(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Il Commissario di Governo per l’Emergenza idrica , avv. Luigi Pelaggi ( nella foto), aveva dichiarato lo scorso maggio a Lipari che a luglio sarebbero cominciati i lavori per la costruzione del nuovo dissalatore di Canneto Dentro. Ma la Regione siciliana ha fatto sapere solo ieri al Rup, il dott. Nico Russo, che l’opera da sedici milioni di euro, finanziata dallo stato, non è assoggettabile alla valutazione di impatto ambientale. Un problema in meno verso l’affidamento delle opere alla Sled Spa di Napoli, la società che è aggiudicata in via provvisoria l’opera e che giovedì , in un incontro previsto al Ministero dell’Ambiente, dovrà consegnare il progetto definitivo.
I lavori per la costruzione della struttura al posto di quella esistente, obsoleta, verosimilmente dovrebbero avere inizio entro la fine dell’anno.
Il dissalatore sarà alimentato da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili grazie ad un impianto fotovoltaico da 1,12 mw che sarà realizzato a Monte Sant’Angelo.
L’impianto di Canneto Dentro avrà tre linee di produzione per un totale, a regime, di 450 mc d'acqua dissalata l'ora. Lipari, con 12.000 mc d’acqua, ne avrà il triplo di quella prodotta sino ad oggi.
Intanto sono state stralciate dal progetto originario, comprendente appunto il dissalatore, le opere di realizzazione dei nuovi depuratori di Lipari ( a Canneto Dentro, a ridosso delle previste aree artigianali) e Vulcano ( ex discarica valle Roya). Si tratta di due interventi per i quali si è perso già parecchio tempo , soprattutto per quello di Lipari, alla luce delle difficoltà per reperire un’area nella quale non si trovassero ostacoli. Per velocizzare l’iter il Commissario Pelaggi ha convocato per il prossimo 22 settembre una conferenza di servizi alla Prefettura di Messina.
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