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martedì 22 febbraio 2011

Depuratore: è già tutto deciso? Guarino scopre gli "altarini"?


PROBLEMATICA DEPURATORE
Dopo aver letto la lettera inviata dal Commisario Pelaggi ai comitati per il “No al depuratore a Canneto” del 21 febbraio 2011, dovrei essere contento che anche l'Avv. Pelaggi riconosca e citi i passaggi per il quale il Comune di Lipari si doveva opporre al parere di Valutazione ambientale del PRG, almeno in parte, ma ovviamente non è un tecnico, ed allargare i divieti su l'aria di Monterosa anche se pubblicamente è certo che non sia nei modi citati serve (tutto fa brodo).
Mostra grandi doti, nell'ottenere lo stesso giorno 21 febbraio, il parere favorevole di compatibilità ambientale dalla Regione Sicilia, per cui mercoledì 23 febbraio si presenterà a Lipari, con l'iter progettuale concluso, in questo caso sono certo che posso tentare la carriera di indovino visto che qualche giorno fa lo avevo già scritto, certo un poco mi rassicuravano le parole del Sindaco che intervistato da Salvatore Sarpi sosteneva di non sapere, se le cose stavano così, e certamente non sarebbe stata cosa buona arrivare a Lipari e parlare alla gente ed ai Consiglieri Comunali a cose fatte. Gli eventi, dimostrano purtroppo, che la previsione del sottoscritto era azzeccata.
Ma mai mi sarei aspettato di leggere che: “Nel luglio del 2009 lo Scrivente (Avv. Pelaggi) dopo aver effettuato con i propri esperti e con il RUP anche alla presenza del Sindaco, Dott. Mariano Bruno, un ulteriore sopralluogoper ciascuna delle aree allocative proposte, conveniva che l'area di Canneto Dentro effettivamente rappresentava una scelta allocativa equilibrata, anche nell'ottica di riqualificare dal punto di vista ambientale, quella località che si presentava (e tuttora si presenta) in condizioni notevolmente degradate.”
Di fatto tutto questo accadeva un anno prima della famosa riunione del maggio 2010, e cioè quando si sostiene di aver dato pubblicità di quanto si stava predisponendo.
E' la prova evidente che Il Commissario Pelaggi non si è svegliato una mattina decidendo di rovinare l'esistenza ai Cannetari, come ho sempre sostenuto, determinate scelte ed indirizzi gli sono stati forniti, ed è indubbio che i suoi riferimenti locali siano e sono l'Amministrazione Comunale ed i suoi tecnici, e da buon amministratore, in breve tempo a portato a compimento il proprio lavoro.
Ovviamente oggi a cose fatte, non ci sta ad assumersi tutti gli oneri, se esistono delle responsabilità, intende suddividerle con tutti i protagonisti della vicenda, il tutto mi sembra più che ragionevole.
In tutto questo qual'è stato il ruolo del Consiglio Comunale? Quello descritto dall'Avv. Pelaggi o dal Sindaco, ben due deliberazioni sono state fatte (all'unanimità), sostenendo la contrarietà al sito individuato (ormai sapete da chi), mai spedite agli enti in indirizzo nei tempi opportuni, mai prese in considerazione, anzi ricevendo moniti e avvertimenti molti vicini a forme di intimidazione.
Come Consigliere Comunale mi sento offeso dal comportamento delle istituzioni ivi comprese quelle locali, che di fatto hanno annullato il ruolo del Consiglio Comunale, invitandolo nella migliore delle ipotesi, come spettatore senza diritto di commento o di valutazione o di voto, al teatro Comunale per assistere alla recita della realizzazione del ciclo integrato delle acque.
E si vuole continuare così, un ulteriore invito per mercoledì 23 febbraio (a cose fatte), una nuova riedizione di quanto abbiamo già visto, qual'è l'obiettivo? Dividere il fronte del no, farci sfogare, convincerci che siamo tutti sulla strada sbagliata o siamo pazzi.
Nella lettera inviata ai comitati è scritto che il Commissario Pelaggi illustrerà e chiarirà  le problematiche relative all'opera ma di fatto una sintesi è contenuta nella stessa missiva, più che sufficiente, a capire che nessuna apertura è prevista per la modifica del sito di Canneto Dentro, di fatto la missiva conclude con la massima apertura alla trasparenza ed a fornire tutti i chiarimenti da parte di questa “Stazione Appaltante”.
Povera Canneto, umiliata e maltrattata oltre ogni limite, sempre più vicina a scivolare nel baratro che ha già mortificato la frazione di Acquacalda, personalmente non ci stò e continuerò a gridare con forza NO AL DEPURATORE A CANNETO.

                                                                                                          Il Consigliere Comunale
                                                                                                              Gianfranco Guarino

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