"Disservizi marittimi società Siremar S.p.a. settore Eolie–Interruzione di pubblico servizio" è l'oggetto della nota che il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti/ Alla c.a. del On. Ministro Altero Matteoli e del Direttore Generale Dr. Enrico Maria Pujia. La nota per conoscenza è stata trasmessa anche alla Siremar.
IL TESTO INTEGRALE:
PREMESSO CHE una violenta mareggiata verificatasi nel mese di gennaio 2010 ha provocato il crollo di parte del molo di sopraflutto del porto commerciale di Santa Marina Salina, nel quale venivano effettuate prevalentemente le operazioni di tutte le navi operanti nel settore Eolie, comportando l’interdizione dello stesso molo a tutti i mezzi navali(ordinanza C.P. n. 1 del 13.01.2010);
CONSIDERATO che lo scalo interessato dal crollo non è l’unico approdo del porto di Santa Marina Salina, essendovene un altro ubicato alla radice del molo di sopraflutto nel quale attualmente effettuano le operazioni di ormeggio solo ed esclusivamente le navi del vettore privato N.G.I.;
VISTO che il porto, per una comunità isolana, è l’unica via d’accesso con la terra ferma attraverso il quale transitano persone e merci che alimentano la vivibilità e l’economia della popolazione locale, alla stregua dei servizi stradali delle città;
CONSIDERATO che da gennaio 2010, in seguito agli eventi calamitosi di cui sopra, le navi della società Siremar non effettuano operazioni nel porto di Santa Marina Salina;
PRESO ATTO dei risultati scaturiti dal sopralluogo effettuato nello scalo in radice da parte di Delemare Salina, alla presenza del vice-Sindaco di questo Comune, di alcuni rappresentati della Società Siremar S.p.a e del Gruppo Ormeggiatori delle Isole Eolie, dal quale si evince l’inesistenza di ostacoli all’attracco delle navi della società Siremar S.p.a;
VISTI i numerosi rapporti telefonici intrattenuti con il Dirigente Generale della Siremar S.p.a. Dr. Casagrande, al quale si è chiesto di intervenire affinché lo scalo di Santa Marina Salina fosse ripristinato nelle rotte delle navi Siremar;
VISTA la propria nota prot. N. 994 del 24.02.2010 con la quale lo scrivente chiede a Delemare Salina se insistono nello scalo in radice condizioni ostative che impediscono l’attracco delle navi della Società Siremar;
VISTA la risposta di Delemare Salina prot. 1074 del 01.03.2010 con la quale “non si rileva alcun motivo ostativo all’attracco delle navi della Società Siremar e al mantenimento delle tratte commerciali da e per Santa Marina Salina da parte delle stesse” confermando pertanto “ le conclusioni raggiunte nell’ambito del sopralluogo dello scorso 20 gennaio”;
PRESO ATTO che ad oggi nessuna nave della Siremar ha mai tentato di ormeggiare nello scalo in radice del molo di sopraflutto, perfettamente utilizzato dal vettore N.G.I.;
VISTI i disservizi che ormai da troppo tempo la popolazione di Salina è costretta a subire da parte della società Siremar S.p.a., tra cui va annoverata da ultimo la riduzione nel settore Eolie del numero di navi e aliscafi operanti in zona, che comporta uno stravolgimento di tutto l’impianto di orari ed itinerari da e per Salina;
CONSIDERATO che la mancanza di navi della società Siremar S.p.a nel porto di Santa Marina Salina ha arrecato, e continua ad arrecare, ingenti danni economici alle attività presenti sul territorio e agli operatori di settore, nonché alle esigenze di mobilità di residenti e di turisti che già si apprestano a scegliere l’isola come meta delle proprie vacanze;
con la presente si chiede alla SS. LL. Ill.me di voler intervenire affinché lo scalo di Santa Marina Salina sia immediatamente ripristinato da parte delle navi della Società Siremar, come già richiesto dallo scrivente e mai avallato da chi dovrebbe assumersi tale onere, alla luce dell’inesistenza di situazioni che impediscono il reale attracco delle navi nel porto.
Nel caso in cui dovesse perdurare ancora la situazione di disagio e omissione dello scalo di Santa Marina Salina nelle rotte delle navi Siremar S.p.a., il sottoscritto si riserva il diritto di denunciare all’Autorità giudiziaria la società stessa per interruzione di pubblico servizio, intentando successivamente una causa per il risarcimento dei danni economici provocati da tale scellerato ed incomprensibile comportamento da parte dei vertici societari e dei comandi di bordo.
Tanto si doveva per opportuna conoscenza.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo