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lunedì 29 agosto 2022

Lipari: Ancora frane dai costoni

 Si susseguono in vari punti dell'isola di Lipari frane, più o meno consistenti, dai costoni. Dopo la frana di due settimane fa a Porticello, ieri se ne è registrata una dal costone, posto a destra dell'ampia curva di Acquacalda. Altre frane, sono state segnalate, così come riporta "Il giornale di Lipari" a Praia Vinci e nel costone sottostante il belvedere del Bagno, chiuso, in precedenza, in via precauzionale. 

(nella foto in alto, di Tony Portelli, il momento della frana ad Acquacalda; in quella in basso il costone post frana)


I ringraziamenti della famiglia Turcarelli

Stromboli: "Salta" l'incontro di domani con il capo della Protezione civile nazionale

L'incontro della popolazione con Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che doveva tenersi domani, alle 12, nella chiesa di San Vincenzo, è stato rinviato a data da destinarsi. 

La Processione di San Bartolo ieri a Stromboli in 4 foto di Rosaria Cincotta

 

Formazione, nuove professionalità e mercato del lavoro. Caronte & Tourist e UniMe siglano convenzione


COMUNICATO STAMPA

Formazione, nuove professionalità e mercato del lavoro. Caronte & Tourist e UniMe siglano una convenzione quadro. Gli AADD Pietro Franza e Lorenzo Matacena: “Dialogo tra Università e imprese investimento strategico”.

Messina - 29/8/2022 - Caronte & Tourist e Università degli Studi di Messina hanno stipulato una convenzione quadro “finalizzata ad accrescere i livelli formativi e occupazionali, favorendo l’inserimento delle giovani professionalità nel mondo del lavoro”.

Referenti per la parte più strettamente operativa della convenzione, con il compito di “definire congiuntamente le linee di azione comune verificandone periodicamente la realizzazione”, sono il prof. Letterio Donato per UniMe e Tiziano Minuti per il Gruppo Caronte & Tourist.

Il disallineamento del linguaggio tra università e aziende è uno dei problemi che hanno fin qui impedito alla formazione di stare al passo con una domanda di competenze in continua evoluzione e uno dei motivi per cui spesso i corsi di laurea non preparano alle nuove professioni e men che mai a quelle che richiedono competenze digitali e soft skill.

Le aziende - si legge in una nota diffusa da C&T - hanno grande interesse ad assumere risorse giovani e qualificate, con skill in linea oltre che con solide basi accademiche e naturalmente guardano con interesse alle università per la loro capacità di incidere sulle dinamiche innovative e di creare connessioni con il tessuto imprenditoriale.

Borse di studio per i migliori e più meritevoli; tirocini formativi in modalità full immersion con la partecipazione alle attività e ai programmi del Gruppo; offerta ai laureandi di un’esperienza formativa finalizzata alla realizzazione della tesi di laurea; collaborazione nei percorsi didattici offerti dall’Università, attraverso testimonianze o seminari di esperti del Gruppo Caronte & Tourist; condivisione con UniMe dei fabbisogni formativi del Gruppo per la definizione di master che consentano di acquisire le competenze ricercate; inserimento nel mondo del lavoro dei giovani neolaureati a seguito di stage all’interno delle strutture organizzative del Gruppo sono in estrema sintesi i punti qualificanti della convenzione quadro.

“Crediamo nel dialogo tra Università e imprese e nel partenariato didattico - dicono Pietro Franza e Lorenzo Matacena, AADD del Gruppo C&T quale investimento strategico in grado di attivare quella circolarità di saperi che essa sola può favorire l’innovazione e i cambiamenti migliorativi. Se è vero che attualmente il 30% delle imprese non trova i laureati giusti e che tanti giovani non conoscono le realtà d’impresa e hanno dunque difficoltà a trovare lavoro, si comprende bene quanto il dialogo e la condivisione tra mondi - quello accademico e quello delle imprese - fin qui erroneamente considerati distanti siano invece questioni dirimenti”.

Potrebbe sembrare una serra... è la "vasca di calma" in località Ponte, alle spalle di via Roma (video)

Nelle isole minori della Sicilia il caro bollette rischia di determinare una contrazione della stagione turistica

Federalberghi Isole Minori della Sicilia lancia l’allarme per le piccole isole siciliane dove si rischia un’importante contrazione della stagione turistica a causa degli abnormi rincari sulle bollette di luce e gas. Gli aumenti degli ultimi mesi ed in particolare sul mese di luglio, unitamente a quelli previsti per il periodo agosto-ottobre hanno già indotto alcune strutture ad anticipare la prevista data di chiusura. Se questo trend dovesse prevalere gli effetti sarebbero davvero preoccupanti per le piccole comunità isolane che vivono di turismo, con pesanti ripercussioni anche per i lavoratori stagionali che vedrebbero ridursi il periodo di assunzione.

Dopo due anni di pandemia nei quali abbiamo assistito a dei periodi di apertura quasi dimezzati – spiega il presidente Christian Del Bono - adesso per molte strutture ci si ritrova con la concreta impossibilità di far fronte ai maggiori rincari energetici e quindi di riuscire a non andare in perdita nei periodi di bassa stagione quando gli incassi sono notevolmente ridotti e alcuni costi (di fatto prevalentemente fissi) hanno una maggiore incidenza sul conto economico aziendale.

Da uno studio di Federalberghi emerge chiaramente come In media, il conto del mese di luglio 2022 risulti più che triplicato rispetto a luglio 2021. Significa che oltre il 18% del volume d'affari del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas.

È fondamentale, nell’immediato, conferire preciso mandato al Governo per la sterilizzazione degli aumenti, fissando un tetto al prezzo del gas e dell'energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta che compensi gli aumenti record sin qui registrati. È inoltre importante sancire il diritto alla rateizzazione delle bollette, che oggi viene accordata dai gestori in base a criteri discrezionali.

Nel medio lungo periodo è necessario promuovere ulteriormente il ricorso alle energie rinnovabili, eliminando i vincoli all’installazione dei sistemi solari e fotovoltaici che spesso bloccano la realizzazione dei questi impianti nelle isole minori, come consentire la realizzazione di comunità energetiche anche tra soggetti che non sono alimentati dalla stessa cabina di trasformazione.

Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

La postina di "C'è posta per te" Chiara Carcano sotto il sole delle Eolie (3 foto)

Dal suo profilo Instagram


Le Eolie nelle stampe d' epoca (68° Puntata): Sciara del fuoco (Stromboli)

Cercasi badante donna a Lipari

Si cerca una signora per assistere una donna anziana non autonoma, durante le ore del giorno e del pomeriggio. Cura della casa, spesa e cucina, pasti, farmacia, cura della persona.
Impegno non stagionale (a lungo termine), presso Lipari centro.
Telefonare al 3884506033.
Astenersi ultrasessantenni.
Grazie

Accadde alle Eolie, 29 agosto 1945: Edda Ciano Mussolini arriva a Lipari


 

Orto replica a Gullo: "Atteggiamento ipocrita di chi predica in un modo e si comporta in un altro. Amministrazione poteva deliberare variazioni di bilancio per interventi urgenti e necessari.

 COMUNICATO

In riferimento al dibattito emerso a seguito dell'utilizzo dei 60.000 euro lasciati dalla precedente Amministrazione per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono e sulle giustificazioni adottate da questa Amministrazione per l'utilizzo degli stessi, come se quasi fosse stata obbligata al loro utilizzo perchè non vi era altro modo di utilizzarli, mi sento in dovere di intervenire per amor di verità e contro quest'atteggiamento ipocrita, tipico di chi predica in un modo e si comporta in un altro, addossando sempre responsabilità agli altri.

Nonostante il Sindaco Gullo riconosca che potrà disporre di € 1.500.000,00 per finalità ambientali (una cifra mai avuta prima), grazie al finanziamento regionale che, di fatto, libererà gli introiti del Contributo di Sbarco apposti, momentaneamente, per il pagamento del servizio trasferimento rifiuti a mezzo nave dedicata, si ravvisano nelle sue parole delle contraddizioni, o inesattezze, rispetto alle possibiltà previste dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) in materia di variazioni di bilancio.

Vero è che le stesse devono essere deliberate da parte del Consiglio Comunale entro determinati termini, ma è altrettanto vero che il TUEL con l'art. 175, commi 4 e 5, ha previsto la possibilità che la Giunta Comunale possa adottare delle variazioni di bilancio, in via d'urgenza, opportunamente motivata, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e, comunque, entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.
E siccome in questo periodo di sicuro non sono mancate né le urgenze e né le emergenze (vedi i recenti avvenimenti di Stromboli), l'Amministrazione comunale avrebbe potuto, benissimo, deliberare una variazione di bilancio per l'anno 2022 in via d'urgenza, introitando i famosi 1.500.000,00, qualora fosse stato già emesso il decreto regionale (caso contrario bisognerebbe domandarsi il perchè non sia stato fatto e cosa l'amministrazione ha fatto a riguardo), e procedere così ad effettuare gli interventi urgenti e necessari. 

L'Amministrazione avrebbe potuto anche variare e utilizzare i tanto bistrattati euro 60.000, lasciati dalla precedente Amministrazione, dedicati alle manifestazioni culturali e alla festa del Patrono che invece ha ritenuto, a mio avviso giustamente, di utilizzare per il pagamento di Alberto Urso, dei fuochi pirotecnici e delle luminarie con tanto di ringraziamenti finali.
A dimostrazione di quanto sostengo, anche relativamente a certi atteggiamenti ipocriti, ricordo che proprio la nuova Amministrazione Gullo, il 5 agosto scorso, aveva già proceduto a deliberare in Giunta una precedente variazione di bilancio in via d'urgenza proprio ai sensi dell'art. 175, c.4 del TUEL in combinazione dell'art. 5 della L.13/2021 al fine di appostare nella parte delle entrate del Bilancio 2021-2023, esercizio 2022, i trasferimenti per le elezioni nazionali e regionali 2022 consistenti in € 100.000,00.

Risulta, pertanto, contraddittorio, avendo già effettuato una precedente variazione di bilancio in giunta, sostenere ora che “non si aveva al facoltà di variare il bilancio 2021-2023, anche perchè, ripeto, non mi pare che in questo periodo non ci siano state emergenze e urgenze di varia natura, in primis a Stromboli, tali da non giustificarne e motivarne l'utilizzo. Addirittura proprio per Stromboli si poteva pensare a dei primi interventi in via d'urgenza per la messa in sicurezza del territorio.

Alla luce di quanto sopra non mi pare che la scelta della precedente amministrazione di destinare €.60.000 per le manifestazioni culturali e per la festa del Santo Patrono, per altro utilizzati e ipocritamente contestati, a fronte del possibile introito di € 1.500.000,00 per finalità ambientali sia da considerare “a dir poco apprezzabile”.

Il Consigliere Comunale

Avv. Gaetano Orto

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Accettare se stessi.

Antonio Messina, rappresentante dei cittadini di Vulcano, puntualizza dopo la nota di La Cava

Gentile Direttore ,
vorrei intervenire con riferimento alla nota pubblicata sabato sera, relativa all'emergenza Vulcano, nella quale l'imprenditore La Cava lamenta, sull'argomento,  la mancanza di informazioni ai Cittadini da parte delle varie Istituzioni. In particolare l'erogazione di fondi per la gestione dell'emergenza, apparecchi per la rilevazione dei gas da fornire ad ogni famiglia che abita nell'area di Vulcano Porto; denuncia, inoltre, la gravissima situazione economica dei commercianti per la consistente carenza di turisti , il grave danno che sta causando all'economia, la mancata apertura della pozza dei fanghi , la scalata al cratere e via discorrendo. 
Tutta sacrosanta verità, anche se le è sfuggita la questione dei rimborsi alle famiglie che hanno dovuto lasciare la  loro abitazione nel periodo dell'evacuazione. 
Alla prima assemblea pubblica, tenuta a Vulcano, su invito del Governatore, sono stato proposto a partecipare in veste di rappresentante dei Cittadini, insieme ai signori Cristian Del Bono per gli Albergatori , Felicia Scaffidi per le Imprese, ai lavori della Commissione Nazionale.  
In data 02 marzo 2022 , il Presidente Musumeci ha convocato tale  Commissione, presso la Prefettura di Messina per ufficializzare la predetta nomina . 
Ho presenziato a tutte le convocazioni che si sono, finora, svolte online e, dopo ogni incontro, con la preziosa collaborazione dei facenti parte un Comitato Volontario, costituito all'inizio dell' emergenza , abbiamo convocato assemblee pubbliche, nelle quali mettevo al corrente i convenuti su quanto veniva trattato . 
Preciso, inoltre, che abbiamo una pagina su Telegram dove tutti possono registrarsi per avere tutte le informazioni: attualmente hanno aderito circa centosessanta cittadini . 
Alla luce di quanto esposto, considerato il mio impegno e la mia correttezza , invito il Dottor La Cava ad essere più chiaro, tra l'altro siamo sempre stati buoni amici . 
Convinto che possa essere stata solo una dimenticanza , sono certo che non mancherà di chiarire, stesso mezzo, tale dimenticanza. 
Ringrazio per avermi accordato questo spazio e intanto Distintamente saluto.
Antonino Messina, rappresentante dei Cittadini di Vulcano.

Piove su Stromboli e la pioggia porta giù altro fango... ma niente a che vedere con il 12 agosto (video)


Video di Edizioni Strombolibri

domenica 28 agosto 2022

Come erano le Eolie e gli eoliani di un tempo (34° puntata): La lavorazione della pomice a Lipari negli anni '70 (filmato francese)

Stromboli, ancora due arresti per droga. L'articolo del direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 28 agosto 2022

Celebriamo insieme Giovanni Lucchese. Iniziativa nel primo anniversario della sua dipartita


 

Stromboli: casa produzione chiede di ultimare fiction Tv. L' Ansa del direttore Sarpi

(ANSA) - PALERMO, 28 AGO - I rappresentanti della "11 Marzo film", la società che sta realizzando la fiction sulla "Protezione civile" e sul cui set si sviluppò lo scorso 25 maggio l'incendio che devastò la montagna di Stromboli, hanno richiesto al sindaco Riccardo Gullo un permesso, per girare sull'isola, le scene mancanti per ultimare la produzione televisiva.
La richiesta, avanzata, al momento, in via informale, sarà ufficializzata nei prossimi giorni.
Lo ha comunicato alla popolazione, lo stesso primo cittadino, durante un incontro con gli abitanti, evidenziando che, prima di dare una risposta, si riserva di discuterne con gli isolani. Intanto martedì arriverà a Stromboli, per incontrare, i cittadini il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.
Dopo l'incendio del maggio scorso, con la distruzione di gran parte della macchia mediterranea sulle pendici del vulcano, il 12 agosto l'abitato di Stromboli è stato devastato anche dall'alluvione che si è abbattuta sull'isola. Il fiume di fango che ha invaso il paese sarebbe stato causato proprio dal dilavamento della montagna in seguito all'incendio che ha mandato in fumo la vegetazione. (ANSA).

   

Stromboli: "“11 Marzo film” vorrebbe girare scene mancanti fiction "Protezione civile". Martedì arriva Curcio

I rappresentanti della “11 Marzo film”, la società che sta realizzando la fiction sulla “Protezione civile” e sul cui set si sviluppò, lo scorso 25 maggio, l’incendio che carbonizzò la vegetazione sulla montagna di Stromboli, hanno richiesto al sindaco Riccardo Gullo un permesso, per girare sull’isola, le scene mancanti.
La richiesta, avanzata, al momento, in via informale, sarà ufficializzata nei prossimi giorni.
Lo ha comunicato alla popolazione, lo stesso primo cittadino, durante un incontro tenutosi ieri, presso il Villaggio Stromboli, evidenziando che, prima di dare una risposta, si riserva di discuterne con gli strombolani.
Intanto martedì arriverà a Stromboli, per incontrare i cittadini, il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.

Nel corso dell'incontro, con la popolazione, Gullo ha esposto tutto il lavoro che è stato fatto dal 12 agosto ad ieri, evidenziando che gli immobili interessati dall’alluvione sono stati 60 (di cui 11 attività produttive e 49 abitazioni).
Ha anche fatto il punto sulle riunioni, tenute con i vari enti e sugli impegni che, da questi, sono stati presi per mitigare il rischio idrogeologico. 
"L’Autorità di bacino - ha detto - nei prossimi 20 giorni, programmerà interventi in tutti i torrenti, opere che saranno realizzate nel più breve tempo possibile. La forestale, già a partire dalle prossime ore, impiegherà i propri operai, al massimo dell'impegno possibile e nel rispetto del contratto di lavoro, per tutta una serie interventi, in prevalenza di piantumazione. La stessa forestale, in collaborazione con le guide vulcanologiche, per risolvere il problema dell'accesso al vulcano, entro 5 giorni, realizzerà un sentiero alternativo che consentirà di raggiungere quota 400 metri (ndc. il limite massimo previsto, al momento, per le escursioni guidate). Questo sarà possibile grazie ad una donazione del terreno, da parte di privati".
Il sindaco ha anche comunicato che il " Genio Civile consegnerà i lavori per il ripristino della strada, fino all’Osservatorio e, successivamente, fino a 400 metri: strada, attualmente, interdetta perchè pericolosa. A "Spiaggia lunga", per fronteggiare il disastro ecologico, causato dal cedimento, sotto l'azione del nubifragio, della ex discarica, si provvederà a sigillare la stessa in una gabbia di pietre e, successivamente, interverrà una ditta specializzata per bonificare tutta l’area".

Accadde oggi alle Eolie... nel 1926. Ricostruzione dello storico Pino La Greca.

28 agosto 1926
Lipari si ribella contro ripristino confino coatto 
Nella giornata del 28 agosto 1926 i liparoti si ribellarono alla decisione del Governo Mussolini di ripristinare nell'isola di Lipari il confino coatto. Fu una decisione estrema, presa dopo mesi di agitazione e di speranze deluse.
Nel corso della primavera del 1926, subito dopo l'insediamento del Podestà si cominciarono ad elaborare i progetti per la sistemazione degli edifici presenti all'interno del Castello tali da condurre alla costituzione di un comitato spontaneo di cittadini. Il progetto prevedeva la demolizione delle case medievali sul lato orientale del Castello per fare spazio a due nuovi grandi padiglioni proprio sulla via della Cattedrale e ad altri padiglioni minori intorno alla Chiesa delle Grazie, sul versante sud; si volevano riattivate anche le vecchie case esistenti sul lato nord occidentale e le case di proprietà privata sul versante sud occidentale.
Nel mese di luglio le indiscrezioni diventano certezze con l'invio a Lipari di un ispettore, il Comm. Marroni, per esaminare alcuni edifici all'interno del castello.
Venne costituito un comitato cittadino presieduto dall'autorevole Cavaliere Giuseppe Franza, già sindaco di Lipari e che rappresentava, in qualche modo, la vecchia classe politica pre-fascista.
Quali erano i sentimenti dei liparesi? quali erano le considerazioni che circolavano per le vie e le piazze dell'isola? La risposta è ovvia, nessuno voleva più i coatti a Lipari.
Nel corso del mese di agosto si susseguirono numerose riunioni del comitato, delle logge massoniche allora esistenti a Lipari, con il sostegno del vescovo Ballo e da alcune organizzazioni religiose come l'associazione delle Dame cattoliche; il prof. Pino Paino, riferisce di un incontro in Cattedrale e di numerosi incontri in Casa De Mauro.
La situazione precipitò la mattina del 28 agosto 1926 con l'arrivo del commissario di P.S. Attilio Stagni per provvedere alla vigilanza dei lavori. Un gruppo di donne del comitato chiese un incontro durante il quale fu comunicato che la volontà era quella di sgomberare i locali occupati dall'ospedale civile per adibirli a dormitorio. Era l'occasione attesa? Non lo sappiamo, tuttavia, subito dopo, le signore, in corteo, chiesero di poter accedere all'interno del castello, al rifiuto opposto dalle forze dell'ordine i liparoti risposero occupando l'acropoli “ in seguito l'esiguo cordone non poté resistere alla marea di popolo che nel frattempo si era raccolto.
Vennero suonate a distesa tutte le campane delle chiese ed un continuo accorrere di gente era verso il Castello. (...) Il suono delle campane chiamò a raccolta i contadini e i cittadini di Lipari. E tutti accorsero, dalle campagne e dal Paese, e per le strade, si vide popolo, popolo, e poi popolo. Sbucare da tutte le parti: fremente, sconvolto, furente. Convergere tutto in un sol posto, al Castello. Urlando una sola voce “i coatti! I coatti!”
Il castello fu assalito da una folla armati di picconi, zappe, badili, vanghe e da ogni arnese possibile atto a potere distruggere. Uomini e donne, al giro di “non vogliamo più coatti” invasero i cameroni e le casette; tutto fu abbattuto al suolo e ridotto in macerie dalla folla infuriata dando vita all’unica insurrezione armata di un intero popolo contro un regime che teneva già in catene tutta una nazione, mentr’era ancora vivo nell’aria l’ultimo gemito di Matteotti.
Sette ore durò la distruzione del Castello (foto a sinistra) e quando l’ultimo degli insorti si ritirò, sembrava che fosse passato di nuovo Barbarossa. Solo che questa volta nessuno piangeva come allora, chè anzi ognuno felice di sentirsi nato.

***
Il commissario Stagni non esitò ad avvertire la Prefettura di Messina comunicando l'esito della sommossa e richiedendo rinforzi, nonostante che poco dopo il clima tra la popolazione si fosse rasserenato. Così, per presidiare il paese, a Lipari giunse una torpediniera carica di militari e, a quel punto, scattarono i primi arresti: quelli del dott. Francesco De Mauro (foto a destra) e di Salvatore Paternò. Moltissimi giovani riuscirono a trovare rifugio nella vicina isola di Vulcano, utilizzando barche da pesca prendendo il mare della spiaggia di Valle Muria.
(...) La notte dal 29 al 30 vennero arrestati 18 persone che furono con un rimorchiatore trasportati al carcere di Milazzo. La mattina del 30 venne tratto in arresto il Dott. De Mauro per istigazione a delinquere. Non è possibile neppure brevemente, raccontare le manifestazioni di simpatia tributate dal popolo di Lipari al Dott. De Mauro ed agli altri arrestati.
Sappiamo che il vescovo Ballo presentò una petizione della popolazione all'Arcivescovo di Messina, mons. Paino, e questi si attivò, ancora una volta, presso la Prefettura e il governo affinché fosse trovata una pronta risposta alle pressanti richieste dei liparesi. Così fu, dato che la colonia di coatti comuni non se parlò più.
La sollevazione popolare del 28 agosto 1926 non rappresenta un semplice episodio nell'intera vicenda confinaria, anzi ne costituisce un'importante cesura rispetto al passato, una discriminante che, con l'istituzione del confino di polizia connoterà Lipari – a differenza di altre isole – come colonia di confinati politici evitando “un ritorno” disastroso e disumano per l'intera comunità eoliana.
La sollevazione fu capeggiata da quella che si può considerare l'elitè di una comunità, la classe dirigente pre-fascista proveniente dai due ex partiti, popolare e democratico.
Ma è indubbio che, a dar valore alla sommossa, contribuirono i contadini insieme ad alcuni giovani isolani, perché, evidentemente, la riattivazione della colonia di relegati comuni avrebbe leso interessi che abbracciavano un po' tutti gli strati sociali. Si avvertiva, poi, il bisogno di preservare la comunità da una cattiva reputazione. L'intervento repressivo delle forze dell'ordine contribuì notevolmente a consolidare l'atteggiamento di diffidenza dei liparesi verso i vari corpi addetti alla sorveglianza dei confinati politici nel decennio successivo.
N:B: la foto dell'interno del castello dopo i moti del 1926 è stata concessa al dottor Giuseppe La Greca dall'avv. Giuseppe Cincotta
L'articolo è tratto dall'archivio di Eolienews

Accadde alle Eolie, 28 agosto 2019: Parrossismo dello Stromboli (il video della telecamera telecamera INGV)

 


Lunedì 29 agosto al Teatro al Castello di Lipari

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 28 agosto 2022

A Pesca di plastica. Incontro oggi 28 agosto al Centro Studi

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Cambiare il modo di vedere