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domenica 1 febbraio 2015

QUIRINALE: MUSUMECI, MATTARELLA CONTRIBUIRA' A RESTITUIRE FIDUCIA AI SICILIANI

COMUNICATO STAMPA
"Esprimo le più vive congratulazioni e l'augurio di buon lavoro al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La profonda conoscenza dei problemi della Sicilia, da parte del nuovo Capo dello Stato, sarà un valore aggiunto che contribuirà a restituire anche alla gente onesta dell'Isola il diritto di credere ancora nelle istituzioni". Lo afferma il presidente della commissione regionale Antimafia Nello Musumeci.

Partylandia augura Buon Compleanno ad Ester Marraro e ad Elisa Marocchini

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Ester Marraro che compie 9 anni e ad Elisa Marocchini che ne compie 1

Eolie: E' isolamento

Eolie isolate. Fermi aliscafi e traghetti da e per Milazzo Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono ormai senza collegamenti da ben tre giorni con disagi anche per quanto il rifornimento di beni di prima necessità.

sabato 31 gennaio 2015

Successo a Lipari per la colletta alimentare, organizzata da ENPA e Eolo a 4 zampe, a favore dei randagi. Il grazie dei volontari

LE ASSOCIAZIONI ENPA E EOLO A QUATTRO ZAMPE HANNO ORGANIZZATO OGGI, PRESSO I SUPERMERCATI SISA DI LIPARI E CANNETO E PRESSO IL DISCOUNT DI CANNETO, UNA COLLETTA ALIMENTARE, PER AIUTARE I CANI E I GATTI RANDAGI CHE VIVONO NEL NOSTRO TERRITORIO.
L'INIZIATIVA HA AVUTO UN OTTIMO RISCONTRO.
I VOLONTARI RINGRAZIANO TUTTE LE PERSONE GENEROSE E SENSIBILI CHE HANNO CONTRIBUITO AL SUCCESSO DI QUESTA INIZIATIVA.

Previsioni per domani e lunedì non promettono nulla di buono nel "settore Eolie"

Le previsioni meteo per domani e dopodomani nel "settore Eolie" non promettono, decisamente, nulla di buono, tutt'altro.
Basta dare un'occhiata alla tabella

Centro Studi plaude all'elezione di Sergio Mattarella e porge deferenti auguri

Comunicato Stampa
Il Centro Studi Eoliano applaude al nuovo Presidente della Repubblica Professore Sergio Mattarella, raffinato giurista, alto magistrato, uomo di grande sensibilità politica e di elevato valore morale.
Con piacere ricorda l’incontro del 19 agosto 2009 nei giardini del Centro Studi, in occasione dei Pomeriggi Culturali Eoliani, e porge deferenti auguri per l’alto ruolo di garanzia a cui è stato chiamato.

ALL’OSPEDALE FOGLIANI DI MILAZZO IL PRIMO CORSO DI FORMAZIONE CONTINUA PER GLI OPERATORI SANITARI. INIZIATIVA ORGANIZZATA DALLA CISL FP E DAL CENTRO STUDI CISL MESSINA

Oltre 100 partecipanti al Corso di formazione continua in Medicina, tenutosi nella sala multimediale dell'Ospedale Fogliani di Milazzo e organizzato dal Coordinamento Cisl Funzione Pubblica del Presidio rappresentato da Nerina Mostaccio, Luigi Presti e Carmelo Merulla. Una iniziativa voluta dalla segreteria provinciale di concerto con il Centro Studi della Cisl Messina che sarà ripetuta nelle varie aziende sanitarie del territorio provinciale per dare l'opportunità ai lavoratori della Sanità di acquisire i crediti formativi professionali obbligati ad acquisire annualmente.
Dopo il saluto del segretario generale Calogero Emanuele e del direttore del centro studi Giuseppe Trifilò la giornata è stata gestita dal formatore Pietro Munafó che ha trattato ampiamente le problematiche legate alla sicurezza del paziente "standard JCI: obiettivi internazionali”.



Ricordate questo nostro post di ieri? "Nuovo virus con posta elettronica: Polizia Postale invita a non aprire allegati". Alcuni nostri lettori ci segnalano "arrivi"

Ricordate questo nostro post di ieri? "Nuovo virus con posta elettronica: Polizia Postale invita a non aprire allegati"


Messaggi di posta elettronica in cui si avvisa che si deve essere rimborsati per alcuni acquisti fatti e poi resi al venditore o nei quali si invia documentazione contabile e si chiede di scaricare un modulo allegato. E’ la nuova truffa on line segnalata dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Catania, che invita a non aprire gli allegati, che infettano il pc, criptano i dati della vittima e richiedono un pagamento per la decrittazione, causando anche gravi danni ai computer. (ANSA)
Ebbene stamani siamo stati contattati da quattro amici, lettori del nostro sito, che hanno ricevuto la tipologia di mail della quale abbiamo scritto, allertandovi.
Anche grazie alla nostra segnalazione non sono state aperte.
Riproponiamo il post nell'eventualità fosse sfuggito..sperando di fare cosa gradita

Chi ha smantellato il pontile di Filicudi ? Nota della Circoscrizione isolana

Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente del consiglio di Circoscrizione Filicudi-Alicudi, Maria Grazia Bonica, della vicepresidente Daniela Tagliasacchi e del consigliere Rosella Rando
Riguardo ai fatti accaduti  in Filicudi il 28 Gennaio 2015, relativamente all'oggetto della presente, questa Circoscrizione rende noto alla popolazione  quanto segue.
La mareggiata del 27 c. m. sera ha danneggiato il braccio esterno del pontile di ormeggio degli aliscafi  dello scalo di Filicudi porto.
La mattina del 28 Gennaio e sino all'ora di arrivo della nave, il pontile e il mare a Filicudi  si presentavano cosi come nelle foto 
Nel tardo pomeriggio, questa Circoscrizione, nelle persone della Vicepresidente e del Consigliere Rando, venivano allertate dagli abitanti del porto, perché era "praticamente" scomparso il Pontile di cui stiamo parlando.
A detta dei presenti sui luoghi, persone non ufficialmente autorizzate, di non meglio specificate e specializzate Ditte,  si erano recate in brevissimo tempo sui luoghi, ed avevano provveduto ad asportare entrambe i bracci del pontile, oltre alla griglia di ancoramento a terra degli stessi.
La Vicepresidente comunicava con il Sindaco immediatamente e quest'ultimo assicurava che si sarebbe provveduto in brevissimo tempo ad affidare i lavori di ripristino dei bracci con la massima urgenza, vista la necessità di garantire l'attracco dei mezzi veloci.
Il giorno 30 Gennaio,  non essendo ancora la Circoscrizione, a conoscenza né delle persone affidatarie dell'incarico e non sapendo in quale officina "qualificata" fossero finiti  i respingenti e tutto il pontile,  la sottoscritta si è messa in contatto con l'ufficio tecnico della Capitaneria di porto di Lipari .
Da quest'ultimo è stato possibile sapere che loro stessi, da qualche ora, avevano avuto notizia dal Dirigente dell' Ufficio tecnico del Comune di Lipari, che Lunedi prossimo sarebbe arrivato un fabbro sull'isola che avrebbe  provveduto alla sistemazione del braccio danneggiato.
Questa la cronaca dei fatti sino ad oggi.
Dell'asporto e dell'autorizzazione data a chi materialmente, in data 28 Gennaio ha  "smantellato" il pontile di attracco degli aliscafi, abbiamo chiesto notizie ufficiali al Sig Sindaco.
Per lunedi Due Febbraio, dunque, ( tempo permettendo)  attendiamo di conoscere gli sviluppi della vicenda.
Resta inteso che chiederemo e vigileremo su questa ulteriore "messa a punto" del pontile, perché non si verifichi nei prossimi sei mesi altra "necessità" ed "urgenza" e soprattutto perché Filicudi non resti ancora isolata per questa ragione. Si chiederà, altresì, come è stato già fatto in precedenza, il posizionamento di due bracci richiudibili, una volta e per tutte, che eviti di "aggiustare" e "riaggiustare", laddove sarebbe opportuno fare una spesa "unica" e "duratura".
Presidente Di Circoscrizione Maria Grazia Bonica; Vicepresidente Daniela Tagliasacchi, Consigliere Rosella Rando

RISCOSSIONE SICILIA: MUSUMECI, CROCETTA VUOLE MANTENERLA COME SOCIETA' ZAVORRA

COMUNICATO STAMPA

"Il presidente Crocetta sembra molto legato alle Partecipate regionali. E non avendo argomenti convincenti, ricorre al terrorismo psicologico. Sulla nostra proposta di liquidare Riscossione Sicilia e passare il servizio ad Equitalia paventa il licenziamento del personale. Un espediente penoso, proprio perchè la prima condizione del'eventuale passaggio sarebbe la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali. Strano che il governatore voglia tenere in vita una società-zavorra che costa alla Regione decine di milioni di euro l'anno, senza alcun ristoro peraltro a favore dei tartassati contribuenti siciliani". Lo afferma l'esponente dell'opposizione all'Ars e presidente dell'Antimafia regionale Nello Musumeci. "Il governo continua a far pagare l'affitto a privati, qualcuno indagato dalla Procura - ha aggiunto - per le sedi provinciali di Riscossione Sicilia invece di utilizzare immobili regionali vuoti, mentre ha fatto chiudere quattro mesi fa gli sportelli decentrati che non costavano nulla perchè di proprietà comunale, nonostante il voto contrario dell'Ars. Man mano che le settimane passano, Crocetta si rivela sempre più vittima delle proprie contraddizioni e sempre meno credibile".

Gli auguri del PD di Lipari al Presidente Mattarella

Al neo Presidente della Repubblica
on. Sergio Mattarella
Gli iscritti e i simpatizzanti del circolo del Partito Democratico di Lipari-Eolie, Le inviano i più sinceri e calorosi auguri per l'elezione a Presidente della Repubblica.
La Sua storia, i Suoi ideali, la Sua onestà rappresentano per noi valori comuni e identità condivise.
Pertanto, siamo convinti che sarà sicuro interprete dei principî migliori sui quali si fondano le nostre Istituzioni, da Presidente di tutti gli Italiani.
Auguri di buon lavoro per sette anni, Presidente. 
Saverio Merlino
Segretario del PD di Lipari-Eolie

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica italiana

L'on. Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è il nuovo Presidente della Repubblica Italiana. E' stato eletto stamani dai grandi elettori. Ha riportato ben 665 voti. Succede a Giorgio Napolitano.
L'elezione di Mattarella a Presidente della Repubblica italiana è, per certi versi, una rivincita sulla sorte, sul destino spesso avverso che si è accanito sulla sua famiglia. Gratificata da folgoranti carriere costruite sull’orgoglio democristiano, ma colpita anche da lutti e terribili sospetti. Una tradizione che inizia con il padre Bernardo, tra i fondatori della Dc, vicesegretario nazionale del partito nel 1945, eletto nel 1946 nell’Assemblea costituente, ministro e più volte sottosegretario nei governi De Gasperi. Uncursus honorum macchiato dai sospetti sui rapporti con gli esponenti della vecchia mafia siciliana da lui traghettati, secondo alcuni storici, dalla militanza monarchica e separatista sotto le insegne della Dc lanciata nell’occupazione del potere e nella conquista delle istituzioni. Sospetti terribili che nei decenni successivi hanno consentito a gente come Claudio Martelli di accusare il capostipite di collusione con la mafia.
Eppure, i democristiani hanno sempre difeso Bernardo, da potente in vita come dopo la morte, avvenuta nel 1971 in seguito ad un malore accusato alla Camera dei deputati. Lo ha fatto recentemente anche il quotidiano Europa: “Onesto, sensibile, generoso, come affermano le persone che lo hanno conosciuto e come affermato in numerose pronunce della magistratura”, ha scritto il giornale del PD: un uomo “con un altissimo senso dello Stato e delle istituzioni” che esercitò “una grande influenza sui figli Piersanti e Sergio, che ne hanno continuato l’opera politica”. Parole impegnative che sembrano voler chiudere un capitolo spinoso della storia di famiglia. Continuata con l’ascesa di Piersanti che in pochi anni brucia tappe e scala il potere: deputato dell’Assemblea regionale siciliana, poi assessore. Fino al 1980 quando, presidente della Regione e promotore di un processo riformatore critico verso il sistema dei finanziamenti pubblici e poco gradito ai boss, venne ucciso sotto gli occhi del fratello. Dirà Piero Grasso, magistrato di Palermo e futuro presidente del Senato: “Stava provando a realizzare un nuovo progetto politico-amministrativo, un’autentica rivoluzione. Aveva turbato il sistema degli appalti pubblici con gesti clamorosi, mai attuati nell’isola”.
Il colpo è terribile. Ma proprio dalla tragedia di Piersanti comincia la rincorsa di Sergio, professore di diritto parlamentare all’Università di Palermo. Milita nella corrente di Aldo Moro, entra in Parlamento la prima volta nel 1983. Quattro anni dopo, il balzo nel governo alla guida del ministero dei Rapporti con il Parlamento, prima nell’esecutivo De Mita poi in quello Goria. Un’esperienza che rivelerà il suo carattere freddo al punto da far sembrare Arnaldo Forlani “un movimentista”, sentenzierà Ciriaco De Mita. 

Cambiano i governi, Mattarella resta in sella. Con il sesto esecutivo Andreotti trasloca al ministero della Pubblica istruzione. Incarico che rivestirà fino alle dimissioni, clamorose, rassegnate insieme ad altri ministri della sinistra Dc per protestare contro l’approvazione della legge Mammì, proprio la legge voluta daBettino Craxi, Andreotti e Arnaldo Forlani (il famoso Caf) che ha gettato le fondamenta sulle quali Silvio Berlusconi ha edificato il suo impero televisivo. Il padrone del Biscione e futuro leader di Forza Italia non la prese bene: le sue resistenze attuali al nome di Mattarella originano anche da quella vicenda. Che, per la verità, non fu l’unica nella quale il politico siciliano espresse la sua avversione nei confronti di Sua Emittenza. Successe di nuovo quando Forza Italia venne ammessa nel Partito popolare europeo. “Un incubo irrazionale”, disse allora Mattarella.
Direttore de Il Popolo, organo della Democrazia cristiana (dal 1992 al 1994), tra i traghettatori della Dc verso il Partito Popolare, fu proprio nei primi anni Novanta che Mattarella rimase coinvolto nella vicenda che gli costerà un procedimento penale per finanziamento illecito. Per una busta contenente tre milioni di vecchie lire in buoni benzina recapitatagli dall’imprenditore agrigentino Filippo Salamone, considerato dalla magistratura siciliana l’erede di Angelo Siino, il “ministro” dei lavori di Totò Riina. Mattarella si difese dalle accuse sostenendo di aver accettato quel regalo di “modesto valore” e di aver distribuito i buoni carburante ai suoi collaboratori. Il processo è andato avanti per un decennio e si è concluso con l’assoluzione (perché il fatto non sussiste). Alcune disavventure giudiziarie toccano anche alcuni familiari. Il fratello Antonio finisce indagato negli anni Novanta a Venezia per riciclaggio di denaro sporco e associazione mafiosa con Enrico Nicoletti (componente della Banda della Magliana) per una speculazione edilizia a Cortina. L’inchiesta fu poi archiviata per mancanza di prove. Il nipote (il figlio di Piersanti, Bernardo) deputato regionale in Sicilia, è invece indagato – come molti colleghi in tutta Italia – per peculato in relazione ai rimborsi ai gruppi consiliari della Regione.
Nel frattempo, Sergio ha il tempo per inanellare una carriera invidiabile che ne fa uno degli esponenti più in vista della classe dirigente post-democristiana: battezza il Mattarellum, torna al governo con D’Alema nel 1998 assumendo la carica di vicepresidente del Consiglio e poi quella di ministro della Difesa. E’ tra i fondatori della Margherita e resta in Parlamento fino al 2008. Alle successive elezioni non si ricandida, sembra eclissarsi anche se nel 2009 l’allora segretario del Pd Dario Franceschini lo ripesca come possibile presidente della Rai. Non se ne farà niente, naturalmente, e sempre per la stessa ragione: l’antico risentimento del “nemico” Silvio nel frattempo tornato a Palazzo Chigi.
Sono anni di apparente silenzio per Mattarella, che viene segnalato dalle cronache solo in poche circostanze, come nel gennaio 2010 quando con la famiglia, i figli di Piersanti e i nipoti, viene ricevuto al Quirinale dal presidente Napolitano che rende omaggio a Piersanti per “lo straordinario valore del suo impegno”. Nel 2011 l’ultimo scatto (almeno per adesso) della sua carriera: spinto dagli amici del Partito democratico viene eletto alla Corte costituzionale. E, ironia della sorte, come giudice della Consulta il 4 dicembre 2013 dichiara incostituzionale quel Porcellum che il centrodestra aveva imposto cancellando, dopo oltre un decennio di applicazione, il suo Mattarellum.
Una coincidenza curiosa che sembrò assumere il sapore della rivincita. Ma solo agli occhi di chi non conosce bene il giudice costituzionale. Sergio non è certo un vendicativo: dai suoi amici più stretti viene descritto come persona “capace di incassare senza battere ciglio una sconfitta ma intransigente sui valori“. Che non è poco, soprattutto in un periodo di grandi incertezze e smarrimenti come quello che sembra coinvolgere larghi settori delle nostre istituzioni. Per questo in tanti lo temono. A cominciare da Berlusconi. Ma, se come dice Guerini “si parte e si arriva con Mattarella”, forse il Pd può trovare in fretta la quadra. E, “sui valori” dell’ex vicepresidente del Consiglio, ministro e giudice costituzionale, anche i numeri necessari per riportare al Quirinale, dopo un ex comunista come Napolitano, anche un altro vecchio, sincero ex democristiano.