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giovedì 1 settembre 2011

Eolie. E' una giornata tragica, C'è un morto a Panarea

E' una giornata tragica oggi nelle Eolie. Dopo il decesso del cittadino svizzero oggi pomeriggio a Porticello un altro cadavere è stato avvistato nell'isola di Panarea. Si troverebbe nell'area di Punta Corvo. Sul posto, da quanto abbiamo appreso, stanno convergendo le forze dell'ordine.

Cittadino austriaco muore nel mare di Porticello a Lipari

E' un cittadino austriaco l'uomo che ha perso la vita nel primo pomeriggio a Lipari-Porticello in prossimità dell'ex scivolo della pomice. Walter Groessl, 62 anni, nativo di Gloggnitz, vicino a Vienna, si è tuffato da una barca a vela ancorata al largo e ha tentato di raggiungere la riva. E' stato, invece, da quanto si apprende stroncato da un infarto. Inutili i soccorsi di coloro che si trovavano sull'arenile
Il cadavere dell'uomo, dopo gli accertamenti del caso, è stato trasferito all'obitorio del cimitero di Lipari a disposizione dell'autorità giudiziaria

Incidente a Panarea. Frattura per il sindaco Bruno

Incidente a Panarea per il sindaco di Lipari Mariano Bruno. Il primo cittadino è scivolato e ha riportato la frattura di una costola. La frattura è stata accertata a seguito della radiografia effettuata all'ospedale di Lipari. L'incidente è accaduto tre giorni fa ma la notizia è trapelata solo oggi.
Al sindaco Bruno i nostri auguri

Lipari. "Incontro" di insegnanti di judo

Una quindicina di insegnanti  tecnici  FIJLKAM si sono ritrovati a LIPARI (ME) per partecipare alla prima edizione  del  Know-how organizzato dalla  A.S.D. SPORTING CLUB  LIPARI e riservato solo agli insegnati di JUDO .
Molto interesse hanno suscitato gli argomenti trattati : dai principi della pianificazione e della programmazione sportiva  inerenti al judo ,alle tecniche relative alla perdita del peso corporeo per rientrare nella categoria di peso ,al riscaldamento pre gara , al periodo di  preparazione specifica imminente a una competizione.
Oltre a questo il Maestro Pierangelo Toniolo, responsabile della conduzione tecnica dello stage,nelle lezioni  pomeridiane ha sviluppato  spunti tecnici che hanno trovato l’approvazione e il consenso degli intervenuti per il diverso approccio didattico messo in evidenza;il tutto ha reso possibile ampliare ed arricchire le conoscenze degli intervenuti i quali hanno avuto la possibilità di porre quesiti  da cui è nato quindi anche un interessante  dibattito con scambio di esperienze vissute con i propri atleti.
Al dibattito e alle lezioni è stata importante la presenza  del Consigliere Federale Maestro Gaetano Minissale che con interventi mirati e puntuali è intervenuto allo sviluppo dei temi trattati contribuendo a rendere ancor più chiaro quanto dibattuto nelle lezioni.
Un ringrazia mento particolare  deve andare agli sponsor che ci hanno permesso di realizzare questo incontro :La USTICA LINES Spa e la NGI Spa  con le agevolazioni praticate sul costo del biglietto per e da Lipari, la farmacia dott.ssa Clotilde Cincotta di Lipari, Il ristorante “ La Cannata”  di Lipari Pianoconte,  Pantaxi di Panarea, Eolian Bunker di Lipari e la ditta Glorioso di Enna.
Inoltre il Comune di Lipari e l’Assessorato Regionale del  Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Sicilia.
Questa prima esperienza è stata sicuramente costruttiva per tutti i partecipanti e speriamo di poter proseguire il prossimo anno sulla stessa linea.

Canone idrico e messa in mora. Lauria interroga il sindaco

In questi giorni sono stati recapitati agli utenti del servizio idrico delle lettere aventi per oggetto: “sollecito di pagamento canone idrico e messa in mora”.
In merito a tale sollecito il sottoscritto, nella qualità di Consigliere Comunale, interroga la S.S. per conoscere:
- se gli importi oggetto del sollecito sono stati rimodulati secondo l’aumento indicato dalla Presidenza del Consiglio;
- se le lettere di sollecito sono state inviate indiscriminatamente a tutti gli utenti (morosi e non);
- se le spese di stampa e di notifica pari ad €. 4,35 poste a carico degli utenti che hanno regolarmente pagato quanto già richiesto, e che pertanto non verranno pagati, saranno poste a carico del Comune oppure a carico della Società che espleta il Servizio che non ha provveduto a scorporare le utenze che hanno regolarmente pagato, o di ulteriori ed eventuali responsabili.
         A tale proposito è opportuno che la S.S. dia disposizioni al Servizio Ragioneria per effettuare i dovuti accertamenti.
        Lo scrivente, resta in attesa di una urgente risposta, considerato il disagio che comporta per cittadini, e porge distinti saluti.

Bartolo Lauria
       Consigliere UDC

Annunziata/Raviola. Intervento dei vigili del fuoco

Pericolo per la pubblica incolumità in località Annunziata-Raviola nell'isola di Lipari a causa della vetustà di un ponte ubicato al di sotto della Provinciale che da Lipari conduce a Pianoconte-Quattropani. Dalla struttura si registra una continua caduta di calcinacci, anche di una certa dimensione.
Sul posto sono intervenuti stamani i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Marcello Caruso) che, dopo aver provveduto ad eliminare le parti di calcinaccio a forte rischio distacco, hanno provveduto a transennare(vedi foto) l'area in questione.

Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° anno/ XVII puntata) (Riproposizione)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Le foto di oggi:
1) Attilio Conti - Anno 1985 alla Bit a Milano
2) Lipari vista da contrada Diana
3) Mons. Bernardino Re in giro per le campagne (1932)
4) Lavoratori rastrellano la pomice "stesa" al sole
5) Lipari- Marina Corta
6) Lipari vista da Capistello




NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE

Ascensore per il castello. Competenza è della Regione. Ci scrive l'assessore Ferlazzo

Gent.ssimo Direttore,
mi permetto di fare una puntualizzazione relativamente all'attuale competenza della struttura di accesso all'ascensore che porta al Museo ed dell'ascensore medesimo. Attualmente la competenza della struttura è della Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, quindi dell'Ente diretto dello stesso Direttore Campo che, erroneamente nel suo intervento ad una conferenza a Lipari, aveva addossato al Comune di Lipari la responsabilità per il disservizio. Ma siamo sempre alle solite, quando una cosa non funziona la colpa è sempre degli atri, mai il coraggio di ammettere le proprie responsabilità. Se il Comune di Lipari dovrà garantire il funzionamento dell'ascensore, sarebbe opportuno che in primis la stessa Regione Siciliana ne garantisca la perfetta efficienza e poi provveda, con proprio provvedimento alla consegna formale, allo stesso Ente locale.
Per dovere di informazione.
Cordiali saluti.
Dott. Ivan Ferlazzo
Assessore Beni Culturali
Comune di Lipari

Ancore romane del secondo secolo recuperate nei fondali di Filicudi . L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud di oggi

Nell'isola eoliana di Filicudi, preziosa operazione dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale della Sicilia, del Nucleo subacquei di Messina e del personale della motovedetta di stanza a Lipari che, nello specchio di mare antistante Capo Graziano, a conclusione di una complessa operazione attuata col supporto degli archeologi della Soprintendenza del Mare, hanno recuperato due ceppi in piombo di ancore romane risalenti al II-III sec. d.C.
I subacquei dell'Arma, su indicazione degli archeologi della Soprintendenza del Mare e dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, hanno scandagliato il fondale, individuando e recuperando le due ancore che si trovavano spostati e decontestualizzati dal sito originario, pronti presumibilmente per essere trafugati dai tombaroli. Il recupero segue le numerose segnalazioni di scavo clandestino che hanno interessato l'area marina a una profondità di circa 40 metri. La motovedetta classe 700, di stanza a Lipari, ha fornito il supporto necessario ai subacquei per l' individuazione del sito. I reperti sono stati consegnati ai funzionari della Soprintendenza del Mare. Quella di Filicudi rientra in una più vasta campagna di prevenzione dei siti archeologici marini che i reparti speciali dei Carabinieri conducono sistematicamente. Attività che in passato ha interessato sempre Filicudi, nel mirino dei tombaroli per il notevole patrimonio subacqueo che si trova, in particolare, sulla secca di Capo Graziano. Ma la mappatura ormai precisa delle ricchezze presenti anche in altri siti, rende rischiosa qualsiasi avventura di sub predatori del mare.

L'ascensore c'è ma non funziona Incredibile al museo (GAZZETTA DEL SUD- Peppe Paino)

Museo Archeologico "Bernabò Brea" ancora off- limits per soggetti con disabilità. L'ascensore che collega il parco archeologico alla sottostante via Garibaldi continua a non funzionare nonostante il dirigente dei Beni culturali Gesualdo Campo abbia chiarito che le competenze sono del Comune di Lipari; fuori servizio, inoltre, la specifica pedana per l'accesso alla sezione preistorica.
In un territorio "Patrimonio dell'Umanità" l'abbattimento delle barriere architettoniche è un argomento che si affronta con nenanche tante chiacchere e le figuracce sono, inevitabilmente, all'ordine del giorno. E fanno il giro d'Italia quando poi i diversamente abili sono anche dei giornalisti. Come Aldo Maria Arrigoni che per conto della Fondazione Notari si sta occupando, tra l'altro, del progetto "Disability ad over" per la formazione di una decina di disabili in assistenti turistici internazionali nell'ambito di expo 2015. Arrigoni, da dieci anni in carrozzella a causa della sclerosi multipla di cui soffre da quaranta, ieri mattina ha ricevuto l'aiuto dell'ausiliaria del traffico Rita Mandarano che gli ha trovato un'auto per raggiungere il castello. Dopo però si è reso conto che non avrebbe mai potuto visitare il Bernabò Brea neanche al pianterreno di tutte le sue sezioni. «A livello europeo – ha dichiarato – è stato finanziato un progetto di turismo accessibile rivolto agli 80 milioni di disabili nei paesi dell'Unione europea. Dispiace constatare che alle Eolie che amo tanto e a Lipari in particolare non si può avere accesso al museo per delle piccole difficoltà che ne impediscono di conoscere la storia".
salina Regione e Provincia non fanno la propria parte e il Comune da solo non può sostenere economicamente il servizio di vigilanza delle spiagge fino a settembre. Da qui la cessazione del servizio che ha provocato alcune lamentele, tra le quali quella dell'ex assessore Francesco Ruggera il quale ha fatto rilevare come il servizio nelle spiagge dei comuni di Leni e Malfa prosegua normalmente. " Da 11 anni – ha reso noto l'amministrazione Lo Schiavo- il nostro Comune ha previsto per il servizio di vigilanza spiagge, da far svolgere a n. 4 bagnini e per due mesi, la somma pari al 25% del costo del servizio. Purtroppo però, dopo circa tre mesi dalla nostra istanza e a stagione estiva inoltrata, la Regione Siciliana ha fatto conoscere che non avrebbe più erogato le somme per tale servizio (50 %) per l'anno in corso, e che addirittura non era in grado di erogare le stesse somme per l'anno 2010, durante il quale il servizio è stato espletato per due mesi ad opera di n. 4 bagnini, il cui costo totale è gravato, pertanto, sulle casse comunali. L'amministrazione ha pertanto scelto " di garantire un servizio importante nel periodo di maggiore affluenza turistica».,

mercoledì 31 agosto 2011

"Carnevale estivo....per fare ridere ancora". Ci scrive Nando Bianchi

Gentilissimo direttore,
non riesco ancora a capire da quale " geniale" testa possa partire l'iniziativa di carri allegorici in piena estate.
In inverno si era parlato di questa iniziativa, ma pensavo fosse solo un modo per riempire le lunghe giornate invernali.
Forse si è pensato che non abbiamo fatto ridere a sufficienza in questa stagione?????????????.
Possibile che la realtà organizzativa eoliana abbia questa espressione?
Saluti
Nando

Lipari. Il consiglio boccia l'addizionale IRPEF

Il consiglio comunale di Lipari dice no all'addizionale Irpef proposta dall'amministrazione Bruno. A votare contro in 11 consiglieri tra i quali Guarino (indipemdente) e Mollica (centro destra.  
L'obiettivo era incassare 180 mila euro per il primo anno e 360 mila euro il secondo.  

Ci lascia Vincenzino D'Auria

E' deceduto a Vulcano, Vincenzino D'Auria. E' stato uno dei pionieri del turismo nell'isola eoliana. 
Ai familiari, al figlio Massimo in particolare, le nostre più sentite condoglianze.

Tassa di sbarco. Federalberghi garantisce il suo supporto all'ANCIM

Supporteremo ed affiancheremo l’ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) nell’adozione della tassa di sbarco in luogo di quella di soggiorno”. Questa la dichiarazione di Ermando Mennella, Presidente di Federalberghi Isole Minori di Italia, dopo un rapido confronto con i colleghi presidenti delle altre isole italiane. La tassa di soggiorno è invece l’evidente prodotto di un Federalismo fiscale monco e mal applicato che ha indotto i sindaci delle località turistiche di mezza Italia a credere che potesse diventare la panacea dei vari mali di bilancio causati dai tagli ai trasferimenti statali e regionali. Di fatto, si tratta di un provvedimento iniquo che colpisce solo una parte dell’industria turistica. Quella che, in un mondo prevalentemente sommerso, non sfugge a nessuna delle già pesanti tassazioni e ne rappresenta il fiore all’occhiello: l’ospitalità italiana alberghiera ed extralberghiera di qualità.
“La proposta, a suo tempo lanciata dall’ANCIM - dichiara Christian Del Bono, presidente isole minori della Sicilia – può diventare uno strumento attraverso il quale porre rimedio ai dissesti di bilancio ma anche e soprattutto pianificare lo sviluppo sostenibile delle isole minori italiane: tesori del nostro patrimonio nazionale ma a costante rischio di spopolamento ed impoverimento sociale”.  
“Una tassa - rincara Sergio Gargiulo, presidente di ADAC Federalberghi Capri - che favorisce il turismo mordi e fuggi”. Si lascia di fatto libero arbitrio agli enti locali che, in base a lobby e pressioni politiche di vario genere, possono spaziare in lungo e in largo sulla misura e le modalità di applicazione della tassa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: guerre nei gruppi di maggioranza, nelle giunte, nei consigli comunali, tra i vari portatori d’interesse ma soprattutto grosse difficoltà con i tour operator, soprattutto stranieri, ed un’ulteriore perdita di competitività sulla scena internazionale, dove già ci ritroviamo con competitors favoriti da IVA, tasse e costo del lavoro decisamente inferiori.
“ Siamo pienamente d’accordo sull’istituzione della tassa di sbarco in luogo di quella di soggiorno che penalizza solo i clienti degli alberghi, concorda Francesco Silvestri, rappresentante della delegazione della Federalberghi di Ponza”.
“ L’iniqua tassa di soggiorno grava ancora, sempre e solo sulle aziende alberghiere, senza tenere conto che il sommerso e la seconda casa ne sono esenti; la più equa tassa di sbarco eviterebbe inoltre la pericolosissima guerra tra comuni confinanti in cui si applica (i più poveri!) e quelli in cui non viene adottata, afferma Massimo Emilio De Ferrari, presidente dell’Associazione Albergatori Elbana”.
In sintesi, l’adozione della tassa di sbarco in luogo di quella di soggiorno da vincolo può diventare opportunità di pianificazione dello sviluppo turistico per località svantaggiate e remote quali le isole minori italiane: insularità, ridotta accessibilità, costi di gestione più elevati, maggiore “fragilità” sociale, ambientale ed economica.

Filicudi. Ancore romane pronte ad essere trafugate recuperate dai carabinieri

COMUNICATO STAMPA
Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, del Nucleo Subacquei di Messina e della Motovedetta della Compagnia Carabinieri di Milazzo (di stanza a Lipari), nello specchio di mare antistante Capo Graziano dell’Isola di Filicudi, a conclusione di una complessa operazione congiunta che ha visto la partecipazione delle componenti specialistiche dell’Arma in supporto agli archeologi della Soprintendenza del Mare, hanno recuperato due ceppi in piombo di ancore romane risalenti al II-III sec. d.C .
Le unità subacquee dell’Arma, sulla base delle indicazioni degli archeologi della Soprintendenza del Mare e dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, hanno scandagliato il fondale, individuando un primo reperto consistente in un’ancora di epoca romana, indi, successivamente, una  seconda ancora della stessa tipologia.
La motovedetta Classe 700 della Compagnia Carabinieri di Milazzo, di stanza a Lipari, ha fornito dalla superficie il supporto necessario ai subacquei per le operazioni di individuazione recupero dei preziosi reperti dal fondo del mare.
L’operazione di recupero si è resa necessaria a seguito di numerose segnalazioni di scavo clandestino che hanno interessato l’area marina ad una profondità di circa 40 metri. I due reperti, infatti, sono apparsi già spostati e decontestualizzati dal loro sito originario, pronti per essere trafugati dai tombaroli.
A conclusione delle operazioni, gli antichi manufatti recuperati sono stati consegnati ai funzionari della Soprintendenza del Mare dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, che avevano organizzato meticolosamente tutte le attività richiedendo il supporto delle altre componenti specialistiche dell’Arma.
L’attività rientra nell’ambito di una più vasta opera di prevenzione dei siti archeologici marini che l’Arma dei Carabinieri, con i suoi reparti speciali, conduce sistematicamente a difesa dell’importante patrimonio culturale siciliano.

Notizie da Filicudi WildLIfe Conservation: Nuovo soccorso a tartaruga

Un'altra tartaruga marina morta è stata segnalata e consegnata al team dell'associazione Filicudi WildLife Conservation nell'isola di Filicudi (Eolie). L'esemplare, un sub-adulto, presentava un amo di palangato conficcato a livello dell'esofago e la lenza che fuoriusciva dalla bocca. Dai dati acquisiti in 10 anni circa di attività emergono numerosi problemi per la conservazione delle tartarughe marine nell'area dell'arcipelago Eoliano. Il nuovo pronto soccorso tartarughe marine, inaugurato il 9 luglio scorso, e che ha base logistica presso l'hotel Phenicusa nella zona porto dell'isola di Filicudi, ha lavorato intensamente tutto il periodo estivo grazie anche alle numerose segnalazione fatte dai diportisti in navigazione nell'area dell'arcipelago Eoliano. Il pronto soccorso tartarughe marine rimarrà aperto tutto l'anno. Per effettuare la segnalazione di cetacei e tartarughe marine in difficoltà, ma anche gli avvistamenti di esemplari in buono stato di salute, potete chiamare il cel. 349 4402021 o inviare una email all'indirizzo di posta elettronica info@filicudiconservation.com. Il personale del pronto soccorso si occuperà di spiegarvi come fare in caso di ritrovamento di un esemplare in difficoltà.

Drastica riduzione del personale Ata Cisal: a rischio 1584 posti di lavoro

Una situazione estremamente drammatica si prospetta per la scuola statale della Regione: la drastica riduzione degli organici di personale Ata e del personale docente (solo nella provincia di Messina sono a rischio disoccupazione 500 persone, alcuni anche dopo 10 anni di precariato). Conseguenza dei tagli programmati con la manovra Berlusconi e a seguito della bocciatura della richiesta dei posti in deroga che il Governo nazionale non ha accolto (pende in tal senso un ricorso alla Corte costituzionale proposto dalla Regione per violazione delle prerogative statutarie). Sulla questione è intervenuto presso il ministero l'on. Giuseppe Picciolo per salvare almeno in parte il personale a rischio; ma il numero sparuto di posti in deroga concessi fa sì che il 14 settembre non si riusciranno ad aprire circa il 25% dei plessi scolastici distaccati. «È l'ennesima politica di tagli indiscriminati - dichiara Picciolo - e con il sindacato Cisal organizzeremo forme di protesta eclatanti al pari di quelle ben note agli onorevoli Bossi e Calderoli che anche questa volta hanno piegato la volontà di un Governo a trazione nordisrta alle logiche care alle regioni del Nord».
La Cisal, in una nota a firma di Emanuele Coppola, chiede un'audizione urgente alla Quinta Commissione Cultura Formazione e Lavoro dell'Ars «per denunciare la perdita complessiva di 1584 posti di lavoro per la Regione Sicilia di cui 1173 riferiti ai soli collaboratori scolastici, 322 assistenti amministrativi e 89 assistenti tecnici mettendo a serio rischio il funzionamento delle scuole per mancanza di personale». Si sollecita l'impegno a promuovere azioni nei confronti del Governo Nazionale per ottenere deroghe e ridurre considerevolmente la riduzione degli organici.
La Cisal mette in guardia dai seguenti rischi: classi affollatissime con parametri di alunni superiori a 30; plessi scoperti privi di collaboratori scolastici ove non potrà essere assicurata sicurezza, vigilanza degli ambienti e pulizia dei locali; laboratori completamente sprovvisti di assistenti tecnici; caduta dell'efficienza del servizio degli uffici amministrativi per carenza di personale.

Le Eolie su youtube. Oggi:" Lineablu: Salina"

Caccia. Le precisazioni dell'avvocato Nastasi ad una nota dell'ingegner Francesco Mirabito

Gentile Ingegnere,
certi amici eoliani – che, in forza di una licenza statale, esercitano da decenni l’attività venatoria mi hanno segnalato la Sua pregiata, pubblicata su di un rispettabile notiziario web chiedendomi di chiarire alcuni dubbi insorti a seguito della lettura del Suo scritto. Accogliendo (peraltro di buon grado) il Suo invito a replicare alle opinioni da Lei espresse, Le dico subito che Lei ha ragione allorché afferma che nelle Sue valutazioni “ ci deve essere qualche errore”.
Si tratta, chiaramente, di errori commessi in buona fede da chi non ha una formazione giuridica, ma che non possono non apparire evidenti anche al meno accorto degli operatori del diritto. Passo dunque, di seguito, alla dettagliata replica che Lei attende, confidando di riuscire a dimostrarLe l’erroneità di certi Suoi ragionamenti.
1) La materia del diritto “venatorio” può intanto definirsi “multidisciplinare”, giacché la semplice regolamentazione della caccia non può prescindere dalla sovrapposizione e dal coordinamento di numerose norme regolamentari e legislative regionali, statali e comunitarie, che abbracciano, inevitabilmente, anche la legislazione ambientale, con cui quella venatoria è intimamente connessa. Le dico subito, però, che il D.D.G. dell’ARTA (Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia) non contiene la disciplina dell’attività venatoria, né può intervenire nella materia, salvo che per gli aspetti di cui Le dirò subito infra.
Invero, la L.R. 33/1997 (legge regionale sulla caccia, materia per la quale la Sicilia conserva potestà legislativa esclusiva), peraltro in attuazione e specificazione della legge quadro statale (L. 157/1992), attribuisce all’Assessore all’Agricoltura il compito di normare, nell’ambito dei principi della legge quadro, l’attività venatoria in Sicilia. Solo l’Assessore all’Agricoltura può insomma stabilire quando e dove si può andare a caccia nel rispetto dei limiti generali della L. 157/1992 e della normativa comunitaria. L’Assessorato al Territorio ed all’Ambiente ha viceversa competenza in materia di valutazione di incidenza ambientale per ogni piano o progetto (ivi inclusa la pianificazione e regolamentazione venatoria) suscettibile di esercitare ripercussioni sui Siti della Rete Natura 2000.
Compito dell’ARTA è quindi nella specie quello di esprimere la suddetta valutazione, con le modalità di cui al D.P.R. 357/1997, in relazione agli effetti che l’attività venatoria può esercitare sui Siti Natura 2000; di tale valutazione l’Assessore all’Agricoltura dovrà tenere conto nell’emanare la regolamentazione dell’attività venatoria, che si definisce “Calendario Venatorio” e che troverà pubblicato sulla G.U.R.S. di venerdì 26/8 u.s..
Il presunto divieto di caccia nelle ZPS e nei SIC (o, peggio, nei buffer circostanti) non può nascere, quindi, da un D.D.G. dell’ARTA, anche perché l’attività venatoria è consentita (al pari di altre attività umane) all’interno della Rete Natura 2000, previa opportuna valutazione di incidenza (sito per sito) e con l’applicazione delle misure di conservazione di cui al D.P.R. 357/1997, mentre, per le zone limitrofe circostanti, analoghe misure di protezione possono (ma non debbono) essere adottate (in applicazione dell’art. 1, comma 5 bis, L. 157/1992) qualora ciò non comporti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
2) Contrariamente a quanto Lei afferma, l’attività venatoria nei Siti della Rete Natura 2000 non può costituire illecito penale, quand’anche essa sia esercitata in difformità rispetto ai criteri minimi uniformi o alle misure di conservazione dettate dall’Amministrazione regionale. La pronunzia del Consiglio di Stato cui Lei fa riferimento nella parte centrale del Suo scritto risale al 2006 ed è stata resa in un contesto normativo assai diverso da quello attuale. Effettivamente, il Comitato delle Aree Protette (organo ormai soppresso e sostituito dalla Conferenza Permanente per i rapporti Stato-Regioni), con propria delibera del 2/12/1996 aveva equiparato il regime di protezione di Sic e Zps alle aree protette dalla Legge Quadro sui Parchi (L. 394/1991).
Tuttavia, tale delibera è stata annullata con D.M. del Ministero dell’Ambiente del 25/03/2005, avverso il quale è stato proposto ricorso al TAR Lazio, che ne ha disposto la sospensione; successivamente, con D.M. 17/10/2007, lo stesso Ministero dell’Ambiente ha chiarito quale fosse il regime di protezione applicabile a tali zone, dettando i c.d. criteri minimi uniformi, che prevedono anche l’esercizio dell’attività venatoria; indi, la delibera dell’ormai soppresso Comitato è stata modificata con deliberazione adottata ai sensi dell’art. 2, comma 8, lettera c) D.Lgs. 281/1997 in data 26/03/2008 ad opera della conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome; infine, il TAR Lazio, sez. II bis, con sentenza n° 745/2009, ha dichiarato improcedibile il ricorso promosso avverso il D.M. Ministero dell’Ambiente del 25/03/2005, che aveva annullato la medesima deliberazione del Comitato per le Aree Protette del 2/12/199.
Pertanto, a seguito della reviviscenza del provvedimento ministeriale abrogativo e delle modifiche normative medio tempore intervenute, non esiste nel nostro sistema giuridico alcuna norma che equipari il regime di tutela di SIC e ZPS a quello dei parchi e delle riserve naturali di cui alla L. 394/1991. Conseguentemente, all’esercizio venatorio nelle ZPS e nei SIC non è applicabile il sistema sanzionatorio penale di cui alla Legge quadro sui parchi. Mi permetto sommessamente di ricordare l’esistenza di un principio di riserva di legge statale in materia penale, nonché l’assoluto divieto di interpretazione analogica delle disposizioni incriminatrici: nullum crimen sine lege. Si tratta di una conquista dello Stato civile, che impedisce l’estensione discrezionale della portata delle norme penali e consente ai cittadini di avere esatta percezione delle conseguenze del loro operato.
Si renderebbe invece applicabile il sistema sanzionatorio di natura amministrativa previsto dalla L.R. Sicilia 33/1997.
3) Non mi rimane che di rimarcare, a tale ultimo proposito, il chiaro tenore dell’art. 21, comma III, della L.R. n. 33/1997, secondo il quale “tutte le zone comunque sottratte all'esercizio venatorio devono essere delimitate da apposite tabellazioni, da installare a cura delle ripartizioni faunistico-venatorie, dei soggetti indicati negli articoli 24, 25 e 38, degli altri enti pubblici e privati che sono preposti alla vigilanza delle zone sottratte all'esercizio venatorio” ed osservare che, a delimitazione delle zone ZPS e SIC, non esiste alcuna tabella. I confini delle zone SIC e ZPS non risultano adeguatamente segnalati, essendo anzi rappresentati in mappe ad alta scala di riduzione, reperibili con grande difficoltà solo sul sito internet dell’Assessorato al Territorio ed Ambiente.
Pertanto, anche in applicazione del generale principio di colpevolezza in tema di illecito amministrativo, sancito dall’art. 3 L. 689/1981, l’attività venatoria esercitata nei Sic e nelle Zps in contrasto con le misure di conservazione, intanto potrebbe essere sanzionata amministrativamente in quanto l’area sia agevolmente individuabile dal cacciatore o comunque sia da quegli negligentemente ignorata. Peraltro, in virtù del venir meno dell’equiparazione delle predette zone alle aree protette dalla Legge sui Parchi, non può neppure applicarsi la presunzione di conoscenza colà prevista a seguito della semplice pubblicazione delle cartografie.
4) Contrariamente a quanto Lei sostiene, i tutori della legge e gli Amministratori conoscono benissimo i confini di liceità dell’attività venatoria e vigilano costantemente sulla corretta attuazione delle norme che la regolamentano. Il Calendario Venatorio, specie per ciò che concerne le Isole minori, è il risultato di un lungo confronto, nell’assoluto rispetto delle procedure, tra le Amministrazioni locali, le Ripartizioni Faunistiche ed il Governo regionale e non certo di un’estemporanea valutazione di una cartografia.
5) Concludo quindi col suggerirLe una maggiore prudenza, evitando di attribuire efficacia di legge a Sue personali convinzioni, la cui diffusione potrebbe oltretutto ingenerare equivoci e disguidi di cui Lei soltanto, a questo punto, potrebbe essere ritenuto responsabile. Le Associazioni ambientaliste dispongono della consulenza di abilissimi e stimati legali, alla cui onestà intellettuale potrà rimettere ogni valutazione sulla fondatezza delle Sue riflessioni.
Avv. Nunziello Anastasi


Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° Anno/ XVI puntata) (Riproposizione)

Nella pagina del "come erano..." oggi ospitiamo quella che era la Eolian Baseball Club, squadra che su inziativa di Giordano Gagianesi praticò quello sport a Lipari.
Dall'armadio dei ricordi (belli) l'ha tirata fuori lo stesso Giordano che, seguendo la nostra rubrica e la sollecitazione ad inviarci delle foto alla mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it , non solo ci ha inviato le foto ma anche una descrizione di quegli anni e di cosa ha rappresentato il baseball per diversi ragazzi di allora.
Ci scrive Giordano:
Seguendo il filone dei ricordi vi mando alcune fotografie dei primi anni ’80, allora è nata la società sportiva EOLIAN BASEBALL CLUB, su mia iniziativa, con lo scopo di portare il baseball a Lipari, sono stati anni gloriosi e attivi.
Purtroppo l’impegno non è stato sufficiente per portare avanti il discorso e non trovando appoggi è tutto è finito nel giro di pochi anni.
Resta i ricordi e le immagini sbiadite dal tempo, ammiratele e riconoscete i protagonisti. Ormai tutti sono molto adulti ed alcuni hanno lasciato l’isola per lavoro e ritornano annualmente.
Se la curiosità vi ha spinto ad interessarvi potete contattarmi: giordanogagianesi@alice.it sarò molto lieto di scambiare opinioni, senza lacrime.
Nelle foto:
1) La società, nata da pochi mesi è stata invitata a Ustica per partecipare al torneo delle Isole (Ustica, Malta Sicilia, Lipari). Era l’anno 1982
2) Nell’anno 1984 la mia società ha fatto nascere una squadra di bambini che sono stati iscritti al campionato giovanile della FIBS (Federazione Italiana Baseball Softball) con un ottimo successo.
3)Fasi di gioco durante la partita al nuovo campo di Lipari, appena ultimato (siamo nell’anno 1984
4)Fasi di gioco sempre a Lipari (1984)
5)Presentazione e saluto del pubblico prima dell’inizio partita. Qui siamo a Messina nella partita contro il CUS Messina (1984)
Ciao a tutti Giordano.



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Congratulazione per Rosetta Mollica dalla FIDAPA

La sezione F.I.D.A.P.A. ( Federazione Italiana delle Donne nelle Arti, Professioni e Affari ) delle Isole Eolie si congratula con l’amica e socia Rosetta Mollica per il nuovo incarico augurandole Buon Lavoro.
SEZIONE FIDAPA ISOLE EOLIE “LE SETTE SORELLE”

Siremar,il commissario vuole tranquillizzare i sindaci eoliani (Peppe Paino - Gazzetta del sud)

Il commissario straordinario di Siremar, Giancarlo D'Andrea, domani mattina incontrerà al comune i sindaci eoliani, tra i quali Massimo Lo Schiavo anche nella qualità di coordinatore Ancim Sicilia e il presidente di Federalberghi Eolie – Isole minori, Christian Del Bono. E' il momento, si spera, delle risposte e dei chiarimenti, mancati, per tutta la stagione a fronte delle reiterate richieste alla società da parte degli amministratori isolani e degli operatori turistici. Le polemiche, frattanto, hanno raggiunto livelli da esasperazione; ci mancava pure la mancanza, da ieri, del terzo aliscafo che ha provocato la reazione proprio del sindaco Lo Schiavo che ha minacciato di rivolgersi alla Procura della Repubblica per interruzione e omissione di pubblico servizio, dopo un'estate affrontata senza il quarto, come se si trattasse di un'assenza normale. Ma dal commissario Giancarlo D'Andrea, visto che siamo alla fine di agosto, si attendono notizie sulla privatizzazione della società. E' dallo scorso 25 maggio, che si conoscono le offerte. Sono state presentate da "Compagnia delle Isole", per 60,1 milioni e "Società di Navigazione siciliana" per 55,1 milioni. La prima che sarebbe favorita, è una newco controllata dalla Mediterranea Holding presieduta da Salvatore Lauro con la presenza anche di imprenditori eoliani e la partecipazione della Regione. La seconda è una spa composta da Ustica Lines e Caronte&Tourist . Tra le condizioni necessarie per aggiudicarsi la compagnia, occorre la garanzia della prosecuzione del servizio e del mantenimento della forza lavoro attualmente impiegata, pari a 482 dipendenti che d'estate sfiorano anche le 800 unità (il 30% sono stati assunti con contratti atempo indeterminato, il resto sono dipendenti a termine). Va, comunque, ricordato che lo Stato ha messo sul piatto 55,6 milionidi euro all'anno per 12 anni.