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venerdì 22 luglio 2011

Il divieto d'accesso sulla via Palermo. Ci scrive Paola Martello

Gentile Direttore,
vorrei portarlo a conoscenza che nella via Palermo, da diversi anni, vige un divieto d'accesso tranne per i residenti domiciliati e che la segnaletica è stata cambiata con l'installazione dell'archetto dissuasore. Quindi, coloro che non risiedono nella via Palermo e nella via Adua firmando una petione hanno ammesso di aver contravvenuto negli anni al divieto che vige e vigeva nella stessa......
Cordiali saluti.
Paola Martello

"Salvate l'agricoltura delle isole minori". Appello del sindaco Massimo Lo Schiavo dopo che paglia, sfalci e potature e altro materiale agricolo o forestale naturale vengono inquadrati come rifiuti

Pubblichiamo la lettera che il coordinatore Ancim, Massimo Lo Schiavo, ha inviato all'Assessorato regionale territorio e ambiente, al Dipartimento Foreste demaniali, al Comando del corpo forestale, all'Assessorato regionale Risorse agricole e forestali  OGGETTO: art. 185 del D.lgs 3 aprile 2006 n. 152, così come modificato dall’art. 13 del D.lgs 3 dicembre 2010 n. 205

Il Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n.205 "Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 288 del 10 dicembre 2010 - Suppl. Ordinario n. 269, ha modificato alcuni articoli del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale” riguardanti lo smaltimento dei rifiuti.
L’art. 13 del D.Lgs. 205/2010 (Modifiche all’articolo 185 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) stabilisce che non rientrano nel campo di applicazione della parte IV del Decreto ( che disciplina la gestione dei rifiuti)“paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana”.
Successivamente, in data 13.05.2011, il Comando Forestale dello Regione Siciliana- Servizio V, in applicazione dell’art. 13 del D.Lgs 205/2010, ha emanato la Circolare n. 16924 con la quale, interpretando la volontà del legislatore, stabilisce che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi...", se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l′ambiente, ne mettono in pericolo la salute umana devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati.
La combustione sul campo dei residui vegetali si configura quindi come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile ai sensi dell′art. 256, 1° comma del D.Lgs 152/2006.
Alla luce di questa nuove disposizioni, pertanto, anche i Comuni dovranno adesso adeguare i propri regolamenti e/o ordinanze sui fuochi controllati in agricoltura finora consentiti agli agricoltori in precisi periodi dell’anno.
Queste nuove disposizioni aprono scenari devastanti per i territori insulari, i quali si trovano per l’ennesima volta ad essere non tenuti in considerazione.
I nostri territori, come ribadito più volte, hanno bisogno di provvedimenti ad hoc che regolamentino i ritmi di chi li vive, e soprattutto che non mettano a repentaglio la già delicata economia.
Con questa modifica dell’art. 185 del D.lgs 152/2006, il comparto agricolo delle isole minori subirà un duro colpo: vietare la combustione sul campo dei residui di potatura delle colture locali, antichissima pratica agricola, innescherà un processo di abbandono dei terreni finora coltivati da parte degli abitanti, i quali dovranno decidere se continuare a coltivare la propria terra, rischiando una denuncia di tipo penale per aver bruciato i residui delle proprie potature.
I territori delle isole minori sono sede di produzioni di eccellenza, come il Malvasia delle Lipari, il Passito di Pantelleria, i capperi, le coltivazioni di uliveti, alle quali si aggiunge la presenza di Parchi e Riserve Naturali che necessitano di operazioni continue di discerbamento e pulitura, i cui residui, finora venivano smaltiti attraverso procedure di combustione in loco.
Tale divieto, quindi, secondo le nuove direttive, imporrebbe alle amministrazioni locali la raccolta e lo smaltimento di tali residui, gravando il settore delle raccolta degli RSU di un carico tale da generarne l’inevitabile collasso. Difatti, visto che ad oggi nessuna delle isole minori risulta essere dotati di impianti capaci di accogliere e smaltire i prodotti in questione, questi dovranno inevitabilmente essere trasportati via mare tramite i mezzi dedicati al trasporti dei rifiuti operanti in questi distretti. Questo comporterà ulteriori aggravi di spesa del servizio che senz’altro nessuno dei comuni isolani sarà in grado di sostenere. Pertanto, considerate tutte le difficoltà che caratterizzano il territorio insulare nella questione dello smaltimento di paglia, sfalci, potature, ecc., e alla luce di quanto esposto, si chiede agli enti in indirizzo di provvedere alla urgente risoluzione della questione prevedendo un provvedimento che escluda dalla normativa in oggetto le Isole minori siciliane
In attesa di gradito ed urgente riscontro si porgono ossequiosi saluti
Il Sindaco di Santa Marina Salina- Coordinatore ANCIM Sicilia
Massimo Lo Schiavo

Giochi di prestigio (di Pino La Greca)

I giochi di prestigio sono una forma di spettacolo basata su alcune particolari abilità che mirano a far credere allo spettatore di trovarsi di fronte a un prodigio di natura magica. In realtà i segreti di maghi, prestigiatori o illusionisti si basano sulla suggestione, su abilità manipolative. Per effetto della suggestione, lo spettatore è portato a percepire la realtà in modo fallace, e quindi a giungere a conclusioni errate che lo inducono a ritenere che chi si sta esibendo sia in grado di ottenere risultati impossibili.
Con cadenza annuale ormai da dieci anni assistiamo ai giochi di prestigio da parte del capo dell’amministrazione che suggestiona il pubblico con abili mosse nel tentativo, ormai scoperto, di far passare le sue peggiori iniziative senza che la cittadinanza si renda conto di quello che succede, (cosciente che tutti sono impegnati a sopravvivere, in quanto ormai il nostro turismo si racchiude in una manciata di settimane e con quello che si realizza si dovrà sopravvivere per il resto dell’anno); è stato così per l’aviosuperfice, spacciata per opera di protezione civile ed inserita nel PRG a viva forza soltanto per ritrovarsela a distanza di diversi anni clamorosamente bocciata; è stato così per il progetto del porto turistico ad Unci, prontamente ritirato non appena l’opinione pubblica si è resa conto di quello che succedeva; è stato così per il megaporto di Lipari e la relativa società mista a prevalente capitale privato, inseriti all’interno di una delibera del consiglio comunale che i consiglieri comunale del tempo hanno votato senza rendersi conto di quel che votavano; un progetto respinto dalla Regione Siciliana, un bel buco di bilancio per il quale gli eoliani saranno, nei prossimi anni, chiamati a fare sacrifici per ripianare i debiti.
Adesso ci riprova con le opere del depuratore di Canneto Dentro o con le speculazioni edilizie ai danni delle future generazioni, basta prendere in mano l’elenco dei lavori del prossimo consiglio convocato il 1 agosto prossimo.
Ho letto moltissimo sulla vicenda “transenne” nei vicoli di Canneto, di cui ricordo l’esordio con la via Marconi alta, alle spalle del Gattopardo, (per chi conosce poco Lipari), ma non ho letto con altrettanta indignazione dello scavo in piena spiaggia nel bel mezzo dell’estate.
Mentre stiamo ad osservare i suoi giochi con dissuasori e cavalli di frisia nei vicoli di Canneto cosa sta preparando il nostro illusionista?
Che sorpresa ci vuole propinare?
Quale altro pacco è pronto per le Eolie?
 Occhi aperti.
 Lipari 22 luglio 2011
Giuseppe La Greca

Di tutto un po

Il consiglio comunale di Lipari convocato per il 1° agosto - Lunedì 1° agosto tornerà (?) a riunirsi il consiglio comunale di Lipari. E' stato convocato dal presidente Pino Longo. All'ordine del giorno, tra l'altro, la riproposizione della delibera per la realizzazione da parte di una società di 144 appartamenti tra Lipari e Vulcano. In cambio saranno realizzate due caserme per i carabinieri a Lipari e Panarea. 
A Malfa stasera si presentano i libri del Centro Studi- Nuovo appuntamento stasera a Malfa, nella splendida cornice di Palazzo Marchetti, per la presentazione delle novità del Centro Studi Eoliano. Interverranno Clara Raimondi e Pino La Greca che illustreranno i volumi editi nel corso del 2001. Sarà l’occasione per tornare a raccontare le giornate di Filicudi e mostrare le immagini di quei giorni.

"Si chiuda il cantiere di Unci e si restituisca la spiaggia alla fruibilità". Il consigliere scrive a sindaco, commissario per l'emergenza idrica, al RUP, al Circomare e alla Polizia municipale

Oggetto: intervento integrato per la criticità di Lipari e Vulcano – Dissalazione Isola di Lipari- Lavori in località spiaggia di Unci – Canneto
Con riferimento ai lavori in oggetto commissionati dal Commissario Delegato Avv. Luigi Pelaggi all’impresa esecutrice SLED C.G. spa, lo scrivente Consigliere Comunale espone quanto segue:
Dal cartello di cantiere, posizionato tardivamente e soltanto a seguito di segnalazione/esposto da parte di cittadini ed associazioni locali, si evince che i lavori che interessano la spiaggia di Canneto in località Unci, iniziati nei primi giorni del mese di Luglio (a stagione estiva pienamente inoltrata!!!) riguardano il procedimento di realizzazione del nuovo impianto di dissalazione in località Canneto Dentro, per il quale il committente risulta essere il Commissario Delegato per l’emergenza Avv. Luigi Pelaggi;
Ø  Per quanto informalmente trapelato, i lavori de quibus, sarebbero finalizzati ad eliminare una bolla d’aria dalla condotta di aspirazione al fine di ripristinarne la piena funzionalità;
Ø  Come evidenziato dal Codacons a seguito di dettagliato esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, durante l’esecuzione dei lavori è stata utilizzata una pompa idrovora che ha prelevato le acque sporche presenti nella fossa scavata sulla spiaggia e ne ha sversato il contenuto direttamente in mare, rendendo torbida l’acqua della baia circostante;
Ø  In atto il cantiere, ubicato in area demaniale sulla spiaggia di Canneto al confine con la via Marina Garibaldi, risulta ormai da alcuni giorni fermo e non operante, in attesa per quel che è dato sapere, di apposito sopralluogo che la stazione appaltante avrebbe richiesto all’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) al fine di esperire le analisi chimico-batteriologiche delle acque sporche che vengono riversate in mare;
Ø  Preso atto che, da informazioni assunte presso la gestione Commissariale, il sopralluogo dei tecnici dell’Arpa non potrà avvenire prima di Martedì 26 Luglio, salvo imprevisti dell’ultimora, e che per ottenere gli esiti di laboratorio e le risultanze analitiche dei prelievi effettuati si dovranno attendere almeno 2/3 settimane dalla data del sopralluogo, fino alla metà circa del mese di Agosto;
Ø  Ritenuto inconcepibile e gravemente lesivo dell’immagine turistica della frazione di Canneto e dell’intera isola di Lipari, la presenza di un cantiere (con ruspe, pompe, gruppi elettrogeni, operai etc..) sulla principale spiaggia dell’isola, da poco insignita del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu;
Ø  Considerato peraltro che risulta vigente l’Ordinanza Sindacale n. 228/1995 che vieta perentoriamente che si possano eseguire lavori di alcun genere nei centri urbani di Lipari e Canneto, dal 20 Luglio e per tutto il mese di Agosto (anzi limitatamente “per la Via Marina Garibaldi di Canneto, da Unci a Calandra” la sospensione viene anticipata al 1 Luglio e fino al 31 Agosto) e che “eventuali deroghe possono riguardare solo lavori interni, che non recano disturbo alla quiete e che non provocano ingombro e polverio”;
Tutto quanto premesso che si intende integralmente richiamato, senza volersi soffermare, almeno in questa fase, sull’iter procedurale attuato, sulle autorizzazioni necessarie all’espletamento dei lavori e sui gravissimi danni che il mantenimento dello “status quo” provoca all’immagine turistica del territorio, con evidenti ripercussioni di natura socio-economica per l’intera comunità,
Considerato, peraltro, che i lavori sull’area demaniale potrebbero protrarsi fino alla metà del mese di Agosto e che, stante il contenzioso in atto, non pare imminente l’auspicabile repentina conclusione dei lavori ed il ripristino della piena funzionalità del tratto di spiaggia interessato
il sottoscritto FRANCESCO MEGNA in qualità di Consigliere Comunale
= CHIEDE =
Alle SS.LL. ciascuno per le proprie competenze
Ø  L’immediata sospensione dei lavori e la chiusura del cantiere, fino al 1 Settembre 2011, in ottemperanza all’Ordinanza Sindacale n. 228/1995;
Ø  L’immediata riapertura alla fruizione ed alla balneazione del tratto di spiaggia in località Unci di Canneto interessato dai lavori di cui all’oggetto della presente.
In attesa di urgente riscontro in forma scritta si porgono distinti ossequi.
Lipari lì 22/07/2011
Francesco Megna

"Scompare" nella notte la transenna della via Adua

La transenna di Via Adua di Canneto, al centro delle polemiche e di prese di posizione varie, è "scomparsa" (vedi foto)  nel buio della notte cannetara.
Ignoti abusivamente l'hanno rimossa ed asportata.
La rimozione abusiva, ovviamente, non apre al transito la strada anche perchè all'ingresso della stessa campeggia il divieto d'accesso.
Nelle prossime ore però ci potrebbero essere novità sostanziali. Una petizione, con un notevole numero di firme, è stata presentata al comune di Lipari per chiedere la riapertura dell'arteria.

Festeggiamenti per Maria SS.MA di Porto Salvo. Ampio servizio fotografico della tre giorni folclorico-religiosa

E' sceso il sipario anche quest'anno sui festeggiamenti in onore di Maria SS.MA di Porto Salvo (Lipari). Nonostante le indubbie difficoltà di carattere economico, e qualche intoppo imprevisto giunto lungo la strada ma brillantemente risolto, il Comitato presieduto da Franco Giunta è riuscito a dare vita ad un'ottima festa. Vi proponiamo una serie di 27 foto






















giovedì 21 luglio 2011

Marcello Sorgi è cittadino onorario del comune di Lipari

Il dottor Marcello Sorgi da qualche ora è cittadino onorario del comune di Lipari. L'ha ricevuta dal sindaco Mariano Bruno il quale nelle motivazioni e nel discorso che ne è seguito ha illustrato i meriti di Sorgi, habituè da circa 40 anni dell'isola dove ha casa in località Quattropani, che vanno anche al di la della pubblicità data alle Eolie con i libri "Edda Ciano e il comunista", dal quale è stata tratta la fiction omonima, e da "Le amanti del vulcano".
Un Sorgi emozionatissimo ha ricordato i "primi passi" a Lipari, dall'incontro con Stecca e i ragazzi del porto, a quello con Mimmo Fonti, Nino Allegrino e famiglia, i componenti del Centro Studi. Durante il suo intervento Sorgi ha avuto parole d'elogio per le donne di Lipari, per il ruolo che hanno avuto ed hanno nelle vicende dell'isola. Al grazie di Bruno per avere dato tanto a queste isole, il noto giornalista-scrittore ha ribattuto: "Sono io che devo dire grazie". Ha poi preso l'impegno di fare qualcosa per i giovani eoliani.
La cerimonia ha fatto seguito all'incontro organizzato dal Soroptmist International d'Italia - club di Lipari,  in seno al quale si è tenuta  la partecipata conferenza " Marcello Sorgi: la sua Lipari, le sue Eolie".











UNO STRALCIO-VIDEO DELL'INTERVENTO DI SORGI DOVE SI SOFFERMA SUL "RUOLO" DELLE DONNE EOLIANE:

Sequestri e verbali amministrativi. Operazione congiunta a Lipari tra Circomare,G.d.F. e Polizia municipale

Sequestro di beni in uso a strutture turistiche stagionali ubicate sul demanio di Porticello (Lipari), verbali amministrativi per oltre tremila euro e tutta un’altra serie di controlli sono il frutto di una operazione congiunta posta in essere dal Circomare Lipari, dalla Tenenza della Guardia di Finanza e dalla Polizia municipale. Un’operazione mirata a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore e che sembra destinata ad avere ulteriori risvolti anche per quanto riguarda i titoli di occupazione delle aree demaniali. Un vero e proprio giro di vite che non riguarda solo il capoluogo dell’arcipelago ma anche le altre sei isole. Basti ricordare per tutte la brillante operazione a Panarea del Circomare – Guardia Costiera contro “boa selvaggia”, che ha portato alla rimozione di un incredibile numero di “corpi morti” abusivi posizionati su una prateria di posidonia.

Marevivo Ginostra plaude all'operato del Circomare-Guardia Costiera

COMUNICATO STAMPA
La delegazione dell’associazione ambientalista MAREVIVO di Ginostra-Stromboli esprime vivo apprezzamento per l’operazione “Mondi Sommersi” realizzata, nell’arcipelago delle Eolie, dagli uomini della Guardia Costiera di Lipari in collaborazione col Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina, finalizzata alla rimozione ed al sequestro di decine di corpi morti per l’ormeggio di natanti ed imbarcazioni abusivamente collocati e posizionati su una prateria di Posidonia oceanica.
Tale intervento ha fatto seguito a quello effettuato sempre dagli uomini del Comandante del Circomare Lipari TV Giuseppe Donato, nello scorso mese di aprile, quando vennero sequestrati circa 30 corpi morti che, oltre a rappresentare un potenziale pericolo per la navigazione, arrecavano gravi danni all’ambiente marino sommerso.
La Posidonia oceanica non è un’alga, ma una vera e propria pianta superiore marina con foglie, fiori e frutti che vive nel bacino del Mediterraneo rivestendo un ruolo fondamentale per l’ecosistema marino: produrre, attraverso il processo foto sintetico, gran parte dell’ossigeno necessario alla vita marina.
Come la foresta amazzonica per l’ambiente terrestre, la prateria di Posidonia è un vero polmone subacqueo: un metro quadrato di vegetazione è in grado di produrre 10-15 litri/giorno di ossigeno.
La posidonia costituisce inoltre un habitat ideale per la riproduzione e la conservazione di molte specie ittiche, offrendo cibo e rifugio ad una grande quantità di organismi marini, tra cui numerose specie di pesci: circa 400 specie vegetali e circa 1000 specie animali.
La posidonia è un ecosistema fragile, oggi in pericolo.
La pesca a strascico, ma anche la cementificazione delle coste e gli ancoraggi frequenti e numerosi sono tra le principali cause della progressiva rarefazione delle "foreste" sommerse, un tempo ampiamente  diffuse nel Mediterraneo.
Gli “erbari di Posidonia” sono stati considerati un ecosistema prioritario dalla Comunità Europea con la direttiva n° 43/92 CEE relativa alla “ conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche”, recepita nell’ordinamento italiano dal D.P.R. n° 357 del 08/09/1997.
La Posidonia oceanica è specie protetta in quanto inclusa nell’allegato II alla convenzione di Berna del 19/11/1979 relativa alla “ conservazione della vita selvatica dell’ambiente naturale in Europa”, ratificata in Italia con la legge n° 503 del 05/ 08/ 1981 .
La Posidonia oceanica è inserita nell’Annesso II alla convenzione di Barcellona del 1995 per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento, ratificata in Italia con legge n° 175 del 27/05/99.



Per salvare le grandi foreste di Posidonia oceanica Marevivo ha profuso un impegno costante negli anni; per citare alcune iniziative, dallaOperazione Posidonia”, Campagna Internazionale realizzata nel 1991  nei vari porti del Mediterraneo a bordo delle navi scuola della Marina Militare Italiana Amerigo Vespucci e Palinuro per creare sensibilità consapevolezza della necessità di azioni sinergiche per la tutela della Posidonia oceanica, alla richiesta nel 1997 al Governo italiano di una legge per censire le praterie di Posidonia e per
programmare attività rivolte alla salvaguardia del prezioso ecosistema, sino in tempi più recenti alla campagna di sensibilizzazione “POSIDONIA NO PARKING”, rivolta ai diportisti per arrestare la perdita del grande polmone verde del mare. 
Tornando ai recenti fatti di cronaca avvenuti nell’ambito del Comune di Lipari, si esprime il vivo auspicio che le autorità competenti si adoperino per individuare serenamente delle soluzioni concrete ed efficaci (creazione di campi boe autorizzati localizzati in siti idonei) atte a conciliare le giuste esigenze delle popolazioni locali ed in particolare degli operatori turistici e di tutti coloro per i quali, soprattutto nella stagione estiva, il mare rappresenta l’unica fonte di reddito familiare, il cuore dell’economia, con una necessaria cultura della legalità e di rispetto delle regole e del nostro prezioso quanto fragile ecosistema, anche come dovuto atto d’amore per le generazioni future e per le nostre isole 
Prof. Riccardo Lo Schiavo (Delegato Marevivo Ginostra-Stromboli)

Vip alle Eolie. Gianfranco Zola posa con Giuseppe Donato

Replica della signora Bianchi al nostro articolo dal titolo: Canneto. Transenne a "go-go". E in via Cairoli si raddoppia

Gentile Direttore
Sono Bianchi Caterina, io ho l’abitudine di firmare con nome e cognome, mi inserisco anch’io nel dibattito aperto in merito alla chiusura con dissuasori della via Cairoli di Canneto.
Viene lamentato che l’apposizione delle richiamate barriere impedisca il transito non solo dei diversamente abili ma addirittura di una barella.
Mi spiace contraddire questa tesi ma non ritengo che quanto esposto corrisponda a realtà. Infatti, nonostante l’apposizione dei dissuasori e’ consentito il transito di carrozzine e sedie a rotelle ed anche delle barelle, atteso che i suddetti dissuasori sono amovibili e non fissi. Sicuramente non e’ consentito il transito ai motocicli, ritenuto che all’ingresso della via Cairoli vi è un marciapiede ed un divieto di accesso e fin dal lontano 1988 un’ordinanza sindacale ha dichiarato la via Cairoli non carrabile, vista la larghezza non idonea (mt 1,80).
Ci si e’ chiesti perché si è arrivati a queste estreme conseguenze?.  Per la maleducazione ed il disprezzo delle regole di chi incurante dei divieti pone in essere comportamenti illegittimi.
Io non mi trincero dietro presunta difesa dei diversamente abili e bisognosi di aiuto per avvallare comportamenti illegittimi di chi incurante dei divieti continuamente transita a bordo di motoveicoli nella suddetta via.
Distinti saluti 
Caterina Bianchi
NOTA DEL DIRETTORE
Gent.le signora,
come è nello stile di questo giornale e di questo direttore diamo ampio spazio al contradditorio e alle repliche anche quando la pensiamo diversamente.
Per cominciare una precisazione: Lei scrive "sono abituata a firmare con nome e cognome". Non si dolga, è in buona compagnia, chi dirige questo giornale è abituato non solo a firmare ma a metterci sempre e comunque la faccia, anche a costo di risultare antipatico a qualcuno.
Secondo punto: Lei (ribadiamo e comprendiamo le sue ragioni e le motivazioni per le quali non accetta le scorribande di motorini) scrive: "nonostante l’apposizione dei dissuasori e’ consentito il transito di carrozzine e sedie a rotelle ed anche delle barelle, atteso che i suddetti dissuasori sono amovibili e non fissi".
Vero nella forma un pò meno nella sostanza. Ha provato a sollevare quei dissuasori? Io si, per rendermi conto se l'operazione è fattibile o meno!  Mi creda, nonostante tutto si possa dire di me, meno che non sono un uomo di una certa consistenza, qualche difficoltà l'ho incontrata. Credo ne incontrerà di più un portatore di handicap e una mamma con un passeggino. A meno che non arrivi con qualche bel facchino al seguito.
Vogliamo tenere conto anche di questo? Vogliamo trovare un modo per soddisfare sia le esigenze della signora che quelle di altri cittadini?
Per la cronaca, ma questo con la signora non c'entra nulla, vi proponiamo una foto di come si presentava oggi alle 18 circa l'ingresso del vicolo Cairoli. Motorini a bloccare praticamente l'accesso al vicolo e quindi all'ingresso di passeggini, carrozzelle ecc.
Ma questa è un'altra storia che forse bisognerebbe risolvere con un bel divieto di sosta e subito dopo, se questo non viene rispettato con una bella multa.
Salvatore Sarpi

Le transenne di Canneto e "la legge ad personam". Lettere al direttore

Egregio direttore,
ho letto con interesse i vari interventi dei concittadini di Canneto sull’argomento “transenne”. Comprendo chi, come il Sig. Bianchi, dice che dovremmo essere tutti più civili. Ha perfettamente ragione. E’ giusto che il singolo cittadino si adoperi per vedere tutelati i suoi diritti. E’ giusto che se c’è un divieto venga rispettato. Ma è giusto che per proteggere i diritti di un singolo individuo vengano violati sacrosanti diritti di tutti gli altri??
L’amministrazione comunale, dopo aver messo la transenna in Via Palermo, non potrebbe, ad esempio, invertire il senso di marcia nella Via Littorio, evitando a noi sventurati automobilisti di fare tutto il giro di Canneto per trovare un parcheggio sulla Via Marina Garibaldi quando è impossibile trovarlo sulla Cesare Battisti?
E’ giusto che nel mese di gennaio alle nove di sera, ritirandosi dal lavoro, bisogna andare a parcheggiare sul marciapiede (esatto sul marciapiede!) della Marina Garibaldi perché nella Cesare Battisti decine di parcheggi sono ostruiti da piante, sedie, stendini della biancheria che i miei  concittadini si arrogano il diritto di posizionare sulla carreggiata stradale? Qualcuno li ha autorizzati? Forse c’è qualche permesso che si ottiene con il silenzio-assenso?
A me sembra che in questo paese valga la “legge ad personam” invece che la “legge è uguale per tutti”. Mi sembra un atto di grande inciviltà, oltre che di disparità con tutti gli altri vicoli di Canneto, aver posizionato ben due transenne all’ingresso di Vico Cairoli, che rendono impossibile il passaggio di un carrello della spesa, di un passeggino, di una carrozzina di una persona diversamente abile.
Il comandante dei vigili urbani ha liquidato la cosa dicendo che le transenne non sono fisse, in caso di necessità si possono sollevare e asportare temporaneamente.
Perfetto…mettiamo che una persona in carrozzina debba passare…cosa fa? Si mette a urlare per richiamare le attenzioni di qualche passante per farsi aiutare? Siamo davvero caduti nel ridicolo…altro che patrimonio dell’umanità….perdoni lo sfogo.
Saluti. Giulia Salsera
Nota del direttore - Condivido in pieno le considerazioni e lo sfogo della signora Giulia. D'altronde, come si ha modo di leggere in un mio post odierno, ribadisco che se è giusto tutelare il diritto del singolo non è però giusto disconoscere il diritto collettivo.
Un'ultima precisazione. La signora Giulia scrive che il comandante ha affermato che le transenne non sono fisse e quindi asportabili alla bisogna.
Al di là del fatto che, crediamo, portatori di handicap o semplici signore con carrozzelle non camminino con facchino al seguito, invitiamo l'amico comandante Blasco a prendere visione delle transenne della via Cairoli.  Le transenne, seppure amovibili, sono "saldamente ancorate a terra" e con questo intendiamo che sono talmente ostiche da sollevare (situazione che peggiorerà nel tempo con il deposito di residui)
Se poi per amovibili si intende che chi ha bisogno di rimuoverle può contare su un muratore al seguito  per sollevarle... allora si, sono amovibili.
Salvatore Sarpi

Si è laureato Giulio Mirabito

Si è laureato oggi all'Università degli Studi di Messina - Facoltà di Economia - Corso di Laurea in Economia e commercio, conseguendo il punteggio di 110, il giovane
Giulio Mirabito
Il neo dottore ha brillantemente discusso la tesi "Coopetitive games in project financing".
Relatore il Chiarissimo Prof. David Carfì
Al neo dottore l'augurio per un futuro brillante e ricco di soddisfazioni. Ai genitori le nostre felicitazioni.

"Quando la forma è sostanza". Ovvero sul mancato invito al conferimento della cittadinanza a Sorgi (di Pietro Lo Cascio)

Riceviamo e pubblichiamo: Alle 15.40 di oggi, 21 luglio, non mi è pervenuta alcuna comunicazione né eventuale invito – per e-mail, per telefono, per posta, con il messo comunale – da parte dell’amministrazione che stasera ha deliberato e organizzato il conferimento di una cittadinanza onoraria presso la sede del consiglio comunale di Lipari, del quale – loro malgrado, evidentemente – faccio parte da ormai più di quattro anni. Una cittadinanza onoraria è un’occasione dove la forma diviene sostanza, e in questo caso credo che la stessa amministrazione, così premurosa nella comunicazione dell’iniziativa ai media locali e ad altri colleghi, abbia mancato di rispettare esigenze di forma minime, ma attendibili e doverose, nei confronti di un consigliere comunale. Chiarendo preventivamente che la mia decisione non riguarda in alcun modo le ragioni del conferimento o la scelta del suo destinatario, al quale rivolgo il benvenuto nella nostra cittadinanza, ritengo più dignitoso non prendere parte a una cerimonia alla quale non sono mai stato invitato.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà)

Lipari. Furto nella casa di un imprenditore

Un furto è stato compiuto nell'abitazione dell'imprenditore A. C. ubicata sulla strada che porta verso Lami. Sarebbe stato effettuato in pieno giorno. Dall'abitazione sarebbero stati portati via tutta una serie di oggetti tra i quali dei quadri. Furto con scasso, invece, ieri pomeriggio a Canneto sulla parte alta della Cesare Battisti. Ignoti, dopo aver forzato un'auto in sosta, si sono impossessati del borsello che era sul sedile. Il bottino davvero magro: un paio d'occhiali e un libro di preghiere. Restano il gesto e il danno.

Transenne a Canneto. "Evitabili se la popolazione fosse più civile". Ci scrive Nando Bianchi

Egr. Direttore,
mi permetto di dire anch'io la mia riguardo le transenne posizionate ultimamente a Canneto, facendomi l'unica domanda che la seguenza delle incazzature delle persone a vario titolo non si fà: Se la popolazione eoliana fosse un pò ( non dico molto ) più civile e più rispettosa delle regole  ci sarebbe il bisogno di transennare????. Penso proprio di no. Poi possiamo addire tutte le critiche a vario titolo, dalla processione, al pronto intervento ai passeggini ect ect.
Saluti Nando Bianchi

Capo Faro a Salina. Dopo la segnalazione su un possibile inquinamento il comandante Donato dispone sopralluogo

Qualche giorno fa avevamo ricevuto la mail che segue. Abbiamo provveduto a girarla all'amico-comandante del Circomare Lipari Giuseppe Donato. Questi ha disposto, demandando l'incarico a Capo Brancato di Delemare Salina, un sopralluogo nella zona interessata.
IL TESTO DELLA MAIL Vorrei portare alla Vostra cortese attenzione il fatto che vari amici che soggiornano in questi giorni nell'isola di Salina località Capo Faro, mi hanno segnalato che ormai da diversi giorni ogni mattina il mare della località Capo Faro si presenta con ampie strisce di inquinamento e liquami.
Sembra che nel mese di maggio nella zona adiacente la scogliera si sia verificata una frana piuttosto consistente la quale, però, da sola non può certo essere responsabile di questo inquinamento che si verifica (da quanto mi riferiscono parenti ed amici che soggiornano nel luogo) tutte le mattine. Il dubbio è che la frana possa avere interessato le vie delle acque nere di alcune abitazioni o di resort della zona, il che sarebbe quindi assai grave per la tutela dell'ambiente della zona stessa; ciò, a maggior ragione dopo che le nostre isole sono state riconosciute a livel! lo nazionale (e non solo) per la purezza e trasparenza del mare.
Vista la Vostra sempre presente e preziosa attenzione alla tutela delle nostre isole, mi premeva portarvi all'attenzione questo fatto che - seppure io non abbia potuto verificare di persona perché ancora al lavoro e non presente sul posto (ci sarò fra qualche giorno) - mi è stato ormai ripetutamente segnalato da parenti ed amici che da settimane soggiornano sull'isola, e che quindi ritengo a tutti gli effetti reale.
Riterrei quindi opportuno sensibilizzare un pronto interessamento ed anche intervento delle Autorità competenti per appurare le cause di questo disdicevole fenomeno.Vi ringrazio per l'attenzione che potrete dare a questa mia segnalazione, e Vi saluto cordialmente.
Fabio Landuzzi

Archetti dissuasori di via Cairoli (Canneto: le sentenze e il diritto "leso" della collettività

A proposito dei due archetti dissuasori di Via Cairoli a Canneto (di cui uno posizionato ieri), saldamente ancorati a terra, ci è stato fatto sapere che sono stati posizionati in osservanza di una sentenza del giudice conseguente ad una istanza presentata da una domiciliata che ha problemi di salute causati dal transito dei motorini.
Senza voler sindacare la sentenza e rispettando il diritto alla salute della signora viene però spontaneo chiedersi:
Può una sentenza violare diritti della collettività, quali la mobilità o di poter usufruire di soccorsi tempestivi dove la barella non debba fare peripezie? Crediamo di no.
Eppure gli archetti, così come posizionati, impediscono il transito alle carrozzelle dei portatori di handicap, così come (sperimentato ieri da qualche cittadino) il semplice transito di un passeggino o di una carrozzella. A meno che la mamma non sollevi bimbo e "mezzo" al di sopra degli archetti o provi (cosa quasi impossibile) a transitare sotto le due "forche caudine".
Chiedere una soluzione che sposi le esigenze della collettività e la salute della signora non è forse possibile?