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giovedì 21 luglio 2011

Le transenne di Canneto e "la legge ad personam". Lettere al direttore

Egregio direttore,
ho letto con interesse i vari interventi dei concittadini di Canneto sull’argomento “transenne”. Comprendo chi, come il Sig. Bianchi, dice che dovremmo essere tutti più civili. Ha perfettamente ragione. E’ giusto che il singolo cittadino si adoperi per vedere tutelati i suoi diritti. E’ giusto che se c’è un divieto venga rispettato. Ma è giusto che per proteggere i diritti di un singolo individuo vengano violati sacrosanti diritti di tutti gli altri??
L’amministrazione comunale, dopo aver messo la transenna in Via Palermo, non potrebbe, ad esempio, invertire il senso di marcia nella Via Littorio, evitando a noi sventurati automobilisti di fare tutto il giro di Canneto per trovare un parcheggio sulla Via Marina Garibaldi quando è impossibile trovarlo sulla Cesare Battisti?
E’ giusto che nel mese di gennaio alle nove di sera, ritirandosi dal lavoro, bisogna andare a parcheggiare sul marciapiede (esatto sul marciapiede!) della Marina Garibaldi perché nella Cesare Battisti decine di parcheggi sono ostruiti da piante, sedie, stendini della biancheria che i miei  concittadini si arrogano il diritto di posizionare sulla carreggiata stradale? Qualcuno li ha autorizzati? Forse c’è qualche permesso che si ottiene con il silenzio-assenso?
A me sembra che in questo paese valga la “legge ad personam” invece che la “legge è uguale per tutti”. Mi sembra un atto di grande inciviltà, oltre che di disparità con tutti gli altri vicoli di Canneto, aver posizionato ben due transenne all’ingresso di Vico Cairoli, che rendono impossibile il passaggio di un carrello della spesa, di un passeggino, di una carrozzina di una persona diversamente abile.
Il comandante dei vigili urbani ha liquidato la cosa dicendo che le transenne non sono fisse, in caso di necessità si possono sollevare e asportare temporaneamente.
Perfetto…mettiamo che una persona in carrozzina debba passare…cosa fa? Si mette a urlare per richiamare le attenzioni di qualche passante per farsi aiutare? Siamo davvero caduti nel ridicolo…altro che patrimonio dell’umanità….perdoni lo sfogo.
Saluti. Giulia Salsera
Nota del direttore - Condivido in pieno le considerazioni e lo sfogo della signora Giulia. D'altronde, come si ha modo di leggere in un mio post odierno, ribadisco che se è giusto tutelare il diritto del singolo non è però giusto disconoscere il diritto collettivo.
Un'ultima precisazione. La signora Giulia scrive che il comandante ha affermato che le transenne non sono fisse e quindi asportabili alla bisogna.
Al di là del fatto che, crediamo, portatori di handicap o semplici signore con carrozzelle non camminino con facchino al seguito, invitiamo l'amico comandante Blasco a prendere visione delle transenne della via Cairoli.  Le transenne, seppure amovibili, sono "saldamente ancorate a terra" e con questo intendiamo che sono talmente ostiche da sollevare (situazione che peggiorerà nel tempo con il deposito di residui)
Se poi per amovibili si intende che chi ha bisogno di rimuoverle può contare su un muratore al seguito  per sollevarle... allora si, sono amovibili.
Salvatore Sarpi

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