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martedì 22 febbraio 2011

Depuratore: è già tutto deciso? Guarino scopre gli "altarini"?


PROBLEMATICA DEPURATORE
Dopo aver letto la lettera inviata dal Commisario Pelaggi ai comitati per il “No al depuratore a Canneto” del 21 febbraio 2011, dovrei essere contento che anche l'Avv. Pelaggi riconosca e citi i passaggi per il quale il Comune di Lipari si doveva opporre al parere di Valutazione ambientale del PRG, almeno in parte, ma ovviamente non è un tecnico, ed allargare i divieti su l'aria di Monterosa anche se pubblicamente è certo che non sia nei modi citati serve (tutto fa brodo).
Mostra grandi doti, nell'ottenere lo stesso giorno 21 febbraio, il parere favorevole di compatibilità ambientale dalla Regione Sicilia, per cui mercoledì 23 febbraio si presenterà a Lipari, con l'iter progettuale concluso, in questo caso sono certo che posso tentare la carriera di indovino visto che qualche giorno fa lo avevo già scritto, certo un poco mi rassicuravano le parole del Sindaco che intervistato da Salvatore Sarpi sosteneva di non sapere, se le cose stavano così, e certamente non sarebbe stata cosa buona arrivare a Lipari e parlare alla gente ed ai Consiglieri Comunali a cose fatte. Gli eventi, dimostrano purtroppo, che la previsione del sottoscritto era azzeccata.
Ma mai mi sarei aspettato di leggere che: “Nel luglio del 2009 lo Scrivente (Avv. Pelaggi) dopo aver effettuato con i propri esperti e con il RUP anche alla presenza del Sindaco, Dott. Mariano Bruno, un ulteriore sopralluogoper ciascuna delle aree allocative proposte, conveniva che l'area di Canneto Dentro effettivamente rappresentava una scelta allocativa equilibrata, anche nell'ottica di riqualificare dal punto di vista ambientale, quella località che si presentava (e tuttora si presenta) in condizioni notevolmente degradate.”
Di fatto tutto questo accadeva un anno prima della famosa riunione del maggio 2010, e cioè quando si sostiene di aver dato pubblicità di quanto si stava predisponendo.
E' la prova evidente che Il Commissario Pelaggi non si è svegliato una mattina decidendo di rovinare l'esistenza ai Cannetari, come ho sempre sostenuto, determinate scelte ed indirizzi gli sono stati forniti, ed è indubbio che i suoi riferimenti locali siano e sono l'Amministrazione Comunale ed i suoi tecnici, e da buon amministratore, in breve tempo a portato a compimento il proprio lavoro.
Ovviamente oggi a cose fatte, non ci sta ad assumersi tutti gli oneri, se esistono delle responsabilità, intende suddividerle con tutti i protagonisti della vicenda, il tutto mi sembra più che ragionevole.
In tutto questo qual'è stato il ruolo del Consiglio Comunale? Quello descritto dall'Avv. Pelaggi o dal Sindaco, ben due deliberazioni sono state fatte (all'unanimità), sostenendo la contrarietà al sito individuato (ormai sapete da chi), mai spedite agli enti in indirizzo nei tempi opportuni, mai prese in considerazione, anzi ricevendo moniti e avvertimenti molti vicini a forme di intimidazione.
Come Consigliere Comunale mi sento offeso dal comportamento delle istituzioni ivi comprese quelle locali, che di fatto hanno annullato il ruolo del Consiglio Comunale, invitandolo nella migliore delle ipotesi, come spettatore senza diritto di commento o di valutazione o di voto, al teatro Comunale per assistere alla recita della realizzazione del ciclo integrato delle acque.
E si vuole continuare così, un ulteriore invito per mercoledì 23 febbraio (a cose fatte), una nuova riedizione di quanto abbiamo già visto, qual'è l'obiettivo? Dividere il fronte del no, farci sfogare, convincerci che siamo tutti sulla strada sbagliata o siamo pazzi.
Nella lettera inviata ai comitati è scritto che il Commissario Pelaggi illustrerà e chiarirà  le problematiche relative all'opera ma di fatto una sintesi è contenuta nella stessa missiva, più che sufficiente, a capire che nessuna apertura è prevista per la modifica del sito di Canneto Dentro, di fatto la missiva conclude con la massima apertura alla trasparenza ed a fornire tutti i chiarimenti da parte di questa “Stazione Appaltante”.
Povera Canneto, umiliata e maltrattata oltre ogni limite, sempre più vicina a scivolare nel baratro che ha già mortificato la frazione di Acquacalda, personalmente non ci stò e continuerò a gridare con forza NO AL DEPURATORE A CANNETO.

                                                                                                          Il Consigliere Comunale
                                                                                                              Gianfranco Guarino

Viabilità per il Carnevale eoliano. Megna: "Cosi non va. Strada provinciale 180 non sicura. Occorre un corridoio nella galleria". L'interrogazione


SIGNOR SINDACO
COMUNE DI LIPARI
ASSESSORE ALLA VIABILITA
Rag. CORRADO GIANNO’
COMANDANTE POL. MUNICIPALE
Dott. STEFANO BLASCO
PROVINCIA REG.LE MESSINA
DIRIGENTE SERV. VIABILITA’
Ing. GIUSEPPE CELI

Oggetto: Ordinanza n. 11 del 17/02/2011 in occasione del Carnevale Eoliano 2011

            Con Ordinanza di Polizia Municipale n. 11 del 17/02/2011 è stata disposta la chiusura al transito veicolare, per n. 10 giorni consecutivi, da Domenica 27 Febbraio fino alla sera di Martedì 8 Marzo, del tratto di strada compreso tra la caserma dei Vigili del Fuoco a Lipari e la S.P. 180 nella Via San Vincenzo di Canneto.  Contestualmente è stato disposto che per tutta la durata della manifestazione, ben 10 giorni, “il transito da e per Canneto, dovrà avvenire….lungo la Strada Provinciale 180 Lipari – Serra – Pirrera”.
            Il mancato reperimento di aree e capannoni idonei alla costruzione in sicurezza dei carri allegorici, e la necessità di fornire il necessario riparo dalle intemperie alle strutture realizzate con così straordinario impegno e dedizione dagli encomiabili carristi, ha reso oggettivamente imprescindibili alcune eccezionali limitazioni alla viabilità, così come avvenuto negli scorsi anni, al fine di contemperare le legittime esigenze della cittadinanza e delle attività produttive con la buona riuscita della manifestazione.
            La scelta di modificare la viabilità urbana, soprattutto la decisione di dirottare tutto il traffico veicolare sulla strada provinciale 180 tra Lipari – Serra – Canneto e viceversa, per quasi due settimane, salvo proroghe che potrebbero persino dilazionarne gli effetti, appare poco condivisibile e, per certi aspetti, anche sconsiderata.
            In primis, l’Ordinanza n. 11/2009 dispone la chiusura del tunnel di collegamento tra Lipari e Canneto, con l’unica “eccezione degli abitanti della zona e dei veicoli diretti al Porto di Pignataro”. Non sono state minimamente contemplate eventuali esigenze di pronto soccorso, di protezione civile e/o di pubblica sicurezza. Sarebbe bastato disporre, ma non è stato fatto, che una corsia lungo la galleria restasse sgombra anche nei giorni di ricovero dei carri allegorici.
            La seconda perplessità riguarda le condizioni della Strada Provinciale 180 e la sua capacità  di sopportare, per un periodo così lungo, un carico veicolare di siffatta imponenza.
            Lo scrivente si chiede se le SS.LL. abbiano attentamente ponderato cosa potrebbe comportare, in termini di pubblica incolumità e sicurezza degli automobilisti, la decisione di destinare, per almeno 10 giorni, tutto il traffico veicolare ivi compresi autoarticolati, mezzi pesanti di ogni genere, pullman, camion dei rifiuti, autobotti etc… su una strada ad altissimo rischio idrogeologico, soggetta a frequenti eventi franosi, con la carreggiata a tratti strettissima e con decine curvoni a gomito e tornanti pericolosissimi.
            Il traffico dei mezzi pesanti, per i quali non sono previste limitazioni ulteriori rispetto a quelle già adottate dalla Provincia, in aggiunta alla caotica viabilità veicolare che interessa quotidianamente il tratto Lipari-Canneto, costituisce motivo di grande apprensione per lo scrivente.
            Occorre appena ricordare che proprio nel tratto predetto sono ubicati i depositi dei due più grandi rivenditori al dettaglio di materiale per l’edilizia, nonché i magazzini principali di alcuni grandi supermercati. Sempre in località San Vincenzo di Canneto, lungo la S.P. 180 è situato il centro di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani che, provenienti da tutte le Isole Eolie, vengono smistati in loco a bordo di grossi camion.
            A questo si aggiungano le preoccupanti condizioni di instabilità dei muri di contenimento lungo alcuni tratti della S.P. 180. Le foto che si allegano risultano certamente esplicative del pericolo, ancor più incombente in considerazione dell’aumento esponenziale del traffico lungo la strada sottostante.                                     Persino la Provincia Regionale di Messina, in sede di rilascio del relativo Nulla-osta, ha pensato bene di esonerarsi da ogni responsabilità, ponendo ad esclusivo carico del Comune di Lipari l’osservanza di “tutte le prescrizioni per garantire la pubblica incolumità” e “qualsiasi responsabilità civile e penale, nell’eventualità si verificassero incidenti in conseguenza della manifestazione”.
            Tutto quanto premesso, anche in considerazione dei potenziali rischi che si paventano per la pubblica incolumità,  lo scrivente chiede alle SS.LL. di riconsiderare il dispositivo dell’Ordinanza n. 11/2011 nelle parti in cui prevede la chiusura al transito veicolare, per 10 giorni, del tratto di strada compreso tra la caserma dei Vigili del Fuoco a Lipari e la S.P. 180 nella Via San Vincenzo di Canneto ed il contestuale dirottamento del transito da e per Canneto lungo la Strada Provinciale 180 Lipari – Serra – Canneto”.
            Lo scrivente suggerisce alle SS.LL. di valutare l’ipotesi di creare un “corridoio” lungo una corsia del tunnel di collegamento tra Canneto Lipari, al fine di permettere il transito per i soli autoveicoli e per i motocicli da Lipari verso Canneto (o viceversa), rigorosamente a senso unico ed a passo d’uomo, ovvero a senso unico alternato attraverso l’impiego dei semafori, consentendo in tal modo di alleggerire il traffico lungo la S.P. 180 di Serra e permettendo contestualmente il transito d’urgenza per ambulanze, mezzi di pronto soccorso e di pubblica sicurezza.
Con osservanza
Lipari lì 22/02/2011                                                                                    ________________                                                                                                                                       Francesco MEGNA    

Da Taormina in aliscafo sino alle Eolie

Taormina Jet", cosi si chiama il servizio promosso dal Comune di Taormina, d'intesa con Giardini, per un collegamento diretto giornaliero con le Isole Eolie dal primo giugno. Sarà effettuato con aliscafo, tra il porto di Schisò e le isole da una società di Ischia; il costo dovrebbe aggirarsi sui 60 euro. " L'iniziativa – spiega l'assessore al Turismo, Italo Mennella – è una dimostrazione anche della volontà di tornare a fare turismo comprensoriale, nel quale Taormina avrà un ruolo di centralità. A Milano, alla Bit, si è lavorato in questa direzione, che trova d'accordo Giardini e Letojanni, e Castelmola". Il collegamento via mare con altre destinazione turistiche siciliane è da anni al centro di ipotesi e progettualità».
A gennaio - aggiunge Mennella - Taormina ha avuto una flessione che non preoccupa perché, come nel caso dei turisti tedeschi mancati all'appello, ciò è dovuto a fattori contingenti come la chiusura per lavori di adeguamento e messa a norma di qualche importante hotel. Gli incontri a Milano con tour operator internazionali fanno ben sperare anche per il "mercato dei matrimoni" da qui la partecipazione al "The National Wedding Show" di Londra. Durante la principale fiera degli sposi si è manifestato particolare interesse per la destinazione Taormina. Sono previsti, infine, 24 appuntamenti con tour operator al decimo "ExMeetEx" previsto, da giovedì, al Palazzo degli Affari di Firenze. Contatti che preludono a una stagione di migliori risultati pur in una condizione di crisi che non è ancora rientrata

La Compagnia teatrale "Piccolo Borgo Antico" premiata ad Alcamo

(di Luana Spanò) Il 23 gennaio la Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico ha partecipato confrontandosi con ben sei Compagnie, ad una rassegna a premi di Teatro Amatoriale nel comune di Alcamo organizzata annualmente dallo stesso, portando in scena "U figghiu masculu" di Pippo Barone e  Pippo Scammacca, una commedia in tre atti per la regia di Tindara Falanga.
La rassegna iniziata il 21 novembre si è conclusa il 13 febbraio con l’esibizione dell’ultima Compagnia in gara. Ieri 20 febbraio la premiazione.
La nostra Compagnia oltre ad aver riscosso numerosi consensi e aver svelato a molti, con loro stessa ammissione, una realtà che non credevano fosse presente nelle nostre Isole, ovvero il Teatro, che fonde e mette in scena cultura e tradizione.  Ha riscosso ben due premi. A Tindara Falanga è andato il premio per “Miglior Regia” e a Bartolo Acquaro il premio per “Miglior attore protagonista”.
Alla premiazione erano presenti anche il Presidente Nazionale Fita Carmelo Pace, il Presidente regionale Fita Santi Consoli e il Presidente provinciale Fita Angelino Biviano, nonché presidente della Compagnia Teatrale liparota.

"Attraverso l'obiettivo". Le foto del lavoro dei ragazzi delle elementari di Lipari (IIVpuntata)

Proseguiamo con la pubblicazione delle foto realizzate dai ragazzi del Comprensivo Lipari 1 nel contesto del progetto "Attraverso l'obiettivo". Una iniziativa che ha visto impegnati, il docente esperto esterno Armando Marino, la docente tutor Anna Luca e gli alunni: Michael Barrano, Lorenzo Bonannella, Federico Buttò, Margherita Cacace, Giovanni Cannistrà, Riccardo Cipriano, Pierluigi D’auria, Andrea de Donno, Gianni de Teresa, Marta Falanga, Francesco Giuliano, Maria Nicoletta Magdalena, Andrea Marturano, Matteo Merlo, Celine Puglisi, Kawtar Sabihi, Mattia Saltalamacchia, Angelo Terranova, Raul Greco










Anapi Pesca Sicilia chiarisce questione inerente deroga "pesche speciali": Bianchetto, rossetto e cicirello


                                            COMUNICATO STAMPA


OGGETTO: Reg. CEE n. 1967/2006 decadenza deroghe “pesche speciali” : Bianchetto –
                      Rossetto e Cicerello.
In relazione alle note vicende Nazionali, per il blocco che ormai dura  da  20 giorni a causa della  mancata autorizzazione alle Pesche Speciali e in particolar modo del “Bianchetto”, si comunica:
L’Anapi Pesca Nazionale nell’ultimo incontro del 17.02.2011, tenutosi a Roma presso gli Uffici dell’Unione Europea alla presenza del Commissario Europeo per la Pesca Maria DAMANAKI,  ha rappresentato il grave stato di crisi della flotta interessata alle pesche speciali, appellandosi al diritto al lavoro. Ciò è soprattutto vero nel Mezzogiorno d’Italia dove  il blocco di tale attività sta creando gravi preoccupazioni e disagi sia alle centinaia di Imprese di pesca, sia ai lavoratori marittimi  e alle loro famiglie che normalmente nei due mesi di lavoro, che hanno svolto da sempre, ricavano un reddito a volte bastevole per diversi mesi.
Il Commissario Damanaki, pur condividendo le cause di rischio sociale esposte, ha risposto che non può infrangere una legge europea come il regolamento mediterraneo, che peraltro è stato votato all’unanimità da tutti i Ministri nel 2006. Ha precisato, inoltre, che, se per l’anno prossimo, da parte dello Stato Italiano, saranno presentati, come previsto,  piani e proposte per le “pesche speciali” idonei e rispettosi dei regolamenti comunitari, non ha alcuna difficoltà a firmare eventuali deroghe in merito.
L’Amministrazione Italiana intende compensare le Imprese coinvolte in questo tipo di pesca con un contributo a titolo di “de minimis” soltanto per due mesi e con la Cassa Integrazione per due mensilità ai Lavoratori imbarcati.
L’Anapi giudica non soddisfacente questo eventuale provvedimento e continuerà nelle sedi competenti del Ministero la difesa e tutela della categoria al fine di garantire una giusta compensazione economica rispettosa anche del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
L’Anapi Pesca Sicilia, altresì, informa le Marinerie dell’intero territorio regionale che, nell’eventualità futura di approvazione da parte della Regione Sicilia dei Piani di Gestione Locali, fra l’altro facoltativi, di cui alla misura 3.1 Azioni Collettive Art.37 – lettera M del Reg.Cee n.1198/2006, l’autorizzazione alle pesche speciali come quella del bianchetto potrà venire solo dall’Unione Europea e pertanto i Piani di Gestione Locali non potranno deliberare autonomamente.
Tanto premesso anche al fine di evitare facili strumentalizzazioni per impedire il diffondersi di notizie non veritiere  fra la categoria  che generano, a loro volta, confusione,  allarmismo e tensione in un clima già non sereno.
Questa Associazione invita, pertanto, a non dare credito a chi diffonde informazioni non corrette finalizzate alla presentazione di  fantomatiche istanze per ottenere premi di fermo ecc., in assenza di precisi Decreti Ministeriali e Leggi sia Nazionali che Regionali che regolarizzano la materia; questa Associazione vigilerà affinché ciò non si verifichi a tutela della categoria tutta.

21.02.2011                                                                                       Anapi Pesca Sicilia
                                                                                                        Presidenza Regionale
                                                                                                             Dr.Piero Forte

Come erano le Eolie ..e gli eoliani. Nuove pubblicazioni a partire da lunedì

Dopo le repliche del II° anno di "Come erano le Eolie e gli eoliani" (che si concludono oggi) a partire da lunedì prossimo prenderà il via il III° anno di pubblicazione con tutta una serie di foto inedite inviateci dai lettori o che abbiamo recuperato sottraendole all'oblio del tempo.
Chiunque volesse contribuire a questa rubrica inviando delle foto può farlo inviandole in formato jpg a s.sarpi@libero.it o a ssarpi@libero.it
Se avete solo il cartaceo le scannerizziamo noi restituendolo in 48 ore. In questo caso contattateci al 339.57.98.235

Pianoconte. Incendio in cucina di agriturismo

Un incendio sviluppatosi nel locale cucina dell'agriturismo "U Zu Peppino" di Pianoconte ha creato apprensione e causato l 'annerimento dello stesso locale cucina per via dei prodotti della combustione e la parziale distruzione di alcuni utensili. A lanciare l'allarme gli stessi titolari del locale che hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Questi hanno evitato che le fiamme si propagassero

Il tragico incidente di Lillo Malara e il ricordo (dalla Gazzetta del sud di oggi) di Bonfiglio-Sarpi-Petrungaro

Due morti sull'A20, giallo su camion pirata Le vittime sono Nino La Rosa (71 anni) di Pace del Mela ed Elia Malara (78 anni) di Lipari. Le indagini
Orazio Bonfiglio
villafranca tirrena
L'A20 miete altre due vittime. A distanza di poche ore dal vertice sulla sicurezza dell'autostrada che aveva visto allo stesso tavolo Cas e Polstrada, ieri mattina si è verificato l'ennesimo incidente mortale. A perdere la vita intorno alle 11,30 due pensionati che viaggiavano a bordo della stessa autovettura in direzione Palermo, poco prima del casello di Villafranca. La macchina avrebbe perso improvvisamente il controllo per poi ribaltarsi. Ma è giallo sulla dinamica del sinistro, dal momento che sull'asfalto sono evidenti (come mostra la foto) i segni della frenata di un mezzo pesante con il quale la "Mazda 2" di colore nero, finita sottosopra, si sarebbe scontrata. Le vittime sono Antonino (meglio noto come Nino) La Rosa, 71 anni, nativo di Milazzo e residente a Pace del Mela, ex autista di pullman, ed Elia (Lillo per gli amici) Malara, 78, di Lipari, ex impiegato delle Poste, deceduti in seguito al ribaltamento dell'automobile verosimilmente condotta dal La Rosa, che – sbalzato fuori dall'abitacolo –, è deceduto sul colpo. È stato ritrovato dai soccorritori lungo il selciato nei pressi del canale di scolo delle acque bianche che costeggia la carreggiata. Malara, soccorso a pochi metri dallo sportello lato guida della vettura è spirato intorno alle 13,30 al Policlinico di Messina dove non vi è stato nulla da fare per via delle gravi ferite riportate dopo il terribile urto. Entrambi i corpi si trovano adesso all'obitorio del nosocomio universitario.
Seppure in quel momento non piovesse, il manto stradale risultava ancora leggermente bagnato dall'acqua caduta in nottata e nelle ore precedenti. Non è chiara, come si accennava, la dinamica dell'incidente, alla quale stanno lavorando gli agenti della Polizia stradale della sezione Messina Boccetta. Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti fra cui anche quella del coinvolgimento di un altro mezzo, forse un tir, che potrebbe aver urtato la Mazda nella parte posteriore e quindi provocato la perdita di controllo del mezzo da parte di La Rosa. Le indagini proseguono a ritmo serrato, come confermano dalla Polstrada. Qualcosa di più sull'eventuale "pirata" fuggito via, potrebbe giungere dalla telecamere Telepass della barriera di Villafranca da dove il mezzo pesante è transitato subito dopo l'urto. Ma tutto è ancora in fase di accertamento; e probabilmente ci vorrà parecchio tempo. Intanto, il pm della Procura di Messina Fabrizio Monaco ha aperto un'inchiesta sull'accaduto e disposto l'esame autoptico sulle salme.
L'incidente ha provocato pesanti rallentamenti e lunghi incolonnamenti dei mezzi in transito, poiché a quell'ora tanti sono i pendolari che viaggiano dalla città verso le abitazioni della periferia. Durante le operazioni di soccorso, a far defluire il traffico gli stessi agenti della Polstrada di Messina Boccetta, che hanno obbligato gli automobilisti a servirsi della corsia d'emergenza per diverse centinaia di metri, al fine di superare così l'area interessata al sinistro.
Non accenna dunque a diminuire la lunga scia di sangue sull'A20 Messina-Palermo che in questo inizio terribile di 2011 ha riguardato principalmente la zona nebroidea. Proprio la settimana scorsa il commissario del Consorzio autostrade siciliane, Calogero Beringheli, accompagnato dal suo staff, aveva presieduto il summit con il neo dirigente della Polstrada, Sergio Iannello, e i responsabili dei vari distaccamenti della Polizia stradale della provincia (Messina Boccetta, Giardini Naxos, Sant'Agata Militello) per cercare di mettere fine a questa catena infernale di incidenti mortali. Tra le proposte lanciate in occasione di quell'incontro, l'introduzione di tutor, messaggerie variabili, autovelox permanenti, video-sorveglianza, postazioni di pattugliamento nelle aree di sosta.
 
 Quel viaggio di ritorno dall'ospedale, ultimo atto di amicizia  
Salvatore Sarpi /Giovanni Petrungaro
«Ti accompagno io al Policlinico»; «Va bene, ci vediamo all'aliscafo». Due battute al telefono, giusto per organizzare la mattinata. Tra "Nino" e "Lillo", così come li chiamavano i tanti che li conoscevano, c'era una grande amicizia, nata tanti anni addietro quando Antonino La Rosa era autista di autobus e Malara, dipendente delle Poste in diversi uffici delle Eolie, giungeva sulla terraferma per recarsi a Messina.
Un rapporto che si è rafforzato negli anni al punto che per Lillo, l'amico Nino era il riferimento a Milazzo. Sapeva di poter contare su di lui sempre. E così ieri mattina, quando ha deciso di andare a Messina per far visita ad una delle sorelle ricoverate al Policlinico, ha chiamato l'amico che ha subito risposto: presente. All'arrivo di una delle prime corse mattutine dell'aliscafo proveniente da Lipari, Nino era già sul molo del porto mamertino ad aspettare Lillo. Il tempo di sorseggiare un caffè e poi in macchina sulla Mazda 2 che La Rosa teneva come una bomboniera per recarsi a Messina. Un viaggio tranquillo, l'arrivo all'ospedale e poi al termine della visita il rientro a casa. Quaranta chilometri percorsi tra una battuta e l'altra, come sempre. All'improvviso però è accaduto quello che nessuno mai poteva immaginare. E che ancora oggi appare difficile da ricostruire. Una tragedia che ha spezzato la vita di due persone che ancora credevano nei valori di un tempo. Due amici con lo stesso tragico destino.
La notizia dell'incidente si è subito diffusa a Milazzo e a Lipari. Nino La Rosa, pur abitando nella vicina Pace del Mela, passava buona parte della giornata dove era nato, al Capo. Aveva conservato l'amore per il mare e della pesca subacquea. Impegnato in cento cose, sempre pronto a mettersi a disposizione di chi aveva bisogno, disponibile al dialogo, come faceva quando era autista di pullman di linea o lavorava per le più importanti autorimesse sino all'ultimo impegno per l'Aias di Milazzo.
Sposato con Graziella Di Paola, era molto legato alle figlie Katia e Aliana. Di quest'ultima aspettava il prossimo matrimonio. Era particolarmente orgoglioso dell'attività giornalistica della primogenita, della quale amava conservare gelosamente gli articoli sulla "Gazzetta". Ed è stata proprio Katia che, avendo saputo di un incidente sull'A20, nel corso di una telefonata di servizio, ha dovuto apprendere bruscamente per prima che l'autista alla guida dell'utilitaria era proprio l'adorato papà. Un dolore senza fine che colleghi e amici non potranno lenire.
«A Milazzo trascorreva quasi tutta la giornata e soprattutto in estate rientrava a casa solo la sera – ricorda un suo amico autista, che opera nell'area del porto – quando vedeva tanti turisti arrivare nella nostra cittadina era contento. Si amareggiava quando assisteva a disservizi, come quelli per la stazione ferroviaria, e si offriva di accompagnare i turisti gratuitamente. Voleva insomma dare sempre una immagine positiva della città. Una persona generosa e altruista». Ieri sera a Pace del Mela, numerose persone hanno voluto condividere il dolore con la famiglia, che attende ancora di conoscere i dettagli della tragedia. I funerali si terranno verosimilmente giovedi, mentre domani dovrebbe svolgersi l'autopsia disposta dalla Procura.
Grande sconforto anche a Lipari, dove la notizia della morte di Elia Malara è arrivata nel primo pomeriggio. Un uomo mite e buono, così viene ricordato, Lillo, conosciuto e stimato da tutti per anni di intenso lavoro al servizio delle Poste nei vari uffici dell'isola. I più anziani lo ricordano sempre disponibile e gentile. Nelle ore non lavorative dava, sino a diversi anni fa, manforte alle sorelle (con le quali viveva) nella gestione di un negozio di generi alimentari proprio al centro del Corso Vittorio Emanuele. Lillo Malara era, inoltre, conosciutissimo nell'isola in quanto componente storico della Confraternita maschile di Maria SS. ma Addolorata nella quale ricopriva l'incarico di superiore. Sempre pronto e disponibile con tutti, era molto legate alle proprie sorelle e ieri mattina, nonostante le condizioni del tempo tutt'altro che buone, aveva deciso di spostarsi sulla terraferma per andare a trovare una di loro ricoverata a Messina.
Il suo rientro dopo qualche ora, evidentemente, era stato un segnale che tutto evolveva al meglio. Mai però avrebbe pensato che nel giro di pochi minuti, sarebbe dovuto tornare al Policlinico in condizioni talmente disperate che non gli hanno consentito di vincere la sua battaglia contro la morte.
 

lunedì 21 febbraio 2011

Cantori Popolari. Anche alla Bit di Milano è stato successo

Grande successo per i Cantori popolari delle isole Eolie che hanno rappresentato l'arcipelago alla BIT di Milano. Grazie al signor Elio Mollica domani pubblicheremo un ampio slide fotografico.

Depuratore. Le riflessioni di Angelo Ferlazzo

Ho raccolto l’invito ad essere presente all’Assemblea pubblica tenutasi a Canneto, ieri 20.Febb. 2011, alla quale alcune assenze significative si sono notate, compresa quella degli isolani che dimostrano una certa sensibilità al problema depuratore che, se collocato a Canneto dentro con le pompe di sollevamento a Lipari Marina Lunga adiacente alla passeggiata e a Canneto in prossimità della spiaggia, nel tempo comprometterebbe irreparabilmente la spiaggia che tutti noi “ isolani” frequentiamo.
Capisco bene che se tale opera venisse fatta in località S. Lucia a Lipari, così come pare si stia valutando allora il risveglio sarebbe maggiore e sicuramente oltre ai comitati e associazioni di frazioni si accoderebbero anche i i cittadini che fanno capo alla società cosiddetta civile.
Sicuramente è un errore combattere battaglie a compartimenti stagni, quando vi è un evidente problema che coinvolge il bene comune, e che quindi supera e prescinde dalle appartenenze politiche e di opportunismo, ci sono in gioco argomenti importanti.
Alla luce degli avvenimenti che ognuno di noi può vivere con partecipazione o con colpevole distacco, alla luce del disaggio di una popolazione e non solo di una parte, alla luce di incomprensibili silenzi e/o prese di posizione come di distanze, alla luce di queste cose che spesso sono in palese contraddizione tra il dire e il fare, bisogna che la gente sia ascoltata e messa al primo posto, bisogna prendere coscienza e nelle difficoltà essere uniti e solidali, non conviene a nessuno agire a compartimenti stagni e pontificare da lontano, quanti anno visto il festival di San Remo hanno seguito il tormentone di G. Moranti “ STARE UNITI “, si è vero fa sorridere, ma è la chiave non essere travolti e calpestati da eventi catastrofici oprati e pianificati da parte di chi della nostra Isola non ha nessuna considerazione, e non ne conosce le peculiarità ed eventualmente la forza.
Si proprio la forza il carattere la volontà di non mollare fino in fondo, i nostri padri ci hanno lasciato un pesante fardello, di coerenza dignità correttezza, una parola era una parola, una stretta di mano era meglio di un contratto tra uomini, non sviliamo questi principi guardiamoci dentro, stacchiamo questa coda di paglia che altri ci hanno attaccato compromettendo il pensiero e la liberta di espressione e di azione.
Impariamo dagli errori e credo che quello più grande sia stato di non essere solidali con chi aveva bisogno di sostegno vero, dai lavoratori ex Pumex alla popolazione di Acquacalda, alla Borgata Lami con la discarica e cani randagi, a Quattropani, Pianoconte ecc. questi non sono giardini isolati, e quindi quello che avviene in quello del mio vicino non mi interessa, importante che non succeda nel mio, no! Sono tutti giardini di un unico terreno che si chiama Lipari, la storia ci insegna che le divisioni le lotte le invidie la indifferenza hanno sfociato in drammi collettivi moto spesso senza ritorno.
Come fu per l’impianto di pretrattamento costruito negli anni mi pare 80, in pieno centro a Lipari e che oggi tutti siamo d’accordo che fu un errore madornale, oggi si vuole fare il secondo errore preferendo e caldeggiando la locazione del Depuratore a Canneto dentro, con le pompe e le vasche di decantazione, con tubo di troppo pieno che scarica direttamente in mare, adiacenti alla spiaggia di Canneto e al lungomare di Lipari, anziché a Monterosa dove era stato previsto dal PRG e condiviso da tutti, premettendo che già li è collocato lo scarico dell’impianto di pretattamento attualmente in funzione a Lipari. Guai a pensare che il Depuratore non si debba fare, è la collocazione che è sbagliata e non condivisa così come la collocazione delle vasche.
Cordialmente
Angelo Ferlazzo
E tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.