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mercoledì 15 settembre 2010

Lettere al direttore. Ci scrive Lorenzo Casamento: "Salviamo i piccoli segni della antropizzazione isolana e della devozione dei nostri avi"

Caro Salvatore,
allego tre foto di tre piccole "chiesette" tipiche di Lipari: Una si trova nel ex Villaggio Francese (Donna Ina) ed è ben tenuta. Un'altra, sempre nello stesso luogo, piccolissima, è ormai semidiruta, e quella di San Francesco, sulla omonima Punta, è senza Croce e non in buone condizioni nell'intonaco esterno.
Insomma su tre se ne salva solo una.
E' un peccato che si lascino cadere queste piccoli segni dell'antropizzazione isolana e della devozione dei nostri avi.
Un intervento della Soprintendenza (o della Comunità Locale che sarebbe ancora più gradito) per ripristinarli sarebbe opportuno per evitare di perdere definitivamente queste testimonianze che tipicizzano il panorama della costa di Capistello.
Saluti
Lorenzo Casamento
Un appello che non possiamo che condividere e fare nostro girandolo a chi ha competenza. O magari, sperando, nell'intervento di qualche imprenditore edile locale che possa fare qualcosa!

Sottomonastero e Scaliddi. L'ampio sgrottamento desta preoccupazione

Un sopralluogo è stato eseguito dall'ing. Cicirelli (Genio civile opere marittime di Palermo) e dal comandante del Circomare Lipari Giuseppe Donato nell'area portuale di Sottomonastero e nella zona di Punta Scaliddi interessata da un ampio fenomeno di sgrottamento.
La situazione da quanto è emerso non è delle migliori e ciò potrebbe creare non poche difficoltà alle operazioni di imbarco e sbarco e, presumibilmente, anche all'uso di Punta Scaliddi quale scalo alternativo per gli aliscafi.
Quest'oggi, infine, il comandante del porto, unitamente a capo Michele La Torre e a capo Fabio La Porta ha avuto un breve incontro in area portuale con l'architetto Biagio De Vita del comune di Lipari (vedi foto).
La spesa da sostenere per eliminare l'attuale situazione sarebbe notevole ma è pur vero che non si può mettere a rischio la mobilità dei cittadini. Motivo, per cui, bisogna attivarsi al più presto.

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (122° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Caserma dei carabinieri a Canneto (anno 1956)
I civili: al centro seduto Francesco Di Lorenzo (oggi residente a Melbourne), dietro in piedi Benedetto Ficarra
I militari accosciati: a sinistra il carabiniere Angelo Manni (oggi residente a Canneto) a destra il carabiniere Michele Paletta (deceduto circa 10 anni fa)
2) Cava di pomice di Acquacalda al tempo della Ditta Gaetano Saltalamacchia & figli (fine anni 40)
3) Gita scolastica a Serra dell'Istituto Tecnico (anno scolastico 1947-48)

EOLIE IN VENDITA di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) Dopo aver preso visione del verbale sottoscritto dai partecipanti alla Conferenza dei servizi che si è svolta in merito al programma costruttivo per la costruzione di 147 alloggi di edilizia agevolata- convenzionata da realizzarsi nel Comune di Lipari dalla società A.T.I-Lipari, ritengo opportuno tornare sull’argomento.
Nei Comuni la vigente normativa attribuisce ogni competenza in materia urbanistica al Consiglio Comunale. A Lipari il massimo organo deliberativo viene costantemente delegittimato dal comportamento del Primo Cittadino, che evidentemente non gradisce molto le regole della democrazia che si estrinsecano ottenendo la maggioranza dei voti assembleari.
Questa considerazione nasce spontanea leggendo la comunicazione di avvio del procedimento fatta dal Comune ad un cittadino proprietario di un terreno a Pianogreca che rientra nell’area interessata dal citato programma costruttivo. Nel documento infatti viene ribadito dal Dirigente del Comune “che è intendimento di questa Amministrazione pervenire all’approvazione del progetto dell’opera”.
Come dire “quest’opera sa da fare”, a prescindere della volontà del Consiglio Comunale.
Il Sindaco Bruno nell’intervista rilasciata a conclusione della Conferenza dei servizi, che si è svolta nell’assoluta riservatezza, con la stanza pattugliata dalla Polizia Municipale, impedendo anche a noi della stampa di scattare delle foto, ma con la presenza dell’Arma dei Carabinieri che non sembra avere alcun titolo per partecipare dal momento che in discussione era il “programma costruttivo” e non la “progettazione delle caserme” delle quali comunque la titolarità è del Comune, ci ha comunicato che su questo, e sull’aspetto urbanistico, fornirà ogni chiarimento il Dirigente del III° Settore, Arch. Biagio De Vita.
Restiamo quindi in attesa di una, speriamo imminente, conferenza stampa che possa chiarire i vari dubbi evidenziati che, dall’analisi attenta del verbale della conferenza persistono.
Il programma costruttivo dei 147 alloggi prevede infatti il loro insediamento nelle zone agricole che hanno un indice di edificabilità molto basso (0,03 mc./mq.), un forte frazionamento terriero, ed un vincolo paesaggistico sul quale attendiamo il parere della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina.
Tale occupazione può avvenire soltanto se nelle zone “C” degli strumenti urbanistici le aree a disposizione per questo tipo di attività sono sature. Nutro molti dubbi che le zone “C” possano dichiararsi sature sia nel Programma di Fabbricazione che nel Piano Regolatore Generale visto che le cooperative che dovevano insediarsi a Pianoconte sono state costrette a ricercare l’acquisto di terreni in altro sito.
Mi domando, considerato l’intendimento dell’Amministrazione Comunale, perché queste cooperative non sono state trasferite nelle zone agricole. E comunque l’impossibilità di disporre di aree in zona “C” deve essere puntualmente documentata dal Dirigente e non semplicemente enunciata facendo riferimento allo studio dell’Ing. Miceli che risale all’anno 2008. La verifica deve essere aggiornata al momento della trattazione dell’intervento tenuto conto che, come ribadito dal Dirigente Generale dell’Assessorato Territorio ed Ambiente, Ing. Maurizio Agnese, con la nota prot. n° 56836/09, bisogna preliminarmente procedere alla quantificazione dei fabbisogni, così come, tra l’altro, è stato ben evidenziato dal Consigliere Comunale Pietro Lo Cascio nella nota consegnata al Sindaco del Comune sull’argomento.
In atto questo studio, propedeutico alla stessa Conferenza dei servizi, non risulta essere stato effettuato e certificato.
Da precisare che l’aumento demografico nel Comune di Lipari in questi ultimi anni deve ritenersi irrisorio. Infatti al 31 dicembre 2009 il Servizio Anagrafe ha registrato un aumento di 29 abitanti (11.268-11.239) ed al 31 luglio del 2010 di appena 22 abitanti (11.290-11.268).
Il Sindaco ed il Dirigente non possono ignorare infatti la Sentenza n° 11/09 del TAR di Catania che ha visto soccombere le cooperative Libertas, Eoliespress e Panarea , per la mancanza di questa quantificazione, e della relativa diffida fatta all’Ente da parte dell’Assessorato Territorio ed Ambiente, nonchè del risarcimento dei danni richiesto dalle citate cooperative. Ma a queste considerazioni se ne aggiunge un’altra ancora più preoccupante, sulla quale il Sindaco Bruno continua a non rispondere.
La Societa A.T.I. Lipari ha chiesto al Comune di poter effettuare il programma costruttivo nelle zone agricole. E’ chiaro che questo comporta uno stravolgimento urbanistico in queste aree verdi (la zona “F4” di Panarea fortunatamente è stata stralciata. Resta la tipologia edilizia (che contrasta con la normativa).
In cambio di tale “costo ambientale” la società offre al Comune la costruzione di due caserme dei Carabinieri, dietro il relativo compenso rappresentato dalla gratuità degli oneri concessori, che sono soldi che vanno nelle casse comunali. Ma non solo. Chiede anche la cessione gratuita di alcuni terreni comunali a Quattropani. Quindi i cittadini del Comune debbono, oltre al danno ambientale, farsi carico del costo relativo alla costruzione delle caserme e dei terreni demaniali, alcuni dei quali dovrebbero essere sottratti a quanti ne hanno da tempo chiesto la legittimazione. A ciò deve aggiungersi, come precedentemente evidenziato, che l’assegnazione della costruzione delle caserme senza effettuare un gara di evidenza pubblica, così come previsto dalla Legge, impedisce al Comune di usufruire del ribasso d’asta.
Che le caserme dei Carabinieri sono necessarie è fuori di ogni dubbio, e tutti i cittadini ritengo siano di questo avviso. Ma per costruire le caserme esistono finanziamenti europei, nazionali e regionali, e mi sorprende come l’Amministrazione Comunale non abbia fino ad oggi avvertito l’esigenza di usufruire di queste agevolazioni.
Esistono i mutui che vengono erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti con le rate equivalenti alle mensilità dell’affitto. Non si comprende pertanto perché il Sindaco di Lipari, anziché accedere a queste varie possibilità, preferisce far gravare su i cittadini, già tartassati dalle varie tassazioni comunali, questo costo, al quale si aggiunge, come precisato, il notevole danno al paesaggio. Mi sorprende come questo aspetto non sia stato attenzionato dal Partito Democratico, nell’intervento appena pubblicato, che di solito è molto attento ai problemi legati alla tutela dell’ambiente.
In ultimo bisogna ricordare che, se le voci del Palazzo rispondono al vero, il Piano Regolatore Generale dovrebbe essere in dirittura di arrivo. Ma a che cosa serve questo importante strumento di pianificazione urbanistica se viene stravolto dall’Amministrazione Comunale prima ancora di arrivare?

martedì 14 settembre 2010

Pellegrinaggio alla Croce di Monterosa 2010. I due video

Si conclude con la pubblicazione dei due video del pellegrinaggio e della Santa Messa nella chiesetta di Monterosa questa intensa giornata dedicata, quasi esclusivamente, a quanto accaduto a Lipari nel contesto della celebrazione della "Esaltazione della Santa Croce". Video dove, oltre all'evento religioso, emerge in modo imperioso la bellezza di questo "paradiso in terra" che, spesso, purtroppo, calpestiamo.
Si chiude una giornata faticosa, iniziata per noi, così come per tanti altri, intorno alle cinque di mattina e che, seppure con qualche intoppo (superato), abbiamo portato a termine per presentare a chi c'era, ma anche e principalmente a chi non c'era e magari "guarda" da lontano a queste isole, una bella pagina della nostra terra, della nostra eolianietà, della nostra Fede.
Un grazie va a Marina e Francesca per le foto che ci hanno inviato.
Prima parte:


Seconda parte:

Pellegrinaggio Monterosa 2010: Momento per momento. Dalla partenza al ritorno (di Marina Centorrino)


NB. LE IMMAGINI SI INGRANDISCONO ATTRAVERSO I VARI PASSAGGI DI SLIDE

Nuovo dissalatore,progetto definitivo il 16 a Roma

(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Il Commissario di Governo per l’Emergenza idrica , avv. Luigi Pelaggi ( nella foto), aveva dichiarato lo scorso maggio a Lipari che a luglio sarebbero cominciati i lavori per la costruzione del nuovo dissalatore di Canneto Dentro. Ma la Regione siciliana ha fatto sapere solo ieri al Rup, il dott. Nico Russo, che l’opera da sedici milioni di euro, finanziata dallo stato, non è assoggettabile alla valutazione di impatto ambientale. Un problema in meno verso l’affidamento delle opere alla Sled Spa di Napoli, la società che è aggiudicata in via provvisoria l’opera e che giovedì , in un incontro previsto al Ministero dell’Ambiente, dovrà consegnare il progetto definitivo.
I lavori per la costruzione della struttura al posto di quella esistente, obsoleta, verosimilmente dovrebbero avere inizio entro la fine dell’anno.
Il dissalatore sarà alimentato da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili grazie ad un impianto fotovoltaico da 1,12 mw che sarà realizzato a Monte Sant’Angelo.
L’impianto di Canneto Dentro avrà tre linee di produzione per un totale, a regime, di 450 mc d'acqua dissalata l'ora. Lipari, con 12.000 mc d’acqua, ne avrà il triplo di quella prodotta sino ad oggi.
Intanto sono state stralciate dal progetto originario, comprendente appunto il dissalatore, le opere di realizzazione dei nuovi depuratori di Lipari ( a Canneto Dentro, a ridosso delle previste aree artigianali) e Vulcano ( ex discarica valle Roya). Si tratta di due interventi per i quali si è perso già parecchio tempo , soprattutto per quello di Lipari, alla luce delle difficoltà per reperire un’area nella quale non si trovassero ostacoli. Per velocizzare l’iter il Commissario Pelaggi ha convocato per il prossimo 22 settembre una conferenza di servizi alla Prefettura di Messina.

Pellegrinaggio a Monterosa 2010 per Esaltazione della Croce. Lo "slide" con le foto di Eolienews



NB. LE FOTO SI INGRANDISCONO ATTRAVERSO I VARI PASSAGGI DI SLIDE

Le conversazioni sull'habitat umano. Nasce la "Carta delle Lipari"

Inaugurato ieri 12 settembre a Lipari, nel suggestivo patio del Centro studi Eoliano, il Ciclo di incontri internazionali dedicati al nostro habitat in una cornice, l’Arcipelago delle Eolie, già patrimonio mondiale dell’umanità. Le “Conversazioni” sono promosse dal Comitato nazionale Istituto habitat umano in collaborazione con la redazione di Bioarchitetura®, rivista storica del costruire ecologico in Italia, fondata dal compianto architetto Ugo Sasso, scomparso prematuramente il 9 gennaio del 2009, di cui si è proiettato in tale circostanza un audio-visivo inedito.
Dopo i saluti del Vicepresidente delCentro studi, Antonio Picone, alla presenza di un pubblico attento di professionisti, imprenditori e funzionari, il Coordinatore Francesco Ferrara, presidente del Comitato nazionale, ha avviato i lavori con le tre provocazioni per una costituente della bioarchitettura mediterranea, rispettosa del clima, delle culture e delle economie materiali dei nostri luoghi.
La prolusione di Massimo Pica Ciamarra Vicepresidente dell’INA/ARCH Istituto Nazionale di Architettura, ente di cultura e ricerca scientifica riconosciuto con Decreto del Presidente della Repubblica, ha sancito la volontà condivisa di varare una nuova costituente dell’Architettura italiana.
A tal scopo è in fase di elaborazione, a seguito dei risultati del seminario, la cosiddetta Carta delle Lipari che sarà un canovaccio intersettoriale sopranazionale. Il documento conformato alle esigenze della cultura mediterranea, si pone come linea guida per la formulazione di nuovi modelli di gestione e trasformazione eco-sostenibile del nostro territorio.
La rivista internazionale di architettura Le Carré Bleu, diretta dallo stesso Pica Ciammarra, e la redazione di Bioarchitettura, bimestrale di architettura ecosostenibile e biocompatibile, diretta del secondo ospite d’onore della serata, Wittfrida Mitterer, assicureranno una supervisione di eccellenza al progetto.
La dottoressa Mitterer (docente all’università di Innsbruch e oggi coordinatore del progetto Onna, dell’Ambasciata tedesca, per la ricostruzione del borgo distrutto dal recente sisma in Abruzzo, ha arricchito la serata di riflessioni ed esperienze uniche nel loro genere.
I lavori si sono incentrati sulla definizione di quelle poche ma significative proposte per rinnovare il mercato dell’architettura e dell’edilizia in una logica di modellazione superindividualistica (collettiva) del nostro habitat: ecologicamente orientata e socialmente responsabile.
La Carta delle Lipari, arricchita dei contributi provenienti dalle varie sfere della cultura, dell’economia e dell’arte contemporanea, verrà divulgata al mondo accademico, professionale e imprenditoriale per soddisfare la fame di qualità, bio-compatibilità e eco-sviluppo dei nostri territori.

"La Croce" intervista a Don Giuseppe Mirabito e i ringraziamenti di Gesuele Fonti

Nel contesto dell'ampio spazio che quest'oggi dedichiamo al pellegrinaggio e alla Santa Messa nella chiesetta di Monterosa, in occasione della festività dell'Esaltazione della Croce, vi proponiamo l'intervista con Don Giuseppe Mirabito e l'intervento di ringraziamento di Gesuele Fonti nei confronti di tutti coloro che si sono adoperati economicamente e materialmente per ridare dignità alla chiesetta e alla Croce di Monterosa


INTERVENTO GESUELE FONTI:

Pellegrinaggio a Monterosa. Lo "spettacolo" delle Eolie e il post-celebrazione negli scatti di Francesca Fonti

Il pellegrinaggio di stamani a Monterosa è stato occasione, oltre che di comunione cristiana ai piedi della Croce, anche un momento per godere dall'alto della straordinaria bellezza delle nostre Eolie. Negli scatti di Francesca Fonti alcuni scorci eoliani e un paio di foto post-celebrazione. E per chiudere due foto della Croce che dall'alto "vigila" e "veglia" sulle nostre isole





NB. LE FOTO SI INGRANDISCONO ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE.

Stupro a Vulcano. Il cameriere resta in carcere

(Gazzetta del sud) Il cameriere del ristorante di Vulcano, il trentenne Alam Suhadul, originario del Bangladesh, arrestato venerdì scorso perché ritenuto responsabile della violenza sessuale che sarebbe stata commessa durante una festa svoltasi in una casa dell'isola nei confronti della giovane collega di lavoro, resta in carcere. Ieri, al termine dell'udienza di convalida, il Gip del Tribunale di Barcellona Paolo Corda ha tramutato l'ordine di fermo iniziale emesso dal sostituto procuratore Michele Martorelli ed eseguito dai carabinieri dell'isola, in mera ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alam Suhadul, il cameriere accusato della grave violenza sessuale, durante l'udienza che si è svolta al Tribunale di Barcellona ha risposto – assistito dal difensore avv. Simone Giovannetti – alle domande poste dal giudice, asserendo di «non ricordare nulla di quella sera - perché anche lui ubriaco e colto da malore - e, comunque, di non essersi macchiato di alcun atto di violenza» nei confronti della sua giovane collega di lavoro (una ragazza di 21 anni originaria di un paesino del palermitano) con la quale ha sostenuto di intrattenere "una semplice relazione amorosa". Secondo la pubblica accusa, invece, l'immigrato avrebbe approfittato – così come denunciato dalla vittima – della giovane indifesa. (l.o.)

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (121° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto:
1) Distribuzione di dolci tipici all'Eolo durante una manifestazione dello Snoopy club
2) Dolci tipici eoliani in "concorso"
3) Bartolino Famularo e Nicola Zitelli
4) Isabella Cullotta

Pellegrinaggio e celebrazione dell'Esaltazione della Croce a Monterosa (Lipari). Una esperienza bellissima

Una "levataccia" molto prima dell'alba ma una esperienza bellissima sia dal punto di vista spirituale che da quello emotivo e naturalistico.
Questo è ciò che ha rappresentato per me, ma credo per tutto il centinaio di persone che stamani si sono inerpicate sul Monterosa di Lipari, il rinnovarsi di un appuntamento annuale: quello del pellegrinaggio alla chiesetta di Monterosa e la successiva celebrazione della Santa Messa.
E' stata davvero una esperienza bellissima vedere persone di ogni età, dopo essere partite da Serra, inerpicarsi attraverso il viottolo sino a raggiungere la chiesa mentre tutto intorno la luce del giorno scacciava il buio della notte e un'alba da sogno salutava i pellegrini.
Tra i primi a giungere vi è stato il sindaco di Lipari, Mariano Bruno.
Poi la celebrazione eucaristica, affidata a Don Giuseppe Mirabito, nella chiesetta stracolma in ogni ordine di posti, ha rappresentato un momento di grande comunione, proprio ai piedi della Croce che-come ha ricordato il sacerdote- da qualche tempo è tornata ad illuminare la notte liparese e di chi va per mare grazie al sacrificio e all'abnegazione di Francesco Megna e Gesuele Fonti, supportati dalle rispettive famiglie e da tante altre persone che hanno dato un contributo affinchè la chiesetta, la sua Croce tornassero ad essere un punto di riferimento.
Rispetto allo scorso anno i pellegrini hanno trovato una chiesetta, per quanto possibile, tirata a lucido, ripitturata, con ben 53 sedie nuove di zecca che hanno il posto dei banchi vetusti e a ciò bisogna aggiungere anche l'opera di bonifica fatta tutta intorno da rottami vari. Il tetto della chiesetta è stato anche impermeabilizzato.
All'evento dedicheremo nelle ore a seguire ampio spazio con una serie di servizi filmati e fotografici.


Per chiunque volesse inviarci le foto che ha scattato, per vederle pubblicate, l'indirizzo mail è ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it

Tgweb Sicilia: Speciale cinema di Venezia

lunedì 13 settembre 2010

Cambio alla Sovrintendenza del mare. Lascia Tusa arriva Gini

Doppio, reciproco, cambio di guardia fra la Soprintendenza del Mare, dove oggi si e' insediato Giuseppe Gini - che aveva retto la sede di Trapani - e Sebastiano Tusa, che lascia Soprintendenza del Mare e va a Trapani.
"Rivendico il diritto del mare Mediterraneo, storico luogo di scambi culturali ed economici tra i popoli che vi si affacciano, ad essere salvaguardato da ricerche petrolifere e da sfruttamenti impropri, che potrebbero causare danni irreversibili sia alle storiche risorse ambientali e naturali che ai territori costieri".
Con queste parole si e' insediato oggi alla Soprintendenza del Mare, Giuseppe Gini, che ha aggiunto: "Avviero' per l'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identita' siciliana, insieme a tutte le nazioni che vorranno aderire, la proposta di far dichiarare dall'Unesco il mare Mediterraneo 'Patrimonio dell'Umanita'".
Gini, inoltre , ha annunciato la creazione di un nuovo circuito museale dedicato al mare, dove troveranno dimora tutti i preziosi cimeli che il mare sta restituendo, grazie agli sforzi compiuti in questi anni dai ricercatori siciliani.
Congedandosi dalla Soprintendenza del Mare, Sebastiano Tusa, ha voluto offrire un ultimo contributo della storia della Sicilia e delle sue tracce in mare. "Continuero' a farlo d'ora in poi - ha assicurato Tusa - nelle terre del Trapanese" "Dal 1 agosto al 6 settembre 2010 - ha spiegato Tusa - la Soprintendenza del Mare della Regione siciliana e la Fondazione statunitense RPM Nautical Foundation, diretta da George Robb, hanno condotto la campagna di ricerche strumentali 2010 nelle acque prospicienti le isole di Levanzo, Favignana e Marettimo, nell'arcipelago delle Egadi. Anche queste ricognizioni sono state coronate da successo poiche', oltre ad un considerevole numero di reperti di anfore e resti di velivoli militari collocabili al secondo conflitto mondiale, e' stato posizionato e recuperato un rostro in bronzo, il terzo nelle acque delle Egadi".
"Alla fine della campagna di ricerche - ha proseguito Tusa - la scoperta di un terzo rostro a Nord-Ovest di Levanzo, conferma ormai in via definitiva la teoria sulla localizzazione dello scontro tra Cartaginesi e Romani in questo luogo (e non a Cala Rossa di Favignana), nel fatidico giorno del 10 marzo del 241 a.C.
quando si decisero definitivamente le sorti della prima guerra punica a favore dei Romani".