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venerdì 25 marzo 2011

Di tutto un po

Cantieri scuola: Lamentele per la mancata erogazione dei fondi- Sono iniziati da circa due mesi e mezzo i cantieri scuola nel comune di Lipari e a coloro che ne fanno parte non è stata erogata, sino ad oggi, alcuna mensilità. Ovvio il malcontento e alcuni si sono ricolti alla nostra redazione. Abbiamo contattato l'assessore Finocchiaro che si trova a Palermo. Questi ci ha garantito che si trova lì anche per sollecitare i fondi destinati ai cantieri scuola.

Cimiteri: Che vergogna ! - Continuano a giungere alla nostra redazione notizie di furti di fiori perpetrati nei cimiteri eoliani, in particolare in quello di Lipari centro. Ma non ci si limita più a questo. Dal cimitero di Canneto- come ci segnala una parente di un defunto- è stata asportata addirittura una lastra di marmo nero del monumento funebre. Che vergogna!

Giovani judoka dello Sporting a Paola

Domenica 27 marzo le Classi giovanili dello Sporting Club Judo Lipari parteciperanno alla  competizione di judo organizzata  dal Maestro  Mimmo Morrone al palazzetto dello sport di Paola (Cosenza). Un folto gruppo di pre- agonisti  partirà domani: gareggeranno in totale  17 giovani judoka.
La gara è riservato ad atleti  m/f delle Classi: Bambini nati 2006/05//04, Fanciulli nati 2002/03, Ragazzi nati 2000/01. Esordienti A e B. I nostri giovani judoka sono: Sofia De Salvo, Federica De Salvo, Andrea De Salvo, Ugo Oliveri, Alex Belletti,Julie Greco,Enya Livoti, Alice Natoli,Arianna Pongolini, Matteo Raffaele,  Leonardo Ziino, Luca Merlino, Valerio Towler, Daniele Ferrara, Valerio Ferlazzo, Alessandro Formica, Salvatore Puglisi.

Pallavolo. Domenica per il Meligunis impegno nei playoff

Vinto a pieno punti il campionato di seconda divisione le ragazze del Club Meligunis domenica disputeranno i play-off. 
Scartata purtroppo l'idea di giocare in un'unico concentramento a Lipari, domenica si giocherà a Milazzo (campo neutro) contro il Messina Volley. Nel caso di vittoria le giovane eoliane saranno automaticamente in finale che si disputerà domenica 3 aprile sempre in trasferta.
Per coloro che volessero seguire la squadra a Milazzo, la partita sarà alle ore 10 nella palestra comunale, litorale di ponente. 

giovedì 24 marzo 2011

Il sindaco Bruno sollecita all'ASP il rilascio dei locali comunali

Lettera del sindaco Mariano Bruno al direttore generale dell'Asp 5 di Messina dtt. Salvatore Giuffrida
Oggetto: sollecito ultimazione lavori della nuova ala ospedaliera e contestuale rilascio immobili di proprietà dell'ente
Da indiscrezioni ricevute ed attendibili sembra che dal mese di novembre 2010 il piano terra della nuova ala del presidio ospedaliero di Lipari comprendente il Pronto soccorso ed il reparto di Anestesia e Rianimazione sia stato completato. Come è a sua conoscenza , da tempo l'ente ha urgentissima necessità di entrare in posseso degli immobili di sua proprietà e da voi detenuti nonostante i numerosi e copiosi solleciti da me inoltrati.
Non conosco le intenzioni di questa sgradevole situazione di stallo che si è creata e che penalizza non solo l'ente che amministro, ma tutti i cittadini delle Isole Eolie che da 21 anni attendono con "pazienza biblica" l'ultimazione dei lavori della nuova ala ospedaliera.
Poichè i lavori del piano terra sono stati ultimati con gli infissi già collocati, cosa si aspetta ad autorizzare i servizi a traslocare consentendo al sottoscritto di programmare adeguatamente la propria attività amministrativa?
Sono certo che darà una risposta esaustiva alle criticità da me rilevate nell'interesse dei cittadini che abbiamo il dovere di tutelare ed amministrare.
Il Sindaco dott. Mariano Bruno
Anche nella qualità di Autorità Sanitaria Locale delle Isole Eolie

Un libro francese che parla delle Eolie. La segnalazione di Davide Cortese

Titolo: Vango - Tra cielo e terra
Autore: Timohtèe De Fombelle
Editore: San Paolo
Data uscita: Febbraio 2011
Pagine: 400

TRAMA:
Parigi 1935. Ai piedi della cattedrale di Notre-Dame, quaranta uomini sono in attesa di essere ordinati sacerdoti. Tra questi c’è Vango, diciannove anni, un passato avvolto nel mistero e un futuro altrettanto incerto, perché – un attimo prima che la cerimonia abbia inizio – la polizia fa il suo ingresso nel sagrato della chiesa per arrestarlo.
Ma quale crimine ha commesso? Vango non lo sa e scappa arrampicandosi su per la facciata e le torri della cattedrale. La polizia però non è la sola a interessarsi al ragazzo, anche una giovane donna segue con trepidazione la fuga, così come un uomo dall’aspetto losco che apre il fuoco contro di lui. Scampato all’arresto, il ragazzo prova a mettersi in contatto con il suo mentore, padre Jean, e scopre di essere accusato proprio dell’assassinio del sacerdote.
Chi è che trama alle spalle di Vango, e chi è Vango in realtà?Cresciuto nelle isole Eolie, dove era misteriosamente arrivato a tre anni insieme alla sua nutrice,“Madamoiselle”, che lo ha amato come un figlio, del suo passato non è dato sapere molto nemmeno a lui.Attorno a Vango ruotano personaggi storici come Hugo Eckener, capitano del Graf Zeppelin, e altri di fantasia come Zefiro, il monaco a capo del convento segreto dell’isola di Alicudi. Poi c’è Ethel, scozzese, ricca, giovane e profondamente innamorata di lui. Per finire ci sono i nemici, terribili, spietati, uno per tutti: Stalin! Proprio lui: il dittatore sovietico in persona.
Fonte: http://www.facebook.com/l/04670b_3eb28AKAx7HBbxw6f7YQ/www.sfogliando.com Sfogliando: Recensione: "Vango - Tra cielo e terra" di Timothèe De Fombelle http://www.facebook.com/l/04670qyH3KFfHfxjihYtJUC9uGw/www.sfogliando.com/2011/02/recensione-vango-tra-cielo-e-terra-di.html#ixzz1HWFPWL00

Centro comunale anziani di Canneto. Nomina degli organi collegiali


COMUNICATO STAMPA
 Il Presidente del Consiglio Comunale,
 INFORMA
 Che in attuazione della deliberazione di Giunta Municipale n. 19 dell’11.2.2011 ed in conformità alle disposizioni del Dirigente del 4° Settore relative all’organizzazione del Centro per Anziani di Canneto è stato previsto dal Sindaco che nella giornata di Giovedì 31 c.m. si effettueranno le procedure elettive di nomina degli organi collegiali di rappresentanza del centro comunale per anziani di Canneto.
 Lipari 24 marzo 2011

                                                                 Il Presidente del Consiglio Comunale
                                                                                 Giuseppe Longo

Sottomonastero. Novanta giorni di silenzio (di Pino La Greca)

Sono passati oltre novanta giorni nel silenzio assoluto sul destino del Porto di Sottomonastero. Soltanto l’ultima, ennesima, emergenza ha riportato l’attenzione dei nostri concittadini sulla porta d’ingresso dell’isola di Lipari alla vigilia della stagione estiva.
Ormai le emergenze si inseguono: dal mega porto, al depuratore, oggi a sottomonastero, domani forse per il dissalatore. Di emergenza in emergenza, senza soluzione di continuità. Non uno ma, le Eolie, rischiano di avere decine e decine di commissari per le loro emergenze che esautoreranno la volontà popolare, il consiglio comunale e qualsiasi altra espressione democratica della nostra comunità. Forse tra quaranta o cinquant’anni qualcuno scrivendo la storia di questo periodo titolerà: “L’era emergenziale”, ma le difficoltà maggiori sono: comprendere quando questa era troverà la sua conclusione.
Ma torniamo a Sottomonastero. L’elenco è drammatico e se qualcuno pensava che non parlandone il problema spariva, dovrà ricredersi rapidamente. La nostra principale struttura portuale nell’area di Punta Scaliddi e nella porzione di banchina commerciale necessitava ormai da quasi un anno di immediati interventi di consolidamento; la situazione era ed è talmente grave che da mesi l’autorità marittima ha emesso specifiche ordinanze che vietano di fatto le operazioni commerciali.
L’unica zona di approdo e di scalo delle navi commerciali in atto disponibile si presenta in un’area aperta ed esposta ai venti senza il ridotto di Punta Scaliddi; le operazioni sono fortemente condizionate e non sempre consentono alle compagnie di linea di garantire con regolarità i collegamenti, condizionando anche la permanenza notturna della nave a Lipari.
Del pontile a giorno, attracco degli aliscafi,è quasi inutile parlarne: chiunque si trovi a transitare può, con i propri occhi, rendersi conto dello stato di usura e degrado della struttura.
Lavori di messa in sicurezza – che fine hanno fatto le richiesti di autoconvocazione del consiglio comunale? Che fine hanno fatto le petizioni e le firme dei cittadini?
Le perplessità sollevati da più parti sono intimamente connessi sia ai problemi di erosione dell’area di Punta Scaliddi sia con il problema della vivibilità della via Tenente Mariano Amendola, le sue abitazioni e le sue attività commerciali.
Ricordo a ma stesso che il progetto del Genio Civile OO.MM. era contestato due per due aspetti fondamentali:
a) lo scarso spazio di manovra per le navi di linea all'interno della darsena meridionale del nuovo approdo. A detta di molti comandanti, e nella evidenza dei fatti, la soluzione prospettata dal Genio Civile OO.MM., comporta uno scarso spazio di manovra per le navi di linea, con le difficoltà d’attracco soprattutto in condizioni meteo marine avverse.
b) l'effetto dei marosi nella sottostante via tenente Mariano Amendola. A detta di molti comandanti, e nella evidenza drammatica dei fatti, la soluzione prospettata dal Genio Civile OO.MM. comporta un forte moto ondoso che da un lato impedirebbe la piena operatività del molo di punta Scaliddi (lato sud) e dall'altro condannerebbe la sottostante via tenente Mariano Amendola all'invasione delle acque, vanificando i lavori di sistemazioni posti in essere qualche anno fa per pregiudizio per le abitazioni della suddetta via.
Mi auguro, pertanto, che la gravità della situazione, la stagione turistica alle porte, il silenzio ormai insostenibile, stimoli il presidente del consiglio comunale ed i singoli consiglieri ad attivarsi per una seduta specifica del consiglio comunale che tratti esclusivamente la situazione di sottomonastero.

Sorteggio Carnevale eoliano 2011. Sorteggio. Il risultato

Effettuato nel pomeriggio il sorteggio da parte dei carristi dei premi messi in palio per il Carnevale Eoliano 2011. A breve l'elenco dei premi e dei biglietti vincenti e il video dell'estrazione
1° Premio: Buono per una vacanza (messo in palio dai carristi) Biglietto n. 448 (Pellegrino Mirko)
2° Premio: Televisore (messo in palio da Videolab) Biglietto n. 1875 (Paino Gabriele)
3° Premio: Maialino (messo in palio dalla ditta Casella) Biglietto n. 455 (Lo Schiavo Bartolo)
4° Premio:  1 teglia di pizza (offerta da Mancia e fui) Biglietto n. 2236 (Cipicchia)
5° Premio: 4 aperitivi (offerti da Eden Bar) Biglietto n. 326 (Rosaria)
6° Premio: 2 kg. di gelato (offerti  da Avant garde) Biglietto n. 451 (Suami)
7° Premio: 4 Rustici (offerti da Papisca)
IL VIDEO DELL' ESTRAZIONE EFFETTUATA DA GIULIA:

Riforma elettorale in Sicilia approvata dall'ARS. Ecco come si voterà

La Sicilia avrà tre sistemi diversi per l'elezione del sindaco e dei consigli comunali. Nei Comuni fino a diecimila abitanti verrà adottato il sistema maggioritario, mentre nelle città oltre i quindicimila verrà utilizzato il proporzionale con l'eventuale turno di ballottaggio. Spunta un terzo sistema per i Comuni con una popolazione che va da diecimila a quindicimila abitanti: il proporzionale a turno unico. Queste alcune delle novità introdotte dalla riforma elettorale che è stata approvata dall’Ars nella seduta di ieri sera (47 sì, 15 no e 2 astensioni), che ha visto anche l'ok finale al ddl sulla semplificazione amministrativa. Le nuove norme elettorali entreranno in vigore a partire dal 2012. Il ddl, riscritto in 26 articoli da un maxiemendamento bipartisan approvato dall'Aula, è il frutto di una lunga mediazione tra maggioranza e opposizione andata avanti per tutta la giornata a Palazzo dei Normanni, con il Pdl che alla fine ha dato il suo assenso all'introduzione del voto confermativo per il candidato sindaco, una sorta di “chiodo fisso” per il Pd.
Il Pdl ha però portato a casa l'introduzione del proporzionale a turno unico nella fascia dei Comuni medio-piccoli. Soddisfatto anche il Partito democratico, che riesce a mandare in soffitta il cosiddetto "effetto trascinamento" che, a suo dire, era stato il vero asso nella manica del centrodestra negli anni scorsi. Oltre al consigliere comunale, quindi, l'elettore dovrà esprimere nella stessa scheda, ma "separatamente", anche il voto per il candidato sindaco. Non è mancata la parentesi “rumorosa” di Cateno De Luca, che ha deciso ancora una volta di cambiare “casacca”, lasciando il Pdl dove era approdato appena due settimane fa. Motivo della protesta (che in aula è stata anche eclatante, tanto da richiedere l’intervento dei commessi), il mancato inserimento nel maxi-emendamento della norma sull’incompatibilità tra le cariche di sindaco e deputato. Si apre una nuova fase, dunque, per il vulcanico parlamentare di Fiumedinisi, che da adesso si dice «in lotta contro Il fronte delle donne vede invece una sconfitta. Giulia Adamo (Udc), Marianna Caronia (Pid) e Concetta Raia (Pd) non sono riuscite a far passare il subemendamento che, in via sperimentale, introduceva la possibilità di esprimere una seconda preferenza da destinare al genere diverso dalla prima. Nonostante portasse le firme di tutti i capigruppo, al subemendamento soltanto in 28 hanno dato il loro assenso, 38 i contrari. E anche in questo caso una trentina di donne che hanno fatto “irruzione” a Sala d’Ercole hanno provocato un po’ di subbuglio. Ma è stata comunque introdotta una “quota rosa” del 25 per cento nelle liste elettorali, già prevista dall'articolo sei del maxiemendamento originario. La curiosità sta in una norma inserita tra le maglie della legge, al di là del maxi-emendamento: viene introdotto il divieto, per i sindaci, di nominare assessori che siano parenti di secondo grado dei consiglieri comunali

ARRESTATE DAI CARABINIERI 13 PERSONE, ALCUNE SONO DI ORIGINI EOLIANE, ORGANIZZAVANO “MATRIMONI SIMULATI” PER REGOLARIZZARE LA PRESENZA DI CLANDESTINI SUL TERRITORIO ITALIANO

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Operazione “Don Rodrigo”












All’alba di oggi, a conclusione di una complessa attività investigativa, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo (ME) hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, D.ssa Anna Adamo, su richiesta del Procuratore della locale Procura della Repubblica, Dott. Salvatore De Luca, a carico di 15 persone, di cui 4 cittadini extracomunitari, indagate a vario titolo di associazione per delinquere e favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.                

In particolare, con il citato provvedimento, è stata disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 1 extracomunitario, la sottoposizione agli arresti domiciliari per 12 persone (di cui 3 extracomunitari), nonché l’obbligo di dimora per 2 persone (di cui un extracomunitario).
 Le articolate indagini venivano avviate dalla Stazione di Roccavaldina (ME) nel mese di settembre 2008 e si protraevano sino al mese di marzo 2010, consentendo di fare piena luce su una organizzazione criminale – formata da più di 10 persone – che, operante nell’area dei Comuni di Milazzo (ME), di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), in alcuni paesi della Valle del Mela, tra cui Pace del Mela (ME), Valdina (ME), Santa Lucia del Mela (ME), nonché nel territorio delle Isole Eolie, era dedita alla organizzazione ed alla realizzazione di matrimoni “simulati”, finalizzati a regolarizzare, dietro compenso di somme di denaro, la permanenza nel territorio dello Stato italiano di cittadini extracomunitari di origine nord-africana e provenienti dalla Tunisia e dal Marocco.
 L’attività investigativa traeva origine da un episodico controllo eseguito presso l’Albo Pretorio del Comune di Roccavaldina dal Comandante di Stazione, che risaliva all’imminente sospetta celebrazione, con rito civile, di un matrimonio tra un giovane di nazionalità marocchina, irregolare nello Stato, ed una donna del luogo, notoriamente convivente more uxorio con concittadino con cui aveva da poco avuto un figlio.
 Alla luce di quanto sopra, venivano espletati dei preliminari accertamenti, il cui esito veniva riferito alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, ipotizzando che il matrimonio fosse strumentale alla regolarizzazione della posizione di clandestino del cittadino extracomunitario sul territorio italiano e che, molto probabilmente, dietro la vicenda si celasse una vera e propria organizzazione criminale.
 Nel proseguo delle articolate indagini, emergeva che:
-          la condotta criminale degli indagati non si era limitata ai soli episodi sino a quel momento rilevati, ma perdurava nel tempo, nella prospettiva di consistenti profitti illeciti per gli appartenenti all’organizzazione criminale;
-          gli uomini e le donne italiani che contraevano matrimonio ricevevano compensi in denaro tra i 1.000,00 ed i 1.500,00 euro, corrisposti in modo dilazionato e definiti a matrimonio celebrato;
-          tali soggetti venivano facilmente indotti a contrarre il matrimonio “simulato”con un cittadino extracomunitario, a causa delle precarie condizioni economiche in cui versavano;
-          i cittadini extracomunitari, sia uomini che donne, intenzionati a regolarizzare con il citato “sistema” la propria posizione nel territorio dello Stato italiano, avrebbero dovuto pagare somme tra i 4.000,00 ed i 5.000,00 euro;
-          il gruppo criminale continuava ad assicurare il proprio supporto anche nella successiva risoluzione dei matrimoni, facendosi carico delle spese per le separazioni e per i divorzi.
Sempre nel corso delle attività di indagine, e ad ulteriore dimostrazione della natura di “mera facciata” dei connubi, emergeva che:
-          stante le difficoltà linguistiche degli sposi a comprendersi tra di loro, in diverse cerimonie era stata necessaria anche la presenza di un interprete;
-           in una circostanza, lo sposo extracomunitario andava via lasciando la sposa la stessa sera delle nozze;
-          uno dei cittadini extracomunitari indagati, già arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo poiché gravato da un provvedimento di espulsione dallo Stato, pochi giorni dopo l’arresto convolava a nozze con una cittadina italiana, così ottenendo la caducazione del provvedimento di espulsione a seguito del rilascio, da parte dell’Ufficio di P.S., del permesso di soggiorno per “motivi familiari”.
Dalle indagini è altresì emerso che il gruppo criminale, del quale erano elementi di spicco LARAFA Moez, MIRABELLO Raffaella e ZGAIDA El Moktar:
-          si prefiggeva un programma criminoso volto, di massima, ad ottenere, dietro un profitto in danaro, la regolarizzazione della posizione in Italia di numerosi stranieri, di provenienza nord africana, in violazione del Testo Unico sull’immigrazione;
-          era stabilmente radicato e consolidato nel contesto territoriale milazzese, con un punto di incontro principale presso un bar della Contrada Grazia di Milazzo, ove gli indagati concordavano le strategie volte al procacciamento degli sposi e dei testimoni compiacenti;
-          era composto da associati che in ciascun matrimonio andavano comunque ad assumere ruolo, che poteva essere quello di organizzatore, di testimone, di interprete, di sposo “compiacente” ovvero di semplice invitato.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di risalire a ben 14 matrimoni “simulati”, celebrati nel periodo dall’aprile 2007 all’agosto 2009, dei quali 7 nel Comune di Milazzo, 3 nel Comune di Pace del Mela, 1 nel Comune di Santa Lucia del Mela, 1 nel Comune di Lipari, 1 nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ed 1 nel Comune di Valdina), tutti finalizzati all’ottenimento da parte dei cittadini extracomunitari del permesso di soggiorno per regolarizzare la loro posizione di clandestini sul territorio nazionale.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno esaminato un matrimonio che si sarebbe dovuto celebrare nel mese di agosto 2009, ma non si è poi tenuto poiché nel frattempo è intervenuta la nuova disciplina della Legge 94/2009, che ha parzialmente modificato l’art. 116 del Codice Civile, prevedendo che il cittadino straniero che avesse voluto contrarre matrimonio nel territorio dello Stato italiano, avrebbe dovuto presentare, oltre al nulla osta rilasciato dalla competente Autorità straniera, anche un documento attestante la regolarità del suo soggiorno nel territorio italiano.
Come emerso dalle attività tecniche condotte dai Carabinieri ed evidenziato dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, il gruppo criminale, alla luce dell’emergenza normativa in materia, sarebbe stato capace di ovviare alle previsioni normative attraverso un ulteriore espediente, cioè il ricorso al matrimonio “per procura” ovvero alla stipula di “fittizi” contratti di lavoro che avrebbero permesso di regolarizzare comunque la posizione dei citati cittadini irregolari.
Le persona sottoposta agli arresti in carcere è:
1.            LARAFA Moez, nato in Tunisia cl. 1977, residente a Milazzo (ME).
Le persone sottoposte agli arresti domiciliari sono:
2.            ARCORACI Angelo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1984, ma residente a Milazzo (ME);
3.            ACQUARO Angela, nata a Lipari (ME) cl. 1950, residente a Milazzo (ME);
4.            ACQUARO Michele, nato a Lipari (ME) 1961, residente a Milazzo (ME);
5.            JEMAA Lamine Mohamed, nato in , residente a Milazzo (ME);
6.            MADOURI Abdelkader, nato in Tunisia cl. 1960, residente a Milazzo (ME);
7.            MIRABELLO Raffaella, nata a Messina cl. 1979, residente a San Filippo del Mela (ME);
8.            MUNAFÒ Giuseppina, nata a Messina cl. 1968, residente a Pace del Mela (ME);
9.            PIRRI Sebastiano, nato a Montalbano Elicona (ME) cl. 1962, residente a San Filippo del Mela (ME);
10.        SCOGLIO Davide, nato a Lipari (ME) cl. 1984, ivi residente ma domiciliato a Santa Lucia del Mela (ME);
11.        SCOGLIO Pasqualino, nato a Lipari (ME) cl. 1960, ivi residente ma domiciliato a Milazzo (ME);
12.        TOLOMELLA Maria, nata a Napoli cl. 1986, residente a Santa Lucia del Mela (ME);
13.        ZGAIDA El Moktar, nato in Marocco cl. 1970, residente a Milazzo (ME).
Le persone sottoposte all’obbligo di dimora sono:
14.        il cittadino marocchino Z.C., classe 1960 residente a San Filippo del Mela (ME);
15.        una donna 39enne, P.M., di origine napoletana e residente a Milazzo (ME).

Depuratore di Canneto Dentro. taCodacons presen ricorso al TAR di Catania


COMUNICATO STAMPA


Lipari, depuratore a Canneto Dentro:

  il CODACONS propone ricorso al TAR Catania


Il CODACONS propone ricorso al TAR contro l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente per chiedere l’annullamento del decreto del 21 febbraio 2011 relativo al progetto del depuratore di Canneto Dentro
 Il CODACONS - già intervenuto più volte in merito alla realizzazione dell’impianto di depurazione di Canneto Dentro manifestando il proprio dissenso non solo in ordine alla localizzazione dell’impianto ma anche in relazione alla modalità di realizzazione -  prosegue la sua battaglia a fianco della comunità di Lipari, rivolgendosi all’autorità giudiziaria.
 “Con il ricorso proposto al TAR Catania” spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del Codacons) “abbiamo contestato la nostra mancata partecipazione alla procedura di rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nonché la legittimità nel merito del rilascio della stessa, anche per il mancato rispetto delle distanze di legge”.
Il ricorso segue quello già presentato da numerosi cittadini di Lipari (assistiti dall’avv. Paolo Intilisano, legale del CODACONS in questa vicenda) avanti al TAR Lazio per chiedere la cessazione dello stato di emergenza idrica per “eccessivo afflusso di turisti”, con conseguente restituzione dei poteri al Consiglio Comunale.
“Confidiamo pertanto” conclude l’avv. Cardile “che il TAR Catania voglia censurare il comportamento dell’Assessorato Regionale al Territorio sospendendo il decreto emesso, con obbligo degli Enti preposti di permettere la partecipazione di tutti i cittadini di Lipari nel procedimento di approvazione del progetto. Ciò in quanto si  tratta di opere di notevole impatto sulla comunità di Lipari e sulla cui collocazione sono stati già sollevati parecchie dubbi e problematiche”.
La parola sul depuratore passa quindi ai magistrati del TAR Lazio e del TAR Catania, per una vicenda che non mancherà di riservare ulteriori colpi di scena.

Pausa Macondo (di Sara Basile)


Quante volte declamiamo la locuzione “Tutto ha un inizio e tutto ha una fine”, questo celebre luogo comune, di cui molte volte ne facciamo un uso proprio per esprimere, magari con un sospiro di sollievo, un evento spiacevole finalmente conclusosi oppure, come in questa circostanza, l’estinguersi di una bella e costruttiva esperienza. Sto parlando di Radio Macondo, la prima web radio dell’arcipelago cha da ora in poi sospenderà il proprio palinsesto e le proprie playlists, per dare la precedenza all’avvento della stagione “fruttifera” che con la Pasqua vedrà aprirsi le porte. Dopo “buona la prima” si spera di ripetere l’esperienza alla fine dell’estate sempre al solito posto… “In quella Macondo dimenticata perfino dagli uccelli, dove la polvere e il caldo si erano fatti cosí tenaci che si faceva fatica a respirare, reclusi dalla solitudine e dall'amore”. Radio Macondo è di sicuro un’esperienza da rifare che si è rivelata da “passatempo” ad un impegno vero e proprio reso piacevole e funzionante grazie alla preziosa collaborazione di Massimo Pagliaro, il noto web master de “Il Notiziario”, che con il suo supporto tecnico ha divulgato attraverso microfoni e computer la voce di un’altra importantissima collaboratrice, Rosita Rijtano, nonché artefice del nome “Macondo” guadagnato dal romanzo “Cent’anni di solitudine” di Márquez. Un incipit positivo in termini di share? Non lo so, ma di sicuro un traguardo c’è: la dimostrazione che Lipari non ha perso il suo “lato giovane”, quello grintoso, combattivo, voglioso che nonostante una forte e continua “emigrazione intellettuale” ormai affermata sull’isola, conserva un popolo non ancora adulto sensibile alle vicende socio-politiche e culturali di questo Paese. È pur vero però, che la radio, come dicevo poc’anzi non ha riscontrato una grande pubblico; il ciò è dovuto principalmente alle difficoltà che molta gente incontra quando deve fare i conti con Internet, assoluto informatore indiscusso degli anni zero, in quanto ancorata alle radio diciamo “normali” disponibili sulle frequenze rievocando, così, quei tempi passati quando ancora il canale “10” del televisore era un canale vivo e vi figuravano le due televisioni più seguite dagli eoliani. Ecco il secondo traguardo, la gente richiama alla memoria “l’informazione semplice” quella che respinge il progresso…perché non ripristinarla? “L’intenzione è buona” diceva Il Principe Fabrizio Salina nel celebre romanzo “Il Gattopardo”, sta a noi decidere se farla arrivare tardi o meno… 
“Da Radio Macondo è tutto, qui è Sara…alla prossima!”