Cerca nel blog

giovedì 13 ottobre 2022

Riflessioni: TURISMO DI MASSA (come difendersi) di Bartolino Ferlazzo

 

Questa forma  di turismo, pone dei quesiti per la soluzione ad un fenomeno sempre più diffuso, si chiama <turismo di massa distruttivo> e rappresenta la nuova forma di viaggiare spendendo poco, visitando con mordi e fuggi, quanti più luoghi possibili.-

Questo, definiamolo turismo di massa 4.0, un fenomeno che desta preoccupazione, in molte località turistiche e che, invece, viene quasi invocato in altre, poiché vede una graduale ma sistematica distruzione di luoghi più belli del mondo, senza comprenderne minimamente l'essenza. Ed in questa corsa, a mettere la propria bandierina, c'è una vera e propria spersonalizzazione del viaggio, che vede turisti, o presenti tali, irresponsabili invadere luoghi, paradisi incontaminati, o quasi, senza avere il ben che minimo rispetto del territorio e di chi, quel territorio, lo vive quotidianamente. Questa forma di turismo è stata favorita dalle compagnie aree low cost, che hanno permesso di raggiungere a fasce di turisti, con una bassa capacità di spesa, luoghi mai visti prima, e poco importa se l'aereo farà scomodi scali in aeroporti secondari: l'importante è arrivare all'agognata meta; poco importa se barconi stracolmi di gente, ammassata alla bene o meglio ti portano nelle Eolie, vomitando carne umana su tutti i moli delle isole, a discapito di ogni buon senso e di rispetto, verso coloro che debbono sorbirsi una così crudele piaga.
Vogliamo analizzare le problematiche che genera questo nuovo tipo di turismo ?;
Inciviltà: questo genere di turista non ha, un mero e concreto, interesse storico del territorio dove viene sbarcato, tende a parlare ad alta voce anche nelle chiese e nei musei, se ha la volontà di visitarli, non si veste adeguatamente nei luoghi di culto, non rispetta l'ambiente, lasciando dietro di se una scia di cartacce e di immondizia, cammina  come un gregge, sempre e comunque in mezzo alla strada;
Perdita di identità: per rispondere alle richieste di un turismo, sempre più dequalificante, sempre più caotico e disordinato, si è disposti ad assistere alla perdita di identità delle località stesse, alla perdita della propria storia, della propria cultura, basti guardare Lipari, ridotta sul corso principale, tra l'altro, ad un unico ristorante per tutto il suo tragitto, con bar e ristoranti a iosa; rimane un via pittoresca dal unto di vista turistico ? credo proprio di no, rimane invece un corso sempre meno pittoresco e lontano anni luce da quello che ospitò i primi increduli ed estasiati visitatori;
Guerra dei prezzi: la smodata apertura di nuove strutture ricettive (alberghiere e non) ha scatenato una guerra al ribasso sui pressi (anche per via di affitti in nero) dove a farne la spesa non sono solo le singole strutture, ma l'intera destinazione: offrire a prezzi stracciati, insieme a voli e barconi, attira un turismo che non spende e che in genere non ha alcun rispetto per i posti dove si è recato.-
Questa critica, se tale si vuole intendere, non deve essere fine a se stessa ma, come sempre, deve portare a idee, soluzioni che potranno essere non condivise, ma l'importante che vengano prospettate; quali soluzioni si possono attuare per conservare il patrimonio culturale, storico, ambientale del comune eoliano ?
Molte località si stanno muovendo per limitare l'impatto che l'elevato numero di finti turisti ha sul proprio patrimonio, ma non nel solo mese di agosto; Integrazione tra pubblico e privato, esempio parcheggio di Canneto, per questo connubio è determinante una maggiore integrazione per agevolare lo sviluppo di iniziative che valorizzino e promuovano, non solo il patrimonio materiale ma anche quello immateriale; tale patrimonio risiede, specialmente per gli eoliani nella storia e nell'interesse della cultura popolare e in un maggior consumo di beni intangibili (eventi sociali propri dei nostri luoghi, artigianato tradizionale, sagre e manifestazioni) che valorizzino l' essere eoliano, l'essere liparoto, che facciano da contraltare a chi non gradisce tanto  musei, chiese e monumenti; Educare per crescere, una delle chiavi per defluire questi flussi turistici anomali e, favorire la crescita del comune, è un processo di valorizzazione che tenga conto delle realtà minori e non soltanto l'isola di Lipari, ma allo stesso tempo bisogna, generare, nuovamente quella cultura del viaggio che porti nelle nostre isole, un turista responsabile, che nutra un interesse  per i  nostri luoghi, che vorrà visitare.-
Visitare le Eolie, non può essere un viaggio di un paio d'ore o di un fine settimana, non si potrà mai incontrare frettolosamente o superficialmente ciò che è famoso, tipico, storico, il quantitativo piuttosto che il qualitativo sono i risultati più frequenti di un turismo di massa, becero, disordinato e irrispettoso che rappresenta una faticosa e spesso inutile processione verso i luoghi comuni.-
Riuscire a capire le Eolie, significa immedesimarsi nei significati più veri, ma anche piacevoli e perché no vacanzieri, questo giustifica il viaggio, giustifica la vacanza, non ad orario o giornaliera, e invoglia ad una scelta verso un itinerario che possiamo definire <unico al mondo> .-
Fare una scelta, finché c'è ancora una briciola di tempo, è una richiesta impossibile ?
Al ritorno da un viaggio, non a tappe forzate, che ti ha arricchito, ti domandi se è la terra che s'è rimpicciolita o se sei tu che ti sei ingrandito. (Paul Morand )
Bartolino Ferlazzo

"Incontri del mare". Intervista al dottor Antonino Di Libero direttore Ministero Istruzione

Stromboli, attività stabile: restrizioni per escursionisti. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi

La foto è di StromboliPhotograper
(ANSA) Scattano da oggi alcune limitazioni temporanee per quanto riguarda le escursioni sullo Stromboli. Lo prevede l'ordinanza, che sarà emessa questa mattina dal sindaco, Riccardo Gullo, dopo un confronto, avvenuto ieri sera, con il dipartimento della Protezione civile e i Centri di competenza.
Sul versante di Stromboli, sarà vietato l'accesso ai visitatori/escursionisti a partire da quota 290 metri e sino all'area sommitale del vulcano. Sino a quota 290 si potrà accedere, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate, attraverso il sentiero "Via Salvatore Di Losa - strada vicinale Parroco - Sentiero Naturalistico - Salita al Vulcano". Sul versante di Ginostra, analogo divieto per il sentiero di Punta Corvi, a partire da quota 130 m fino all'area sommitale. Sino a questa quota l'accesso è consentito soltanto se accompagnati da guide autorizzate.
Il provvedimento arriva per garantire la maggiore sicurezza possibile in caso di intensificazione dell'attività vulcanica che coinvolga aree diverse da quelle dei crateri sommitali e della Sciara del fuoco. Al momento - come evidenzia l'Osservatorio etneo dell'Ingv - lo scenario eruttivo è stabile. L'attività effusiva mostra un'alimentazione moderata e a regime variabile con i fronti più avanzati che permangono ad una quota di circa 400 metri sul livello del mare. Continuano ad osservarsi frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che arrivano velocemente in mare. (ANSA)


"Incontri del mare" funestato dal maltempo. Il ministro Bianchi in videoconferenza agli studenti: "Mare risorsa preziosa tuteliamo insiene"

La pioggia torrenziale abbattutasi su Lipari sta limitando le attività della prima giornata degli “Incontri del mare”, organizzata dal Ministero dell'Istruzione, in collaborazione con diversi partner istituzionali, e che ha visto la presenza in piazza di circa 300 studenti di ogni età. 
 Dopo il saluto degli organismi istituzionali e l’intervento in videoconferenza del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, avevano preso il via tutta una serie di laboratori, purtroppo interrotti dall’inclemenza del tempo. 
Al momento ci sta organizzando per spostare, ciò che è possibile, al palazzetto dello Sport “Nicola Biviano”.
Incontri del Mare, Bianchi agli studenti: Mare risorsa preziosa, tuteliamolo insieme 
“Il mare è la risorsa più preziosa che abbiamo, è la nostra storia è e deve essere il nostro domani. Non è più sufficiente, non basta più tutelare l’esistente. Bisogna rigenerare. Per questo abbiamo chiamato il nostro programma ‘RiGenerazione Scuola’, che significa rigenerazione dell’ambiente, ma anche della scuola”, ha detto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi in collegamento con i 300 studenti che partecipano oggi agli “Incontri del Mare”, a Lipari. “Una scuola che fa di più, che è più presente nell’ambiente, che studia e ricerca. Generalmente i Paesi vengono descritti per la capitale, invece, il nostro Paese va raccontato per i tanti piccoli borghi che fanno la vita della comunità del nostro Paese. Siate orgogliosi di questo, siate orgogliosi della vostra scuola, di vivere in un’isola, sul mare. È questo che possiamo chiamare lo ‘spirito di Lipari’, la consapevolezza della necessità di tutelare il mare e di rigenerarlo”.
IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DEL MINISTRO IN VIDEOCONFERENZA

Le Eolie nelle stampe d'epoca (103° puntata): I faraglioni e il perciato


 

Bomba d'acqua su Lipari. Sottomonastero sott'acqua. Intervengono i vigili del fuoco (video)

 Una vera e propria "bomba d'acqua" ha investito Lipari, mandando in tilt strade e servizi. 

Interrotta a Marina Corta anche l'attività degli "Incontri del mare" (si è spostata al Palasport); Sottomonastero sott'acqua, in difficoltà mezzi, abitazioni e attività commerciali: Stanno intervenendo i vigili del fuoco

Navi ed aliscafi (2° puntata: Basiluzzo, Atanis, Atanis e Eduardo M.)

Nelle foto di oggi: 1) Basiluzzo in arrivo a Santa Marina Salina; 2)Atanis; 3) Atanis e Eduardo M si incrociano fuori Lipari

Auguri di...

Buon Compleanno a Daniela Maggiore, Teresa Frunzo, Andrea Mangano, Antonella Giorgi, Grace Mandanici

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Se ti voglio bene, ti dico cosa non va

Tredici ottobre 2020: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

Cantori Popolari delle Eolie in viaggio verso l'Ungheria. Parteciperanno al festival del Folklore di Margecianske.

COMUNICATO

E’ cominciata nottetempo la prima uscita internazionale, del dopo pandemia, per i “Cantori Popolari delle Isole Eolie”. 

Il gruppo è in viaggio, in queste ore, per raggiungere la Slovacchia prima e l’Ungheria successivamente e partecipare al festival del Folklore di Margecianske.

Anche in questa circostanza le aspettative sono tante e di particolare interesse, una fra tutte il debutto di giovanissimi ragazzi che, grazie anche ad un progetto PON con l’Istituto Conti, hanno preso a cuore le tradizioni popolari, inserendosi in punta di piedi, ma con grande padronanza e personalità.

A capo della spedizione il Presidente Giuseppe Bianchi, coadiuvato da un direttivo di tutto rispetto a cominciare dal suo vice, Angelo Ferlazzo; dal tesoriere, Egidio Cincotta; dal responsabile musicale, Gaetano Di Giovanni; da quella al settore costumi, Angela D’Ambra; ed ancora dai consiglieri Francesco Bruno ed Antonio Bianchi.

Per quanto attiene la parte scenografica, la direzione artistica e la regia, immancabile la figura di Nino Alessandro, già Cittadino Onorario del Comune di Lipari.

“E’ come se fosse la prima volta dopo tanto penare, ha dichiarato il Presidente Bianchi. Sono convinto che anche in questa circostanza porteremo alto il nome delle Eolie, abbiamo un gruppo seriamente motivato, convinto, preparato e magistralmente diretto dal nostro Nino Alessandro. Siamo tutti ben consapevoli dell’importanza di questa nuova esperienza, che ci porterà a far conoscere al meglio quelle che sono le nostre tradizioni, i nostri usi, i nostri balli, i nostri canti, i nostri costumi fuori dall’Arcipelago. Abbiamo grinta e voglia di esternare il nostro calore, di trasmetterlo a chi vive in luoghi più “freddi” dei nostri. Siamo pronti a far cantare, ballare, divertire giovani, donne, uomini ed anziani. Questo è sempre stato l’obiettivo del nostro gruppo, regalare momenti di distensione, accumunati a cultura, storia e tradizioni della nostra terra.”

 

Stromboli: Scattano da oggi limitazioni alle escursioni

Scattano da oggi alcune limitazioni temporanee per quanto riguarda le escursioni sullo Stromboli.

Lo prevede l'ordinanza, che sarà emessa stamane, dal sindaco Riccardo Gullo dopo un confronto, avvenuto ieri sera, con il Dipartimento della Protezione civile e i Centri di competenza.

Sul versante di Stromboli, sarà vietato l’accesso ai visitatori/escursionisti a partire da quota 290 metri e sino all’area sommitale del vulcano. Sino a quota 290 si potrà accedere, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate, attraverso il sentiero “Via Salvatore Di Losa - strada vicinale Parroco - Sentiero Naturalistico - Salita al Vulcano”.

Sul versante di Ginostra, analogo divieto per il sentiero di Punta Corvi, a partire da quota 130 metri fino all’area sommitale. Sino a questa quota l’accesso è consentito soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate.

Il provvedimento arriva per garantire la maggiore sicurezza possibile in caso di intensificazione dell’attività vulcanica che coinvolga aree diverse da quelle dei crateri sommitali e della Sciara del fuoco.

Oggi è il 13 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Tramonto su Filicudi e Alicudi


mercoledì 12 ottobre 2022

Attività vulcanica dello Stromboli. Aree d'ingressione e Nuovo vademecum delle raccomandazioni




 

La colata lavica richiama migliaia di turisti. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 12 ottobre 2022

Regione, domani la proclamazione del presidente Schifani. Da Palermo si correggono l'insediamento è per venerdì


COMUNICATO
Sarà proclamato domani (giovedì 13 ottobre) il nuovo presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

La cerimonia è in programma alle 17.30 nell'Aula magna del Palazzo di giustizia di Palermo.

L'insediamento e il conseguente passaggio di consegne con il governatore uscente Nello Musumeci si svolgeranno sabato, 15 ottobre, alle 10,30 a Palazzo Orléans, in Sala Alessi, a Palermo.

Nuova nota - L'insediamento del nuovo presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il conseguente passaggio di consegne con il governatore uscente Nello Musumeci si svolgeranno venerdì, 14 ottobre, alle 18 (e non sabato mattina come precedentemente comunicato) a Palazzo Orléans, in Sala Alessi, a Palermo.

Lipari, scandalo della discarica. Prosciolti ex sindaco e dirigente. L'articolo del nostro direttore Salvatore sarpi sulla Gazzetta del sud del 12 ottobre 2022

Stromboli, attività stabile, fronti lavici a 400 metri. Considerevole ricaduta di cenere sugli abitati



Cenere su stradella
di Ginostra
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza e da osservazioni sul terreno effettuate da personale INGV, lo scenario eruttivo è stabile e non evidenzia nessuna specifica variazione rispetto a ieri. 
L'attività effusiva mostra un'alimentazione moderata e a regime variabile con i fronti più avanzati che permangono ad un quota di circa 400 m slm. Il regime pulsante dell'effusione lavica causa frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che rotolando lungo la Sciara del Fuoco raggiungendo velocemente la linea di costa riversandosi in mare. 
Per ciò che riguarda l'attività esplosiva ordinaria non mostra particolari variazioni e persiste l'attività di spattering al cratere Nord. 
Dal punto di vista sismico, l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato blande fluttuazioni, attestandosi quasi sempre e fino allo stato attuale nel livello medio-basso. Dall'ultimo comunicato di aggiornamento, i dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull'isola non mostrano variazioni significative. 
Intanto l'attività vulcanica ha causato anche oggi una considerevole ricaduta di cenere sugli abitati di Stromboli e Ginostra

Lavori di somma urgenza nel molo di Alicudi

Il piccolo molo dell’isola di Alicudi si rifà il look. 

Dal 15 ottobre prenderanno, infatti, il via i lavori di somma urgenza per la realizzazione di bitte di ormeggio e di respingenti per l'attracco dei mezzi veloci. Saranno eseguiti dalla ditta Aveni di Barcellona Pozzo di Gotto e dovrebbero concludersi entro 30 giorni. 

Stante l’effettuazione dei lavori, il comandante del Circomare – Guardia Costiera di Lipari, tenente di vascello Mario De Bellis ha emesso apposita ordinanza che disciplina le attività nelle aree oggetto dell’intervento e nell’area marina nelle immediatezze

Navi ed aliscafi. 1° puntata: Palladio, Mantegna e Antonello da Messina

Nelle foto di oggi: La Palladio; 2) Andrea Mantegna; 3) Antonello da Messina a Ustica, prima della trasformazione in traghetto

Auguri di...

Buon Compleanno a Antonio La Greca, Bruno Cirotti, Arianna Martello, Nunzio Formica, Rosa Famularo, Florina Gheata


Dodici ottobre 2021. Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

Le congratulazioni del "Conti" per la laurea di Alessia La Torre

L'Istituto Superiore "Conti" partecipa, con orgogliosa gioia, al brillante traguardo raggiunto da Alessia La Torre, neo dottoressa in Lettere Moderne, ex allieva del nostro Liceo Scientifico e figlia del signor Angelo La Torre, prezioso collaboratore scolastico del nostro Istituto

Stromboli: La "voce" del vulcano. Video di Stromboliphotograper

Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano. Accogliere

Santo del giorno: Beato Carlo Acutis

 

Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.

Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.

La sua esistenza si svolgeva come quella di tutti i ragazzi della sua età, ma sempre caratterizzata dalla sua voglia di aiutare gli altri e dalla sua gioia, diceva infatti “La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’alto. Basta un semplice movimento degli occhi”. La sua fede fu talmente coinvolgente da spingere il collaboratore domestico di casa, un bramino induista, a convertirsi al cristianesimo, colpito proprio da “la sua profonda fede, la sua carità e la sua purezza”.

Carlo era anche bravo in informatica tantoche è stato proclamato patrono del web, e così dopo aver assistito ad un incontro di presentazione del Piccolo Catechismo eucaristico decise di dare vita ad una mostra sui miracoli eucaristici, per testimoniare la vera presenza di Gesù nell'ostia. Dopo tre anni di ricerche in giro per l'Europa con in genitori la mostra era pronta e talmente ben fatta da essere richiesta dalle diocesi di tutto il mondo.

Il sogno di Carlo era di farsi sacerdote, ma purtroppo all'età di 15 anni fu stroncato da una leucemia fulminante, e dopo aver dedicato la sua vita “al suo amico Gesù” torna alla casa del Padre il 12 ottobre 2006. Venne sepolto ad Assisi e successivamente dal cimitero viene traslato nel Santuario della Spogliazione: attraverso una speciale procedura di imbalsamazione viene esposto alla visita dei pellegrini.

Dichiarato venerabile nel 2008 è stato beatificato il 10 ottobre 2020 dopo averne accertato almeno un miracolo, ovvero la guarigione di un ragazzo brasiliano avvenuta dopo averne toccato le reliquie.

La madre: «Vi racconto il suo miracolo»

Intervista realizzata da Stefano Lorenzetto alla madre di Carlo, Antonia Salzano, e pubblicata dal Corriere

Intercede. Salva. Guarisce. Converte. Appare. I devoti di quello che già viene chiamato il patrono di Internet, almeno 1 milione nei cinque continenti, vedono la sua presenza ovunque. L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta, i cani Poldo, Stellina e Chiara, i gatti Bambi e Cleopatra. Non le pare eccessivo che associno l’Assunzione alla morte di una bestiola? Sorride indulgente Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, stroncato a 15 anni da una leucemia fulminante nel breve volgere di 72 ore.

Prima che ci lasciasse, gli dissi: se in cielo troverai i nostri amici a quattro zampe, compari con Billy, il cane della mia infanzia. Lui non lo conosceva. Un giorno zia Gioia, ignara del nostro accordo, mi telefonò: “Stanotte in sogno ho visto Carlo. Teneva fra le braccia Billy”.

Ma sono ben altri i segni per cui lo studente milanese, già venerabile dal 2018, verrà proclamato beato dalla Chiesa il 10 ottobre ad Assisi, ultima tappa prima di diventare santo. Quando il 23 gennaio 2019 si eseguì la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del giovanissimo servo di Dio, la sua salma fu trovata intatta.

Io stavo lì, mio marito non volle vedere. Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo. Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo.

La vita di Carlo durò solo 5.641 giorni.

In realtà 5.640. Entrò in coma alle 14 dell’11 ottobre 2006, con il sorriso sulle labbra. Credevamo che si fosse addormentato. Alle 17 fu dichiarata la morte cerebrale, la mattina del 12 quella legale. Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarò esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi.

Quand’ stato prelevato?

Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale.

In che modo Carlo scoprì la fede?

Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non che la domenica andasse a messa.

Allora come spiega questa religiosità?

Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Per me fu una “Dio-incidenza”. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede. Mi riavvicinai grazie a padre Ilio Carrai, il padre Pio di Bologna, altrimenti mi sarei sentita screditata nella mia autorità genitoriale. un percorso che dura tuttora. Spero almeno di finire in purgatorio.

Carlo fu precoce solo nella preghiera?

In tutto. Era un mostro di bravura. A 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”. A 9 scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico.

Non era troppo piccolo per usare il pc?

I promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti. Sognava di adoperare il pc e il web per diffondere il Vangelo. Papa Francesco nella Christus vivit cita Carlo come esempio per i giovani. “Sapeva molto bene”, spiega, “che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati”, ma lui ha saputo uscirne “per comunicare valori e bellezza”. Il suo sguardo spaziava ben oltre Internet. Alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave, dove prestava servizio come volontario. La sera partiva da casa con recipienti pieni di cibo e bevande calde. Li portava ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali con i risparmi delle sue mance comprava anche i sacchi a pelo. Lo accompagnava il nostro cameriere Rajesh Mohur, un bramino della casta sacerdotale indù, che si convertì al cattolicesimo vedendo come Carlo aiutava i diseredati.

Avrebbe mai detto che un giorno sarebbe salito all’onore degli altari?

Ero certa che fosse santo già in vita. Fece guarire una signora da un tumore, supplicando la Madonna di Pompei.

Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa?

No, solo uno dei tanti che nemmeno sono entrati nel processo di canonizzazione. Quello che lo far proclamare beato accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenrio invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominci a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli individui sani, senza che i chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.

Suo figlio come si ammalò?

Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso. Chiamai il professor Vittorio Carnelli, che era stato il suo pediatra. Ci consigli l’immediato ricovero nella clinica De Marchi. E l avemmo la diagnosi infausta: leucemia mieloide acuta M3. Carlo ne fu informato dagli ematologi. Reagì con dolcezza e commentò: “Il Signore mi ha dato una bella sveglia”. Fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Appena giuntovi, scosse la testa: “Da qui non esco vivo”.

Lei invocò un miracolo per suo figlio?

Sì, da Gesù, dalla Madonna e dal venerabile fra Cecilio Maria, al secolo Pietro Cortinovis, il cappuccino fondatore dell’Opera San Francesco per i poveri di Milano. Ma i piani di Dio erano altri. Quelli che avevo proposto a Carlo prima che spirasse: chiedi al Signore di manifestarci un segno della sua presenza.

E suo figlio che cosa le rispose?

“Non preoccuparti, mamma. Ti darò molti segni”. Nove giorni dopo la sua morte, a Tixtla, in Messico, un’ostia si arrossì di sangue. Una commissione composta anche da scienziati non credenti accertò che era del gruppo AB, lo stesso presente nella Sindone e nel miracolo di Lanciano, e che si trattava di cellule del cuore. A distanza di quattro anni, negli strati sottostanti alla coagulazione restava ancora presente del sangue fresco.

Suo figlio aveva allestito Segni, una mostra sui miracoli eucaristici.

Sì, sta girando tutti i santuari del mondo. Negli Stati Uniti l’hanno ospitata 10.000 parrocchie. Sono eventi soprannaturali come quello accaduto il 12 ottobre 2008, nel secondo anniversario della sua morte, a Soklka, in Polonia. Un’ostia caduta a terra durante la comunione, e conservata in cassaforte, una settimana dopo divenne un pezzo di carne di origine miocardica, gruppo sanguigno AB.

Ha avuto solo questi, di segni?

Anche altri. Carlo mi predisse che sarei diventata di nuovo madre, benché stessi per compiere 40 anni. E nel 2010, quando gi ne avevo 43, diedi alla luce due gemelli, Michele e Francesca.

Perché fu sepolto ad Assisi?

Abbiamo una casa in Umbria. Un cartello avvertiva che c’erano in vendita nuovi loculi nel cimitero comunale. Chiesi a Carlo che cosa ne pensasse. “Sarei felicissimo di finire qua”, rispose. Il suo corpo intatto stato poi traslato nel santuario della Spogliazione, dove ora i fedeli potranno venerarlo per sempre.

Che cosa le manca di più di suo figlio?

L’allegria. Appena morì, ricordo d’aver pensato: e ora chi mi far ridere? e chi mi aiuterò con il computer? Mi restano i suoi pensieri, detti e scritti: “Non io, ma Dio!”. “Da qualunque punto di vista la si guardi, la vita sempre fantastica”. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

L’ultimo rende bene l’idea dei social.

Così, gli uomini d’oggi sono ripiegati su sè stessi. La loro felicità fatta solo di like. Ma Carlo l’influencer di Dio.

Non vorrebbe che fosse ancora qui con lei, anziché avere un santo in cielo?

Ho fatto mia l’invocazione di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. I figli non ci appartengono, ci sono affidati. Sento Carlo più presente di quando era in vita. Vedo il bene che fa. Mi basta.

Oggi è il 12 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli

martedì 11 ottobre 2022

Lipari, tesori marini per 300 ragazzi. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2022

Stromboli: Scenario immutato. Flussi lavici a quota 400. Ancora piccoli crolli e spattering dal cratere nord

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dalle osservazioni su terreno effettuate da personale INGV in tarda mattinata, risulta che lo scenario eruttivo descritto nel precedente comunicato rimane pressoché invariato. 

Difatti i flussi lavici continuano ad essere poco alimentati e i fronti non sono avanzati rispetto all’ultimo comunicato. Continuano ad osservarsi frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che arrivano velocemente in mare. Infine persiste l’attività di spattering al cratere di N.

Dal punto di vista sismico, nel corso della giornata di oggi l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato modeste fluttuazioni, attestandosi quasi sempre e fino allo stato attuale nel livello medio-basso.

I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola non mostrano variazioni significative


Abusi a Vulcano, 10 denunce. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2022

Mancata bonifica discarica di Lami. Giorgianni e Ficarra assolti perchè il fatto non sussiste

Con sentenza odierna del Tribunale di Barcellona PG, Ufficio indagini preliminari, l'ex sindaco Marco Giorgianni ed il dirigente Arch. Mirko Ficarra, in merito ai contestati reati per la mancata bonifica della discarica di Lami - Malopasso,  sono stati assolti perchè il fatto non sussiste.
Sono stati difesi dagli avvocati Antonino Amata e Carlo Autru Ryolo.
La sentenza può essere visualizzata nell'area drive del nostro direttore cliccando su questo link https://drive.google.com/file/d/1DDFg1POa-21NKP0Tyfx4kNQH2fksKc4U/view?usp=sharing

Stromboli, evitare allarmismi. L'articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 ottobre 2022


 

Pomice. filmato del 1936

Agli albori dell'escavazione della pomice a Lipari. Un filmato dell'Istituto Luce che proponiamo ai lettori quale tangibile documento di un'epoca.

Snoopy club al via Scuola Tennis 2022/23

Le Eolie nelle stampe d'epoca (102° puntata): Il canale tra Lipari e Salina visto dalla Pietra del Bagno (Lipari)

Stromboli e la lava sulla Sciara: Lo spettacolare video realizzato con il drone da Local Team

Navigazione nei pressi della Sciara del fuoco. Nota integrativa a quella di ieri del Circomare Lipari

Auguri di...

Buon Compleanno al nostro collaboratore Massimo Bonfante. Auguri anche a Nunzio Raffaele Elvira Ziino, Maria Mirabito, Peppino Costanzo, Sonia Sarpi, Chandu Dhilum, Veronica Raffaele, Kawtar Sabihi, Maryna Malyshka, Livio Ranzino, Robertino China, Giuseppe Greco, Ivana Arena, Annalisa Cincotta


Accadde alle Eolie. Undici ottobre 2012: Beppe Grillo a Lipari


Il Pensiero del giorno con Don Bernardino Giordano: Esempi ricevuti

Accadde l'11 ottobre: L'equipaggio di Cristoforo Colombo avvista il continente americano (1492); La Nasa lancia la missione spaziale Apollo 7 (1968)


 

Il vice sindaco Merlino porta al Lipari IC gli auguri dell'amministrazione per la nuova stagione

 

” In occasione della partita con la Nuova Rinascita Patti, prima del match, il Vicesindaco di Lipari, ha voluto portare ai ragazzi i saluti dell’Amministrazione e dare un in bocca al lupo. Un grazie a Saverio Merlino per la bella sorpresa che ci ha fatto”. 

Così scrive in una nota il presidente del Lipari IC, Andrea Tesoriero.

Santo del Giorno: San Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli)

«Figlioli... tornando a casa, troverete i bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del papa. Troverete, forse, qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Dite che il papa è con loro...». 

Era una tiepida serata d'autunno e Giovanni XXIII congedava così la gente accorsa in piazza San Pietro per celebrare l'avvio del concilio Vaticano II (1 l ottobre 1962). Quelle parole, intrise di umanità e di poesia, commossero il mondo e furono il miglior preludio della grande assise ecumenica destinata a rinnovare profondamente la chiesa e che fece di Giovanni XXIII, come scrisse Frainois Mauriac, il papa che ha gettato «un ponte sui nove secoli che ci dividono dai cristiani dell'oriente c sui quattro che ci separano dai fratelli dell'occidente». Insomma: il papa del dialogo, delle aperture, delle audaci novità che in pochi anni servirono ad avvicinare la chiesa al mondo moderno. Quando lo elessero, ormai prossimo agli ottant'anni, tutti pensarono che sarebbe stato un papa di transizione, per consentire alla chiesa di riordinare le idee di fronte alle sfide che la società le stava imperiosamente ponendo. Invece il suo pontificato fu sì di breve durata, ma come pochi altri significativo e incidente. 
L'idea di finire lui stesso sul soglio di Pietro non l'aveva neppure sfiorato quando, il 12 ottobre 1958, lasciava Venezia per andare a Roma a eleggere il successore di Pio XII. Era certo che a Venezia, la città del santo papa Pio X di cui si sentiva onorato di continuare l'opera, si sarebbe conclusa la parabola della sua vita. 
La domenica 15 marzo 1953 si era presentato ai veneziani con semplicità, e con stile confidenziale aveva fatto il punto della sua vita: «Desidero parlarvi con la più grande apertura di cuore e con molta franchezza di parola — aveva detto —. Sono state dette e scritte cose che sorpassano di molto i miei meriti. Mi presento umilmente io stesso. Vengo dall'umiltà e fui educato a una povertà contenta e benedetta. Da quando nacqui io non ho mai pensato che a essere prete. Da giovane prete non aspiravo che a diventare curato di campagna nella mia diocesi, ma la Provvidenza ha voluto avviarmi per altre strade prima di giungere qui. Mi trasse dal mio villaggio natio e mi rete percorrere le vie del mondo in Oriente e in Occidente. Fui sempre preoccupato più di ciò che unisce che di quello che separa e suscita contrasti. Non guardate dunque al vostro patriarca come a un uomo politico, a un diplomatico: cercate il sacerdote, il pastore d'anime che esercita tra voi il suo ufficio nel nome di Dio». 
Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli, era nato a Sotto il Monte, piccolo paese del bergamasco, il 25 novembre 1881. Alla povertà contenta e benedetta lo ha educato la sua patriarcale famiglia contadina che viveva nella cascina «La Colombera», alternando lavoro e preghiera, sotto la guida saggia dello zio Saverio.
Di indole buona e sensibile, sentì presto il desiderio di consacrare la propria vita a Dio per poter servire meglio gli altri nella carità. Nel seminario di Bergamo iniziò la lunga strada di preparazione al sacerdozio, che si concluse a Roma il 10 agosto 1904. 
Pretino novello, invece che nella desiderata parrocchietta di campagna, fu mandato a fare il segretario del nuovo vescovo di Bergamo, monsignor Radini Tedeschi, al fianco del quale rimase dieci anni, imparando che un uomo di chiesa deve essere soprattutto buono e caritatevole. Una lezione, accompagnata dall'esempio, che non scorderà mai più. Intanto viveva la terribile esperienza della prima guerra mondiale, alla quale partecipò come sergente di sanità e cappellano militare. 
Neppure alla morte del monsignore si aprirono per don Angelo le porte di una canonica. Lo vollero a Roma, all'Opera della propagazione della fede, diretta dal cardinale von Rossum, il quale vide nell'intelligente e saggio prete bergamasco l'uomo giusto da inviare nelle capitali del mondo a intessere rapporti con le chiese e con gli stati. «Dovrete viaggiare, viaggiare molto. Sarete il viaggiatore di Dio», gli disse papa Benedetto XV nell'affidargli l'incarico. 
Consacrato vescovo il 15 marzo 1925, cominciò il suo lungo viaggio che lo porterà in missione come visitatore apostolico in Bulgaria, poi delegato apostolico in Turchia e in Grecia e poi nunzio apostolico a Parigi, ultima tappa prima dell'approdo a Venezia. 
Partendo per la Bulgaria, annotava nel diario (Giornale dell'anima): «La chiesa mi vuole vescovo per mandarmi in Bulgaria, a esercitare un ministero di pace. Forse nella mia vita mi attendono molte tribolazioni. Con l'aiuto del Signore mi sento pronto a tutto». E con l'aiuto del Signore invocato nella preghiera, e con le sue doti di pazienza, di bontà, di tenacia, di rispetto delle posizioni degli altri, ottenne in Bulgaria, dove i rapporti con la chiesa ortodossa non erano dei migliori, ottimi risultati. Come avvenne poi anche in Grecia e in Turchia. 
Il suo spirito ecumenico si formò da quelle parti, sul campo: certi pregiudizi incrostatisi nel tempo cominciarono qua e là a sciogliersi al calore della bontà e della carità di questo insolito rappresentante della chiesa di Roma. Spesso, tra la sorpresa e l'ammirazione dei presenti, gli incontri di monsignor Angelo Roncalli con i vescovi ortodossi si concludevano con un abbraccio, a suggellare un'amicizia che cancellava, nei loro rapporti, secoli di divisioni e di incomprensioni. Fu per questo il primo dignitario della chiesa cattolica a visitare il celebre, e inavvicinabile per i cattolici, monastero del monte Athos in Grecia. E l'ecumenismo sarà un punto forte del suo programma pastorale anche a Venezia, città da sempre considerata ponte tra occidente e oriente. 
Eletto papa, al cardinale Tisserant che gli chiedeva con quale nome volesse essere chiamato, disse: «Mi chiamerò Giovanni, un nome dolce e nello stesso tempo solenne». Il 28 ottobre 1958, l'umile figlio della terra bergamasca, a settantasette anni, cominciava il servizio che la provvidenza gli aveva assegnato; lo svolgerà con il suo stile accattivante di bontà, di umiltà, di comprensione che faranno di lui il «papa buono». Una bontà sempre condita dal buon umore, dall'ottimismo della fede. 
Monsignor Loris Capovilla, segretario personale, racconta: «Don Gelmo, amico da settant'anni, visita papa Giovanni in Vaticano, s'inchina per baciargli i piedi. Il vecchio amico papa lo richiama, guardandolo negli occhi: "Don Gelmo che cosa fai? Siamo pur sempre gli stessi figlioli delle nostre buone mamme". Don Gelmo si giustifica: "Ma voi siete il vicario di Cristo". E papa Giovanni, abbracciandolo: "Sono però, ancora, il tuo antico compagno di scuola e amico. Ricordati che dal Vaticano e da Seriate [paese di don Gelmo] la strada per giungere al paradiso è la stessa"». 
Ad attirare la simpatia della gente, la devozione, l' ammirazione per papa Giovanni, è soprattutto la sua umiltà: «Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io l'ho lasciato fare. Mi sono lasciato condurre in perfetta conformità alle disposizioni della provvidenza, veramente: Voluntas Dei pax nostra (nella volontà di Dio sta la nostra pace)». 
A monsignor Giovan Battista Montini (il futuro Paolo VI), che nel novembre del 1952 dalla Segreteria di stato gli comunicava l'intenzione di Pio XII di trasferirlo da Parigi alla sede patriarcale di Venezia, scriveva: «Assicuri Sua Santità che io ho pochissima stima di me stesso: per me tutto è superiore al mio merito; ma avendo da tempo rinunziato a tutto quel che riguarda la mia persona, ciò mi rende tutto più facile e tranquillo, e mi assicura in ogni evento una grande pace». 
Riusciva a unire la pazienza al coraggio: «Il coraggio si esercita quando sono in pericolo i supremi interessi dell'anima e non meschine rivalità di casta o il desiderio, sia pur legittimo, di personale soddisfazione». L:anziano papa è stato una primavera per la chiesa e, per il mondo intero, una porta aperta alla speranza. Non hanno avuto ragione quanti avevano ravvisato nelle sue aperture la rovina della chiesa. 
Il 3 giugno 1963, alle ore 19.45, in Vaticano, si spegneva una grande luce sul mondo. Il suo nome era Giovanni. 
Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 3 settembre 2000 ed è stato canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.

Oggi è l'11 ottobre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Stromboli (foto: Andrea Grano)



lunedì 10 ottobre 2022

L'attività dello Stromboli in un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 ottobre 2022

 


Stromboli: L'avviso con le raccomandazioni integrate all'attività di oggi

Attività Vulcanica dello Stromboli del 10 ottobre 2022 

In conseguenza degli eventi che hanno caratterizzato il Vulcano di Stromboli dalla giornata del 9 ottobre e richiamati gli esiti della Videoconferenza Straordinaria del 9 ottobre 2022 e della Videoconferenza di aggiornamento tenutasi nel pomeriggio di oggi con i Dipartimenti di Protezione Civile Nazionale e Regionale, i Centri di Competenza, la Prefettura e le Strutture Operative, resi disponibili dalla piattaforma GECOS del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che hanno comportato il passaggio al livello di allerta ARANCIONE per l’attività eruttiva nonché alla variazione della fase operativa nazionale di PREALLARME; 

 Stante il permanere di tali fenomeni si reiterano in caso eruzione le seguenti raccomandazioni: 

 1. adottare la massima cautela tenendosi informati sull’evoluzione dei fenomeni vulcanici in atto;

 2. non uscire da casa e allontanarsi da porte e finestre, in quanto lo spostamento d’aria causato dall’esplosione potrebbe rompere i vetri, e ripararsi sotto un tavolo o un muro più spesso evitando di ricoverarsi sotto verande e tettoie; 

3. seguire scrupolosamente le indicazioni date dal personale in caso ci si trovi presso alberghi e/o locali pubblici; 

4. proteggersi la testa, la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere utilizzando le mascherine tipo ffp2, cercando riparo possibilmente all’interno di un edificio in caso di pericolo; 

5. proteggersi la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere utilizzando le mascherine tipo ffp2, cercando riparo sotto tettoie, verande coperte o balconi, o lungo i muri degli edifici se ci si trova all’aperto; 

6. allontanarsi rapidamente dalla costa verso il largo se ci si trovi in barca; 

7. attendere il personale addetto ai soccorsi che provvederà al tuo trasporto in area sicura se a mobilità ridotta. In relazione all’emergenza in corso si raccomanda, altresì, di: 

 8. utilizzare come punto di riparo, in caso di ricaduta di ceneri, così come concordato con il parroco Don Giovanni Longo, la Chiesa di San Vincenzo che rimarrà aperta h24; 

9. evitare le escursioni in quota 290 metri e 400 metri durante la fase acuta della crisi eruttiva e comunque, in caso di scalata utilizzare idonei DPI di sicurezza; 

10. permanere lo stretto necessario lungo la fascia costiera durante la fase acuta della crisi eruttiva, prestando attenzione all’eventuale attivazione delle sirene, al fine di mitigare il rischio tsunami; 

SI AVVISA ALTRESÌ CHE: Il “Piano Nazionale di Emergenza a fronte di eventi vulcanici di rilevanza nazionale per l’Isola di Stromboli” è scaricabile dall’home page del sito web istituzionale del Comune di Lipari nella sezione “EVENTI e NEWS”. 

Lipari, 10.10.2022 

 IL SINDACO (Dott. Riccardo Gullo)