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martedì 16 marzo 2010

Ex Pumex. Alla vigilia della riunione palermitana parla Bartolo Natoli

"Avanti con spirito battagliero verso la riconquista del posto di lavoro".
Lo afferma ai microfoni di Eolienews, nell'intervista che segue, Bartolo Natoli, uno degli ex Pumex che domani sarà a Palermo per prendere parte all'incontro convocato dall'on. Lino Leanza sulla delicatissima situazione. L'intervista:

Vuoi vedere se un coniglio è più importante di una persona? (di Anna Miracula)

(Anna Miracula) Giovani e meno giovani ,questa mattina si sono presentati nell’aula del Consiglio Comunale per essere uniti e solidali nei confronti di un argomento che sembra aver toccato la loro sensibilità, facendoli correre come saette alla volta del Comune di Lipari.
Certo, la loro sensibilità ,come già detto è stata solleticata, ma sicuramente non sono stati gli ultimi avvenimenti,vale a dire,lo sciopero proclamato dagli ex Pumex che si protrae da giorni e che sta rovinando la salute e minando la tranquillità economica e sociale di queste tartassate famiglie.
Il motivo ,per assurdo,da parte di questi signori ,era correre al palazzo comunale per i lavori che il Consiglio Comunale si apprestava a fare,riguardo alla discussione sull’approvazione del Parco delle Eolie e di quali saranno le conseguenze di questa istituzione.
Questi signori non si sono nemmeno preoccupati per questi ragazzi e per le loro famiglie che da giorni presidiano il Comune per far sentire le loro ragioni , preoccupati solo ed esclusivamente del loro tornaconto e di quello che perderanno o quello che a loro è stato fatto credere.
Il festival delle assurdità di quest’isola prosegue ,quindi, adesso vuoi vedere che un coniglio è più importante di una persona? Che un divieto di caccia preoccupa più di un nostro fratello che non può più sfamare la propria famiglia?
Eppure sono strasicura che, se si fosse indetta una manifestazione che avrebbe coinvolto TUTTA quanta la popolazione ,questi baldi giovani e meno giovani non si sarebbero minimamente angustiati, tanto ,avrebbero detto , SA CIRCARU IDDI PICCHI’ UN VONNU TRAVAGGHIARI, SINNI VANNU A ZAPPARI SI VONNU.
Che delusione, una vera delusione e poi dicono che più si cresce d’età e più si diventa saggi.
Volete sapere qual è l’opinione predominante tra la gente, soprattutto quella più attempata? La convinzione che , se su questa nostra terra non vi è più lavoro,come fu ai loro tempi, la gente deve andarsene a cercare fortuna altrove, male che gli vada la troverà in Australia come fecero i loro parenti.
Ora, partendo dal presupposto che, non siamo più negli anni ’40 o ’50, ma nel 2010, perché il progresso ha fatto passi da gigante in tutto, anche nella canalizzazione delle pensioni, mentre la mente dell’uomo è retrocessa e stenta a rinnovarsi? Si può anche comprendere che queste parole siano dette da persone anziane, ma i giovani perché ribadiscono gli stessi concetti?Forse perché pancia piena fa cantare?
Il vero problema qui è la mancanza di cultura e ancor di più la scarsa ed errata informazione, perché checché se ne dica in giro o che si voglia convincere la popolazione che questa era una tragedia annunciata da tempo, DEI BAMBINI , figli di questi padri che trascurano la famiglia da giorni, non avranno la possibilità di una vita decorosa e normale, se nessuno farà qualcosa per ridare un po’ di serenità alle loro famiglie.
Ma nessuno di noi eoliani è pronto a muovere un dito per queste persone.
Conigli,beccaccie,fucili, zone di riserva di caccia sono più importanti adesso.
Questa mattina il disturbo creato ai lavori del Consiglio ha fatto indignare,più che il Consiglio stesso, il gruppo che si era preposto di far valere la propria voce in argomento Parco e non vi è riuscito, ameno per il momento.
Nessuno di loro ha chiesto notizie sulla questione di questi lavoratori ,nessuno di loro si è fatto avanti per poter dare una mano o per unirsi alla loro protesta, altri secondo me, erano pure disinformati ,sicuramente infastiditi e non sapevano nemmeno perchè tutta quella gente si trovava lì.
Anzi,sono stati guardati come bestie rare in una gabbia quando quest'ultimi hanno deciso di occupare l’aula consiliare e quando le signore hanno iniziato ad inveire.
Chi è Lipari? E’ quella di un tempo, con mazze e forconi che lottava unita oppure è ormai diventata il regno del disinteresse a ciò che ci circonda?
Persino i bambini a scuola iniziano a discriminarsi ,gli uni verso gli altri, e tutto nasce da una educazione distorta , perché i bambini ascoltano, assorbono tutto anche se a noi a casa sembra il contrario, e assorbono sia le cose buone che le cose cattive ; pertanto se un adulto inculca dei concetti sbagliati ai propri figli ,questi cresceranno con idee distorte,con l’egoismo che fa da sovrano nella loro vita,impareranno che chi non veste come loro non è uguale a loro,chi non può permettersi una vita agiata e nel lusso , vacanze, paghette come è concesso a loro, non è assolutamente uguale e non può essere ammesso nella società di oggi e via dicendo,potrei elencare ancora mille altri argomenti , ma penso che basti.
Riflettiamo su quello che stiamo producendo nella nostra comunità, nelle nostre famiglie, non sono questi i presupposti che faranno di un paese, un paese sano , compatto ,solidale , vi sono solo le sembianze ma quello che manca è la sostanza. Rimane un paese vuoto, inetto, inerte e non ultimo, aggettivo ormai ripetuto all’infinito, indifferente .
Anna Miracula

ZTL nel centro di Lipari. Modalità rilascio pass

COMUNICATO
Si comunica che come previsto dall’ordinanza n .25 del 10 Marzo 2010, relativa alla nuova viabilità (Z.T.L.).nel centro urbano di Lipari per il periodo 19.04.2010-14.10.2010, gli utenti interessati al rilascio di eventuali pass, potranno inoltrare le loro domande, indirizzando le stesse al dirigente del IV settore comunale Dott. Domenico Russo.
Il termine ultimo per l’invio delle richieste,è fissato per il giorno 18 aprile 2010.
L’Assessore alla viabilità
( Rag.Corrado Giannò)

Biviano (PD) intervista su ex Pumex e Parco delle Eolie

Come anticipato il consiglio comunale di Lipari, previsto per oggi e che doveva discutere del Parco delle Eolie, è stato aggiornato a giovedì alle 9 e 55 raccogliendo in questo modo le istanze provenienti dal mondo degli ex Pumex. Dopo la votazione del documento unitario abbiamo sentito il consigliere Giacomo Biviano (PD), uno dei cinque consiglieri comunali che, rispettando gli impegni presi, si sono fatti identificare unitamente agli ex Pumex. Gli altri consiglieri sono Fonti, Lo Cascio, Longo e Megna. Con Biviano abbiamo affrontato la questione degli ex lavoratori della pomice, degli errori commessi e delle prospettive, del Parco delle Eolie.

L'INTERVISTA:

Ex Pumex: Ferlazzo propone una "serrata" degli esercizi pubblici. Chi ci sta?

Riceviamo da Angelo Ferlazzo e pubblichiamo:
Ho letto con interesse e rammarico la nota di Anna Miracula, così come le interviste degli amici lavoratori della ex PUMEX, ed ho assistito nella giornata di Lunedì, impotente nella stanza del Sindaco di Lipari Bruno, alla composta ma "pericolosa" protesta dei lavoratori.
Bene credo che il paese, questo paese, ha il dovere di sostenere in qualsiasi forma questa gente che al di la delle ideologie, divisioni sul come la Pumex è stata gestita e di chi sono le responsabilità, la gente di questa Isola ha il dovere di essere solidale.
Lo Stato prima o poi dovrà renderesi conto che ha licenziato e buttato in starada non un lavotatore, ma una famiglia, che è nella maggior parte dei casi è a reddito unico, con figli e spese giornaliere, e le nostre Isole non sono certo il paradiso delle opportunità di lavoro.
Certo l'atto estremo dello scipero della fame è giustificato e giustificabile per chi ha provato strade del dialogo e della pazienza, del servizio incondizionato, e del rispetto delle regole, ma il cittadino che non è indifferente, ha secondo me altre frecce da inserire nell'arco della protesta, mi viene di pensare ad una serrata collettiva di tutti gli esercizi pubblici, evitare tutte quelle forme di introito allo Stato per esempio gratta e vinci, lotto ecc.
Perchè lo Stato ed in particolare Giudici e Regione, prima di pensare di chiudere anche se legittimamente per i fatti che tutti sanno, l'unica industria dell'Isola aveva il dovere di pensare ad una alternativa, come al solito il "potere" ha voluto togliersi una pietra dalla scarpa a discapito di chi? della gente che lavora a salario fisso.
La mia è una proposta concreta e che si concretizza se vi è l'impegno dei commercianti, secondi nella filiera della disoccupazione, anche se minimo ma con i tempi che corrono è già qualcosa, una forma di protesta reale e visibile e pacifica.
Lancio l'idea a tutti quelli che sensibilmente vogliono cogliere il segnale e che intendono essere vicini a questo dramma che si consuma, cambiando finalmente rotta lasciando spazio all'attenzione invece che all'indifferenza, cominciando dal sottoscritto.
Indico il mio recapito e-mail: ferlazang@tiscali.it per quanti in maniera libera e volontaria intendano fare suo il mio appello, per concordare i tempi ed modi.
Cordiali saluti
Angelo Ferlazzo

Ospedale di Lipari. Preclusi i ricoveri ordinari? Il sindaco Bruno non ci sta chiede chiarimenti

Questo il testo della lettera che il sindaco di Lipari ha inviato al Presidente della Regione, all'assessore regionale alla Salute e per conoscenza al direttore generale dell'ASP di Messina:
Giungono a questa Amministrazione Comunale preoccupanti ed allarmanti notizie riguardo a decisioni, che sarebbero state assunte dagli organi regionali preposti, volte a precludere, in seno al Presidio Ospedaliero di Lipari, i “ricoveri ordinari”, con possibilità della sola assistenza per i ricoveri urgenti.
E’ auspicabile che dette notizie siano prive di fondamento, laddove è impensabile che provvedimenti in tal senso possano essere rivolti alle comunità di ben sette isole (con una presenza demografica già consistente che si decuplica con l’avvento della stagione turistica) già costrette a subire condizioni di disagio e mortificazione, a cagione dello stato di insularità vissuto, in quanto certamente non sorrette da servizi di collegamenti marittimi idonei ad assicurare il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale ed alla salute, per i notori problemi legati alla drastica riduzione degli stessi collegamenti, alle frequenti interruzioni dei relativi servizi, alla vetustà delle unità navali impiegate nelle tratte.
Negli anni, questa Amministrazione ha guardato con particolare attenzione al problema della sanità in generale, cercando di intervenire prontamente affinché, con la considerazione e la sensibilità della Direzione Sanitaria e delle Autorità Regionali, si eludesse ogni paventato pericolo di riduzione tanto dell’organico medico e paramedico, quanto di servizi e reparti, e si assicurassero i servizi essenziali, secondo livelli di assistenza previsti dalla legge; si è cercato, insomma, con la comprensione e l’aiuto di ognuno (politico e non) di fare del nostro Presidio Ospedaliero il rifugio sicuro per residenti e visitatori che, al pari di tutti gli altri consociati, hanno il diritto sacrosanto di ottenere certezze per ogni forma di cura e di assistenza medico-sanitaria. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti” e la “tutela della salute” è materia di legislazione concorrente, cui la nostra Regione deve provvedere, senza tema di spese se si guarda alla fragilità e complessità di territori insulari come le Eolie.
Si chiede di informare questa Amministrazione Comunale, sull’effettivo stato di cose e sulle eventuali sorti che si intende delineare, ovvero già tracciate, per il Presidio Ospedaliero di Lipari, auspicando che prevalga buon senso e comprensione affichè gli eoliani ed i visitatori delle isole non precipitino nella disperazione nel veder naufragare diritti assoluti e porre a repentaglio la propria salute da decisioni forse improvvide.
Mariano Bruno (sindaco)

Ex Pumex. L' Interrogazione ai Ministri dell'Ambiente e del lavoro degli on. Marilena Samperi e Giovanni Burtone

Riceviamo da Saverio Merlino (segretario reggente del PD liparese) una interrogazione presentata dall'on. Marilena Samperi, unitamente all'on. Giovanni Burtone (su sollecitazione dello stesso Merlino) ai Ministri del Lavoro e dell'Ambiente.
IL TESTO:
INTERROGAZIONE AI MINISTRI DELL’AMBIENTE E DEL LAVORO
Per sapere ;
Premesso che
L’isola di Lipari vive da qualche anno un grave problema sociale, a causa di un’assurda diatriba sulla riconversione delle cave di pomice che, alla fine, ha portato alla chiusura dell’industria Pumex SpA di Lipari con conseguente perdita di oltre 50 posti di lavoro, oltre l’indotto.
Da 2 anni 50 famiglie vivono una situazione drammatica e, cosa più grave, non s’intravede alcuna prospettiva.
Da oltre un triennio, i 50 ex lavoratori della pomice (tutti eoliani) continuano ad essere “mortificati” dai governi comunale, regionale e nazionale che non riescono, in alcun modo, a trovare una soluzione concreta per mettere fine ad un dramma sociale.
I lavoratori della cava di pomice, a seguito del sequestro giudiziario eseguito a carico della Pumex, sembrano essere gli unici destinatari delle conseguenze negative di ritardi, furbizie e mancate assunzioni di responsabilità da parte dei soggetti interessati che avrebbero dovuto avviare la riconversione delle aree di cava e dell’intero sito industriale.
Questi ex lavoratori, arrivati all’ultima spiaggia, stanchi, delusi, impauriti per il loro futuro e quello delle loro famiglie, hanno messo in atto, da 5 giorni, un’eclatante azione di protesta, occupando la stanza del Sindaco di Lipari e a avviando, contestualmente, uno sciopero della fame ad oltranza .
Quali iniziative questi Ministeri intendono intraprendere affinchè possa essere individuata una soluzione rapida ed immediata e venga sollecitato alla Regione Sicilia il Piano di Riconversione delle cave di pomice per consentire di avviare il progetto del Parco geo-minerario della Pomice, già citato nel rapporto di Missione Unesco del 2007, che consentirebbe ai lavoratori della Pumex di riavere il loro dignitoso posto di lavoro.
On.le Marilena Samperi
On.le Giovanni Burtone


Il segretario Merlino ci gira anche questa mail ricevuta dall'on. Tonino Russo
Caro Saverio,
purtroppo mi dispiace non peter accogliere la tua richiesta di partecipazione alla riunione presso l'Ass. Reg. al Lavoro.
Io non posso esserci a Palermo per andarci perchè sono alla Camera.
Chiederò a Lupo (Segretario regionale PD) di esserci o a qualche altro parlamentare della commissione lavoro.

Ex Pumex, Parco delle Eolie, Solidarietà e Consiglio comunale nel pomeriggio le interviste al consigliere del PD Giacomo Biviano e a Bartolo Natoli.

Lipari: Consiglio comunale "chiuso" per supportare gli ex Pumex

Aperti e "chiusi" a Lipari i lavori del consiglio comunale che doveva affrontare la tematica parco. Dietro le transenne ex lavoratori della pomice, congiunti, familiari, amici e anche una consistente rappresentanza di cacciatori e agricoltori isolani.
Mentre da Roma, dove si trova il sindaco Bruno, è giunta notizia che slitta la perimetrazione del parco fissata dapprima al 31 marzo, in consiglio hanno fatto sentire la loro voce e la presenza gli ex Pumex e quanti a loro legati. Hanno chiesto la sospensione dei lavori in attesa di riscontri concreti e, mentre si riuniva la conferenza dei capigruppo per decidere un documento unitario, hanno occupato l'aula consiliare.
Documento poi partorito e approvato all'unanimità dei presenti e che aggiorna il consiglio a giorno 18 alle 9 e 55.
Il video con le immagini dal palazzo comunale, la lettura del presidente Pino Longo del documento (approvato all'unanimità) e la dichiarazione di voto del consigliere Bartolo Lauria che invita amministrazione e consiglio a dimettersi se non sarà trovata una soluzione definitiva per gli ex Pumex:

AMP delle Eolie. Le proposte congiunte del Nettuno club Isole Eolie e della Lega Navale Italiana, Sezione di Lipari

Riceviamo e pubblichiamo:
In riferimento all’incontro che è avvenuto Lunedì 15 di questo mese, nella stanza del Sindaco Mariano Bruno di Lipari, ed al quale erano presenti oltre al sottoscritto, Assessori, Consiglieri Comunali, e una sparuta rappresentanza di Associazionismo, oltre ad alcuni che forse casualmente sono intervenuti, dato che il Sindaco ha tenuto a precisare che non vi erano stati fatti inviti particolari, sull’argomento Parco delle Isole Eolie e AMP lo scrivente così come altri prima di me si sono prodigati per informare e capire quali siano gli effetto positivi o negativi sulle comunità locali.
La Nettuno club Isole Eolie (FIPSAS-CONI) e la Lega Navale Italiana Sez. di Lipari, collaborando in questo delicato ma quanto mai importante e indispensabile strumento che sono i Parchi e le AMP, si sono presa la briga di approfondire quella sulle Aree Marine Protette.
La iniziale diffidenza verso una limitazione delle proprie concezioni di libertà di movimento e di fruizione del territorio, è stata via via dissipata dalla consapevolezza che messi sul piatto della bilancia, i vantaggi risultano di gran lunga superiori a quelli che possiamo definire “limitazioni”.
Tutti ricorderanno che sulla scorta della Legge quadro sulle Riserve – Parchi – e AMP il Ministero ha posto delle condizioni sulla istituzione reperimento delle varie aree, bene da allora si sono istituiti vari tavoli tecnici per concordare la sostenibilità di tali iniziative e come è nell’ordine delle cose li dove l’integralismo ambientalista non è così forte, li si sono tracciate le lineee che permettono ai Regolamenti che disciplinano Riserve Parchi e AMP, di essere più flessibili e aperti alle esigenze territoriali, sociali degli abitanti in maniera particolare delle Isole.
Come tutti sanno le zone di riserva A – B – C – ed in alcuni casi D, si differenziano tra loro dai diversi gradi di protezione e di salvaguardia. Bene la zona A per parlare delle AMP è solo il una piccola percentuale dell’intera riserva, mentre la zona C è quella più estesa e la B è di cuscinetto.
Le zone B e C così come avviene nelle AMP, di Diramare, Isole Ciclopi, Accastello, Plemniro, Secche di Tor Paternò ecc. tanto per citarne alcune che sono accettate dalla popolazione e ben gestite, sono regolamentate con Decreto Ministeriale in modo da consentire percorsi sub guidati e non, ancoraggi da parte dei natanti su gavitello appositi o su zone consentite, la balneazione, il diporto ma con regole vere e nel rispetto dell’ambiente, la pesca sia sportiva e ricreativa, che quella professionale legata alla piccola pesca, con appositi strumenti tradizionali, anche qui nel rispetto delle fasi di riproduzione e prelievi mirati alle varie specie.
Per non parlare dell’indotto positivo, che si creerebbe anche nei mesi ormai proverbiali di crisi economica legata alla stagione invernale, con le visite da parte di tutta la fascia di turismo, ecologista ed ambientalista, per non parlare dei percorsi legati alla vulcanologia anche subacquea.
Si potrebbe assistere finalmente alla nascita in maniera naturale al Centro di Ricerca sul Mare, così come auspicato dalla Regione Siciliana Dipartimento della Programmazione nello studio di fattibilità che porta la data di Marzo 2008, e non solo Scuole del Mare, di durata 4 anni e di livello medio-superiore dove finalmente i nostri figli si possano identificare, e seguire percorsi scolastici diversi come pesca e maricultura, biologia marina ed ecologia del mare, tecniche subacquee ( sommozzatori, recuperi, fotografia, archeologia, ecc., meccanica navale e strumentistica, sport marinari: nuoto, vela, surf, sci nautico. Lo studio di fattibilità prevede che le sedi operative delle uniche 4 scuole del mare potrebbero essere localizzate a:
Lipari per le Eolie e per la costa di Milazzo
Ustica per l’Isola e la costa palermitana
Favignana per le Egadi e la costa trapanese
Lampedusa per le Pelagie e Pantelleria.

"Siamo noi i principali nemici del nostro territorio" Intervista a Pietro Lo Cascio

Posti naturalistici e panoramici, scorci unici al mondo vilipesi, maltrattati e violentati tra il disinteresse generale e una specie di "odio" verso la natura.
Uno di questi è rappresentato dall'area di Fontanelle a Pianoconte (della quale vi proporremo in seguito immagini, anche video, ammalianti e uniche) dove in ogni dove, in posti impensabili, spunta, viene deposto di tutto. Dagli scarti dell'edilizia all'eternit, da una vecchia cucina ad un maxi serbatoio arrugginito, dallo sportello di una motoape nascosto tra la vegetazione a cento, mille altre porcherie.
Queste foto documentano solo una parte minima di quello che abbiamo scoperto ieri durante una nostra escursione
Le foto sono seguite da una intervista realizzata con Pietro Lo Cascio con il quale abbiamo cercato di capire come potrà intervenire in ciò il parco e cosa spinge i nostri concittadini a "violentare" la natura e posti unici.










L'INTERVISTA A PIETRO LO CASCIO:

SANITA': 118, FIRMATA L'INTESA TRA ASSESSORATO E SINDACATI

E' stata raggiunta l'intesa con i sindacati in ordine alla assunzione del personale che dovra' garantire il buon funzionamento della Seus, la nuova societa' consortile a capitale pubblico che gestira' il servizio di emergenza urgenza.
Le nuove assunzioni avverranno nel pieno rispetto della legislazione vigente anche in termini di garanzia della trasparenza, pubblicita' e imparzialita'. In sostanza, verra' offerta una opportunita' occupazionale al personale attualmente occupato a tempo indeterminato alle dipendenze della Sise che verranno collocati in mobilita' all'esito della chiusura, con accordo, delle procedure di mobilita' previste dalla legge 223 del 1991.
L'assunzione avverra' con orario settimanale di 36 ore e con l'applicazione del contratto nazionale della sanita' privata.
Oltre al riconoscimento del TFR i lavoratori della Sise a tempo parziale percepiranno una somma complessiva di 800 euro a titolo di transazione generale con rinuncia ad ogni rivendicazione legata al lavoro pregresso.
Ciascun lavoratore dovra' produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di condanne penali e/o carichi pendenti per tutti i reati previsti dalle "direttive in materia di stipula dei contratti" emanate dall'Assessorato alla sanita' lo scorso anno nonche' per i reati comunque ostativi all'assunzione.
La transazione avverra' entro il 31 marzo 2010.
Il documento di intesa e' stato firmato dai vertici dell'assessorato regionale, della Seus, della Sise e da Cisl, Uil, Ugl, Fial - Confsal, e Cobas. Non ha firmato la Cgil.

Brevi di sport

Pallavolo- Domenica negativa- così come ci riferisce Patrizia Lo Surdo- per le squadre del Meligunis.
Sconfitta la squadra maschile Avis-Lipari contro il Pgs Domenico Savio per 3 set 0 e stesso risultato per la squadra femminile di prima divisione contro il Pgs Auxilium.

Parco Nazionale delle Eolie. Il plauso di Federalberghi che chiede di essere parte attiva

Riceviamo dalla Federalberghi delle Eolie e pubblichiamo:
Si è discusso dell´istituendo Parco Nazionale, ieri mattina, in sede di riunione di assemblea dei soci di Federalberghi Isole Eolie.
A fine riunione è emersa una linea coerente a quella dei colleghi di Federalberghi Ragusa, anch´essi impegnati e interessati all´istituzione di un parco nazionale: quello degli Iblei.
È evidente che i vantaggi connessi all´istituzione del parco delle Eolie superano di gran lunga gli eventuali svantaggi.
È altresì, comunque, doveroso adoperarsi affinché quest´ultimi siano ridotti al minimo e sia garantito un percorso partecipato tale da coinvolgere adeguatamente gli attori locali.
Federalberghi Isole Eolie, pertanto, plaude alle dichiarazioni pro-parco del Sindaco di Lipari, Mariano Bruno e a quelle del Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, chiede però formalmente di poter essere parte attiva nel processo decisionale che porterà alla perimetrazione del parco e a definirne il soggetto gestore.

lunedì 15 marzo 2010

Iscrizioni - Insegne - Mostre - Vetrine - Fioriere. L'interessante ipotesi di regolamento del geometra Gianfranco Guarino

Riceviamo dal geometra Gianfranco Guarino e pubblichiamo una interessante (a nostro avviso) ipotesi di regolamento per quanto riguarda un settore oggi più che mai "nell'occhio del ciclone"
IPOTESI
Materiali, finiture, arredo urbano
Disposizioni finali sui materiali edilizi e per le finiture con annesso recupero dell'esistente, per le attività commerciali.
Art. 1
Iscrizioni - Insegne - Mostre - Vetrine - Fioriere
La posizione di insegne, mostre, vetrine di botteghe e negozi, fioriere, inferriate, cartelli anche provvisori, indicanti ditte ed esercizio di arti, mestieri, professioni, industrie e di qualunque altro oggetto che a qualsiasi altro scopo voglia esporsi o affiggere all'esterno degli edifici, è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
Tali opere non debbono in alcun modo alterare o celare gli elementi architettonici dell'edificio e devono inserirsi in questo con materiali, colori e forme in relazione al carattere dell'edificio stesso e del contesto.
Per quanto attiene alle iscrizioni ed insegne gli aggetti non debbono oltrepassare cm. 10 dall'allineamento verticale del muro. Le insegne dovranno essere collocate sopra il vano porta di ingresso con una larghezza massima pari alla larghezza dell’apertura stessa ed una altezza non superiore ad un terzo della larghezza.
Per le nuove vetrine non potranno essere utilizzati i materiali laminati metallici non verniciati, acciaio lucido e satinato, legno chiaro non verniciato, alluminio non verniciato.
a) In considerazione dei limiti imposti dalla normativa sismica (d.m. 14/01/2008) per gli edifici in muratura portante, sono consentite vetrine esclusivamente in legno o ferro battuto, con un aggetto massimo di cm. 25 rispetto all'allineamento verticale del muro.
b) L'eventuale recupero di vetrine esistenti potrà avvenire rivestendo le stesse in legno o ferro battuto, in ogni caso nel rispetto di quanto previsto alla lettera “a”.
Sono vietate le insegne a bandiera a sbalzo dalle pareti degli edifici ad eccezione di quelle per la segnaletica di farmacie, tabacchi, di presidi sanitari, militari e di pronto intervento, nonché di protezione civile e di ordine pubblico.
È vietato apporre insegne pubblicitarie commerciali su pali ricadenti su spazi pubblici.
La rimozione temporanea o definitiva di stemmi, iscrizioni lapidarie, oggetti ed opere d'arte, edicole votive, pilastri, mostre, basamenti e zoccolature dovrà essere preventivamente denunziata al Sindaco che, sentito il parere della Commissione Edilizia-Urbanistica, deve intimarne la cautelativa conservazione per il riconosciuto valore storico e artistico, sino al ripristino originario nel sito di appartenenza.
Art. 2
Tende aggettanti nello spazio pubblico
L'installazione di tende aggettanti nello spazio pubblico è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
Quando non nuocciano al libero transito e non impediscano la visuale in danno dei vicini, l’Amministrazione può permettere, con l'osservanza delle condizioni che riterrà opportune caso per caso, l'apposizione a porte e finestre di tende aggettanti nello spazio pubblico e comunque sempre in osservanza al Regolamento sull’occupazione del suolo pubblico e degli spazi pubblici, della viabilità e del decoro urbano.
Tali tende sono però vietate nelle strade prive di marciapiede, salvo che non si tratti di strade aperte al solo traffico pedonale.
In caso di strade prive di marciapiede ma aperte al solo traffico pedonale parzialmente, in quanto soggette all'istituzione di isole pedonali o similari, è consentita l'installazione, ma l'utilizzo potrà avvenire esclusivamente nei periodi di chiusura al traffico.
Nelle strade fornite di marciapiedi, l'aggetto di tali tende, dovrà di regola distanziarsi almeno di 50 cm. dal ciglio del marciapiede.
Le tende, le loro appendici e i loro meccanismi non possono essere situati ad altezze inferiori a ml. 2,20 dal marciapiede. Lo sbraccio delle tende non potrà superare i 150 cm.
L'autorizzazione ad apporre tende di qualsiasi specie può essere revocata quando queste non siano mantenute in buono stato e pulite.
In osservanza del D. P. R. 384/78, qualora il marciapiede supera la larghezza di ml. 1,00, deve essere riservato uno spazio minimo di ml. 1,00 alla libera circolazione.
Le tende utilizzate non possono essere realizzate in materiale plastico e in ogni caso dovranno essere di colore uniforme, in sintonia con il prospetto.
E' vietato modificare la coloritura parziale dei prospetti, laddove si renda necessario, la stessa dovrà essere fatta per l'intero prospetto o fabbricato.
Gli edifici non rispondenti ai dettami del “punto 10” dovranno adeguarsi entro e non oltre 24 mesi dalla data di pubblicazione del presente regolamento.
Art. 3
Infissi e condizionatori
L'installazione di nuovi impianti di climatizzazione, condizionatori o similari, che prevodono la collocazione esterna di motori , è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
I nuovi impianti dovranno essere posizionati sul lastrico solare dell'edificio o in eventuali incavi, ricavati nelle aperture esistenti o di nuova formazione, in ogni caso rivestiti in legno o opportunamente occultati.
Eventuali impianti esistenti laddove non è possibile adeguarli al “punto 2” dovranno essere rivestiti in legno.
Le nuove attività commerciali poste in edifici che non rispettano la tipoligia e i materiali previsti per la realizzazione degli infissi esterni, non risulteranno idonei all'apertura, e l'eventuale dichiarazione di inizio attività risulterà nulla a tutti gli effetti di legge.
In caso di attività commerciali esistenti, non in linea con quanto previsto dalle norme, le stesse dovranno ottemperarvi entro e non oltre 24 mesi dalla data di pubblizione del presente regolamento. Decorso tale termine ricadranno nelle sanzioni previste al “punto 4”.
Art. 4
Applicazione del regolamento
In ogni caso quanto previsto agli artt. 1 – 2 - 3, non costituisce alcun tipo di condono o sanatoria, i trasgressori, restano soggetti a quanto previsto dalle norme urbanistiche e paesaggistiche.
Per quanto non specificato nel presente regolamento, si applicano le norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti.
Art. 5
Entrata in vigore
Quanto previsto nel presente regolamento entrerà in vigore alla data di pubblicazione all'albo pretorio del Comune di Lipari.

Disservizi e interruzione di pubblico servizio. Il sindaco Bruno denuncia

Lettera del Sindaco Mariano Bruno al Ministro dei trasporti Altero Matteoli; al capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione ing. Amedeo Fumero; al Direttore generale per il trasporto marittimo Enrico Maria Pujia e alla Regione.
Oggetto: Denuncia ennesimi gravi disservizi collegamenti marittimi ed interruzione di pubblico servizio
Preliminarmente alla esposizione dei fatti che in maniera centrale toccano, ancora una volta, i contenuti della presente missiva, ci permettiamo reiterare le rappresentate preoccupazioni che, da troppo, lungo tempo, affliggono e frustrano le comunità delle Isole Eolie, a causa dei gravi disagi, non più tollerabili, derivanti (anche) dalle drastiche riduzioni dei collegamenti marittimi e dalle incertezze emerse per il futuro degli stessi, oltre che dai continui disservizi. Ma l’argomento ha trovato ampia trattazione tanto nella copiosa corrispondenza inviata a codesti organi, ai cui contenuti ci riportiamo, quanto nelle varie sedi istituzionali. Alla luce dei fatti, ulteriormente aggravati da decisioni, forse improvvide, possiamo affermare che il sistema dei trasporti è ormai allo sfacelo assistendosi ad un ritorno a tempi remoti, in cui, diversamente da chi ritiene si stesse “peggio”, si stava sicuramente “meglio” rispetto all’attuale condizione, connessa alla questione dei trasporti marittimi, che si sta drammaticamente vivendo.
Cosa affermare ancora perché possano essere appieno (o almeno in parte) ascoltate le legittime istanze dei cittadini, di cui l’Amministrazione Comunale si è fatta ininterrottamente portatrice? a cosa serve rivendicare diritti costituzionalmente garantiti, come il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale, alla salute, all’istruzione (tutti inerenti, imprescindibilmente, al rispetto della dignità della persona umana, parimenti tutelata dalla Carta Costituzionale) quando, tali diritti, vengono praticamente ignorati e mortificati, quotidianamente, da servizi carenti, naviglio vetusto e dalle minacce che essi possano, addirittura, peggiorare nei mesi e negli anni a venire?
Troppi interrogativi ma una sola conseguenza: il diritto ad un vivere civile e, con esso, il diritto al sano sviluppo della persona ed alla crescita sociale ed economica, sono sempre più vilipesi e calpestati. Peraltro, in una epoca segnata da forte crisi, maggiormente avvertita in località a prevalente vocazione turistica, come le nostre, oggi più che mai, si rimane quasi impotenti, soccombenti e prostrati innanzi alla impossibilità di programmare e di fruire di quei collegamenti essenziali che costituiscono per realtà insulari, quali le Eolie, l’unica forma di accesso.
La premessa appare necessaria per introdurre il tema di fondo oggetto della presente missiva e basta un eufemismo per esprimerlo: “oltre al danno la beffa” (maggiormente quella morale). Infatti, proprio nella giornata di ieri, l’ennesima “beffa morale”, oltre al danno economico e sociale, è stato perpetrato nei confronti di circa trecento eoliani (tra cui bambini, malati reduci da ricoveri ospedalieri anche per motivi gravi, anziani) “costretti” a bivaccare ( i più dalle 8,00 del mattino alle ore 21,00) in prossimità della zona portuale di Milazzo ed in locali di fortuna, privi di un terminal di attesa, auspicando l’annuncio, mai giunto, circa la partenza verso le isole di un mezzo di trasporto. A nulla sono valse le azioni di protesta intraprese dai cittadini stanchi per muovere decisioni, in senso favorevole, dei Comandanti degli aliscafi (peraltro irraggiungibili telefonicamente, a detta delle agenzie di navigazione e della Direzione della Siremar S.p.A. di Palermo) che, dalle ore 13,15, avrebbero dovuto assicurare le corse programmate e che, trincerandosi ancora una volta, dietro le solite avverse condizioni meteomarine annunciate dal bollettino e dietro il loro “giudizio insindacabile”, hanno deciso, per converso, di sospendere i collegamenti medesimi, con palese interruzione di pubblico servizio.
Ma, stranamente, il M/t della N.G.I. salpa dal porto di Milazzo alle ore 21,00, riuscendo ad assicurare la corsa con una “felice” traversata verso le Eolie, tutt’altro che preoccupante: le condizioni meteomarine non si rivelavano per niente inclementi e gli isolani, plaudendo la disponibilità della medesima società ed il coraggio di quel Comandante, hanno potuto far rientro, assaporando più intensamente l’amarezza del danno e della beffa loro rivolti nella lunghissima attesa. Disagio, stanchezza, tristezza, rabbia, delusione subiti, non servono insieme a descrivere le difficoltà e le mortificazioni vissute dall’isolano, troppe volte e troppo spesso abbandonato a sé stesso ed alla sua disperazione.
Tali disagi, più volte denunciati, hanno dato e stanno dando vita a diverse forme di protesta ed a troppi momenti di tensione e malcontento. Occorre assolutamente arrestare tale stato di cose e sapere porre rimedi seri per non vessare ulteriormente una situazione oramai al collasso sul piano dei collegamenti marittimi.
Appare degna di menzione una lettera del 2007, prot. n. 41295, che in copia si allega, con la quale proprio a fronte di similari situazioni interruttive del servizio pubblico, ora sempre più frequenti, veniva richiesta da questa Amministrazione la istituzione di una Autorità di Vigilanza Garante per i trasporti marittimi, onde assicurare la continuità territoriale ed accertare eventuali interruzioni di pubblico servizio.
Nel denunciare i predetti disservizi, si chiede alle Autorità in indirizzo, nell’ambito della ravvisata competenza, di intervenire urgentemente per arginare tali comportamenti omissivi e pregiudizievoli, per i cennati motivi, prima che la questione possa assumere connotati ancora più gravi ed irreversibili, valutando anche la opportunità di avviare attività di inchiesta amministrativa sulla gestione dei servizi ed accertare le responsabilità che dalle varie vicende, da ultimo quella registratasi nella giornata del 09/03/2010, siano scaturite.
La presente denuncia viene inviata al Sig. Procuratore della Repubblica affinchè possa valutare, anche attraverso quanto potrà essere acquisito presso gli Agenti di Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri della Compagnia di Milazzo (intervenuti nella circostanza sui luoghi anche su richiesta dei protestatari) se possano ritenersi integrate anche diverse responsabilità.
IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)

Sciopero della fame: "Cede" anche Neda. Gli ex Pumex ci scrivono: "Ma vale la pena rischiare la vita, per il furto del proprio posto di lavoro"

Riceviamo dagli ex Pumex e pubblichiamo:
E' appena andata via l'ambulanza con a bordo Neda Saltalamacchia, una degli ex lavoratori della pomice a cui i sanitari non hanno piu' permesso la continuazione dello sciopero della fame. Come potete vedere dalle immagini, la situazione resta critica, tra quasi l'indifferenza di Stato, Regione e Comune.
Addirittura oggi, in comune, si sono tenute due riunioni, mentre le ambulanze trasportavano i lavoratori Neda Saltalamacchia e Angelo Carbonaro detto Ciccio.
Facendo un giro sui siti internet vediamo molte" parole" di conforto e solidarieta'.
Ora noi vi chiediamo i fatti.
Solo fatti!!!!!
Pertanto, Senatori, Onorevoli, Sindaci, Assessori Regionali e Comunali, Consiglieri tutti fate qalche cosa affinche queste immagini non abbiano a ripetersi.
Ecco l'elenco delle persone già ricoverate:
Profilio Tiziano
Raffaele Michel
Cesario Maurizio
Gaetano Saltalamacchia
Carbonaro Angelo (detto Ciccio)
Neda Saltalamacchia.
Stanno continuando lo sciopero della fame:
Lazzaro Giuseppe
Saltalamacchia Dario
Mandarano Rosario.
Speriamo, che passandoVi tutti na mano sulla coscienza, facciate in modo che per loro l'epilogo non sia lo stesso "trasporto coattivo in ambulanza in Ospedale".
Grazie, ma ripetiamo, fate qualche cosa di concreto.
Gli ex Lavoratori della Pomice
EDITORIALE- Dagli ex Pumex (ci piace chiamarli così e non ex lavoratori) un messaggio preciso, un appello accorato, e perchè no, accuse ben precise: per chi c'è e fa finta di non vedere; per chi non c'è eppure sa e fa finta di non sapere; per chi, di fronte ad una situazione disperata come quella che vivono da tre anni costoro che potrebbero essere nostri fratelli, sorelle, padri, non riesce a restituire loro un lavoro, la dignità di essere elementi attivi e produttivi di questa nostra comunità.
Rivedendo queste immagini nude e crude (ci scusiamo se urtiamo la sensibilità di qualcuno) tocchiamo con mano l'ennesimo dramma: quello di essere costretti a stare male per sperare..
Una barella e un'ambulanza... un' ambulanza e una barella... oggi Ciccio e Neda.. ieri Gaetano...l'altro ieri Michel, Maurizio e Tiziano.... domani chissà!
E dietro di loro chi condivide la loro vita e trema.... compagni di lavoro che guardano attoniti perchè sanno, che con questa classe politica (locale, regionale, nazionale, nessuno escluso) che nulla fa o fa in modo molto labile, quasi invisibile, domani potrebbe toccare ad uno loro.
Dire tra l'indifferenza generale forse non è giusto ma...è quasi così.
Al punto che, da qualche giorno, sentire le sirene spiegate dell'ambulanza è diventata quasi un'abitudine. .. un qualcosa di scontato. Al punto che al consueto "Chissà che è successo'" inevitabile arriva la risposta quasi indifferente: "Sarà uno di quelli della Pumex".
Si è uno della Pumex ma è uno di noi... che lotta e combatte per qualcosa.. ed è per questo, per quel poco che può contare, che noi proviamo ad esserci sempre... qualche volta non fisicamente ma con il cuore e con questo sito....

"Togliamo l'incomodo" da Milazzo e puntiamo su Messina (di Aldo Natoli)

(Aldo Natoli) Dal Presidente della Federalberghi, Christian Del Bono, apprendo della richiesta del Consigliere Comunale Russo tendente ad istituire un ticket di ingresso a Milazzo per i cittadini eoliani e turisti che transitano dalla citta mamertina.
Comprendo benissimo che ormai i Comuni, privi di fantasia, per racimolare quattrini debbono affidarsi a soluzioni di ogni genere. Ma questa, soprattutto per i vantaggi economici che le Eolie hanno sempre apportato a Milazzo rapprenta veramente un'assurdità.
Spero che il Sindaco Italiano e la Sua Amministrazione prendano le distanze da questa proposta, così come richiesto dal Presidente Del Bono. Naturalmente un'ipotesi del genere va fronteggiata in maniera adeguata, togliendo l'incomodo.
La risposta più logica è quella di ridurre all'indispensabile, magari alle sole navi, i collegamenti marittimi con Milazzo per integrarli con quelli esistenti con la città di Messina.
L'Arcipelago, ed il comparto turistico, ne avrebbero sicuramente un notevole beneficio.