(Michele Giacomantonio) Sabato si
sono svolti i primi incontri con le categorie sull'AMP. Io ho partecipato a
quella con gli albergatori. Due ore e mezzo di confronto sereno e produttivo.
Le preoccupazioni che mi sono parse più significative sono state due: una
sollevata da Francesco Subba non come ragioniere capo del Comune ma come
proprietario di immobili destinati all'accoglienza ed al commercio; l'altra
degli operatori turistici di Panarea.
Subba ha
posto un problema : la nostra convenienza ad investire immobili nel turismo ha
un margine minimo. Se si riduce il turismo usciamo fuori dal mercato e siccome
l'AMP rischia di ridurre il turismo di un certo tenore (yacht, motoscafi,
pescatori da diporto...) siamo contrari all'AMP. Un rilievo di non poco conto .
Ma si può replicare che una situazione senza regole o con regole insufficienti
come l'attuale sta compromettendo già oggi il nostro turismo: barconi d'assalto
che creano gravi problemi nelle isole, una fauna ittica sempre più povera, un
mare aperto a tutte le scorrerie di marinerie di altre zone e anche di altre
regioni, la nostra marineria in grave crisi, un inquinamento che le correnti
non riescono più a mascherare, ecc. Se non siamo ancora alla crisi è perché la
situazione mondiale con le guerre e il terrorismo nel Mediterraneo garantisco
ed incrementano il nostro flusso turistico. Ma fra cinque o anche dieci anni,
se scoppia la pace, che ne sarà del nostro benessere? Quindi non si può
rimanere inerti.
Gli
operatori turistici di Panarea sono preoccupati perché la perimetrazione
proposta quindici e più anni fa dal prof. Di Geronimo, vietando la balneazione
negli isolotti prospicienti l'isola li danneggerebbe gravemente. Ma si è fatto
loro osservare che quella perimetrazione
era già stata respinta ed annullata nel 2000 e che al Ministero dell'ambiente
si era cominciato a ragionare su perimetrazione più accettabili. Le zone A
venivano limitate alle Formiche e a Calajunco dove peraltro si poteva arrivare
a nuoto lasciando barche e motoscafi fuori dalla baia in un apposito campo boe.
Quanto agli isolotti si discuteva se declassificarli a zona B permettendo
l'accesso con le barche a remi e consentendo la balneazione.
La mia
impressione è che sulla strada dell'AMP si possa andare avanti se impariamo ad
ascoltare e discutere.
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