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venerdì 4 febbraio 2011

"Profonda amarezza e grande delusione dopo le dichiarazioni del sindaco sul depuratore". Le riflessioni di Guarino


RIFLESSIONI SUL DEPURATORE
Dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco in merito al depuratore, da persona che è nata e vive a Canneto da sempre nonché da Consigliere Comunale, provo una profonda amarezza e grande delusione.
            Certamente non mi ero illuso dalle dichiarazioni fatte dal Sindaco in occasione del Consiglio Comunale tenutosi a Canneto, imperniate sulla personale autodifesa in merito alla scelta del sito e contestualmente impegnadosi a fare da portavoce alle istanze del Consiglio Comunale presso gli enti preposti (tra l'altro, mi chiedo se  la delibera consiliare votata all'unanimità sia stata mai inviata agli enti in indirizzo della stessa e quando?), di fatto non aveva assunto alcun impegno e non aveva sostenuto alcuna tesi, tanto che durante il mio intervento ho ribadito, alla presenza dell'Assessore Giannò (il Sindaco era andato via) quanto fosse opportuno e semplicemente corretto che l'amministrazione si schierasse dalla parte dei cittadini e che deliberasse in tal senso, ovviamente non ottenendo alcuna risposta.
            Oggi vedo affidato il pensiero del Sindaco ad una dichiarazione a mezzo stampa, chissa come mai, non ha espresso la propria opinione durante il lungo intervento fatto a Canneto davanti ai cittadini ed al Consiglio Comunale e tranquillamente da buon padre di famiglia non ha fatto presente tutte le sue preoccupazioni per quelle persone che rischiano gravi ripercussioni penali ed economiche a livello personale, (mi piacerebbe conoscere chi sono?).
            Non vi è dubbio che chi  intralcia in modo non legale si esponga a rischi di varia natura, ma siamo certi che il fare legale sia rispettato da tutte le parti?
            Siamo certi tutti coloro che partecipano nelle conferenze di servizio ed esprimono pareri tecnici abbiano titolo e abilitazione necessari per farlo?
            Siamo certi che i vincoli naturalistici e paesaggistici dell'area di Monterosa – Pignataro siano diversi dalla localizzazione del depuratore prevista nell'isola di Vulcano per cui intoccabili?
            Siamo sicuri che le scelte dei siti non siano frutto di una strategia che parte da lontano, per esempio dalla bocciatura del sito durante la valutazione d'incidenza ambientale del piano regolatore generale, ritenendola elemento trascurabile tanto da non pubblicarla direttamente sulla gazzetta ufficiale della Regione Sicilia, come altre opere ma obbligando chiunque a doversi recare a Palermo (G.U.R.S. N°17 del 09/04/2010) e dopo qualche mese determinarsi con l'attuale sito?
            Siamo certi che il posizionamento delle vasche di sollevamento non comporterà la chiusura delle attività commerciali e turistiche site nelle vicinanze per via dei cattivi odori?
  Si può continuare all'infinito, ma sono curioso di conoscere le motivazioni per le quali il Consiglio Comunale e i cittadini di Canneto debbano subire per la vita una tale nefandezza, in nome dei soldi del finanziamento? Non sono d'accordo, già nella mia fantasia immagino queste somme di danaro come degli alimenti andati a male e fortemente maleodoranti.
            Per il momento mi fermo, voglio approfondire per cercare di darmi delle risposte, che ovviamente renderò note a tutta la cittadinanza.
                                                                                                          Il Consigliere Comunale
                                                                                                             Gianfranco Guarino

Canneto. La locale associazione chiede intervento per pulizia pozzetti e rimozione detriti


           Al Signor Sindaco con delega ai Lavori Pubblici
                                                                                  del Comune di Lipari

                                                                                  Al Signor Vice-Sindaco
                                                                                  del Comune di Lipari                                                                                                                    
Al Dirigente del 4° Settore
                                                                                  e Comandante del Corpo di Polizia Municipale
                                                                                  del Comune di Lipari
                                                                                 
                                                                                   Al Dirigente del 3° Settore
                                                                                  del Comune di Lipari

                                                                                 
Oggetto:  Rimozione detriti e pulizia pozzetti strade di Canneto.-
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A distanza ormai di diversi giorni dalle piogge intense che hanno interessato il nostro comprensorio, si rende necessario un immediato intervento per ripulire e ripristinare la funzionalità dei pozzetti con grata per il deflusso delle acque meteoriche collocati lungo la sede stradale della Via Cesare Battisti, della Marina Garibaldi e dei vari vicoli onde scongiurare, in caso di forti precipitazioni, il ripetersi dei problemi, dovuti al conseguente allagamento delle strade, che hanno causato non pochi inconvenienti ai cittadini per le pozzanghere venutesi a formare dal mancato e/o difficoltoso deflusso delle acque piovane.-
Nell’immediatezza, urge un intervento nella Piazza San Cristoforo per manutenzionare tutti i pozzetti con grata in quanto, come si evince dalla documentazione fotografica allegata, la Piazza resta allagata anche per diversi giorni poiché il solo effetto della naturale evaporazione non è sufficiente ad eliminare, in poco tempo, la notevole quantità di acqua stagnante che, ovviamente, comporta non pochi disagi sia alla circolazione pedonale che a quella autoveicolare.- 
 Certi di un Vostro tempestivo intervento, speriamo risolutore, ringraziamo e porgiamo distinti saluti.
                                               Associazione “Per Canneto”
                                                          Il Presidente
                                                       Antonino Giardina

Depuratore. Riunione ieri a Canneto. In cantiere una serie di iniziative

Comunicato
Ieri, nel pomeriggio, si è tenuta a Canneto una riunione in merito alla problematica relativa alla collocazione del depuratore dell'isola di Lipari, nella località di Canneto dentro.-
 Alla riunione erano presenti i rappresentanti dei comitati di Canneto, Serra e Pirrera, alcuni cittadini ed operatori turistici, diversi tecnici ed il rappresentante della Codacons.-
 Nel corso dell'incontro è stato fatto il punto della situazione e sono state assunte delle decisioni in merito ad iniziative che saranno intraprese nei prossimi giorni anche in virtù dell'assemblea pubblica del 30/01/2011 tenutasi a Canneto ed alla posizione del Sindaco di Lipari  manifestata di recente, con affermazioni
a mezzo stampa.-
 In rappresentanza dei Comitati Cittadini
L'Associazione Per Canneto
Il Presidente
Antonino Giardina

Sabatini, il sindaco Bruno e........


Mi ero ripromesso di non parlare e scrivere più del sindaco di Lipari,  oramai politicamente finito (come un cero votivo che si è consumato quasi completamente), visto che manca poco più di un anno alle elezioni, ed in politica si sa, un anno e come se fosse un mese.-
In questi anni ho guardato e studiato il suo atteggiamento, ho capito che quando urla sa di avere torto, che quando si allontana da una discussione va solo ad informarsi, che quando tace con l’occhio torvo sta cercando di ricordare e di riordinare le idee in qual momento non molto chiare.-
E’ anche una strana persona il sindaco di Lipari che non rispetta tutti gli uomini, quelli forti perché non si fanno sopraffare dalla sua personalità, quelli deboli perché si lasciano sfruttare ed umiliare.-
In questi anni di sua amministrazione ho assistito a repentini atteggiamenti da vero voltagabbana, oggi a favore all’istituzione del parco, un’ora dopo contro l’istituzione del parco a secondo l’interlocutore che ha davanti.-
Per essere attuali, ieri si dichiarava fedele alla volontà del Consiglio Comunale sulla collocazione del depuratore, oggi fervido sostenitore delle scelte sue, del dott. Domenico Russo, dell’arch. Biagio de Vita e per ultimo del Commissario Pelaggi.-
Perché ultimo il Commissario Pelaggi?
Perché quel sito, diciamo la verità, è stato scelto dai suddetti signori e quindi una volta accompagnato sui luoghi, il dott. Pelaggi ha solo condiviso la scelta dell’amministrazione e dei suoi tecnici.-
Adesso il sindaco, ribaltando ancora una volta il suo precedente annuncio, si dichiara  favorevole alla localizzazione del depuratore a Canneto Dentro, un’affermazione che ha il sapore della ripicca contro la volontà popolare e del Consiglio Comunale.-
Forse il sindaco di Lipari, come Cicerone pensa: mi odino pure, purché mi temano,
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale Nuovo Giorno

Questo sarebbe il "Porto" di Lipari con lo scirocco (di Giansanto Lo Giusto)


Queste belle foto scattate da Salvatore Calenda in questi ultimi giorni, documentano in modo eloquente la situazione nel "Porto" di Sottomonastero a Lipari durante una sciroccata di media intensità.
In questo caso la direzione del vento è da est-sud-est ovvero levante e scirocco, le onde non superano il metro di altezza, eppure il beccheggio dell'aliscafo durante il tentativo di attracco fa paura, certamente...perchè in un "vero" porto le onde sono al massimo di 30 cm. cioè ...non ci sono. Infatti Sottomonastero non è un porto è un molo di attracco non protetto dal mare ma solo da terra, è cioè praticabile in sicurezza solo quando il vento soffia da terra, da ovest; eppure ci si ostina a considerarlo un porto ed a spendere inutilmente denari per costruire nuove opere marittime non protette dal mare.
Wikipedia così definisce un porto commerciale "Un porto commerciale è di regola costituito da molte strutture:
• I moli esterni, in genere protetti da blocchi di cemento o da grandi pietre frangiflutti sul lato verso il mare, per proteggere l'interno dalle onde. La protezione può essere fornita in alternativa da una diga foranea.
• I moli interni e le banchine per attraccare le navi e consentire di salire e scendere o caricare e scaricare.
• I fari, uno .....

Noi quindi a Sottomonastero abbiamo un "mezzo" porto, ci sono solo i moli interni (quelli esistenti e quelli di progetto) e la banchina; per gli alti fondali mancano i moli esterni, quelli più importanti, che proteggono lo specchio acqueo interessato a tutte le operazioni tipiche del porto, è come avere una casa senza il tetto e continuiamo a discutere di... moli interni che devono anche essere barriere frangiflutto, megaporti, opere faraoniche sulle coste.....
Ma è un vizio tutto nostrano quello di "menare il can per l'aia" costringendo quello che comunemente viene chiamato "popolo che decide" ad essere un insieme di ignoranti in materia ai quali propinare, anche con paroloni tecnici astrusi, interessati discorsi, oscuri ed inconcludenti che offendono l'intelligenza e l'esperienza soprattutto dei tanti isolani che per mare lavorano e del mare vivono?
E' talmente evidente per chiunque, anche non esperto del settore, che se non viene costruita una barriera al mare al largo, qualsiasi opera a terra non è protetta ed è inservibile quando il maltempo viene da quella direzione; è altrettanto evidente che i progetti che si vogliono realizzare non risolvono assolutamente in questo senso il problema di Sottomonastero e dei trasporti marittimi pubblici, soprattutto quelli a mezzo navi traghetto, difatti i "muraglioni di cemento" previsti servono solo a proteggere limitate aree sottocosta per ospitare il naviglio da diporto.
Ed il Porto Commerciale? ... la nostra "Porta d'ingresso" per la gente, le merci e tutto ciò che ci è necessario per la nostra vita e le nostre attività?... Sempre in balia del tempo? ...Ed i turisti, i proprietari delle barche all'ormeggio nei "futuri marinas", arriverebbero sempre solo col bel tempo? ...Tutto questo cemento gettato sulla costa alla fine a che servirebbe?
La baia di Lipari è già per 2/3 un porto naturale, alla sua estremità nord il Monte Rosa fa da barriera al vento ed al mare da nord-nord-est, i bassi fondali di Pignataro e dell'adiacente zona di Bagnamare consentirebbero l'agevole costruzione di un lungo molo foraneo a protezione di una darsena sufficientemente capace per ospitare il naviglio da diporto, da pesca ed il Terminal degli aliscafi che lì sì potrebbero operare con qualunque tempo.
Per le navi traghetto la soluzione è più complessa per l'ampio spazio di manovra necessario, ma esistono anche i frangiflutti galleggianti, ancorabili a fondali anche di notevole altezza; per le modeste onde di scirocco e levante assolverebbero egregiamente la funzione protettiva ad un costo di poco superiore al cemento con ridottissimo impatto ambientale sia di superficie che subacqueo.
Non ci vorrebbe molto per avere finalmente il Porto che Lipari si merita per quello che Lipari e le Eolie "sono", gli studi sono già stati fatti da anni, i tempi sono maturi, basterebbe essere più realisti e determinati, che vuol soprattutto dire: apri gli occhi e guardati attorno!
Giansanto Lo Giusto

TIRRENIA/SIREMAR: CESSIONE PROSEGUE, CAUTI SINDACATI. "SOSPESO" LO SCIOPERO (IL PUNTO)

Le societa' selezionate per proseguire nel programma di dismissione di Tirrenia e Siremar. Lo ha annunciato il commissario straordinario, Giancarlo D'Andrea, in una nota, poco prima dell'incontro con i sindacati per spiegare il programma di privatizzazione. Le societa' interessate sono Atlantica, Costantino Tomasos Trasporti Marittimi, Forship, Frittelli Maritime Group, Grandi Navi Veloci, Gruppo XTL, Laviosa Minerals, Mediterranea Holding di Navigazione, Moby, Shipping Investments, Stradeblu, Strategic Value Partners e Zao Soyuzneftegas Invest. 
Per Siremar, le societa' interessate sono: Caronte & Tourist, Mediterranea Holding di Navigazione, Riccardo Sanges & C., Traghetti delle Isole e Ustica Lines.
''Il termine per la presentazione delle offerte - si legge nella nota - e' stato fissato al 15 marzo 2011, onde consentire il rispetto dei tempi della procedura come illustrati alle competenti Istituzioni dell'Unione Europea''. Questo nuovo passo arriva dopo il via libera del ministero per lo Sviluppo economico al programma di cessione delle due societa' il 26 gennaio scorso. Le procedure di vendita riguardano i 2 complessi aziendali separatamente, con l'obiettivo di dare continuita' al servizio e di salvaguardare la piena occupazione.
Intanto la Tirrenia dal 31 gennaio ha iniziato a prendere le prenotazioni per la stagione estiva, segnale accolto positivamente dai sindacati che in cio' vedono una volonta del management di portare a compimento il programma di privatizzazione della societa'.
I sindacati rimangono pero' cauti sul programma di cessione e premono per il mantenimento dei livelli occupazionali. Per il segretario generale della Fit-Cisl, Giovanni Luciano, ''e' positivo che siano in gioco, per la privatizzazione di Tirrenia e di Siremar, importanti gruppi armatoriali che offrono solide garanzie di strutture industriali in grado di gestire al meglio le compagnie'', pero' permangono criticita' dal punto di vista del livello occupazionale. Il documento sul programma di cessione di Tirrenia e Siremar spiegato oggi dal commissario straordinario, prosegue Luciano ''presenta gia' un forte elemento di non condivisione, per il fatto che le garanzie occupazionali inserite sono previste al minimo di legge di due anni, pur in presenza di concessioni garantite per otto anni. In questo il Governo dovra' fare la sua parte''.
''I delicati passaggi di questa privatizzazione - conclude da parte Luciano - richiedono una ampia convergenza del mondo del lavoro, oltre ad una condivisione degli obiettivi e delle scelte per realizzarli''.
Anche per la Filt-Cgil ''vanno create le condizioni affinche' il commissario possa pretendere il rispetto delle norme contrattuali e delle garanzie occupazionali''. Massimo Ercolani, coordinatore nazionale dei marittimi della Filt Cgil, dopo l'incontro con il commissario straordinario ha spiegato che ''per quanto attiene la continuita' occupazionale abbiamo appreso che le garanzie previste sono limitate ad un periodo di due anni, come stabilito dalla legge, e per quanto attiene la continuita' dell'applicazione dei contratti e' legata a quanto verra' proposto dall'eventuale acquirente ai singoli lavoratori''.
Secondo Ercolani ''proprio su questi punti ci sono dei precisi impegni del Governo che prevedono l'effettiva tutela occupazionale ed il rispetto delle norme contrattuali vigenti ed in occasione dell'incontro del 9 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico chiederemo che il Governo mantenga gli impegni assunti''. Intanto la Uilt sospende lo sciopero di 48 ore proclamato in Tirrenia per l'8 e il 9 febbraio, in attesa dell'incontro con il Governo fissato per il 9 febbario. Per il segretario generale, Giuseppe Caronia ''inizia cosi', questa nuova fase di una privatizzazione sinora misteriosa, confusa e pasticciata che dovrebbe sviluppare un serrato confronto specie col Governo, capace di dare risposte concrete alle sacrosante aspettative dei lavoratori in particolare sui livelli occupazionali e sulla continuita' contrattuale post-privatizzazione, ma i cui presupposti francamente ci preoccupano non poco''.
''Rimangono per intero - prosegue Caronia - le nostre preoccupazioni che ci auguriamo possano essere fugate nel corso dei prossimi incontri a partire da quello previsto col Governo presso il ministero dello sviluppo economico il 9 febbraio, sulla base delle cui risultanze decideremo se riprogrammare o meno il previsto sciopero da noi proclamato per i giorni 8 e 9 febbraio che e' pertanto da ritenersi solamente sospeso''.

Le dimissioni e il "probabile futuro" dell'avvocato Rizzo sulla Gazzetta del sud di oggi

Francesco Rizzo si dimette da difensore civico
Salvatore Sarpi
Lipari
Ci sarebbe la probabile candidatura a sindaco di Lipari nelle amministrative della primavera 2012 dietro le dimissioni da difensore civico dell'avvocato Francesco Rizzo.
Il difensore civico, che ha brillantemente ricoperto questo incarico conferitogli dal consiglio comunale, in una nota ha evidenziato di presentare le dimissioni dall'incarico in ottemperanza alla legge 191/2009 che prevede come i comuni «al fine del contenimento della spesa pubblica devono a sopprimere la figura del Difensore civico. Dette funzioni possono essere attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore civico della Provincia nel cui territorio rientra il relativo comune». Ma, da ambienti politici, emerge la notizia che in realtà le dimissioni di Rizzo siano solo il primo passo verso una sua candidatura a sindaco di Lipari, altrimenti non possibile. Lo Statuto comunale prevede, infatti, che «Il difensore civico non può essere candidato a sindaco del Comune di Lipari nel quadriennio successivo a quello in cui ha esercitato il mandato, a meno che non si sia dimesso un anno prima dell'indizione delle amministrative». Vi sarebbe, quindi, una perfetta coincidenza di tempi. Tesi, quella della candidatura Rizzo, che prende più consistenza se si considera che la Legge Nazionale che prevede di eliminare i difensori civici comunali non è stata recepita dalla Regione Siciliana (che ha competenza esclusiva in materia di Enti Locali). Di conseguenza la figura è obbligatoria (non facoltativa) negli Statuti Comunali laddove è prevista (e a Lipari lo è). Risibile, ancora, parlare di costi per l'Ente, tenuto conto che il difensore civico percepisce un rimborso di ? 2.000 all'anno. Se a ciò si aggiunge che gli "spifferi" da palazzo comunale riportano di contatti avviati con alcuni consiglieri comunali e con il sindaco Mariano Bruno che, come risaputo, non può ricandidarsi. L'operazione "Rizzo" sarebbe sponsorizzata dal senatore Domenico Nania e nascerebbe sotto la regia del presidente Pino Longo. Nulla trapela sulla posizione del sindaco Bruno che, probabilmente, da navigato politico qual è, non avrà certo dato una risposta su "due piedi".

giovedì 3 febbraio 2011

Sinistra Ecologia e Libertà: Bruno si dimetta dopo posizione assunta sul depuratore

Comunicato Sinistra Ecologia e Libertà Lipari
Suscita una comprensibile impressione leggere le dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco Bruno a proposito della localizzazione del nuovo impianto di depurazione a Canneto Dentro, nell’Isola di Lipari, soprattutto se confrontate con quelle rilasciate dallo stesso sindaco – completamente opposte – in occasione del consiglio comunale che si è tenuto appena pochi giorni fa a Canneto. L’impressione è che non si tratti della stessa persona, ma siamo abituati ormai da tempo ad assistere a improvvise e contraddittorie variazioni di “strategia” a opera del primo cittadino del comune di Lipari. È però evidente in questo caso come la nuova “strategia” sia dettata, e tale verbo non è casuale, da due principali ragioni:
    1) può mai il sindaco, che – sia nelle vesti di amministratore, sia in quelle di commissario all’“emergenza idrica” – è stato protagonista indiscusso di tutte le scelte progettuali e dei percorsi “amministrativi” che hanno portato alla sciagurata scelta di Canneto Dentro e dei relativi impianti a mare da realizzarsi nella spiaggia di Unci, prendere carta e penna e scrivere ai ministeri di competenza che il comune da egli rappresentato rigetta finalmente la logica dell’“emergenza”, in ossequio alla mozione votata dal consiglio comunale, e chiede di proseguire tenendo conto delle indicazioni del PRG, delle istanze della popolazione e – soprattutto – della necessità di attuare i progetti di depurazione e approvvigionamento idrico in regime di normale amministrazione, senza la farsa italica dell’“emergenza” e della perenne deroga dal confronto democratico?
  2) può mai il sindaco, i cui rapporti privilegiati con il ministro Prestigiacomo hanno già rischiato di incrinarsi durante la polemica sul parco nazionale, alienarsi anche le simpatie dell’“ambiente familiare” del ministro – come viene definito dai giornalisti Foschini e Lauria nel sito web patrimoniosos.it – che comprende personaggi (in primis, l’avvocato Pelaggi attuale commissario all’“emergenza” e l’avvocato Assenza presidente della Sogesid) fortemente coinvolti nella vicenda del depuratore e dei 40 e passa milioni di euro stanziati per l’intero progetto?
La risposta è NO. Si tratterebbe, nel primo caso, di un gesto di schizofrenia, e nel secondo, di una sfida ai “poteri forti” dell’Italia di questo decennio, ovvero un autentico suicidio politico. In questo senso, Bruno potrebbe trovare comprensione e persino una certa solidarietà, almeno sotto il profilo umano; ma, essendo capo dell’amministrazione di questo paese, il fatto che giunga a ricorrere alle minacce velate pur di non essere costretto a rappresentare le istanze della propria comunità costituisce un episodio grave e senza precedenti. Sarebbe più decoroso, crediamo, chiedere scusa ai cittadini per gli errori commessi in passato e per l’incapacità attuale di porvi rimedio, e dimettersi. Rivolgiamo pertanto questo appello, nella certezza che resterà inascoltato dal destinatario, ma nella speranza che possa essere compreso anche da chi ha sostenuto questa amministrazione e, oggi, si renderà finalmente conto di avere sbagliato.

Lipari: Tartaruga marina ritrovata morta e spiaggiata a Marina Lunga (Video)

Una tartaruga della specie "Caretta Caretta" del peso di circa 25 kg è stata ritrovata morta e spiaggiata, sulla spiaggia di Marina Lunga a Lipari. Presumibilmente  è stata trascinata a riva dalle mareggiate degli ultimi giorni.
Il rettile marino aveva, secondo gli accertamenti effettuati, un amo conficcato nella gola.
Sul posto, in due riprese, sono intervenuti una biologa autorizzata dal Ministero dell' Ambiente che opera a Filicudi e il veterinario dell'Asp 5. Sono stati prelevati alcuni organi.
I resti della tartaruga sono stati consegnati al personale della ditta che si occupa dello smaltimento.Personale allertato, così come il veterinario, dagli uomini del Circomare Lipari.
 Vi proponiamo il video realizzato stamani intorno alle 9 e 20 durante l'intervento della biologa:

Il depuratore e il sindaco in controtendenza (di Piero Roux)

La costituzione italiana recita, all’art.1: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro (e già partiamo male, considerato che in Italia ci sono 2 milioni di disoccupati, ma ancora nessuno obietta) e continua: La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (ma questa sovranità viene elargita, per gentile concessione, solo se non intralcia progetti, interessi ed obiettivi di gruppi di interessi che spesso sono appoggiati – o addirittura sono di diretta emanazione- di potentati politici. L’affaire Bertolaso/Anemone docet).
La premessa mi permette di prendere posizione su un argomento che, fino ad oggi, ho solo seguito su carta a causa di un conflitto d’interesse tra l’essere responsabile di una organizzazione ambientalista e diretto penalizzato nella realizzazione del depuratore. ( la cabina di sollevamento di Marina Lunga, dovrebbe sorgere a meno di 15 metri dell’abitazione della mia attuale famiglia, interrompendo la visione al mare).
Ho sempre predicato che “l’interesse collettivo giustifica il sacrificio dell’interesse privato” ma è altrettanto vero che “l’interesse privato non può essere mortificato qualora esistono delle alternative”.
E le alternative, nel caso del depuratore, ci sono…o si possono trovare se si accantonano progetti precostituiti (e a noi noti) o compiacenti asservimenti ad interessi privati.
Le ultime dichiarazioni del Sindaco Bruno. “Il depuratore va fatto e subito a Canneto Dentro” arrivando addirittura a minacciare coloro che ostacoleranno la realizzazione, la dice lunga sull’arroganza che sostiene l’amministrazione liparese. Ecco la sovranità politico/economica farsi beffa della sovranità popolare. Il “piccolo despota” ha cosi deciso….. il parere degli eoliani non ha nessun valore.
Oggi, il Sindaco Bruno, latitante da anni sulla realizzazione dell’area artigianale, sulla realizzazione del Piano Regolatore dei Porti, sui Piani di Zona ecc, si sveglia ( o viene o forza svegliato) e fa la voce grossa. Ma chi gliene da l’autorità? Chi rappresenta?
Se rappresenta il popolo è chiaro che sta andando controtendenza e, se non rappresenta più il popolo è chiaro che non ha più diritto di parlare in sua vece e deve dimettersi.
Ho una vaga sensazione che il nostro sindaco abbia valicato comunque i limiti del suo mandato e se vuole rientrare nei suoi poteri deve adoperarsi –immediatamente- a risolvere il problema dello spostamento del depuratore,  prima che la melma lo seppellisca o prima che il popolo liparese chieda la fine anticipata del suo governo.
Piero Roux