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martedì 14 settembre 2010

Stupro a Vulcano. Il cameriere resta in carcere

(Gazzetta del sud) Il cameriere del ristorante di Vulcano, il trentenne Alam Suhadul, originario del Bangladesh, arrestato venerdì scorso perché ritenuto responsabile della violenza sessuale che sarebbe stata commessa durante una festa svoltasi in una casa dell'isola nei confronti della giovane collega di lavoro, resta in carcere. Ieri, al termine dell'udienza di convalida, il Gip del Tribunale di Barcellona Paolo Corda ha tramutato l'ordine di fermo iniziale emesso dal sostituto procuratore Michele Martorelli ed eseguito dai carabinieri dell'isola, in mera ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alam Suhadul, il cameriere accusato della grave violenza sessuale, durante l'udienza che si è svolta al Tribunale di Barcellona ha risposto – assistito dal difensore avv. Simone Giovannetti – alle domande poste dal giudice, asserendo di «non ricordare nulla di quella sera - perché anche lui ubriaco e colto da malore - e, comunque, di non essersi macchiato di alcun atto di violenza» nei confronti della sua giovane collega di lavoro (una ragazza di 21 anni originaria di un paesino del palermitano) con la quale ha sostenuto di intrattenere "una semplice relazione amorosa". Secondo la pubblica accusa, invece, l'immigrato avrebbe approfittato – così come denunciato dalla vittima – della giovane indifesa. (l.o.)