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venerdì 23 dicembre 2016

Nel formulare i piu sinceri auguri di buon Natale e un sereno 2017
Si ricordano i prossimi appuntamenti Natalizi a Vulcano: Il Presepe Vivente il 24 alle ore 21:00 a cura dell 'ARSC Vulcano e della Parrocchia SS. Angeli.
Il 26 alle ore 16: 00 Il Concerto di Natale con i "CANTRUSTRITTU", Offerto dal Consigliere Raffaele Rifici e dagli sponsor: Elettro termo impianti di Isgrò Giuseppe, Bar Faraglione, Di Vincenzo Giovanni e tabacchi Muscarà.
La Circoscrizione di Vulcano

PROCESSO AL NATALE: SILENZIO…ENTRA IL GIUDICE! L'originale e significativo modo di augurare Buone Feste degli alunni delle classi II e III della Scuola Primaria di Canneto

Per augurare in modo originale, ma significativo, Buone Feste a parenti e amici, gli alunni delle classi II e III della Scuola Primaria di Canneto (Lipari), hanno inscenato un vero e proprio processo in piena regola. Un processo sui generis in cui il giudice entra nei panni di un bambino, mentre gli imputati sotto accusa hanno volto e voce di un manipolo di scalmanati simboli natalizi (da Babbo Natale alla Befana, dai regali al panettone) che si contendono il primato a colpi di battute e canzoni.
Coordinati dai loro insegnanti, i piccoli e spiritosi interpreti hanno animato, lo scorso Lunedì 19 Dicembre, presso la Sala Parrocchiale locale, un’ora di gag scoppiettanti, con tanto di balletti e rap, diverbi e riconciliazioni, liti e tifoserie. Un’ora in cui i nostri talenti in erba hanno voluto strappare un sorriso, ma soprattutto trasmettere un messaggio di forte impatto e attualità: non cedere alle tentazioni del consumismo e cogliere gli aspetti più autentici e semplici del Santo Natale, quali l’altruismo e la generosità. Un appello, reso d’effetto dal clima serioso di un’aula di giustizia, affinchè si spengano le luci delle vetrine e si riaccendano le luci interiori di una spiritualità ormai sbiadita. Un appello al recupero dei piccoli doni fatti col cuore e non ai gesti di convenienza, dettati da forzate convenzioni.
Silenzio in aula! Che abbia inizio l’udienza
La parola al cuore, non alla convenienza!
INSEGNANTI: GIANLUCA VENEROSO e TINA SQUADDARA



A Stromboli, Mario Trimboli "Babbo Natale" depone un fiore sulle tombe

Un fiore sulle tombe del cimitero di Stromboli lo ha deposto "Babbo  Natale" Mario Trimboli.  Un altro bel gesto dopo la consegna di panettoni agli anziani dell'isola

Natale 2016 e dintorni : Capanne a Canneto

Previsioni meteomarine Eolie per il Natale e per i giorni immediatamente successivi. A cura di Giuseppe La Cava

Il tempo nel prossimo fine settimana natalizio sarà prevalentemente variabile con nubi sparse alternate ad ampie schiarite, con clima asciutto , umido , con freddo moderato al primo mattino e alla sera, e temperature fresche durante le ore centrali della giornata, ventilazione tra il debole e il moderato mediamente occidentale e mare poco mosso.
Da Mercoledi 28 si attiveranno in quota fredde correnti nord orientali e di grecale al suolo, che tenderanno a far diminuire le temperature entro la giornata di Venerdi 30 di circa 6-8 C sotto la media del periodo .
I venti settentrionali tenderanno ad aumentare il moto ondoso e instabilizzare l'atmosfera con fenomeni precipitativi che si presenteranno ad iniziare da Mercoledi 28.
COLGO L'OCCASIONE PER PORGERE A TUTTI I LETTORI DI EOLIENEWS , L'AUGURIO DI UN SERENO NATALE .

Lipari:Consiglio approva rendiconto 2015 e debiti fuori bilancio. Ospedale: sindaco annuncia incontro con Sirna. Durissimo Biviano (PD) sul "vuoto" in cardiologia

Giacomo Biviano, intervento duro
sull'assenza del cardiologo all'ospedale
Il consiglio comunale di Lipari nella seduta di oggi ha approvato il rendiconto della gestione anno 2015, scongiurando così che potesse  essere il commissario a metterci mano.  
Il civico consesso liparese  ha anche approvato debiti fuori bilancio per circa 250 mila euro.  
Si è anche  parlato  di ospedale dopo la presentazione di un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Bartolo Lauria, che evidenziava la situazione alquanto precaria. 
Il sindaco Marco Giorgianni, intervenuto in aula, ha evidenziato che l’amministrazione è vigile ed attenta sulla problematica e che,  dopo le feste, incontrerà il direttore  generale dell’ASP Gaetano Sirna per fare il punto della situazione e per chiedere  il rispetto di quanto previsto per  l’ospedale di Lipari. 
Duro il consigliere Giacomo Biviano (PD) che ha sollecitato un tempestivo intervento dell’amministrazione sulla delicatissima tematica riguardante il cardiologo. 
Come già  riportato  l’ospedale di Lipari, sino ai primi giorni di gennaio, resterà senza l’importante figura dopo il trasferimento ad altra sede della dottoressa Gabriella Falanga. 
“Una situazione -  ha affermato Biviano-  intollerabile e fonte di forti potenziali rischi per  la comunità.  Adesso il  servizio resta scoperto per dieci giorni ma se facciamo passare questo stato di cose nulla esclude che, in futuro, ciò possa avvenire per un periodo più lungo. La sostituzione del cardiologo doveva avvenire contestualmente al trasferimento della dottoressa Falanga. E non  mi  si venga a dire che non c’è problema in quanto i controlli cardiologi vengono letti in tempo reale  a Milazzo”.  

Verso il Natale. Nuova rubrica di Eolienews a cura di Padre Antonino Costa. Riflessione del 23 Dicembre

L’attesa si compie nell’accoglienza di un dono: Gesù.
H) Lo attendiamo come Giovanni, che non si adatta al declino. 
Nel grembo di Elisabetta, Giovanni scalciava; le note del magnificat di Maria lo preparavano alla sua missione. E venne finalmente il tempo della sua nascita. Il vecchio Zaccaria ha passato la settimana più bella e stupita della sua vita. L’attesa, la consapevolezza di un segno misterioso di Dio, la tensione e la speranza, il timore e lo stupore, il sentirsi ancora muto davanti a questo bambino che presto avrebbe voluto parlare con lui hanno riempito la settimana che ha separato la nascita dalla circoncisione. C’è un nome da dare al bambino. In ogni casa, in ogni famiglia è sempre un momento bello; c’è una tradizione da rispettare: così si chiamava il nonno, così si chiamava la zia, così dovrebbe chiamarsi. Ma che suono avrà questo nome sulla bocca di chi lo chiamerà? Forse lo storpieranno! Ma c’è anche la mia esperienza di papà e mamma, non solo la tradizione, che può portare novità; purtroppo talvolta è solo ideologia o infatuazione televisiva se non un basso servilismo agli idoli del tempo. Ma il nome è una vocazione, è un progetto, è una storia: è un passato aperto al futuro; è l’accoglienza di un compito. E mentre Zaccaria scrive su una tavoletta: Giovanni è il suo nome, ritorna a parlare. E’ finito l’isolamento, ha capito la lezione, ma ha il cuore pieno di gioia e le cose che dirà resteranno memorabili nei secoli. Il silenzio non fu vano. E la gente si chiede. Chi sarà mai questo bambino? Sarà un dito puntato verso il futuro, sarà la fine di una tribù sacerdotale per indicare l’inizio di una nuova era. Lo vedranno tra poco riflettere sul mestiere del padre Zaccaria, ma non ci si troverà più. Il tempio non gli darà più risposte vere al suo anelito di Dio. La gente è stanca di riti morti, di assolutizzazioni cultuali, di commercio di cose di Dio. Ma Dio abita proprio nei riti mercenari, nei culti di facciata? Chi ha ingessato il Signore? Chi tenta continuamente di farlo prigioniero? “ Chi vi ha chiesto di venire a calpestare i miei atri? Misericordia voglio non sacrifici. Come vi permettete di vendere un povero per un paio di sandali e di venire poi a bruciare incenso e sacrificare animali? Le voci dei profeti risuonavano nella vita austera di Giovanni. Lascia la casa, lascia la casta sacerdotale, si stacca dal tempio, lui figlio per parte del padre della classe di Abia e, per parte di madre, discendente di Aronne, si stabilizza nel deserto. Chi ha a cuore i disegni di Dio mi segua. E la gente non lo abbandona più. Fa rinascere solo speranza, li strappa dal torpore dei supermercati anche del sacro, dal chiasso dei propri affari meschini, richiama la gente all’essenziale, fa spegnere le luci di babbo natale, sferza soldati, vigili urbani e banchieri. Dio non si aspetta così. Avete in cuore una profonda sete di Dio, sentite urgere dentro una aspirazione insopprimibile e la spegnete con la droga, con l’ecstasi, con i compromessi! Avete una sete insaziabile di pace e la cercate con armi e tritolo! Sentite desiderio di interiorità e sperate di trovarla nei talk show! Giovanni non ha mezze misure. Avete desideri di affetto pulito e profondo e vi prendete le mogli o i mariti degli altri? Gli costerà caro questo parlare chiaro: la testa stessa come premio di un ballo! Ma lui, Giovanni, non demorde. E Gesù non potrà non seguirlo. I cugini si incontreranno sulle rive del Giordano, in questo rito purificatore necessario per cominciare a vivere in maniera nuova. E quando Giovanni vedrà Gesù, si sentirà subito superato. Lui è la voce, Gesù è la Parola, lui sa di dover aprire una strada, ma la strada di Dio non è quella che decide lui. Dio è più grande di ogni sua vista e si ritirerà perché Gesù sarà il colpo d’ala che staccherà definitivamente il vecchio dal nuovo, il passato dal futuro. - Lo attendiamo come Giuseppe, che si fida completamente di Dio
Giuseppe è un professionista, un carpentiere, un lavoratore deciso, concreto e di poche parole. Non è necessariamente vecchio e pelato come spesso lo si dipinge per dire la nostra incredulità nel pensarlo accanto a Maria innamorato perso e proprio per questo delicatissimo in ogni sfumatura d’amore. L’abbiamo dipinto spesso così per dire la nostra incapacità a pensare un amore pieno, vero, profondo, intenso e nello stesso tempo vergine. Se il centro dell’amore tra Giuseppe e Maria è Gesù, l’amore fatto persona, la sorgente dell’amore, di cui ogni nostro palpito ne è solo una pallida concretizzazione, ogni nostro gesto di affetto, ogni bacio ne è solo una immagine imperfetta… non possiamo non immaginare la pienezza e profondità dell’amore tra Giuseppe e Maria, la sua unicità, se all’interno di esso prende carne proprio Gesù. Ogni amore umano tra uomo e donna chiama in causa l’amore di Dio, ne è una degna, ma velata immagine. E’ Dio che si dà a vedere nell’intensità di amore tra i due. Per Giuseppe e Maria in questo amore non c’è solo l’immagine, ma compare proprio Lui, la sorgente dell’amore, il suo senso, la completezza, la pienezza, Gesù. Il cuore di Giuseppe ha sicuramente rischiato di scoppiare. E’, San Filippo Neri, mi pare, quel santo che aveva le costole del petto dilatate per l’espansione d’amore del suo cuore, a contatto con il Signore Gesù?! E allora come facciamo ad essere increduli nel pensare a Giuseppe entusiasta, felicissimo di questo amore che lo legava in maniera così originale a Maria? Certo se guardiamo a tutte le contraffazioni dell’amore che ci sono nella nostra cultura, se distacchiamo il nostro amore dalla sorgente che è Dio, il nostro orizzonte si chiude su tutte le impossibilità e i tradimenti di cui siamo capaci. Giuseppe invece è nell’amore vero anche se la strada è in salita. L’amore di Dio gli si svela nell’intimo della coscienza con la lama dello stupore, del disorientamento. E’ una esperienza senza via di uscita se non nel massimo dell’abbandono a Dio. Maria è sua promessa sposa, è già orientata a Giuseppe e aspetta un bambino. Giuseppe ne viene a conoscenza, ma quel bambino non è suo. Aveva immaginato un amore pulito, se lo stava cesellando giorno per giorno. Non lo sfiora nessun dubbio su Maria, ma gli si lacera il cuore. Gli crolla tutto il suo progetto. Non riesce a darsene una ragione, non si abbassa a mettere in campo avvocati o leggi o tanto meno l’opinione pubblica. E mentre conosce la sconfitta umana dei suoi progetti, quando il suo cuore è stato svuotato dell’ultimo sentimento, nella sua coscienza, che è dialogo intimo con Dio, dichiara il massimo di adesione a Dio, scritta nella sua onestà. E decise di lasciare libera Maria “In segreto, poiché era giusto”, dice il vangelo. Solo a questo punto Dio si dà a sentire. “Giuseppe, non temere, è da sempre che sto pensando alla tua onestà, alla tua giustizia, alla tua grinta, al dolcissimo amore che ti lega a Maria. Mi ha affascinato la tua delicatissima relazione con Maria. In questo vostro amore meraviglioso, noi, la Trinità, abbiamo deposto Gesù, il Figlio di Dio. Quel bambino è la Parola, che era fin dal principio, è il nostro essere persona umana.”- Il cuore di Giuseppe che già scoppiava di amore per Maria s’è dilatato ancora di più. Quel dialogo con Dio gli ha ridato Maria e ha portato al massimo compimento il suo amore, la sua stessa vita. Aveva cercato come ogni giovane uno scopo alla sua esistenza, ma Maria lo ha fatto andare oltre, gli ha indicato il vero scopo, il vero centro della vita: Gesù. 
L’attendiamo come Maria, che se lo sente in corpo 
Maria è l’immagine più bella e affascinante di questa attesa. Lei è provocata dall’arcangelo Gabriele, è sconvolta dalla proposta che le taglia i sogni o meglio: capisce che deve sconvolgere i suoi progetti, ma, se dall’altra parte c’è Dio, non possono esserci dubbi, si fa strada solo un allargamento massimo della disponibilità a una pienezza che si cerca a tentoni nella vita e che ti viene collocata su un piatto d’argento, dove l’argento non è la facilità di averlo, ma l’altezza e l’incommensurabilità della proposta rispetto alla fragilità della sua umanità e per noi della nostra vita. Maria però non si acquieta sul fatto meraviglioso avvenuto in lei, ma continua a lasciarsi sfidare da Dio e risponde con la fede. La solitudine in cui si trova dopo la grande emozione e esperienza divina con lo Spirito, che porta con sé non certezze, ma speranze; la socialità difficile con le donne del vicinato che avrebbero visto crescerle in grembo un bimbo, prima di sposarsi; la mentalità omicida del tempo che puniva con la lapidazione ragazze così; ne sarebbe morto anche il figlio che portava in sé. Maria si fida e si abbandona alla grande bontà di Dio: scommette, non tergiversa, si dona completamente, non pone riserve. E Dio si fa in lei l’Emmanuele.

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Accadde oggi...alle Eolie

23/12/2013
Natale 2013 alle Eolie. Basilica di Canneto. Don Lillo suona la cornamusa (video di Renzo Casamento)
http://eolienews.blogspot.it/…/natale-2013-alle-eolie-basil…

Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi

Buon Compleanno a Federica Addamo, Genny Martelli, Salvatore La Greca, Rosario Messina, Jacques Michaut Paterno, Padre Lio Raffaele, Genny Martelli, Monja Basile, Paola Domenico Maria Chicco, Diletta Russo, Eryka Fazio, Maria Rosa Boerci, Ignazio Marchese,  Vittorio Opessi

Natale 2016 e dintorni : Capanne a Canneto

giovedì 22 dicembre 2016

Incredibile...da restare senza parole. Dalla "capanna" in piazza a Canneto "sottratte" tre bambole


Cantori Popolari delle Eolie da oggi in visita a bisognosi, ammalati e indigenti.

Anche quest’anno il Natale per “I Cantori Popolari delle Isole Eolie”, risulta essere un periodo ricco di iniziative alcune delle quali rivolte ai più bisognosi, agli ammalati, agli indigenti.
Ed è proprio in quest’ottica che dal pomeriggio di oggi, è stata fatta visita  nelle case di persone che soffrono nella speranza di portare un po’ di serenità, un sorriso, un augurio di Buon Natale.
L’iniziativa, che proseguirà nei prossimi giorni, ha visto alcuni rappresentanti del gruppo girare con ciaramedda e fisarmonica al suono di nenie natalizie e donare, un piccolo simbolo del S. Natale.
Uno dei motivi che rendono così affascinante e magico questo periodo, è che tutti cerchiamo o dovremmo cercare positivamente di essere meglio predisposti nei confronti di altre persone, dei più deboli, dei più bisognosi.
Ogni volta che ciò succede, non possiamo non pensare a come queste magie possano essere alla nostra portata ogni giorno della nostra vita.


I Cantori Popolari delle Isole Eolie

Natale 2016 e dintorni : Presepe del mare nella Chiesa del Purgatorio a Marina Corta (Lipari)

"Premio fedeltà" al ragionier Pino Iacono. Da 45 anni al Giardino sul mare



"Premio Fedeltà" dai titolari dell'Hotel "Giardino sul  mare" al ragionier Pino Iacono, da 45 anni ininterrottamente al servizio della struttura ricettiva.
Per l'occasione gli è stata consegnata una targa e si è tenuta una piccola festicciola.
Complimenti!

Generale Del Sette in visita al comando interregionale dell'Arma a Messina

COMUNICATO STAMPA

QUESTA MATTINA, IL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI TULLIO DEL SETTE HA VISITATO LA SEDE DEL COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI “CULQUALBER” PER IL RITUALE SCAMBIO DI AUGURI IN OCCASIONE DELLE PROSSIME FESTIVITÀ DI FINE ANNO. AL SUO ARRIVO NELLA STORICA CASERMA “A. BONSIGNORE”, IL GENERALE DEL SETTE È STATO RICEVUTO DAL GENERALE DI CORPO D’ARMATA SILVIO GHISELLI, COMANDANTE INTERREGIONALE E, SUCCESSIVAMENTE, HA INCONTRATO I COMANDANTI E UNA RAPPRESENTANZA DEI COMANDI LEGIONE E DEI REPARTI ADDESTRATIVI, MOBILI E SPECIALIZZATI DELLA SICILIA E DELLA CALABRIA, NONCHÉ I DELEGATI DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE, I CAPPELLANI MILITARI E IL PERSONALE IN CONGEDO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI.
IL COMANDANTE GENERALE, NEL PRENDERE LA PAROLA, HA RINGRAZIATO TUTTI I MILITARI PER GLI ECCELLENTI RISULTATI GIORNALMENTE CONSEGUITI NELLO SVOLGIMENTO DEL LORO SERVIZIO. HA, ALTRESÌ, ESORTATO TUTTI A CONTINUARE NELL’AZIONE DI CONTRASTO AD OGNI FORMA DI CRIMINALITÀ E A GARANTIRE ASSISTENZA E VICINANZA ALLA POPOLAZIONE.
IL GENERALE DEL SETTE HA, INFINE, RIVOLTO A TUTTI I CARABINIERI CHE OPERANO NEL TERRITORIO DELL’INTERREGIONALE GLI AUGURI DI BUON NATALE E DI UN ANNO NUOVO RICCO DI SODDISFAZIONI.

MESSINA, 22 DICEMBRE 2016

Sfilata a Lipari di "500 d'epoca". Manifestazione si terrà il 23 Dicembre

Una sfilata di "500 d'epoca" si terrà a Lipari il prossimo 23 Dicembre.
La manifestazione è stata organizzata da Antonio Arcano, presidente dell'Associazione "Eolie in Cinquecento".
Le auto sfileranno, con inizio alle 20 e 30, lungo il percorso Via Prof. Carnevale - Salita XXIV Maggio - Via Garibaldi - Umberto I° - Mons. Bernardino Re.
La kermesse delle "500 d'epoca" si concluderà a Marina Corta con la sosta delle autovetture nella piazza.

Verso il Natale. Nuova rubrica di Eolienews a cura di Padre Antonino Costa. Riflessione del 22 Dicembre

L’attesa si compie nell’accoglienza di un dono: Gesù.
g) Lo attendiamo come Elisabetta, la donna che aveva già sepolto il futuro.
Elisabetta è di classe sacerdotale, è discendente della famiglia di Aronne: un nobile lignaggio per il tempo. E’ moglie di Zaccaria, ha tutte le carte in regola per una vita non solo dignitosa, ma anche rispettabile. La classe sacerdotale non serve solo al culto, ma determina la vita del popolo d’Israele. E’ timorata di Dio, ne osserva la Legge, sa andare oltre il formalismo in una società che ne faceva una bandiera indipendentemente dall’interiorità, ma si porta in cuore un grande dolore, si vergogna di fronte a tutti, così dice il vangelo: non ha figli. E a quel tempo la colpa era solo delle donne. Tanta fortuna, tanti progetti, stimata collocazione in società, ma anche lei come Zaccaria si sente addosso i bei ricordi del passato: il futuro è già sepolto. Un giorno si ritrova a casa il vecchio Zaccaria e per giunta muto. Solo a segni dovrà ora condurre la sua routine di moglie del sacerdote. Neanche due parole potranno scambiarsi, il loro lungo amore li aveva allenati a una comunicazione più profonda: è vero, non occorrono troppe parole tra chi si vuol bene, ma nella vecchiaia è una ulteriore mutilazione. Invece no! Dopo un po’ di tempo Elisabetta si accorse di aspettare un figlio e non uscì di casa per cinque mesi. La tirerà fuori di casa proprio Maria, la giovane cugina che ha saputo di questa inaspettata maternità. E la scena che vogliamo contemplare è l’incontro delle due madri: la donna attempata e confusa, la ragazza entusiasta, protesa al soccorso carica di un segreto gioioso. Questo incontro evoca ataviche immagini della bibbia: il passaggio dell’arca dell’Alleanza con il suo carico di speranza e di certezza della presenza di Dio o la corsa saltellante tra i monti dell’amata in cerca dell’amore da accogliere e donare. Ma i primi a salutarsi, a rompere il silenzio, a interpretare il momento unico nella storia dell’uomo di questo incontro tra antico e nuovo, tra vecchio e giovane, tra passato e futuro sono loro due: Giovanni e Gesù. ”Il bambino si è mosso dentro di me per la gioia”, dice il vangelo. Chi ha ancora il coraggio di parlare di grumi di carne, di pezzi del corpo della madre, di coacervo pure ordinato di cellule, di appendici di vita? Il primo balzo di gioia della salvezza l’hanno fatto loro. Scioglierò il dolore in danza. Loro hanno fatto completare alle madri l’Ave Maria, quella preghiera che ha attraversato i secoli e le stesse religioni e fedi, oltre le fredde distinzioni tra praticanti e non praticanti. Un’ave Maria affiora sulle labbra di tutti coloro che hanno la gioia di conoscere il vangelo. Tra poco queste due vite verranno alla luce, conosceranno strade diverse, avranno caratteri diversi, le loro visioni di mondo si incroceranno, le loro vicende dipenderanno l’una dall’altra. Ciascuna porterà l’impronta della sua terra, della sua famiglia, ciascuno risponderà alla sua vocazione, le due storie si uniranno: il regno di Dio è al suo inizio. Passeranno ancora trent’anni prima che questa consapevolezza esploda, ma già ora per Giovanni e per Gesù comincia la sfida del regno. E sono le due mamme che portando in grembo i figli vengono orientate ad esso. Ti credi di donare di offrire a tuo figlio quando lo pori in grembo debole, dipendente in tutto da te, il sacrificio della tua vita e della tua libertà invece è lui che porta te nel piano di Dio.
Elisabetta non è più la moglie di un uomo senza futuro, ma la madre del Precursore. Si porta in seno quello che sarà chiamato la voce. Maria è la madre del mio Signore, dice Elisabetta, e si porta in grembo la Parola.

Per la morte di Lorena Mangano, la studentessa orlandina, condannati Forestieri e Gugliandolo

Lorena Mangano
Ieri, a conclusione di una drammatica udienza preliminare in regime di giudizio abbreviato, quindi con lo “sconto” di un terzo della pena, il gup Salvatore Mastroeni ha condannato a 11 anni di reclusione Forestieri, accusato di omicidio stradale e competizione stradale non autorizzata.  La condanna riguarda  la morte della studentessa orlandina 23enne Lorena Mangano. Una ragazza che una sera di giugno guidava spensierata sulla sua Panda in via Garibaldi e venne travolta dall’Audi TT del finanziere 32enne Gaetano Forestieri, che sfrecciava ad oltre 150 km orari.
Il giudice ha poi inflitto 7 anni di reclusione al pasticcere 26enne Giovanni Gugliandolo, che rispondeva di competizione stradale non autorizzata e omissione di soccorso. 
I due sono stati assistiti dagli avvocati Salvatore Silvestro e Pietro Luccisano.
Il pm Marco Accolla, che rappresentava l’accusa e a suo tempo coordinò l’indagine dei vigili urbani dell’Infortunistica, aveva chiesto condanne parzialmente diverse, ovvero 12 anni di reclusione per Forestieri e 6 anni per Gugliandolo.
Il gup Mastroeni ha disposto anche provvisionali per i genitori ed i familiari della giovane e le altre parti civili, che sono state assistite dagli avvocati Aurora Notarianni, Francesco Rizzo e Roberto Algeri. Per i genitori della povera studentessa decisa la somma di 80.000 euro a testa, per il fratello 60.000 euro, per la sorella 50.000 euro, e infine per la cognata 20.000 euro. Il risarcimento globale sarà poi stabilito in un altro procedimento, in sede civile. Risarcimento a titolo definitivo invece, la somma è di 15.000 euro, disposto per la parte civile “Associazione familiari vittime della strada”, presieduta da Pina Cassaniti Mastrojeni.
Il gup Mastroeni ha poi disposto la revoca della patente di guida per entrambi gli imputati, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca dei mezzi coinvolti.
L’incidente stradale, devastante, avvenne la notte del 26 giugno scorso in via Garibaldi, all’altezza dell’incrocio con la via Torrente Trapani. Lorena Mangano, brillante studentessa 23enne di Capo d’Orlando, era alla guida di una Fiat Panda, in auto c’erano anche alcuni suoi amici che rimasero feriti. Aveva appena attraversato l’incrocio quando la Panda fu colpita in pieno dall’Audi TT condotta da Forestieri, che giunse a velocità molto sostenuta. Lorena fu ricoverata in ospedale in condizioni gravissime, morì dopo tre giorni.
Per la Procura, che raccolse anche alcune testimonianze, oltre ai filmati delle videocamere di sorveglianza della zona, Forestieri quella sera ingaggiò una vera e propria gara ad alta velocità con Gugliandolo, che era invece al volante di una Fiat 500 Abarth.

Lipari. Non riesce a riunirsi il consiglio comunale. Consigliere Mandarano aderisce a "Il Faro"

Non c'è il numero legale ed il consiglio comunale di Lipari, che aveva all'ordine del giorno l'approvazione del rendiconto della gestione anno 2015 e documenti allegati e debiti fuori bilancio per circa 250 mila euro, non si può riunire e la seduta slitta a domani. In aula erano presenti 10 consiglieri(7 di minoranza e 3 di maggioranza) tra questi l'avvocato Claudio Mandarano, da nove giorni subentrato al dimissionario Mariano Bruno, che ha annunciato di lasciare il "Popolo delle Libertà" e di aderire al Movimento "Il Faro". Questo gruppo d'opposizione al sindaco Marco Giorgianni contava già sulla presenza nel civico consesso del consigliere Francesco Megna.

Natale 2016 e dintorni : Capanne a Canneto


Accadde oggi ...alle Eolie

22/12/2014
Assegnata a Romina Bonino e Giusy Greco la Borsa di Studio "Michele Roncaglia" per l'anno scolastico 2013. Leggi la notizia su http://eolienews.blogspot.it/…/assegnata-romina-bonino-e-gi…

Cena e tradizionale scambio di auguri per il Centro Studi eoliano



COMUNICATO STAMPA
Domenica 18 dicembre, in occasione dei 35 anni di attività del Centro Studi e in prossimità del Santo Natale, i soci si sono ritrovati presso la parrocchia di San Pietro per partecipare alla Santa Messa celebrata da Mons. Gaetano Sardella che durante l’omelia, portando a tutti gli auguri del Centro, ha esortato a sempre operare per la solidarietà e la pace tra le genti.
In seguito nei saloni dell’hotel Mea, ha avuto luogo la cena e il tradizionale scambio di auguri per le festività natalizie.
La serata, presentata dalla giornalista Cristina Marra, ha ripercorso – con parole, immagini e suoni – i tanti incontri, le presentazioni e le proiezioni degli ultimi 12 mesi d’attività dell’associazione.
In particolare, un filmato – realizzato da Mattia Paino – ha ricordato la XXXIII edizione del Festival “Un mare di cinema”, che ha avuto tra gli ospiti l’attrice Anna Galiena; il festival letterario “Lipari noir”, con la presenza del regista e scrittore Fernando Muraca; e gli ormai famosi pomeriggi culturali eoliani.
«Il cuore ha mosso ogni scelta», ha dichiarato il presidente Nino Saltalamacchia, «ogni impegno e ogni sforzo del direttivo per non far scomparire una realtà culturale che è sempre più difficile mantenere e che riesce ancora a sopravvivere grazie al supporto dei collaboratori, dei soci, degli albergatori e di tutti coloro che credono nella promozione della cultura e del territorio».
Grande emozione tra i presenti ha suscitato anche la proiezione, in anteprima nazionale, del video Unesco, realizzato dalla Treccani e dedicato alle Eolie e alle loro suggestive peculiarità.
Il sindaco Marco Giorgianni e il presidente di Federalberghi Christan Del Bono hanno espresso gratitudine verso il lavoro e l’impegno del Centro Studi e hanno ribadito l’importanza dell’attività anche come riferimento e crescita culturale per la popolazione delle isole.
I Dipnoi, gruppo catanese composto da Valerio Cairone, Marco Carnemolla e Mario Gulisano, hanno accompagnato la serata con i brani del loro ultimo album, “Bastrika – Il Mediterraneo vivente”.

A chiudere la serata, l’intervento telefonico del prof. Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato che ha ricordato con orgoglio le sue origini eoliane e ha elogiato il lavoro del Centro che fa da ponte tra le isole Eolie e tutti gli oriundi sparsi nel mondo. Pajno ha poi augurato un nuovo anno di successi e di manifestazioni sempre volte a rendere le Eolie protagoniste del palcoscenico culturale italiano e internazionale.
Auguri a tutti per un buon Natale e un anno di pace, fratellanza, serenità.
Ufficio Stampa centro Studi

Oggi è Giovedì 22 Dicembre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Lipari  ed il Castello visti da Zinzolo alta (Foto Silvia Sarpi)

mercoledì 21 dicembre 2016

Slow food e l'orticello degli scolari di Filicudi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi



Docenti divertenti: auguri e travestimenti! (di Gianluca Veneroso)

Siamo soliti, anche per via dei bombardamenti mediatici che subiamo a iosa, associare marachelle e stramberie di ogni sorta ai nostri studenti, spesso in vena di bizzarre sorprese inscenate tra le mura scolastiche.
Questa mattina, contravvenendo alla regola, la parte dei discoli in aria di gag e scherzi la abbiamo "giocata" proprio noi insegnanti della scuola primaria di Canneto! 
Eh già, amici, perché se, come asseriva la Montessori, pilastro indiscusso della didattica, imparare significa fare esperienza diretta, noi educatori non potevamo limitarci a rappresentare l'essenza del Natale coi meri mezzi libreschi. No! Dovevamo proprio metterci la faccia! Trascinare i piccoli in un singolare face-to-face con ciò che l'immaginario evoca. Ci siamo, quindi, inventati "alla buona" una ricostruzione in costume dei protagonisti del Santo Natale, vestendo i variopinti abiti di Befana, Babbo Natale e renne. 
I nostri alunni, ignari della scoppiettante trovata, si sono così ritrovati, durante la consueta adunanza festosa di genitori per lo scambio degli auguri, letteralmente sommersi da questi DOCENTI DIVERTENTI. 
Indescrivibili le espressioni di stupore di fronte all'insolito corteo. A suon di caramelle e omaggi vari, dispensati tramite i tradizionali sacchi, i nostri bimbi hanno vissuto una lieta anteprima di quanto li attende sotto l'albero. 
Attenzione! L'intento non era certo una goffa sponsorizzazione dei simboli materiali delle prossime festività quanto la voglia di regalare (e regalarci) un esilarante momento di brio, vivendo il privilegio dello stare insieme con quel sorriso che solo la meraviglia di un bambino sa e può strapparci. 
Auguri sinceri, da chi INSEGNA anche all'INSEGNA dell'evasione.
Gianluca Veneroso

Non parte la nave da Milazzo. Salta anche collegamento di domattina delle sei e trenta da Lipari

La nave "Isola di Vulcano" non partirà questa sera da Milazzo alle 18 e 30 a causa delle avverse condizioni meteo. Di conseguenza, domattina alle 06 e 30 non ci sarà il collegamento da Lipari per Vulcano - Milazzo. 
La nave "Isola di Stromboli", dopo aver saltato Alicudi e Filicudi, per la forte risacca non è approdata a Santa Marina e Lipari.

Raccolta differenziata. L'assessore Pajno risponde al consigliere Gianluca Giuffrè



ECCO COSA AVEVA SCRITTO GIANLUCA GIUFFRE' NELLA SUA INTERROGAZIONE
Al sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
e.p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale
Adolfo Sabatini
Oggetto: Interrogazione consiliare sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio del Comune di Lipari.
Gentile Sindaco,
La raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro territorio non è decollata e non abbiamo raggiunto la soglia del 65% che ci avrebbe consentito di evitare sanzioni a carico dell’Ente. Il nostro porta a porta prevedeva che ogni inquilino collocasse all’esterno della propria abitazione, nei giorni e negli orari fissati il sacchetto dei rifiuti corrispondente a quello indicato nel programma stabilito. I sacchetti, invece, vengono abbandonati vicino ai contenitori stradali e non davanti l’uscio di casa e quelli riposti correttamente, molto spesso, non rispondono alla tipologia indicata sul calendario di raccolta o sono conferiti in maniera errata. Nelle isole minori dell’arcipelago, poi, il porta a porta non è mai partito veramente. Non voglio parlare di chi dovrebbe effettuare il servizio e di come svolge il lavoro ma penso che la mancanza di una raccolta differenziata fatta bene arreca solo danni alla comunità eoliana. Una differenziata ben organizzata avrebbe consentito al nostro Comune di risparmiare un bel po’ di soldi. Per citare alcune cifre approssimative : Spendiamo oltre 110 Euro per ogni tonnellata di rifiuti trasportati in discarica oltre al costo del mezzo gommato che naturalmente va pagato (parliamo di quasi un milione di Euro all’anno). Poi c’è la nave dedicata che costa altri soldi (milioni?). Con una differenziata come si deve risparmieremmo svariati milioni di euro. Carta , plastica, alluminio e vetro potrebbero viaggiare su normali traghetti di linea mentre l’organico, grazie al compost potrebbe essere trattenuto sulle varie isole diventando una preziosa risorsa. Potremmo così anche noi incentivare chi fa il compostaggio domestico e collettivo con una riduzione della T.A.R.I. che potrebbe arrivare fino al 20% come fanno i nostri colleghi amministratori del Comune di Aci Sant’Antonio . Attraverso il compostaggio si possono ridurre i quantitativi di rifiuti urbani prodotti e si possono ridurre i costi di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti organici. Si potrebbe promuovere la produzione e l’utilizzo diretto da parte dei privati cittadini del compost e si potrebbe supplire alla carenza di piattaforme idonee.
Ne abbiamo parlato tante volte e so che lei è molto sensibile alla tematica della differenziata e che sta cercando di farla decollare.
Con la presente la interrogo per sapere in che modo l’amministrazione intende affrontare la tematica nello specifico e per capire quando potremo partire con una raccolta differenziata a tutto campo?
La interrogo, inoltre, per sapere come intende risolvere il problema dell’organico e se intende promuovere il compostaggio domestico ?
Inoltre chiedo di sapere quali sono i costi effettivi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel territorio del Comune di Lipari e come pensa di ridurre tali costi?
Certo di un suo sollecito riscontro in merito invio:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Consigliere Comunale (Nuovo Giorno)

Lipari, 01/10/2016

Leggero aumento del moto ondoso. Nave salta Alicudi e Filicudi. Il video di Francesca Falconieri da Santa Marina Salina

Un leggero aumento del moto ondoso si sta registrando da qualche ora. Non dovrebbe trattarsi, comunque, di niente di eccezionale.
Comunque, a causa delle avverse condizioni meteo, la nave SNS - Siremar ha saltato gli scali di Alicudi e Filicudi.
Nel video di Francesca Falconieri il mare a Santa Marina Salina

Crocetta ha trasmesso legge di stabilità all'Ars

Il governatore Rosario Crocetta ha trasmesso la legge di stabilità regionale alla presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
La legge è composta da 17 articoli: nell’allegato 1 – tabella A e B – i fondi per il finanziamento delle leggi di spesa con un taglio complessivo di 75 milioni di euro e la tabella per le spese correnti degli assessorati.
Nel testo della legge sono comprese le norme per i precari, i Comuni, i consorzi di bonifica, i lavoratori Asu, la liquidazione degli enti, la dismissione degli immobili degli ex consorzi.
Il testo presenta inoltre un articolo specifico attraverso il quale, entro i primi 6 mesi dell’anno venturo, la Regione punta a trasferire in proprietà immobili per un valore di 59 milioni di euro a un fondo immobiliare che sarà completamente acquisito entro il 28 febbraio dal Fondo pensioni dei dipendenti regionali.

Verso il Natale. Nuova rubrica di Eolienews a cura di Padre Antonino Costa. Riflessione del 21 Dicembre

L’attesa si compie nell’accoglienza di un dono: Gesù.
f) Lo attendiamo come Zaccaria, che resta muto dalla sorpresa del compimento.
Zaccaria era un vecchio prete del tempio, apparteneva alla tribù sacerdotale. Nel Vecchio testamento non si diventava preti per vocazione, ma per nascita. In un popolo così religioso come il popolo ebreo occorreva garantirsi un servizio ineccepibile nel tempio. L’uomo aveva nostalgia di Dio, agognava di vederne il volto, sapeva che tutta la vita dipendeva da Lui. Aveva bisogno di mettersi in contatto con Lui: rispetto, propiziazione, ringraziamento, supplica avevano bisogno di uno spazio sacro in cui dirsi, di alcuni intermediari per ridurre la distanza abissale tra il profano dell’uomo e il sacro di Dio: il tempio appunto e i sacerdoti del tempio. Ebbene Zaccaria è di turno al tempio. E’ una vita che svolge questo compito ed è ormai giunto alla vecchiaia; ha sempre rispettato leggi, consuetudini, riti e turni. Non gli mancava certo la regolarità, la disciplina e la serietà, ma aveva un cruccio: gli si era spenta la possibilità ed era morta la speranza di avere un figlio. Tutti i giorni si diceva quell’ormai che negli anziani anticipa la pietra tombale. Vivi ancora, hai una buona pensione, ci facciamo compagnia, siamo ancora autosufficienti, ma siamo soli, lo siamo sempre stati e lo saremo per sempre. Per fortuna che la vita regolare dei turni del tempio gli danno ancora motivo per vivere. Ma ciò non toglie che si senta come di aver toccato il fondo. Crede che nella sua vita ci sia più passato che futuro. “Ecco io sono un albero secco” dice la bibbia. L’insignificanza del futuro lo fa sentire più un sacrista che un pontefice. Che ponti può costruire se la sua vita si spegne senza un appiglio di continuità? Spero che non abbiamo a descrivere così la nostra vita di preti e voi di laici..... Non aspettiamo di avere un figlio, ma attendiamo di far rinascere speranza in tante nostre famiglie, vita in tanti nostri paesi dove il numero dei funerali è sempre dieci volte il numero di battesimi...
Quante nostre vite sono considerate spente o perché siamo vecchi, o perché viviamo di ricordi, o perché ci lasciamo indurire il cuore, o perché ci lasciamo seppellire nel passato o perché non abbiamo più attese!
Ma proprio in questa esperienza di mancanza di prospettive umane, Dio si fa sentire. “Zaccaria, non è vero assolutamente che c’è più passato che futuro. Il futuro non è una quantità di anni, ma una qualità di orizzonti. Il tuo orizzonte ti si apre proprio ora: tua moglie Elisabetta ti darà un figlio!”
Ve lo immaginate questo vecchio prete del tempio, infastidito dalle volute di incenso che sente una voce, una presenza, una notizia, che tra il fumo prende forma di un angelo? La mia vecchiaia mi gioca brutti scherzi! E’ più la forza dell’ormai che del possibile che lo abita. Fa domande, si rimette davanti alla sua esperienza quotidiana di questi lunghi anni. Gli pare irriverente in questo momento dell’offerta dell’incenso essere richiamato a quei gesti, a quei rapporti di amore aridi che sapevano di impurità di cui lavarsi bene prima del servizio al tempio. Il profano stia fuori non contamini il luogo sacro! Grande sarà la rivoluzione che Gesù porterà nel matrimonio che per il battesimo diventerà segno dello stesso amore di Dio, dell’intima unione con Lui, non profanità di cui purificarsi.
Ebbene, dice Zaccaria, non facciamoci tirare in giro da tutti. Ma l’angelo non sparisce con le volute di fumo: gli lascia un segno, gli muoiono le parole in cuore, non arrivano più alla bocca, la lingua è inchiodata tra i denti. Saltano tutti gli orari rituali, la messa, diremmo noi quando ci stiamo con l’orologio in mano, è troppo lunga. Sto prete è fuori di testa, non tiene conto dei bisogni della gente.
E lui esce, muto, ma preso e convinto. Gli è impossibile contenere e chiudere nel suo mondo di vecchio ciò che Dio gli ha fatto e smania di voglia di comunicare, ma non gli esce parola e si mette a fare segni. Ne farà tanti d’ora in poi, da muto dovrà dialogare con Elisabetta. E la sua vita data per finita, cambia. Il vecchio prete Zaccaria viene tirato dentro nel turbine di un mondo nuovo. Un’altra debolezza di cui si serve Dio nei suoi piani. Il rampollo che nascerà, Giovanni, sarà l’ultimo di una vecchia casta sacerdotale e il primo dito puntato verso Gesù. 

Ars: tre i deputati messinesi che dichiarano più 100 mila euro l’anno. Il più "ricco" Enzo Fontana di Agrigento

Tre i messinesi all’Ars che superano il reddito di 100 mila euro l’anno e che spiccano nella “classifica” che si rivela dati dati riportati sul sito della Regione Sicilia.  Il politico dell’Ars con il reddito più alto è Enzo Fontana, deputato agrigentino del Ncd, di professione medico: 161.167 euro lordi. Il più ‘povero’ tra i 90 onorevoli di Palazzo dei Normanni è il collega del Pd, Giuseppe Arancio, anche lui medico, originario di Gela: 62.656 lordi.
Sono quindici i deputati che superano la soglia dei 100 mila euro di reddito, tra cui il presidente della Regione, Rosario Crocetta. E tra questi tre messinesi: il presidente di Sala d’Ercole Giovanni Ardizzone (106 mila euro), Filippo Panarello del Pd (107 mila euro) e Giuseppe Picciolo di Sicilia futura (103 mila euro).
Perde il primato di “più ricco dell’Ars” il messinese Giambattista Coltraro, che dai 350 mila euro passa a 109 mila euro, complice anche la sospensione dall’attività di notaio per una vicenda su terreni intestati a persone che avrebbero fatto delle truffe e minacciato i legittimi proprietari.
Ecco gli altri messinesi: Francesco Rinaldi 96 mila, Bernadette Grasso 94 mila, Giuseppe Laccoto 91 mila, Santi Formica 84 mila, Marcello Greco 84 mila, Nino Germanà 74 mila, Valentina Zafarana 71 mila.
Singolare il caso di Alfio Barbagallo. Approdato all’Ars lo scorso giugno al posto di Gino Ioppolo, che si è dimesso dopo essere stato eletto sindaco a Caltagirone, Barbagallo, che ovviamente non poteva avere alcun introito da parlamentare, ha dichiarato di non aver percepito alcun reddito nel 2015.

Natale 2016 e dintorni : Capanne a Canneto


Pianoconte. Ancora animali domestici e da cortile dilaniati da "randagi". ..e si continua a far finta di niente. Il giusto e condivisibile sfogo della signora Casamento

Quel che resta del povero pavone
Riceviamo da Rosaria Casamento (Agriturismo U Zu Peppino) e pubblichiamo:
Questo è quello che ci rimane del nostro Pavel... È UNA VERGOGNA!!!!!! 
È assurdo che in un paese piccolo come il nostro non si riesce a combattere il fenomeno del randagismo in modo radicale!
Noi di famiglia siamo amanti degli animali ma, purtroppo, a Lipari sembra essere una colpa!
Perchè più li ami e più ogni santa volta (noi e loro) dobbiamo subire lo stesso destino. 
Negli anni gli animali che ci sono venuti a mancare sono stati tantissimi; gatti, cani, galline, conigli, papere, pecore e adesso anche i pavoni!
Questo per colpa dei branchi di cani randagi e non che la notte si formano e si impadroniscono delle nostre strade facendo razzia di tutto quello che trovano. 
Non è proprio possibile!!!!
Ma uno cosa deve fare per non farsi toccare gli animali?!
L'unica soluzione che mi viene in mente al quanto bizzarra,sarebbe di prendere ogni sera tutti gli animali,e portarseli in camera da letto così da dormire tranquilli. Oppure privarsi di questa bellissima passione e non tenerne più neanche uno. 
Siamo nell'anarchia più totale.E siamo davvero nelle mani di nessuno!Anzi siamo nelle mani di quei poveri e pochi volontari che cercano ogni giorno in tutti i modi di risanare questa piaga. E non mi stupisco che chi di dovere, da anni conoscendo perfettamente il problema fa finta di non vedere e sentire.
Perchè d'altronde non si occupano delle persone figuriamoci se pensano agli animali! 
LIPARI UN ANGOLO DI PARADISO TRASFORMATO IN INFERNO!
Rosaria Casamento

Libertylines collegherà anche Capo D'Orlando alle Eolie?

(da amnotizie)Cresce l’interesse per il porto turistico di Capo d’Orlando che diventerà operativo nella prossima estate. Il Sindaco Franco Ingrillì ha incontrato Ettore Morace e Nunzio Formica, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Commerciale di Liberty Lines (ex Ustica Lines). 
I rappresentanti della compagnia di navigazione trapanese, che con una flotta di oltre 30 “unità veloci” copre i collegamenti con le Isole Egadi, Eolie e Pelagie, effettua corse tra Reggio Calabria e la Sicilia, e tra Trieste e la costa croata, hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere di contrada Bagnoli. Morace e Formica hanno manifestato l’interesse della Compagnia ad effettuare il servizio di collegamento tra il Porto di Capo d’Orlando e le Isole Eolie, già a partire dall’estate 2017. 
Tale servizio verrebbe effettuato con “unità veloci” in grado di trasportare oltre 200 passeggeri e di raggiungere le Eolie in 50 minuti.
Per il Sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì, “L’interesse di una grande compagnia di navigazione come la Liberty Lines è motivo di orgoglio, a dimostrazione dell’importanza strategica ed di attrattiva che riveste un’opera come il porto di contrada Bagnoli. Ringrazio la Società Porto Turistico Capo d’Orlando S.p.A. per gli sforzi compiuti, ma non ci fermiamo qui – afferma il Sindaco – il porto ambisce a diventare punto di riferimento per la nautica da diporto in Sicilia e, soprattutto, volano per l’economia di Capo d’Orlando e del suo comprensorio. Questa struttura deve essere in grado di dare lavoro e benefici durante tutto l’anno”. 
“Siamo rimasti affascinati dalla bellezza dei luoghi e colpiti dall’operatività del cantiere – ha commentato il Direttore Commerciale di Liberty Lines Nunzio Formica. Questo del collegamento con le Eolie è un progetto in cui crediamo fortemente e la tratta estiva rappresenta solo l’inizio. Infatti, l’obiettivo per la nostra Compagnia sarà anche la destagionalizzazione”.