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mercoledì 11 settembre 2013

Per non dimenticare: Accadde l'11 settembre di 12 anni fa

IERI ABBIAMO PUBBLICATO QUESTO COMUNICATO A FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, RENATO CANDIA

All'Istituto Comprensivo "Lipari" le lezioni al via il 12 settembre

Si informa che in questo Istituto Comprensivo LIPARI (Sede di Lipari Centro, Sezione di Canneto, Pianoconte, Quattropani e Vulcano) le lezioni per l'anno  scolastico 2013/2014, per ogni ordine di scuola (Infanzia, Primaria e  Secondaria di 1° grado) avranno inizio Giovedì 12 Settembre 2013.

Per tutto il mese di Settembre si effettuerà il seguente orario provvisorio:
Ingresso   ore   8.30
Uscita       ore 12.30
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Renato  Candia) 

Qualche genitore ha interpretato male questo comunicato pensando si riferisse alla scuola "Domenico Savio" quella per intenderci, conosciuta comunemente come la scuola elementare di Lipari. Qui le lezioni avranno inizio il 16 settembre (lunedì)

Come eravamo: Canneto - La salita e la Chiesa di San Giuseppe

Lipari. Domani tavola rotonda su: "BENI CULTURALI, ARCHEOLOGIA, ECONOMIA, QUALE SVILUPPO PER LE ISOLE MINORI?

Nell'ambito di ARCHEOLIE 2013, Giovedì 12/09/2013 , ore 10,15 presso l'isoletta del Purgatorio di Marina Corta si terrà una tavola rotonda su: "BENI CULTURALI, ARCHEOLOGIA, ECONOMIA, QUALE SVILUPPO PER LE ISOLE MINORI?
Interverranno:
 Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni;
Sen. Salvatore Lauro, Amministratore della ALIALURO;
Prof. Sebastiano Tusa, Regione Siciliana, Soprintendente del Mare;
Prof. Claudio Mocchegiani Carpano, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa;
Com.te Cosimo Bonaccorso, Capitaneria di Mare, Circomare di Lipari;
Arch. Alberto Saccà Maodda, il porto rifugio di porto Pignataro.
 Invitato il Presidente del Consiglio Comunale di Lipari e i consiglieri comunali.
ModeraArch. Roberto Sauerborn

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Serena Saltalamacchia, Angela Biviano, Lorena Coluccio, Santina Miraglia e Luca Marino

A Pianoconte Ristorante-Pizzeria " I Tre Delfini". Aperto a pranzo e cena

La locandina si ingrandisce cliccandoci sopra

martedì 10 settembre 2013

"Non dimentichiamoci che i nemici sono dietro l'angolo..." Lettera aperta sulla scuola della signora Caterina Conti

Carissimo Preside Candia, Carissimo Saverio, Caro Sig. Sindaco Marco, Cara Ass. Tiziana ed all’illustrissimo Presidente della Provincia di Messina.
Solo da tre giorno ho saputo e sono stata consapevole delle problematiche che coinvolgono la nostra scuola. Dico la nostra perché l’Istituto e la scuola media sono legati da un legame indissolubile, che va alle loro origini.
Mia madre le creò insieme, le diresse insieme per dieci anni e non vorrei assolutamente che per futili motivi le sue ossa si dovessero rivoltare nella tomba.
Ho capito che a Quattropani esiste un plesso che è in grado di ospitare i suoi ragazzi più quelli di Pianoconte e viceversa che esiste un plesso a Pianoconte che può ospitare i ragazzi di Quattropani.
E’ così?
Da Quattropani a Pianoconte vi sono 5 km; da Quattropani a Lipari vi sono 10 km e tra Quattropani e Canneto vi sono 14 km. Ed allora con il problema del caro benzina, del ridurre i consumi ci portiamo questi ragazzi ogni giorno a passeggiare per mezza Isola? Non pensiamo che i ragazzi della scuola media di questi anni saranno gli alunni dell’Istituto Tecnico o del Liceo Scientifico nel prossimo futuro?
Non ci rendiamo conto che creando difficoltà e falsi problemi qualche mente ben pensante potrebbe sbattere qualche pezzo della nostra scuola sulla terra ferma. Non dimentichiamo che i nemici sono dietro l’angolo e che sono sempre pronti a destabilizzarci.
Ai genitori degli alunni di Quattropani e Pianoconte dico:
carissimi la scuola si può fare estraendo a sorte un anno da una parte ed un anno dall’altra, e poi alla fine nessuno può dire meglio di me che i musei sono importanti, vedi il nostro Museo Archeologico pensato ed iniziato a realizzare sempre da mia mamma e la Pinacoteca in Via Maurolico realizzata da me, ma bisogna anche se con dolore soggiacere temporaneamente alle mutate necessità, come la mia Pinacoteca che io ho visto trasformata in uffici e che sto aspettando certa, appena possibile, di riprenderne possesso.
Ed allora che cosa facciamo? Io credo che il Tecnico e lo Scientifico debbano rimanere dove sono, e che senza alcun sacrificio degli allievi che sono la cosa più importante. Più importante dei docenti, delle nostre certezze o dei nostri punti di vista.
Gli allievi della scuola Media potranno sicuramente essere sistemati in maniera indolore e senza situazioni spettacolari. Senza volere togliere importanza alle autorità in indirizzo vorrei come comune anziana donnetta di questo Paese che il rag. Saverio Merlino mi desse tutti i chiarimenti del caso in maniera da rendermi conto della situazione. Non ho detto Preside Candia perché capisco perfettamente in questo momento potrebbe non avere tempo per me.
Ringrazio tutti, specialmente i genitori dei ragazzi delle frazioni sopra citate, e se posso essere utile sono disposta ad incontrarmi con loro o con chiunque – ma nella stessa maniera sono disposta a fare le barricate.
Scusatemi. Vi ringrazio tutti, vi abbraccio e rimango in attesa di chiarimenti e di certezze.
Un caro saluto alla nostra Preside dell’istituto Tecnico la cui presenza ogni anno mi è di consolazione al cuore.
Caterina Conti

Sidoti "ad ampio raggio"

Mentre l’Amministrazione resta silente e passiva difronte alle richieste di chiarimenti inoltrate sul tema “bilanci e trasparenza” con un nuovo Decreto Legge si prorogano i termini per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 al 30/11/2013.
Insomma il non senso della politica riportato nella gestione amministrativa di un Ente Locale (questo sicuramente non è colpa da attribuire a questa amministrazione ma in generale).
Di fatto fino ad oggi i Comuni, come anche quello di Lipari, hanno operato in dodicesimi sulla base dell’assestato 2012 i cui valori sono quasi sempre più alti del relativo consuntivo. Continuare con una gestione provvisoria fino al 30 novembre significa mettere a rischio gli equilibri di bilancio di un Ente soprattutto nella gestione corrente (affermazioni riportate nei quotidiani nazionali di alcuni giorni fa).
Mi domando: Tutto questo dovrebbe rappresentare il sistema di programmazione di un Ente?
L’assurdità sta nel fatto che arriveremo a Novembre (sicuramente il nostro Comune approfitterà di tale maggior termine) per approvare un bilancio preventivo ad un mese dalla chiusura del 2013. Non sembra anche a Voi strano?
Naturalmente parlo di una programmazione contabile e finanziaria ben diversa da quella applicata al settore Turistico dal nostro Assessore Sig. Cuccia (noto molto attivo nel partecipare alle processioni mentre lo è meno nelle diverse riunioni della Giunta Comunale), anche lui rimasto silente e forse anche con qualche vuoto di memoria visto che non ricorda dove ha messo il proprio cv nè tantomeno le sue dichiarazioni in merito all’evento di settembre … un evento straordinario, unico, eccezionale e mi fermo qui.
Sul tema partecipate, cari miei, tutto tace eppure ci sono dichiarazioni già rese dai “Soci Comuni” (o forse solo uno di questi) già nel mese di aprile che sono in controtendenza con quanto disciplinato dalle norme in vigore. Mi riferisco al divieto di ricapitalizzazione delle società. Qualcuno insiste con il richiamare tale possibilità come soluzione ai mali (perdite determinate da una cattiva gestione?), riportandola anche sui libri sociali come proprie dichiarazioni di impegno? e nel contempo si preannunciano assemblee straordinarie che “ad oggi” a distanza di mesi non si sono ancora tenute ne convocate.
Tutto è possibile orma in fondo viviamo nel mondo di Fantozzi.
Angelo Sidoti

"Pescando" sul web: Agosto 1957. Il Corso invaso dalle acque

A te amore mio nel 2° anniversario di matrimonio (di Laura Zaia)


  • A Te...
  • La felicità è qualcosa di raro, non tutti riescono a trovarla, io l'ho trovata grazie a te e a nostra figlia, ogni giorno passato insieme diventa musica, in questi 2 anni, ci son stati momenti belli e momenti brutti, ma anche questo fa parte dell'amore, e per riuscire ad attraversare certi momenti si ha bisogno di due persone ed una sola anima, ... questo siamo noi... Ma nessuna frase, nessuna lettera, nessuna poesia, riuscirebbe mai ad esprimere a fondo ciò che provo nel cuore, anche se non sempre riesco a dimostrartelo, perché come ben sai, io ho ragione anche se ho torto, son passati così in fretta questi anni, e molti non ci avrebbero scommesso neppure due soldi bucati, ma noi, ci conosciamo da sempre, la nostra moderata e pazza storia d'amore, costretta in passato a vederci, ansiosi e agitati, noi che mettiamo passione in tutto ciò che facciamo, i nostri bisticci e pasticci, le nostre lamentele... ci siam tanto scontrati, ma alla fine ci siam soprattutto amati... e come ben si sa, l'amore vince sempre su tutto. Son felice per ogni giorno di sorrisi e di pianti, perché ciò che conta ed è importante è che non ho mai avuto rimpianti, il futuro non mi fa paura e in questo amore non ci saranno cambiamenti, perché sono certa che insieme vivremo ancora felici e contenti. T i A m o
    Buon anniversario amore mio! by Laura

Salviamo la storica palma di Marina Corta

Il punteruolo rosso ha attaccato la storica palma di Marina Corta!! Importa a  qualcuno?
Saluti 

Antonio Previti

Un centro privato di cura all’estero: un conto corrente intestato ai Biviano. Ci scrive Giovanna D'Agata

Non è facile raccontare un pomeriggio come quello trascorso tempo fa a Roma, con Sandro e Marco Biviano come tra vecchi amici, in piena sintonia di sentimenti e di pensieri. Intorno a loro due fidanzate intelligenti ed instancabili, un paio di amici con cui condividere tutto, il piccolo tavolo da pranzo con qualche sedia apribile per gli ospiti, l’aria calda di quella piazza semivuota.
Dietro di noi, oltre le transenne, gli sguardi dei carabinieri di Montecitorio ci lasciavano per poco, quella fissità del bulbo oculare su di me, la nuova arrivata, mi faceva percepire che c’era sotto qualcosa di strano.
Fatto sta che, anche lontano da quella piazza, nella vicenda dei due fratelli c’è qualcosa che non torna, perché i quotidiani e i telegiornali rimangono in silenzio sulla loro vicenda, perfino quando i due ragazzi hanno dei malori dovuti alla disidratazione di fronte ai giornalisti di Montecitorio, e finiscono in ospedale.
Di tutto ciò e di altro ancora discuto con i Biviano durante l’intenso pomeriggio di cui narro, avendo cura di presentarmi non come avvocato, ma come essere umano e come amica, immergendomi in una dimensione diversa, troppo lontana dalla ‘società dei sani’. Da una società, cioè, che anche a Lipari con qualche difficoltà concepisce pensieri e riflessioni su questi quattro liparoti, e sovente sembra dimenticarli, perfino nell’ambito delle rituali iniziative culturali che trovano sede in varie famose location dell’isola; ‘riti’ i cui contenuti non detestabili appaiono probabilmente di secondaria importanza a raffronto con la materia che anima le attuali discussioni sulla piazza di Montecitorio, nell’entourage dei Biviano.
Compiuto uno sforzo interiore per ritrovare il senso della proporzione delle cose, che in questi frangenti si può anche smarrire, provo a dire con piena modestia e schiettezza: “Sandro, vorrei provare a tirarti fuori da questo pasticcio insieme ai tuoi fratelli, trovando una alternativa alle cure troppo spesso negate”.
E aggiungo di conoscere la recente legge in materia di staminali, il cui chiaro dettato praticamente non consentirebbe un’ interpretazione favorevole a questa terapia, con conseguenti assai rare possibilità di successo dei ricorsi in Tribunale per ottenere l’ammissione ai trattamenti.
Ricorsi, dunque, per i quali la strada è tutta in salita, con una giustizia che non corre affatto sul filo della legge oggettiva, ma poggia solo su uomini e donne nel ruolo di giudici, quando questi ultimi siano disponibili a far rivivere la suddetta opzione di trattamento attraverso un fine escamotage interpretativo. Cosa che invece non è accaduta nell’unico ricorso finora discusso dinanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Barcellona P.G. e rigettato, per il quale è stato proposto Reclamo in sede collegiale, che ci auguriamo possa essere accolto.
Ma Sandro, Marco e le loro rispettive fidanzate mostrano di non stupirsi circa il concreto pericolo del rigetto dei ricorsi, perché loro ne sono a conoscenza; concordiamo sul fatto che un tentativo per avere la meglio in Tribunale non può di sicuro nuocere, fermo restando che l’attuale Governo ha espresso a chiare lettere e senza equivoci di non voler modificare la recente legge. A malincuore faccio presente che anche la protesta di giorno 10 settembre probabilmente non farà spostare di una virgola le norme, posta la suddetta volontà univoca di non modificare nulla, esposta dai membri del Governo, anche se pur sempre – come si dice - la speranza è l’ultima a morire; e comunque la protesta e la lotta in mezzo alla gente devono essere sempre alimentate per non spegnersi, anche se ci vorrà del tempo, e forse tanto, prima che si riconosca il sacrosanto diritto di cura con le cellule staminali.
Resta però l’angoscia e i concreti pericoli connessi ai lunghi tempi, se il soggetto è gravemente infermo e se si trova in uno stadio in cui è rischioso e imprudente attendere a tempo indeterminato le cure sperimentali. Si pensi ad un soggetto come Elena Biviano, la quale sovente deve ricorrere al respiratore, si pensi ad esempio ai soggetti allettati, ai bambini colpiti da patologie fatali nell’età pediatrica o nella fanciullezza, come XY di Lipari, di anni 10, affetto da Distrofia di Duchenne, che colpisce in tenera età e fa sopravvivere in media 16-17 anni. I parenti si sono rivolti a me per attivare il ricorso al Tribunale di Barcellona P.G., e a loro ho esposto i medesimi ragionamenti che ho manifestato ai Biviano e in questo articolo sintetizzati.
Tanto più che in caso di ricorso vinto in Tribunale, per l’ammissione alle cure presso l’unico ospedale che le pratica (a Brescia), oberato di arretrati, pare che la lista di attesa degli ammessi alle cure sia già di circa due anni. E allora dico a chiare lettere ai ragazzi che a mio avviso loro non possono rimanere immobili a sperare nelle decisioni del Governo italiano; la protesta sulle piazze deve continuare, ma nel frattempo almeno per Elena bisognerebbe rivolgersi ad un serio centro di cura all’estero, così da metterla fuori pericolo.
“E’ giustissimo“, dice subito Anna, fidanzata di Marco Biviano, al sentire le mie argomentazioni; e nello stesso senso si esprimono a chiare lettere i due fratelli e la fidanzata di Sandro.
Restano quindi da sciogliere due nodi fondamentali: dove andare e con quali soldi.
Un mio conoscente, medico veterinario di Lodi, aveva mesi fa accennato ad un certo prof. Slavin di Tel Aviv, che lavora da trent’anni nel campo delle cellule staminali autologhe. E lo stesso nome ritorna alle mie orecchie da parte di un collega avvocato, che ha una cliente che è paziente di questo professore, e mi dice che tra l’altro questo nome si ritrova nella bibliografia del sito della Stamina Foundation.
Al sentire il nome di tale professore, i fratelli Biviano mi dicono di averlo già sentito dire proprio dal prof. Vannoni e dal dott. Andolina, i quali hanno sentimenti di sincera stima professionale verso Slavin. E poi - per una incredibile coincidenza – Sandro e Marco affermano che proprio in questi giorni si è presentato sulla piazza di Montecitorio un ragazzo affetto da Sclerosi Multipla che è paziente di Slavin, ed ha registrato un forte miglioramento delle sue condizioni generali a seguito di tali cure.
Questo ragazzo è disponibile a rendere note a tutti le proprie cartelle cliniche ospedaliere, nelle quali si accertavano le sue precedenti condizioni e la patologia relativa.
“E’ una buona strada...”, dico io, “le verifiche incrociate danno un ottimo esito. Ma attenzione, ragazzi, preparatevi anche per un piano B: il professore di Tel Aviv potrebbe essere impegnato, o magari temporaneamente non essere nelle condizioni di ricevere Elena (tra l’altro per ora si deve dare il tempo di scongiurare la guerra). Sul Notiziario di Bartolino Leone ho letto che Vannoni ha contatto con ricercatori russi e ucraini; chiedete a lui referenze chiare, indirizzo, numero telefonico e costi. Così c’è un’altra possibilità concreta. E poi scegliete l’opzione che vi sembra più conveniente o quella che risulta più facilmente realizzabile.”
Andiamo all’ultimo più spinoso problema: i soldi. Sandro dice che ne occorrono proprio tanti, circa 100.000 euro, o più, per una persona sola.
“Ragazzi, questo non sarà un problema: sono tanti gli eoliani anche oltreoceano e in Australia. Si costituisce un conto corrente postale a vostro nome. E poi su questo Notiziario viene reso noto il numero. Facile e semplice”.
Io scrivo tutto ciò perché autorizzata dai fratelli Biviano, i quali con delicatezza e senso della misura hanno timidamente annuito a questa iniziativa in piena consapevolezza e libertà.
Al termine dell’incontro, dopo essermi congedata, con grande gentilezza Sandro decide di accompagnarmi alla affollata Via Del Corso, fino a quando scorgiamo in lontananza la mole candida dell’Altare della Patria.

“Grazie e a presto”.
Giovanna D'Agata