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lunedì 17 ottobre 2016

Alicudi: l’isola dove la leggenda è realtà (da lavocedinewyork.com)

(da lavocedinewyork.com) La chiamano l'isola delle femmine che volano, per via di un'allucinazione collettiva dovuta all'ingestione di segale cornuta andata a male. Le leggende non mancano nella selvaggia Alicudi, dove non ci sono automobili e il tempo è scandito dai traghetti in arrivo e in partenza

di Angela Iannone - 16 ottobre 2016

“Vedrai, questi tre giorni ti rimetteranno al mondo”, mi dice con aria soddisfatta la ragazza che sta viaggiando con me in traghetto. Lei, bresciana, ad Alicudi ci viene ogni anno praticamente da 10, più o meno in questo periodo, tra fine settembre e metà ottobre, o anche ad ottobre inoltrato, perché siamo in Sicilia e in Sicilia fa caldo. Non la considera una vacanza, ma una sorta di viaggio in una dimensione spazio-temporale estranea dove, senza voler far troppo i fricchettoni, ci si può riprendere se per caso ci si è un po’ persi di vista.
La mia decisione di scoprire l’isola più selvaggia delle Eolie non deriva però da alcun suggerimento sciamanico, bensì da una serie di voci, leggende e racconti che ho sentito su Alicudi e i suoi pochi abitanti. Più che sentiti, li ho visti anni fa in un documentario. Si intitola L’isola analogica, di Francesco Giuseppe Ragagnato, che nel 2007 si è recato ad Alicudi ad intervistare gli abitanti dell’ “isola delle femmine che volano”, così ancora la chiama qualcuno. Nel documentario si parla infatti di una sorta di allucinazione collettiva che intorno alla prima metà del Novecento gli abitanti di Alicudi ebbero in seguito all’assunzione di segale cornuta, ingerita attraverso pane, biscotti e pasta.
Alicudi, un’isola rocciosa e dunque dal terreno poco fertile, che non è mai stata isola di pescatori ma di agricoltori — per le barche ci voleva legno e qui di legna non ce n’era — che non poteva quindi permettersi di gettare sacchi di segale andata a male, senza però sapere dei fantasmagorici effetti che avrebbe procurato a grandi e piccoli quella pianta, la stessa da cui si ricava l’LSD.

“È vera questa storia?”, chiedo a Silvio, l’uomo più anziano dell’isola. Anziano non lo è per niente, visti i suoi 66 anni, ma il volto arso dal sole e scavato dall’acqua salata del suo mestiere lo fa sembrare più vecchio. “Certo”, mi risponde con tono per nulla sconvolto o sorpreso della mia domanda. E mi inizia a raccontare: “Una volta ero seduto proprio qui e ad un tratto un maiale enorme, ma enorme davvero, mi è passato davanti, ha scavalcato il muro e si è gettato sui sassi. Allora io ho scavalcato il muro per vedere che fine aveva fatto e non c’era. Ho pure visto se sui ciottoli si era fatta una forma, ché il maiale era pesante, ma niente, il maiale non c’era più. Allora mi sono messo paura e me ne sono tornato di corsa a casa, pure perché qua di maiali non ce ne stavano”. La mia espressione poco affascinata da questa storia – in fondo potrebbe essere stato anche frutto di un bicchiere di troppo – lo porta a sbottonarsi. Ed ecco la storia del cane bianco che si aggirava sull’isola, della signora vestita di bianco che parlava una lingua strana, dell’uomo con la pipa che vedevano tutti sempre allo stesso punto, delle donne che bevevano un’“acqua magica” ed erano in grado di volare fino a Palermo. Non tutte le storie sono state “vissute” personalmente da Silvio, ma sono frutto di narrazioni tramandate oralmente e raccontate a noi con tanta naturalezza e disinvoltura, come se quelle storie assurde, piene di nonsense, fossero davvero accadute.


Non c’è solo Silvio sull’isola, anche se è il personaggio più popolare: fino agli anni Cinquanta c’erano circa 600 abitanti; oggi, se d’estate il picco raggiunge le 700 persone, tra turisti e arcudari, in inverno la gente di Alicudi è veramente poca. Cinquanta, forse sessanta persone, molti dei quali tedeschi che anni fa abbandonarono la frenetica società dei consumi per rifugiarsi a Montagna, la località più remota di questa isoletta vulcanica. Ad Alicudi infatti non esistono macchine: i più fortunati hanno l’asino che trasporta le vivande (acquistate nelle uniche due botteghe alimentari presenti sull’isola) fin su in cima, dove si trovano le case dei residenti originari; non c’è illuminazione per le strade e non ci sono nemmeno le strade, ma tanti gradini e gradoni in pietra che occorre avere tanto fiato e un buon bastone per salirli.


Non esistono nemmeno le istituzioni: l’unico soggetto considerato “istituzionale” è il medico di guardia. Nel nostro caso la dottoressa Caterina, che da un paesino vicino Milazzo ha deciso di lavorare costantemente ad Alicudi. “Faccio i miei turni di 6 giorni tutti concentrati qui, 24 ore su 24, perché amo questo posto e amo le persone che lo abitano”. È a Caterina che si rivolgono quando ci sono dei diverbi, magari riguardanti confini di terreno, è a lei che le donne chiedono consigli, ma Caterina è ormai membro di questa grande famiglia, perciò può capitare di incontrarla in giro a mangiare un boccone con loro, oppure a passeggiare con gli anziani dell’isola e a scrutare il cielo per capire se domani si esce a buttare le reti oppure no. Caterina è l’unica che non abbandona mai il suo telefono cellulare e non si lascia mai catturare da quel senso di estraniazione proprio del luogo, perché anche se sono quattro gatti – gli abitanti, perché di felini ce ne sono e anche assai – l’emergenza è sempre dietro l’angolo. 

Ad Alicudi o ci vieni e ci torni per sempre o non ci metti più piede. Te lo dicono tutti qui, un po’ amareggiati quando vedono i turisti scappare con l’aliscafo perché delusi che Alicudi non sia mondana come Lipari, Salina, Vulcano, persino Filicudi, talmente vicina che potresti quasi toccarla con il dito. Con loro, i turisti, c’è una sorta di odi et amo, perché sono figli del turismo frettoloso: arrivano, girano l’isola, purtroppo alcuni sporcano e poi vanno via. “Portano soldi, sì, ma pure scompiglio”, ci dice Riccardo, farmacista, arrivato qui con la sua famiglia che ancora portava i calzoncini ed ormai arcudaro adottato e perfettamente integrato nella comunità.
Contenti, seppur senza mai esternare troppo le emozioni, quando comprendono che non sei un turista come gli altri, che hai assimilato lo spirito dell’isola, che dimentichi di guardare l’orologio perché non serve, perché la giornata la puoi scandire tranquillamente in base all’arrivo degli aliscafi, momento “social” dell’isola, in cui tutti, arcudari e non, si ritrovano al porto per salutare chi va via ed accogliere chi arriva, dando loro le necessarie indicazioni per vivere. Lì ci sono gli alimentari, là c’è il bar, la posta è “più su” ma apre solo due volte a settimana. La scuola è “più in alto” e al momento è frequentata da quattro bambini, ma una l’anno prossimo inizierà la prima media e forse andrà via, a Salina. Se vuoi fare un tuffo segui la via centrale, l’unica che dal porto ti conduce alla spiaggia di ciottoli neri, oppure prendi una barca e vai a Bazzina, sulla costa orientale, raggiungibile anche a piedi dopo una faticosa ma affascinante passeggiata, con un panorama da togliere il fiato e perdere la vista nell’immensità del cielo e del mare che sono lì, davanti ai tuoi occhi, senza soluzione di continuità.
Per mangiare c’è il bar Airone; in alta stagione c’è anche un albergo, che a metà settembre però chiude la serranda; oppure si mangia da Silvio, a casa sua. “A casa mia un piatto pronto ce lo trovi sempre, pure se vieni a gennaio”. E che piatto: zuppa di pesce, frittura di totani appena pescati, cucunci (che altro non sono che i frutti dei capperi), uva dolcissima, vino e altri racconti. Come quello del tagliatore di trombe. “Ma chi te le dice tutte queste cose?”, mi chiede sorridente.

Silvio non è mai scocciato, mai. Lui che nel dopoguerra è partito per l’Australia (come tanti altri isolani) e che è tornato ad Alicudi “perché là il pesce non sapeva di niente”. O forse perché altrove sarebbe stato come un pesce fuor d’acqua e non potresti immaginarlo in nessun altro posto se non qui, su questa isola aspra e solare come il suo volto, a raccontarti della preghiera che gli insegnarono da giovane, la notte di Natale, per tagliare la tromba marina quando ti trovi in pericolo in mare. “La sanno tutti i pescatori”, dice, o meglio la sapevano, perché i giovani a queste cose non ci credono più. “E tu ci sei riuscito qualche volta a tagliarla?”, gli chiedo. Mi sorride, non mi risponde.

Poi prende Melania, un’astrofisica campana arrivata ad Alicudi in cerca di un weekend isolato e isolano, prende una corda spessa, da pesca, e lega le estremità ai suoi polsi. Poi prende un’altra corda e fa la stessa cosa con i suoi di polsi, intrecciando i cavi tra loro. “Se ti riesci a liberare, domani te ne vai, sennò rimani qui con me”. Lei osserva i nodi, poi inizia a girare per sbrigliare la matassa, sembra un po’ di giocare ad un Twister molto grossolano, d’altri tempi. Si ride tutti assieme, ma poi alla fine Melania capisce il trucco e si libera. A malincuore. Perché lei, come Giada, come la bresciana, e come me, da Alicudi non ce ne saremmo volute andare via mai più.

Milazzo: Usavano la smart card familiare per diffondere le partite nei loro locali. Sequestri e denunciati in tre (Fonte: Arma)

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
__________
Comunicato stampa del 16 ottobre 2016

Compagnia di MILAZZO

Movida milazzese. Denunciati dai CARABINIERI tre titolari di locali.

Week end da dimenticare per alcuni titolari di esercizi commerciali a Milazzo. I controlli alla movida infatti non hanno interessato solo i giovani avventori ma questa volta hanno riguardato anche alcuni locali.
I controlli dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo questa volta non sono stati dedicati alle classiche autorizzazioni di pubblica sicurezza per la somministrazione di cibi e bevande, ma hanno riguardato la possibilità o meno di offrire la possibilità di guardare live le partite di calcio, servizio esclusivo della pay per view.
L’attività ispettiva dell’Arma ha visto in campo anche alcuni ispettori della nota emittente televisiva. I controlli infatti hanno consentito di appurare che presso tre esercizi commerciali, i rispettivi titolari intestatari di un contratto di tipo residenziale/familiare per un uso domestico e non commerciale delle smart card della società televisiva, consentivano l’utilizzo all’interno dei propri locali delle loro smart card, al chiaro scopo di permettere ad un numero imprecisato di persone la fruizione del servizio, senza il consenso dell’esercente l’attività di emissione televisiva.
L’operazione portava al sequestro di 3 Smart card, due decoder e una smart cam.

Per i titolari dei diversi esercizi ovvero una pizzeria, una sala da biliardo e un circolo sportivo si tratta ora di rispondere del reato previsto dalla legge 633 del 1941 che tutela il diritto d’autore. 

Formazione alle Eolie. Federalberghi organizza "Corso di introduzione al vino e approfondimento dei suoi abbinamenti col cibo"

Da oggi, alle Eolie, full immersion di quattro giorni per un’introduzione al vino e un approfondimento dei suoi molteplici abbinamenti col cibo. Si tratta di un’iniziativa organizzata da Federalberghi Isole Eolie attraverso il Fondo EAP Fonarcom. Al corso parteciperanno gratuitamente gli associati a Federalberghi e quanti sono già iscritti al fondo o abbiano già deciso di formalizzarne l’adesione.
Il “Corso di introduzione al vino e approfondimento dei suoi abbinamenti col cibo” permetterà di trattare argomenti quali: il metodo charmat e il metodo champenois, come riconoscere un vino dal suo contenitore, le diverse tipologie di bottiglie, i vitigni autoctoni e alloctoni e gli abbinamenti vino-cibo.
Negli ultimi anni, ha dichiarato Christian Del Bono - presidente di Federalberghi Isole Eolie - diverse nostre strutture hanno investito nell’enogastronomia, rendendola vero e proprio valore aggiunto ed elemento di attrazione dell’offerta. Nelle proposte di menu sempre più attenti e spesso a chilometro zero, l’abbinamento cibo-vino diventa fondamentale per esaltare la cucina dei nostri chef che in alcuni casi sono addirittura stellati.

Purità di Maria SS. : La Processione a Quattropani (Foto Bartolo Ruggiero - seconda parte)




AMP. Avanti se impariamo ad ascoltare e discutere (di Michele Giacomantonio)

(Michele  Giacomantonio) Sabato si sono svolti i primi incontri con le categorie sull'AMP. Io ho partecipato a quella con gli albergatori. Due ore e mezzo di confronto sereno e produttivo. Le preoccupazioni che mi sono parse più significative sono state due: una sollevata da Francesco Subba non come ragioniere capo del Comune ma come proprietario di immobili destinati all'accoglienza ed al commercio; l'altra degli operatori turistici di Panarea.
Subba ha posto un problema : la nostra convenienza ad investire immobili nel turismo ha un margine minimo. Se si riduce il turismo usciamo fuori dal mercato e siccome l'AMP rischia di ridurre il turismo di un certo tenore (yacht, motoscafi, pescatori da diporto...) siamo contrari all'AMP. Un rilievo di non poco conto . Ma si può replicare che una situazione senza regole o con regole insufficienti come l'attuale sta compromettendo già oggi il nostro turismo: barconi d'assalto che creano gravi problemi nelle isole, una fauna ittica sempre più povera, un mare aperto a tutte le scorrerie di marinerie di altre zone e anche di altre regioni, la nostra marineria in grave crisi, un inquinamento che le correnti non riescono più a mascherare, ecc. Se non siamo ancora alla crisi è perché la situazione mondiale con le guerre e il terrorismo nel Mediterraneo garantisco ed incrementano il nostro flusso turistico. Ma fra cinque o anche dieci anni, se scoppia la pace, che ne sarà del nostro benessere? Quindi non si può rimanere inerti.
Gli operatori turistici di Panarea sono preoccupati perché la perimetrazione proposta quindici e più anni fa dal prof. Di Geronimo, vietando la balneazione negli isolotti prospicienti l'isola li danneggerebbe gravemente. Ma si è fatto loro osservare che  quella perimetrazione era già stata respinta ed annullata nel 2000 e che al Ministero dell'ambiente si era cominciato a ragionare su perimetrazione più accettabili. Le zone A venivano limitate alle Formiche e a Calajunco dove peraltro si poteva arrivare a nuoto lasciando barche e motoscafi fuori dalla baia in un apposito campo boe. Quanto agli isolotti si discuteva se declassificarli a zona B permettendo l'accesso con le barche a remi e consentendo la balneazione.

La mia impressione è che sulla strada dell'AMP si possa andare avanti se impariamo ad ascoltare e discutere.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : Canneto:Video (2° parte) Alunni del I:C."Lipari 1" al lavoro a conclusione del progetto "Amico Mare" (maggio 2013)

Quarantaquattresima puntata della nostra rubrica. Oggi: Canneto:Video (2° parte) Alunni del I:C."Lipari 1" al lavoro a conclusione del progetto "Amico Mare"

Val di chiesa: Il 22 Ottobre l' ammissione di Eugenio Giardinello tra candidati all'Ordine Sacro. A Novembre diverrà diacono permanente

Gent.mo Direttore, 
la comunità ecclesiale eoliana si prepara a vivere un momento di grazia, il sig. Eugenio Giardinello il prossimo 22 ottobre alle 9.30 riceverà al Santuario Maria SS. del Terzito in Val di Chiesa, l'Ammissione tra i candidati all'Ordine Sacro durante la celebrazione presieduta dall'Arcivescovo Mons. Benigno Luigi Papa Amministratore Apostolica della Diocesi. 
Da moltissimi anni svolge il prezioso servizio liturgico, catechistico e di carità nelle comunità parrocchiali del Comune di Leni ma non ha fatto mai mancare il suo aiuto anche nelle altre parrocchie dell'isola di Salina.
Il prossimo 11 novembre nella Cattedrale di Messina sarà ordinato Diacono permanente. 
E' un dono per le Eolie e per la nostra Arcidiocesi. 
Gli siamo vicini con la preghiera e gli facciamo tanti auguri per il sevizio al quale il Signore lo ha chiamato.
Padre Alessandro Lo Nardo

Accadde oggi...alle Eolie

17/10/2011
Prigionieri del mare in tempesta, rifocillati da un cittadino. E' accaduto a Canneto

Riqualificazione cave pomice: ci sarà la presenza del direttore scientifico del Parco Vulcania

(di Angelo Sidoti) Il prossimo Workshop “Between the Wrinkles of an unexpected glacier – discovering Lipari pumice quarries” organizzato dal Comune di Lipari con la collaborazione del Politecnico di Milano nell’ambito del corso di Laurea Magistrale di Architettura – Progettazione Architettonica, Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni con il coinvolgimento di due Laboratori di Progettazione dello stesso Ateneo, vedrà la partecipazione del Prof. François Dominique de Larouzière, Direttore scientifico del Parco Vulcania, che ha visitato le nostre cave in numerose occasioni fin dal 1980.
Infatti, dopo una discussione con il Prof. Benjamin Van Van Wyk de Vries e il Geologo Nicola Quaranta del Consorzio TAIGA, nostro delegato, tenutosi a Vulcania abbiamo avuto la conferma della loro partecipazione all’avvio dei lavori del Workshop che si terrà a Lipari dal 04-08 Novembre 2016.
Vulcania è un parco di esplorazione della Terra e dei vulcani, proprietà del Consiglio Regionale Auvergne-Rodano-Alpi, nel centro-est della Francia.
Il Parco ha ricevuto più di 5,5 milioni di visitatori dal momento della sua apertura nel 2002. Il suo obiettivo: sviluppare il territorio regionale sul piano economico e turistico, e permettere ai visitatori di capire la storia della Terra e dei vulcani in un modo divertente e interattivo.
Ha dichiarato il Prof. François Dominique de Larouzière “La nostra esperienza può probabilmente essere interessante per l’isola di Lipari, secondo accordi di partenariato che rimangono da definire. Inoltre, sarebbe interessante stabilire stretti legami tra le nostre due province, con una caratteristica comune: un territorio la cui identità è fortemente impregnata da vulcani, e un notevole potenziale turistico. Si può sapere che la nostra regione, dove si trova la catena vulcanica dei Puys e la faglia di Limagne, è un candidato per il Patrimonio Mondiale elenco dall’UNESCO”.
Il prossimo evento, pertanto, con la partecipazione di Vulcania si arricchisce di una testimonianza valida sulla gestione di un parco tematico.

Oggi è Lunedì 17 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Alba davanti a  Panarea, vista da Lingua (Salina)

domenica 16 ottobre 2016

Purità di Maria SS. : La Processione a Quattropani (Foto Bartolo Ruggiero - prima parte)


Trema Panarea. Scossa di terremoto avvertita nell'isola

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 è stata registrata alle 16 e 17 a Panarea.
La scossa, verificatisi nell'area della Calcara, ad una profondità di soli 10 km., è stata nettamente avvertita dalla popolazione.
Non si registrano danni

Turista tedesca cade in dirupo, soccorsa a Palmeto dai vigili del fuoco.



 
Un complesso intervento di soccorso, considerato la zona alquanto impervia nella quale hanno dovuto operare, è stato effettuato oggi pomeriggio, in località Palmeto, dai vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Nunzio Peditto). 
I pompieri, ricevuta la richiesta di soccorso ed intervenuti in zona, hanno dovuto recuperare una turista tedesca che, durante una escursione in quella che è una delle zone più panoramiche dell'isola, è caduta in dirupo e non era più in grado di proseguire autonomamente.
La donna, trasferita sulla jeep, è stata poi trasportata sin sulla sede stradale, nei pressi delle Terme di San Calogero, dove ad attenderla vi era l'ambulanza del 118.
La donna - secondo quanto constatato dal medico in servizio sul mezzo di soccorso - ha riportato la frattura dell'arto inferiore destro. E' stata poi trasferita in ospedale per le prime cure, in attesa di essere trasferita fuori dall'isola in una struttura attrezzata. 

Le foto sono di Claudio Biviano e della nostra redazione

Vigili del fuoco e 118 impegnati in una operazione di soccorso

Vigili del fuoco del distaccamento di Lipari e ambulanza del 118 impegnati, in questo momento, in una operazione di soccorso nell'area di San Calogero.
Coinvolti vi sarebbero - secondo indiscrezioni - dei turisti. 
Vi aggiorneremo non appena  possibile

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : Canneto:Video (1° parte) Alunni del I:C."Lipari 1" al lavoro a conclusione del progetto "Amico Mare" (maggio 2013)

Quarantatreesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Canneto:Video (1° parte) Alunni del I:C."Lipari 1" al lavoro a conclusione del progetto "Amico Mare"

AMP. La Voce Eoliana sugli incontri di ieri "Si è parlato del nulla..."

Riceviamo e pubblichiamo:
Ieri si sono svolti alcuni degli incontri programmati dall'amministrazione liparese sulla ventilata istituzione della AMP delle isole Eolie.
A quanto ne sappiamo - avendo partecipato, in quanto invitati da alcuni esponenti delle barche da traffico locali (anche se dobbiamo dire che l'amministrazione non ha posto vincoli di sorta alla partecipazione di chiunque) al solo incontro pomeridiano - il dibattito si è concentrato essenzialmente sulla richiesta di conoscere quello che ai vari operatori interessati sarà consentito di esercitare all'interno delle varie zone di riserva.
Come era naturale questa domanda non ha trovato risposta non essendo ancora stata proposta alcuna perimetrazione così come una ipotesi di decreto istitutivo e, men che meno, di regolamento attuativo.
In breve, come era fin troppo facile immaginare, si è parlato del nulla al di fuori della ferrea convinzione della amministrazione che l'AMP porterà sviluppo e benessere. Inutile è stato l'insistere, da parte di questa Associazione, perchè si portassero esempi concreti di gestione virtuosa e proficua di AAMMPP, per cui l'uditorio è rimasto nel limbo più assoluto.
In pratica un..."si a patto che" che di fatto suona come un "no salvo che".
L'unica nota interessante emersa dal dibattito è stata, a parer nostro, la disponibilità del primo cittadino a costituire una sorta di delegazione che possa visitare altre AAMMPP per verificarne l'organizzazione e, soprattutto, il gradimento ed i vantaggi o, di contro, l'avversione e gli svantaggi, da parte delle popolazioni interessate.
Lo prendiamo in parola ed attendiamo gesti concreti in tal senso.
Da parte nostra - nonostante qualche commento fuor di luogo da parte di elementi che, oltre a non conoscere il significato delle parole ("ignoranza": sostantivo femminile, "l'ignorare determinate cose, per non essersene mai occupato o per non averne avuto notizia"; Dizionario della lingua italiana Treccani) e parlare quindi a sproposito lasciandosi andare a commenti ed insinuazioni gratuite al limite dell'illecito penale - continueremo ad informare la gente spiegando senza preconcetti quali sono, nella stragrande maggioranza delle AAMMPP italiane, i contenuti dei decreti istitutivi e dei regolamenti attuativi. Decidano poi i cittadini se prevalgono i pro o i contro.
La Voce Eoliana.

Accadde oggi...alle Eolie

16/10/2012
Nuova "visita" notturna al Conti. Opera dei soliti (ig)noti?
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/nuova-visita-notturna-al-conti-opera.html

16/10/2011
Ludica Lipari. Tripi sigla la prima vittoria della stagione
http://eolienews.blogspot.it/2011/10/ludica-lipari-tripi-sigla-la-prima.html

LA PAROLA. Video - commento al Vangelo di domenica 16 ottobre 2016

Commento a cura di don Giovanni Refosco, vicario dell'Unità pastorale Monte di Malo, Faedo, Priabona e Montepulgo.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Monte di Malo, Vicenza.


Quando la solidarietà e l'amore per il prossimo non hanno confini: Matteo Mangano, un liparese volontario in Ruanda

 
Riceviamo da don Gaetano Sardella e pubblichiamo:
Carissimo direttore voglio condividere con Eolienews le prime foto di Matteo Mangano, un ragazzo della nostra Comunità che sta facendo volontariato in Ruanda, Africa . E sono felice che si è appoggiato ad una comunità della nostra Arcidiocesi .
Grazie Matteo siamo fieri di te .
Non è il cammino che è difficile ma è il difficile che deve diventare cammino . Un abbraccio dalle Eolie . Oggi a messa le farò vedere alla Comunità.
Buon lavoro e Dio ti benedica .

Oggi è Domenica 16 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Marina  Corta e barche (Foto Francesca Falconieri)

sabato 15 ottobre 2016

Letojanni: arrestato dai Carabinieri di Taormina dopo aver distrutto in piena notte un bar per derubarlo. (Fonte: Arma)

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
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Comunicato stampa del 15 ottobre 2016

Compagnia di Taormina
Letojanni: arrestato dai Carabinieri di Taormina dopo aver distrutto in piena notte un bar per derubarlo.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taormina, nell’ ambito di mirati servizi straordinari finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Taormina, hanno arrestato in pieno centro abitato di Letojanni, il cittadino romeno PALADE FLORIN classe 1994, già noto alle Forze dell’ordine, per furto aggravato in flagranza di reato all’interno di un bar.
In piena notte, i militari in sevizio perlustrativo notturno, transitando nel centro abitato di Letojanni, notavano una porta finestra di un noto bar completamente in frantumi. Tempestivamente scesi dalla vettura di servizio, entravano all’interno dell’esercizio commerciale, ove constatando che anche il bancone e le due vetrate d’ingresso erano completamente distrutte, riuscivano a scorgere un malvivente che, alla vista dei Carabinieri, si dava a precipitosa fuga.
A quel punto aveva inizio un lungo inseguimento a piedi che terminava nella spiaggia del paese, ove il reo, cospargendosi di sabbia e sfruttando anche il fattore buio, sperava di sfuggire alla cattura. Così non è stato perché i militari individuavano il 22enne PALADE FLORIN e lo arrestavano.

L’arrestato, espletate formalità di rito, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos  in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.  

Diportisti salvati in mare dalla Guardia Costiera di Lipari. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Letojanni: Carabinieri intervengono per una lite in famiglia ed arrestano uomo per spaccio.

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 15 ottobre 2016

Compagnia di Taormina
Letojanni: Carabinieri intervengono per una lite in famiglia ed arrestano il convivente per spaccio.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, allertati dalla Centrale Operativa di Taormina, ove sul 112 era stata segnalata all’interno di un’abitazione una lite in famiglia, hanno tratto in arresto un cittadino romeno classe 1988 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del Tipo Marijuana.
I militari intervenuti sul posto hanno constatato una situazione ben diversa da quella indicata sul numero di Pronto Intervento, infatti dopo essere entrati all’interno dell’abitazione segnalata, insospettiti da un forte odore di Marijuana, hanno proceduto ad una perquisizione personale e domiciliare.
Nel corso dell’attività, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile con l’ausilio dei militari della Stazione di Letojanni, hanno rinvenuto sottoponendo a sequestro circa 120 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi.
Il 28enne cittadino romeno identificato in GHERGHEL ANDREI, già noto alle Forze dell’ordine, accertate le responsabilità della detenzione della sostanza stupefacente, al termine delle operazioni di polizia giudiziaria è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.

Premio ‘Buona Sanità’ al dott. ANTONINO SCIRE’, Presidente Onorario ANSPI – Associazione Nazionale Sanitaria delle Piccole Isole

Lo scorso 29 settembre, presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, si è tenuta la consueta premiazione, organizzata dall’Associazione per la Buona Sanità, il cui presidente è la dott.ssa Mariarosaria Rondinella, per chi si è adoperato per il benessere, la ricerca ed il sociale. Il Premio Nazionale, istituito nel 1997, intende dare luce, visibilità, speranza ai professionisti della salute che, con la loro testimonianza di vita, possono essere di esempio a quanti si avvicinano al mondo dell’umana sofferenza. Con ogni professionista viene premiato chi lavora egregiamente al loro fianco e fa rispettare la legalità per la tutela dei cittadini.

Scienziati, medici, operatori ed aziende sanitarie. Soggetti che lavorano per una buona sanità. A ricordarcelo il premio ‘Buona Sanità’ promosso dall’omonima associazione che quest’anno ha rinnovato l’evento scegliendo ancora una volta i ‘buoni’ della Sanità. L’evento ha ottenuto l’Alto Patronato delle Altezze Reali Principi Carlo e Camilla di Borbone delle due Sicilie – Duca e Duchessa Di Castro che hanno plaudito all’iniziativa. Diversi settori sui quali puntare per promuovere la buona sanità della Campania, tra questi : FORMARE, RICERCARE, COMUNICARE, PREVENIRE, CURARE, AMARE.
E proprio nel gruppo AMARE che è stato inserito il dott. Scirè e nella pergamena a lui consegnata viene riportato quanto segue:
 “ Quale pubblico riconoscimento per la sua dedizione e professionalità, che rendono più efficace e generoso il proprio operato, perseverando nel bene, rappresenta per noi tutti motivo di orgoglio assurgerla come esempio da emulare per custodire la Buona Sanita’.
Il dott. Antonino Sciré, nel ricevere il prestigioso riconoscimento, ha dichiarato : “ Questo importante e prestigioso riconoscimento è, certamente, un giusto premio per chi, ogni giorno, cerca di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, ma è anche motivo di orgoglio e vanto, non solo per me, ma soprattutto, anche per l’associazione, che qui rappresento e per tutti coloro che hanno fatto anche un solo pezzo di strada insieme a me e a noi dell’ ANSPI. ” E continuando ha voluto dedicare il suo premio dichiarando quanto segue: Permettetemi di dedicare questo premio di buona sanita’, ai miei affetti piu’ cari che non respirano piu’ ma continuano a vivere nel mio cuore e mi accompagnano tutti i giorni della mia vita. A tutti quei silenziosi e impavidi colleghi della ex guardia medica, ai medici di base e anche a quelli che prestano servizio nei pochi e piccoli ospedali delle Piccole Isole, senza dimenticare quelli sulla terraferma e nelle comunita’ montane, che hanno fatto e continuano a fare enormi sacrifici, personali, familiari e anche di natura economica, nonostante i tanti ostacoli e le difficoltà del cambiamento culturale di molti, tra istituzioni e professionisti sanitari, perché ogni giorno cercano di rispondere ai bisogni di salute delle comunità isolane, e perché hanno creduto, e credono ancora, nella possibilità di dare dignità al nostro sistema sanitario nazionale.
Grandissima emozione ha suscitato nel dott. Sciré, nel corso della manifestazione, la proiezione di un video in cui, insieme ad alcuni illustri scienziati internazionali, quali la SUSAN J. BLUMENTHAL, tutti insigniti col Premio Buona Sanita’, il dott. Scirè veniva ripreso in alcune immagini quale la recente premiazione, quale medico del mese, presso l’Ordine dei Medici della provincia di Messina e insieme alla famosa conduttrice televisiva Tessa Gelesio, in occasione di un convegno all’EXPO di Milano, lo scorso anno, durante il quale il dott. Scirè era stato invitato per esporre una delle sue brillanti relazioni riguardanti la” La tutela della salute nelle Piccole Isole”
.

AMP delle Eolie. Luca Chiofalo: "Discutiamo, valutiamo, decidiamo"

Riceviamo e pubblichiamo:
Trascinato, mio malgrado (visto che non avrei problemi a cambiare parere qualora le evidenze lo imponessero), in una polemica senza senso, considerato che qualcuno ha definito "ignoranti" tutti coloro che sono tendenzialmente favorevoli all'istituzione di un' Area Marina Protetta alle Isole Eolie, mi trovo costretto a fare delle osservazioni. 

L'impressione spiacevole è che la gran parte dei contrari all'AMP difenda un interesse personalissimo e marginale rispetto al potenziale vantaggio collettivo, facendo proseliti con informazioni parziali e tendenziose. 
Letti e sentiti i toni da "battaglia campale" di alcuni, prima ancora di aver visionato anche solo una bozza di perimetrazione e zonazione con relativi vincoli, è facile prevedere che il no di certi soggetti resterà tale in ogni caso. 
Esistono certamente delle categorie da rassicurare e molti dettagli da discutere, ma chi ha a cuore le sorti del nostro arcipelago non può trincerarsi dietro un no acritico e preconcetto che potrebbe pregiudicare il futuro di tutti e l'interesse comune.
Non lasciamo che prevalga la voglia di scontro permanente (spesso al servizio di interessi "illegittimi") che questa comunità manifesta con maggiore impeto distruttivo ogni qual volta si prospetta un'opera o un'iniziativa importante e di largo respiro. Discutiamo, valutiamo e decidiamo. Io ci conto.
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo

AMP delle Eolie. Al via gli incontri. Arrivano i primi si e le giuste richieste di tutela dei vari interessi



Hanno preso il via stamane al Comune di Lipari gli incontri tra l'amministrazione Giorgianni e le varie categorie e associazioni con oggetto "L'area marina protetta delle Eolie".
Incontri - che come ha ribadito stamane il sindaco - hanno come obiettivo quello di illustrare sia l'iter che bisognerebbe attivare in caso di condivisione dell'AMP ma anche, e principalmente, sapere cosa ne pensano i cittadini e i vari portatori d'interesse. 
Un incontro - confronto nel quale il sindaco Giorgianni non chiede solo l'espressione di un si o di un diniego ma anche una relazione/nota (da presentare nei giorni a venire) sugli accorgimenti, sulle perplessità, su eventuali richieste e/o osservazioni. 
Questo nell'ottica di rendere protagonista della scelta chi "vive" il territorio, il mare in particolare.
Ai primi due incontri, svoltisi in modo costruttivo, hanno preso parte gli operatori dei diving center e quelli del settore turistico-alberghiero. Netto il si dei titolari dei diving che, comunque, come richiesto a tutti, presenteranno un loro documento. 
Favorevoli, ma con la richiesta di avere una certa tutela e la salvaguardia degli interessi turistico- economici-, anche gli operatori del settore turistico- alberghiero, in particolare quelli di Panarea che temono una "mummificazione" dell'isola.
Agli incontri hanno preso parte, oltre al sindaco e i diretti interessati, anche gli assessori Ersilia Pajno e Fabiola Centurrino e, come collaboratore volontario del sindaco, il dottor Davide Merenda
Nel pomeriggio alle 17:00 presso la sala auditorium del Palazzo dei Congressi di Lipari, in Via Falcone e Borsellino, incontro con gli operatori turistici del traffico locale (trasporto passeggeri e gite in barca). 

Vi proponiamo una intervista realizzata con il sindaco dopo l'incontro con i diving: 

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 2° video (Giugno 2013)

Quarantaduesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 2° video

Accadde oggi...alle Eolie

15/10/2011
Canneto: Spettacolare "mareggiata" di pomice
http://eolienews.blogspot.it/2011/10/canneto-spettacolare-mareggiata-di.html

AMP. Oggi i primi incontri indetti dal sindaco Giorgianni

ore 09:00 c/o la sede comunale di Piazza Mazzini – Incontro con gli operatori di diving center
ore 10:00 c/o la sede comunale di Piazza Mazzini – Incontro con gli operatori del settore turistico-alberghiero
ore 17:00 c/o la sala auditorium del Palazzo dei Congressi di Lipari, in Via Falcone e Borsellino – Incontro con gli operatori turistici del traffico locale (trasporto passeggeri e gite in barca)

Oggi è Sabato, 15 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Il  Perciato, i Faraglioni e l'isola di Vulcano

venerdì 14 ottobre 2016

Lipari by night....ovvero Sottomonastero...sott'acqua (foto Silvia Sarpi)

Le foto sono state scattate pochi minuti fa e si nota come il mare, ancora una volta, sia penetrato sulla strada..Sicuramente un bel problema....anche per le fondamenta delle case dove l'acqua salmastra si infiltra inevitabilmente attraverso le basole

Giorgianni e l'Area marina protetta. Le ricerche del sub disperso. I due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


AMP. La Voce Eoliana : "Fatti o chiacchiere ?"

Leggiamo con piacere che il dibattito sulle AAMMPP ha preso a coinvolgere un’ ampia schiera di cittadini. 
Leggiamo anche di interventi dettati da disarmante (ancora una volta) superficialità. Pubblicare la mappatura della AMP  delle Cinque Terre limitando il commento alla estensione delle sole zone A pecca di disinformazione laddove non si spiega, pubblicando il relativo regolamento, cosa viene disposto in ambito zone B e C. E’ infatti notorio che la regolamentazione incide principalmente su tali aree atteso che quelle perimetrare in A sono necessariamente le più ridotte visto che lì i divieti sono pressochè assoluti.
Sempre fedeli alla nostra opera di divulgazione invitiamo pertanto i lettori a riflettere su quanto appresso:
1) Comune di Castellabate, la Giunta impugna il regolamento dell’area marina protetta.  La giunta, nella seduta del 18.06.2015,  ha deliberato di proporre impugnazione al Tar contro il decreto del Ministro dell’ambiente dello scorso 09.04 con cui è stato approvato il regolamento di esecuzione e organizzazione dell’AMP di Santa Maria di Castellabate in quanto esso, fin dalla stesura, non è stato mai condiviso nè con il Comune nè con le categorie interessate – spiega il Sindaco Costabile Spinella - inoltre, in sede di commissione di riserva non sono state recepite per nulla le osservazioni formulate dall’amministrazione comunale...L’eventuale attuazione di un siffatto regolamento produrrà gravi danni alla nostra economia in quanto le principali e vitali attività lavorative sono esercitate proprio nella pesca e nel campo turistico. Non si può passare così sulla testa dei territori e delle persone che producono economia all’interno di esse”.
2) San Benedetto del Tronto, Parco Marino del Piceno: “ quella dell’AMP del Piceno è, per usare un neologismo ed un paradosso, una situazione Kafkiana un’area protetta spacciata come parco, che nessuno ha voluto e che la gente non ama e non vuole, ma che quattro testardissimi politici ignari della diversa volontà locale, denotando il distacco della politica dalla gente, e della volontà di chi vive solo con il suo lavoro e non sui contributi pubblici, ha prepotentemente deciso di attuare” ( ImpresaPesca, aderente a Coldiretti).
3) Area Marina Protetta del Cerrano: “la flotta di vongolari di Giulianova e  Roseto degli Abbruzzi ha manifestato il disagio del comparto fermo da mesi per l’impossibilità di accesso alla pesca delle vongole nell’area dell’AMP. I vongolari schiumano rabbia per lo stop alla pesca delle vongole e per l’interdizione dello specchio d’acqua dell’AMP”.
4) Sempre sull’AMP Torre del Cerrano: “ mentre nasce un importante progetto di valorizzazione e conservazione  del patrimonio ambientale, costiero e marino abruzzese, sorgono leciti dubbi  sulle ripercussioni  che l’istituzione  di tale area marina  può avere  su una parte dell’imprenditoria turistica locale. Sulla base delle affermazioni di Pina Manente (Provincia di Teramo, Direzione  Generale, Ufficio Stampa) il rischio è notevole  e l’istituzione della AMP potrebbe assestare  un durissimo colpo a tutte le strutture ricettive a balneari direttamente interessate”
5) Area Marina Protetta Tavolara: “ nuovo regolamento e pescatori sul piede di guerra....a dispetto della concertazione sbandierata dall’ente gestore dell’AMP, i residenti lamentano di non essere stati minimamente interpellati riguardo l’estensione dei divieti alla pesca sportiva, e non solo, recentemente introdotti”.
6) Pesca: “rivolta ad Agropoli contro il decreto del Ministero dell’Ambiente relativo all’istituzione dell’AMP di Santa Maria di Castellabate”.
Vi basta?
Leggiamo, ancora, sempre con piacere i “punto e virgola” dell’arguto Bartolino Leone (che ringraziamo, insieme ai suoi colleghi che operano nel giornalismo eoliano, per l’ospitalità che concede a tutte le “voci” del nostro comprensorio) ma ci permettiamo osservare che la posizione di questa Associazione non va personalizzata  esprimendo essa, con il  suo presidente, esclusivamente il punto di vista degli associati su una questione che investe  tutta la cittadinanza senza colori politici e/o partitici. Da qui discende che nessuno scontro da “mezzogiorno di fuoco” si prospetta tra il nostro presidente ed il sindaco Giorgianni  nel caso ci si confronti democraticamente nell’ambito degli incontri programmati dalla amministrazione comunale. Se posta nelle condizioni di esporre le proprie tesi questa Associazione farà semplicemente ciò che sa fare: informare. Avremmo però preferito farlo prima ma lo faremo comunque anche dopo e di nostra iniziativa, come preannunciato. Le decisioni sul da farsi circa l’AMP spettano comunque agli organi di governo locale che, ci si augura, vogliano far tesoro delle indicazioni che loro perverranno dai loro amministrati, in un senso  o nell’altro. Le sorelle e congiunti vari, ci consenta il Direttore Leone, nulla c’entrano.
Associazione La Voce Eoliana

Presentata alla Fiera del Turismo di Rimini la guida de "I Cinque Colori": 15 itinerari naturalistici fantastici. Tra questi quelli di Vulcano, Lipari, Salina e Stromboli

Presentata stamane a Rimini, nel corso di una conferenza stampa alla Fiera del Turismo TTG 2016, nello stand del Messina Tourism Bureau, la guida ufficiale, in Italiano ed Inglese, del progetto “I Cinque Colori”, finanziato dall'Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo nell'ambito dei progetti di eccellenza per la realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico.
I Cinque Colori” promuove alcune delle eccellenze della provincia di Messina che si caratterizzano per il riconoscimento scientifico delle peculiarità naturalistiche presenti - ben 15 siti Natura 2000 - per la presenza di iniziative volte alla tutela ambientale, per lo scenario paesaggistico incantevole e per l’ormai acquisita consapevolezza dell’importanza di mettere in rete i percorsi già esistenti. Oltre alle peculiarità naturalistiche, ambientali e paesaggistiche evidenziate, i territori coinvolti nelle attività progettuali vantano una pluralità di ulteriori elementi di interesse ed attrazione turistica. Si tratta di luoghi lambiti da un mare cristallino, incorniciati da alcune delle spiagge più belle d’Italia, con una tradizione enogastronomica antica e di eccellenza che vanta produzioni agricole di grande qualità, tra le quali spiccano i tre vini DOC - Faro, Mamertino, Malvasia delle Eolie - ed una grande varietà di presidi Slow Food.
La guida presentata oggi propone i 15 itinerari naturalistici più suggestivi dell’area - da Vulcano a Lipari, da Salina a Stromboli, da Capo Milazzo a Tindari e Marinello, senza tralasciare le eccellenze dei Peloritani e dello Stretto di Messina - con l’indicazione delle caratteristiche generali, del tempo medio di percorrenza, del livello di difficoltà, delle modalità di accesso e dell’equipaggiamento consigliato.
In particolare gli itinerari selezionati sono: Vulcano – Gran Cratere; Lipari – Sud; Lipari – Caolino; Salina Monte Fossa delle Felci; Salina - Paolonoci; Salina – Leni/Pollara; Stromboli – Pizzo; Stromboli – Sciara; Messina – Capo Peloro; Messina – Badiazza/Centro Polifunzionale; Messina – Pezzolo/Puntale Pistulona; Peloritani – Musolino/Forte Campone/Calvaruso; Milazzo – Piccolo anello delle falesie; Milazzo – Piscina di Venere; Marinello/Tindari – Coda di Volpe.
La guida include, inoltre, i contatti di ristoranti e strutture ricettive e di partner tecnici specializzati in informazioni turistiche, escursioni, prenotazioni e pacchetti turistici.
Qui al TTG di Rimini – osserva il presidente del Messina Tourism Bureau Gaetano Majolino, responsabile del progetto “I Cinque Colori” – abbiamo potuto registrare un grande interesse per la Sicilia e per il segmento naturalistico in particolare, soprattutto da parte dei buyers internazionali. Un grande desiderio di Sicilia e di Natura al quale speriamo di rispondere concretamente. Oggi presentiamo la guida con una selezione di 15 itinerari tra i più belli del nostro territorio, con una serie di informazioni utili che potranno poi essere approfondite online. Poi a fine mese abbiamo programmato, insieme alle nostre aziende partner, un educational durante il quale diversi tour operator specializzati faranno visita al nostro territorio e verranno pianificate collaborazioni future”.
Il progetto “I Cinque Colori”, che si avvia alla conclusione, vede capofila il Consorzio Messina Tourism Bureau e conta su una importante partnership pubblica (Città metropolitana di Messina, Università di Messina, Comune di Messina, Comune di Villafranca Tirrena, Comune di Santa Marina di Salina, Comune di Malfa, Comune di Leni) e privata (Associazione Bios, Associazione Progetto Futuro Migliore, Riva Smeralda Camping, Residence Vulcano Blu, agriturismo Casa Gialla, hotel Il Delfino, ristorante Le Macine, ristorante Hold, ristorante Da Luciana) e sulla collaborazione esterna di Slow Food Valdemone.

Nei prossimi giorni sarà anche disponibile online il sito www.icinquecolori.it contenente informazioni sui territori di riferimento, una più ampia selezione di itinerari naturalistici completi di mappe e collegamenti a Google Maps con virtualizzazione dei percorsi ed ulteriori informazioni e aggiornamenti.

AMP. Club Forza Italia di Lipari "Accelerazioni strumentali...e la gattina frettolosa fa gattini ciechi"

COMUNICATO CLUB FORZA SILVIO ( FORZA ITALIA)
Il  club Forza Silvio ( Forza Italia), in occasione degli incontri indetti a supporto della ventilata istituzione AMP delle Eolie, dall'attuale Capo dell'Amministrazione, comunica che tali incontri ancora una volta risultano carenti di informazione e pieni di palese disorganizzazione.
Il Consigliere Lauria Bartolo rappresentante di Forza Italia evidenzia che sull'argomento i Consiglieri Comunali non sono stati informati ne invitati, sia ufficialmente sia ufficiosamente. E' una disattenzione amministrativa che pesa e non poco sulla vita politica degli ultimi tempi dell'Amministrazione Giorgianni.
Come non si può essere d'accordo con chi afferma che le categorie devono essere convocate tutte insieme per evitare incomprensioni tra chi è per l'AMP e chi invece è per il conoscere approfonditamente tutti gli aspetti politico-economici e gestionali della stessa, si creano conflitti di categoria e corporazioni pericolose per una stabilità interna alle Eolie, visto che in molti casi chi ha potere normativo all'interno di questa area spesso, troppo spesso, adotta in corso d'opera metodi restrittivi non previsti ne concordati con la popolazione locale che ci vive e ci lavora. 

Le accelerazioni che si vogliono imprimere a tutti i costi per dire dopo abbiamo messo mano a anche a questo, onestamente sono strumentali.
“ La gattina frettolosa fa gattini ciechi”
Club Forza Italia

L'AMP salva la pesca artigianale (di Michele Giacomantonio)

La pesca artigianale e le Aree Marine Protette
In un precedente intervento ho già detto che invece di parlare in astratto di Aree Marine Protette sarebbe bene che si cominciasse a discutere quale AMP vogliamo e innanzitutto con quale Comitato di Gestione, Regolamento, con quali obiettivi, con quale zonizzazione e perimetrazione. E bene ha fatto il Sindaco ad aprire tavoli specifici di consultazione in questa prospettiva evitando grande ammucchiate dove si da fiato alle trombe e non si conclude mai nulla.
Si faccia un esempio a proposito della pesca. Non è di poco conto se l’obiettivo dell’AMP delle Eolie sarà solo quello di garantire la biodiversità salvaguardando la fauna e flora marina dal rischio dell’impoverimento fino alla scomparsa, oppure anche quello di promuovere il ripopolamento del nostro mare e di tutelare la piccola pesca artigianale dei residenti nei confronti della pesca industriale ed anche di quella sportiva e da diporto.
Qualche anno fa si tenne a Porto Cesareo (30-31 ottobre 2008) un interessante Workshop su “Pesca e gestione delle Aree Marine Protette” promosso dall’Area Marina Protetta di Porto Cesare e dal Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina (DiSTeBA) dell’Università del Salento con la socializzazione di  importanti esperienze.
Così a proposito della collaborazione dei pescatori ricchi della loro esperienza nelle  attività di presidio e monitoraggio ambientale oltre che di sorveglianza  collaborando alla conservazione ed al miglioramento della qualità ambientale. Ecco alcune di queste esperienze:
• Pulizia dei fondali in 20 fra AMP ed aree costiere dei Parchi
• Caratterizzazione batimorfologica, fisico-chimica e biologica delle AMP di Capo Rizzuto e Capo Gallo
• Realizzazione di corsi di formazione per il pescaturismo in 10 AMP
• Sperimentazione di attrezzi tradizionali e più selettivi e miglioramento della qualità dei prodotti nelle Isole Egadi
• Ripopolamento di crostacei nell’AMP di Capo Gallo
• Interventi finalizzati all’ottenimento del consenso dei pescatori e coinvolgimento nella pulizia dei fondali nell’AMP del Plemmirio
• Diffusione internazionale e valorizzazione locale delle esperienze di pescaturismo nell’AMP di Capo Carbona e nel P.N. dell’Asinara.
Una delle verità che sono venute in luce in questi lavori è che la piccola pesca produce più della metà del catturato annuale mondiale dei prodotto ittico di mare stimato in oltre 100 milioni di tonnellate, fornendo la maggior parte del prodotto consumato nei paesi emergenti.
Però molti degli ecosistemi da cui la pesca artigianale dipende stanno mostrando evidenti segni di sofferenza come conseguenza della sfruttamento eccessivo delle industrie della pesca e della degradazione degli habitat.
In molti paesi la pesca industriale è stata sistematicamente favorita spesso a detrimento sia dei pescatori artigianali sia delle risorse ittiche da cui dipendono, creando conflitti importanti tra i due
Settori. E questo malgrado sia generalmente riconosciuto che la pesca artigianale ha un ruolo determinante presso le comunità locali, per le sue implicazioni di carattere sociale, economico, biologico ed ambientale. Anche la FAO, che definisce il mestiere del pescatore artigianale come quello più pericoloso al mondo, nel suo Codice di Condotta per una Pesca Responsabile conferma la grande importanza di questo settore sull’occupazione, sulla sicurezza alimentare, sulla cultura delle comunità litoranee. Diversamente da altri mestieri del settore, la piccola pesca è meno documentata e studiata, questo a causa di una relativa difficoltà di monitoraggio per i numerosi punti di sbarco, per la sua attività spesso irregolare e stagionale e per la commercializzazione del prodotto spesso orientata verso mercati locali. A questo si associa la mancanza di elementi per una valutazione del reale sforzo di pesca e dell’impatto del prelievo sulle risorse biologiche di habitat sensibili come quello costiero.
La piccola pesca può essere invece ritenuta un’attività all’avanguardia sia sul criterio della sostenibilità, che su quello ecologico ed economico; basti pensare che un attrezzo da pesca artigianale ha un costo medio mille volte inferiore a quello di un attrezzo della pesca industriale e per quest’ultima le catture accessorie sono sino a 20 volte superiori a quelle della piccola pesca; inoltre i consumi di carburante della grande pesca sono circa 15 volte superiori e la cattura per unità di combustibile in piccola pesca risulta notevolmente più abbondante. La pesca artigianale è caratterizzata anche dall’alta selettività specie-specifica che consente ai pescatori di gestire con oculatezza e responsabilità le risorse; inoltre si aggiunge un buon indice di redditività dovuto alla bassa capitalizzazione e quindi alla relativa incidenza degli ammortamenti ed a un consumo relativamente limitato di carburante.
La piccola pesca è una delle grandi ricchezze del Mediterraneo, una realtà di tradizioni strettamente legate al territorio da proteggere e valorizzare.
Eppure proprio la piccola pesca è oggi a rischio di estinzione. Una indagine su tre comunità di pescatori presso le AMP di Porto Cesareo (Puglia), Portofino (Liguria) e Tavolara-Punta Coda Cavallo (Sardegna) hanno rivelato un’età piuttosto elevata degli addetti (classi di età più frequenti tra i 50 e 70 anni). Percentuali comprese tra il 50 e l’80% dei pescatori in attività provengono da famiglie di pescatori. Per contro, la propensione dei figli a continuare il mestiere dei padri è bassa, compresa tra il 10 ed il 40%.
Contro il rischio di estinzione di queste categorie proprio le AMP  possono rappresentare un’occasione straordinaria per invertire questo trend .Come?
1) adottando misure per la conservazione della diversità culturale delle comunità locali (incluse quelle dei pescatori) 
2) stabilendo incentivi per promuovere attività ecologicamente ed economicamente sostenibili (e.g. pesca-turismo, commercializzazione del pesce povero e di prodotti alimentari tradizionali conservati) ed integrare così il reddito derivante dalla pesca, attività dura ed imprevedibile per definizione (quantità e qualità delle catture non programmabile, giornate di mal tempo).

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 14/10/1920 - Nasce Edward Re

Ciccio Rizzo rinuncia a concorrere alla carica di sindaco ma.....

"L'avvocato Francesco Rizzo rinuncia a correre alla carica di sindaco di Lipari" ma è solo una bufala di metà ottobre.
Ci ha contattati Rossano Giorgi, esponente di Forza Italia e componente del comitato che appoggia la candidatura a primo cittadino di Lipari dell'avvocato Rizzo, smentendo categoricamente questa notizia che - si pensa - posso essere stata messa in giro ad arte e ripresa da qualcuno, senza la necessaria verifica.
"L'avvocato Rizzo - ci ha dichiarato Giorgi - è più in corsa che mai alla carica di primo cittadino e questa voce di una sua rinuncia è priva di ogni fondamento. Anzi il consenso attorno alla sua candidatura è in crescita"

Guardia Costiera di Lipari. Conclusa solo stamane alle 9 l'operazione di soccorso all'equipaggio della barca a vela, tra cui una bimba di 3 anni. In precedenza tratto in salvo turista rifugiato su scogliera.

La delicatissima operazione di soccorso, posta in essere dalle motovedette CP 2203 e CP 818 della Guardia Costiera di Lipari, scattata intorno alle 17 di ierì, per una barca a vela con il motore in avaria e alla deriva tra Alicudi e Sant'Agata Militello, si è conclusa solo stamattina, intorno alle 9, con l’arrivo dei 7 diportisti  al porto Pignataro di Lipari ed il loro successivo trasferimento in albergo. 
Tutti e sette (2 uomini, 4 donne ed una bimba) visibilmente provati dalla brutta avventura ma, tutto sommato, in discrete condizioni di salute. 
Per i marinai delle due motovedette, anch’essi stanchi e provati, ma soddisfatti dell’esito dell’operazione di salvataggio,  si chiudeva una giornata davvero campale. 
Ieri mattino, infatti, avevano preso parte alle ricerche del sub disperso a Filicudi e nel primissimo pomeriggio erano state impegnate, unitamente alle squadre di terra, nella ricerca di un turista olandese che, nonostante il mare in tempesta, unitamente ad un amico, si era tuffato in mare nella baia di Unci a Canneto (Lipari). Mentre uno era  riuscito a guadagnare la riva, il secondo non era rientrato e, di conseguenza, era scattato l’allarme. 
Le ricerche hanno avuto, anche in questo caso, un lieto fine con il recupero del turista su una scogliera del Monterosa.
Tutte le operazioni sono state coordinate dal comandante del Circomare Lipari, tenente di vascello Paolo Margadonna
Un ulteriore motivo per plaudire a questi ragazzi.