUON FERRAGOSTO!!!!


La Processione dell'Assunta, oggi a Serra (foto 1° parte)


Per le foto grazie al nostro collaboratore Bartolo Ruggiero

Piano Sanità presentato ricorso. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi



A Lipari si "scoppia"... a Salina ci si diverte ...rilassandosi (real time)



Mentre a Lipari in questo momento si "scoppia" nel traffico e nel caos a S.M. Salina è in corso il tradizionale appuntamento, come ogni Ferragosto, con l'antenna a mare che, come è ben visibile, attira centinaia di persone. E stasera spettacolo musicale, fuochi pirotecnici musicali e musica in piazza.
Un "piccolo dettaglio" è una iniziativa dell'amministrazione comunale!!!!
Ehm!...forse ci è sfuggito...è previsto qualcosa del genere anche a Lipari?

Eolie in "svendita"...posto letto in hotel a 4 stelle a 19 Euro, con servizi inclusi

(di Valentina Marino) C'era una volta l'arcipelago dei Bigotti, dove "albergatori" bacchettoni si stupivano che Casa Nunziatina (affittacamere ) vendesse il posto letto a € 12,00. 
Quando si scoprì che anche hotel di charme quattro stelle (😳) vendevano a 
€ 19,00 il posto letto, includendo però anche la colazione, il servizio di trasferimento e la piscina, nessuno osò proferir verbo e tutti preferirono insabbiare la testa ( forse perché troppo impegnati per avviare indagini di mercato!). 
Carissimi, questo è il posto dove viviamo! Viva l'ipocrisia e gli imprenditori di successo👏


Deposito rifiuti a Ginostra. Parte l'esposto alla Procura

Alla Spett.le Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto,
Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari,
Al Sig. Comandante della Capitaneria di Porto di Lipari, Al Sig. Comandante della Stazione Carabinieri di Stromboli
Oggetto: Esposto per deposito rifiuti vari con annesse conseguenze ambientali ed igienico-sanitarie, nell'area portuale di Ginostra.

Da Mercoledì 9 a Martedì 15 c.m. e come ormai consuetudine ricorrente, sotto il sole cocente di Agosto centinaia e centinaia di sacchi di rifiuti di ogni tipo (organico e non, come resti di ristoranti ed attività varie, pile, ecc.) in alto stato di putrefazione, depositati a terra e in cassoni traboccanti a cielo aperto, parzialmente coperti da un telone verde, sull'unica spiaggetta ai piedi del molo di Ginostra, a due passi dal mare e passaggio obbligato dei numerosissimi turisti in partenza ed in arrivo nel villaggio, sotto ed in prossimità in linea d'aria del Monumento ai Caduti (unico belvedere del luogo), abitazioni private, pubblici esercizi.
Oltre all'inquinamento dell'ambiente dei luoghi adiacenti al mare che ciò comporta, i cattivi odori ed insetti vari infestanti la zona di Demanio Marittimo, vengono sospinti dai venti anche su in paese rappresentando una minaccia igienico- sanitaria per la frazione.
Come cittadino residente mi chiedo :
1) E' lecito tutto ciò?
2) Può un Sindaco di una comunità civile e massimo responsabile della Sanità Pubblica permettere ciò?
3) Chi è addetto al controllo del Demanio Marittimo può consentire che ciò periodicamente avvenga?
Pertanto rivolgo un' appello accorato all'Autorità Giudiziaria ed a chi è preposto al controllo del territorio d'intervenire a tutela dei diritti dei cittadini con accertamenti di merito e per gli opportuni provvedimenti di legge in caso del riscontrarsi eventuali responsabilità.
Pasquale Giuffrè

Ferragosto a Lipari è anche questo!

Gennarino "incontra" il vice -presidente della Camera, Luigi Di Maio sulla spiaggia a Canneto (foto Elda Corrieri)

15 Agosto 2017: Ma davvero si può?

Riceviamo e pubblichiamo:
Caro direttore le invio una foto (ore 11,00 di oggi) ed un video, sempre di oggi, che dicono davvero tutto, senza bisogno di ulteriori commenti
Mail firmata

Eva Grimaldi a Lipari

Nella foto con Angela Beninati e Liliana Di Stefano

Ferragosto da tutto esaurito alle Eolie

(ANSA) - LIPARI - Ferragosto all'insegna del tutto esaurito nelle isole Eolie che ospitano flussi turistici da migliaia di persone ogni giorno. Il re mondiale del lusso Bernard Arnault è stato ospitato al ristorante "Da Pina" a Panarea mandando in visibilio la proprietaria Pina Cincotta Mandarano.
Oltre 10 mila sono i pendolari delle vacanze che si destreggiano tra Vulcano, Lipari, Panarea e Stromboli. Se a terra si registra il classico pienone lo stesso
avviene anche a mare dove mega yacht fanno bella mostra tra i faraglioni o gli scogli di Panarea. L'invasione alimenta l'economia isolana ma fa emergere problemi da sovraffollamento primo fra tutti l'inquinamento per i troppi rifiuti.

Ieri, giornata d'incidenti e di soccorsi. Il più grave la notte scorsa

Giornata di grande lavoro quella di ieri per il 118 e per il pronto soccorso dell'ospedale, impegnati a soccorrere residenti e turisti "protagonisti" di incidenti o colpiti da malessere.
L'incidente più grave, avvenuto, sembrerebbe, in modo del tutto autonomo, si è verificato la notte scorsa (una quindicina di minuti dopo la mezzanotte) sulla Provinciale 180 per Acquacalda. 
Un turista è caduto con lo scooter (distruggendolo), andando ad impattare con la fronte sul bordo strada. L'impatto gli ha causato una vastissima e profonda ferita. 
Sono intervenuti l'ambulanza del 118 e i carabiniericon due pattuglie a sirene spiegate. In un primo momento si era pensato che l'uomo potesse essere stato investito.
Dopo il trasporto in ospedale e i primi necessari interventi (tra cui l'applicazione di diversi punti di sutura) è stato trasferito con l'elisoccorso. 

Il calendario della distribuzione idrica nell'isola di Lipari

La speranza è che venga rispettato e non ci siano intoppi

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Buon Compleanno a Bartolo Cafarella, Guglielmo Barile, Giovanna Marino, Maria Santina Ulargiu, Lucilla Isidori Iacono

lunedì 14 agosto 2017

Filicudi: Soccorso con furgone; Sabotaggio all'acquedotto. Lipari: L'incendio sopra Acquacalda. I tre pezzi del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi




Per fortuna, nello "squallore" di questi giorni, c'è madre natura che ci risolleva.


Locale non in grado di servire le granite pubblicizzate. Turista scrive al Sindaco

Una doppia mail è stata inviata (tramite pec) dall'ingegner Filippo Maltese di Reggio Calabria.
Nella prima ha sottolineato come, in un locale di Lipari, lui ed altri quindici amici, non hanno trovato le granite pubblicizzate. Cosa invece che hanno potuto fare in un locale attiguo.
Premettendo i fatti, nella prima mail, ha scritto
"A nome personale ma anche a nome degli amici che mi accompagnavano ho ritenuto di dover segnalare l’accaduto alla Sua cortese attenzione, ritenendo per il buon nome dell’isola ma soprattutto per la salvaguardia dell’immagine fornita al turista, che Lei non possa astenersi dall’adozione di un qualche provvedimento in merito, limitato anche ad una semplice convocazione del gestore interessato in Comune per un inevitabile rimbrotto, ove il regolamento comunale non Le imponga l’adozione di una iniziativa di tipo diverso.
Noi certamente non veniamo dal nord e forse dovremmo ritenerci abituati a simili intemperanze, ma se vogliamo che il nostro profondo sud (Sicilia e Calabria compresa) crescano in maniera corretta, dobbiamo abituarci a rispettare il turista, e ad usare correttezza, garbo ed educazione. Non è assolutamente consentito ad un bar ubicato in un posto di prima fila, in una zona a vocazione turistica, di essere sprovvisto alle 16,00 del pomeriggio, in periodo estivo, di ben tre gusti di granite e di propinare agli avventori i rimasugli di un quarto gusto, finito anche questo prima di soddisfare tutte le richieste ricevute, o ancora di somministrare brioche del giorno precedente, presentando alla fine l’inevitabile conto.
Sarebbe stato molto meglio e saggio avvertire subito gli avventori delle limitazioni di cui soffriva il bar, così da consentire agli stessi di rivolgersi ad altro locale e non aspettare di constatare l’impossibilità di soddisfare alle richieste ricevute.
Sulla strada del ritorno, commentando l’accaduto, abbiamo tutti convenuto sulla opportunità di informare il Sindaco dello spiacevole accaduto, onde consentire allo stesso ed alla propria amministrazione di adottare tutti i correttivi necessari a che ciò non abbia più a ripetersi, e solo con tale spirito costruttivo e non denigratorio o di protesta, gli amici hanno delegato me a tale adempimento.
Certo di ricevere la Sua comprensione, la ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti a nome personale e degli amici che con me hanno trascorso un ristoratore weekend a Vulcano.


Non avendo avuto riscontro ha inoltrato questa nuova pec al sindaco, alla stampa e ad altri organismi:
Facendo seguito alla mia precedente nota datata 12.07.2017, (che si allega in copia alla presente) inviata alla SV e ad altri uffici competenti del Comune di Lipari, ma a tutt’oggi rimasta senza alcun riscontro, mi vedo costretto a dover rilevare che i “difetti comportamentali” non sono ascrivibili solo al gestore e/o al personale del (omissis), ma anche ad altri soggetti che nella loro veste ufficiale, non “possono” e non “devono” ignorare una semplice segnalazione ricevuta da un comune cittadino.
Ritengo che i gravosi impegni che assorbono quotidianamente l’Amministrazione Comunale, non dovrebbero aver impedito di fornire tempestivamente una sia pur laconica risposta, redatta dal più modesto degli impiegati, per informare appena che si è preso nota del contenuto della comunicazione e che sono stati avviati gli accertamenti del caso.
Tutto ciò dopo oltre 30 giorni non è avvenuto e ben 16 esimi professionisti, che avrebbero potuto far valere i loro titoli e le loro qualifiche, sono stati trattati nel peggiore dei modi non solo dal personale (omissis) addetto al servizio, ma anche da chi ha il compito istituzionale di guidare l’Amministrazione Comunale ed impedire che ciò abbia a verificarsi.
Nessuno di noi si aspettava la “fustigazione” dei colpevoli sulla pubblica piazza, o la comminazione di una pena per l’irriverente comportamento, ma certamente avremmo apprezzato neppure le scuse, perché ha già provveduto nei fatti, con molto garbo e signorilità, il gestore del (omissis), il quale, è bene rimarcarlo, si è adoperato in ogni modo per accontentare gli occasionali avventori, senza mai proferire parole di censura o di condanna nei confronti del collega, ma almeno ci saremmo attesi un laconico comunicato di riscontro per informare dell’avvenuta presa d’atto dell’accaduto.
Questa è CIVILTA’ e non ci possiamo lamentare quando episodi di tal genere coinvolgono, loro malgrado, turisti del nord o stranieri, che conseguentemente decidono di non vistare più il profondo sud. Non credo di dover aggiungere altro ma solo precisare che le azioni sono solo di chi le compie e non di chi le riceve, mentre noi non esiteremo a raccontare l’accaduto a quanti tra i nostri amici e conoscenti, avranno la malaugurata idea di fare una capatina a Lipari, inviando la presente per opportuna conoscenza anche agli Organi di Stampa locali ed alla Pro-loco, onde consentire l’adozione delle iniziative che riterranno di dover assumere in merito.

Distinti saluti
Ing. Filippo Maltese


NDD - Nel pubblicare questo post con la rimostranza dell'ing. Maltese abbiamo ritenuto di dover omettere sia i nomi dei due locali citati (uno in negativo, uno in positivo) che la zona di Lipari dove sono ubicate le due attività. 

Lipari, in un ospedale "tagliato" in ogni dove....la differenza la fanno stimati professionisti. Delicato intervento oggi ad opera del dottor Compagno

Nonostante i tagli, all’ospedale di Lipari, grazie a stimati e preparati professionisti, si riesce ancora a rispondere alle esigenze di salute dei pazienti, anche in emergenza. 
E’ accaduto oggi quando il dottor Enzo Compagno, che dirige l’unità operativa di chirurgia del nosocomio liparese, dopo essere stato chiamato al pronto soccorso per un consulto su un turista di 40 anni, che lamentava una presunta colica renale, si è trovato di fronte ad una perforazione gastrica per cui si rendeva necessario un intervento chirurgico immediato. 
Intervento effettuato, in emergenza, dallo stesso Compagno, coadiuvato dal dottor Belfiore, dall’anestesista Barresi e dal personale infermieristico.


L'editoriale. A Lipari è "boom" nel senso che l'isola sta per esplodere di fronte al caos, all'arroganza, al lerciume. Ma questo è il turismo che vogliamo

Vigilia di ferragosto con il "boom" (per un paio di giorni) a Lipari. 
"Boom" anche nel senso che l'isola  sta per esplodere di fronte al caos, all'arroganza, al lerciume.
Ma è questo il turismo che vogliamo...forse anche quello che ci meritiamo!
Da sabato si vede di tutto: dai giovanissimi accampati sulla spiaggia a quelli che hanno trascorso la notte scorsa nei sacchi a pelo, un po ovunque; dai vicoli trasformati in latrine ai ragazzi (diversi minorenni) "affogati" nell'alcool e nel loro vomito.
E' caos totale sia in terra che in mare. In giro si vede di tutto e si viola di tutto.
"Centauri" in tre (obbligatoriamente senza casco) su sconquassati motorini, spesso contromano; auto e motorini posteggiati alla meno peggio; automobilisti che strombazzano a più non posso, su macchine occupate al di là del consentito; pulman e pulmini stracarichi al di là di ogni logica, regola e norma. Quasi a somigliare a carri bestiame. Venditori di tutto che occupano impunemente spazi ed aree pubbliche. Improvvisati "punti di ristoro" che i giovani vacanzieri posizionano dove capita.
E' Ferragosto....bisogna recuperare il tempo e il denaro perduto...ma basta tutto ciò a giustificare l'invasione barbarica e il permessivismo ?
Sappiamo che si tratta di un'analisi e di "appunti" che saranno poco graditi. Ma tant'è. Se poi è questo il turismo che vogliamo....avanti così!!!
Non ci si salva neppure a mare: nonostante l'impegno del Circomare, le ordinanze che vietano l'ormeggio e la sosta sia di bagnanti che di natanti nei tratti interdetti sono violate a più non posso.
Esemplificativa Valle Muria.. Pienone entro la fascia di mare interdetta, ma anche sulla spiaggia non si scherza. 

E poi le solite "cartoline" di rifiuti...ovunque...come nella foto postata da Angelo Natoli e che abbiamo ripreso. Rifiuti abbandonati da turisti o da residenti? Non è che cambi molto e come scrive Lino "Abbiamo più di un problema da porci
Ma è Ferragosto e parafrasando il modo di dire "Agosto moglie mia non ti conosco" possiamo dire "A Lipari a Ferragosto norme e regole sconosco". 

Come ogni anno...si sente dire: "Passata l'estate bisognerà discutere del turismo che vogliamo!". 
Propositi che restano tali...tanto, all'arrivo dell'estate 2018, sarà lo stesso..forse peggio!
Buon Ferragosto a tutti...speriamo!

Lettera di commiato dal Policlinico del Direttore Sanitario, dott. Mario Paino

Riprendiamo e pubblichiamo la lettera postata dal dottor Mario Paino sul sito del Policlinico Universitario di Messina:
Con l’avvento della nuova gestione commissariale viene a cessare il mio incarico di Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria - Policlinico “G. Martino” - di Messina.
Sono onorato di essere stato in mezzo a voi e desidero ringraziare tutti dal Commissario Straordinario Dr. Laganga che ringrazio per la fiducia accordatami, al Magnifico Rettore che ci ha sempre supportato con la sua preziosa collaborazione.
I miei ringraziamenti vanno a tutti i Direttori di Unità Operative che mi hanno lealmente collaborato in questa affascinante avventura regalandomi il dono di un costante, proficuo rapporto, prima personale e poi professionale.
A tutti i dipendenti che si prodigano con zelo e passione.
È stata una esperienza unica che segna una traccia indelebile nella mia vita.
Le cose belle durano poco ma non abbastanza poco per non comprenderne l’essenza.
Sono stati mesi di intenso lavoro in cui è stato esitato l’atto aziendale e la pianta organica in applicazione alla rete ospedaliera, in cui si è realizzato il nuovo e più efficace pronto soccorso, in cui si è provveduto a trasferire la medicina nel rinnovato pad. “B” e si è proceduto a riunificare l’area materno infantile nel pad. “NI”. sono stati esitati il nuovo piano della pronta disponibilità e adottate importanti procedure per la gestione delle emergenze.
In sintesi sono stati mesi di intenso e proficuo lavoro.
Di ciò mi sia consentito ringraziare la meravigliosa famiglia della Direzione Medica di Presidio. Li voglio ricordare uno per uno: Nino, Giovanni, Consolato, Paolo, Giuseppe e Giovanni di Venti.
Mi sono stati sempre vicini con lealtà, elevato spirito di appartenenza e immedesimazione.
Senza di loro non avremmo potuto fare quello che abbiamo realizzato in così breve tempo.
E come dimenticare gli amici della segreteria della direzione. Antonella, Pasquale, Pinella, Alessandra e Umberto con cui abbiamo condiviso anche il quotidiano panino, che mi hanno regalato il loro sorriso e la loro disponibilità e che mi hanno incoraggiato nei momenti difficili.
Per me, medico di provincia, proveniente dal più piccolo ospedale del mondo, è stato importante che mi abbiate onorato della vostra amicizia, della vostra stima, della vostra collaborazione non facendomi mai sentire solo.
Vi porto tutti nel cuore e auguro alla gloriosa Azienda Policlinico di essere sempre all’altezza delle aspettative e fornire sempre più qualificate prestazioni.
Con animo grato.
Mario Paino


Incidente d'auto nella notte a Serra

Incidente la notte scorsa, per cause in corso d'accertamento, nel tornante più ampio che da Lipari porta verso la frazione di Serra.
Coinvolte due auto alla guida delle quali vi erano G.C. e A. G.
Il mezzo che ha riportato più danni e di una certa consistenza è stato quello di A.G. . Questi ha anche riportato qualche lieve danno fisico, ma nulla di preoccupante 

Giovedì, apertura straordinaria del museo Bernabò Brea e delle aree archeologiche del castello

Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e IS 
Dipartimento dei Beni Culturali e IS
S. 28 – Polo Regionale delle Isole Eolie per i siti culturali 
Parco Archeologico e Museo archeologico regionale 
“L. Bernabò Brea” 
Comunicato stampa 
 Si ha il piacere di comunicare che in occasione della manifestazione Eolie: donne e cultura, grazie alla disponibilità del Personale, il 17.08.2017 il Museo e le aree archeologiche dell’Acropoli (“Castello”) rimarranno aperti dalle ore 20,00 alle ore 23,00 (ingresso ridotto euro 3).

Autisti della ditta Urso da plauso

Riceviamo e pubblichiamo:
Vorrei fare un plauso a tutti gli autisti della Ditta Urso Guglielmo che, ogni giorno, costretti a dimenarsi tra una viabilità a dir poco selvaggia, riescono a essere delle vere e proprio "statue di sale" di fronte agli insulti gratuiti di villeggianti e non; riescono ad essere educati ed attenti nella guida nonostante scooteristi ed automobilisti sorpassano con acrobazie degne di un circo Orfei; riescono pure ad essere pazienti quando a lungo devono sostare perchè bloccati da un auto parcheggiata senza cura delle buone norme del codice stradale........perchè riescono a sorridere e ad essere gentili nonostante tutto! 
Bravi Ragazzi......l'atteggiamento giusto!!! .....ironicamente parlando......"guarda e passa e non ti curar di loro"
Francesca Giardina

Una formazione del glorioso CS Lipari



In alto, da sinistra: Giovanni Caruso, Angelo Zanca, Nello D'Auria, Mario Valenti, Giovanni Gravina, Mario Riganò, Enzo Ferro, Federico Gallo
In basso, da sinistra: Nicola Puleo, Rosario Finocchiaro, Bartolo Sardella, Franchino Monteleone, Santi Basile, Rosario Centorrino

Gli auguri ai festeggiati di oggi

Buon Compleanno a Chiara Rando, Giuseppe Barbaro La Greca, Assunto Paino, Fabio Sturniolo, Mihaela Florea, Alessio Deidda, Helena Profilio, Tina Bonica-Ambriano e Mia Caleca

Uomo ritrovato senza un braccio in autostrada. Forse la sua destinazione finale erano le Eolie

Nemmeno David Lynch e Mark Frost, gli ideatori della famosa serie Twin Peaks, avrebbero potuto immaginare una storia come quella che è capitata ad un giovane di origini romane sull’autostrada A/20. L’uomo di 31 anni è stato colpito ieri mattina da un’auto che gli ha tranciato il braccio sinistro mentre camminava a piedi lungo la corsia d’emergenza nel tratto compreso tra Milazzo e Barcellona, in direzione Palermo.
Gli agenti della polizia stradale della città del Longano, intervenuti, hanno trovato davanti ai loro occhi una situazione raccapricciante. Il ragazzo giaceva a terra in stato confusionale, con i bagagli poco distanti, tutto insanguinato e, appunto, senza un il braccio. Dopo aver allertato il 118 che ha trasferito il ferito al Policlinico di Messina, gli agenti agli ordini del sostituto commissario, Sandro Raccuia, hanno compiuto i primi accertamenti sul luogo dell’incidente per comprendere la dinamica ed hanno trovato l’arto sinistro a circa quaranta metri di distanza dal giovane.
Ma cosa ci faceva il trentunenne nella corsia d’emergenza? Secondo le prime ricostruzioni sarebbe arrivato in Sicilia da Roma su un pullman di linea, con l'intenzione di fermarsi a Milazzo, forse per raggiungere le Eolie facendo prima tappa da alcuni lontani parenti che risiederebbero in un comune tirrenico. Mentre il mezzo si fermava nella Città del Capo, però, il ragazzo dormiva. Si è svegliato troppo tardi, quando aveva già superato la sua meta e a quel punto avrebbe iniziato a chiedere insistentemente all’autista del bus di farlo scendere per potere raggiungere il casello di Milazzo a piedi, a ritroso.
Evidentemente nel suo piano qualcosa è andato storto: l’urto con la vettura oltre ad aver determinato il trancio netto del braccio gli ha provocato lo spappolamento della milza, poi asportatagli all’ospedale Universitario. Sul luogo dell’impatto gli agenti hanno rinvenuto alcuni frammenti del mezzo incidentato: il conducente è fuggito ma sarebbe già stato individuato dalla Polstrada mentre a quanto pare cercava di riparare la vettura da un carrozziere. Il ragazzo ferito non è in pericolo di vita. Nel reparto di chirurgia vascolare del “Gaetano Martino” gli è stato ricostruito l’arto mozzato, l’intervento sarebbe riuscito ma la parte andrà tenuta sotto controllo per qualche giorno. Al giovane la polizia ha sequestrato alcune dosi di marijuana.


La ricostruzione

Il trentunenne ferito non avrebbe ancora spiegato perché avrebbe cominciato a camminare in autostrada e perché si trovasse nel comprensorio Barcellona-Milazzo. Il padre è un carabiniere in servizio al Comando generale di Roma. Pare che alcuni lontani parenti risiederebbero in un comune della zona tirrenica. È certo che nell’impatto con un’auto gli è stato tranciato di netto il braccio sinistro, che è “volato” a quaranta metri di distanza, finendo nella scarpata sottostante. È stato trovato dai poliziotti della Stradale di Barcellona. Al Policlinico di Messina è stato sottoposto ad un intervento multidisciplinare grazie al quale gli è stato ricostruito il braccio sinistro. Inoltre gli è stata asportata la milza.

Oggi è il 14 Agosto. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno

Lipari (foto SocialEolie -Andrea Grano)

SANTO DEL GIORNO
Padre Kolbe è l'eroico frate francescano conventuale che nel campo di concentramento di Auschwitz offrì la propria vita per salvare quella di un padre di famiglia, Francesco Gaiowniczek, condannato a morire di fame come rappresaglia per la fuga di un detenuto. 

Giovanni Paolo II, nell'elevarlo agli onori degli altari, il 10 ottobre 1982, lo ha proclamato «patrono del nostro difficile secolo», un esempio di pace e di fraternità in una società sconvolta dall'odio e dall'egoismo. 
Kolbe nacque a SudunzskaWola, una cittadina del centro industriale di Lodz, l'8 gennaio 1894. I suoi genitori erano operai tessili. Kolbe da ragazzo conobbe il senso liberatorio e insieme opprimente di povertà e lavoro. E quell'esperienza non fu estranea ad alcune scelte che lo portarono ad abbracciare la Regola di san Francesco tra i minori conventuali di Leopoli (1907) e poi a dar vita a una istituzione che aveva proprio, in povertà e lavoro, caratteristiche tipicamente francescane, un sicuro fondamento, e cioè le «Città dell'Immacolata»: «Niepokalanów», in Polonia, e «Mugenzai No Sono», in Giappone. 
Nell'ideale francescano Kolbe innestò poi la propria fiducia nella possibilità offerta dai mezzi che la tecnica in quel tempo stava mettendo a disposizione. E a chi gli faceva osservare che su di essi già il diavolo aveva allungato le sue sordide zampacce, egli rispondeva: «Ragione di più per svegliarci e metterci all'opera per riconquistare le posizioni perdute». 
Quando ne ebbe l'opportunità, dimostrò la bontà e la lungimiranza dei propri progetti. E ciò avvenne in Polonia, dove ritornò nel 1919, dopo aver conseguito a Roma la laurea in teologia.
A pochi chilometri da Varsavia diede vita nel 1927 a «Niepokalanów» (Città dell'Immacolata) i cui cittadini, tutti frati, si dedicavano, vivendo in rigorosa povertà, all'apostolato per mezzo della stampa. E furono autori di un consistente boom editoriale che ancor oggi sorprende. Il «Cavaliere dell'Immacolata», la prima di una catena di riviste, fondato nel 1922 dopo un periodo iniziale di stasi, decollò raggiungendo le cinquantamila copie. In seguito si affermò come settimanale con settecentocinquantamila copie (addirittura un milione nel 1938). 
L'Immacolata, cui padre Kolbe ha intitolato gran parte delle sue riviste, era il suo chiodo fisso. In tempi non troppo felici per la chiesa e per il mondo, Kolbe vedeva nella Madonna l'ideale capace di scuotere le coscienze, di ridare fiato al cristianesimo; un ideale, comunque, per il quale combattere le sante battaglie della fede. Per questo, ancor prima di essere ordinato sacerdote, aveva istituito a Roma, il 16 ottobre 1917, la Milizia dell'Immacolata, uno strumento per far conoscere e vivere la devozione alla Madre di Cristo, ancor oggi vivo e prosperoso. 
Nel 1930 partì missionario per il Giappone a fondarvi un'altra Città dell'Immacolata, animata dallo stesso spirito e dagli stessi ideali. Tornato definitivamente in Polonia, dopo un paio di altri viaggi «missionari» nello stesso Giappone e in altri paesi dell'oriente, padre Kolbe si dedicò interamente alla sua opera. 
La seconda guerra mondiale lo sorprese a capo del più importante complesso editoriale della Polonia. 
Il 19 settembre 1939 fu arrestato dalla Gestapo, che lo deportò prima a Lamsdorf (Germania), poi nel campo di concentramento di Amlitz. Rilasciato l'8 dicembre 1939, tornò a Niepokalanów, riprendendo l'attività interrotta. Arrestato di nuovo nel 1941 fu rinchiuso nel carcere di Pawiak a Varsavia, e poi deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove con uno straordinario atto d'amore chiuse una vita tutta spesa al servizio degli altri. 
Nel campo viveva una legge secondo la quale, per la fuga di uno, dieci dello blocco, venivano condannati a morire di fame in un oscuro sotterraneo. Quando all'appello della sera risultò che uno mancava un grande timore invase l'animo di tutti i prigionieri...
Il Comandante scelse con un cenno della mano chi doveva morire e ad un tratto si sentì un grido: «Addio! addio! mia povera sposa, addio miei poveri figli...era il sergente Francesco Gajowniczek. 
Ma ad un tratto un uomo, anzi, un numero esce con passo deciso dalle file e va diritto verso il Comandante del campo. Chi è lei? Cosa vuole? Come osa infrangere la ferrea disciplina ed affrontare il terribile Capo?
«Sono un sacerdote cattolico polacco; sono anziano, voglio prendere il suo posto, perchè egli ha moglie e figli».
Il Comandante, meravigliato, parve non riuscire a trovare la forza per parlare e stranamente accettò quella proposta...
Padre Kolbe insieme agli altri condannati fu avviato verso il blocco 11. Qui le vittime furono denudate e rinchiuse in una piccola cella, in cui dovevano morire di fame e di sete. Ma da questo tetro luogo, invece di pianti e disperazione, questa volta si udirono preghiere e canti. Padre Kolbe li guidava, attraverso il cammino della croce, alla vita eterna.
Rimase nel bunker per due settimane, quando le SS decisero di svuotare la cella della morte. Erano rimasti in vita solo quattro uomini tra cui Padre Massimiliano.
Venne ucciso con un'iniezione di acido fenico, perché la cella, che egli aveva trasformato in cenacolo di preghiera e che condivideva con gli altri condannati, serviva per altre vittime. «Porse lui stesso, con la preghiera sulle labbra, il braccio al carnefice», raccontò un testimone. 
Lo trovarono qualche ora dopo, «appoggiato al muro, con la testa inclinata sul fianco sinistro e il volto insolitamente raggiante. Aveva gli occhi aperti e concentrati in un punto. Lo si sarebbe detto in estasi». Era la vigilia dell'Assunta, di una festa della Madre di Dio, che egli aveva sempre amato, chiamandola con il nome di «dolce mamma».