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mercoledì 17 marzo 2010

Ex Pumex sospendono lo sciopero della fame. Il nostro video del momento in cui i lavoratori ufficializzano la loro decisione

I 38 lavoratori della Pumex di Lipari hanno sospeso lo sciopero della fame. La decisione e' stata assunta dopo l'incontro a Palermo tra l'assessore regionale per la Famiglia, il Lavoro e le Politiche sociali, Lino Leanza, e i sindacati.
Presente anche il sindaco di Lipari, Mariano Bruno.
"Mi sono rivolto al senso responsabilita' di tutti - ha detto Leanza - e sono contento che i lavoratori abbiano accolto il mio appello. Ho spiegato che non vogliamo creare illusioni e che da parte del Governo regionale c'e' il massimo impegno per risolvere la loro vicenda".
Lunedi', intanto, due funzionari di Italia Lavoro saranno a Lipari per un'analisi della posizione di ciascun lavoratore. "La verifica - ha continuato l'assessore - servira' per avere un quadro completo e dettagliato della situazione di ogni operaio. E per la prossima settimana ho chiesto di concordare una riunione con gli assessori per i Beni culturali, per il Territorio e per le Autonomie locali, nonche' con l'amministrazione comunale di Lipari, per trovare una soluzione che offra una risposta definitiva a queste 38 persone che vivono nell'incertezza".
Eolienews vi propone il video degli ex Pumex raccolti, unitamente alle loro famiglie e all'assessore Giannò, nella stanza del sindaco in attesa delle notizie provenienti da Palermo. Abbiamo ripreso Neda Saltalamacchia nel momento in cui "concorda" con gli ex Pumex presenti a Palermo la sospensione dello sciopero della fame:

Ex Pumex: Sospeso lo sciopero della fame dopo i segnali positivi da Palermo

Comunicato
Gli ex lavoratori della pomice, a seguito della riunione tenutasi oggi pomeriggio a Palermo, c/o Ass.to al Lavoro ed alla Famiglia ex Enti Locali, alla presenza dell'Assessore On. Leanza, dei Sindacati, del Sindaco di Lipari e di una ns. rappresentanza,
COMUNICANO la sospensione immediata dello sciopero della fame, ma al tempo stesso mantengono alta la guardia e continuano pertanto l'occupazione della stanza del Sindaco ed il blocco delle sedute dei Consigli Comunali, nei gg. delle loro convocazioni.
Tuttò ciò, in attesa di un nuovo incontro, previsto per la prossima settimana a Palermo.
Gli ex Lavoratori della pomice

La decisione degli ex Pumex arriva dopo che l'assessore Lino Leanza ha confermato l'interesse e la disponibilità a risolvere una volta per tutte la vertenza. Lunedi' saranno a Lipari rappresentanti di "Italia Lavoro". Eolienews vi proporrà a seguire un servizio con le immagini realizzate al comune di Lipari proprio mentre da Palermo venivano comunicate agli ex Pumex e ai loro familiari i risultati della riunione.
E' deceduto a Lipari all'età di 81 anni il signor Giovanni Mangano.
Ai familiari le condoglianze di Eolienews.
I funerali si terranno venerdì 19 alle 9 e 30 nella chiesa di S. Croce a Pianoconte (Lipari)

Ludica Lipari. Quattro gol al Finale

Rotonda vittoria della Ludica Lipari che nell'incontro di recupero con il Finale si è imposta 4 a 1. Le reti sono state messe a segno da Cesare Saltalamacchia (nel primo tempo) , Licari, Antonello Giunta e Antonello Fonti.
Gli ospiti hanno segnato la rete della bandiera in pieno recupero.

Porticello... che degrado ambientale... Eppure ci si ripropone

Leggiamo di proposte di messa in sicurezza, di riqualificazione ambientale delle ex cave di Porticello da parte di chi ha gestito negli anni in quell'area l'attività di cava e non possiamo che resterare esterrefatti per tutta una serie di motivi.
Primo fra tutti non riusciamo a capire come per riqualificare l'area ci si debba affidare proprio a chi quell'area non l'ha certo lasciata nelle condizioni in cui dovrebbe trovarsi un sito di grande valenza ambientale, nonchè "Patrimonio dell'Umanità"
Riservandoci di pubblicare alcune nostre considerazioni sulla "resurrezione" di imprenditori che non hanno i fondi per liquidare il TFR ma hanno la forza economica per riprendere in carico i lavoratori, di direttori trombati che ritornano alla carica per nuove sponsorizzazioni e di "tromboni professionisti", gettati via ormai da qualche tempo e in malo modo, che continuano a suonare professionalmente la musica che gli si propone, vi proponiamo solo alcune delle immagini che abbiamo realizzato (il resto lo proporremo in seguito) e che dimostrano quanto e cosa si trovano in quell'area... e solo nella parte più a vista.
Alla faccia dell'ambiente e della salvaguardia.

Eolie: Quattro scosse di terremoto in quaranta minuti tra Salina e Filicudi

Quattro scosse di terremoto sono state registrate oggi, tra le 12.01 e le 12 e 43 dalla rete sismica nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania nelle isole Eolie.
Il tratto di mare dove sono state registate si trova fra le isole di Filicudi e di Salina. Gli eventi sismici – rispettivamente di magnitudo 3.1, 2.7 e 2.4 e ancora 2.4 – sono stati localizzati a una profondità compresa tra gli 8,8 km e i gli 11,2 km.
Non si registrano danni a persone e cose

Ospedale: Carenza anche di ausiliari. L'intervento del consigliere Lauria

Una lettera è stata inviata dal consigliere comunale Bartolo Lauria al Direttore generale dell'Asp 5 e al Prefetto di Messina. Oggetto: La grave carenza di ausiliari al P.O. di Lipari
Continuiamo purtroppo a registrare disattenzioni da parte dell'Azienda Sanitaria Provinciale nei confronti dell'Ospedale di Lipari.
Alcuni giorni addietro ci siamo riferiti alla carenza di ortopedici, cardiologi, anestesisti, servizi riabilitativi del Centro di Canneto.
Non si è spenta ancora l'eco di tali segnalazioni che siamo costretti a lamentare la sempre più evidente carenza di personale ausiliario che rende sempre più difficoltosa la gestione del quotidiano nel nostro ospedale.
Ausiliari costretti a curare la pulizia di interi piani per carenza di organico, a tralasciare le pulizie straordinarie degli uffici e degli ambulatori per potersi dedicare ai reparti di degenza; difficoltà si sono riscontrate per rendere disponibile una unità che accompagni i dializzati al loro domicilio al termine della seduta dialitica.
Analogamente a quanto abbiamo fatto per la carenza di personale medico, facciamo appello perchè la politica dei tagli indiscriminata non produca ulteriori penalizzazioni.
Distinti saluti
Bartolo Lauria

Siremar non approda con i traghetti a Santa Marina Salina. Il sindaco Lo Schiavo denuncia : "E' interruzione di pubblico servizio"

"Disservizi marittimi società Siremar S.p.a. settore Eolie–Interruzione di pubblico servizio" è l'oggetto della nota che il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti/ Alla c.a. del On. Ministro Altero Matteoli e del Direttore Generale Dr. Enrico Maria Pujia. La nota per conoscenza è stata trasmessa anche alla Siremar.
IL TESTO INTEGRALE:
PREMESSO CHE una violenta mareggiata verificatasi nel mese di gennaio 2010 ha provocato il crollo di parte del molo di sopraflutto del porto commerciale di Santa Marina Salina, nel quale venivano effettuate prevalentemente le operazioni di tutte le navi operanti nel settore Eolie, comportando l’interdizione dello stesso molo a tutti i mezzi navali(ordinanza C.P. n. 1 del 13.01.2010);
CONSIDERATO che lo scalo interessato dal crollo non è l’unico approdo del porto di Santa Marina Salina, essendovene un altro ubicato alla radice del molo di sopraflutto nel quale attualmente effettuano le operazioni di ormeggio solo ed esclusivamente le navi del vettore privato N.G.I.;
VISTO che il porto, per una comunità isolana, è l’unica via d’accesso con la terra ferma attraverso il quale transitano persone e merci che alimentano la vivibilità e l’economia della popolazione locale, alla stregua dei servizi stradali delle città;
CONSIDERATO che da gennaio 2010, in seguito agli eventi calamitosi di cui sopra, le navi della società Siremar non effettuano operazioni nel porto di Santa Marina Salina;
PRESO ATTO dei risultati scaturiti dal sopralluogo effettuato nello scalo in radice da parte di Delemare Salina, alla presenza del vice-Sindaco di questo Comune, di alcuni rappresentati della Società Siremar S.p.a e del Gruppo Ormeggiatori delle Isole Eolie, dal quale si evince l’inesistenza di ostacoli all’attracco delle navi della società Siremar S.p.a;
VISTI i numerosi rapporti telefonici intrattenuti con il Dirigente Generale della Siremar S.p.a. Dr. Casagrande, al quale si è chiesto di intervenire affinché lo scalo di Santa Marina Salina fosse ripristinato nelle rotte delle navi Siremar;
VISTA la propria nota prot. N. 994 del 24.02.2010 con la quale lo scrivente chiede a Delemare Salina se insistono nello scalo in radice condizioni ostative che impediscono l’attracco delle navi della Società Siremar;
VISTA la risposta di Delemare Salina prot. 1074 del 01.03.2010 con la quale “non si rileva alcun motivo ostativo all’attracco delle navi della Società Siremar e al mantenimento delle tratte commerciali da e per Santa Marina Salina da parte delle stesse” confermando pertanto “ le conclusioni raggiunte nell’ambito del sopralluogo dello scorso 20 gennaio”;
PRESO ATTO che ad oggi nessuna nave della Siremar ha mai tentato di ormeggiare nello scalo in radice del molo di sopraflutto, perfettamente utilizzato dal vettore N.G.I.;
VISTI i disservizi che ormai da troppo tempo la popolazione di Salina è costretta a subire da parte della società Siremar S.p.a., tra cui va annoverata da ultimo la riduzione nel settore Eolie del numero di navi e aliscafi operanti in zona, che comporta uno stravolgimento di tutto l’impianto di orari ed itinerari da e per Salina;
CONSIDERATO che la mancanza di navi della società Siremar S.p.a nel porto di Santa Marina Salina ha arrecato, e continua ad arrecare, ingenti danni economici alle attività presenti sul territorio e agli operatori di settore, nonché alle esigenze di mobilità di residenti e di turisti che già si apprestano a scegliere l’isola come meta delle proprie vacanze;
con la presente si chiede alla SS. LL. Ill.me di voler intervenire affinché lo scalo di Santa Marina Salina sia immediatamente ripristinato da parte delle navi della Società Siremar, come già richiesto dallo scrivente e mai avallato da chi dovrebbe assumersi tale onere, alla luce dell’inesistenza di situazioni che impediscono il reale attracco delle navi nel porto.
Nel caso in cui dovesse perdurare ancora la situazione di disagio e omissione dello scalo di Santa Marina Salina nelle rotte delle navi Siremar S.p.a., il sottoscritto si riserva il diritto di denunciare all’Autorità giudiziaria la società stessa per interruzione di pubblico servizio, intentando successivamente una causa per il risarcimento dei danni economici provocati da tale scellerato ed incomprensibile comportamento da parte dei vertici societari e dei comandi di bordo.
Tanto si doveva per opportuna conoscenza.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo

Cisl sindacato del padrone? Gli ex Pumex non ci stanno

Comunicato stampa
Gli ex lavoratori della pomice invitano, ancora una volta, questa emittente (ndd- il riferimento è ad una tv del comprensorio milazzese) ad evitare di divulgare notizie che possono nuocere alla già critica e difficile trattativa che li vede coinvolti. Riteniamo sia assolutamente da stigmatizzare il commento, dannoso a nostro giudizio, fatto nel tg del 16 marzo 2010 sul comportamento assente dei sindacati in questa nostra vicenda identificando la CISL come sindacato del padrone perché, pur se fra momenti di tensione, incomprensioni e spesse volte divergenza di vedute sul modo di trattare la nostra problematica, è stata per noi, pur sempre, l’unica organizzazione sindacale presente.
L’ultima prova a conferma di ciò è che è stata la CISL e la FILCA – CISL, nei suoi dirigenti regionali e provinciali, a chiedere con forza all’assessore al lavoro On. Leanza la formazione del tavolo tecnico per trovare una soluzione definitiva del nostro problema; cosa che, ad onore del vero, non possiamo dire della CGIL che negli ultimi anni è completamente scomparsa dalla scena per tornare a farsi presente in questi movimentatissimi ultimi giorni.
Sicuramente questo a noi fa molto piacere perché siamo convinti che l’unità sindacale, forte ed univoca, possa risultare sicuramente decisiva per la soluzione positiva della nostra triste vicenda. Si chiede quindi a codesta emittente, pur ringraziandola per il continuo interessamento alla nostra problematica, ad usare un po’ più di cautela nel fare dichiarazioni che potrebbero provocare ulteriori fratture e tensioni nello svolgimento della trattativa.
Cordiali saluti e grazie
Gli ex lavoratori della pomice

Lipari: Rimandato incontro su "Passato, Presente e Futuro del presidio ospedaliero delle Eolie"

COMUNICATO STAMPA
Si comunica che il previsto incontro dibattito sul tema "Passato, Presente e Futuro del Presidio Ospedaliero delle "Isole Eolie" organizzato per il 18/03/2010 con la prevista partecipazione dei Sindaci, delle autorità civili ed ecclesiastiche e del comparto medico
E' rimandato a data da destinarsi, visto il contemporaneo svolgimento del consiglio comunale che impedirebbe la partecipazione della componente politica.
Cittadinanza Attiva Lipari
Marcello Tedros

Lipari. Accesso al buono socio-sanitario

Si ricorda che entro il 30 aprile p.v. possono essere presentate al Comune di Lipari - Ufficio Servizi Sociali - le istanze per l'accesso al buono socio-sanitario in favore dei nuclei familiari con anziani non autosufficienti o con soggetti disabili.
E' stato anche approvato dal competente organismo regionale il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie per il triennio 2010-2012.
Il Piano, redatto ai sensi della legge 328/2000, prevede l'attivazione di servizi ed interventi atti a favorire l'integrazione socio-sanitaria e ad incerntivare le politiche sociali in ambito territoriale.
La programmazione comprende sei azioni progettuali finalizzate a migliorare la qualità di vita della comunità locale, con particolare attenzione nei confronti delle fasce sociali tradizionalmente "deboli" : anziani, disabili, nuclei disagiati e soggetti svantaggiati.
Quello del Distretto Isole Eolie è stato il quarto Piano di Zona - sui 55 distretti regionali - ad essere approvato. Il finanziamento sul Fondo Nazionale Politiche Sociali, stanziato per l'intero triennio, ammonta ad € 1.164.057,00 ma il budget complessivo per la realizzazione del programma di interventi - comprese le quote di co-finanziamento a carico dei comuni - sarà di € 1.297.140,30.Il Piano di Zona completo potrà essere visionato sul sito web www.comunelipari.it link : servizi sociali/segretariato sociale.
Il Coordinatore Gruppo Piano DSS25
Dott.ssa Matilde Pajno

Ex Pumex. Federalberghi sposa proposta Ferlazzo. Gli interventi dei politici del PD (Siragusa, Randazzo, Garraffa)

Riceviamo e pubblichiamo:
Con riferimento all´appello lanciato ieri da Angelo Ferlazzo (Presidente della Nettuno club Isole Eolie - FIPSAS-CONI) attraverso i notiziari online, mi dichiaro favorevole e disponibile a concordare forme pacifiche di sensibilizzazione, solidarietà e protesta, da sottoporre ai nostri associati, a supporto dell´azione avviata dagli ex operai della pomice.
Christian Del Bono
Presidente Federlaberghi Isole Eolie
Riceviamo da Saverio Merlino (PD) e pubblichiamo:
Gentile Saverio,
l'On. Siragusa le fa sapere che, come da sua richiesta, ha presentato oggi una interrogazione parlamenatre sulla vicenda degli ex lavoratori della Pomice (che le inoltro insieme al comunicato inviato alle agenzie) e le comunica che anche l'On. Lupo solleverà la questione in Regione.
Cordialmente
Giulia Loffredi – Segreteria On. Siragusa -

LAVORO, SIRAGUSA (PD): SOLIDARIETA' AGLI EX LAVORATORI DELLA POMICE DI LIPARI. PRESENTATA INTERROGAZIONE PER SOLLECITARE INTERVENTO DEL GOVERNO
“Esprimo la mia solidarietà agli ex lavoratori della pomice di Lipari che da giorni protestano con un drammatico sciopero della fame per chiedere che le Istituzioni, a tutti i livelli, diano finalmente una risposta seria alla loro situazione” Lo dichiara in una nota la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa che oggi ha presentato una interrogazione alla Camera sulla vicenda. Dal 2007, anno in cui le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse, poco o nulla è stato fatto per la riqualificazione delle maestranze licenziate, così come peraltro richiesto dall’Unesco per il mantenimento della dichiarazione di patrimonio dell'umanita' delle isole. Mi auguro –conclude Siragusa- che il Governo nazionale e quello Regionale, ciascuno per le sue competenze, diano le risposte necessarie, provvedendo al più presto alla definizione del parco e alla riutilizzazione dei lavoratori opportunamente riqualificati".

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Premesso che,
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie nella World Heritage List risale all'anno 2000;
sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l 'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto;
le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007 con il conseguente licenziamento di tutte le maestranze impiegate;
nel rapporto della Missione Unesco presieduta del Prof. Lawrence Hamilton, che nel Marzo 2007 visitò Lipari, si legge al punto “ 3.2 Unemployment due to Mining Cessation Currently, approximately 40 persons are in full- or part-time employment at Lipari’s PUMEX mine, and they are concerned about the loss of employment due to closing of the mines. We have been informed that over the years, several mine workers have suffered health problems from working with the pumice. The mine workers’ main concern is the lack of a clear and immediate employment alternative. Re-employment and re-training are being discussed, not only at the municipal level but with the regional authorities. A restoration project for the mining area could provide substantial short-term employment. The establishment of a well-managed Reserve could offer more stable employment. There are increasing ecotourism opportunities, which would require the creation and maintenance of trails, as well as trained reserve guides. Rehabilitating the area and creating a “geo-park” could help to “de-seasonalize” tourism, and provide longterm employment for the local communities. The mission recommends: that a comprehensive, well-conceived programme for re-employment and re-training be immediately implemented by the municipality of Lipari”.
nel punto di cui sopra, si fa preciso riferimento alla creazione di un geo-parco in grado di dare risposte occupazionali di lungo periodo;
le stesse argomentazioni venivano ribadite anche nel documento WHC-07/31.COM/7B.Add in occasione della 31 ° sessione della Commissione Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07 al 02.07.07;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
in data 23 gennaio 2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli Enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO, per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità;
in tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, avendo già ottemperato al primo punto, la chiusura delle cave di pomice, le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B- 24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati “ I nstitute a science-based project of vegetation restoration using native plants and a sound, creative plan for conversion of the mining infrastructure to serve educational and ecotourism needs, in conjunction with a programme of reemployment and/or retraining of the affected mining workers;
ad oggi poco o nulla è stato fatto per la piena reintegrazione lavorativa in attività professionalmente qualificanti degli ex lavoratori della pomice, che da qualche giorno hanno avviato uno sciopero della fame;
il lavoratori denunciano “che il Comune e la Regione restano Immobili - l’UNESCO non vigila e 39 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame”;
la reintegrazione dei rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie;
il mancato adempimento di tale obbligo rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
per sapere:
con quali tempi, l'On. Ministro dell'Ambiente, ritiene saranno definite le procedure per l'attivazione del geo-parco in ottemperanza alle indicazioni contenute nei documenti dell'Unesco citati in premessa e quindi riutilizzando i lavoratori ex Pumex, opportunamente riqualificati;
con quali azioni i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice ;
Alessandra Siragusa
Intervento a Palazzo Madama del senatore Nino Randazzo sullo sciopero della fame dei lavoratori della pomice a Lipari
ROMA – Il senatore Nino Randazzo (PD) è intervenuto nell’aula di Palazzo Madama, nella seduta di martedì (16 marzo), sulla situazione degli ex lavoratori della pomice che protestano con lo sciopero della fame contro l’inadempienza da parte delle competenti autorità di reinserirli nel mondo del lavoro. Ecco il testo dell’intervento del senatore Randazzo.
“Signor Presidente,
mi si consenta di segnalare e illustrare brevissimamente la drammatica situazione di un folto nucleo ex lavoratori della pomice nell’isola di Lipari che, disoccupati, dimenticati e abbandonati negli ultimi tre anni dalle autorità locali, regionali e nazionali, occupano da quindici giorni l’ufficio del sindaco nel capoluogo eoliano effettuando al contempo uno sciopero della fame, causa del ricovero in ospedale di 6 di loro in preoccupanti condizioni. Il gruppo di questi quaranta disperati costituisce solo una parte di oltre un centinaio di ex dipendenti licenziati dalla società pomicifera Pumex che cessò le attività in dicembre del 2006. Gli operai di quella che era stata da sempre la più importante azienda e fonte di lavoro dell’Arcipelago eoliano, hanno visto svanire ogni speranza legata alle promesse ed agli impegni, mai mantenuti, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Sicilia e dell’amministrazione comunale di Lipari per un loro reinserimento nel mondo del lavoro tramite un programma di messa in sicurezza delle dismesse cave di pomice e riconversione del territorio in Parco Geominerario, con opere finalizzate a un turismo culturale e naturalistico, fra cui un museo della pomice, un osservatorio internazionale d’ecologia marina, una sede universitaria di geologia e vulcanologia.
“Le Isole Eolie sono state dichiarate nel 2000 Patrimonio dell’Umanità, e risulta che nel 2005, in vista dell’imminente fine delle attività estrattive della pomice che stavano compromettendo un delicato equilibrio ambientale, l’allora sottosegretario ai Beni Culturali, l’on. Nicola Bono, prese con l’UNESCO a nome del Governo l’impegno di concorrere a un fondo di 80 milioni di euro, in parte pubblico e in parte privato, per la riqualificazione del territorio da inserire nel cosiddetto “Programma per il Potenziamento del Turismo e lo Sviluppo del Mezzogiorno”.
“Assolutamente nulla di quell’impegno e di quel programma è stato mantenuto e realizzato, mentre oltre un centinaio di famiglie eoliane sono cadute nella più cupa disperazione, e il gesto estremo degli scioperanti della fame, dei quali anche i sei ricoverati in ospedale rifiutano qualsiasi tipo di alimentazione, ne è la drammatica prova. La prego, Signor Presidente, di sollecitare il Governo, in particolare i Ministri competenti, ad interessarsi subito a questa penosa vicenda e trovare o prospettare qualche soluzione, magari riprendendo quell’abbandonato piano di riconversione del territorio nell’ambito dell’appena annunciata nuova politica creditizia per il Mezzogiorno.
“Ci si potrà chiedere per quale motivo un parlamentare eletto nella circoscrizione Estero prenda a cuore una vicenda di relativamente limitata portata locale sul territorio nazionale. Ebbene, a parte il fatto che anch’io sono un eoliano trapiantato in Oceania e come gli altri colleghi un parlamentare senza vincolo di mandato, non è senza significato e senza conseguenze il fatto che l’Australia ospiti un numero di eoliani oltre il doppio degli attuali residenti nell’Arcipelago del Basso Tirreno spopolato dall’emigrazione. E proprio dall’Australia, cuore del mio collegio elettorale, mi sono pervenute in questi giorni insistenti accorate segnalazioni e sollecitazioni di parenti e conterranei degli operai eoliani ridotti al miserevole stato descritto, coi quali mantengono costanti rapporti.
“In un messaggio (uno fra tanti) alcuni ex lavoratori della pomice che hanno fatto presso i loro compagni inutili tentativi di dissuasione dal continuare lo sciopero della fame, scrivono testualmente il terribile interrogativo: “Ma vale la pena rischiare la vita per il furto del proprio posto di lavoro?”
“Ora, Signor Presidente, un segnale di attenzione e di iniziativa rimediale da parte del Governo a un gruppo di lavoratori che, oltre alla sofferenza delle proprie famiglie, rischiano anche di sperimentare qualche danno alla loro salute fisica e psichica, sembra il minimo che ci si possa legittimamente attendere”.
Intervento del senatore Costantino Garraffa e presentazione di un’interrogazione urgente
L’argomento è stato trattato anche dal senatore Costantino Garraffa (PD), che ha preso la parola dopo il sen. Randazzo ed ha collegato la vicenda di Lipari all’agitazione dei dipendenti dell’Italcantieri di Palermo, affermando fra l’altro: “A dimostrazione che la crisi non è psicologica, vorrei evidenziare, così come ha fatto il collega Randazzo, la grave situazione dei lavoratori della ex Pumex che nelle isole Eolie hanno avviato uno sciopero della fame, con le conseguenze di cui parlava prima il collega”.
Le istanze delineate dai due intervento in aula sono anche oggetto di un’interrogazione urgente a risposta scritta ai Ministri per i Beni e le Attività Culturali (sen. Sandro Bondi), del Lavoro (sen. Maurizio Sacconi) e dello Sviluppo Economico (on. Claudio Scajola) presentata a firma dei senatori del PD Costantino Garraffa, Marco Filippi e Nino Randazzo.
NDD- Ricordiamo che il rag. Merlino (segretario reggente del PD liparese) aveva sollecitato nei giorni scorsi necessari interventi presso i politici del suo partito

Ex Pumex. Oggi è il giorno di Palermo. Attesa tra sfiducia e perplessità

Attesa, ma anche tante sfiducia e perplessità.
Sono questi i segnali che abbiamo raccolto tra gli ex Pumex, che continuano a presidiare il palazzo comunale di Lipari e ad alternarsi (in base ai cedimenti fisici) nello sciopero della fame, in vista della riunione che si terrà oggi pomeriggio a Palermo con l'assessore Lino Leanza.
Riunione fissata dopo l'istanzata avanzata dalla Filca Cisl Sicilia e da quella messinese, e alla quale prenderanno parte il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava, i segretari generali di Filca Cisl Sicilia Santino Barbera e della Filca messinese Giuseppe Famiano, quattro ex Pumex e il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
«Non ci attendiamo certo che tutto, dopo tanto patire, si risolva dall'oggi al domani con un tocco di bacchetta magica – ha dichiarato Mimmo Milanese, uno dei quattro ex Pumex, che saranno a Palermo –. Quel che è fuor di dubbio è che ci attendiamo risposte concrete e che si passi ai fatti. Non è più tempo di parole anche perchè le nostre famiglie sono in forte difficoltà. È chiaro che questa volta, nonostante i problemi fisici e morali a cui andiamo incontro, non abbiamo alcuna intenzione di interrompere la nostra protesta indirizzata ad ottenere quel lavoro che avevamo e ci è stato sottratto».
Ieri, come si ricorderà, il Consiglio ha deciso di sospendere i lavori in segno di solidarietà per gli ex Pumex e le loro famiglie (numerosissime dietro le transenne), in attesa dei riscontri palermitano. Ex lavoratori Pumex, familiari ed amici hanno occupato simbolicamente l'aula consiliare mentre era in corso la riunione dei capigruppo che ha deciso il rinvio della seduta.

"E' miopia pensare che lo sviluppo delle Eolie passi attraverso il rifiuto del Parco". Il CEA Eolie sostiene il sindaco Bruno

Egr. Direttore, Le chiedo di rendere pubblica questa lettera aperta al nostro Sindaco.
Il Centro di Educazione Ambientale Eolie Onlus sostiene il Sindaco Bruno e l'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
La valorizzazione delle Eolie è assicurata solo da un progetto di sviluppo integrato tra le risorse ambientali, culturali e turistiche, e può, a breve e a lungo termine, portare nuovo reddito e nuova occupazione per il territorio. Lo sviluppo economico delle nostre isole va ripensato in termini di qualità, di esempio di pratiche virtuose, di eccellenza delle offerte turistiche e di servizi. Esaltando l'identità geografica delle piccole isole mettendole in rete con progetti integrati e sostenibili per l'ambiente, destagionalizzando il turismo e investendo su forme di turismo "verde" oltre che "blu", si apporteranno benefici stabili alle popolazioni residenti (non solo redditi e lavoro, ma sempre una migliore qualità della vita). Il turismo italiano e straniero è in cerca dei luoghi della diversità e della più tipica tradizione italiana: il Parco offre opportunità per lo sviluppo delle frazioni alte, apre a nuove occasioni di impresa ed è oggi un'etichetta di importantissimo valore. Il Parco, come strumento di valorizzazione integrata delle risorse dell'arcipelago, diventa un'opportunità di semplificazione e di efficienza, capace di rilanciare le tipicità agro-alimentari, la ricettività, i servizi, opere di conservazione di borghi, grazie alla creazione di incentivi e investimenti gestiti in forma partecipata e/o delegata, ma anche grazie all'impegno di organizzazioni sociali locali. Tutto questo con un occhio molto attento alla realtà antropica, affinché si preservino, dove tradizionalmente sono presenti, sia l'ambiente antropico sia la sua cultura. Il Parco quindi diventa una garanzia non soltanto per la protezione ambientale e la pubblicizzazione di una bellezza dei territori, ma anche la forma più garantita per incentivare il mantenimento delle tradizioni locali con finanziamenti ed agevolazioni.
E' miope e preoccupante pensare che lo sviluppo delle Eolie passi con il rifiuto del Parco. Il Parco assicura benefici durevoli e diffusi, inoltre garantirà flussi turistici tutto l'anno. Il Parco rappresenta una strategia di offerta integrata e di marketing territoriale capace di intercettare un segmento di domanda turistica nazionale e internazionale, in crescita.
Per il CEA Eolie, Enzo Donato

Lipari: Vico Sparviero che caos. Turcarelli chiede la chiusura al traffico motoveicolare

Con una lettera al Dott. Domenico Russo (Dirigente IV° Settore ) , al Sindaco Dott. Mariano Bruno, all´Assessore alla viabilità Rag. Corrado Giannò il residente Maurizio Turcarelli ha chiesto la chiusura, attraverso idonee strutture, di vico Sparviero a Lipari al transito motoveicolare.
IL TESTO:
Il sottoscritto MAURIZIO TURCARELLI abitante in Lipari vico Sparviero; preso atto della risposta di codesto Spett.le Ente, del 27/11/2009, ove gli Ispettori di codesto Comando di P.M. esprimevano "parere favorevole" in merito alla mia del 27/07/2009 inerente la chiusura dei vicoli adiacenti, e che conducono in P.za Ugo S. Onofrio;
CHIEDE:
Al Dirigente del IV° settore Dott. D. Russo, al signor Sindaco Dott. B. Mariano e all´Assessore alla viabilità C. Giannò, entro l´entrata in vigore della nuova Z.T.L., (19-04-2010), di provvedere in modo esaustivo alla richiesta dello scrivente.
Ringraziando tutti per la cortese attenzione
Lipari, 17 Marzo 2010
Maurizio Turcarelli

'Dal telegiornale mi appari come un sogno celestiale...' Dal web canzone d'amore per Simona Branchetti

''Dal telegiornale mi appari come un sogno celestiale...''. Impazza sul web la prima canzone d'amore dedicata a una giornalista tv. E' Simona Branchetti, giovane e bella conduttrice del tg5 a registrare un picco di share nel cuore del cantautore Daniele Profilio, che le dedica un intero singolo.
Nemmeno il tempo di pubblicare il videoclip e già la notizia fa il giro della rete. Un annuncio d'amore scritto con il cuore, che ha suscitato subito l'interesse del popolo del web. Sono infatti ben 11.836 i contatti registrati in sole 24 ore dal portale telegiornaliste.com, che ha pubblicato in esclusiva il videoclip.
Si tratta della prima dedica in assoluto dedicata a un volto del giornalismo tv e soprattutto la prima a dichiarare nome e cognome dell''amata'. Daniele Profilio, autore del brano, viene dall'isola di Lipari e proprio non ce la faceva a tenere nascosto il suo amore per la giornalista romagnola, che pare abbia apprezzato questo inusuale coming out amoroso.
Una confessione d'amore nata dall'esigenza di esprimere un'emozione istantanea e racchiusa in una ballad pop rock, che ricorda le produzioni migliori tra gli Stadio e Vasco Rossi.
"L'interesse per le telegiornaliste è un fenomeno in continuo aumento - spiega Rocco Ventre, responsabile del portale www.telegionaliste.com - la canzone di Profilio non ha fatto altro che dare voce a migliaia di persone che ogni giorno ci dimostrano simpatia e interesse per le professioniste della comunicazione".

martedì 16 marzo 2010

Riconversione dell'area pomicifera e reinserimento lavoratori. PD presenta all'ARS ordine del giorno

I deputati regionali siciliani del Partito Democratico Franco Rinaldi (primo firmatario), Giuseppe Lupo, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Picciolo, Filippo Panarello hanno presentato un ordine del giorno all'Ars che impegna il governo regionale ''a porre in essere tutte le iniziative necessarie, anche nei confronti del governo nazionale, ai fini della indifferibile riconversione dell'area di estrazione della pomice di Lipari, ristabilendo in tal modo le condizioni per il rilancio economico del territorio nonche' per il reinserimento lavorativo dei 50 ex lavoratori della Pumex''.
''L'inserimento fra i beni paesaggistici dell'umanita' - affermano i deputati del PD - avrebbe dovuto portare all'isola di Lipari benessere e prosperita' ma ai lavoratori della Pomex contrariamente a quanto gli si era prospettato in merito ad una loro immediata ricollocazione lavorativa ha portato sinora solo il drammatico stato di disoccupazione''.
''E' inaccettabile - dicono il segretario regionale del Partito democratico, Giuseppe Lupo, e il parlamentare nazionale messinese del Pd, Francantonio Genovese - che a distanza di piu' di tre anni dalla cessazione dell'attivita' di estrazione, i cinquanta lavoratori della Pumex di Lipari non abbiano ottenuto la minima rassicurazione sul loro destino e che, nonostante i progetti di riconversione e riqualificazione dell'area, la loro sopravvivenza e quella delle loro famiglie non siano ancora stati garantiti''.

Messa in sicurezza delle cave di Porticello, il "redivivo" D'Ambra, i "tromboni" e gli ex Pumex

"Il presidente-liquidatore della società Pumex Enzo D'Ambra è pronto ad effettuare la messa in sicurezza della cava di Porticello. Lo comunicherà all'assessore Leanza".
La notizia nuda e cruda, messa in circolazione in queste ore (chissà perchè, proprio ora) , ha ovviamente scatenato la reazione degli ex Pumex che ci hanno inviato la nota che pubblichiamo:
Siamo gioiosi nel sentire e leggere che il liquidatore della societa' Pumex Dott. Vincenzo D'ambra e' pronto ad effettuare la messa in sicurezza della cava di Porticello.
MA NON SI VERGOGNA????? Dove e' stato sino ad oggi???? Dove sono i soldi che ci deve per il TFR ed il preavviso che non ha pagato, mettendo a serio repentaglio la sopravvivenza delle famiglie degli ex lavoratori, e soprattutto la loro salute (vedi sciopero della fame e conseguenti ricoveri)???
Non riusciamo a credere a ciò!!!
Invece di preoccuparsi dei suoi ex dipendenti dopo tre anni si dichiara, soltanto, pronto alla messa in sicurezza?
NON CI POSSIAMO CREDERE
Dopo otto ricoveri, dopo l'occupazione della stanza del Sindaco, dopo l'occupazione dell'aula
consiliare, ce' ancora qualche persona e/o politico che può dar credito a questo “SIGNORE”?
VERGOGNA!!!!!
Nei tre anni che hanno accompagnato la nostra vicenda mai abbiamo appreso di iniziative o prese di posizione dal nostro “AMATO” ex datore di lavoro.
Oggi apprendiamo che e' pronto alla messa in sicurezza!
ASSURDO!!!!!!
Ma per un attimo ci chiediamo, e chiediamo anche al direttore:
1) Che fine ha fatto dal 01.12.2007 il dott. Enzo D'Ambra?
2) Stiamo parlando di una persona che si e' reso responsabile di:
a) Appropriazione indebita (le ns liquidazioni + parte delle somme dovute per il preavviso)!
b) Danno Ambientale!
c) E' stato condannato con una sentenza in giudicato per aver intascato somme non dovute dall’Unione Europea (vedi Pontile Pumex)!
Ma ancora volete dare soldi ad un individuo che ci ha portato ed ha portato le Eolie alla fame.
VERGOGNA!
Ma qualcuno si è mai chiesto cosa questo “SIGNORE” voglia fare di tutta la pomice che verrà movimentata per effettuare la messa in sicurezza????
Noi conoscendolo lo possiamo immaginare, forse vorrà venderla per potere incassare altri soldi, quelli che finora ha incassato non gli bastano???
Non sarebbe meglio utilizzarla per il ripascimento delle spiagge?????
La riunione di domani non è per la vertenza pomice, ma per gli ex lavoratori della pomice,
è un po’ diverso.
SMETTETELA e vale per tutti, di strumentalizzarci………
Abbiamo una dignità non permettiamo a nessuno di continuare a calpestarla.
Così come non abbiamo, non permettiamo e non permetteremo mai a nessuno di giocare sulla nostra pelle, su quella dei nostri figli.
Siamo uomini, e ribadiamo con forza "UOMINI" con la U maiuscola.
GLI EX LAVORATORI DELLA POMICE
IL NOSTRO EDITORIALE- Il "ritorno" del dottore D'Ambra non ci sorprende... cosi come non ci sorprende che per lanciare la sua disponibilità si affidi al solito soggetto.... professionista liberamente legato al padrone...da sempre.
Evidentemente in giro c'è aria...possibilità di incamerare soldini !
Ex lavoratori della Pumex su tutte le furie.... ma come non si potrebbe eeserlo dopo che, con un TFR (che ricordiamo a qualcuno che non lo sa è proprietà del lavoratore) maturato e mai liquidato, tanti padri di famiglia rimasti senza lavoro sono stati costretti a fare i salti mortali per tirare avanti per pagare mutui e ed esposizioni varie
Ex lavoratori Pumex su tutte le furie.... perchè hanno il diritto di esserlo e perchè nessuno (ne il dottore D'Ambra, nè politici, nè "diffusori" di notizie) può permettersi di continuare a giocare sulla loro pelle
Ex lavoratori Pumex su tutte le furie... ma non dovrebbero essere i soliti di fronte a questo ennesimo tentativo di lucrare sul territorio che è patrimonio della collettività.
Non siamo tecnici ma su questo non temiamo smentite.
Messa in sicurezza, profili di abbandono vanno messi in essere prima della scadenza della concessione dal concessionario... leggasi Pumex!
Qualcuno obietterà che non c'è stato il tempo, poichè la cava è stata sequestrata... ma non è così . La cava (basta andare a leggere gli atti) è stata sequestrata poichè si è continuato a scavare anche dopo la famosa proroga sindacale. La cava anda posta in sicurezza prima!
Per chiudere, ammesso che qualcuno non provi vergogna a consegnare la messa in sicurezza alla gestione del presidente liquidatore, appare scontato che il materiale "grattato" per la messa in sicurezza sarà l'oggetto per un nuovo business.
Magari con il supporto dei soliti tromboni pronti a strombazzare le volontà del padrone e a sponsorizzarne le iniziative... a fini sociali.
Certo ci stranisce questo "ritorno di fiamma" che sa tanto di volontà di mettere i bastoni tra le ruote a quei lavoratori che certamente tra i "sogni migliori" non hanno certo quello di ritornare tra le braccia dell'imprenditore della Pumex.
Al dottore D'Ambra, al "trombone" che ha rilanciato questa "resurrezione", a quei politici che dopo aver giocato con gli ex Pumex, le loro famiglie e la loro salute, sono pronti per trovare immediate soluzioni per chi avrebbe avuto l'obbligo di lasciare le cave in sicurezza, dedichiamo due foto quelle di Neda e Ciccio... costretti a rischiare....costretti a ricorrere ad una barella e ad un ospedale.. per poter sperare ancora!
Chissà potrebbero provare vergogna solo ad averci pensato!